Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 / 2012 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Quinta sezione B corso Geometri - Progetto 5 1. INDIVIDUAZIONE DEL PROFILO FORMATIVO IN USCITA DAL CORSO GEOMETRI PROGETTO 5 Un geometra con preparazione specifica, che si basa prevalentemente sul possesso di capacità grafico-progettuali relative ai settori del rilievo e delle costruzioni e di concrete conoscenze inerenti la gestione e l'organizzazione del territorio. Preparazione completata da buone conoscenze economiche giuridiche e amministrative. 2. STORIA DELLA CLASSE La classe risulta composta da n°19 alunni. Evoluzione nel triennio: CLASSE III ISCRITTI: CLASSE IV ISCRITTI: 22 RITIRATI: PROMOSSI: DI CUI PROMOSSI CON DEBITO: NON PROMOSSI: 0 19 5 RITIRATI: PROMOSSI: DI CUI PROMOSSI CON DEBITO: NON PROMOSSI: 3 23 0 20 7 CLASSE V ISCRITTI: RITIRATI: AMMESSI: 21 0 3 2.A. STUDENTI Media del profitto globale della classe CLASSE Terza 5≤M<6 in % 0 6≤M<7 in % 47,37 7≤M<8 in % 47,37 8≤M<9% 5,26 Quarta 0 50,00 45,00 5,00 Quinta (risultati scrutinio 1° quadrimestre 9,52 47,62 38,10 4,76 M≥9 in % 2.B. DOCENTI Continuità/Discontinuità didattica nel triennio CLASSE Lettere Inglese Matem. Diritto Progett. Costruz. Topog. Estimo Impianti da 3a a 4a da 4a a 5a C D D D C C C C C C C C C C C=continuità D = discontinuità C C C C Ed. Fisica C D IRC C C 3. PROFILO DELLA CLASSE La classe è composta da 21 alunni di cui 17 provenienti da un’unica classe del biennio. A questo nucleo si sono aggiunti tre alunni ripetenti in quarta ed uno si è aggregato quest’anno, proveniente della quinta dello scorso anno. Il grado di affiatamento risulta buono, così come le relazioni interpersonali. Nel complesso la classe mostra un buon livello di scolarizzazione e gli obiettivi comportamentali sono stati raggiunti dalla quasi totalità degli alunni. All’inizio del pentamestre si è registrato un sensibile calo di rendimento rispetto al primo periodo per un certo numero di alunni. Al momento nella classe spicca un gruppo di studenti (circa metà) dai risultati discreti o buoni, mentre il resto si trova in difficoltà in alcune materie. 4. OBIETTIVI IN TERMINI DI: CONOSCENZE (si veda la relazione di ciascun docente) 1 COMPETENZE TRASVERSALI Comunicare efficacemente utilizzando un linguaggio corretto e appropriato. 2 Leggere, redigere ed interpretare testi e documenti. 3 Saper documentare adeguatamente il proprio lavoro, motivando le scelte effettuate. 4 Contestualizzare fenomeni ed eventi. 5 Utilizzare le tecniche informatiche. 6 Elaborare dati e rappresentarli in modo efficace. 7 Utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere problemi nuovi. Livello medio raggiunto insufficiente X sufficiente discreto buono ottimo insufficiente sufficiente X discreto buono ottimo insufficiente X sufficiente discreto buono ottimo insufficiente X sufficiente discreto buono ottimo insufficiente sufficiente X discreto buono ottimo insufficiente X sufficiente discreto buono ottimo insufficiente X sufficiente discreto buono ottimo 1 2 3 4 5 6 CAPACITÀ Livello medio raggiunto Essere in grado di leggere la realtà attraverso il rilievo e insufficiente X sufficiente gli aspetti cartografici. discreto buono ottimo Saper intervenire in un contesto urbanistico definito. insufficiente X sufficiente discreto buono ottimo Risolvere un qualsiasi problema di agrimensura e saper insufficiente eseguire un frazionamento. X sufficiente discreto buono ottimo insufficiente Comprendere la funzionalità statica di semplici elementi strutturali per poterli dimensionare, verificare sufficiente X discreto e rappresentare. buono ottimo Concorrere o sovrintendere alla messa in opera di insufficiente impianti, sia negli edifici che nel territorio, con la X sufficiente discreto dovuta attenzione agli effetti sull’ambiente e nel buono rispetto della normativa vigente. ottimo Saper riconoscere i fondamenti giuridici che presiedono insufficiente l’attività edilizia. X sufficiente discreto buono ottimo 1 PARTECIPAZIONE 2 IMPEGNO Livello medio raggiunto insufficiente sufficiente X discreto buono ottimo insufficiente sufficiente X discreto buono ottimo Sono state messe in atto le seguenti strategie: • • • • • verifiche scritte e orali frequenti e regolari rivolte a tutta la classe su argomenti chiave; approfondimenti e chiarimenti del testo con informazioni orali supplementari; accertamento durante la lezione di una corretta ricezione e annotazione di terminologie specifiche; organizzazione di lavori di gruppo, anche al fine di educare all’ascolto e al rispetto dell’opinione altrui; controllo e organizzazione del lavoro svolto a casa o in classe. 5. AREA DI PROGETTO E TEMATICHE PLURIDISCIPLINARI TRATTATE AREA DI PROGETTO: BIOEDILIZIA E FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI, ANALISI PROGETTI E TRASPOSIZIONE DELLE SOLUZIONI ESAMINATE IN UN PROGETTO DI UN EDIFICIO SCOLASTICO. 6. ATTIVITÀ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO CURRICULARE “ TUTORATO “ RECUPERO IN ITINERE E’ STATO FREQUENTATO DA TUTTI GLI ALUNNI CHE NE HANNO FATTO RICHIESTA 7. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI STAGE 1 CORSI EXTRA 0 INCONTRI CON ESPERTI 1 VISITE GUIDATE 2 LEZIONI FUORI SEDE 2 VIAGGI D'ISTRUZIONE 1 ALTRO Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Indicare le attività più significative: • LA CLASSE HA PARTECIPATO AL PROGETTO REGIONALE SICUR.LAB. “LA CULTURA DELLA SICUREZZA PER I LAVORATORI DI DOMANI”, VOLTO ALLA SENSIBILIZZAZIONE DEGLI ALUNNI ALLE TEMATICHE RELATIVE ALLA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO E IN PARTICOLARE ALLA SICUREZZA IN CANTIERE. • LO SCORSO ANNO LA CLASSE HA PARTECIPATO AL PROGETTO TEREX 2010, LE TEMATICHE AFFRONTATE SONO STATE RIPRESE E SVILUPPATE NEL CORRENTE ANNO SCOLASTICO A COSTRUZIONI. • ALLA FINE DEL QUARTO ANNO BUONA PARTE DEGLI ALUNNI HANNO EFFETTUATO UNO STAGE ESTIVO PRESSO STUDI O UFFICI TECNICI. 8. CRITERI DI VALUTAZIONE ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ X INTERESSE E PARTECIPAZIONE X IMPEGNO X PROGRESSO X ALTRO CORRISPONDENZA TRA VOTI NUMERICI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO LIVELLO ACQUISIZIONE CONOSCENZE APPLICAZIONE CONOSCENZE RIELABORAZIONE CONOSCENZE Assolutamente insufficiente Voto 1-2 Non esegue compiti anche semplici; presenta gravissime lacune di base; non fa progressi Possiede conoscenze assai limitate e disorganiche La capacità di applicazione delle conoscenze è nulla o quasi nulla La capacità di rielaborare le conoscenze possedute è nulla o quasi nulla Applica le conoscenze commettendo frequenti e gravi errori Applica le conoscenze commettendo gravi errori Non sa rielaborare le proprie conoscenze quasi mai Produce comunicazioni confuse ed inefficaci Rielabora le proprie conoscenze con notevole difficoltà Applica le conoscenze commettendo errori non gravi ma frequenti Applica le conoscenze possedute senza commettere errori gravi e/o frequenti Applica adeguatamente le conoscenze possedute Applica efficacemente le conoscenze possedute Applica le conoscenze possedute con efficacia e in ogni circostanza Applica sempre le conoscenze possedute con grande efficacia ed originalità La rielaborazione delle conoscenze è limitata e poco autonoma Produce comunicazioni di difficile comprensione con numerosi errori Produce comunicazioni imprecise con qualche errore Gravemente insufficiente Voto 3 Decisamente insufficiente Voto 4 Possiede conoscenze frammentarie e superficiali Insufficiente Voto 5 Possiede conoscenze lacunose e/o approssimative Sufficiente Voto 6 Possiede conoscenze essenziali Discreto Voto 7 Possiede conoscenze appropriate Buono Voto 8 Possiede conoscenze approfondite ed ampie Possiede conoscenze complete ed approfondite Ottimo Voto 9 Eccellente Voto 10 Possiede conoscenze complete ed approfondite, arricchite da solidi apporti personali Rielabora in modo abbastanza autonomo le conoscenze possedute ABILITÁ ESPOSITIVE CON RIFERIM. AI LINGUAGGI DISCIPLINARI Non produce comunicazioni comprensibili Produce comunicazioni sostanzialmente chiare e corrette Rielabora in modo autonomo le conoscenze possedute Produce comunicazioni chiare e corrette Rielabora in modo autonomo ed efficace le conoscenze possedute Elabora le conoscenze possedute con sicura autonomia ed apprezzabile efficacia Produce comunicazioni chiare e ben organizzate Produce comunicazioni efficaci e ben organizzate Elabora le conoscenze possedute con sicura autonomia ed apprezzabile efficacia anche in situazioni particolarmente complesse Produce comunicazioni molto efficaci e di estrema proprietà 9. SIMULAZIONI I° PROVA N° prove Tipi di prova 2 Secondo le tipologie ministeriali Secondo le tipologie ministeriali Data di effettuazione 2 Problema Date di effettuazione 25/01/2012 13/04/2012 II° PROVA N° prove Tipi di prova 19/03/2012 Problema: prova esame di stato anni precedenti 14/05/2012 III° PROVA Data di svolgimento Tempo assegnato Materie coinvolte Tipologia della verifica Risultato Media voti 23/02/2012 100 minuti Matematica, Progettazione, Costruzioni e Estimo Tipologia mista B+C 11,29 27/04/2012 100 minuti Tipologia mista B+C 8,61 Matematica, Progettazione, Costruzioni e Estimo Tipologia B: 2 quesiti per disciplina Tipologia C: 4 quesiti per disciplina SI ALLEGANO LE GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA 1°, 2° E 3° PROVA Griglie di valutazione per la prima prova (italiano) VALUTAZIONE PROVA scritta ITALIANO (tipologia A B) TIPOLOGIA A TIPOLOGIA B/1 Analisi di testi Saggio breve FORMA FORMA Lessico Lessico Improprio Standard Ricco Ortografia/Morfosintassi Errori molto gravi Errori diffusi Qualche errore Ordine e organizzazione del discorso Inadeguato Parziale Logico e coerente INDIVIDUAZIONE del TEMA 0 1 2 0 1 2 0 1 2 0 Improprio Standard Ricco Ortografia/Morfosintassi Errori molto gravi Errori diffusi Qualche errore Ordine e organizzazione del discorso Inadeguato Parziale Logico e coerente TESI Assente 0 1 2 Espressa Evidente e originale ARGOMENTAZIONI Assenti Poco articolate Adeguate 1 2 Ricche e personali RIELABORAZIONE dei DOCUMENTI Assente Insufficiente Parziale 3 0 1 2 0 1 2 0 Parzialmen. individuato Chiaramente individuato Confronti critici ANALISI STRUTTURE FORMALI Insufficiente Lacunosa Completa ANALISI della POETICA Insufficiente Lacunosa Completa ANALISI del CONTESTO / APPROFONDIMENTO Insufficiente Limitata Esauriente 1 2 0 1 2 0 1 2 0 1 2 3 0 1 2 Adeguata TITOLO - DESTINAZIONE Generico/assente Efficace Rielaborazione critica VOTO VOTO 0 1 2 3 0 1 VALUTAZIONE PROVA scritta ITALIANO (tipologia B C D) TIPOLOGIA B/2 TIPOLOGIA C/D Art. giornalistico Tema di storia o attualità FORMA FORMA Lessico Lessico Improprio Standard Ricco Ortografia/Morfosintassi Errori molto gravi Errori diffusi Qualche errore Ordine e organizzazione del discorso Inadeguato Parziale Logico e coerente ARGOMENTAZIONI e ELABORAZIONE delle 5W+H Assenti Poco articolate Adeguate Ricche e personali 0 1 2 0 1 2 0 1 2 0 1 2 3 Improprio Standard Ricco Ortografia/Morfosintassi Errori molto gravi Errori diffusi Qualche errore Ordine e organizzazione del discorso Inadeguato Parziale Logico e coerente PERTINENZA ALLA TRACCIA 0 1 2 Fuori traccia Parzialmente pertinente Completa TESI 0 1 2 Assente 0 Articolata INFORMAZIONI E ARGOMENTAZIONI Infondate/errate Molto limitate Generiche Adeguate 1 0 1 2 0 1 2 STILE Piatto Scorrevole Efficace RIELABORAZIONE dei DOCUMENTI assente Insufficiente Parziale 0 1 2 Adeguata TITOLO - DESTINAZIONE Generico/assente Efficace 3 VOTO 0 1 2 0 1 Articolate e documentate VALUTAZIONI PERSONALI Assenti Accettabili Pregevoli VOTO 0 1 2 3 4 0 1 2 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA TIPOLOGIA B + TIPOLOGIA C ALUNNO: _______________________________ DESCRITTORI PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE AL DESCRITTORE 1) Conoscenza di regole e principi 3 punti 2) Capacità di applicazione al caso specifico 3 punti 3) Correttezza di esecuzione e/o di esposizione 3 punti 4) Completezza di esecuzione 3 punti 5) Conoscenza e utilizzo di terminologia e simbologia 3 punti Classe: _______ LIVELLI DI VALORE/ VALUTAZIONE a. s. 2011 /2012 PUNTEGGIO CORRISPONDENTE AI DIVERSI LIVELLI - Scarsa - Sufficiente - Buona - Ottima - Scarsa - In modo parziale - Sufficiente - Adeguata ed efficace - Totalmente errato - In maniera imprecisa - In maniera accettabile - In maniera corretta - Non svolto - Svolto in piccola parte - Svolto in buona parte - Svolto completamente - Assente - Incerta e imprecisa - Sufficiente - Adeguata Punti 0 Punti 1 Punti 2 Punti 3 Punti 0 Punti 1 Punti 2 Punti 3 Punti 0 Punti 1 Punti 2 Punti 3 Punti 0 Punti 1 Punti 2 Punti 3 Punti 0 Punti 1 Punti 2 Punti 3 Totale CORRISPONDENZA PUNTI – VOTO PUNTI ≤1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Voto attribuito alla prova: ____/15 PUNTEGGIO ATTRIBUITO AL DESCRITTORE VOTO IN QUINDICESIMI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 ____/15 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- OSSERVAZIONI _ Pontedera lì, 14 Maggio 2012 Discipline Italiano Storia Inglese Diritto Matematica Progettazione Costruzioni Topografia Estimo Impianti Educazione Fisica I.R.C. Docenti Ghelli Francesco Ghelli Francesco Esposito Isabella Morini Sandra Vaselli Patrizia Mattei Rita Mattei Rita Di Palma Nicolino Mannucci Linda Lapusata Massimiliano Realdini Giuseppe Taddei M.Beatrice Firme studenti:________________________________ _________________________________ Firma Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. Francesco Ghelli Materia Italiano e storia Classe V B sezione geometri Osservazioni La classe V B sezione geometri è composta da 21 studenti (16 ragazzi e 5 ragazze). Sono subentrato nell’insegnamento di lettere in quarta e fin dalle prime battute ho instaurato con la classe un dialogo educativo in genere soddisfacente e un ottimo rapporto di familiarità e collaborazione. Nel complesso la classe mostra un buon livello di scolarizzazione e un comportamento accettabile anche se talvolta esuberante. Nella classe spicca un gruppo di studenti (grosso modo un terzo) dai risultati discreti o buoni, che ha mostrato un’attenzione costante e partecipe, prendendo abitualmente appunti e sollecitando l’insegnante con domande, richieste di chiarimenti e di approfondimenti. Fra i restanti studenti invece, soprattutto durante le lezioni di letteratura, è frequente la distrazione, e a tratti il totale disinteresse con punte di insofferenza verso la materia. Generalmente, contando sulla forza del gruppo classe e quindi sullo scambio di appunti, sullo studio spesso nozionistico e opportunistico in vista delle verifiche, anche gli studenti meno partecipi sono comunque riusciti, opportunamente sollecitati, a raggiungere risultati prossimi alla sufficienza. Agli studenti è stato chiesto di approfondire il programma con letture di romanzi (un romanzo nel trimestre e un romanzo nel corso del pentamestre) dalla lista fornita loro dall’insegnante (qui allegata). I due testi scelti da ciascun studente, che sono stati discussi in classe in colloqui con l’insegnante e sui quali i ragazzi hanno presentato delle schede di lettura, costituiscono quindi a tutti gli effetti un possibile argomento per il colloquio d’esame. Nel caso dell’insegnamento della storia, invece, queste osservazioni andrebbero senz’altro corrette in positivo. In questo caso, il livello di attenzione, di partecipazione e di conseguenza i risultati sono stati più che soddisfacenti o comunque pienamente sufficienti anche per la maggior parte degli studenti senza le forti polarizzazioni riscontrate per il programma di letteratura. In genere i ragazzi hanno mostrato una spiccata predilezione per la materia rispetto a quanto mostrato per la letteratura e va detto che anche all’interno del programma di lettere i risultati sono stati più soddisfacenti quando l’insegnante ha proposto unità miste con contenuti anche di carattere storico-sociologico e non solo letterario (è il caso dell’opera di Verga e del naturalismo, oppure del modulo su Baudelaire e le trasformazioni economiche, urbanistiche e architettoniche della Parigi del Secondo Impero). Per quanto riguarda gli scritti di italiano, fin dalla classe quarta l’insegnante ha concentrato il proprio lavoro sulla tipologia B, ritenuta più consona al livello non eccelso della scrittura dei ragazzi. Si è così provveduto a somministrare alla classe numerose prove della suddetta tipologia, molte su tematiche di attualità appositamente preparate dall’insegnante, da svolgersi sia in classe che a casa e i risultati hanno evidenziato significativi miglioramenti. Sono stati approfonditi alcuni aspetti della tipologia B (come si citano testi e documenti, la titolazione, la divisione in paragrafi, l’uso di connettivi). Restano comunque alcune diffuse debolezze di fondo nella comunicazione scritta per almeno un terzo del gruppo classe, con lacune tanto nella costruzione del discorso, povertà del lessico e occasionali errori ortografici e grammaticali. Si è cercato il più possibile di privilegiare nell’insegnamento del programma di letteratura e nelle verifiche orali il contatto diretto con il testo. Si è cercato di far dedurre dal testo, dal commento e dalla spiegazione verso per verso, paragrafo per paragrafo, fatti di storia letteraria, orientamenti estetici, poetici e ideologici, tutto ciò per evitare il più possibile nozionismi o formule imparate a memoria e mal comprese, per abituare i ragazzi a quella dimensione della concretezza che dovrebbe essere caratterizzante in una scuola tecnica. Programma svolto: Italiano (libro di testo: Marta Sambugar, Gabriella Salà, Gaot. Generi, autori, opere, temi, vol. 3) [Le parti del programma contrassegnate dall’asterisco verranno presumibilmente completate dopo la presentazione di questo documento (14 maggio). I materiali multimediali – presentazioni, ecc. – sono disponibili nel portale Claroline 1 accessibile dal sito della scuola, al corso denominato 5BGITA2011] Realismo e Naturalismo Balzac, da Papà Goriot, la pensione Vauquier Flaubert, da Madame Bovary, «Parigi, che nome smisurato!» J e E de Goncourt, prefazione a Germinie Lacerteaux Zola, Da L’assommoir G. Verga, Fantasticheria, Rosso Malpelo (confronto fra gli incipit di Malpelo e di Nedda), La lupa, dai Malavoglia, l’inizio del romanzo. Baudelaire e la Parigi del Secondo Impero Ch. Baudelaire, dai Fiori del male, L’albatro, A una passante Da Spleen de Paris, Perdita d’aureola, Gli occhi dei poveri Il piano urbanistico del barone Haussmann, i boulevard di Parigi, magazins de nouveautées e grandi magazzini, i mercati coperti (Les Halles) [Power point] Pascoli e D’Annunzio Pascoli, da Myricae, Temporale, Il lampo; dai Canti di Castelvecchio, Il Gelsomino notturno, Nebbia D’Annunzio, da Alcyone, La pioggia nel pineto; da Le vergini delle rocce, *M 4. L’evoluzione della figura del protagonista nel romanzo del ‘900 Da I. Svevo, La coscienza di Zeno: Premessa, Preambolo, da Il fumo Da Pirandello, da Il Fu Mattia Pascal, Cambio treno; da Uno, nessuno e centomila, Mia moglie e il mio naso. Eugenio Montale E. Montale, da Ossi di seppia, I limoni; Forse un mattino andando, da Le occasioni, Non recidere, forbice, quel volto, Ti libero la fronte dai ghiaccioli Allegato al programma di italiano: Libri da leggere (uno a scelta da ciascun elenco) Trimestre H. de Balzac, Papà Goriot (1835) G. Flaubert, Madame Bovary (1857) G. Verga, I Malavoglia (1881) G. Verga, Mastro Don Gesualdo (1891) O. Wilde, Il ritratto di Dorian Gray (1891) J. Conrad, Cuore di tenebra (1899) L. Pirandello, Il Fu Mattia Pascal (1906) M. Proust, Un amore di Swann (1913) F. Kafka, La metamorfosi (1915) J. Joyce, Gente di Dublino (1916) Pentamestre (da leggere entro il 15 maggio) I. Svevo, La coscienza di Zeno (1923) A. Moravia, Gli indifferenti, (1930) A. Huxley, Il mondo nuovo, (1932) G. Orwell, La fattoria degli animali, (1945) G. Orwell, 1984 (1948) P. Levi, Se questo è un uomo, (1947) I. Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, (1947) Fenoglio, Una questione privata (1963, postumo) J. Kerouac, Sulla strada (1959) I. Calvino, Marcovaldo, ovvero le stagioni in città (1961) L. Bianciardi, La vita agra (1963) Programma svolto: Storia (libro di testo: A. Prosperi, P. Viola, Storia del mondo moderno e contemporaneo, vol. 2 Dal congresso di Vienna al trionfo del Capitalismo, vol. 3 Dal 1870 alla Seconda Guerra Mondiale, Einaudi Scuola) Modulo 1: I problemi dell’Italia Unita Il Regno d’Italia: destra storica, sinistra storica, età giolittiana (vol. 3, cap. 1) Modulo 2: Il Novecento: un’introduzione Fordismo e Taylorismo [Power Point] La seconda rivoluzione industriale (vol. 3, cap. 3, parr. 1, 2, 3, 4, 5) Modulo 3: Dalla prima guerra mondiale all’affermazione della dittatura fascista La Grande Guerra (cap. 5) La Rivoluzione Russa (cap. 6, par. 6) I fascismi (cap. 7, parr. 1, 2, 3, 4, 5, 6) Approfondimento: l’architettura durante il Ventennio [Power Point] Modulo 4: La Seconda Guerra Mondiale Una partita a tre: democrazia, nazifascismo, comunismo (cap. 8, eccetto par. 5) La Seconda guerra mondiale e il genocidio degli ebrei (cap. 9) [Power Point] *Modulo 5: Il secondo Novecento (cenni) Il contesto internazionale: La Guerra fredda. Dopo la caduta del muro, globalizzazione e policentrismo. [Power point] Il contesto italiano: Il dopoguerra, la ricostruzione, la Costituzione. Il miracolo economico. Prima e Seconda Repubblica. [Power point] Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. Esposito isabella Materia Inglese Classe V B geometri 1 OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Walls How houses work Town planning Architectural styles Masters of architecture COMPETENZE 1 2 3 4 5 Comprendere testi tecnici riguardanti gli argomenti trattati Saper produrre messaggi coerenti, sia scritti che orali, riguardanti gli argomenti trattati, usando un linguaggio appropriato ed adeguato al contesto (ad esempio spiegare la differenza fra muro portante e muro divisorio, dare la definizione di impianto elettrico spiegare brevemente le caratteristiche di uno stile architettonico ecc.) Acquisire capacità di sintesi,analisi e collegamento Raggiungimento degli obiettivi Per quanto riguarda le competenze, si possono considerare sufficientemente raggiunti la capacità di interpretare e rielaborare i testi in lingua, mentre sono stati solo in parte conseguiti l’analisi e la capacità di sintesi delle conoscenze acquisite in ambito tecnico. Per alcuni alunni si può parlare di un raggiungimento più che soddisfacente. Per quanto riguarda i contenuti, si è scelto di dare maggior rilievo allo studio ed alla analisi di termini e linguaggio tecnico specifico del campo delle costruzioni. Si è stimolata costantemente la riflessione e l’autonomia delle comunicazioni in lingua, ma si è riscontrata, in alcuni casi, una notevole difficoltà, soprattutto nell’orale. Infatti, a discreti risultati raggiunti nel corso delle verifiche scritte, come spesso accade per le lingue straniere, per le quali l’apporto emotivo e motivazionale è determinante, non sono corrisposti livelli altrettanto soddisfacenti nell’orale, soprattutto per la tendenza ad un tipo di apprendimento e conseguente produzione quasi esclusivamente mnemonico. Per quanto riguarda i contenuti, il raggiungimento degli obiettivi è stato soddisfacente per la maggior parte della classe. Le ragioni di un non pieno raggiungimento da parte di alcuni degli obiettivi posti si possono additare anche alla scarsa frequenza che ha causato inevitabili lacune nella preparazione e nelle difficoltà di recupero conseguenti, essendo il numero delle ore a disposizione scarso (2 ore settimanali, una delle quali era la quinta del sabato), inoltre per cause di forza maggiore un certo numero di ore previste non si sono concretamente svolte. 2 CONTENUTI (e loro organizzazione temporale: periodo ed ore) Unità/Moduli MODULE 5: (24/9 – 3/11 per 10 ore ) Walls: • Introduction • Loadbearing and non-loadbearing walls • Dry stone walls • The Berlin wall MODULE 7: (12/11 – 13/12 per 9 ore) How houses work: • Introduction • The heating system • The plumbing system • the electrical system MODULE 8 : (21/1 – 15/3 per 10 ore) Town planning: • The ancient Greek city, Hippodameian city • Public and private spaces • Zoning ordinances and the master plan • What could be done for traffic MODULE 9: (17/3 – 10/5 per 10 ore ) Architectural styles: • Greek architecture, orders, temples • Roman architecture, design and building materials • Theatres and amphitheatres • Gothic architecture MODULE 10 : (12/5 – 7/ 6 per 8 ore ) Masters of Architecture: • Introduction • Gaudì • Le Corbusier METODI LEZIONE FRONTALE 4 LEZIONE INTERATTIVA 1 SCOPERTA GUIDATA PROBLEM SOLVING ANALISI DEI CASI 3 ANALISI FONTI E DOCUMENTI ESERCITAZIONI RICERCA PROGETTAZIONE LEZIONE COOPERATIVA 1 Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) STRUMENTI 1 LABORATORIO MULTIMEDIALE LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO RIVISTE, GIORNALI LIBRI DI TESTO 5 FONTI E DOCUMENTI 1 ALTRO (CD AUDIO, DVD) (barrare le caselle che interessano) 1 Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO 4 CURRICULARE SEMPRE Eventuali osservazioni ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE LEZIONI FUORI SEDE VIAGGI D'ISTRUZIONE ALTRO Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: • • INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI PROVE STRUTTURATE in particolare: RICONOSCIMENTO (VERO/FALSO) 2 DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA (SM) CORRISPONDENZA 2 COMPLETAMENTO (CON ELEMENTI) 1 ALTRO (SPECIFICARE) 5 PROVE SEMISTRUTTURATE in particolare: DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA (DOMANDE STRUTTURATE) COMPLETAMENTO (IN BIANCO) 1 PROBLEMI A SOLUZIONE RAPIDA CASI PRATICI E PROFESSIONALI ALTRO) PROVE APERTE in particolare: DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) 5 ANALISI DEL TESTO TEMI PROBLEMI TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI RIASSUNTI RICERCHE ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 4 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 4 6 IMPEGNO 3 PROGRESSO 3 ALTRO Pontedera, 13/05/2012 Prof.ssa Isabella Esposito 7 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA LINGUA STRANIERA- Comprensione 0 risposta assente 0,5 risposta incoerente o non pertinente 1 Risposta incompleta o non del tutto pertinente, contenente gravi errori nell’uso della lingua Risposta incompleta o non del tutto pertinente, contenente errori che ne pregiudicano in parte la comprensione 1,5 risposta sufficientemente corretta ma tratta interamente dal testo senza nessuna rielaborazione personale 2,5 risposta sufficientemente corretta ma formulata con lessico quasi esclusivamente tratto dal testo 3 risposta corretta ed espressa con lessico sostanzialmente appropriato, con lievi errori che non pregiudicano la comprensione 3,5 Risposta completa ed espressa con lessico appropriato, contenente lievi imprecisioni linguistiche 4,5 5 Risposta completa, corretta linguisticamente e che evidenzia capacità di rielaborazione personali Candidato: Classe: PUNTEGGI PARZIALI 1°QUESITO 2°QUESITO 5 domande scelta multipla PUNTEGGIO COMPLESSIVO: 8 9 Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. MATTEI RITA Materia COSTRUZIONI Classe V BG ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- OBIETTIVI DISCIPLINARI CONOSCENZE 1 Conoscere i principi fondamentali delle norme tecniche per le costruzioni - D.M. 2008 “ Testo Unico” 2 Conoscere semplici tipologie strutturali in c.a. Conoscere il procedimento per il calcolo della spinta di un terrapieno con le teorie di Coulomb, in presenza o meno di sovraccarico Conoscere i concetti fondamentali dell’organizzazione della contabilità dello Stato Conoscere le problematiche della sicurezza, organizzazione e funzionalità del cantiere 3 4 5 COMPETENZE 1 2 3 4 Saperle dimensionare e verificare semplici tipologie strutturali in c.a. con il metodo agli stati limite Saper progettare un plinto e/o una trave rovescia Saper calcolare analiticamente con la teoria di Coulomb la spinta delle terre su un muro di sostegno con e senza sovraccarico Saper progettare un muro di sostegno a gravità e in c.a.. Raggiungimento degli obiettivi Al di là di quelle che erano le aspettative, supportate dai risultati del trimestre, solo i due terzi della classe ha mostrato interesse e ha partecipato per tutto l'anno al dialogo educativo raggiungendo gli obiettivi prefissati. I restanti alunni, nel corso del pentamestre, non hanno partecipato alle attività proposte con l'attenzione e le motivazioni necessarie per il raggiungimento, al momento, di accettabili livelli di conoscenze e competenze. CONTENUTI (e loro organizzazione temporale): l’inserimento della classe nel progetto Sicur.lab. ha comportato variazioni alla programmazione iniziale dovendola adeguare ai tempi richiesti dal progetto. IL CEMENTO ARMATO: METODO AGLI STATI LIMITE (D.M. 2008) Modulo B2- Volume 4 libro di testo (settembre/gennaio) • Unità 1: Caratteristiche dei materiali e delle sezioni • Resistenze di calcolo dei materiali e azioni di calcolo • Stato limite ultimo per tensioni normali • Campi limite o di rottura • Unità 2: Lo sforzo normale • I campi di deformazione • Unità 3: La flessione retta • I campi di deformazione ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- • Sezione rettangolare con armatura semplice e doppia • Sezione a T con armatura semplice • Unità 4: La flessione composta • Sforzo normale e flessione retta: verifica e progetto della sezione rettangolare • Unità 5: La sollecitazione di taglio Le armature • Caratteristica della sollecitazione • Le armature per il taglio • Unità 6: Punzonamento. S.L.E. MECCANICA DELLE TERRE Modulo A- Volume 5 libro di testo + fotocopie (gennaio) • Unità 1: Caratteristiche dei terreni LE FONDAZIONI Metodo agli stati limite Modulo B- Volume 5 libro di testo (gennaio/marzo) • Unità 1: Carico limite e carico ammissibile formula del Terzaghi • Unità 2: Tipologie delle fondazioni e calcolo • Plinto massiccio con carico baricentrico • Plinto elastico con carico assiale • Unità 3: fondazioni continue e su pali • Fondazioni a travi rovesce criteri di calcolo (esempio di calcolo trave rovescia) CONTABILITA’ DEI LAVORI E CANTIERE EDILE SICUR.LAB. Fotocopie (febbraio-aprile) • • • • • • • • • Il problema della sicurezza nei cantieri edili Le figure professionali responsabili della sicurezza I documenti della sicurezza: il fascicolo tecnico dell’opera L’allestimento del cantiere I ponteggi DPI anticaduta, sistemi di arresto, distanze anticaduta Lavori di “movimento terra” I lavori pubblici La gestione dei lavori • Computo metrico estimativo • Capitolato speciale d’appalto • Giornale del lavori • Libretti di misura delle lavorazioni e delle provviste • Liste settimanali • Registro di contabilità e sommario • Stati di avanzamento e conto finale • Terremoto • Rischio sismico • Aggregati e edifici STRUTTURE IN ZONA SISMICA Progetto Terex 2010 (aprile) ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- • Vulnerabilità sismica degli edifici in muratura SPINTA DELLE TERRE E MURI DI SOSTEGNO Metodo agli stati limite Modulo C- Volume 5 libro di testo + fotocopie (aprile/maggio) • Unità 1: La spinta delle terre • Teoria di Coulomb • Casi particolari di applicazione della teoria di Coulomb • (Unità 2) / Fotocopie: I muri di sostegno • Espressione Brinch-Hansen per il calcolo del carico limite del terreno • Verifiche di stabilità delle opere di sostegno rigide: • verifiche allo SLU di scorrimento di ribaltamento • verifiche allo SLU di scorrimento sul piano di posa • verifica allo SLU di collasso per carico limite dell’insieme fondazioni-terreno • (Unità 3) / Fotocopie: Il progetto dei muri di sostegno* • Progetto muri di sostegno a gravità • Muri di sostegno in c.a. * l’argomento verrà svolto dopo il 15 Maggio METODI LEZIONE FRONTALE 4 LEZIONE INTERATTIVA 2 SCOPERTA GUIDATA PROBLEM SOLVING ANALISI DEI CASI ANALISI FONTI E DOCUMENTI 4 ESERCITAZIONI 5 RICERCA 2 PROGETTAZIONE ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni _ . ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 4 LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE CAD VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO RIVISTE, GIORNALI LIBRI DI TESTO 4 FONTI E DOCUMENTI 4 ALTRO (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni _. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE (SI) "TUTORATO" (SI) CORSO EXTRA CURRICULARE (NO) (indicare le modalità) Eventuali osservazioni Il tutorato, seppur previsto, non è stato sin qui svolto in quanto non i sono state richieste da parte degli alunni. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE LEZIONI FUORI SEDE VIAGGI D'ISTRUZIONE ALTRO 1 Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: Partecipazione al progetto Sicur.Lab.: “la cultura della sicurezza per i lavoratori di domani. Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: • • INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) 5 PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) 5 PROVE APERTE in particolare: - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) 5 2 - ANALISI DEL TESTO - TEMI - PROBLEMI 5 - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI - RICERCHE - ALTRO (PROVE GRAFICHE ) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Diversi alunni che conseguivano risultati brillanti nelle verifiche aperte, in particolare nella risoluzione di problemi, hanno incontrato difficoltà nei test svolti soprattutto nel corso del pentemastre in preparazione alla terza prova d’esame. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 5 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 3 IMPEGNO 4 PROGRESSO 2 ALTRO 1 Eventuali osservazioni _ Pontedera, 14/05/2012 Prof. Mattei Rita Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. MATTEI RITA Materia DISEGNO E PROGETTAZIONE Classe V BG ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- OBIETTIVI DISCIPLINARI CONOSCENZE 1 2 3 4 Conoscere i principi fondamentali della legislazione urbanistica nazionale e regionale vigente, riferire la finalità di ciascuna legge e il campo di applicazione, conoscere i contenuti dei principali Strumenti Urbanistici. Conoscere l'evoluzione urbanistica e i principali interventi dell'urbanistica moderna. Conoscere le principali normative nazionali e regionali relative all’attività edilizia, riferire la finalità di ciascuna legge e il campo di applicazione. Conoscere i principi della bioedilizia e dell’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili COMPETENZE 1 2 3 Saper redigere gli elaborati grafici di un progetto di massima, individuando e rappresentando gli elementi distributivi e funzionali in relazione alla destinazione d’uso e nel rispetto della normativa vigente. Essere in grado di intervenire in un contesto urbanistico definito. Essere in grado di comunicare efficacemente utilizzando il linguaggio tecnico. Raggiungimento degli obiettivi La classe ha mostrato interesse e ha partecipato al dialogo educativo raggiungendo gli obiettivi prefissati, anche se è da segnalare un calo di rendimento nella prima parte del pentamestre per circa un terzo degli alunni. Particolare interesse ha riscontrato l’area di progetto sulla bioedilizia, tanto che alcuni alunni hanno approfondito le tematiche in maniera autonoma. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- CONTENUTI (e loro organizzazione temporale) LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA DEL TERRITORIO Principi e fasi della pianificazione urbanistica (unità 4 libro di testo F. Ognibene, Elementi di urbanistica, SEI) settembre I supporti teorici della pianificazione urbanistica (unità 5 libro di testo F. Ognibene, Elementi di urbanistica, SEI) settembre e febbraio L’evoluzione dell’urbanistica dall’antichità alla fine del XVIII Le basi dell’urbanistica moderna: Robert Owen e Charles Fourier Lo sviluppo urbanistico del XIX secolo: - il Piano Haussmann per Parigi - Ebenezer Howard e le città giardino - il Ring di Vienna Progettisti e piani dell’urbanistica moderna: - la Ciudad lineal di Arturo Sorìa y Mata, - l’espansione verso sud della città di Amsterdam di Hendrik Petrus Berlage, - la Cité industrielle di Tony Garnier Il Movimento Moderno in Italia I Congressi Internazionali di Architettura Moderna e la Carta di Atene Il Piano della Grande Londra di Abercrombie Il piano delle cinque salvagardie di G. Astengo e G. Campus Venuti L’evoluzione urbanistica di Barcellona (meta viaggio d’istruzione): dalle origini romane al Forum 2004, con particolare attenzione al piano Cerdà. I supporti giuridici della pianificazione urbanistica (unità 6 libro di testo F. Ognibene, Elementi di urbanistica, SEI e fotocopie per la normativa recente) ottobre/novembre Le leggi urbanistiche nazionali: - Legge urbanistica fondamentale n. 1150 del 1942 - Legge n. 765 del 1967 e D.M. n. 1404 e n. 1444 del 1968 - Legge n. 10 del 1977 e successive modificazioni. La concessione edilizia, le opere e gli oneri di urbanizzazione, le misure di salvaguardia. - Legge n. 457 del 1978 e n. 94 del 1982. - L’abusivismo edilizio e la legge sul “Condono Edilizio” n. 47 del 1985 - La legge n. 493 del 1993 - Dalla legge 662/96 al Testo Unico sull’edilizia - DPR 380 del 2001 (modificato dal Dlgs 301/2002) Testo unico delle disposizioni legislative e regolamenti in materia edilizia. Titoli abilitativi, caratteristiche del permesso di costruire, contributo per il rilascio del permesso di costruire, disciplina della Denuncia di Inizio Attività. - D.L. 70 del 2011 “decreto sviluppo”, estensione della Segnalazione Certificata Inizio Attività all’edilizia Normativa Regione Toscana: - Legge Regionale 40 del 2011: disciplina della SCIA ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Strumenti della pianificazione urbanistica (unità 8 libro di testo F. Ognibene, Elementi di urbanistica, SEI) gennaio Il Piano territoriale Regionale (contenuto) Il Piano territoriale di Coordinamento (contenuto) I Piani territoriali paesistici Il piano Regolatore Generale, il nuovo PRG: Piano Strutturale Comunale e Piano Operativo Comunale (contenuti generali) I piani attuativi: - Piano Particolareggiato Esecutivo - P.E.E.P. - P.I.P - Piano di Recupero del patrimonio edilizio esistente - Piano per insediamenti produttivi - Piano Esecutivo Convenzionato Il regolamento Edilizio Elementi della pianificazione urbanistica (unità 9 libro di testo F. Ognibene, Elementi di urbanistica, SEI) settembre e aprile Vincoli di carattere edilizio: - indici di utilizzazione dei volumi e delle superfici - altezze - distanze dai confini e dai fabbricati - allineamenti - spazi per parcheggio Vincoli di carattere urbanistico - standard urbanistici - interventi sul patrimonio edilizio esistente LA PROGETTAZIONE EDILIZIA Normativa di riferimento (unità 12 e 16 libro di testo c. Amerio, P.L. Brusasco, G.Aragona, P. Oria, R. Piramide, Strumenti per la progettazione edilizia, SEI) settembre e dicembre Normativa sul superamento delle barriere architettoniche - Legge n. 13 del 9/1/1989 - D.M. n. 236 del 14/6/1989 Le norma tecniche relative all’edilizia scolastica - Scuola primaria: dati dimensionali - Le palestre nell’edilizia scolastica: palestre di tipo A e di tipo B Progettazione di edificio scolastico dicembre /maggio - Progetto di una scuola primaria (una sezione). ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Area di Progetto Bioedilizia e fonti energetiche rinnovabili, analisi progetti METODI LEZIONE FRONTALE 2 LEZIONE INTERATTIVA 5 SCOPERTA GUIDATA PROBLEM SOLVING ANALISI DEI CASI ANALISI FONTI E DOCUMENTI 4 ESERCITAZIONI 5 RICERCA PROGETTAZIONE ALTRO 4 Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Lo studente è stato indotto a familiarizzare con il metodo di lavoro di équipe. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 5 LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE CAD 5 VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO RIVISTE, GIORNALI 4 LIBRI DI TESTO 4 FONTI E DOCUMENTI 4 ALTRO (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Lo studio della Normativa Regionale ha permesso di iniziare a conoscere il contesto normativo specifico che gli alunni andranno ad affrontare in futuro. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE (SI) "TUTORATO" (SI) CORSO EXTRA CURRICULARE (NO) (indicare le modalità) Eventuali osservazioni Il tutorato, seppur previsto, non è stato sin qui svolto in quanto non i sono state richieste da parte degli alunni. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE 1 LEZIONI FUORI SEDE 1 VIAGGI D'ISTRUZIONE 1 ALTRO Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: In relazione all’area di progetto è stata effettuata una visita al Klimahaus Umbria. Pur non partecipando in prima persona al viaggio d’istruzione a Barcellona, l’occasione è servita ad analizzare in classe lo sviluppo urbanistico di una città e fornire quindi agli studenti una chiave di lettura “professionale” da utilizzare durante il soggiorno spagnolo. La lezione a Firenze con la visita alla mostra sul Vasari e la fabbrica degli Uffizi ha permesso di studiare la genesi di un intervento urbanistico all’interno di un tessuto urbano definito. Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: • • • INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERROGAZIONI DI GRUPPO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) 5 PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) 5 PROVE APERTE in particolare: - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) - ANALISI DEL TESTO - TEMI - PROBLEMI - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI - RICERCHE - ALTRO (PROVE GRAFICHE ) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Nei test sono state di norma utilizzate contemporaneamente la tipologia B e C 5 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 5 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 3 IMPEGNO 4 PROGRESSO 2 ALTRO 1 Eventuali osservazioni Pontedera, 14/05/2012 Prof. Mattei Rita Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011/2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. ssa Sandra Morini Materia Diritto Classe Quinta BG ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 Riconoscere gli istituti fondamentali e le tipologie principali del diritto pubblico nelle loro implicazioni teoriche e applicazioni tecniche Trasferire i concetti appresi applicandoli a situazioni diverse, riuscendo ad identificare la norma da applicare a nuove fattispecie concrete e complesse, con particolare riferimento alla tutela dei diritti Conoscere i meccanismi giuridici regolatori per la tutela del cittadino utente, lavoratore, elettore 4 5 COMPETENZE 1 2 3 4 Approfondire i metodi dell’organizzazione costituzionale italiana, la ripartizione dei poteri e delle funzioni tra i vari organi dello Stato Approfondire la comprensione del funzionamento degli organi dello Stato , delle sfere di competenza , dei meccanismi di malfunzionamento Approfondire la conoscenza dei meccanismi legislativi e l’utilizzo pratico dei medesimi Saper comprendere il ruolo dello Stato nell’ambito internazionale con particolare attenzione a quello europeo 5 Raggiungimento degli obiettivi La classe Quinta BG è una classe poco numerosa che ha risposto in modo soddisfacente alle proposte di lavoro dell’insegnante, contribuendo così ad un proficuo svolgimento e trattazione dei contenuti. L’impegno nel corso dell’anno è stato mediamente discreto e lo studio dei singoli alunni si è andato progressivamente affinando permettendo così, ad alcuni in particolare, di attestarsi ad un discreto livello di preparazione, sostenuta da approfondimenti personali e spiccato interesse per la discussione. Questa si è manifestata, in particolare, in occasione dei recenti dibattiti parlamentari che in molti hanno seguito vivacemente con interventi, sollecitati anche dalla lettura dei quotidiani, dimostrando una discreta padronanza della materia e personali posizioni critiche. Progressivamente, acquisendo una sempre maggiore padronanza dei contenuti, gli allievi hanno autonomamente saputo applicare le teorie alle realtà operando le opportune differenziazioni e rielaborazioni personali. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- CONTENUTI (e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico) L’asse organizzativo dei contenuti, anche per esigenze di un “parziale” allineamento con temi trattati in altre discipline, in particolare Storia, è stato impostato al fine di permettere di affrontare lo svolgimento dei programmi privilegiando alcuni argomenti ritenuti di importanza fondamentale che rispondessero all’esigenza di adeguare il Diritto al suo mutato ruolo nella società contemporanea e agli sviluppi intervenuti in materia. Per Diritto ampio spazio è stato riservato alla dottrina dello Stato e del Governo (15ore), ai dirittidoveri dei cittadini (10 ore) , all’organizzazione costituzionale dello Stato italiano (22 ore), legislazione ambientale (8ore ). Si sono volutamente sottovalutati gli aspetti puramente tecnici della materia (aspetti spesso in mutazione) preferendo fornire agli allievi una formazione che permettesse loro di acquisire strumenti valutativi personali , pur sostenuti dalla teoria, ma utili ad essere validi anche nel corso del tempo. Testo adottato: Zagrebelsky-Oberto-Stalla-Trucco “Compendio di Diritto” Le Monnier Scuola ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- PROGRAMMA DI DIRITTO TEMA 1 LO STATO E LA COSTITUZIONE OBIETTIVI • Comprendere il concetto di Stato e gli elementi che lo costituiscono • Distinguere le caratteristiche essenziali delle forme di Stato • Conoscere l’evoluzione storica dell’ordinamento costituzionale italiano • Riconoscere i principi che si trovano alla base della Costituzione italiana • Acquisire il significato dei principali diritti e doveri contenuti nella Costituzione italiana, sapendoli anche classificare UU.DD • Lo Stato: teoria e cenni storici • La Costituzione italiana: principi, diritti e doveri TEMA 2 L’ORGANIZZAZIONE COSTITUZIONALE OBIETTIVI • Conoscere le caratteristiche della forma di governo in Italia • Conoscere il sistema elettorale italiano e individuare le caratteristiche del diritto di voto • Conoscere la composizione e la funzione degli organi costituzionali • Comprendere i rapporti che, nel disegno della nostra Costituzione, dovrebbero intercorrere tra gli organi costituzionali • Riconoscere la diversa posizione che occupano nel nostro ordinamento le leggi, gli atti aventi forza di legge e i regolamenti UU.DD • I principi della forma di governo • Le elezioni e il Parlamento • Il Governo • Il Presidente della Repubblica • I giudici e la Magistratura • La Corte costituzionale ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- TEMA 3 LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI OBIETTIVI • Comprendere i principi costituzionali e legislativi che regolano la Pubblica Amministrazione • Riconoscere i caratteri dell’atto amministrativo e le condizioni della sua invalidità • Comprendere i concetti di decentramento e di autonomia • Conoscere gli elementi costitutivi dell’organizzazione e dei poteri delle Regioni e degli Enti locali minori • Riconoscere le fasi del processo di costituzione dell’unità europea e i principali obiettivi • Conoscere nei loro elementi essenziali la composizione e la funzione degli organi comunitari e i loro rapporti • Conoscere i principali organismi internazionali UU.DD • I principi e l’organizzazione della Pubblica Amministrazione • Gli atti amministrativi • Le organizzazioni internazionali TEMA 4 LINEAMENTI DI DIRITTO DELL’AMBIENTE: CENNI OBIETTIVI • Conoscere il concetto giuridico di bene ambientale e individuare gli aspetti essenziali della sua tutela nella legislazione nazionale e comunitaria • Individuare i rischi ambientali che possono derivare dalle sostanze impiegate nelle attività produttive e conoscere gli strumenti predisposti per la loro prevenzione UU.DD • Diritto e ambiente STRUMENTI Per tutti i temi libro di testo • testo della Costituzione • testi di Trattati internazionali • documenti • estratti da testi di storia e filosofia politica ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- METODI LEZIONE FRONTALE 4 LEZIONE INTERATTIVA 5 SCOPERTA GUIDATA 4 PROBLEM SOLVING 4 ANALISI DEI CASI 4 ANALISI FONTI E DOCUMENTI 5 ESERCITAZIONI 4 RICERCA 3 PROGETTAZIONE 0 ALTRO 3 Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 0 LABORATORIO LINGUISTICO 0 LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE 0 VISITE AZIENDALI 0 LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI 0 SCHEDE STIMOLO 4 RIVISTE, GIORNALI 5 LIBRI DI TESTO 5 FONTI E DOCUMENTI 5 ALTRO (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE SI "TUTORATO" NO CORSO EXTRA CURRICULARE NO (indicare le modalità) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA 0 INCONTRI CON ESPERTI 0 VISITE GUIDATE 0 LEZIONI FUORI SEDE 0 VIAGGI D'ISTRUZIONE 0 ALTRO 3 Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: La classe ha partecipato, nel corso dell’ultimo anno , al progetto “Il quotidiano in classe” dedicando un giorno alla settimana alla lettura e all’analisi/commento dei quotidiani (Corriere della sera, la Nazione) . Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: • • • INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERROGAZIONI DI GRUPPO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) 5 PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) 5 PROVE APERTE in particolare: 5 - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) 5 - ANALISI DEL TESTO 5 - TEMI 5 - PROBLEMI 5 - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI 5 - RICERCHE 2 - ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 5 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 5 IMPEGNO 5 PROGRESSO 5 ALTRO Eventuali osservazioni Gli studenti La docente prof.ssa Sandra Morini Pontedera, 15 maggio 2012 Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. Mannucci Linda Materia Estimo Classe Vbg OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Capire il campo di applicazione ed i limiti di applicabilità dell'estimo Saper esprimere giudizi di stima relativi ai beni immobili in relazione all'attuale legislazione Conoscere l'applicazione delle disposizioni di legge ai casi di stima Capire la funzione sociale dei beni ambientali presenti nel territorio e le alterazioni che possono derivare dalle strutture insediative e produttive. Conoscere gli atti catastali la funzione degli uffici Saper operare nell'ambito della formazione degli atti e nei trasferimenti della proprietà immobiliare COMPETENZE 1 2 3 4 5 Saper redigere ed interpretare testi e documenti Saper individuare l'adeguato criterio estimativo nei diversi casi di stima Saper documentare adeguatamente il proprio lavoro Adottare l'uso di linguaggi tecnici appropriati Dimostrare adeguate capacità di analisi e di sintesi Raggiungimento degli obiettivi La classe ha raggiunto gli obiettivi previsti in maniera eterogenea: un gruppo di cinque-sei studenti è apparso ben motivato, adeguatamente impegnato sia nell'attività svolta in classe, che nel lavoro individuale, raggiungendo soddisfacenti livelli di conoscenza e competenza. Altri, pur altrettanto interessati, non hanno profuso l'impegno richiesto nell'attività domestica con la dovuta continuità, ottenendo quindi risultatinon sempre soddisfacenti. CONTENUTI Unità didattiche . Estimo generale: (e loro organizzazione temporale: periodo ed ore) Tempi (comprensivi di esercitazioni e verifiche) in % sul totale Fasi del giudizio di stima, oggettività e soggettività nel giudizio di stima, criteri di stima ed aspetti economici dei beni; il principio dell'ordinarietà, impresa ed azienda ordinaria. 15% Procedimenti di stima sintetici per comparazione diretta ed analitici La stima storica e la stima per valori tipici. Unicità del metodo di stima, valore normale e reale, principali aggiunte e detrazioni al valore normale. Scelta del saggio medio di capitalizzazione. 7% Modalità pratiche sulla stesura di una relazione di stima . Estimo civile 7% Stima dei fabbricati civili, caratteristiche influenti sul valore dei fabbricati. Valutazioni con procedimento sintetico ed analitico in base al valore di mercato, di costo, di trasformazione e di capitalizzazione. Stima dei fabbricati rurali, ordinarietà e straordinarietà dei fabbricati rurali, stima dei fabbricati eccedenti o carenti rispetto all'ordinario. 7% Stima delle aree fabbricabili con procedimento sintetico ed analitico. Stima di aree urbane non fabbricabili (reliquati). 7% Aspetti giuridici ed estimativi dei condomini, stima del diritto di sopraelevazione dei fabbricati e relativa indennità. 7% Estimo legale Stima dei danni con particolare riferimento a danni da incendio a fabbricati; danni da inquinamento ed abusivismo edilizio. Stima delle indennità nelle espropriazioni per pubblica utilità Normativa attuale di determinazione delle indennità di espropriazione e di occupazione temporanea per opere ed interventi da parte di enti pubblici e privati. Diritti reali su cosa altrui: aspetti giuridici ed estimativi del diritto di usufrutto, uso e abitazione Servitù prediali: aspetti giuridici ed estimativi relativi alle servitù coattive di passaggio, scarico, acquedotto, elettrodotto e metanodotto. 5% 10% 5% Stime relative alle successioni ereditarie: riunione fittizia dei beni e stima dell'asse ereditario, stima della massa dividenda, formazione delle quote ereditarie. 15% Estimo ambientale Le funzioni socio-economiche e culturali dei beni ambientali Criteri e metodi di valutazione dei beni ambientali 5% Estimo catastale. Formazione del nuovo catasto terreni, qualificazione, classificazione e classamento, tariffe di reddito dominicale ed agrario. Conservazione del nuovo catasto terreni: voltura catastale, tipo di frazionamento e tipo mappale. Verificazioni periodiche e straordinarie. 5% Formazione del nuovo catasto edilizio urbano, qualificazione, classificazione e classamento di unità immobiliari urbane. Tariffe del nuovo catasto edilizio urbano, attivazione e conservazione. METODI LEZIONE FRONTALE 3 LEZIONE INTERATTIVA 3 SCOPERTA GUIDATA 4 PROBLEM SOLVING 4 ANALISI DEI CASI 4 ANALISI FONTI E DOCUMENTI 3 ESERCITAZIONI 3 RICERCA 2 PROGETTAZIONE ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) 5% Eventuali osservazioni STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO 2 RIVISTE, GIORNALI 2 LIBRI DI TESTO 4 FONTI E DOCUMENTI 4 ALTRO (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE A SEGUITO DI VERIFICHE NON SUFFICIENTI, O SU RICHIESTE DEI SINGOLI ALUNNI, SONO STATI PIÙ VOLTE RIPROPOSTI LEZIONI ED ESERCITAZIONI SUGLI ARGOMENTI DI MAGGIORE DIFFICOLTÀ "TUTORATO" E' STATA RESA DISPONIBILE UN'ATTIVITÀ DI RECUPERO E/O APPROFONDIMENTO POMERIDIANO SU RICHIESTA DEGLI ALUNNI CORSO EXTRA CURRICULARE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE LEZIONI FUORI SEDE VIAGGI D'ISTRUZIONE ALTRO Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: Eventuali osservazioni STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: • • • INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERROGAZIONI DI GRUPPO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE in particolare: RICONOSCIMENTO (VERO/FALSO) 2 DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA (SM) 5 CORRISPONDENZA COMPLETAMENTO (CON ELEMENTI) ALTRO (SPECIFICARE) PROVE SEMISTRUTTURATE in particolare: DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA (DOMANDE STRUTTURATE) 3 COMPLETAMENTO (IN BIANCO) PROBLEMI A SOLUZIONE RAPIDA 4 CASI PRATICI E PROFESSIONALI 5 ALTRO (SPECIFICARE) PROVE APERTE in particolare: DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) 5 ANALISI DEL TESTO 0 TEMI PROBLEMI 5 TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI 3 RIASSUNTI RICERCHE ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 4 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 3 IMPEGNO 3 PROGRESSO 3 ALTRO Eventuali osservazioni Pontedera, 14/05/2012 Prof. Linda Mannucci Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. MASSIMILIANO LA PUSATA Materia IMPIANTI Classe 5 Bg ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Conoscere le principali Normative sugli impianti interni degli edifici Classificare gli impianti in relazione alle loro caratteristiche fisico - tecniche Conoscere le problematiche connesse con l’inserimento degli impianti civili negli edifici Collegare le scelte progettuali con la tutela dell’ambiente e con la sicurezza COMPETENZE 1 2 3 4 5 Saper interpretare documenti originali (Tabelle, grafici, manuali, normative ecc.) Essere in grado di elaborare dati e di utilizzarli nel calcolo di semplici impianti Saper documentare e relazionare il proprio lavoro anche in termini progettuali Utilizzare efficacemente ed appropriatamente il linguaggio tecnico impiantistico Esser capaci di analizzare problemi di impiantistica civile e di proporre soluzioni sintetiche Raggiungimento degli obiettivi Gli obiettivi comportamentali, per quanto riguarda la puntualità e la precisione nell'esecuzione dei compiti assegnati, la correttezza nei rapporti interpersonali e la partecipazione al lavoro individuale e di gruppo sono stati raggiunti dalla maggioranza degli alunni, mentre il resto della classe li ha raggiunti solo in parte. Anche gli obiettivi cognitivi legati alla materia in oggetto si ritengono conseguiti per la maggior parte degli alunni. Gli obiettivi relativi alle competenze sono stati pienamente conseguiti dalla maggior parte della classe, mentre gli altri hanno raggiunto tali obiettivi anche se in modo non completo o non pienamente sufficiente. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- CONTENUTI (e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico) Nei primi due mesi dell'anno scolastico è stato affrontato il tema della sicurezza, del risparmio energetico e della tutela ambientale negli impianti per edifici civili con riferimenti alla relativa Normativa. Inoltre sono state analizzate le problematiche inerenti l’uso di energie integrative. Nei successivi due mesi si sono analizzati alcuni blocchi tematici svolti negli anni precedenti: impianti elettrici negli edifici civili e Normativa ad essi relativa, condotte in pressione, teoria dei canali, impianti idrici. Quest'ultimo argomento è stato integrato con lo studio delle reti distributive di acqua potabile, della produzione e distribuzione di acqua calda sanitaria, dei materiali impiegati negli impianti idrici e del loro proporzionamento. Nel mese di Febbraio si è trattato lo scarico e lo smaltimento delle acque reflue, procedendo con i seguenti argomenti: scarico delle acque meteoriche, scarico delle acque nere e grigie, criteri empirici di calcolo, ventilazione primaria e secondaria, materiali impiegati, sollevamento dei liquami, smaltimento nell'ambiente, legge Merli, caratteristiche e disposizione degli apparecchi sanitari; il trattamento dei rifiuti, fosse settiche, fosse Imhoff, depuratori. Questi ultimi due argomenti sono stati svolti prevalentemente in modo teorico, senza evidenziare problemi applicativi, peraltro abbastanza complessi per gli obiettivi previsti. Nel mese di Marzo sono stati classificati e descritti gli impianti a gas e gli scaldacqua in genere. Nel mese di Aprile si è svolto il blocco tematico riguardante gli impianti termici e più precisamente i seguenti argomenti: principi di climatizzazione degli ambienti, classificazione degli impianti termici, impianti centralizzati ed autonomi, caratteristiche degli impianti ad acqua calda, elementi principali, pompe e vaso di espansione, apparecchi di sicurezza e dispositivi di regolazione, dimensioni e caratteristiche costruttive del locale caldaia, gli impianti di distribuzione ad acqua con circolazione naturale e forzata, esempi di dimensionamento, calcolo della portata della pompa, cenni su altri sistemi di erogazione del calore (termoconvettori, strisce e pannelli radianti). In Maggio si è trattato l'argomento relativo al dimensionamento dell'impianto termico secondo il D. Lgs. 192/2005 e successive modifiche, ed in particolare: dispersioni termiche, bilancio energetico, zone climatiche e gradi giorno, calcolo della trasmittanza, calcolo dell’indice E.P., scambi di calore tra ambienti esterni ed interni, ventilazione, ponti termici, apporti dovuti a sorgenti interne, radiazioni solari, coefficienti correttivi, rendimenti; verifica dell'isolamento termico negli edifici. Su questo blocco tematico, inoltre, sono state realizzate delle applicazioni nell'ambito dell'Area di Progetto. L'ultima parte dell'Anno Scolastico è stata dedicata alla revisione degli elaborati relativi all’Area di Progetto, nella quale gli studenti, divisi in gruppi, hanno sviluppato schemi di massima di inserimento dell’impianto termico e dell’impianto di smaltimento acque reflue negli edifici progettati per il corso di Disegno e progettazione. Per tutto il corso di Impianti è stato privilegiato l'aspetto dell'inserimento degli impianti tecnici nel contesto edile rispetto a quello dello specifico funzionamento e della tecnologia usata. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- METODI LEZIONE FRONTALE 3 LEZIONE INTERATTIVA 1 SCOPERTA GUIDATA 1 PROBLEM SOLVING 3 ANALISI DEI CASI 1 ANALISI FONTI E DOCUMENTI 1 ESERCITAZIONI 3 RICERCA 1 PROGETTAZIONE 2 ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni La materia "Impianti" coinvolge nel processo progettuale le conoscenze tecniche e normative acquisite, l'analisi dei problemi da risolvere, e l’organizzazione funzionale dell'opera da realizzare, con evidente interazione con altre problematiche tecniche. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 1 LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO RIVISTE, GIORNALI LIBRI DI TESTO 4 FONTI E DOCUMENTI 3 ALTRO (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE mediante discussione in classe degli argomenti trattati "TUTORATO" CORSO EXTRA CURRICULARE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni Lo studio della materia “Impianti” nella quinta classe del corso geometri è sostanzialmente teorico e sintetizza un percorso sviluppato durante il triennio finale, oltre ad integrare con una conoscenza più approfondita della Normativa le nozioni legate all’aspetto applicativo, curato prevalentemente nelle classi terza e quarta. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE 1 LEZIONI FUORI SEDE 1 VIAGGI D'ISTRUZIONE 1 ALTRO Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: • • • INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERROGAZIONI DI GRUPPO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) 5 PROVE APERTE in particolare: - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) 2 - ANALISI DEL TESTO - TEMI - PROBLEMI 1 - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI 2 - RICERCHE - ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 4 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 3 IMPEGNO 3 PROGRESSO 2 ALTRO Eventuali osservazioni La classe ha mostrato mediamente un discreto interesse per la materia ed un impegno sufficiente anche se per alcuni finalizzato alle sole verifiche, e comunque tale da raggiungere nel complesso competenze tecniche accettabili. Pontedera, 14 Maggio 2012 Prof. Massimiliano La Pusata Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. PATRIZIA VASELLI Materia MATEMATICA Classe V° Bg ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Conoscere la definizione di derivata e le regole di derivazione anche di funzioni inverse e composte. Conoscere la definizione di : funzione crescente e decrescente , massimi e minimi relativi , concavità e punti di flesso. Conoscere le le regole per la determinazione dei punti di massimo e minimo relativi , di flesso. Conoscere la definizione di integrale indefinito ; la definizione di funzione primitiva e di funzione integrale. Conoscere le principali regole di integrazione : integrazioni immediate e loro generalizzazione, per decomposizione, integrazione di funzioni razionali fratte, integrazione per parti. Conoscere la definizione di integrale definito. Teorema fondamentale del calcolo integrale COMPETENZE 1 2 3 4 5 Saper utilizzare i teoremi delle funzioni inverse per determinare le derivate di suddette funzioni. Saper determinare massimi, minimi relativi, punti di flesso; individuare in un grafico gli intervalli di crescenza e decrescenza, di concavità e di convessità : interpretazione di un grafico e rappresentazione grafica di una funzione. Saper applicare le principali regole di integrazione. Saper calcolare l’area di parti di piano comprese tra curve Raggiungimento degli obiettivi La classe , costituita da 21 alunni, è stata da me seguita per tutti i cinque anni , venendosi così ad instaurare un rapporto di fiducia reciproca e un sereno dialogo educativo. Nell’anno in corso la classe ha mantenuto costanti le caratteristiche già evidenziate negli anni precedenti , si sono infatti distinti due gruppi: il primo caratterizzato da alunni che nonostante qualche incertezza iniziale, ha lavorato seriamente mostrando impegno e partecipazione , riuscendo ad ottenere risultati positivi ;il secondo caratterizzato invece da alunni , alcuni poco volenterosi , altri fragili sul piano delle conoscenze, che non sempre hanno risposto positivamente alle sollecitazioni dirette a favorire una partecipazione effettiva allo svolgimento dei diversi argomenti trattati. I risultati sono stati quindi discontinui e in alcuni casi decisamente scarsi. Per quanto riguarda il programma è stato necessario richiamare inizialmente argomenti relativi alla classe quarta, non svolti o svolti solo parzialmente, ma necessari per lo svolgimento del programma della classe quinta. La programmazione iniziale è stata comunque rispettata e svolta in maniera approfondita. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- CONTENUTI (e loro organizzazione temporale: periodo per ciascun modulo/blocco tematico) CALCOLO DIFFERENZIALE ( periodo settembre –dicembre 2011) RIPASSO di DERIVATE DI UNA FUNZIONE AD UNA VARIABILE Derivate di funzioni elementari, derivate delle funzioni inverse e composte. ESAME DI FUNZIONI ANALITICHE CON IL CALCOLO DIFFERENZIALE. Definizione di : funzione crescente e decrescente, massimi e minimi relativi ed assoluti. Teorema 1: Sia y=f(x) crescente ( decrescente ) in un intervallo [a,b], continua e derivabile, allora f ' (c) >= 0 ( <= 0 ) per ogni c di [a,b]. Teorema 2 : Sia y=f(x) derivabile in [a,b] , se per ogni c di [a,b] f ' (c) > 0 ( < 0 ) allora f(x) è crescente ( decrescente ) nell' intervallo stesso. Regola per la determinazione dei punti di massimo e minimo relativi con il metodo dello studio del segno della derivata prima. Teorema 3 : Sia y = f(x) definita in (a,b) e c appartenente ad ( a,b ) . Se c è punto di massimo (minimo) relativo per f(x) in (a,b) e se f(x) è derivabile in c allora f ' (c) = 0 (significato geometrico) Teorema 4 : Sia y = f(x) definita in [a,b] e dotata di derivata prima e seconda, sia P un punto di ascissa c, con c appartenente ad (a,b), della curva che rappresenta f(x). Se f '' (c) > 0 (< 0) la curva volge la concavità verso l' alto ( il basso ). Regola per la determinazione dei punti di flesso attraverso lo studio del segno della derivata seconda. CALCOLO INTEGRALE ( periodo gennaio- maggio 2012 ) INTEGRALE INDEFINITO ED I METODI DI INTEGRAZIONE. L' integrale indefinito e le sue proprietà. Funzioni primitive di una funzione data. Integrazione immediata. Integrazione per decomposizione. Integrazione delle funzioni razionali fratte. Integrazione per parti. INTEGRALE DEFINITO . Regola per il calcolo dell’integrale definito ; calcolo di aree di parti finite di piano comprese tra curve. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- METODI LEZIONE FRONTALE 4 LEZIONE INTERATTIVA 4 SCOPERTA GUIDATA 2 PROBLEM SOLVING ANALISI DEI CASI ANALISI FONTI E DOCUMENTI ESERCITAZIONI 4 RICERCA PROGETTAZIONE ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO RIVISTE, GIORNALI LIBRI DI TESTO 5 FONTI E DOCUMENTI ALTRO (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE 4 "TUTORATO" 2 CORSO EXTRA CURRICULARE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA 0 INCONTRI CON ESPERTI 0 VISITE GUIDATE 0 LEZIONI FUORI SEDE 0 VIAGGI D'ISTRUZIONE 0 ALTRO 0 Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: • • • INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERROGAZIONI DI GRUPPO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) 1 PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) 2 PROVE APERTE in particolare: - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) - ANALISI DEL TESTO - TEMI - PROBLEMI - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI - RICERCHE - ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni 4 4 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 5 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 2 IMPEGNO 2 PROGRESSO 2 ALTRO 0 Eventuali osservazioni Pontedera, 15/5/2012 Prof. Patrizia Vaselli Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011/ 2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. N. Di Palma Materia Topografia Classe 5 B Geometri OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 Conoscere metodi e processi per eseguire sul terreno , con uso di idonei strumenti, un rilievo topografico, riportandolo poi su carta Conoscere i metodi per il calcolo di aree e volumi Conoscere le operazioni e le metodologie agrimensorie per dividere aree, spostare e rettificare confini Conoscere le metodologie per eseguire sbancamenti su piani quotati Conoscere i fondamenti teorici per eseguire un progetto di massima di un tracciato stradale 2 3 4 5 COMPETENZE 1 2 3 4 5 Saper effettuare un rilievo topografico planialtimetrico Saper effettuare divisioni di appezzamenti di terreno derivanti da compravendite, donazioni, o successioni ereditarie Saper effettuare, prima su carta e poi sul terreno, rettifiche e spostamenti di confini fra due appezzamenti di terreni contigui. Saper progettare uno sbancamento sia con piani sia orizzontali che inclinati, partendo dal rilievo di un piano quotato Saper redigere il progetto di massima di un piccolo tronco stradale Raggiungimento degli obiettivi Un piccolo gruppo della classe(circa un quarto dei componenti) ha raggiunto quasi pienamente gli obiettivi dimostrando interesse alla materia, volontà di apprendimento e costanza nello studio. Il resto della classe ha dimostrato una attenzione discontinua ed un interesse limitato, gli obiettivi sono stati raggiunti in modo sufficiente, i concetti risultano acquisiti ma non pienamente assimilati. Lo studio della materia è stato per lo più finalizzato alle verifiche, mai continuo. CONTENUTI (e loro organizzazione temporale) Settembre - Ottobre 2011 CALCOLO DELLE AREE Metodi numerici: Area di un appezzamento rilevato per trilaterazione; area di un appezzamento rilevato per coordinate cartesiane (formula di Gauss); area di un appezzamento rilevato per coordinate polari; area di un appezzamento rilevato per camminamento. Metodi grafici: Integrazione grafica. Novembre - Dicembre 2011 - Gennaio 2012 DIVISIONE DELLE AREE Divisioni di particelle a forma triangolare a valore unitario costante: dividenti uscenti da un vertice; dividenti uscenti da un punto su un lato; dividenti uscenti da un punto interno alla particella; dividenti con direzione assegnata( parallele o ortogonali ad un lato); Divisione di particelle a forma poligonale a valore unitario costante: problema del trapezio; dividenti uscenti da un vertice; dividenti uscenti da un punto su un lato; dividenti uscenti da un punto interno alla particella; dividenti con direzione assegnata( parallele o ortogonali ad un lato); Divisione di particelle a forma poligonale a valore unitario diverso. Febbraio - Marzo 2012 SPOSTAMENTO E RETTIFICA DI CONFINI Confini fra terreni con valore unitario uguale: Spostamento di un confine rettilineo per un punto assegnato; rettifica di un confine bilatero per un vertice assegnato; rettifica di un confine bilatero per un punto assegnato; rettifica di un confine bilatero con direzione assegnata. Metodo pratico per rettifica di confine fra terreni di valore unitario diverso. Aprile 2012 CALCOLO DEI VOLUMI Calcolo del volume di un solido prismatico diviso in prismi a base triangolare. Metodo della media delle altezze. Aprile - Maggio 2012 SPIANAMENTI Spianamenti su piani quotati con piano di progetto di posizione prefissata: spianamento con piano di progetto orizzontale di quota assegnata: spianamento con piano orizzontale di compenso; spianamento con piano passante per tre punti assegnati; spianamento con piano di compenso e non, avente pendenza e direzione assegnata. Giugno 2012 Cenni di fotogrammetria Da Ottobre 2011 a maggio 2012 Progetto Stradale : progetto di massima di un piccolo tronco stradale con esecuzione del tracciolino, del profilo longitudinale, di alcune sezioni trasversali. Diagrammi delle aree, e dei volumi. METODI LEZIONE FRONTALE 5 LEZIONE INTERATTIVA 0 SCOPERTA GUIDATA 0 PROBLEM SOLVING 3 ANALISI DEI CASI 0 ANALISI FONTI E DOCUMENTI 0 ESERCITAZIONI 4 RICERCA 0 PROGETTAZIONE 4 ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 0 LABORATORIO LINGUISTICO 0 LABORATORIO INFORMATICO 3 VISITE AZIENDALI 0 LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI 0 SCHEDE STIMOLO 0 RIVISTE, GIORNALI 0 LIBRI DI TESTO 2 FONTI E DOCUMENTI 0 ALTRO (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE X "TUTORATO" QUANTO RICHIESTO CORSO EXTRA CURRICULARE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA 0 INCONTRI CON ESPERTI 0 VISITE GUIDATE 0 LEZIONI FUORI SEDE 0 VIAGGI D'ISTRUZIONE 3 STAGE 0 Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: • INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) 0 PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) 0 PROVE APERTE in particolare: 5 - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) 0 - ANALISI DEL TESTO 0 - TEMI 0 - PROBLEMI 5 - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI 0 - RICERCHE 0 - ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 5 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 5 IMPEGNO 5 PROGRESSO 5 ALTRO Eventuali osservazioni Pontedera, 15/05/2012 Prof. Nicolino Di Palma Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.tdnet.it/scuole/itcgefermi/ E-Mail: [email protected] ESAMI DI STATO A. S. 2011/2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL “DOCUMENTO” DEL C. D. C. Prof. REALDINI GIUSEPPE Materia EDUCAZIONE FISICA Classe 5BG OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Acquisizione del valore della corporeità attraverso esperienze di attività motorie e sportive Consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona Approfondimento operativo di attività motorie e sportive. Arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé. COMPETENZE 1 2 3 4 5 Gli alunni sanno eseguire esercizi di coordinazione semplice e complessa. Gli alunni raggiungono un livello adeguato di prestazioni fisiche in relazione al livello di crescita. Gli alunni sanno eseguire i fondamentali dei giochi sportivi ed i gesti delle discipline principali dell’atletica leggera. Eseguono esercizi di preacrobatica, esercizi ai grandi attrezzi ed esercizi con piccoli attrezzi. Sanno adempiere a compiti di giuria ed arbitraggio nelle varie discipline sportive. Raggiungimento degli obiettivi Tutti questi obiettivi si possono considerare in linea di massima raggiunti in diversi livelli a seconda dell’impegno,della motivazione, della serietà del lavoro e delle capacità individuali. CONTENUTI (e loro organizzazione temporale) Potenziamento fisiologico Rielaborazione schemi motori Sviluppo socialità Conoscenza e pratica delle attività sportive 14 ore 14 ore 12 ore 20 ore Programma svolto POTENZIAMENTO ORGANICO: Potenziamento aerobico e anaerobico alattacido con recuperi totali: Potenziamento muscolare mediante esercitazioni a carico naturale, con palla medica ed esercizi di isometria: Ricerca del miglioramento della velocità, esercitazioni di impulso e reattività. Esercitazioni di mobilizzazione articolare, in particolare del cingolo scapolo-omerale e coxofemorale. Gare e giochi di velocità, resistenza e destrezza. RIELABORAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE: affinando e integrando quelli acquisiti in precedenza mediante una polivalenza di attività orientate alla ricerca degli automatismi specie nell’attività sportiva. Esercitazioni individuali a coppie ed a gruppi. CONSOLIDAMENTO DEL CARATTERE, SVILUPPO DELLA SOCIALITA’ E DEL SENSO CIVICO: Ogni attività è stata ad esso finalizzata, in particolare l’organizzazione dei giochi di squadra e l’affidamento a turno di compiti di giuria ed arbitraggio. CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE: Fondamentali individuali e di squadra di pallavolo: palleggio battuta tennis e schiacciata; pallacanestro: palleggio,terzo tempo,tiro libero, passaggi,fondamentali di attacco. arresto,giro, tiro in sospensione; calcetto, tennis tavolo. METODI LEZIONE FRONTALE 5 LEZIONE INTERATTIVA SCOPERTA GUIDATA 1 PROBLEM SOLVING 1 ANALISI DEI CASI ANALISI FONTI E DOCUMENTI ESERCITAZIONI 5 RICERCA PROGETTAZIONE ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO RIVISTE, GIORNALI LIBRI DI TESTO FONTI E DOCUMENTI ALTRO (PALESTRA E ATTREZZI VARI) (barrare le caselle che interessano) 5 Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Sono state utilizzate tutte le attrezzature della palestra, impianti all’aperto. ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE X “TUTORATO” CORSO EXTRA CURRICULARE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI STAGE CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE LEZIONI FUORI SEDE VIAGGI D’ISTRUZIONE ALTRO 3 Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Partecipazione ai Giochi Sportivi Scolastici in varie discipline sportive con i tornei d’Istituto di calcetto e pallavolo STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA SONO STATI UTILIZZATI ESSENZIALMENTE TEST DI VERIFICA PRATICI SUGLI ARGOMENTI TRATTATI PER LE VERIFICHE FORMATIVE ; NELLA VALUTAZIONE SOMMATIVA SONO STATI PRESI IN CONSIDERAZIONE ANCHE L’INTERESSE E LA PARTECIPAZIONE COSTANTE ALLE LEZIONI,L’IMPEGNO NELLO SVOLGIMENTO DEI COMPITI ASSEGNATI, LA SERIETÀ , CORRETTEZZA E RISPETTO DURANTE LE LEZIONI. Eventuali osservazioni ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 5 METODO DI STUDIO 30 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 5 IMPEGNO 5 PROGRESSO 4 ALTRO Eventuali osservazioni Una buona parte della classe ha lavorato con discreto interesse e motivazione impegnandosi abbastanza seriamente in relazione alle opportunità didattiche offerte, conseguendo apprezzabili miglioramenti delle loro capacità motorie; altri alunni non hanno tenuto un atteggiamento costruttivo,interessato ed anche l’impegno mostrato nelle varie attività spesso era poco motivato e serio ed in diverse occasioni questo atteggiamento ha ostacolato il normale svolgimento dell’attività didattica. Pontedera, 15/05/2012 Prof. Realdini Giuseppe Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. Maria Beatrice Taddei Materia I.R.C. Classe 5^ Bg OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Conoscere i principi ispiratori della morale cattolica Conoscere la posizione cattolica sulla pena di morte Conoscere la posizione e l'atteggiamento della Chiesa nei confronti del popolo ebreo nel corso dei secoli Conoscere i dati essenziali relativi allo sterminio degli ebrei d’Europa durante la Seconda Guerra Mondiale Conoscere le tipologie di matrimonio presenti in Italia e le caratteristiche essenziali del sacramento del matrimonio COMPETENZE 1 2 3 4 Saper valutare criticamente e confrontare le posizioni laica e cattolica su alcuni dei principali temi di morale Saper valutare e confrontare la posizione cattolica con quella laica nei confronti della pena di morte Saper valutare la singolarità della Shoah e come questo evento metta in discussione la comprensione di Dio Saper confrontare le caratteristiche essenziali del sacramento del matrimonio con quelle del matrimonio civile 5 Raggiungimento degli obiettivi Gli obiettivi sono stati raggiunti ad un buon livello dalla maggior parte degli alunni; alcuni hanno evidenziato migliori senso critico e partecipazione. CONTENUTI (e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico) La pena di morte (settembre-dicembre 2011: 10 ore): 1. Funzioni della pena 2. La pena di morte nel mondo, con particolare attenzione alla situazione americana 3. La posizione cattolica La Chiesa e gli Ebrei (gennaio-aprile 2012: 11 ore) 1. La Chiesa e gli ebrei 2. Lo sterminio degli ebrei d’Europa sotto la Germania nazista 3. La riflessione su Dio della teologia ebraica e cristiana a partire da Auschwitz Il matrimonio (maggio-giugno 2012: 6 ore) 1. Il matrimonio nella nostra legislazione 2. Matrimonio civile e divorzio 3. Sacramento del Matrimonio e nullità METODI LEZIONE FRONTALE 2 LEZIONE INTERATTIVA 4 SCOPERTA GUIDATA 1 PROBLEM SOLVING 1 ANALISI DEI CASI 2 ANALISI FONTI E DOCUMENTI 3 ESERCITAZIONI 1 RICERCA 1 PROGETTAZIONE 1 ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Sono state privilegiate metodologie che permettono l’interazione ed il confronto dell’insegnante con gli alunni e di questi fra loro e la partecipazione attiva di tutta la classe. STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 1 LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO 2 RIVISTE, GIORNALI 2 LIBRI DI TESTO 1 FONTI E DOCUMENTI 3 ALTRO (LAB. AUDIOVISIVI) (barrare le caselle che interessano) 5 Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Si è ricorso il più possibile all’uso di film, documentari, testimonianze registrate, perché questo linguaggio risulta più immediato e fruibile da parte degli alunni. ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE "TUTORATO" CORSO EXTRA CURRICULARE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE LEZIONI FUORI SEDE VIAGGI D'ISTRUZIONE ALTRO Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: Eventuali osservazioni STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: • • • INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERROGAZIONI DI GRUPPO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) PROVE APERTE in particolare: - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) - ANALISI DEL TESTO - TEMI - PROBLEMI - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI - RICERCHE - ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Il raggiungimento degli obiettivi formativi e cognitivi è stato verificato solo oralmente, attraverso le risposte a domande relative ai documenti (scritti o audiovisivi) esaminati e gli interventi e le osservazioni personali durante il lavoro di classe. ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 3 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 5 IMPEGNO 5 PROGRESSO 3 ALTRO Eventuali osservazioni Considerando che la materia dispone di una sola ora settimanale e data che lo specifico della disciplina impone di privilegiare il raggiungimento degli obiettivi formativi rispetto a quelli cognitivi (tanto è vero che la valutazione dell’I.R.C. non è epressa in valori numerici), si sono valutati principalmente l’impegno, la qualità della partecipazione, la pertinenza e autonomia critica degli interventi e l’interesse dimostrato durante le lezioni. Pontedera, 14 maggio 2012 Prof.ssa Maria Beatrice Taddei