E’ stata la prima e capitale del Sacro Romano Impero poi, Praga ha guidato con autorità il paese sia nel periodo d'unita che dopo la divisione con la Slovacchia. La posizione strategica l'ha collocata fin dall'antichità al centro di una rete di scambi di merci e idee che ha arricchito la città creando una cultura particolare, insolito mix tra differenti istanze religiose, filosofiche ed artistiche. Praga è unica ma con tante facce diverse e dal carattere deciso: lo dimostrano i suoi quartieri (Hradcany, Mala Strana, Stare Mesto, Nove Mesto) che si adagiano intorno alla Moldava e che fino alla fine del Settecento erano città tra loro indipendenti. Praga è culla di artisti e scenario di opere tra le più importanti: si pensi al Don Giovanni di Mozart o al Faust di Goethe o ancora alle trame Franz Kafka. Praga è la città del "socialismo dal volto umano" che durante la guerra fredda fu fermato solo dai carri armati russi, ma è anche il teatro della "rivoluzione di velluto" che ha portato il paese fuori dal comunismo ed ha aperto con una ventata di libertà le porte della città. • L'Orologio Astronomico di Praga, in ceco Staroměstský Orloj (Orologio della città vecchia), è un orologio astronomico medioevale situato nella città di Praga, capitale della Repubblica Ceca. L'orologio è montato sul lato sud del municipio ,nella Piazza della Città Vecchia ed è una delle più importanti attrazioni turistiche della città. • Il meccanismo è composto da tre elementi principali: il quadrante astronomico, sul quale, oltre all'ora, sono rappresentate le posizioni in cielo del Sole e della Luna, insieme ad altre informazioni astronomiche; il "Corteo degli Apostoli", un meccanismo che, allo scoccare di ogni ora, mette in movimento delle figure rappresentanti i 12 Apostoli; e un quadrante inferiore composto da 12 medaglioni raffiguranti i mesi dell'anno. Simbolo della città e meta irrinunciabile di ogni vacanza a Praga, il Castello (Prazsky Hrad) sorge su un'altura sulla riva sinistra della Moldava. La maestosa fortezza - rimodernata da Maria Teresa d'Austria alla fine del Settecento - è praticamente una città nella città. Suddiviso in tre cortili, il Castello comprende numerosi edifici, tra cui il Palazzo Reale, residenza dei sovrani della città, e la maestosa Cattedrale di San Vito, che dei governanti raccoglie le spoglie. Della residenza reale - ora dimora del presidente della repubblica merita vedere l'enorme Sala Vladisao, che fu teatro di trofei di cavalleria; della cattedrale, costruita in stile gotico a partire dal Trecento, sono bellissimi il coro e la Cappella di San Venceslao. Suggestiva la passeggiata nel Vicolo d'Oro, graziosa sequenza di case piccole e colorate e dimora prediletta degli artisti ed un tempo, si dice, degli alchimisti. Si tratta di uno dei principali monumenti della Città Ebraica di Praga. Risale agli inizi del '400. La toba più antica infatti, del poeta Avigdor Karo, è del 1439. Fu utilizzato come cimitero fino al 1787. Le lapidi sono 12 mila, ma i corpi sepolti sicuramente molti di più, anche in diversi strati. Il personaggio più noto che qui trova sepoltura è il teologo e rabbino Jehuda Liwa ben Betzalel, detto Rabbi Löw, morto nel 1609. Egli è il creatore del leggendario mostro Golem della tradizione ebraica. L'entrata non è gratuita ma fa parte di uno speciale abbonamento che include diversi siti di culto ebraici. All'entrata un cartello ci avvisa che scattare foto è permesso ma costa 40 corone (quasi due euro) l'una, anche se non vi è poi sorveglianza. La cucina ceca, e quella boema in particolare, è strettamente imparentata con quella della Germania meridionale e quella austriaca. La cucina boema è stata molto influenzata dal fatto che è circondata dalle montagne, infatti produce una grande varietà di frutta, verdure, funghi, nonché cereali, alimenti la cui disponibilità, unita ad un allevamento particolarmente fiorente, si riflette nella grande ricchezza culinaria. Tra i piatti principali la fanno da padroni i piatti di carne, soprattutto di maiale e di agnello, mentre il pesce è meno usato.Il gusto dei piatti si distingue da quello tedesco per la maggiore presenza di sale e di aromi come l'aglio. Altri odori molto usati sono il kümmel, la maggiorana, il pimento. Come contorno ai piatti di carne con salse vengono serviti i tipici knedliky (gnocchi di pane, simili ai canederli trentini), mentre gli arrosti prediligono condimenti a base di purè di patate. Anche contorni a base di pasta sono abbastanza usati, prevalentemente tagliatelle o pasta di forma quadrata (fleky). Le insalate sono perlopiù di patate: si va dalle più semplici, condite solo con acqua ed aceto (a volte anche un po' zuccherata), a quelle più ricche, ossia le tipiche insalate di patate con maionese, uova sode, dadini di salumi, carote, cipolle e piselli. Una via di mezzo è quella condita con aceto, cipolle, pezzetti di mela e/o pancetta, ma le varianti regionali sono numerosissime. Anche i dolci sono molto vari. Tra gli ingredienti più usati spiccano i semi di papavero e la mousse di prugne (powidl), mentre in alcune parti del paese crescono anche pesche ed albicocche che puntualmente vengono impiegate come ingredienti in diversi altri piatti. Riguardo al pesce, è da ricordare la famosa carpa ceca, esportata anche all'estero. I cechi amano mangiarla solitamente alla vigilia di Natale, preferibilmente impanata. la carpa ceca San Nicola L'affascinante tradizione di San Nicola si celebra la vigilia del 5 dicembre, giorno di San Nicola. Se vi troverete a camminare per strada quella sera, potreste imbattervi in un gruppo di strani personaggi: San Nicola (Mikuláš), L'Angelo (anděl) che rappresenta il Bene, e il Diavolo (čert) che rappresenta il Male. Tutti indossano un costume. Mikuláš assomiglia un poco a Babbo Natale la cui origine sembrerebbe essere stata inspirata da San Nicola. Fanno visita alle famiglie che conoscono e chiedono ai bambini se si sono comportati bene nel corso dell'anno appena trascorso. Molti bambini dicono di si e cantano una canzone o recitano una breve poesia. I bambini vengono poi ricompensati con dei dolcetti, caramelle o altri piccoli doni che vengono distribuiti dall'Angelo. I bambini cattivi dovrebbero essere messi nel sacco del Diavolo e portati all'inferno, o ricevere solo un sacco di patate o di carbone invece che delle caramelle. Naturalmente questo non accade realmente! Per San Nicola i bambini ricevono anche dei regali dai loro genitori e parenti. Il regalo (ad es. dolci e cioccolato) può essere messo in una calza o nascosto nella camera del bambino. Si suppone che la tradizione di San Nicola sia fondata sulla storia di un vescovo greco del IV secolo chiamato Nicola che, si racconta, abbia dato in dono a tre povere ragazze del danaro, lasciandolo sul davanzale della loro finestra, dando così loro la possibilità di sposarsi il primo maggio La sera del primo maggio, gli innamorati si radunano nel parco di Petřín a Praga, presso la statua di Karel Hynek Mácha, il romantico "poeta dell'amore" ceco. Qui portano dei fiori, trascorrono alcuni momenti in silenzio e poi si baciano sotto i ciliegi in fiore del parco Queste caramelle sono fatte esclusivamente a mano. Il lavoro è svolto da degli artigiani. Prima creano dei “tubi” dalla circonferenza di circa 20 centimetri. Poi, come se fossero dei mattarelli, le fanno diventare sempre più sottili,fino ad essere grosse come la metà del nostro mignolo. Si trovano in vari gusti e sono tutte colorate.