Di Giulia Pintossi
con la partecipazione di Serafino Alverà
Dopo la fondazione della città,
Romolo divenne il primo Re. Una delle prime cose
che fece fu quello di stringere un patto di alleanza
con i popoli sabini guidati dal Re Tito Tazio. Anche
questa alleanza venne trasformata in un episodio, "il
ratto delle sabine", ma oltre a questo è probabile che
l'alleanza tra i due popoli, in funzione anti-etrusca,
venne proprio sancita con un matrimonio
Per un breve periodo Roma fu governata da due Re,
che per evitare che le diverse etnie si influenzassero
a vicenda, divisero la popolazione in tre tribù:
Ramnes, formata dai latini
Tities, formata dai sabini
Luceres, formata dagli etruschi.
Tito Tazio morì molto presto, forse a causa di
un’imboscata, lasciando Romolo unico Re di Roma,
dove si era creato “il Foro” alla base del
campidoglio, prosciugato dalle acque malsane.
Romolo divise il popolo il due classi sociali:
I patrizi: la classe dei romani più ricchi, e i
discendenti delle famiglie più importanti.
I plebei: la classe delle persone normali (contadini,
artigiani commercianti …), non avevano diritti
politici e per avere la protezione dovevano
svolgere dei servizi ai patrizi in cambio di
protezione.
Romolo fu un capo politico e religioso, che venne
ucciso, in un attentato all’età di 55 anni, dopo 37
anni di governo.
(753 a.c. al 716 a.c.)
La scelta del re avviene per acclamazione
popolare ed il popolo sceglie nel 715 a.C. uno
straniero, Numa Pompilio.
Il Senato ha il solo potere di confermare o
meno la candidatura e la scelta di uno straniero
sembra essere l'unica via di uscita alle lunghe e
sanguinose lotte interne tra le famiglie romane.
Con la nomina del nuovo re finisce il periodo di
interrex senatorio ed il potere militare, giudiziario e
religioso si concentra nuovamente in un solo uomo.
Popolo e senatori sperano che il nuovo re,Numa
Pompilio non li deluda. Infatti dimostrerà una grande
abilità nel dare ordine alla vita dei romani
definendone la religione e la sacralità dei culti.
Numa Pompilio è quindi acclamato nuovo re di
Roma. Il nuovo re capisce subito i problemi della
comunità romana cresciuta troppo in fretta e senza
regole.
Nel 672 a.C. Tullo Ostilio viene eletto nuovo
re di Roma. Il suo carattere e la sua indole
guerriera lo rende molto diverso dal suo
predeccessore Numa Pompilio.
La guerra dichiarata ad Alba Longa è un
chiaro esempio degli obiettivi espansionistici
di Tullo Ostilio. Non è un caso che Ostilio
derivi da Hostis, ostile.
La sua prima azione
bellica è realizzata
conto la vicina Alba
Longa. Le popolazioni
a ridosso del monte
Albano vivono un
periodo di lenta
decadenza rispetto al
passato, ciò nonostante
Alba Longa
rappresenta comunque
un temibile avversario
per Roma.
Nel 639 a.C. Anco MarZio viene eletto nuovo re di
Roma. E' un nipote di Numa Pompilio, un legame
familiare che lo aiuta nel momento storico in cui
Roma è alla ricerca di sacralità. La parentesi bellica
di Tullo Ostilio aveva in gran parte cancellato ogni
relazione tra potere e religione.
Anco Marzio affronta la guerra con i Latini riprendendo la
politica espansionsione verso sud iniziata da Tullo Ostilio.
La vittoria finale di Roma segna l'ennesima deportazione delle
popolazioni vinte. Molte comunità latine sono deportate a Roma
e stanziate nella Valle Murcia e sull'Aventino. Dopo ogni guerra
Roma accresce in tal modo sia il suo territorio sia l'entità
demografica del suo popolo.
Durante il suo regno sono realizzate numerose opere
architettoniche:
fondazione della prima colonia romana ad Ostia e costruzione
della via di collegamento, la via Ostiense.
costruzione dello scalo portuale sul Tevere, il porto Tiberino
costruzione del primo ponte romano sul Tevere, il ponte Sublicio
(in legno).
Durante il suo regno sono realizzate numerose
opere architettoniche:
-fondazione della prima colonia romana ad
Ostia e costruzione della via di collegamento, la
via Ostiense.
-costruzione dello scalo portuale sul Tevere, il
porto Tiberino
-costruzione del primo ponte romano sul
Tevere, il ponte Sublicio (in legno).
Nel 616 a. C. viene eletto un nuovo re,che
però è etrusco e si chiama Tarquinio Prisco.
Questo re nasce a Tarquinia per le origine
etrusce del padre. Si sposò con Tarnaquil
una nobildonna etrusca. Decidono di
abbandonare la città etrusca e di andare a
Roma per prendere il potere.
E si cambiò il nome in romano
‘’Lucio Tarquinio’’. Lo stesso re
Anco Marzio era affascinato dai
gentili modi della coppia e lo
associa al tutore dei figli e
responsabile della città.
Alla morte di Anco Marzio, Lucio
Tarquinio allontana i suoi eredi. E il
popolo lo acclama come re di
Roma.
Alla morte di Tarquinio Prisco, sua moglie,Tanaquil
aveva paura del conseguente disordine sociale e
l'intervento delle fazioni dei Marcii. Allora organizza
una successione "di fatto" nei confronti del genero
Servio Tullio. Dopo aver annunciato pubblicamente
l'attentato al re, Tanaquil evita di dichiarare al popolo
anche la morte del re. In attesa della sua "guarigione"
ogni potere è "temporaneamente" affidato al genero
Servio Tullio.
Dopo pochi giorni, la morte del re è
annunciata ai cittadini. Al momento del
triste annuncio la figura del nuovo re
Servio Tullio è ormai consolidata ed
accettata dal popolo. In questo modo
nessun aspirante al trono ha potuto
approfittare dell'instabilità politica
conseguente alla morte del re.
Tarquinio il superbio fu il
settimo e ultimo re di Roma.
Governò dal 534 a.C. fino al
509 a.C. Un regime tirannico
conclude la monarchia
romana. Tarquinio il superbo
era un abile e bravo
comandante. Le sue abilità
nelle campagne militari è
accompagnata anche da molti
inganni.
Lo si ricorda come un re cattivo, crudele e
tiranno. La fine della sua storia avvene per
due motivi:
-Sembra che il figlio di Tarquinio abbia
molestato una nobildonna romana, di nome
Lucrezia. La donna dopo aver raccontato
l’accaduto si toglie la vita per la vergogna.
-- Roma conquistata dall’espansione etrusca ,
e l’aristocrazia romana è passata al secondo
posto ne approfitta per sollevare il popolo
romano contro i dominatori etruschi.
Grazie per l’attenzione..
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I SETTE RE DI ROMA