Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 / 2012 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Quinta Geometri sezione A 1. INDIVIDUAZIONE DEL PROFILO FORMATIVO IN USCITA DAL CORSO GEOMETRI PROGETTO 5 Il profilo formativo dell’allievo geometra riguardano le competenze, che si basa prevalentemente sul possesso di capacità grafico-progettuali relative ai settori del rilievo e delle costruzioni e di concrete conoscenze inerenti la gestione e l'organizzazione del territorio, il tutto completato da conoscenze economiche giuridiche e amministrative riguardanti i settori sopramenzionati. 2. STORIA DELLA CLASSE 2.A. STUDENTI La classe risulta composta da n°22 alunni, con la seguente evoluzione riportata nella seguente tabella: CLASSE III ISCRITTI: RITIRATI: AMMESSI: NON AMMESSI: Ammessi nella seconda sessione: Non ammessi nella seconda sessione CLASSE IV ISCRITTI: RITIRATI: AMMESSI: NON AMMESSI: Ammessi nella seconda sessione: Non ammessi nella seconda sessione 20 0 8 1 9 2 22 0 2 6 CLASSE V ISCRITTI: RITIRATI: AMMESSI: AMMESSI: 22 0 / / 0 Media del profitto globale della classe CLASSE Terza Quarta Quinta scrutinio 1° trim. M<5 in % 9 5 M<6 in % 13,80 6 M<7 in % 7 M<8 in % 70,50 80 63,80 11,80 20 9 8 M<9 M 9 in % 17,70 4.40 2.B. DOCENTI Continuità/Discontinuità didattica nel triennio CLASSE Lettere Inglese Matematica Diritto Disegno Costruzioni Topografia Impianti Estimo Ed. e Prog. Fis. a Da 3 a C D C C C C C C C C 4a Da 4a a D D D D D D C C C C 5a C=continuità D = discontinuità 3. PROFILO DELLA CLASSE La classe, composta da 22 alunni di cui due ripetenti, sotto il profilo dell’apprendimento e del dialogo educativo si puo’ dividere in due gruppi: -un gruppo costituito da un numero esiguo di alunni, si è mostrato interessato e partecipe al dialogo formativo e ha raggiunto un buon livello di preparazione; -un gruppo costituito da un numero consistente di alunni in cui il dialogo formativo, l’interesse e la partecipazione non è stato costante, così pure l’impegno nel lavoro domestico. Il primo gruppo ha partecipato con interesse alle varie attività proposte e, anche se con qualche difficoltà, ha raggiunto una discreta preparazione in quasi tutte le materie distinguendosi in particolare in quelle professionalizzanti; il secondo gruppo, per l’incostanza nella partecipazione alle attività svolte in classe e il poco impegno nel lavoro domestico ha ottenuto un rendimento che non sempre si attesta sui livelli di sufficienza. La classe dal punto di vista disciplinare, ha avuto complessivamente un comportamento non sempre corretto, ad eccezione di alcuni elementi che hanno avuto atteggiamenti sempre rispettosi alle regole scolastiche e al dialogo formativo. 4. OBIETTIVI IN TERMINI DI: 4.1 CONOSCENZE (si veda la relazione di ciascun docente) 1 COMPETENZE TRASVERSALI Comunicare efficacemente utilizzando un linguaggio corretto ed appropriato. 2 Leggere, redigere ed interpretare testi e documenti. 3 Saper documentare adeguatamente il proprio lavoro, motivando le scelte operate. 4 Contestualizzare fenomeni ed eventi. 5 Utilizzare le tecniche informatiche. 6 Elaborare dati e rappresentarli in modo efficace. 7 Utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere problemi nuovi. Livello medio raggiunto insufficiente sufficiente discreto buono ottimo insufficiente sufficiente discreto buono ottimo insufficiente sufficiente discreto buono ottimo insufficiente sufficiente discreto buono ottimo insufficiente sufficiente discreto buono ottimo insufficiente sufficiente discreto buono ottimo insufficiente sufficiente discreto buono ottimo Osservazioni: è da sottolineare che tre elementi hanno conoscenze che si attestano su un buon livello. 4.2 COMPORTAMENTALI 1 PARTECIPAZIONE 2 IMPEGNO Livello medio raggiunto insufficiente sufficiente discreto buono ottimo insufficiente sufficiente discreto buono ottimo Sono state messe in atto le seguenti strategie: (modificare quelle solo parzialmente esatte, togliere quelle non applicate aggiungere quelle mancanti) verifiche scritte e orali frequenti e regolari rivolte a tutta la classe su argomenti chiave; approfondimenti e chiarimenti del testo con informazioni orali supplementari; accertamento durante la lezione di una corretta ricezione e annotazione di terminologie specifiche; controllo e organizzazione del lavoro svolto a casa o in classe. organizzazione di lavori di gruppo, anche al fine di educare all’ascolto e al rispetto dell’opinione altrui; 5. AREA DI PROGETTO E TEMATICHE PLURIDISCIPLINARI TRATTATE E’ stato trattato un progetto relativo con tipologia a scelta Tale progetto vede coinvolte le discipline di Disegno e Progettazione e Impianti. In particolare: Progetto di tipologia a scelta dello studente Impianti: sarà curata l’inserimento degli schemi di impianti sia fognario che di riscaldamento. 6. ATTIVITÀ DI POTENZIAMENTO Nel triennio sono stati attivati corsi extracurricolari relativi all’apprendimento del disegno computerizzato “C.A.D. 2D nella classe terza e “C.A.D. 3D nella classe quarta, ai quali hanno partecipato la maggior parte di loro. 7. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI INCONTRI CON ESPERTI 2 VISITE GUIDATE 2 LEZIONI FUORI SEDE 2 VIAGGI D'ISTRUZIONE 3 Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Indicare le attività più significative: viaggi di istruzione e incontri con esperti 8. CRITERI DI VALUTAZIONE ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 4 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 3 IMPEGNO 3 PROGRESSO 2 CORRISPONDENZA TRA VOTI NUMERICI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO LIVELLO Assolutamente insufficiente Voto 1-2 Gravemente insufficiente Voto 3 ACQUISIZIONE CONOSCENZE APPLICAZIONE CONOSCENZE RIELABORAZIONE CONOSCENZE Non esegue compiti anche semplici; presenta gravissime lacune di base; non fa progressi Possiede conoscenze assai limitate e disorganiche La capacità di applicazione delle conoscenze è nulla o quasi nulla La capacità di rielaborare le conoscenze possedute è nulla o quasi nulla Applica le conoscenze commettendo frequenti e gravi errori Applica le conoscenze commettendo gravi errori Non sa rielaborare le proprie conoscenze quasi mai Produce comunicazioni confuse ed inefficaci Rielabora le proprie conoscenze con notevole difficoltà Applica le conoscenze commettendo errori non gravi ma frequenti Applica le conoscenze possedute senza commettere errori gravi e/o frequenti Applica adeguatamente le conoscenze possedute Applica efficacemente le conoscenze possedute Applica le conoscenze possedute con efficacia e in ogni circostanza Applica sempre le conoscenze possedute con grande efficacia ed originalità La rielaborazione delle conoscenze è limitata e poco autonoma Produce comunicazioni di difficile comprensione con numerosi errori Produce comunicazioni imprecise con qualche errore Decisamente insufficiente Voto 4 Possiede conoscenze frammentarie e superficiali Insufficiente Voto 5 Possiede conoscenze lacunose e/o approssimative Sufficiente Voto 6 Possiede conoscenze essenziali Discreto Voto 7 Possiede conoscenze appropriate Buono Voto 8 Possiede conoscenze approfondite ed ampie Possiede conoscenze complete ed approfondite Ottimo Voto 9 Eccellente Voto 10 Possiede conoscenze complete ed approfondite, arricchite da solidi apporti personali Rielabora in modo abbastanza autonomo le conoscenze possedute ABILITÁ ESPOSITIVE CON RIFERIM. AI LINGUAGGI DISCIPLINARI Non produce comunicazioni comprensibili Produce comunicazioni sostanzialmente chiare e corrette Rielabora in modo autonomo le conoscenze possedute Produce comunicazioni chiare e corrette Rielabora in modo autonomo ed efficace le conoscenze possedute Elabora le conoscenze possedute con sicura autonomia ed apprezzabile efficacia Produce comunicazioni chiare e ben organizzate Produce comunicazioni efficaci e ben organizzate Elabora le conoscenze possedute con sicura autonomia ed apprezzabile efficacia anche in situazioni particolarmente complesse Produce comunicazioni molto efficaci e di estrema proprietà 9. SIMULAZIONI I° PROVA N° Prova Tipi di prova 2 1 prova 2 prova Date di effettuazione 25/01/2012 13/04/2012 Secondo le quattro tipologie ministeriali II° PROVA N° Prova Tipo di prova: 2 1 prova 2 prova Date di effettuazione 19/03/2012 14/05/2012 Secondo le tipologie somministrate negli Esami di Stato degli anni precedenti. III° PROVA Data di svolgimento 23/02/12 07/05/12 Tempo assegnato 120 min 120 min Materie coinvolte Costruzioni, Diritto, Impianti, Estimo, . Costruzioni, Diritto, Impianti, Storia Tipologia della verifica Risultato Media voti B. Domande a risposta singola 11 B. Domande a risposta singola. 11 SI ALLEGANO LE GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA 1°, 2° E 3° PROVA. Pontedera lì, 14 Maggio 2012 Discipline ITALIANO E STORIA INGLESE ELEM. DI ECONOMIA E DIRITTO MATEMATICA E INFORMATICA DISEGNO E PROGETTAZIONE COSTRUZIONI TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA IMPIANTI ECONOMIA ED ESTIMO EDUCAZIONE FISICA I. R. C. Docenti Salvini Mariliana Guerriero Cinzia Fontana Stefano Metrangolo Antonio Nesi Claudio Mariotti Riccardo Perretti Michele La Pusata Massimiliano Bettini Giuseppe Consani Stefano Taddei Maria Beatrice ALLEGATI Griglie di valutazione Esempi di simulazione Terza Prova ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE E PER GEOMETRI ‘E. Fermi’ Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.itE-mail: [email protected] VALUTAZIONE PROVA scritta ITALIANO ( tipologia A B ) TIPOLOGIA A TIPOLOGIA B Analisi di testi Saggio breve FORMA FORMA Lessico Improprio Standard Ricco Ortografia/Morfosintassi Errori molto gravi Errori diffusi Qualche errore Ordine e organizzazione del discorso Inadeguato Parziale Logico e coerente INDIVIDUAZIONE del TEMA 0 1 2 Lessico 0 1 2 Ortografia/Morfosintassi Errori molto gravi Errori diffusi Qualche errore Ordine e organizzazione del discorso Inadeguato Parziale Logico e coerente TESI Assente Accennata Evidente ARGOMENTAZIONI Assenti Poco articolate Adeguate Pertinenti USO dei DOCUMENTI Assente Insufficiente Parziale Adeguato e personale TITOLO -DESTINAZIONE Generico/assente Pertinente 0 1 2 0 Parzialmen. individuato Chiaramente individuato Confronti critici ANALISI STRUTTURE FORMALI Insufficiente Lacunosa Completa ANALISI della POETICA Insufficiente Lacunosa Completa ANALISI del CONTESTO /APPROFONDIMENTO Insufficiente Limitata Esauriente 1 2 0 1 2 0 1 2 0 1 2 3 Improprio Standard Ricco 0 1 2 Rielaborazione critica VOTO VOTO PUNTEGGIO 15 14 13 12-11 10 VOTO 10 9 8 7 6 GIUDIZIO Eccellente Ottimo Buono Discreto Sufficiente PUNTEGGIO 9-8 7-6 5-4 3-2 1-0 VOTO 5 4 3 2 1 GIUDIZIO Mediocre Insufficiente Grav. insuff. Grav. insuff. Grav. insuff. 0 1 2 0 1 2 0 1 2 0 1 2 3 0 1 2 3 0 1 VALUTAZIONE PROVA scritta ITALIANO (tipologia B C D) TIPOLOGIA B TIPOLOGIA C/D Art. giornalistico Tema di storia o di attualità FORMA FORMA Lessico Improprio Standard Ricco Ortografia/Morfosintassi Errori molto gravi Errori diffusi Qualche errore Ordine e organizzazione del discorso Inadeguato Parziale Logico e coerente 0 1 2 Lessico 0 1 2 Ortografia/Morfosintassi Errori molto gravi Errori diffusi Qualche errore Ordine e organizzazione del discorso Inadeguato Parziale Logico e coerente PERTINENZA ALLA TRACCIA Fuori traccia Parzialmente pertinente Completa TESI Assente Evidente INFORMAZIONI E ARGOMENTAZIONI Infondate/errate Molto limitate Generiche Adeguate Articolate e documentate VALUTAZIONI PERSONALI Assenti Accettabili Adeguate 0 1 2 ARGOMENTAZIONI e ELABORAZIONE delle 5W+H Assenti Poco articolate Adeguate Pertinenti 0 1 2 3 STILE Piatto Lineare Efficace USO dei DOCUMENTI Assente Insufficiente Parziale Adeguato e personale TITOLO - DESTINAZIONE Generico/assente Pertinente VOTO 0 1 2 0 1 2 3 0 1 Improprio Standard Ricco 0 1 2 VOTO 0 1 2 0 1 2 0 1 2 0 1 0 1 2 3 4 0 1 2 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA ALUNNO: _______________________________ DESCRITTORI PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE AL DESCRITTORE 1) Conoscenza di regole e principi 3 punti 2) Capacità di applicazione al caso specifico 3 punti 3) Correttezza di esecuzione e/o di esposizione 3 punti 4) Completezza di esecuzione 3 punti 5) Conoscenza e utilizzo di terminologia e simbologia 3 punti Classe: _______ PUNTEGGIO CORRISPONDE LIVELLI DI VALORE/ NTE AI VALUTAZIONE DIVERSI LIVELLI - Scarsa Punti 0 - Sufficiente Punti 1 - Buona Punti 2 - Ottima Punti 3 - Scarsa Punti 0 Punti 1 - In modo parziale Punti 2 - Sufficiente Punti 3 - Adeguata ed efficace - Totalmente errato Punti 0 - In maniera imprecisa Punti 1 Punti 2 - In maniera accettabile Punti 3 - In maniera corretta - Non svolto Punti 0 Punti 1 - Svolto in piccola parte Punti 2 - Svolto in buona parte Punti 3 - Svolto completamente - Assente Punti 0 - Incerta e imprecisa Punti 1 Punti 2 - Sufficiente Punti 3 - Adeguata Totale a. s. 2011 /2012 PUNTEGGIO ATTRIBUITO AL DESCRITTORE ____/15 CORRISPONDENZA PUNTI – VOTO PUNTI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 VOTO IN DECIMI 1 2 2 3 3 4 4 4½ 5 6 6½ 7 8 9 10 VOTO IN QUINDICESIMI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Voto attribuito alla prova: ____/15 Pontedera, lì Il docente GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA ALUNNO: _______________________________ DESCRITTORI PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE AL DESCRITTORE 1) Conoscenza di regole e principi 3 punti 2) Capacità di applicazione al caso specifico 3 punti 3) Correttezza di esecuzione e/o di esposizione 3 punti 4) Completezza di esecuzione 3 punti 5) Conoscenza e utilizzo di terminologia e simbologia 3 punti Classe: _______ PUNTEGGIO CORRISPONDE LIVELLI DI VALORE/ NTE AI VALUTAZIONE DIVERSI LIVELLI - Scarsa Punti 0 - Sufficiente Punti 1 - Buona Punti 2 - Ottima Punti 3 - Scarsa Punti 0 - In modo parziale Punti 1 Punti 2 - Sufficiente Punti 3 - Adeguata ed efficace - Totalmente errato Punti 0 Punti 1 - In maniera imprecisa Punti 2 - In maniera accettabile Punti 3 - In maniera corretta - Non svolto Punti 0 - Svolto in piccola parte Punti 1 Punti 2 - Svolto in buona parte Punti 3 - Svolto completamente - Assente Punti 0 Punti 1 - Incerta e imprecisa Punti 2 - Sufficiente Punti 3 - Adeguata Totale a. s. 2011 /2012 PUNTEGGIO ATTRIBUITO AL DESCRITTORE ____/15 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- CORRISPONDENZA PUNTI – VOTO PUNTI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 VOTO IN DECIMI 1 2 2 3 3 4 4 4½ 5 6 6½ 7 8 9 10 VOTO IN QUINDICESIMI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Voto attribuito alla prova: ____/15 Pontedera, lì Il docente Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. MARILIANA SALVINI Materie ITALIANO STORIA Classe QUINTA AG ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- OBIETTIVI DISCIPLINARI ITALIANO In termini di: CONOSCENZE Mod.1 Mod.2 Mod.3 Mod.4 Mod.5 Mod.6 Mod.7 Dal romanzo storico al romanzo verista. G. Verga. La figura del poeta: G. D’Annunzio, G. Pascoli. Il disagio della civiltà e il nuovo romanzo del Novecento: L. Pirandello, I.Svevo. La poesia nuova: Ungaretti, Saba, Quasimodo. Incontro con E. Montale. Cenni al romanzo italiano del secondo Novecento. Guida alla scrittura: tema e saggio breve. COMPETENZE 1 2 3 4 5 Riconoscere i modelli culturali di un’epoca storica. Stabilire il rapporto fra modelli culturali e contesto socio-culturale. Comprendere e analizzare vari tipi di testo sul piano di forma e contenuto. Comprendere e utilizzare linguaggi specifici, saper esporre i contenuti in forma orale e scritta in modo corretto, appropriato, coerente allo scopo, alla situazione e al destinatario. Reperire, ordinare e rielaborare le informazioni in relazione a un obiettivo dato. STORIA In termini di: CONOSCENZE Mod.1 Mod.2 Mod.3 Mod.4 Mod.5 Mod.6 L’Italia post-unitaria. L’età dell’Imperialismo. Il mondo in guerra. I Totalitarismi in Europa fra le due guerre. La seconda guerra mondiale. Il mondo della guerra fredda. COMPETENZE 1 2 3 4 Leggere, confrontare e interpretare dati, tabelle, grafici, documenti. Riconoscere e comparare quadri di civiltà, culture, sistemi economici, giuridici e politici. Analizzare situazioni, fare collegamenti causa-effetto, confrontare passato-presente. Ricercare le fonti, utilizzare e organizzare le informazioni per produrre documentazione in relazione a un obiettivo dato. 2 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Raggiungimento degli obiettivi La classe, durante il triennio, ha cambiato ogni anno il docente di Italiano e Storia, ciò non ha reso possibile la realizzazione di un processo omogeneo di costruzione delle competenze ma non ha neppure impedito, per lo meno in questo ultimo anno scolastico, di poter instaurare un clima di soddisfacente e serena collaborazione didattica accompagnato, almeno per alcuni allievi, da una discreta curiosità e da un vivo desiderio di apprendere. L’acquisizione delle conoscenze da parte degli alunni risulta nel complesso sufficiente , anche se differenziata in base a capacità e attitudini, ma soprattutto in base a interesse e impegno prestato, infatti per molti la preparazione finale risulta essere il frutto di capacità logico-espressive sostenute da un impegno di studio non sempre adeguato alle potenzialità. Non mancano alunni che presentano ancora varie fragilità soprattutto a causa dell’iniziale disorientamento di fronte a metodi di lavoro in parte diversi da quelli degli anni precedenti e talvolta anche a causa di atteggiamenti di passività di fronte a certi argomenti proposti. Nella produzione scritta la classe non presenta un rendimento omogeneo: molti alunni evidenziano ancora incertezze formali e contenuti modesti, alcuni sono pervenuti a risultati buoni, con una discreta competenza sintattica, semantica e critica. Lo studio della letteratura italiana è sempre stato proposto attraverso la lettura e l’analisi di testi e, anche per la storia, materia che ha sempre suscitato un discreto interesse, è stata sollecitata la ricerca e la rielaborazione personale di quanto presentato e discusso in classe. Rimangono incertezze per quanto riguarda la lettura , la maggior parte degli alunni, pur continuamente stimolata, non ha acquisito la curiosità e il piacere della lettura anche quando venivano proposte opere non prettamente scolastiche. Anche gli obiettivi comportamentali non sono stati pienamente raggiunti, i singoli alunni si sono sempre mostrati umanamente ricchi e disponibili di fronte alle varie attività, ma nel gruppo-classe non si è instaurato quel clima di collaborazione utile per un proficuo e corretto funzionamento dell’attività didattica. 3 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- CONTENUTI ITALIANO Modulo 1: DAL ROMANZO STORICO AL ROMANZO VERISTA. G. VERGA Tempi: Settembre-Ottobre 2010 ( 12 ore ) I caratteri del romanzo storico. Positivismo. Naturalismo . Verismo: poetiche e contenuti. G. Verga: la rivoluzione stilistica e tematica. La vita e le opere, i romanzi fiorentini e del primo periodo milanese, l’adesione al verismo e il ciclo dei vinti. Da “Vita dei campi” analisi delle novelle: Fantasticheria, Prefazione a L’amante di Gramigna, La lupa. Da “Novelle rusticane” analisi di : La roba, Libertà. I Malavoglia e Mastro don Gesualdo: analisi di brani scelti. Modulo 2: LA FIGURA DEL POETA: PASCOLI, D’ANNUNZIO. Tempi: Ottobre-Novembre ( ore 20) L’età del Decadentismo e del Simbolismo. La figura dell’artista. Baudelaire: Perdita d’aureola. La poetica del Simbolismo. Il movimento dei decadenti in Francia. Il ruolo del poeta nella società europea e italiana di fine Ottocento. Gabriele D’Annunzio: vita inimitabile di un mito di massa. Ideologia e poetica; le varie fasi della sua produzione poetica. Il piacere:l’estetismo e la sua crisi, analisi di passi scelti. Trionfo della morte, Le vergini delle rocce: il superuomo e l’inetto. Le Laudi, Alcione: composizione e storia del testo, struttura e organizzazione interna. Analisi di : La sera fiesolana, La pioggia nel pineto. Giovanni Pascoli: la vita, le opere, la visione del mondo, la poetica del Fanciullino. L’ideologia politica, i temi della poesia, le soluzioni formali. Myricae: simbolismo impressionistico, metrica, lingua e stile. Analisi dei testi: Lavandare, Novembre, X Agosto, L’assiuolo, Temporale,Il tuono, Il Lampo. Canti di Castelvecchio: analisi di Il gelsomino notturno . La grande proletaria si è mossa. Modulo 3: IL DISAGIO DELLA CIVILTA’ E IL NUOVO ROMANZO DEL NOVECENTO: L. PIRANDELLO, I. SVEVO. Tempi: Novembre-Dicembre ( ore 25 ) La seconda rivoluzione industriale, la Grande Guerra e il dopoguerra. L’Imperialismo e il disagio della civiltà, la nuova narrativa. La condizione degli intellettuali. Il romanzo in Europa e in Italia: dissoluzione delle forme, nuova struttura narrativa e nuovi temi, inettitudine e angoscia. 4 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Luigi Pirandello: la formazione, le varie fasi dell’attività artistica, la vita, le opere. La poetica dell’umorismo: la “forma” e la “vita”. Analisi di alcuni passi dal saggio: L’Umorismo. I romanzi umoristici: Il fu Mattia Pascal, la vicenda, i personaggi, il tempo, lo spazio, l’originalità strutturale, analisi delle due Premesse. Novelle per un anno: analisi di : Il treno ha fischiato, La carriola, La patente. Italo Svevo: la cultura e la poetica. I primi romanzi e la nascita del personaggio dell’inetto: Una vita e Senilità. La coscienza di Zeno: la struttura del romanzo, il tempo narrativo, scrittura e psicoanalisi, analisi di passi scelti. Modulo 4: LA POESIA NUOVA: UNGARETTI, SABA, QUASIMODO Tempi: Gennaio- Febbraio-Marzo ( ore 25 ) L’età delle Avanguardie: Crepuscolarismo, Futurismo. S. Corazzini, analisi del testo: “ Desolazione del povero poeta sentimentale”. A.Palazzeschi , analisi del testo: Chi sono? Giuseppe Ungaretti: la vita, le opere, il pensiero, la poetica. La guerra come “presa di coscienza della condizione umana”. L’Allegria: composizione, titolo, struttura, temi, aspetti formali. Analisi dei testi: I fiumi, San Martino del Carso, Il porto sepolto, Veglia, Mattina,Fratelli, Soldati. Sentimento del tempo: ritorno all’ordine e regolarizzazione formale. Analisi del testo: Di luglio Il dolore: analisi dei testi: Non gridate più. Umberto Saba: la formazione, i fondamenti della poetica, i temi principali, le caratteristiche formali. Il Canzoniere: composizione, titolo e struttura. Analisi dei testi: Città vecchia, Amai, Ulisse, La capra, Mio padre è stato per me l’assassino, Goal, Teatro degli artigianelli . L’Ermetismo. Salvatore Quasimodo: vita e produzione poetica. La fase ermetica, analisi dei testi: Ed è subito sera, Ride la gazza, nera sugli aranci. La seconda fase, analisi dei testi: Milano, Agosto 1943; Alle fronde dei salici; Uomo del mio tempo. Modulo 5: EUGENIO MONTALE Tempi: Aprile ( ore 15) Eugenio Montale: vita, opere, fasi della produzione poetica. Il primo Montale: la Liguria e Ossi di seppia come romanzo di formazione. Analisi dei testi: I limoni, Meriggiare pallido e assorto, Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere ho incontrato. Il secondo Montale: Le Occasioni e il periodo fiorentino. La poetica, il correlativo oggettivo. Analisi dei testi: Non recidere, forbice, quel volto, La casa dei doganieri. Il terzo Montale: La bufera e altro, analisi dei testi, La primavera hitleriana, La bufera. L’ultimo Montale: la svolta di Satura. Analisi dei testi: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale. 5 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Modulo 6: CENNI AL ROMANZO ITALIANO DEL SECONDO NOVECENTO ( in corso di svolgimento) Tempi: Maggio (ore 5 ) Il Neorealismo. Italo Calvino: prefazione a Il sentiero dei nidi di ragno. Il dibattito politico-culturale. Il Politecnico e il rapporto Vittorini-Togliatti. Modulo 7: GUIDA ALLA SCRITTURA. TEMA E SAGGIO BREVE Tempi: Ottobre-Maggio ( ore 3 mensili) Tipologia del tema di attualità e di storia: tracce aperte e articolate. Raccolta delle informazioni. Stesura della scaletta. Stesura del tema. Revisione dell’elaborato. Tecniche di produzione del saggio breve. Lettura di articoli e saggi brevi per distinguere in essi dati, tesi e argomentazione della tesi. Struttura e estensione del saggio breve. Destinazione editoriale e strategie retoriche. Articolazione della linea argomentativi e costruzione della scaletta.. Ideazione del titolo. Stesura dell’elaborato. Operazioni di controllo: rispetto delle consegne e utilizzo dei documenti forniti. Revisione del testo. Libro di testo: Sambugar- Salà GAOT Vol 3 La Nuova Italia STORIA Modulo 1: L’ITALIA POST-UNITARIA Tempi: Settembre-Ottobre ( ore 8 ) Il nuovo Stato italiano : i problemi dopo l’unità e le scelte della Destra storica. Depretis, la Sinistra storica al governo. La questione sociale, il socialismo, la posizione della Chiesa. La crisi di fine secolo. Giolitti e il decollo industriale dell’Italia. La questione meridionale. Il colonialismo italiano. Modulo 2: L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO Tempi: Ottobre ( ore 12 ) La seconda rivoluzione industriale: cause, trasformazioni, conseguenze. I caratteri della società di massa, le nuove stratificazioni sociali, gli eserciti di massa, i partiti di massa, i sindacati, i partiti socialisti e la seconda Internazionale, i cattolici e la “ Rerum novarum”. Imperialismo e nazionalismo sullo sfondo della storia politica delle grandi potenze. L’Europa e l’affermazione della potenza tedesca. Il sistema delle alleanze. Modulo 3: IL MONDO IN GUERRA Tempi: Ottobre-Novembre ( Ore 15 ) La grande guerra: il primo conflitto su scala mondiale. 6 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Instabilità europea e cause della guerra, corsa agli armamenti. Lo scoppio della prima guerra mondiale. L’Italia dal neutralismo all’interventismo. Dalla guerra di movimento alla guerra di logoramento nelle trincee. La prima guerra “totale” della storia. La nuova tecnologia militare. La svolta del 1917. L’ultimo anno di guerra. La fine della guerra e il tragico bilancio: numero delle vittime, condizioni dei civili e dei reduci. L’assetto geopolitico dell’Europa al termine della guerra: i trattati di pace, i “quattordici punti” di Wilson, la Società delle Nazioni. La rivoluzione russa del 1917. Le tesi d’aprile di Lenin. La Russia dei soviet, la guerra civile. La terza Internazionale e la nascita dei partiti comunisti. Il comunismo di guerra. La Nep e la nascita dell’URSS. Da Lenin a Stalin: il socialismo in un solo paese. Modulo 4: I TOTALITARISMI IN EUROPA FRA LE DUE GUERRE Tempi: Novembre-Dicembre ( ore 20 ) Problemi del dopoguerra, crisi dei sistemi liberali, dissoluzione degli imperi mittleuropei. La crisi del dopoguerra e il “biennio rosso” in Italia, la questione adriatica, la protesta sociale. Nascita e affermazione del fascismo. L’organizzazione dello Stato fascista, il corporativismo, dinamiche sociali e politiche culturali. Il totalitarismo imperfetto. L’avventura imperiale e l’alleanza con il nazismo. La stabilizzazione moderata in Francia e in Gran Bretagna. La repubblica di Weimar. La crisi economica del 1929. Roosevelt e il New Deal. Il nuovo ruolo dello Stato. L’Unione Sovietica: fine della NEP, collettivizzazione delle campagne, industrializzazione forzata. Il sistema di potere staliniano, l’organizzazione della cultura e del consenso. La politica estera. La crisi della repubblica di Weimar e l’avvento del nazismo in Germania. Il terzo Reich. L’organizzazione totalitaria della società tedesca, la repressione politica, il razzismo antisemita. Repressione e consenso, mito e ideologia, propaganda e comunicazione di massa. L’espansionismo nazista: il progetto di un’Europa nazificata. Modulo 5: LA SECONDA GUERRA MONDIALE Tempi: Gennaio-Febbraio ( ore 18 ) Equilibri politici in Europa alla fine degli anni Trenta. La guerra civile spagnola. L’Europa verso la catastrofe, lo scoppio del conflitto. La caduta della Francia, l’intervento italiano, l’attacco all’Inghilterra, l’attacco all’URSS e l’entrata in guerra degli USA. Apogeo dell’espansione nazista in Europa. 1943: si rovesciano le sorti del conflitto. La caduta di Mussolini e la guerra dell’Italia. La Resistenza in Europa e in Italia. La sconfitta della Germania. Le conferenze di pace. Il processo di Norimberga. Perché lo sterminio? L’organizzazione e la pianificazione dello sterminio. L’industria della morte: Auschwitz. Modulo 6: IL MONDO DELLA GUERRA FREDDA Tempi: Marzo-Aprile ( ore 12 ) La nuova geografia del potere mondiale. Stati Uniti e Unione Sovietica: inizio della guerra fredda La ricostruzione dell’Europa: il pano Marshall. La divisione della Germania e il blocco di Berlino. 7 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- La Jugoslavia e lo scisma di Tito. Il dopoguerra negli Stati Uniti: il maccartismo. Dal “disgelo” alla crisi di Berlino, la costruzione del muro. La crisi di Cuba. Distensione e confronto: gli anni di Kennedy e Kruscev La nascita della Repubblica italiana. La nascita dello Stato di Israele. Libro di testo: A. Prosperi – P. Viola “Storia del mondo moderno e contemporaneo” METODI LEZIONE FRONTALE 4 LEZIONE INTERATTIVA 2 SCOPERTA GUIDATA 2 PROBLEM SOLVING 1 ANALISI DEI CASI 2 ANALISI FONTI E DOCUMENTI 3 ESERCITAZIONI 3 RICERCA 2 PROGETTAZIONE 1 ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) 8 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 2 LABORATORIO LINGUISTICO 0 LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE 0 VISITE AZIENDALI 0 LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI 0 SCHEDE STIMOLO 2 RIVISTE, GIORNALI 3 LIBRI DI TESTO 5 FONTI E DOCUMENTI 4 ALTRO ( FILM) (barrare le caselle che interessano) 2 Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) 9 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE : DURANTE TUTTO L’ANNO "TUTORATO" : SU RICHIESTA, SPECIALMENTE NELL’ULTIMO PERIODO DELL’ANNO CORSO EXTRA CURRICULARE : NO ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI 2 VISITE GUIDATE 1 LEZIONI FUORI SEDE 2 VIAGGI D'ISTRUZIONE 1 ALTRO Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: Proiezione del film “ La chiave di Sara” di Gilles Paquet-Brenner e dibattito. Proiezione del film “ The Iron Lady” di Phillida Lloyd e dibattito. 10 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) 2 PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) 3 PROVE APERTE in particolare: 5 - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) 3 - ANALISI DEL TESTO 5 - TEMI 2 - PROBLEMI 1 - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI 2 - RICERCHE 2 - ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) 11 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 4 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 4 IMPEGNO 3 PROGRESSO 3 ALTRO Pontedera, 15 Maggio 2012 Prof. Mariliana Salvini 12 Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof.ssa Cinzia Guerrieri Materia Inglese Classe 5 AG OBIETTIVI disciplinari In termini di: CONOSCENZE 1 principali strutture morfosintattiche 2 lessico specifico dell’indirizzo di studio scelto 3 argomenti trattati relativi all’indirizzo di studio scelto 4 corretta pronuncia del lessico specifico presentato 5 alcune modalità scrittura (riassunto, breve composizione, schematizzazione, mindmaps) 6 modalità di ascolto e lettura (analitica, globale) COMPETENZE 1 utilizzare in modo sufficientemente appropriato le principali strutture morfo-sintattiche ed il lessico specifico relativo all’indirizzo di studio. 2 comprendere testi di carattere tecnico riguardanti gli argomenti trattati in maniera globale e analitica. 3 comprendere i punti principali di messaggi orali di carattere tecnico riguardanti gli argomenti trattati. 4 esporre argomenti di carattere settoriale e professionale con sufficiente chiarezza. 5 interagire su argomenti di carattere settoriale e professionale con sufficiente chiarezza. 6 produrre testi scritti in forma di questionario e breve riassunto e/o composizione riguardanti gli argomenti trattati, usando un linguaggio appropriato ed adeguato al contesto. Raggiungimento degli obiettivi Rispetto alla programmazione iniziale il programma differisce sia per quanto riguarda gli obiettivi sia per i contenuti. In particolare un mini-modulo è stato aggiunto e svolto in compresenza con l’assistente Comenius, un modulo è stato in parte cambiato e un altro è stato eliminato per mancanza di tempo. Le variazioni e il rallentamento nello svolgimento della programmazione sono state determinate da lacune pregresse e difficoltà generali della classe rispetto alla materia. L’acquisizione delle conoscenze e delle abilità da parte degli studenti risulta differenziata in base alle capacità, all’interesse e all’impegno dei singoli. Anche la frequenza alle lezioni è stato un fattore che ha influito sull’apprendimento. Nello specifico circa un terzo degli studenti, unendo capacità, interesse per la materia e partecipazione al dialogo educativo, ha ottenuto buoni risultati. La maggior parte, con un impegno per lo più costante, è riuscita a colmare alcune lacune pregresse e a raggiungere risultati sufficienti. Infine un piccolo gruppo ha dimostrato una partecipazione e un impegno discontinuo che, uniti a lacune pregresse, non hanno influenzato positivamente l’apprendimento e le conseguenti valutazioni. Le percentuali di raggiungimento degli obiettivi variano per quanto riguarda le varie abilità e competenze. Si arriva al quasi 100% per quanto riguarda la comprensione scritta di punti principali, si scende per quanto riguarda la produzione scritta e si scende poi ulteriormente nella produzione ed interazione orale di argomenti di carattere tecnico. CONTENUTI MODULO 1:Walls PERIODO: ottobre-novembre (circa 12 ore) ARTICOLAZIONE DEL MODULO: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Loadbearing and non-loadbearing walls (functions, materials, features) The main tools used to build walls Dry stone walls (functions, materials, features) Ripasso della forma passiva presente e passata Ripasso frase relativa Hadrian’sWall The Great Wall of China The Berlin Wall German history after World War II MODULO 2: Houses PERIODO: novembre (circa4 ore, in particolare durante le ore di compresenza con l’assistente Comenius) ARTICOLAZIONE DEL MODULO: 1. 2. 3. 4. 5. British housing (detached houses, semi-detached houses, terraced houses and blocks of flats) Evolution of the houseover time Relation between social status and housing Furniture Typical modern Belgian houses MODULO 3: How houses work PERIODO: dicembre-febbraio (circa 14 ore anche in compresenza con l’assistente Comenius) ARTICOLAZIONE DEL MODULO: 1. The heating system a. b. c. d. e. Hot water heating system (components, working, use, pros & cons) Forced air heating system (components, working, use, pros & cons) Hydronic heating system (components, working, use, pros & cons) Geothermal heating system (components, working, use, pros & cons) Solar panels (working, features) 2. The plumbing system (function components, working) 3. The electrical system(function, components, working) MODULO 4: Town planning PERIODO: marzo-maggio (circa 15 ore anche in compresenza con l’assistente Comenius) ARTICOLAZIONE DEL MODULO: 1. The modern city and the loss of human dimension 2. Zoning ordinances and master plans 3. What do town planners do Durante le settimane successive al 15 maggio, oltre al ripasso degli argomenti già trattati, se possibile effettueremo un mini-modulo su i grandi dell’architettura moderna, le Corbusier e Wright. METODI LEZIONE FRONTALE 4 LEZIONE INTERATTIVA 2 SCOPERTA GUIDATA 2 PROBLEM SOLVING ANALISI DEI CASI ANALISI FONTI E DOCUMENTI ESERCITAZIONI 3 RICERCA PROGETTAZIONE ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 2 LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO INFORMATICO VISITE AZIENDALI SCHEDE STIMOLO 3 RIVISTE, GIORNALI LIBRI DI TESTO 5 FONTI E DOCUMENTI ALTRO (CD AUDIO, DVD) 2 (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) ATTIVITà DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE. "tUTORATO" alla fine del trimestre per gli studenti che avevano difficoltà. attività integrative ed extracurriculari CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE LEZIONI FUORI SEDE VIAGGI D'ISTRUZIONE ALTRO Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente strumenti di verifica formativa e sommativa VERIFICHE ORALI: Interrogazioni individuali interventi durante la lezione e durante le discussioni VERIFICHE SCRITTE: Prove strutturate (VerO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) 4 PROVE SEMISTRUTTURATE (Domande a risposta singola, completamento…) 4 Prove aperte 3 in particolare: - Domande aPERTE (NON STRUTTURATE) 3 - ANALISI DEL TESTO 3 - TEMI - PROBLEMI - Trattazione sintetica di argomenti - RICERCHE - ALTRO Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Elementi per la valutazione Livello di conoscenze e abilità 5 INTERESSE E Partecipazione 4 Impegno 3 Progresso 3 ALTRO Pontedera, 15 maggio 2012 Prof. ssa Cinzia Guerrieri ____________________________ Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. RICCARDO MARIOTTI Materia COSTRUZIONI Classe QUINTA Sez. Ag ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Conoscere le problematiche relative al progetto ed alla verifica di un elemento strutturale in funzione del materiale utilizzato. Saper interpretare ed elaborare i disegni esecutivi. Conoscere le principali normative che regolano l’attività di progettazione e direzione dei lavori e di cantiere; conoscere le implicazioni progettuali derivanti dalle Norme Tecniche generali espresse nei D.M., in particolare nel D.M. 2008, e nelle varie Leggi esaminate. Saper calcolare la spinta del terreno e calcolare i muri di sostegno. Saper progettare semplici opere edilizie in zona sismica e non e saper redigere un progetto esecutivo in funzione della tipologia strutturale adoperata. COMPETENZE 1 2 3 4 Calcolare gli elementi strutturali in cemento armato, muratura ordinaria, legno e acciaio Redigere disegni esecutivi di strutture edilizie in muratura, legno, cemento armato e semplici particolari in acciaio. Progettare e dirigere un cantiere edile secondo le vigenti normative. Progettare semplici muri di sostegno. Raggiungimento degli obiettivi In merito al raggiungimento degli obiettivi occorre fare una doverosa precisazione: Il sottoscritto ha preso la classe solo da questo anno scolastico eh ha impostato il corso secondo il D.M. 2008. Nel corso di questi anni si è assistito ad un continuo cambiamento delle norme tecniche delle costruzioni D.M. 16/01/1996, D.M. 2005 ed infine il D.M. 2008 che hanno ostacolato l’apprendimento da parte dei ragazzi dei vari metodi di calcolo dovendo ogni anno cambiare i vari coefficienti circa le resistenze dei materiali e per l’analisi dei carichi ed in ultimo i codici di verifica di calcolo per le strutture in legno, acciaio, muratura e cemento armato. La non continuità didattica ha, senza dubbio, reso ancora più difficile il percorso di apprendimento per buona parte dei ragazzi che all’inizio dell’anno scolastico mostravano numerose carenze sulle conoscenze di base e sui prerequisiti necessari minimi della materia. Nella classe si sono evidenziate tre livelli di preparazione: il primo formato pochi elementi degni di nota per capacità, costanza nell'impegno i cui risultati sono stati pienamente sufficienti; il secondo formato da coloro che non sono sempre risultati sufficienti a causa di carenze nell'esposizione e lacune varie sulle conoscenze di base della materia; ed in ultimo la terza fascia formata da allievi che, a causa dello scarso impegno nello studio personale e la marginale partecipazione al dialogo educativo sono riusciti a colmare solo in minima parte le proprie lacune, hanno raggiunto un rendimento mediocre o insufficiente. Analizzando il profitto nelle tre prove caratterizzanti la disciplina si può evidenziare che: - nelle prove scritte il profitto non è migliorato nel corso dell'anno per gli alunni che avevano lacune sui requisiti di base della materia rimanendo su livelli insufficienti, altri hanno mostrato margini di miglioramento raggiungendo un livello mediamente sufficiente, per alcuni il rendimento raggiunto è decisamente più che sufficiente; ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- - - nelle prove orali i risultati sono stati più alterni ed il profitto raggiunto è su livelli accettabili e più che sufficienti per alcuni e scarso per altri, talvolta in contrasto con i risultati delle prove scritte e grafiche. nelle prove grafiche non si sono potuti valutare i risultanti in quanto nell’ambito dell’area di progetto, che ha avuto quale tema la progettazione di edifici con destinazione d’uso a scelta dello studente, è stata seguita solo una revisione formale dello schema statico dei vari fabbricati senza eseguire la redazione di particolari costruttivi; occorre evidenziare che solo un ristretto gruppo di ragazzi è riuscito a far visionare al sottoscritto il progetto prima della data della presente relazione. CONTENUTI (e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico) 1. LE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO – settembre- ottobre –novembre -dicembre Generalità: le caratteristiche del cemento armato e dei suoi componenti. Gli stati limite ultimi e di esercizio. Il calcestruzzo: tensioni normali e tangenziali di progetto. L'acciaio: tensioni di progetto. Normativa per le strutture in C.A. (Legge 5/11/1971 n.1086 e D.M. 14/01/2008). Metodi di calcolo ed ipotesi fondamentali della teoria del C.A con il codice di calcolo agli Stati Limite Ultimi (SLU) e di Esercizio (SLE). - Analisi dei carichi per S.L.U. e S.L.E. con D.M. 2008; - Sforzo normale di compressione semplice: pilastri con staffe semplici; - Flessione semplice per travi in c.a. a sezione rettangolare ed a T. (verifica e progetto agli SLU con calcolo del momento resistente e calcolo delle tensioni di esercizio agli SLE con coefficiente di omogeneizzazione n=15); - Sollecitazione di taglio: staffe e ferri piegati. Elementi con e senza specifica armatura a taglio. - Elementi orizzontali: travi e solette in C.A.; Solai in latero-cemento; Balconi; Coperture a tetto piano e a falde inclinate; La freccia elastica nelle strutture inflesse in C.A. - Disegno della carpenteria e dell'armatura delle strutture in C.A._ 2. FONDAZIONI – gennaio - febbraio Generalità, criteri di calcolo e Normativa. Modello del terreno secondo Winkler e Boussinesque (semispazio elastico). Criteri di resistenza del terreno. Cedimenti fondali (teoria di Boussinesque). Fondazioni infinitamente rigide o con rigidezza ridotta rispetto al terreno: calcolo e verifiche con rigidezza infinita. Verifica tensioni di contatto terreno fondazione secondo l’approccio 2 del D.M. 2008. Tipologia delle fondazioni: isolate (plinti), continue e frazionate (cenni fondazioni su pali). Plinti elastici ed inerti, Travi Rovesce, Platee, Fondazioni continue per edifici in muratura. 3. IL CANTIERE – febbraio - marzo La normativa vigente D. Lgs 81/2008. Prevenzione dei rischi e tutela della salute nei luoghi di lavoro. Soggetti interessati alle operazioni di cantiere: committente, appaltatore, progettisti, responsabile per la sicurezza, il direttore dei lavori, il coordinatore in fase di progettazione e esecuzione dei lavori della sicurezza, i collaudatori. Il collaudo delle opere strutturali. La normativa sulla sicurezza nei cantieri: gli adempimenti per la sicurezza ; i documenti di cantiere P.S.C. e P.O.S.. Il progetto e l’impianto del cantiere edile. I ponteggi fissi e mobili e le prescrizioni di sicurezza, PIMUS. Iter burocratico per la richiesta del permesso di Costruire comunale, per il deposito dei progetti esecutivi e calcoli all'Ufficio del Genio Civile. Il ruolo del Direttore dei Lavori, del direttore di Cantiere e dell'assistente di cantiere. 4. MURI DI SOSTEGNO - aprile Generalità: coesione, attrito interno, massa volumica. Teoria di Coulomb: terrapieno senza sovraccarico e con sovraccarico, con superficie del terreno orizzontale. Coefficiente di spinta attiva KA . Materiali impiegati e tipologie costruttive. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Le verifiche di stabilità: Ribaltamento (EQU+A2+R3), scorrimento (A1+M1+R3), schiacciamento. (A1+M1+R3) . Verifica delle sezioni in cemento armato dei muri di sostegno. Progetto analitico dei muri di sostegno a gravità a sezione trapezia e rettangolare. Muri di sostegno in cemento armato: muro di sostegno in C.A. con parete verticale a sbalzo. 5. NORMATIVA ANTISISMICA –maggio Normativa di riferimento (D.M. 14/09/2008 - Norme tecniche per le costruzioni); Zonizzazione sismica; Vita nominale VN, classi d’uso CU e periodo di riferimento VR. periodo proprio di vibrazione T1. Combinazione di carico sismica E+ G1+ G2+P+ 21Qk1 + 22QK2 + …. Edifici multipiano in Cemento armato: Schemi statici (telai e controventi verticali e di piano, solai). Criteri generali di calcolo e progettazione; criterio di gerarchia delle resistenze e classe di Duttilità; sollecitazioni di calcolo a taglio e flessione per travi e pilastri secondo il criterio di gerarchia delle resistenze; zone critiche in travi e pilastri. Azioni sismiche orizzontali (fattore di struttura q = (qo KR), valore massimo del fattore di struttura q o e fattore riduttivo KR e peso di piano W i ) . Cenni all’analisi lineare statica; baricentro delle masse e baricentro delle rigidezze; ripartizione delle forze orizzontali per edifici simmetrici e non. Nuovi Edifici in muratura ordinaria: Verifica sismica semplificata per “costruzioni semplici” secondo il D.M. 14/01/2008. TESTI IN ADOZIONE: U. Alasia, " corso di costruzioni", Vol. 4 - 5, Edit. SEI Il nuovo Stuani, Manuale Tecnico del Geometra ed. Le Monnier scuola o altri manuali. METODI LEZIONE FRONTALE 4 LEZIONE INTERATTIVA 4 SCOPERTA GUIDATA 3 PROBLEM SOLVING 1 ANALISI DEI CASI 2 ANALISI FONTI E DOCUMENTI 3 ESERCITAZIONI 3 RICERCA 0 PROGETTAZIONE 3 ALTRO 0 Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 1 LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE 1 VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO RIVISTE, GIORNALI 1 LIBRI DI TESTO 4 FONTI E DOCUMENTI 5 ALTRO dispense (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni:Nel corso dell’anno si sono utilizzate dispense e fonti normative dato il particolare momento di aggiornamento delle Norme Tecniche per le costruzioni. ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE X "TUTORATO" X CORSO EXTRA CURRICULARE CORSO RECUPERO INSUFFICIENZA PRIMO TRIMESTRE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE LEZIONI FUORI SEDE VIAGGI D'ISTRUZIONE ALTRO Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Specificare: visita guidata al salone di orientamento al lavoro ed al salone di orientamento universitario, alcuni incontri con esperti di vari settori dell’edilizia. Eventuali osservazioni STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: - INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERROGAZIONI DI GRUPPO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) PROVE SEMISTRUTTURATE COMPLETAMENTO…) (DOMANDE A RISPOSTA 1 SINGOLA, PROVE APERTE in particolare: - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) 4 - ANALISI DEL TESTO - TEMI - PROBLEMI 4 - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI 2 - RICERCHE - ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ X INTERESSE E PARTECIPAZIONE X IMPEGNO X PROGRESSO X ALTRO Pontedera (PI), 15 maggio 2012 Prof. Riccardo Mariotti Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. NESI CLAUDIO Materia PROGETTAZIONE Classe 5AG ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Saper redigere gli elaborati grafici di un progetto di massima. Conoscere gli elementi fondamentali dell'analisi territoriale. Conoscere i fondamenti giuridici che presiedono all'attività edilizia. Capacità di intervenire in un contesto urbanistico definito. Saper redigere elaborati esecutivi di un progetto edilizio. COMPETENZE 1 2 3 4 5 Sa impostare un progettazione di massima di un organismo edilizio a seguito di un'analisi funzionale. Conosce la legislazione urbanistica ed i vincoli imposti sull'attività di trasformazione del territorio. Sa utilizzare il disegno tecnico per comunicare idee progettuali. Sa utilizzare il computer come strumento di disegno tecnico. Raggiungimento degli obiettivi Gli obiettivi stabiliti in sede di programmazione iniziale sono stati pressoché conseguiti, anche se l'impegno e la puntualità nel metodo di lavoro alquanto discontinua di molti allievi hanno reso lento lo svolgimento del programma e ne hanno impedito un adeguato approfondimento. 1) Partecipazione e metodo di studio. Alcuni hanno partecipato e contribuito alla valorizzazione degli argomenti trattati con l'acquisizione di un metodo di lavoro corretto, altri hanno mantenuto un atteggiamento più passivo al dialogo educativo, dimostrando capacità elaborative autonome più limitate. 2) Progressione nell'apprendimento. Per la maggior parte degli allievi l'itinerario di apprendimento è stato progressivo e per taluni soddisfacente, mentre per altri la situazione è rimasta statica e comumque a livelli sufficienti. 3) Livello medio di prestazione raggiunto dalla classe. Dalle verifiche scritte e orali, dagli elbarotati grafici,la classe complessivamente ha dimostrato di saper elaborare i significati e i contenuti degli argomenti, esprimendosi in modo appropriato. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- CONTENUTI (e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico) Principi fondamentali della legislazione urbanistica vigente. Strumenti urbanistici generali ed esecutivi. Elementi di pianificazione urbanistica : - Struttura urbanistica del territorio. - Insediamenti. - Infrastrutture. - Spazi liberi. - Pianificazione Urbanistica. - Supporti teorici della Pianificazione urbanistica. - Supporti giuridici della Pianificazione urbanistica. - Supporti tecnici della Pianificazione urbanistica. - Strumenti della pianificazione urbanistica. - Vincoli della Pianificazione urbanistica. Leggi e norme di riferimento : Legge urbanistica nazionale n° 1150 del 17/08/1942. 1) Dalla legge sull'esproprio del 1865 alla legge urbanistica del 1942. 2) La legge n° 1150 del 1942 e successive integrazioni e modificazioni - principi normativi organizzazione della pianificazione - poteri conferiti ai comuni. 3) Piano per l'edilizia economica e popolare legge n° 167 del 1962 integrata con la legge n° 10 del 1977 4) Legge n° 765 del 06/08/1967 e i D.M n° 1404 e 1444 del 1968. 5) Legge 10 del 1977. 6) Legge 47/1985. 7) Piano territoriale di coordinamento - definizione, storia e contenuti - legge n° 142 del 08/06/1990. 8) Piano territoriale legge n° 1497/1939 e n° 431/1985 (Legge Galasso). E' stata eseguita nel corso dell'anno scolastico la stesura di un progetto relativo a varie tipologie secondo l'interesse dei singoli allievi. METODI LEZIONE FRONTALE 4 LEZIONE INTERATTIVA 3 SCOPERTA GUIDATA PROBLEM SOLVING 2 ANALISI DEI CASI 3 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ANALISI FONTI E DOCUMENTI ESERCITAZIONI 5 RICERCA 4 PROGETTAZIONE 4 ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 2 LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE 5 VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO RIVISTE, GIORNALI 2 LIBRI DI TESTO 5 FONTI E DOCUMENTI ALTRO (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Libri di testo : - Tecnologia delle Costruzioni. - Elementi di Urbanistica Brusaco Ognibene. - Testi lettura - Consultazione. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE SONO STATI PIÙ VOLTE RIPROPOSTI ARGOMENTI CHE AVEVANO CREATO DIFFICOLTÀ SIA NEL CAMPO GRAFICO CHE ORALE. "TUTORATO" E' STATA PROPOSTA ATTIVITÀ DI TUTORATO DA EFFETTUARSI SU RICHIESTA DI ALUNNI IN DIFFICOLTÀ. CORSO EXTRA CURRICULARE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE LEZIONI FUORI SEDE VIAGGI D'ISTRUZIONE ALTRO Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERROGAZIONI DI GRUPPO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) 1 4 PROVE APERTE in particolare: - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) - ANALISI DEL TESTO - TEMI - PROBLEMI - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI - RICERCHE - ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Sono state effettuate revisioni periodiche degi elaborati grifici proposti autonomamente dagli alunni in piccoli gruppi. 3 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 4 METODO DI STUDIO 3 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 4 IMPEGNO 3 PROGRESSO 3 ALTRO Eventuali osservazioni ATTRIBUZIONE PUNTEGGI PER LE PROVE OGGETTIVE PROVE STRUTTURATE E' stata attribuita la sufficienza agli elaborati che presentavano il 60% del quesito correttamente svolto. PROVE SEMISTRUTTURATE Graduabile in relazione alla difficoltà della prova. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE OGGETTIVE “A NORMA” “A CRITERIO” Modificabile relativamente alla difficoltà della prova. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- CRITERI DI VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE PUNTEGGI PER LE PROVE APERTE Graduabile in relazione alla difficoltà della prova. Pontedera, 14/05/2012 Prof. Claudio Nesi Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. Stefano Fontana Materia Diritto Classe 5AG ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 6 7 8 Il concetto di Stato Gli elementi costitutivi dello Stato L’organizzazione politica dello Stato Lo Stato di diritto Le dittature Lo Stato liberale Il fascismo Lo Stato repubblicano : la fase transitoria e la nascita della repubblica 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 Diritti umani e uguaglianza nella Costituzione italiana I diritti individuali di libertà I diritti collttivi di libertà I diritti sociali La separazione dei poteri Democrazia rappresentativa e diretta I sistemi elettorali maggioritari e proporzionali Il bicameralismo La legislatura Le deliberazioni parlamentari La legislazione ordinaria La legislazione costituzionale Il referendum abrogativo I poteri parlamentari di indirizzo e controllo sul governo La struttura e i poteri del governo I poteri legislativi I poteri regolamentari Il Presidente della Repubblica : caratteri generali Elezione, durata in carica, supplenza I poteri del capo dello Stato I giudici e la giurisdizione Magistratura ordinarie e speciali La soggezione dei giudici solo alla legge I caratteri della giurisdizione Gli organi giudiziari e i gradi del giudizio Le sentenze La Corte Costituzionale Il giudizio sulla costituzionalità delle leggi I compiti amministrativi dello Stato I principi costituzionali della pubblica amministrazione Il pubblico impiego L’amministrazione diretta e indiretta Gli atti amministrativi ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 43 44 45 46 47 48 49 50 I provvedimenti amministrativi Il procedimento amministrativo La riforma del Titolo V della Parte II della Costituzione La potestà legislativa regionale I limiti della legislazione statale e regionale ,l’una rispetto all’altra Le funzioni amministrative Le funzioni del Comune La provincia COMPETENZE Comprendere il concetto di Stato e gli elementi che lo costituiscono Distinguere le caratteristiche delle forme essenziali di Stato Conoscere l’evoluzione storica dell’ordinamento costituzionale italiano Riconoscere i principi che si trovano alla base della Costituzione italiana Acquisire il significato dei principali diritti e doveri contenuti nella Costituzione Conoscere le caratteristiche dlle forme di governo in Italia Conoscere la composizione e la funzione degli organi costituzionali Comprendere i rapporti che, nel disegno della nostra Costituzione , dovrebbero intercorrere tra gli organi costituzionali 9 Riconoscere la diversa posizione che occupano nel nostro ordinamento le leggi, gli atti aventi forza di legge e i regolamenti 10 Comprendere i principi costituzionali e legislativi che regolano la Pubblica Amministrazione 11 Riconoscere i caratteri dell’atto amministrativo, del provvedimento amministrativo e del procedimento amministrativo 12 Comprendere i concetti di decentramento e di autonomia 1 2 3 4 5 6 7 8 13 Comprendere la nuova ripartizione di compiti legislativi e amministrativi tra Stato, regioni ed enti pubblici territoriali secondo la riforma del titolo V della Costituzione 14 Distinguere le funzioni delle provincie da quelle dei comuni Raggiungimento degli obiettivi La classe ha partecipato con un interesse accettabile allo svolgimento delle lezioni caratterizzando il suo impegno in un apprendimento prevalentemente scolastico, anche se non privo di una certa efficacia, dei contenuti di volta in volta proposti. A compimento del percorso, reso un poco gravoso da un orario confinato sempre nella parte terminale della mattina, si può dire che gli obiettivi siano stati sostanzialmente raggiunti, anche da coloro che nel primo trimestre sembravano più restii al coinvolgimento al lavoro ed al dialogo educativo. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- CONTENUTI (e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico) Lo Stato e i suoi elementi costitutivi Forme di Stato e di governo Costituzione e principi costituzionali Gli organi costituzionali Gli enti locali La P.A: e l’attività amministrativa settembre - ottobre ottobre - novembre novembre – gennaio febbraio – marzo aprile – maggio fino al 15 maggio h.2 h.5 h.14 h.13 h.8 h.4 METODI LEZIONE FRONTALE 5 LEZIONE INTERATTIVA 0 SCOPERTA GUIDATA 0 PROBLEM SOLVING 0 ANALISI DEI CASI 0 ANALISI FONTI E DOCUMENTI 3 ESERCITAZIONI 0 RICERCA 1 PROGETTAZIONE 0 ALTRO 0 Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni NESSUNA ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 0 LABORATORIO LINGUISTICO 0 LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE 0 VISITE AZIENDALI 0 LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI 0 SCHEDE STIMOLO 0 RIVISTE, GIORNALI 1 LIBRI DI TESTO 5 FONTI E DOCUMENTI 2 ALTRO 0 (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni NESSUNA ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO RECUPERO IN “ITINERE” CURRICULARE "TUTORATO" CORSO EXTRA CURRICULARE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni NESSUNA ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA 0 INCONTRI CON ESPERTI 1 VISITE GUIDATE 0 LEZIONI FUORI SEDE 0 VIAGGI D'ISTRUZIONE 0 ALTRO 0 Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: Eventuali osservazioni NESSUNA ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: INTERROGAZIONI INDIVIDUALI SI INTERROGAZIONI DI GRUPPO NO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI SI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) 4 PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) 4 PROVE APERTE in particolare: - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) 0 - ANALISI DEL TESTO 0 - TEMI 0 - PROBLEMI 0 - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI 0 - RICERCHE 0 - ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni NESSUNA ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ X INTERESSE E PARTECIPAZIONE X IMPEGNO X PROGRESSO X ALTRO Eventuali osservazioni NESSUNA Pontedera, 15/05/12 Prof. Stefano Fontana Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. Giuseppe Bettini Materia Estimo Classe V sez. A ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Capire il campo di applicazione ed i limiti di applicazione dell’estimo. Saper esprimere giudizi di stima relativi ai fabbricati, alle aree fabbricabili, alle nuove opere e al recupero dell’esistente in relazione alle attuali legislazioni. Saper capire ed applicare le disposizioni di legge ai casi di stima . Capire la funzione sociale dei beni ambientali sul territorio e saper valutare le alterazioni derivate dalle strutture insediative e produttive. Saper operare nell’ambito della formazione degli atti e nei trasferimenti della proprietà immobiliare. COMPETENZE 1 2 3 4 5 Redigere e interpretare testi e documenti. Elaborare dati e rappresentarli in modo efficace. Documentare adeguatamente il proprio lavoro. Conoscere ed imparare l’uso dei linguaggi tecnici appropriati. Sviluppare adeguatamente capacità di analisi e sintesi. Raggiungimento degli obiettivi La classe, durante tutto l’anno scolastico, si è comportata con un atteggiamento verso la materia Decisamente non accettabile, l’elemento femminile non ha prevalso su quello maschile, all’interno del quale ci sono stati i casi di minor interesse per la materia. Nel complesso la classe è da considerarsi mediamente sufficiente. Il raggiungimento degli obbiettivi si può ritenere raggiunto per quelli cognitivi ma non per quelli comportamentali. La classe ha dimostrato scarso interesse e partecipazione al dialogo educativo cercando di evitare sempre le verifiche orali. Questi comportamenti sono stati oggetto di rapporti scritti e di segnalazione al coordinatore di classe. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- CONTENUTI (e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico) METODI LEZIONE FRONTALE 5 LEZIONE INTERATTIVA SCOPERTA GUIDATA PROBLEM SOLVING ANALISI DEI CASI ANALISI FONTI E DOCUMENTI ESERCITAZIONI 1 RICERCA PROGETTAZIONE ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ESTIMO CIVILE (ore 7 ) 1 – Caratteristiche del mercato immobiliare urbano; 2 _ Caratteristiche influenti sul valore dei fabbricati. STIMA DEI FABBRICATI CIVILI ( ore 7 ) 1 – Il valore di mercato dei fabbricati civili; 2 – Determinazione del saggio di capitalizzazione ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- 3 – Aggiunte e detrazioni a valor capitale; 4 – Il valore di trasformazione dei fabbricati civili; 5 – Il valore complementare dei fabbricati civili. STIMA DELLE AREE FABBRICABILI ( ore 7 ) STIMA DEI VALORI CONDOMINIALI ( ore 7 ) 1 – Regolamento di condominio; 2 – Le tabelle millesimali; 3 – I millesimi di proprietà. STIMA DEI DANNI ( ore 6 ) 1 – Il contratto di assicurazione; 2 – Criteri di valutazione dei danni; 3 – Danni da incendio; 4 – Danni da responsabilità civile. ESPROPRIAZIONI PER PUBBLICA UTILITA’( ore 8 ) 1 – Legge 25/06/1865 n.2359 (legge fondamentale); 2 – Legge per il risanamento della città di Napoli; 3 – Normative attuali della determinazione dell’indennità di esproprio per casa di pubblica utilità. STIME RELATIVE ALLE SERVITU PREDIALI ( ore 6 ) 1 – Servitù di acquedotto; 2 – Servitù di passaggio; 3 – Servitù di elettrodotto. STIME RELATIVE AI DIRITTI DI USUFRUTTO ( ore 7 ) IL DIRITTO DI SUPERFICE ( ore 5 ) STIMA PER SUCCESSIONE EREDITARIA ( ore 8 ) 1 – Successione legittima; 2 – Successione testamentaria; 3 – Successione necessaria. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- LIBERA PROFESSIONE IN CAMPO ESTIMATIVO ( ore 7 ) ESTIMO CATASTALE ( ore 7 ) 1 – Catasto terreni ( cenni ); 2 – Catasto edilizio urbano. 3 - L'imu ( fotocopie consegnate in classe con esempi di calcolo ) Per la scansione temporale si sono rispettati i tempi previsti all’inizio dell’anno. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO RIVISTE, GIORNALI 1 LIBRI DI TESTO 5 FONTI E DOCUMENTI 4 ALTRO (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE RECUPERO IN ITINERE "TUTORATO" E’ STATO FREQUENTATO DA TUTTI GLI ALUNNI CHE NE HANNO FATTO RICHIESTA. CORSO EXTRA CURRICULARE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE LEZIONI FUORI SEDE VIAGGI D'ISTRUZIONE ALTRO Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: Eventuali osservazioni ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERROGAZIONI DI GRUPPO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) PROVE APERTE in particolare: - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) 4 - ANALISI DEL TESTO - TEMI - PROBLEMI - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI - RICERCHE - ALTRO (SPECIFICARE)CASI PRATICI PROFESSIONALI 5 Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 5 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 2 IMPEGNO 1 PROGRESSO 1 ALTRO Eventuali osservazioni Pontedera, 15/06/2012 Prof. Giuseppe Bettini GLI ALUNNI --------------------------------------------- Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. MASSIMILIANO LA PUSATA Materia IMPIANTI Classe 5 Ag ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Conoscere le principali Normative sugli impianti interni degli edifici Classificare gli impianti in relazione alle loro caratteristiche fisico - tecniche Conoscere le problematiche connesse con l’inserimento degli impianti civili negli edifici Collegare le scelte progettuali con la tutela dell’ambiente e con la sicurezza COMPETENZE 1 2 3 4 5 Saper interpretare documenti originali (Tabelle, grafici, manuali, normative ecc.) Essere in grado di elaborare dati e di utilizzarli nel calcolo di semplici impianti Saper documentare e relazionare il proprio lavoro anche in termini progettuali Utilizzare efficacemente ed appropriatamente il linguaggio tecnico impiantistico Esser capaci di analizzare problemi di impiantistica civile e di proporre soluzioni sintetiche Raggiungimento degli obiettivi Gli obiettivi comportamentali, per quanto riguarda la puntualità e la precisione nell'esecuzione dei compiti assegnati, la correttezza nei rapporti interpersonali e la partecipazione al lavoro individuale e di gruppo sono stati solo in parte raggiunti dagli alunni. Gli obiettivi cognitivi legati alla materia in oggetto si ritengono conseguiti per la maggior parte degli alunni. Gli obiettivi relativi alle competenze sono stati pienamente conseguiti da una piccola parte della classe; una metà degli alunni ha raggiunto tali obiettivi anche se in modo non completo, mentre gli altri hanno raggiunto competenze al di sotto della sufficienza. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- CONTENUTI (e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico) Nei primi due mesi dell'anno scolastico è stato affrontato il tema della sicurezza, del risparmio energetico e della tutela ambientale negli impianti per edifici civili con riferimenti alla relativa Normativa. Inoltre sono state analizzate le problematiche inerenti l’uso di energie integrative. Nei successivi due mesi si sono analizzati alcuni blocchi tematici svolti negli anni precedenti: impianti elettrici negli edifici civili e Normativa ad essi relativa, condotte in pressione, teoria dei canali, impianti idrici. Quest'ultimo argomento è stato integrato con lo studio delle reti distributive di acqua potabile, della produzione e distribuzione di acqua calda sanitaria, dei materiali impiegati negli impianti idrici e del loro proporzionamento. Nel mese di Febbraio si è trattato lo scarico e lo smaltimento delle acque reflue, procedendo con i seguenti argomenti: scarico delle acque meteoriche, scarico delle acque nere e grigie, criteri empirici di calcolo, ventilazione primaria e secondaria, materiali impiegati, sollevamento dei liquami, smaltimento nell'ambiente, legge Merli, caratteristiche e disposizione degli apparecchi sanitari; il trattamento dei rifiuti, fosse settiche, fosse Imhoff, depuratori. Questi ultimi due argomenti sono stati svolti prevalentemente in modo teorico, senza evidenziare problemi applicativi, peraltro abbastanza complessi per gli obiettivi previsti. Nel mese di Marzo sono stati classificati e descritti gli impianti a gas e gli scaldacqua in genere. Nel mese di Aprile si è svolto il blocco tematico riguardante gli impianti termici e più precisamente i seguenti argomenti: principi di climatizzazione degli ambienti, classificazione degli impianti termici, impianti centralizzati ed autonomi, caratteristiche degli impianti ad acqua calda, elementi principali, pompe e vaso di espansione, apparecchi di sicurezza e dispositivi di regolazione, dimensioni e caratteristiche costruttive del locale caldaia, gli impianti di distribuzione ad acqua con circolazione naturale e forzata, esempi di dimensionamento, calcolo della portata della pompa, cenni su altri sistemi di erogazione del calore (termoconvettori, strisce e pannelli radianti). In Maggio si è trattato l'argomento relativo al dimensionamento dell'impianto termico secondo il D. Lgs. 192/2005 e successive modifiche, ed in particolare: dispersioni termiche, bilancio energetico, zone climatiche e gradi giorno, calcolo della trasmittanza, calcolo dell’indice E.P., scambi di calore tra ambienti esterni ed interni, ventilazione, ponti termici, apporti dovuti a sorgenti interne, radiazioni solari, coefficienti correttivi, rendimenti; verifica dell'isolamento termico negli edifici. Su questo blocco tematico, inoltre, sono state realizzate delle applicazioni nell'ambito dell'Area di Progetto. L'ultima parte dell'Anno Scolastico è stata dedicata alla revisione degli elaborati relativi all’Area di Progetto, nella quale gli studenti, divisi in gruppi, hanno sviluppato schemi di massima di inserimento dell’impianto termico e dell’impianto di smaltimento acque reflue negli edifici progettati per il corso di Disegno e progettazione. Per tutto il corso di Impianti è stato privilegiato l'aspetto dell'inserimento degli impianti tecnici nel contesto edile rispetto a quello dello specifico funzionamento e della tecnologia usata. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- METODI LEZIONE FRONTALE 3 LEZIONE INTERATTIVA 1 SCOPERTA GUIDATA 1 PROBLEM SOLVING 3 ANALISI DEI CASI 1 ANALISI FONTI E DOCUMENTI 1 ESERCITAZIONI 3 RICERCA 1 PROGETTAZIONE 2 ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni La materia "Impianti" coinvolge nel processo progettuale le conoscenze tecniche e normative acquisite, l'analisi dei problemi da risolvere, e l’organizzazione funzionale dell'opera da realizzare, con evidente interazione con altre problematiche tecniche. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 1 LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO RIVISTE, GIORNALI LIBRI DI TESTO 4 FONTI E DOCUMENTI 3 ALTRO (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE mediante discussione in classe degli argomenti trattati "TUTORATO" CORSO EXTRA CURRICULARE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni Lo studio della materia “Impianti” nella quinta classe del corso geometri è sostanzialmente teorico e sintetizza un percorso sviluppato durante il triennio finale, oltre ad integrare con una conoscenza più approfondita della Normativa le nozioni legate all’aspetto applicativo, curato prevalentemente nelle classi terza e quarta. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE 1 LEZIONI FUORI SEDE 1 VIAGGI D'ISTRUZIONE 1 ALTRO Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERROGAZIONI DI GRUPPO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) 5 PROVE APERTE in particolare: - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) 2 - ANALISI DEL TESTO - TEMI - PROBLEMI 1 - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI 2 - RICERCHE - ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 4 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 3 IMPEGNO 3 PROGRESSO 2 ALTRO Eventuali osservazioni La classe ha mostrato mediamente poco interesse per la materia e, soprattutto, solo alcuni si sono impegnati per raggiungere risultati di livello pari alle rispettive attitudini. Pontedera, 14 Maggio 2012 Prof. Massimiliano La Pusata Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2012 /2013 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. ANTONIO METRANGOLO Materia MATEMATICA Classe V° Ag ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Conoscere la definizione di derivata e le regole di derivazione di funzioni composte. Conoscere la definizione di : funzione crescente e decrescente , massimi e minimi relativi , concavità e punti di flesso. Conoscere le le regole per la determinazione dei punti di massimo e minimo relativi , di flesso. Conoscere la definizione di integrale indefinito ; la definizione di funzione primitiva e di funzione integrale. Conoscere le principali regole di integrazione : integrazioni immediate e loro generalizzazione, per decomposizione, integrazione di funzioni razionali fratte, integrazione per sostituzione. Conoscere la definizione di integrale definito. Teorema fondamentale del calcolo integrale COMPETENZE 1 2 3 4 5 Saper utilizzare le regole di derivazione per determinare le derivate delle principali funzioni e delle funzioni composte. Saper determinare massimi, minimi relativi, punti di flesso; individuare in un grafico gli intervalli di crescenza e decrescenza, di concavità e di convessità : interpretazione di un grafico e rappresentazione grafica di una funzione. Saper applicare le principali regole di integrazione. Saper calcolare l’area di parti di piano comprese tra curve Raggiungimento degli obiettivi Si deve sottolineare che la classe nel corso del quinquienno non ha avuto continuità didattica nella materia ed è stata da me seguita solo nell’ultimo anno scolastico. Sin da subito si sono evidenziate delle carenze diffuse di metodo e di contenuti, che però non sono state sempre compensate da una partecipazione assidua e da un impegno adeguato a casa. I contenuti sono stati acquisiti in maniera frammentaria e superficiale dalla maggior parte della classe. La prima parte dell’anno scolastico è stata dedicata alle esercitazioni in classe e a spiegazioni in modo da riprendere argomenti relativi agli anni precedenti, propedeutici alla programmazione dell’ultimo anno . Questa attività si è resa necessaria per il consolidamento e la stratificazione delle conoscenze, consolidamento che è stato raggiunto solo da pochi alunni. Non è stato possibile quindi svolgere ed affrontare tutti gli argomenti prefissati a causa delle notevoli difficoltà evidenziate. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- CONTENUTI (e loro organizzazione temporale: periodo per ciascun modulo/blocco tematico) CALCOLO DIFFERENZIALE ( periodo settembre –gennaio 2012) RIPASSO DI DERIVATE DI UNA FUNZIONE AD UNA VARIABILE Derivate di funzioni elementari, derivate delle funzioni inverse e composte. ESAME DI FUNZIONI ANALITICHE CON IL CALCOLO DIFFERENZIALE. Definizione di : funzione crescente e decrescente, massimi e minimi relativi ed assoluti. Teorema 1: Sia y=f(x) crescente ( decrescente ) in un intervallo [a,b], continua e derivabile, allora f ' (c) >= 0 ( <= 0 ) per ogni c di [a,b]. Teorema 2 : Sia y=f(x) derivabile in [a,b] , se per ogni c di [a,b] f ' (c) > 0 ( < 0 ) allora f(x) è crescente ( decrescente ) nell' intervallo stesso. Regola per la determinazione dei punti di massimo e minimo relativi con il metodo dello studio del segno della derivata prima. Teorema 3 : Sia y = f(x) definita in (a,b) e c appartenente ad ( a,b ) . Se c è punto di massimo (minimo) relativo per f(x) in (a,b) e se f(x) è derivabile in c allora f ' (c) = 0 (significato geometrico) CALCOLO INTEGRALE ( periodo febbraio- maggio 2012 ) INTEGRALE INDEFINITO ED I METODI DI INTEGRAZIONE. L' integrale indefinito e le sue proprietà. Funzioni primitive di una funzione data. Integrazione immediata. Integrazione per decomposizione. Integrazione per sostituzione. Integrazione di alcune funzioni razionali fratte. INTEGRALE DEFINITO . Regola per il calcolo dell’integrale definito ; calcolo di aree di parti finite di piano comprese tra curve. METODI ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- LEZIONE FRONTALE 4 LEZIONE INTERATTIVA 4 SCOPERTA GUIDATA 2 PROBLEM SOLVING ANALISI DEI CASI ANALISI FONTI E DOCUMENTI ESERCITAZIONI 4 RICERCA PROGETTAZIONE ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO RIVISTE, GIORNALI LIBRI DI TESTO 5 FONTI E DOCUMENTI ALTRO (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE 4 "TUTORATO" 2 CORSO EXTRA CURRICULARE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA 0 INCONTRI CON ESPERTI 0 VISITE GUIDATE 0 LEZIONI FUORI SEDE 0 VIAGGI D'ISTRUZIONE 0 ALTRO 0 Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: Eventuali osservazioni ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERROGAZIONI DI GRUPPO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) 1 PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) 2 PROVE APERTE in particolare: - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) - ANALISI DEL TESTO - TEMI - PROBLEMI - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI - RICERCHE - ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni 4 4 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 5 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 2 IMPEGNO 2 PROGRESSO 2 ALTRO 0 Eventuali osservazioni Pontedera, 15/5/2012 Prof. Antonio Metrangolo Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO del 15 Maggio" DEL C. D. C. Prof. MICHELE PERRETTI Materia Topografia e Fotogrammetria Classe V AG ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Conoscere i fondamenti della progettazione stradale di massima di un breve tronco stradale, sia dal punto di vista planimetrico che altimetrico, con le tecniche, le convenzioni e la rappresentazione grafica della planimetria, profilo altimetrico, sezioni , diagramma delle aree depurato dai paleggi, diagramma di Brukner. Conoscenza dei fondamenti teorici per il calcolo degli elementi delle curve circolari, come elementi di raccordo dei vari rettifili, e di tutti gli elementi necessari per il loro tracciamento. Conoscenza dei metodi di misura delle superfici agrarie, e le tecniche della loro divisione con imetodi classici. Conoscenza dei metodi per il calcoli dei volumi delle terre, e il loro utilizzo sia nella progettazione stradale che negli spianamenti. Conoscenza del rilievo topografico e la sua restituzione grafica. COMPETENZE 1 2 3 4 5 Saper sviluppare la progettazione stradale in termini interpretazione degli elaborati di progetto redatti. Saper redigere un calcolo dei volumi di scavo e riporto nella progettazione stradale. Saper affrontare con gli appropriati metodi la misura della superficie agraria. Saper redigere nelle linee essenziali uno spianamento. Saper affrontare lo sviluppo del calcolo relativo a un rilievo topografico. Raggiungimento degli obiettivi La classe sotto il profilo dell’apprendimento e l’elaborazione dei contenuti appresi, puo’ essere suddivisa in tre gruppi: -un primo gruppo con livello discreto, costituito da cinque alunni con buone capacità di rielaborazione; -un secondo gruppo, costituito dalla maggior parte della classe che presenta livelli di sufficienza o quasi sufficienza; -un terzo gruppo costituito da tre elementi con livello di insufficienza. Nel mese di novembre ha avuto inizio il progetto di un breve tronco stradale il quale ha assorbito buona parte dello sviluppo del programma. Il livello medio della classe si attesta su un livello di sufficienza. Lo svolgimento del programma è stato accompagnato per ogni argomento con lo sviluppo di esercizi numerici tipici della disciplina. In riferimento ai contenuti svolti, la maggior della classe ha raggiunto gli obiettivi minimi per livello di sufficienza, stabiliti dai seguenti punti: -saper sviluppare e risolvere le problematiche di un progetto stradale in via preliminare; -conoscenza dei metodi per il calcolo delle superfici agrarie e le varie operazioni topografiche che su di esse vengono eseguite; -la conoscenza delle metodologie per riportare su carta il rilievo del territorio e gli elementi caratterizzanti la rappresentazione. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- CONTENUTI (e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico) -Il modulo “Strade e progetto stradale” è stato affrontato sin dall’inizio dell’anno scolastico, per permettere alla classe di iniziare lo sviluppo del progetto sin dal mese di novembre, tale modulo sarà ultimato entro fine maggio. I contenuti svolti sono:rappresentazione del territorio (piani quotati e piani a curve di livello); la pendenza e i suoi aspetti geometrici, la pendenza nella progettazione della strade; sviluppi storici e gli elementi costruttivi delle strade inquadramento tipologico delle strade; la velocità di progetto; evoluzione storica e tipologica delle strade; il manufatto stradale (corpo stradale, sezione stradale, le scarpate e opere d’arte, ecc.); la piattaforma stradale; il traffico e i suoi indici e le prescrizioni normative secondo il D.M. 5 novembre 2001”Norme Funzionali e Geometriche per la Costruzione delle Strade” relativamente alla piattaforma stradale e la sua sagomatura; l’inquadramento tipologico delle strade italiane; prescrizione normative per la sagomatura delle piattaforme; le curve circolari; la sagomatura della piattaforma nelle curve e nei rettifili; il comportamento del veicolo in curva;l’andamento planimetrico di una strada,studio del tracciato stradale; il tracciolino e sua costruzione, apertura di compasso , la poligonale d’asse, i picchetti; la pendenza longitudinale, lunghezza massima rettifili, rapporti tra due curve successive; classificazioni delle curve circolari, la geometria delle curve circolari; i tornanti; il profilo altimetrico, tipi di sezioni stradali; le livellette, le livellette di compenso,centro di compenso; pendenza della livelletta; le quote di progetto, le quote rosse; punti di passaggio; rappresentazione trasversale delle sezioni stradali; calcolo delle aree delle sezioni stradali; determinazioni dei volumi di scavo e riporto e punti di passaggio nel solido stradale;formula delle sezioni ragguagliate; i movimenti di terra, diagramma delle aree; diagramma delle aree depurato, i paleggi; il profilo di Brukner; -Il modulo “Misura e divisione delle aree” la trattazione è iniziata agli inizi di febbraio ed è durata fino all’inizio di aprile. I contenuti svolti sono: la superficie agraria e la sua misura; i metodi di calcolo delle aree:metodi numerici (area di un appezzamento rilevato per allineamenti, area di un appezzamento rilevato per trilaterazione, area di un appezzamento rilevato per coordinate cartesiane, area di un appezzamento rilevato per coordinate polari; area di un appezzamento rilevato per camminamento);metodi grafo-numerici (trasformazione di un poligono in triangolo equivalente, trasformazione di un trapezio in rettangolo equivalente; l’integrazione grafica;; il concetto di frazionamento; le fasi del frazionamento e le sue finalità; divisione di particelle a forma triangolare con valore unitario costante proporzionalmente a dei numeri; caso di dividenti uscenti da un vertice; dividenti uscenti da un punto che si trova su un lato;dividenti uscenti da un punto interno all’appezzamento; dividenti con direzione assegnata; problema del trapezio. -Il modulo “Spianamenti” la trattazione è iniziata a metà aprile ed è durata fino a metà maggio. Definizione di spianamento. Generalità sul progetto di uno spianamento. Quote di progetto. Quote rosse. Calcolo dei volumi di scavo e riporto. Spianamento di compenso con piano orizzontale. Spianamento con piano inclinato passante per tre punti di posizione nota. Spianamento con piano inclinato con pendenza assegnata. Cenni sugli spianamenti sui piani a curve di livello. Il progetto stradale è stato realizzato suddividendo la classe in gruppi di lavoro composti da tre o quattro persone al fine di abituare ciascun elemento al lavoro di gruppo. N.B. Per maggior dettaglio degli argomenti effettivamente svolti si fa riferimento al programma disciplinare allegato alla presente relazione ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- METODI LEZIONE FRONTALE 5 LEZIONE INTERATTIVA 0 SCOPERTA GUIDATA 0 PROBLEM SOLVING 3 ANALISI DEI CASI 1 ANALISI FONTI E DOCUMENTI 0 ESERCITAZIONI 4 RICERCA 0 PROGETTAZIONE 5 Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Nel corso dello svolgimento delle esercitazioni numeriche sono emerse varie problematiche che nel corso delle lezioni frontali non potevano essere evidenziate, con lo scopo di completare l’argomento affrontato. STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 2 LABORATORIO LINGUISTICO 0 LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE 4 VISITE AZIENDALI 0 LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI 0 SCHEDE STIMOLO 0 RIVISTE, GIORNALI 0 LIBRI DI TESTO 4 FONTI E DOCUMENTI 0 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Nel corso dell’anno sono state fatte diverse esercitazioni riguardanti la risoluzione di problemi a completamento delle lezioni. ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE SI "TUTORATO" NO CORSO EXTRA CURRICULARE NO (indicare le modalità) Eventuali osservazioni Quattro i casi di recupero al quale è stato consigliato lo studio individuale. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA 0 INCONTRI CON ESPERTI 0 VISITE GUIDATE 0 LEZIONI FUORI SEDE 0 VIAGGI D'ISTRUZIONE 1 ALTRO 0 Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: Visita di istruzione alla città Barcellona (Spagna) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: RISOLUZIONI NUMERICA DI PROBLEMI TOPOGRAFICI PIU’ O MENO COMPLESSI 5 Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Nessuna ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE -LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ -INTERESSE E PARTECIPAZIONE -IMPEGNO Eventuali osservazioni Nessuna Pontedera, 14 maggio 2011 Prof. Michele Perretti N.B. In allegato programma dettagliato della disciplina ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE E PER GEOMETRI ‘E. Fermi’ Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: [email protected] PROGRAMMA SVOLTO Nome e cognome del professore: Michele Perretti DISCIPLINA INSEGNATA: TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA Libro di testo in uso: MISURE RILIEVO E PROGETTO Vol. 3 Autori: R. Cannarozzo, L. Cucchiaini, W. Meschieri Editore Zanichelli CLASSE: V SEZ.: AG A.S. 2011-2012 Titolo: UNITA’ 1: Sviluppi storici ed elementi costruttivi delle strade L’origine delle strade moderne e il loro sviluppo storico. Il manufatto stradale. Corpo stradale. La sovrastruttura.La sezione stradale. La piattaforma. La careggiata. Lo spartitraffico. Le scarpate. Pendenza delle scarpate.Le opere d’arte (cunette, muri di sostegno, ponti, tombini, ecc.) 1 Titolo: UNITA? 2: Il Traffico, la velocita’ di progetto e le norme. La tipologia delle strade in Italia. Fattori del traffico. Gli indici di traffico. Classificazione delle strade. Le prescrizioni normative secondo il D.M. del 5 novembre 2001 “Norme Funzionali e Geometriche per la Costruzione delle Strade La velocità di progetto.Prescrizioni normative per la sagomatura della piattaforma. Pendenza trasversale della piattaforma nelle curve. Il comportamento del veicolo in curva.Raggio minimo delle curve circolari. Titolo: UNITA’ 3: La planimetria della strada Lo studio del tracciato dell’asse della strada. Il tracciolino a pendenza costante. L’apertura di compasso. Criteri per la scelta del tracciato. La poligonale d’asse. I rettifili . Lunghezza massima dei rettifili. Le curve circolari. Le proprietà dei cerchi. Calcolo degli elementi delle curve circolari (raggio, tangente, sviluppo, saetta, ecc.). I picchetti o sezioni. Curve vincolate. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- Titolo: UNITA’ 4: L’andamento altimetrico della strada Il profilo altimetrico del terreno e sua rappresentazione. Il profilo altimetrico di progetto. Le distanze parziali. Le distanze progressive. Le livellette. Pendenza di una livelletta. Le quote di progetto. Le quote rosse. I punti di passaggio. Posizione e quota dei punti di passaggio. Le livellette di compenso: con quota iniziale nota, con pendenza assegnata, con quota intermedia nota. Il centro di compenso. Il quaderno delle sezioni. Le sezioni trasversali. L’area delle sezioni trasversal: sterro, riporto e miste. Determinazione ei punti di passaggio. Le sezioni parzializzate. Titolo: UNITA’ 5: I movimenti di terra e calcolo dei volumi del solido ----------------------stradale I volumi di sterro e di riporti. I paleggi.Il volume del solido stradale: tra due sezioni omogenee, tra sezioni non omogenee, tra sezioni miste.Il diagramma delle aree. Il diagramma delle aree depurato. Il diagramma di Brukner. Cenni sullo studio dei cantieri Titolo: UNITA’ 6: Il calcolo delle aree. La superficie agraria.Metodi per il calcolo della superficie agraria: numerici, grafonumerici,metodi grafici, metodi meccanici. Metodi numerici: area di un appezzamento rilevato per allineamenti; area di un appezzamento rilevato per trilaterazione; area di appezzamento rilevato per coordinate cartesiane (formula di gauss); area di un appezzamento rilevato per coordinate polari; area di un appezzamento rilevato per camminamenti. Metodi grafici: trasformazioni di un trapezio in un rettangolo equivalente, l’integrazione grafica, l’integrazione grafica per un poligono chiuso. Titolo: UNITA’ 7: La divisione delle aree. Il frazionamento delle aree e le sue fasi. Divisione di particelle di forma triangolare con valore unitario costante:dividente uscente da un vertice, dividente uscente da un punto su un lato,dividenti uscenti da un punto interno all’appezzamento, dividenti parallele ad un lato, dividenti perpendicolari a un lato.Divisione di un’area quadrilatera (problema del trapezio).Divisone di quadrilateri:con dividenti uscenti da un vertice, da un punto interno di posizione nota, da un punto posto su un lato. Divisione di aree con diverso valore unitario. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------- Titolo: UNITA’ 5: Spianamenti Definizione di spianamento. Generalità sul progetto di uno spianamento. Quote di progetto. Quote rosse. Calcolo dei volumi di scavo e riporto. Spianamento di compenso con piano orizzontale. Spianamento con piano inclinato passante per tre punti di posizione nota. Spianamento con piano inclinato con pendenza assegnata. Cenni sugli spianamenti sui piani a curve di livello. Titolo: Esercitazioni Nel corso dell’anno sono state svolte delle esercitazioni numeriche per casi tipici di ciascuna unità. Esercitazione al Cad per lo sviluppo del progetto stradale in forma individuale per ciascun alunno. Gli Alunni _________________ _________________ Pontedera lì, 14 Maggio 2012 Il Docente Prof. Michele Perretti Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.tdnet.it/scuole/itcgefermi/ E-Mail: [email protected] ESAMI DI STATO A. S. 2011/2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL “DOCUMENTO” DEL C. D. C. Prof. STEFANO CONSANI Materia EDUCAZIONE FISICA Classe 5AG ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Acquisizione del valore della corporeità attraverso esperienze di attività motorie e sportive Consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona Approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive. Arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé. COMPETENZE 1 2 3 4 5 Gli alunni sanno eseguire esercizi di coordinazione semplice e complessa. Gli alunni raggiungono un livello adeguato di prestazioni fisiche in relazione al livello di crescita. Gli alunni sanno eseguire i fondamentali dei giochi sportivi ed i gesti delle discipline principali dell’atletica leggera. Eseguono esercizi di preacrobatica, esercizi ai grandi attrezzi ed esercizi con piccoli attrezzi. Sanno adempiere a compiti di giuria ed arbitraggio nelle varie discipline sportive. Raggiungimento degli obiettivi Tutti questi obiettivi si possono considerare in linea di massima raggiunti. CONTENUTI (e loro organizzazione temporale) Potenziamento fisiologico Rielaborazione schemi motori Sviluppo socialità Conoscenza e pratica delle attività sportive Lezioni teoriche e prove scritte 12 ore 12 ore 10 ore 16 ore 12 ore ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Programma svolto POTENZIAMENTO ORGANICO: Potenziamento aerobico e anaerobico alattacido con recuperi totali: Potenziamento muscolare mediante esercitazioni a carico naturale, con palla medica ed esercizi di isometria: Ricerca del miglioramento della velocità, esercitazioni di impulso e reattività. Esercitazioni di mobilizzazione articolare, in particolare del cingolo scapolo-omerale e coxofemorale. Gare e giochi di velocità, resistenza e destrezza. RIELABORAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE: affinando e integrando quelli acquisiti in precedenza mediante una polivalenza di attività orientate alla ricerca degli automatismi specie nell’attività sportiva. Esercitazioni individuali a coppie ed a gruppi. CONSOLIDAMENTO DEL CARATTERE, SVILUPPO DELLA SOCIALITA’ E DEL SENSO CIVICO: Ogni attività è stata ad esso finalizzata, in particolare l’organizzazione dei giochi di squadra e l’affidamento a turno di compiti di giuria ed arbitraggio. CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE: Fondamentali individuali e di squadra di pallavolo, pallacanestro, calcetto, tennis tavolo. Atletica leggera. TEORIA: Anatomia e fisiologia dell’apparato scheletrico, muscolare, cardiocircolatorio, respiratorio. Informazioni sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni. Cenni di pronto soccorso. Regolamenti dei giochi sportivi effettuati praticamente. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- METODI LEZIONE FRONTALE 5 LEZIONE INTERATTIVA SCOPERTA GUIDATA 1 PROBLEM SOLVING 1 ANALISI DEI CASI ANALISI FONTI E DOCUMENTI ESERCITAZIONI 5 RICERCA PROGETTAZIONE ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO RIVISTE, GIORNALI LIBRI DI TESTO 2 FONTI E DOCUMENTI ALTRO 5 (barrare le caselle che interessano) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Sono state utilizzate tutte le attrezzature della palestra, degli impianti all’aperto e dello stadio Comunale. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE X “TUTORATO” CORSO EXTRA CURRICULARE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI STAGE CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE LEZIONI FUORI SEDE VIAGGI D’ISTRUZIONE ALTRO 3 Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Partecipazione ai Giochi Sportivi Scolastici in varie discipline sportive ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERROGAZIONI DI GRUPPO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI PROVE STRUTTURATE in particolare: RICONOSCIMENTO (VERO/FALSO) DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA (SM) 1 CORRISPONDENZA COMPLETAMENTO (CON ELEMENTI) ALTRO (SPECIFICARE) 5 TEST PROVE SEMISTRUTTURATE in particolare: DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA (DOMANDE STRUTTURATE) 1 COMPLETAMENTO (IN BIANCO) PROBLEMI A SOLUZIONE RAPIDA CASI PRATICI E PROFESSIONALI ALTRO (SPECIFICARE) 1 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- PROVE APERTE in particolare: DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) 1 ANALISI DEL TESTO TEMI PROBLEMI TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI RIASSUNTI RICERCHE ALTRO (SPECIFICARE) Giochi 5 Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 5 METODO DI STUDIO 30 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 5 IMPEGNO 5 PROGRESSO 4 ALTRO ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Eventuali osservazioni Pontedera, 12/05/2012 Prof. STEFANO CONSANI Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi" Pontedera - (PI) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-Mail: mail@itcgfermi ESAMI DI STATO A. S. 2011 /2012 RELAZIONE FINALE ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C. Prof. Maria Beatrice Taddei Materia I.R.C. Classe 5^ Ag OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di: CONOSCENZE 1 2 3 4 5 Conoscere i principi ispiratori della morale cattolica Conoscere la posizione cattolica sulla pena di morte Conoscere la posizione e l'atteggiamento della Chiesa nei confronti del popolo ebreo nel corso dei secoli Conoscere i dati essenziali relativi allo sterminio degli ebrei d’Europa durante la Seconda Guerra Mondiale Conoscere le tipologie di matrimonio presenti in Italia e le caratteristiche essenziali del sacramento del matrimonio COMPETENZE 1 2 3 4 Saper valutare criticamente e confrontare le posizioni laica e cattolica su alcuni dei principali temi di morale Saper valutare e confrontare la posizione cattolica con quella laica nei confronti della pena di morte Saper valutare la singolarità della Shoah e come questo evento metta in discussione la comprensione di Dio Saper confrontare le caratteristiche essenziali del sacramento del matrimonio con quelle del matrimonio civile 5 Raggiungimento degli obiettivi Gli obiettivi sono stati raggiunti ad un buon livello dalla maggior parte degli alunni; alcuni hanno evidenziato migliori senso critico e partecipazione. CONTENUTI (e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico) La pena di morte (settembre-dicembre 2011: 11 ore): 1. Funzioni della pena 2. La pena di morte nel mondo, con particolare attenzione alla situazione americana 3. La posizione cattolica La Chiesa e gli Ebrei (gennaio-aprile 2012: 9 ore) 1. La Chiesa e gli ebrei 2. Lo sterminio degli ebrei d’Europa sotto la Germania nazista 3. La riflessione su Dio della teologia ebraica e cristiana a partire da Auschwitz Il matrimonio (maggio-giugno 2012: 6 ore) 1. Il matrimonio nella nostra legislazione 2. Matrimonio civile e divorzio 3. Sacramento del Matrimonio e nullità METODI LEZIONE FRONTALE 2 LEZIONE INTERATTIVA 4 SCOPERTA GUIDATA 1 PROBLEM SOLVING 1 ANALISI DEI CASI 2 ANALISI FONTI E DOCUMENTI 3 ESERCITAZIONI 1 RICERCA 1 PROGETTAZIONE 1 ALTRO Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Sono state privilegiate metodologie che permettono l’interazione ed il confronto dell’insegnante con gli alunni e di questi fra loro e la partecipazione attiva di tutta la classe. STRUMENTI LABORATORIO MULTIMEDIALE 1 LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE VISITE AZIENDALI LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI SCHEDE STIMOLO 2 RIVISTE, GIORNALI 2 LIBRI DI TESTO 1 FONTI E DOCUMENTI 3 ALTRO (LAB. AUDIOVISIVI) (barrare le caselle che interessano) 5 Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Si è ricorso il più possibile all’uso di film, documentari, testimonianze registrate, perché questo linguaggio risulta più immediato e fruibile da parte degli alunni. ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO CURRICULARE "TUTORATO" CORSO EXTRA CURRICULARE (indicare le modalità) Eventuali osservazioni ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI CORSI EXTRA INCONTRI CON ESPERTI VISITE GUIDATE LEZIONI FUORI SEDE VIAGGI D'ISTRUZIONE ALTRO Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Specificare: Eventuali osservazioni STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA VERIFICHE ORALI: INTERROGAZIONI INDIVIDUALI INTERROGAZIONI DI GRUPPO INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI VERIFICHE SCRITTE: PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…) PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA, COMPLETAMENTO…) PROVE APERTE in particolare: - DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE) - ANALISI DEL TESTO - TEMI - PROBLEMI - TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI - RICERCHE - ALTRO (SPECIFICARE) Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5 (1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente) Eventuali osservazioni Il raggiungimento degli obiettivi formativi e cognitivi è stato verificato solo oralmente, attraverso le risposte a domande relative ai documenti (scritti o audiovisivi) esaminati e gli interventi e le osservazioni personali durante il lavoro di classe. ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ 3 INTERESSE E PARTECIPAZIONE 5 IMPEGNO 5 PROGRESSO 3 ALTRO Eventuali osservazioni Considerando che la materia dispone di una sola ora settimanale e data che lo specifico della disciplina impone di privilegiare il raggiungimento degli obiettivi formativi rispetto a quelli cognitivi (tanto è vero che la valutazione dell’I.R.C. non è epressa in valori numerici), si sono valutati principalmente l’impegno, la qualità della partecipazione, la pertinenza e autonomia critica degli interventi e l’interesse dimostrato durante le lezioni. Pontedera, 14 maggio 2012 Prof.ssa Maria Beatrice Taddei