Alcologia: organizzazione nel SERT di Prato Dr.Tommaso Vannucchi Seminari di Studio: Etica e Dipendenze Prato - 06 Dicembre 2014 Genesi: 9, 20-21 “Or Noè incominciò a far l’ agricoltore e piantò una vigna. Bevuto del vino si inebriò e si scoperse in mezzo alla sua tenda.” A differenza delle droghe illegali il consumo dell’alcol non può essere risolto tramite la semplificatrice dicotomia “uso-non uso” La parola Vino nella Bibbia è citata 224 volte http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_FA.HTM Ti chiedono del vino e del gioco d’azzardo. Dì: ” In entrambi c’è un grande peccato e qualche vantaggio per gli uomini, ma in entrambi il peccato è maggiore dei benefici” (Corano, 2:219) “O voi che credete, in verità, il vino, il gioco d’azzardo, le pietre idolatriche, le frecce divinatorie sono immonde opere di Satana. Evitatele affinché possiate prosperare. In verità, Satana vuole diffondere tra voi, mediante il vino ed il gioco d’azzardo, inimicizia e odio, per allontanarvi dal Richiamo di Dio e dagli uffici divini. E allora, voi vi asterrete?” (Corano, 5:90-91) L’ epidemiologia dei problemi e delle Patologie alcol correlate (PPAC) ci mostra il fenomeno in forma di iceberg. Ad una piccola parte “emersa” a cui va ascrittala maggior parte dei casi di dipendenza, corrisponde un immenso “sommerso” costituito da bevitori occasionali, moderati, ricreazionali, o anche da forti bevitori non diagnosticati, o anche da alcoldipendenti con funzionalità psichica, fisica e sociale ben conservata, tali da non essere individuati come tali. Comportamenti a rischio I comportamenti a rischio adolescenziali possono essere considerati dei modi per provare sensazioni nuove e forti, con la componente relativa alla sfida e alla sperimentazione di se. Comportamenti a rischio • Guidare a forte velocità • Sdraiarsi sulla linea di mezzeria della strada • Sfidarsi a chi si toglie per ultimo da una situazione pericolosa come: dai binari del treno, da uno scatolone in mezzo alla strada • Uso di sostanze stupefacenti o alcoliche. Comportamenti a rischio • Il lavoro di R. Jessor e dei suoi colleghi (19771978) propone l'idea che i comportamenti problematici non solo siano spesso correlati, ma indichino anche una disposizione a passare da una forma di comportamento problematico all'altra. Multifattorialità delle Dipendenze Patologiche Personalità/Genetica Ambiente ALCOL Funzionalità Cerebrale Dipendenza BIOCHIMICA DELL’ETANOLO • molecola a basso P.M. ( 46) • solubile in acqua • facilmente diffusibile nei tessuti corporei • assorbita rapidamente dalla mucosa gastrica e dall’intestino (max. concentrazione ematica tra ½ e 2 ore a digiuno e da 2 a 6 ore in presenza di cibo) • valore calorico elevato ( 7 Kcal /g ) ASSORBIMENTO GASTROENTERICO DELL’ALCOL CONCENTRAZIONE EMATICA ALCOL + ASA inibisce l’ADH gastrica (Gentry RT et al.1999) METABOLISMO EPATICO ALCOL Dopo l’ingestione di una bevanda alcolica, l’alcolemia cresce in un arco di tempo che va da circa: 1/2 ora ad un’ 1 ora Area Socio-Relazionale Area Fisica Area Psichica Alcol Area Alcologica Area Motivazionale Area Fisica • Intossicazione • Astinenza • Patologie alcolcorrelate “L’ultima volta che l’ho visto era ubriaco fradicio, gli occhi bruciati dall’alcol. Ogni volta che portava la bottiglia alla bocca, non era lui che la beveva: era la bottiglia che gli beveva il cervello” Segni e sintomi di un problema alcolcorrelato • Mutamento dell’umore e del comportamento: – Distrazione, vuoti di memoria, confusione – Inaffidabilità nel lavoro o nelle faccende di casa o nello studio – Progressiva mancanza di consapevolezza dei grandi eventi – Dissimulazione, aggressività verbale e non – Ansia-depressione, anoressia, turbe del sonno Segni e sintomi di un problema alcolcorrelato • Sintomi fisici: – Riduzione della cura della persona, dell’aspetto e dell’igiene – Trascuratezza nella casa, nei pasti,nelle cose nelle quali è solito prendersi cura – Deterioramento fisico e frequenti episodi di malessere – Tremori, – Vomito frequente al mattino – Lividi, contusioni, segni di cadute – Mancanza generale di coordinazione – Lesioni agli annessi cutanei (unghie e capelli) (Corrao G.,2000) Alcohol and Cardiovascular Health The Razor-Sharp Double-Edged Sword James H. O’Keefe, MD, FACC*,*, Kevin A. Bybee, MD* and Carl J. Lavie, MD, FACC J Am Coll Cardiol, 2007; 50:1009-1014, doi:10.1016/j.jacc.2007.04.089 (Published online 23 August 2007). Situazioni ad elevato rischio di patologie Alcol correlate • Età (< 18 anni e > di 60 anni) • Gravidanza e Allattamento • Guida di veicoli (o situazioni che comportino grande attenzione) • Malattie causate o aggravate dall’ alcol • Recenti stress, eventi luttuosi, condizioni di “passaggio critico” (adolescenza, pensionamento) Situazioni ad elevato rischio di patologie Alcol correlate • Età (< 18 anni e > di 60 anni) • Gravidanza e Allattamento • Guida di veicoli (o situazioni che comportino grande attenzione) • Malattie causate o aggravate dall’ alcol • Recenti stress, eventi luttuosi, condizioni di “passaggio critico” (adolescenza, pensionamento) Incidenti e tasso alcolemico Il rischio di incidente grave cresce in maniera notevole all'aumento del tasso alcolemico: fatto pari ad 1 il rischio di quando si è sobri, cresce a 380 quando il tasso alcolemico è pari o superiore a 1,5 g/l: in pratica, l'incidente grave non è più solo molto probabile, ma addirittura quasi sicuro. Ma anche semplicemente con valori compresi tra 0,5 e 0,9 g/l il rischio è 11 volte superiore! Dati ACI Italia ALCOL IN CIFRE In Italia 1 giovane su 4 muore a causa dell’alcol Situazioni ad elevato rischio di patologie Alcol correlate • Età (< 18 anni e > di 60 anni) • Gravidanza e Allattamento • Guida di veicoli (o situazioni che comportino grande attenzione) • Malattie causate o aggravate dall’ alcol • Recenti stress, eventi luttuosi, condizioni di “passaggio critico” (adolescenza, pensionamento) Situazioni ad elevato rischio di patologie Alcol correlate • Disturbi Mentali in corso o pregressi • Uso di farmaci ed in particolare di psicofarmaci • Sovrappeso e Obesità • Familiarità per alcolismo • Problemi di tossicodipendenza attuali o pregressi Area Fisica ESAMI EMATOCHIMICI ECOGRAFIA ADDOME ECG RX TORACE ELETTROMIOGRAFIA Area Alcologica • • • • • • • • Quantità Frequenza Modalità Anni di uso Polidipendenza Inizio problemi alcolcorrelati Pregressi periodi di astensione Pregressi trattamenti del problema alcol Area Alcologica Area Alcologica • Una buona approssimazione per un “bere eccessivo” è la definizione di “heavy drinking” inteso come 5 o più drink (U.A.) in un giorno per gli uomini e 4 o più per le donne, conteggiando il numero di giorni di “bere pesante” in genere in un mese Area Socio-Relazionale • Problemi comportamentali • Conflittualità relazionale • Adattamento sociale ed occupazionale Area Socio-Relazionale (Fattori di rischio) • Area SCUOLA • Scarso significato attribuito alla scuola,considerata inutile • Frequenti bocciature durante la carriera scolastica • Giudizi negativi al conseguimento della licenza della scuola media inferiore. Area Socio-Relazionale (Fattori di rischio) • Area AMICI • Orientamento verso i pari e distacco dalla famiglia • Abitudine a trascorrere molto tempo con i coetanei in attività di svago (pub,discoteche, sale giochi) • I forti bevitori di solito incominciano a bere tra amici rispetto ai bevitori moderati che hanno iniziato a bere in famiglia. Area Socio-Relazionale (Fattori di rischio) • Area FAMIGLIA • La famiglia non assume il ruolo protettivo di trasmissione del modello di consumo moderato associato alla convivialità, alla festa • La famiglia non svolge la funzione di controllo(limiti e regole rispetto alla modalità e alla quantità di alcool assunta) • Tali ruoli sono invece assunti dalle famiglie dei bevitori moderati Area Socio-Relazionale (Fattori di rischio) • Fattori Sociali: • – Perdita del posto di lavoro • – Condizioni abitative precarie • – Incidenti frequenti • – Discussioni frequenti • – Donne sole • – Incidenti sul lavoro ripetuti • – Piccoli crimini Area Socio-Relazionale (Fattori di rischio) • Fattori Familiari: • – Persistenti problemi familiari • – Divorzio o separazione • – Abuso su coniuge e/o figli Area Socio-Relazionale • Fattori Occupazionali: • • • • • • • • • • – Operai – Muratori – Minatori – Cuochi – Barman – Rappresentanti – Marinai – Casalinghe – Liberi professionisti – Manager Area Socio-Relazionale • Professioni anomiche dove l’individuo è carico di responsabilità che non può condividere con altri (manager, medici, avvocati) • Professioni gregarie dove l’individuo non è responsabilizzato e rimane in una condizione di “infantilismo lavorativo” (soldati, marinai) oppure il lavoro non è valorizzato (casalinghe) • Professioni pericolose (minatori) o mal pagate dove l’individuo deve superare l’angoscia per il pericolo o la mancanza di prospettive di emancipazione sociale (manovali) Area Psichica • Anamnestica • Attuale Area Psichica • Percezione del futuro Regnano pessimismo ed incertezza per il futuro • Percezione di sé Compromesso il senso di autoefficacia e della autostima Alcol e disturbi psicopatologici COMORBILITA’ PSICHIATRICA DUS 41 – 65 % Asse I Asse I 51 % DUS (Jaffe – 2000) COMORBILITA’ PSICHIATRICA ASSE I AGORAFOBIA FOBIA SOCIALE ASSE II Dist. Pers. ANTISOCIALE Dist. Pers. BORDERLINE DEPRESSIONE Dist. Pers. EVITAMENTO Area Motivazionale • Profilo motivazionale rispetto al cambiamento in area alcol Area Motivazionale Per smettere di bere, ho provato anche con la pscicanalisi………. Ora … bevo sdraiato su un divano Boris Makaresko La ricaduta è la vera malattia dell’alcolista CRAVING CRAVING Astenia • Anoressia • Ansia • Iperattività • • • • • Irritabilità Insonnia Aggressività Depressione CRAVING - Reward Craving - Relief Craving - Obsessive Craving Verheul R. e coll. 1999 “Reward Craving” (Desiderio di Ricompensa) - Disregolazione dopaminergica / oppioidergica ( deficit di endorfine con conseguente ricerca di effetti gratificanti dell’alcol) - Ricerca di ricompensa (edonismo) - Bisogno dell’effetto positivo dell’alcol - Incapacità di resistere all’effetto gratificante dell’alcol - Insorgenza precoce - Famigliarità Verheul R. e coll. 1999 “Obsessive Craving” (Pensiero ossessivo per l’alcol con perdita di controllo) - Disregolazione Serotoninergica ( Deficit di serotonina) - Ricerca dell’effetto disinibitorio - Compulsione - Perdita per l’alcol del controllo sulla sostanza - Nessuna età preferenziale -Famigliarità probabile Verheul R. e coll. 1999 “Relief Craving” (Desiderio di Ridurre la Tensione) - Disregolazione GABAergica / glutammatergica ( Ipereccitabilità neuronale con conseguente ricerca degli effetti sedativi e ansiolitici dell’alcol) - Scarsa reattività allo stress - Bisogno di sollievo dai sintomi astinenziali attraverso l’uso dell’ alcol - Insorgenza tardiva -Famigliarità probabile Verheul R. e coll. 1999 Farmaci Anticraving Acido gamma-idrossibutirrico (GHB) Buspirone Tiapride Naltrexone Nalmefene Baclofene Bromocriptina SSRI Metadoxina Ondansetron Acamprosato Topiramato Benzodiazepine U.F SERT – SERVIZIO DI ALCOLOGIA Il Baclofen nel trattamento della dipendenza alcolica: una valutazione sull’efficacia anticraving (2002) La Mirtazapina nel trattamento della dipendenza alcolica: una valutazione sull’efficacia anticraving (2008) Efficacia della terapia combinata gammaidrossibutirrato di sodio + naltrexone vs terapia singola nel mantenimento dell’astinenza in pazienti alcoldipendenti: un’esperienza su 60 casi. (2012) (2002) Servizio Alcologico (Medico Referente:Tommaso Vannucchi) Servizio Alcologico (Medico Referente: Tommaso Vannucchi) Medico Infermiere Medico Valutazione clinica e tossicologica Valutazione di eventuali disturbi psicopatologici Valutazione del craving Prescrizione di esami e terapie specifiche Monitoraggio del consumo alcolico mediante esami ematochimici La Mirtazapina nel trattamento della dipendenza alcolica: una valutazione sull’efficacia anticraving T. Vannucchi ( 2008) NaSSA: Mirtazapina 1-adrenorecettore NA Corpo cellula 5-HT Corpo cellula 2- autorecettore Neurone NA presinaptico Neurone 5-HT presinaptico 2-eterorecettore vescicola 2-autorecettore 5-HT1 5-HT2 5-HT3 Neurone NA postsinaptico noradrenalina Neurone 5-HT postsinaptico serotonina mirtazapina Mirtazapina Vs Gruppi A.A. a 3 mesi 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Mirtazapina Gruppi A.A. ( T. Vannucchi, 2008) Mirtazapina Vs Gruppi A.A. a 3 mesi 1° visita Counseling + Gruppi di A.A. (monitoraggio ogni 10 gg) Counseling + Mirtazapina 30-45 mg /die (monitoraggio ogni 10 gg) ( T. Vannucchi, 2008) Mirtazapina Vs Gruppi A.A. a 3 mesi 12 10 8 Astinenti CAG < 30g CAG>30g drop out 6 4 2 0 Mirtaz. A.A. ( T. Vannucchi, 2008) Medico Valutazione clinica e tossicologica Valutazione di eventuali disturbi psicopatologici Valutazione del craving Prescrizione di esami e terapie specifiche Monitoraggio del consumo alcolico mediante esami ematochimici Diagnosi di PAC: Questionari I più utilizzati sono CAGE, AUDIT, MALT, MAST Ricercano segni/sintomi di tolleranza, astinenza, uso problematico Hanno sensibilità e specificità più elevati dei marcatori bioumorali Vanno validati nelle varie popolazioni Dipendenti dal setting in cui sono utilizzati Dovrebbero essere inseriti (in edizione semplificata?) in qualsiasi raccolta anamnestica Marcatori bioumorali di abuso alcolico (AA vari, 1970-1995) Sensibilità % Specificità % T normal. MCV 50-70 60-80 > 60 gg AST/ALT 50-80 65-85 20 gg GGT 60-85 70-85 10-60gg ASSOC. 80-100 80-90 n.r. CDT 55-75 90-95 T1/2 14gg Educazione Sanitaria Ambulatorio Alcologico L’infermiere opera su quattro livelli: informativo generale: l’infermiere si pone in un’ottica di ascolto per capire le reali conoscenze della persona sulla malattia/problema, fornendo indicazioni precise e personalizzate informativo specifico: si tratta di fornire tutte le conoscenze relative all’argomento trattato (informazioni sulle modalità malattie alcol correlate) abilità preventive: comporta azioni finalizzate alla creazione di abilità pratiche che mettono il soggetto nella condizione di saper attuare un cambiamento motivazionale: l’infermiere raccolte l’ informazioni generali, attraverso la relazione sostiene la persona a prendersi cura della propria salute e favorisce l’attivazione di strategie comportamentali consapevoli e durature Servizio Alcologico (Medico Referente: Tommaso Vannucchi) Medico Infermiere Educatore Educatore Effettua colloqui conoscitivi allo scopo di raccogliere informazioni sullo stile di vita e le condizioni personali e familiari dell’utente Effettua colloqui motivazionali e di sostegno educativo per la riduzione del craving e l’induzione al cambiamento dello stile di vita Conduce un gruppo per la prevenzione delle ricadute proponendo semplici tecniche di meditazione riprese dal modello della Mindfulness e favorendo un percorso di conoscenza interiore e consapevolezza di se’ Servizio Alcologico (Medico Referente: Tommaso Vannucchi) Medico Infermiere Educatore Counselor Relaz.le Counselor Relazionale Il Counseling relazionale è una attività professionale finalizzata al miglioramento del benessere relazionale delle persone. Lo scopo fondamentale è quello di far si che gli individui possano gestire efficacemente la comunicazione e le relazioni interpersonali, nonché le connesse dinamiche conflittuali. Servizio Alcologico (Medico Referente: Tommaso Vannucchi) Medico Infermiere Educatore Counselor Assistente Sociale Psicologo CONCLUSIONI La gestione del paziente alcolista non può prescindere da: Inquadramento diagnostico del “Pz. Alcolista” Monitoraggio continuo della terapia farmacologica. Monitoraggio continuo dei “markers” specifici. Interventi sulle recidive Vinum opus Dei, ebrietas opus diabuli (San Giovanni Crisostomo) “ il vino è opera di Dio, l’ebbrezza opera del diavolo” GRAZIE PER L’ATTENZIONE!