Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi"
Pontedera - (PI)
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ESAMI DI STATO
A. S. 2011 / 2012
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Quinta Geometri sezione A
1. INDIVIDUAZIONE DEL PROFILO FORMATIVO IN USCITA DAL
CORSO
GEOMETRI PROGETTO 5
Il profilo formativo dell’allievo geometra riguardano le competenze, che si basa
prevalentemente sul possesso di capacità grafico-progettuali relative ai settori del rilievo e delle
costruzioni e di concrete conoscenze inerenti la gestione e l'organizzazione del territorio, il tutto
completato da conoscenze economiche giuridiche e amministrative riguardanti i settori
sopramenzionati.
2. STORIA DELLA CLASSE
2.A. STUDENTI
La classe risulta composta da n°22 alunni, con la seguente evoluzione riportata nella seguente
tabella:
CLASSE III
ISCRITTI:
RITIRATI:
AMMESSI:
NON AMMESSI:
Ammessi nella
seconda sessione:
Non ammessi nella
seconda sessione
CLASSE IV
ISCRITTI:
RITIRATI:
AMMESSI:
NON AMMESSI:
Ammessi nella
seconda sessione:
Non ammessi nella
seconda sessione
20
0
8
1
9
2
22
0
2
6
CLASSE V
ISCRITTI:
RITIRATI:
AMMESSI:
AMMESSI:
22
0
/
/
0
Media del profitto globale della classe
CLASSE
Terza
Quarta
Quinta
scrutinio 1° trim.
M<5 in %
9
5 M<6 in
%
13,80
6 M<7 in % 7 M<8 in %
70,50
80
63,80
11,80
20
9
8 M<9
M 9 in %
17,70
4.40
2.B. DOCENTI
Continuità/Discontinuità didattica nel triennio
CLASSE Lettere Inglese Matematica Diritto Disegno Costruzioni Topografia Impianti Estimo Ed.
e Prog.
Fis.
a
Da 3 a
C
D
C
C
C
C
C
C
C
C
4a
Da 4a a
D
D
D
D
D
D
C
C
C
C
5a
C=continuità
D = discontinuità
3. PROFILO DELLA CLASSE
La classe, composta da 22 alunni di cui due ripetenti, sotto il profilo dell’apprendimento e del
dialogo educativo si puo’ dividere in due gruppi:
-un gruppo costituito da un numero esiguo di alunni, si è mostrato interessato e partecipe al dialogo
formativo e ha raggiunto un buon livello di preparazione;
-un gruppo costituito da un numero consistente di alunni in cui il dialogo formativo, l’interesse e la
partecipazione non è stato costante, così pure l’impegno nel lavoro domestico.
Il primo gruppo ha partecipato con interesse alle varie attività proposte e, anche se con qualche
difficoltà, ha raggiunto una discreta preparazione in quasi tutte le materie distinguendosi in
particolare in quelle professionalizzanti; il secondo gruppo, per l’incostanza nella partecipazione
alle attività svolte in classe e il poco impegno nel lavoro domestico ha ottenuto un rendimento che
non sempre si attesta sui livelli di sufficienza.
La classe dal punto di vista disciplinare, ha avuto complessivamente un comportamento non sempre
corretto, ad eccezione di alcuni elementi che hanno avuto atteggiamenti sempre rispettosi alle
regole scolastiche e al dialogo formativo.
4. OBIETTIVI IN TERMINI DI:
4.1 CONOSCENZE (si veda la relazione di ciascun docente)
1
COMPETENZE TRASVERSALI
Comunicare efficacemente utilizzando un linguaggio
corretto ed appropriato.
2
Leggere, redigere ed interpretare testi e documenti.
3
Saper documentare adeguatamente il proprio lavoro,
motivando le scelte operate.
4
Contestualizzare fenomeni ed eventi.
5
Utilizzare le tecniche informatiche.
6
Elaborare dati e rappresentarli in modo efficace.
7
Utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere
problemi nuovi.
Livello medio raggiunto
 insufficiente
 sufficiente
 discreto
 buono
 ottimo
 insufficiente
 sufficiente
 discreto
 buono
 ottimo
 insufficiente
 sufficiente
 discreto
 buono
 ottimo
 insufficiente
 sufficiente
 discreto
 buono
 ottimo
 insufficiente
 sufficiente
 discreto
buono
 ottimo
 insufficiente
 sufficiente
 discreto
 buono
 ottimo
 insufficiente
 sufficiente
 discreto
 buono
 ottimo
Osservazioni: è da sottolineare che tre elementi hanno conoscenze che si attestano su un buon
livello.
4.2 COMPORTAMENTALI
1
PARTECIPAZIONE
2
IMPEGNO
Livello medio raggiunto
 insufficiente
 sufficiente
discreto
 buono
 ottimo
 insufficiente
 sufficiente
 discreto
 buono
 ottimo
Sono state messe in atto le seguenti strategie:
(modificare quelle solo parzialmente esatte, togliere quelle non applicate aggiungere quelle
mancanti)
verifiche scritte e orali frequenti e regolari rivolte a tutta la classe su argomenti chiave;
approfondimenti e chiarimenti del testo con informazioni orali supplementari;
accertamento durante la lezione di una corretta ricezione e annotazione di terminologie
specifiche;
controllo e organizzazione del lavoro svolto a casa o in classe.
organizzazione di lavori di gruppo, anche al fine di educare all’ascolto e al rispetto
dell’opinione altrui;
5. AREA DI PROGETTO E TEMATICHE PLURIDISCIPLINARI
TRATTATE
E’ stato trattato un progetto relativo con tipologia a scelta Tale progetto vede coinvolte le discipline
di Disegno e Progettazione e Impianti.
In particolare:
Progetto di tipologia a scelta dello studente
Impianti: sarà curata l’inserimento degli schemi di impianti sia fognario che di
riscaldamento.
6. ATTIVITÀ DI POTENZIAMENTO
Nel triennio sono stati attivati corsi extracurricolari relativi all’apprendimento del disegno
computerizzato “C.A.D. 2D nella classe terza e “C.A.D. 3D nella classe quarta, ai quali hanno
partecipato la maggior parte di loro.
7. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI
INCONTRI CON ESPERTI
2
VISITE GUIDATE
2
LEZIONI FUORI SEDE
2
VIAGGI D'ISTRUZIONE
3
Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Indicare le attività più significative: viaggi di istruzione e incontri con esperti
8. CRITERI DI VALUTAZIONE
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ
4
INTERESSE E PARTECIPAZIONE
3
IMPEGNO
3
PROGRESSO
2
CORRISPONDENZA TRA VOTI NUMERICI E LIVELLI DI
APPRENDIMENTO
LIVELLO
Assolutamente insufficiente
Voto 1-2
Gravemente insufficiente
Voto 3
ACQUISIZIONE
CONOSCENZE
APPLICAZIONE
CONOSCENZE
RIELABORAZIONE
CONOSCENZE
Non esegue
compiti anche
semplici; presenta
gravissime lacune
di base; non fa
progressi
Possiede
conoscenze assai
limitate e
disorganiche
La capacità di
applicazione delle
conoscenze è nulla
o quasi nulla
La capacità di
rielaborare le
conoscenze possedute
è nulla o quasi nulla
Applica le
conoscenze
commettendo
frequenti e gravi
errori
Applica le
conoscenze
commettendo
gravi errori
Non sa rielaborare le
proprie conoscenze
quasi mai
Produce
comunicazioni
confuse ed inefficaci
Rielabora le proprie
conoscenze con
notevole difficoltà
Applica le
conoscenze
commettendo
errori non gravi
ma frequenti
Applica le
conoscenze
possedute senza
commettere errori
gravi e/o frequenti
Applica
adeguatamente le
conoscenze
possedute
Applica
efficacemente le
conoscenze
possedute
Applica le
conoscenze
possedute con
efficacia e in ogni
circostanza
Applica sempre le
conoscenze
possedute con
grande efficacia ed
originalità
La rielaborazione delle
conoscenze è limitata
e poco autonoma
Produce
comunicazioni di
difficile
comprensione con
numerosi errori
Produce
comunicazioni
imprecise con
qualche errore
Decisamente insufficiente
Voto 4
Possiede
conoscenze
frammentarie e
superficiali
Insufficiente
Voto 5
Possiede
conoscenze
lacunose e/o
approssimative
Sufficiente
Voto 6
Possiede
conoscenze
essenziali
Discreto
Voto 7
Possiede
conoscenze
appropriate
Buono
Voto 8
Possiede
conoscenze
approfondite ed
ampie
Possiede
conoscenze
complete ed
approfondite
Ottimo
Voto 9
Eccellente
Voto 10
Possiede
conoscenze
complete ed
approfondite,
arricchite da solidi
apporti personali
Rielabora in modo
abbastanza autonomo
le conoscenze
possedute
ABILITÁ
ESPOSITIVE
CON RIFERIM.
AI LINGUAGGI
DISCIPLINARI
Non produce
comunicazioni
comprensibili
Produce
comunicazioni
sostanzialmente
chiare e corrette
Rielabora in modo
autonomo le
conoscenze possedute
Produce
comunicazioni
chiare e corrette
Rielabora in modo
autonomo ed efficace
le conoscenze
possedute
Elabora le conoscenze
possedute con sicura
autonomia ed
apprezzabile efficacia
Produce
comunicazioni
chiare e ben
organizzate
Produce
comunicazioni
efficaci e ben
organizzate
Elabora le conoscenze
possedute con sicura
autonomia ed
apprezzabile efficacia
anche in situazioni
particolarmente
complesse
Produce
comunicazioni molto
efficaci e di estrema
proprietà
9. SIMULAZIONI
I° PROVA
N° Prova
Tipi di prova
2
1 prova
2 prova
Date di effettuazione
25/01/2012
13/04/2012
Secondo le quattro tipologie
ministeriali
II° PROVA
N° Prova
Tipo di prova:
2
1 prova
2 prova
Date di effettuazione
19/03/2012
14/05/2012
Secondo le tipologie somministrate negli Esami di Stato
degli anni precedenti.
III° PROVA
Data di
svolgimento
23/02/12
07/05/12
Tempo
assegnato
120 min
120 min
Materie
coinvolte
Costruzioni,
Diritto, Impianti,
Estimo, .
Costruzioni,
Diritto, Impianti,
Storia
Tipologia della
verifica
Risultato
Media voti
B. Domande a
risposta singola
11
B. Domande a
risposta singola.
11
SI ALLEGANO LE GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA 1°, 2° E 3° PROVA.
Pontedera lì, 14 Maggio 2012
Discipline
ITALIANO E STORIA
INGLESE
ELEM. DI ECONOMIA E DIRITTO
MATEMATICA E INFORMATICA
DISEGNO E PROGETTAZIONE
COSTRUZIONI
TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA
IMPIANTI
ECONOMIA ED ESTIMO
EDUCAZIONE FISICA
I. R. C.
Docenti
Salvini Mariliana
Guerriero Cinzia
Fontana Stefano
Metrangolo Antonio
Nesi Claudio
Mariotti Riccardo
Perretti Michele
La Pusata Massimiliano
Bettini Giuseppe
Consani Stefano
Taddei Maria Beatrice
ALLEGATI
Griglie di valutazione
Esempi di simulazione Terza Prova
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE E PER GEOMETRI
‘E. Fermi’ Pontedera (Pi)
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VALUTAZIONE PROVA scritta ITALIANO ( tipologia A B )
TIPOLOGIA A
TIPOLOGIA B
Analisi di testi
Saggio breve
FORMA
FORMA
Lessico
Improprio
Standard
Ricco
Ortografia/Morfosintassi
Errori molto gravi
Errori diffusi
Qualche errore
Ordine e organizzazione del discorso
Inadeguato
Parziale
Logico e coerente
INDIVIDUAZIONE del TEMA
0
1
2
Lessico
0
1
2
Ortografia/Morfosintassi
Errori molto gravi
Errori diffusi
Qualche errore
Ordine e organizzazione del discorso
Inadeguato
Parziale
Logico e coerente
TESI
Assente
Accennata
Evidente
ARGOMENTAZIONI
Assenti
Poco articolate
Adeguate
Pertinenti
USO dei DOCUMENTI
Assente
Insufficiente
Parziale
Adeguato e personale
TITOLO -DESTINAZIONE
Generico/assente
Pertinente
0
1
2
0
Parzialmen. individuato
Chiaramente individuato
Confronti critici
ANALISI STRUTTURE FORMALI
Insufficiente
Lacunosa
Completa
ANALISI della POETICA
Insufficiente
Lacunosa
Completa
ANALISI del CONTESTO
/APPROFONDIMENTO
Insufficiente
Limitata
Esauriente
1
2
0
1
2
0
1
2
0
1
2
3
Improprio
Standard
Ricco
0
1
2
Rielaborazione critica
VOTO
VOTO
PUNTEGGIO
15
14
13
12-11
10
VOTO
10
9
8
7
6
GIUDIZIO
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
PUNTEGGIO
9-8
7-6
5-4
3-2
1-0
VOTO
5
4
3
2
1
GIUDIZIO
Mediocre
Insufficiente
Grav. insuff.
Grav. insuff.
Grav. insuff.
0
1
2
0
1
2
0
1
2
0
1
2
3
0
1
2
3
0
1
VALUTAZIONE PROVA scritta ITALIANO (tipologia B C D)
TIPOLOGIA B
TIPOLOGIA C/D
Art. giornalistico
Tema di storia o di attualità
FORMA
FORMA
Lessico
Improprio
Standard
Ricco
Ortografia/Morfosintassi
Errori molto gravi
Errori diffusi
Qualche errore
Ordine e organizzazione del discorso
Inadeguato
Parziale
Logico e coerente
0
1
2
Lessico
0
1
2
Ortografia/Morfosintassi
Errori molto gravi
Errori diffusi
Qualche errore
Ordine e organizzazione del discorso
Inadeguato
Parziale
Logico e coerente
PERTINENZA ALLA TRACCIA
Fuori traccia
Parzialmente pertinente
Completa
TESI
Assente
Evidente
INFORMAZIONI E ARGOMENTAZIONI
Infondate/errate
Molto limitate
Generiche
Adeguate
Articolate e documentate
VALUTAZIONI PERSONALI
Assenti
Accettabili
Adeguate
0
1
2
ARGOMENTAZIONI e ELABORAZIONE delle 5W+H
Assenti
Poco articolate
Adeguate
Pertinenti
0
1
2
3
STILE
Piatto
Lineare
Efficace
USO dei DOCUMENTI
Assente
Insufficiente
Parziale
Adeguato e personale
TITOLO - DESTINAZIONE
Generico/assente
Pertinente
VOTO
0
1
2
0
1
2
3
0
1
Improprio
Standard
Ricco
0
1
2
VOTO
0
1
2
0
1
2
0
1
2
0
1
0
1
2
3
4
0
1
2
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA
ALUNNO: _______________________________
DESCRITTORI
PUNTEGGIO
MASSIMO
ATTRIBUIBILE
AL
DESCRITTORE
1) Conoscenza
di regole e
principi
3 punti
2) Capacità di
applicazione al
caso specifico
3 punti
3) Correttezza
di esecuzione
e/o di
esposizione
3 punti
4) Completezza
di esecuzione
3 punti
5) Conoscenza
e utilizzo di
terminologia e
simbologia
3 punti
Classe: _______
PUNTEGGIO
CORRISPONDE
LIVELLI DI VALORE/
NTE AI
VALUTAZIONE
DIVERSI
LIVELLI
- Scarsa
Punti 0
- Sufficiente
Punti 1
- Buona
Punti 2
- Ottima
Punti 3
- Scarsa
Punti 0
Punti 1
- In modo parziale
Punti 2
- Sufficiente
Punti 3
- Adeguata ed efficace
- Totalmente errato
Punti 0
- In maniera imprecisa
Punti 1
Punti 2
- In maniera accettabile
Punti 3
- In maniera corretta
- Non svolto
Punti 0
Punti 1
- Svolto in piccola parte
Punti 2
- Svolto in buona parte
Punti 3
- Svolto completamente
- Assente
Punti 0
- Incerta e imprecisa
Punti 1
Punti 2
- Sufficiente
Punti 3
- Adeguata
Totale
a. s. 2011 /2012
PUNTEGGIO
ATTRIBUITO
AL
DESCRITTORE
____/15
CORRISPONDENZA PUNTI – VOTO
PUNTI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
VOTO IN DECIMI
1
2
2
3
3
4
4
4½
5
6
6½
7
8
9
10
VOTO IN QUINDICESIMI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Voto attribuito alla prova: ____/15
Pontedera, lì
Il docente
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
ALUNNO: _______________________________
DESCRITTORI
PUNTEGGIO
MASSIMO
ATTRIBUIBILE
AL
DESCRITTORE
1) Conoscenza
di regole e
principi
3 punti
2) Capacità di
applicazione al
caso specifico
3 punti
3) Correttezza
di esecuzione
e/o di
esposizione
3 punti
4) Completezza
di esecuzione
3 punti
5) Conoscenza
e utilizzo di
terminologia e
simbologia
3 punti
Classe: _______
PUNTEGGIO
CORRISPONDE
LIVELLI DI VALORE/
NTE AI
VALUTAZIONE
DIVERSI
LIVELLI
- Scarsa
Punti 0
- Sufficiente
Punti 1
- Buona
Punti 2
- Ottima
Punti 3
- Scarsa
Punti 0
- In modo parziale
Punti 1
Punti 2
- Sufficiente
Punti 3
- Adeguata ed efficace
- Totalmente errato
Punti 0
Punti 1
- In maniera imprecisa
Punti 2
- In maniera accettabile
Punti 3
- In maniera corretta
- Non svolto
Punti 0
- Svolto in piccola parte
Punti 1
Punti 2
- Svolto in buona parte
Punti 3
- Svolto completamente
- Assente
Punti 0
Punti 1
- Incerta e imprecisa
Punti 2
- Sufficiente
Punti 3
- Adeguata
Totale
a. s. 2011 /2012
PUNTEGGIO
ATTRIBUITO
AL
DESCRITTORE
____/15
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
CORRISPONDENZA PUNTI – VOTO
PUNTI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
VOTO IN DECIMI
1
2
2
3
3
4
4
4½
5
6
6½
7
8
9
10
VOTO IN QUINDICESIMI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Voto attribuito alla prova: ____/15
Pontedera, lì
Il docente
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi"
Pontedera - (PI)
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ESAMI DI STATO
A. S. 2011 /2012
RELAZIONE FINALE
ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C.
Prof.
MARILIANA SALVINI
Materie ITALIANO
STORIA
Classe
QUINTA AG
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
OBIETTIVI DISCIPLINARI
ITALIANO
In termini di:
CONOSCENZE
Mod.1
Mod.2
Mod.3
Mod.4
Mod.5
Mod.6
Mod.7
Dal romanzo storico al romanzo verista. G. Verga.
La figura del poeta: G. D’Annunzio, G. Pascoli.
Il disagio della civiltà e il nuovo romanzo del Novecento: L. Pirandello, I.Svevo.
La poesia nuova: Ungaretti, Saba, Quasimodo.
Incontro con E. Montale.
Cenni al romanzo italiano del secondo Novecento.
Guida alla scrittura: tema e saggio breve.
COMPETENZE
1
2
3
4
5
Riconoscere i modelli culturali di un’epoca storica.
Stabilire il rapporto fra modelli culturali e contesto socio-culturale.
Comprendere e analizzare vari tipi di testo sul piano di forma e contenuto.
Comprendere e utilizzare linguaggi specifici, saper esporre i contenuti in forma orale e
scritta in modo corretto, appropriato, coerente allo scopo, alla situazione e al destinatario.
Reperire, ordinare e rielaborare le informazioni in relazione a un obiettivo dato.
STORIA
In termini di:
CONOSCENZE
Mod.1
Mod.2
Mod.3
Mod.4
Mod.5
Mod.6
L’Italia post-unitaria.
L’età dell’Imperialismo.
Il mondo in guerra.
I Totalitarismi in Europa fra le due guerre.
La seconda guerra mondiale.
Il mondo della guerra fredda.
COMPETENZE
1
2
3
4
Leggere, confrontare e interpretare dati, tabelle, grafici, documenti.
Riconoscere e comparare quadri di civiltà, culture, sistemi economici, giuridici e politici.
Analizzare situazioni, fare collegamenti causa-effetto, confrontare passato-presente.
Ricercare le fonti, utilizzare e organizzare le informazioni per produrre documentazione in
relazione a un obiettivo dato.
2
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Raggiungimento degli obiettivi
La classe, durante il triennio, ha cambiato ogni anno il docente di Italiano e Storia, ciò non ha reso
possibile la realizzazione di un processo omogeneo di costruzione delle competenze ma non ha
neppure impedito, per lo meno in questo ultimo anno scolastico, di poter instaurare un clima di
soddisfacente e serena collaborazione didattica accompagnato, almeno per alcuni allievi, da una
discreta curiosità e da un vivo desiderio di apprendere.
L’acquisizione delle conoscenze da parte degli alunni risulta nel complesso sufficiente , anche se
differenziata in base a capacità e attitudini, ma soprattutto in base a interesse e impegno prestato,
infatti per molti la preparazione finale risulta essere il frutto di capacità logico-espressive sostenute
da un impegno di studio non sempre adeguato alle potenzialità. Non mancano alunni che presentano
ancora varie fragilità soprattutto a causa dell’iniziale disorientamento di fronte a metodi di lavoro
in parte diversi da quelli degli anni precedenti e talvolta anche a causa di atteggiamenti di passività
di fronte a certi argomenti proposti.
Nella produzione scritta la classe non presenta un rendimento omogeneo: molti alunni evidenziano
ancora incertezze formali e contenuti modesti, alcuni sono pervenuti a risultati buoni, con una
discreta competenza sintattica, semantica e critica.
Lo studio della letteratura italiana è sempre stato proposto attraverso la lettura e l’analisi di testi e,
anche per la storia, materia che ha sempre suscitato un discreto interesse, è stata sollecitata la
ricerca e la rielaborazione personale di quanto presentato e discusso in classe.
Rimangono incertezze per quanto riguarda la lettura , la maggior parte degli alunni, pur
continuamente stimolata, non ha acquisito la curiosità e il piacere della lettura anche quando
venivano proposte opere non prettamente scolastiche.
Anche gli obiettivi comportamentali non sono stati pienamente raggiunti, i singoli alunni si sono
sempre mostrati umanamente ricchi e disponibili di fronte alle varie attività, ma nel gruppo-classe
non si è instaurato quel clima di collaborazione utile per un proficuo e corretto funzionamento
dell’attività didattica.
3
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
CONTENUTI
ITALIANO
Modulo 1: DAL ROMANZO STORICO AL ROMANZO VERISTA. G. VERGA
Tempi: Settembre-Ottobre 2010 ( 12 ore )
I caratteri del romanzo storico. Positivismo. Naturalismo . Verismo: poetiche e contenuti.
G. Verga: la rivoluzione stilistica e tematica. La vita e le opere, i romanzi fiorentini e del primo
periodo milanese, l’adesione al verismo e il ciclo dei vinti.
Da “Vita dei campi” analisi delle novelle: Fantasticheria, Prefazione a L’amante di Gramigna, La
lupa.
Da “Novelle rusticane” analisi di : La roba, Libertà.
I Malavoglia e Mastro don Gesualdo: analisi di brani scelti.
Modulo 2: LA FIGURA DEL POETA: PASCOLI, D’ANNUNZIO.
Tempi: Ottobre-Novembre ( ore 20)
L’età del Decadentismo e del Simbolismo. La figura dell’artista. Baudelaire: Perdita d’aureola.
La poetica del Simbolismo. Il movimento dei decadenti in Francia. Il ruolo del poeta nella società
europea e italiana di fine Ottocento.
Gabriele D’Annunzio: vita inimitabile di un mito di massa. Ideologia e poetica; le varie fasi della
sua produzione poetica.
Il piacere:l’estetismo e la sua crisi, analisi di passi scelti.
Trionfo della morte, Le vergini delle rocce: il superuomo e l’inetto.
Le Laudi, Alcione: composizione e storia del testo, struttura e organizzazione interna. Analisi di : La
sera fiesolana, La pioggia nel pineto.
Giovanni Pascoli: la vita, le opere, la visione del mondo, la poetica del Fanciullino.
L’ideologia politica, i temi della poesia, le soluzioni formali.
Myricae: simbolismo impressionistico, metrica, lingua e stile. Analisi dei testi: Lavandare,
Novembre, X Agosto, L’assiuolo, Temporale,Il tuono, Il Lampo.
Canti di Castelvecchio: analisi di Il gelsomino notturno .
La grande proletaria si è mossa.
Modulo 3: IL DISAGIO DELLA CIVILTA’ E IL NUOVO ROMANZO DEL NOVECENTO:
L. PIRANDELLO, I. SVEVO.
Tempi: Novembre-Dicembre ( ore 25 )
La seconda rivoluzione industriale, la Grande Guerra e il dopoguerra. L’Imperialismo e il disagio
della civiltà, la nuova narrativa. La condizione degli intellettuali. Il romanzo in Europa e in Italia:
dissoluzione delle forme, nuova struttura narrativa e nuovi temi, inettitudine e angoscia.
4
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Luigi Pirandello: la formazione, le varie fasi dell’attività artistica, la vita, le opere. La poetica
dell’umorismo: la “forma” e la “vita”. Analisi di alcuni passi dal saggio: L’Umorismo.
I romanzi umoristici: Il fu Mattia Pascal, la vicenda, i personaggi, il tempo, lo spazio, l’originalità
strutturale, analisi delle due Premesse.
Novelle per un anno: analisi di : Il treno ha fischiato, La carriola, La patente.
Italo Svevo: la cultura e la poetica. I primi romanzi e la nascita del personaggio dell’inetto: Una
vita e Senilità.
La coscienza di Zeno: la struttura del romanzo, il tempo narrativo, scrittura e psicoanalisi, analisi di
passi scelti.
Modulo 4: LA POESIA NUOVA: UNGARETTI, SABA, QUASIMODO
Tempi: Gennaio- Febbraio-Marzo ( ore 25 )
L’età delle Avanguardie: Crepuscolarismo, Futurismo.
S. Corazzini, analisi del testo: “ Desolazione del povero poeta sentimentale”.
A.Palazzeschi , analisi del testo: Chi sono?
Giuseppe Ungaretti: la vita, le opere, il pensiero, la poetica. La guerra come “presa di coscienza
della condizione umana”.
L’Allegria: composizione, titolo, struttura, temi, aspetti formali. Analisi dei testi: I fiumi, San
Martino del Carso, Il porto sepolto, Veglia, Mattina,Fratelli, Soldati.
Sentimento del tempo: ritorno all’ordine e regolarizzazione formale. Analisi del testo: Di luglio
Il dolore: analisi dei testi: Non gridate più.
Umberto Saba: la formazione, i fondamenti della poetica, i temi principali, le caratteristiche
formali.
Il Canzoniere: composizione, titolo e struttura. Analisi dei testi: Città vecchia, Amai, Ulisse, La
capra, Mio padre è stato per me l’assassino, Goal, Teatro degli artigianelli .
L’Ermetismo. Salvatore Quasimodo: vita e produzione poetica.
La fase ermetica, analisi dei testi: Ed è subito sera, Ride la gazza, nera sugli aranci.
La seconda fase, analisi dei testi: Milano, Agosto 1943; Alle fronde dei salici; Uomo del mio tempo.
Modulo 5: EUGENIO MONTALE
Tempi: Aprile ( ore 15)
Eugenio Montale: vita, opere, fasi della produzione poetica.
Il primo Montale: la Liguria e Ossi di seppia come romanzo di formazione. Analisi dei testi:
I limoni, Meriggiare pallido e assorto, Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere ho
incontrato.
Il secondo Montale: Le Occasioni e il periodo fiorentino. La poetica, il correlativo oggettivo.
Analisi dei testi: Non recidere, forbice, quel volto, La casa dei doganieri.
Il terzo Montale: La bufera e altro, analisi dei testi, La primavera hitleriana, La bufera.
L’ultimo Montale: la svolta di Satura. Analisi dei testi: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un
milione di scale.
5
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Modulo 6: CENNI AL ROMANZO ITALIANO DEL SECONDO NOVECENTO ( in corso di
svolgimento)
Tempi: Maggio (ore 5 )
Il Neorealismo.
Italo Calvino: prefazione a Il sentiero dei nidi di ragno.
Il dibattito politico-culturale. Il Politecnico e il rapporto Vittorini-Togliatti.
Modulo 7: GUIDA ALLA SCRITTURA. TEMA E SAGGIO BREVE
Tempi: Ottobre-Maggio ( ore 3 mensili)
Tipologia del tema di attualità e di storia: tracce aperte e articolate. Raccolta delle informazioni.
Stesura della scaletta. Stesura del tema. Revisione dell’elaborato.
Tecniche di produzione del saggio breve. Lettura di articoli e saggi brevi per distinguere in essi
dati, tesi e argomentazione della tesi. Struttura e estensione del saggio breve. Destinazione
editoriale e strategie retoriche.
Articolazione della linea argomentativi e costruzione della scaletta.. Ideazione del titolo. Stesura
dell’elaborato.
Operazioni di controllo: rispetto delle consegne e utilizzo dei documenti forniti. Revisione del testo.
Libro di testo:
Sambugar- Salà
GAOT Vol 3
La Nuova Italia
STORIA
Modulo 1: L’ITALIA POST-UNITARIA
Tempi: Settembre-Ottobre ( ore 8 )
Il nuovo Stato italiano : i problemi dopo l’unità e le scelte della Destra storica.
Depretis, la Sinistra storica al governo.
La questione sociale, il socialismo, la posizione della Chiesa.
La crisi di fine secolo. Giolitti e il decollo industriale dell’Italia.
La questione meridionale.
Il colonialismo italiano.
Modulo 2: L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO
Tempi: Ottobre ( ore 12 )
La seconda rivoluzione industriale: cause, trasformazioni, conseguenze.
I caratteri della società di massa, le nuove stratificazioni sociali, gli eserciti di massa, i partiti di
massa, i sindacati, i partiti socialisti e la seconda Internazionale, i cattolici e la “ Rerum novarum”.
Imperialismo e nazionalismo sullo sfondo della storia politica delle grandi potenze.
L’Europa e l’affermazione della potenza tedesca.
Il sistema delle alleanze.
Modulo 3: IL MONDO IN GUERRA
Tempi: Ottobre-Novembre ( Ore 15 )
La grande guerra: il primo conflitto su scala mondiale.
6
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Instabilità europea e cause della guerra, corsa agli armamenti.
Lo scoppio della prima guerra mondiale.
L’Italia dal neutralismo all’interventismo.
Dalla guerra di movimento alla guerra di logoramento nelle trincee.
La prima guerra “totale” della storia.
La nuova tecnologia militare. La svolta del 1917. L’ultimo anno di guerra.
La fine della guerra e il tragico bilancio: numero delle vittime, condizioni dei civili e dei reduci.
L’assetto geopolitico dell’Europa al termine della guerra: i trattati di pace, i “quattordici punti” di
Wilson, la Società delle Nazioni.
La rivoluzione russa del 1917. Le tesi d’aprile di Lenin. La Russia dei soviet, la guerra civile.
La terza Internazionale e la nascita dei partiti comunisti.
Il comunismo di guerra. La Nep e la nascita dell’URSS.
Da Lenin a Stalin: il socialismo in un solo paese.
Modulo 4: I TOTALITARISMI IN EUROPA FRA LE DUE GUERRE
Tempi: Novembre-Dicembre ( ore 20 )
Problemi del dopoguerra, crisi dei sistemi liberali, dissoluzione degli imperi mittleuropei.
La crisi del dopoguerra e il “biennio rosso” in Italia, la questione adriatica, la protesta sociale.
Nascita e affermazione del fascismo. L’organizzazione dello Stato fascista, il corporativismo,
dinamiche sociali e politiche culturali. Il totalitarismo imperfetto. L’avventura imperiale e l’alleanza
con il nazismo.
La stabilizzazione moderata in Francia e in Gran Bretagna. La repubblica di Weimar.
La crisi economica del 1929. Roosevelt e il New Deal. Il nuovo ruolo dello Stato.
L’Unione Sovietica: fine della NEP, collettivizzazione delle campagne, industrializzazione forzata.
Il sistema di potere staliniano, l’organizzazione della cultura e del consenso. La politica estera.
La crisi della repubblica di Weimar e l’avvento del nazismo in Germania. Il terzo Reich.
L’organizzazione totalitaria della società tedesca, la repressione politica, il razzismo antisemita.
Repressione e consenso, mito e ideologia, propaganda e comunicazione di massa.
L’espansionismo nazista: il progetto di un’Europa nazificata.
Modulo 5: LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Tempi: Gennaio-Febbraio ( ore 18 )
Equilibri politici in Europa alla fine degli anni Trenta.
La guerra civile spagnola.
L’Europa verso la catastrofe, lo scoppio del conflitto. La caduta della Francia, l’intervento italiano,
l’attacco all’Inghilterra, l’attacco all’URSS e l’entrata in guerra degli USA. Apogeo dell’espansione
nazista in Europa.
1943: si rovesciano le sorti del conflitto. La caduta di Mussolini e la guerra dell’Italia. La
Resistenza in Europa e in Italia.
La sconfitta della Germania. Le conferenze di pace. Il processo di Norimberga.
Perché lo sterminio? L’organizzazione e la pianificazione dello sterminio. L’industria della morte:
Auschwitz.
Modulo 6: IL MONDO DELLA GUERRA FREDDA
Tempi: Marzo-Aprile ( ore 12 )
La nuova geografia del potere mondiale. Stati Uniti e Unione Sovietica: inizio della guerra fredda
La ricostruzione dell’Europa: il pano Marshall.
La divisione della Germania e il blocco di Berlino.
7
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
La Jugoslavia e lo scisma di Tito.
Il dopoguerra negli Stati Uniti: il maccartismo.
Dal “disgelo” alla crisi di Berlino, la costruzione del muro.
La crisi di Cuba. Distensione e confronto: gli anni di Kennedy e Kruscev
La nascita della Repubblica italiana.
La nascita dello Stato di Israele.
Libro di testo: A. Prosperi – P. Viola “Storia del mondo moderno e contemporaneo”
METODI
LEZIONE FRONTALE
4
LEZIONE INTERATTIVA
2
SCOPERTA GUIDATA
2
PROBLEM SOLVING
1
ANALISI DEI CASI
2
ANALISI FONTI E DOCUMENTI
3
ESERCITAZIONI
3
RICERCA
2
PROGETTAZIONE
1
ALTRO
Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
8
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
STRUMENTI
LABORATORIO MULTIMEDIALE
2
LABORATORIO LINGUISTICO
0
LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE
0
VISITE AZIENDALI
0
LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI
0
SCHEDE STIMOLO
2
RIVISTE, GIORNALI
3
LIBRI DI TESTO
5
FONTI E DOCUMENTI
4
ALTRO ( FILM)
(barrare le caselle che interessano)
2
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
9
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
CURRICULARE : DURANTE TUTTO L’ANNO
"TUTORATO" : SU RICHIESTA, SPECIALMENTE NELL’ULTIMO PERIODO DELL’ANNO
CORSO EXTRA CURRICULARE : NO
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI
CORSI EXTRA
INCONTRI CON ESPERTI
2
VISITE GUIDATE
1
LEZIONI FUORI SEDE
2
VIAGGI D'ISTRUZIONE
1
ALTRO
Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Specificare:
Proiezione del film “ La chiave di Sara” di Gilles Paquet-Brenner e dibattito.
Proiezione del film “ The Iron Lady” di Phillida Lloyd e dibattito.
10
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA
VERIFICHE ORALI:
INTERROGAZIONI INDIVIDUALI
INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI
VERIFICHE SCRITTE:
PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA
MULTIPLA…)
2
PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA,
COMPLETAMENTO…)
3
PROVE APERTE
in particolare:
5
- DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE)
3
- ANALISI DEL TESTO
5
- TEMI
2
- PROBLEMI
1
- TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI
2
- RICERCHE
2
- ALTRO (SPECIFICARE)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
11
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ
4
INTERESSE E PARTECIPAZIONE
4
IMPEGNO
3
PROGRESSO
3
ALTRO
Pontedera, 15 Maggio 2012
Prof. Mariliana Salvini
12
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi"
Pontedera - (PI)
Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742
http://www.itcgfermi.it
E-Mail: mail@itcgfermi
ESAMI DI STATO
A. S. 2011 /2012
RELAZIONE FINALE
ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C.
Prof.ssa Cinzia Guerrieri
Materia Inglese
Classe
5 AG
OBIETTIVI disciplinari
In termini di:
CONOSCENZE
1 principali strutture morfosintattiche
2 lessico specifico dell’indirizzo di studio scelto
3 argomenti trattati relativi all’indirizzo di studio scelto
4 corretta pronuncia del lessico specifico presentato
5 alcune modalità scrittura (riassunto, breve composizione, schematizzazione, mindmaps)
6 modalità di ascolto e lettura (analitica, globale)
COMPETENZE
1 utilizzare in modo sufficientemente appropriato le principali strutture morfo-sintattiche ed il
lessico specifico relativo all’indirizzo di studio.
2 comprendere testi di carattere tecnico riguardanti gli argomenti trattati in maniera globale e
analitica.
3 comprendere i punti principali di messaggi orali di carattere tecnico riguardanti gli
argomenti trattati.
4 esporre argomenti di carattere settoriale e professionale con sufficiente chiarezza.
5 interagire su argomenti di carattere settoriale e professionale con sufficiente chiarezza.
6 produrre testi scritti in forma di questionario e breve riassunto e/o composizione riguardanti
gli argomenti trattati, usando un linguaggio appropriato ed adeguato al contesto.
Raggiungimento degli obiettivi
Rispetto alla programmazione iniziale il programma differisce sia per quanto riguarda gli obiettivi
sia per i contenuti. In particolare un mini-modulo è stato aggiunto e svolto in compresenza con
l’assistente Comenius, un modulo è stato in parte cambiato e un altro è stato eliminato per
mancanza di tempo. Le variazioni e il rallentamento nello svolgimento della programmazione sono
state determinate da lacune pregresse e difficoltà generali della classe rispetto alla materia.
L’acquisizione delle conoscenze e delle abilità da parte degli studenti risulta differenziata in base
alle capacità, all’interesse e all’impegno dei singoli. Anche la frequenza alle lezioni è stato un
fattore che ha influito sull’apprendimento. Nello specifico circa un terzo degli studenti, unendo
capacità, interesse per la materia e partecipazione al dialogo educativo, ha ottenuto buoni risultati.
La maggior parte, con un impegno per lo più costante, è riuscita a colmare alcune lacune pregresse
e a raggiungere risultati sufficienti. Infine un piccolo gruppo ha dimostrato una partecipazione e un
impegno discontinuo che, uniti a lacune pregresse, non hanno influenzato positivamente
l’apprendimento e le conseguenti valutazioni. Le percentuali di raggiungimento degli obiettivi
variano per quanto riguarda le varie abilità e competenze. Si arriva al quasi 100% per quanto
riguarda la comprensione scritta di punti principali, si scende per quanto riguarda la produzione
scritta e si scende poi ulteriormente nella produzione ed interazione orale di argomenti di carattere
tecnico.
CONTENUTI
MODULO 1:Walls
PERIODO: ottobre-novembre (circa 12 ore)
ARTICOLAZIONE DEL MODULO:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Loadbearing and non-loadbearing walls (functions, materials, features)
The main tools used to build walls
Dry stone walls (functions, materials, features)
Ripasso della forma passiva presente e passata
Ripasso frase relativa
Hadrian’sWall
The Great Wall of China
The Berlin Wall
German history after World War II
MODULO 2: Houses
PERIODO: novembre (circa4 ore, in particolare durante le ore di compresenza con l’assistente
Comenius)
ARTICOLAZIONE DEL MODULO:
1.
2.
3.
4.
5.
British housing (detached houses, semi-detached houses, terraced houses and blocks of flats)
Evolution of the houseover time
Relation between social status and housing
Furniture
Typical modern Belgian houses
MODULO 3: How houses work
PERIODO: dicembre-febbraio (circa 14 ore anche in compresenza con l’assistente Comenius)
ARTICOLAZIONE DEL MODULO:
1. The heating system
a.
b.
c.
d.
e.
Hot water heating system (components, working, use, pros & cons)
Forced air heating system (components, working, use, pros & cons)
Hydronic heating system (components, working, use, pros & cons)
Geothermal heating system (components, working, use, pros & cons)
Solar panels (working, features)
2. The plumbing system (function components, working)
3. The electrical system(function, components, working)
MODULO 4: Town planning
PERIODO: marzo-maggio (circa 15 ore anche in compresenza con l’assistente Comenius)
ARTICOLAZIONE DEL MODULO:
1. The modern city and the loss of human dimension
2. Zoning ordinances and master plans
3. What do town planners do
Durante le settimane successive al 15 maggio, oltre al ripasso degli argomenti già trattati, se
possibile effettueremo un mini-modulo su i grandi dell’architettura moderna, le Corbusier e Wright.
METODI
LEZIONE FRONTALE
4
LEZIONE INTERATTIVA
2
SCOPERTA GUIDATA
2
PROBLEM SOLVING
ANALISI DEI CASI
ANALISI FONTI E DOCUMENTI
ESERCITAZIONI
3
RICERCA
PROGETTAZIONE
ALTRO
Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
STRUMENTI
LABORATORIO MULTIMEDIALE
2
LABORATORIO LINGUISTICO
LABORATORIO INFORMATICO
VISITE AZIENDALI
SCHEDE STIMOLO
3
RIVISTE, GIORNALI
LIBRI DI TESTO
5
FONTI E DOCUMENTI
ALTRO (CD AUDIO, DVD)
2
(barrare le caselle che interessano)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
ATTIVITà DI RECUPERO E SOSTEGNO
CURRICULARE.
"tUTORATO" alla fine del trimestre per gli studenti che avevano difficoltà.
attività integrative ed extracurriculari
CORSI EXTRA
INCONTRI CON ESPERTI
VISITE GUIDATE
LEZIONI FUORI SEDE
VIAGGI D'ISTRUZIONE
ALTRO
Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente
strumenti di verifica formativa e sommativa
VERIFICHE ORALI:
Interrogazioni individuali
interventi durante la lezione e durante le discussioni
VERIFICHE SCRITTE:
Prove strutturate (VerO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA…)
4
PROVE SEMISTRUTTURATE (Domande a risposta singola,
completamento…)
4
Prove aperte
3
in particolare:
- Domande aPERTE (NON STRUTTURATE)
3
- ANALISI DEL TESTO
3
- TEMI
- PROBLEMI
- Trattazione sintetica di argomenti
- RICERCHE
- ALTRO
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Elementi per la valutazione
Livello di conoscenze e abilità
5
INTERESSE E Partecipazione
4
Impegno
3
Progresso
3
ALTRO
Pontedera, 15 maggio 2012
Prof. ssa Cinzia Guerrieri
____________________________
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi"
Pontedera - (PI)
Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742
http://www.itcgfermi.it
E-Mail: mail@itcgfermi
ESAMI DI STATO
A. S. 2011 /2012
RELAZIONE FINALE
ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C.
Prof.
RICCARDO MARIOTTI
Materia COSTRUZIONI
Classe
QUINTA Sez. Ag
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
OBIETTIVI DISCIPLINARI
In termini di:
CONOSCENZE
1
2
3
4
5
Conoscere le problematiche relative al progetto ed alla verifica di un elemento strutturale
in funzione del materiale utilizzato.
Saper interpretare ed elaborare i disegni esecutivi.
Conoscere le principali normative che regolano l’attività di progettazione e direzione dei
lavori e di cantiere; conoscere le implicazioni progettuali derivanti dalle Norme Tecniche
generali espresse nei D.M., in particolare nel D.M. 2008, e nelle varie Leggi esaminate.
Saper calcolare la spinta del terreno e calcolare i muri di sostegno.
Saper progettare semplici opere edilizie in zona sismica e non e saper redigere un progetto
esecutivo in funzione della tipologia strutturale adoperata.
COMPETENZE
1
2
3
4
Calcolare gli elementi strutturali in cemento armato, muratura ordinaria, legno e acciaio
Redigere disegni esecutivi di strutture edilizie in muratura, legno, cemento armato e
semplici particolari in acciaio.
Progettare e dirigere un cantiere edile secondo le vigenti normative.
Progettare semplici muri di sostegno.
Raggiungimento degli obiettivi
In merito al raggiungimento degli obiettivi occorre fare una doverosa precisazione:
Il sottoscritto ha preso la classe solo da questo anno scolastico eh ha impostato il corso secondo il
D.M. 2008. Nel corso di questi anni si è assistito ad un continuo cambiamento delle norme tecniche
delle costruzioni D.M. 16/01/1996, D.M. 2005 ed infine il D.M. 2008 che hanno ostacolato
l’apprendimento da parte dei ragazzi dei vari metodi di calcolo dovendo ogni anno cambiare i vari
coefficienti circa le resistenze dei materiali e per l’analisi dei carichi ed in ultimo i codici di verifica
di calcolo per le strutture in legno, acciaio, muratura e cemento armato.
La non continuità didattica ha, senza dubbio, reso ancora più difficile il percorso di apprendimento
per buona parte dei ragazzi che all’inizio dell’anno scolastico mostravano numerose carenze sulle
conoscenze di base e sui prerequisiti necessari minimi della materia.
Nella classe si sono evidenziate tre livelli di preparazione:
il primo formato pochi elementi degni di nota per capacità, costanza nell'impegno i cui risultati sono
stati pienamente sufficienti;
il secondo formato da coloro che non sono sempre risultati sufficienti a causa di carenze
nell'esposizione e lacune varie sulle conoscenze di base della materia;
ed in ultimo la terza fascia formata da allievi che, a causa dello scarso impegno nello studio
personale e la marginale partecipazione al dialogo educativo sono riusciti a colmare solo in minima
parte le proprie lacune, hanno raggiunto un rendimento mediocre o insufficiente.
Analizzando il profitto nelle tre prove caratterizzanti la disciplina si può evidenziare che:
- nelle prove scritte il profitto non è migliorato nel corso dell'anno per gli alunni che avevano
lacune sui requisiti di base della materia rimanendo su livelli insufficienti, altri hanno mostrato
margini di miglioramento raggiungendo un livello mediamente sufficiente, per alcuni il
rendimento raggiunto è decisamente più che sufficiente;
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-
-
nelle prove orali i risultati sono stati più alterni ed il profitto raggiunto è su livelli accettabili e
più che sufficienti per alcuni e scarso per altri, talvolta in contrasto con i risultati delle prove
scritte e grafiche.
nelle prove grafiche non si sono potuti valutare i risultanti in quanto nell’ambito dell’area di
progetto, che ha avuto quale tema la progettazione di edifici con destinazione d’uso a scelta dello
studente, è stata seguita solo una revisione formale dello schema statico dei vari fabbricati senza
eseguire la redazione di particolari costruttivi; occorre evidenziare che solo un ristretto gruppo di
ragazzi è riuscito a far visionare al sottoscritto il progetto prima della data della presente
relazione.
CONTENUTI
(e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico)
1. LE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO – settembre- ottobre –novembre -dicembre
Generalità: le caratteristiche del cemento armato e dei suoi componenti. Gli stati limite ultimi e di esercizio.
Il calcestruzzo: tensioni normali e tangenziali di progetto. L'acciaio: tensioni di progetto. Normativa per le
strutture in C.A. (Legge 5/11/1971 n.1086 e D.M. 14/01/2008). Metodi di calcolo ed ipotesi fondamentali
della teoria del C.A con il codice di calcolo agli Stati Limite Ultimi (SLU) e di Esercizio (SLE).
- Analisi dei carichi per S.L.U. e S.L.E. con D.M. 2008;
- Sforzo normale di compressione semplice: pilastri con staffe semplici;
- Flessione semplice per travi in c.a. a sezione rettangolare ed a T. (verifica e progetto agli SLU con
calcolo del momento resistente e calcolo delle tensioni di esercizio agli SLE con coefficiente di
omogeneizzazione n=15);
- Sollecitazione di taglio: staffe e ferri piegati. Elementi con e senza specifica armatura a taglio.
- Elementi orizzontali: travi e solette in C.A.; Solai in latero-cemento; Balconi; Coperture a tetto piano e a
falde inclinate; La freccia elastica nelle strutture inflesse in C.A.
- Disegno della carpenteria e dell'armatura delle strutture in C.A._
2. FONDAZIONI – gennaio - febbraio
Generalità, criteri di calcolo e Normativa. Modello del terreno secondo Winkler e Boussinesque (semispazio
elastico). Criteri di resistenza del terreno. Cedimenti fondali (teoria di Boussinesque).
Fondazioni infinitamente rigide o con rigidezza ridotta rispetto al terreno: calcolo e verifiche con rigidezza
infinita. Verifica tensioni di contatto terreno fondazione secondo l’approccio 2 del D.M. 2008.
Tipologia delle fondazioni: isolate (plinti), continue e frazionate (cenni fondazioni su pali).
Plinti elastici ed inerti, Travi Rovesce, Platee, Fondazioni continue per edifici in muratura.
3. IL CANTIERE – febbraio - marzo
La normativa vigente D. Lgs 81/2008. Prevenzione dei rischi e tutela della salute nei luoghi di lavoro.
Soggetti interessati alle operazioni di cantiere: committente, appaltatore, progettisti, responsabile per la
sicurezza, il direttore dei lavori, il coordinatore in fase di progettazione e esecuzione dei lavori della
sicurezza, i collaudatori. Il collaudo delle opere strutturali.
La normativa sulla sicurezza nei cantieri: gli adempimenti per la sicurezza ; i documenti di cantiere P.S.C. e
P.O.S.. Il progetto e l’impianto del cantiere edile. I ponteggi fissi e mobili e le prescrizioni di sicurezza,
PIMUS. Iter burocratico per la richiesta del permesso di Costruire comunale, per il deposito dei progetti
esecutivi e calcoli all'Ufficio del Genio Civile. Il ruolo del Direttore dei Lavori, del direttore di Cantiere e
dell'assistente di cantiere.
4. MURI DI SOSTEGNO - aprile Generalità: coesione, attrito interno, massa volumica.
Teoria di Coulomb: terrapieno senza sovraccarico e con sovraccarico, con superficie del terreno orizzontale.
Coefficiente di spinta attiva KA . Materiali impiegati e tipologie costruttive.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Le verifiche di stabilità: Ribaltamento (EQU+A2+R3), scorrimento (A1+M1+R3), schiacciamento.
(A1+M1+R3) . Verifica delle sezioni in cemento armato dei muri di sostegno.
Progetto analitico dei muri di sostegno a gravità a sezione trapezia e rettangolare.
Muri di sostegno in cemento armato: muro di sostegno in C.A. con parete verticale a sbalzo.
5. NORMATIVA ANTISISMICA –maggio Normativa di riferimento (D.M. 14/09/2008 - Norme tecniche per le costruzioni);
Zonizzazione sismica; Vita nominale VN, classi d’uso CU e periodo di riferimento VR. periodo proprio di
vibrazione T1.
Combinazione di carico sismica E+ G1+ G2+P+ 21Qk1 + 22QK2 + ….
Edifici multipiano in Cemento armato: Schemi statici (telai e controventi verticali e di piano, solai).
Criteri generali di calcolo e progettazione; criterio di gerarchia delle resistenze e classe di Duttilità;
sollecitazioni di calcolo a taglio e flessione per travi e pilastri secondo il criterio di gerarchia delle resistenze;
zone critiche in travi e pilastri.
Azioni sismiche orizzontali (fattore di struttura q = (qo KR), valore massimo del fattore di struttura q o e fattore
riduttivo KR e peso di piano W i ) . Cenni all’analisi lineare statica; baricentro delle masse e baricentro delle
rigidezze; ripartizione delle forze orizzontali per edifici simmetrici e non.
Nuovi Edifici in muratura ordinaria: Verifica sismica semplificata per “costruzioni semplici”
secondo il D.M. 14/01/2008.
TESTI IN ADOZIONE:
U. Alasia, " corso di costruzioni", Vol. 4 - 5, Edit. SEI
Il nuovo Stuani, Manuale Tecnico del Geometra ed. Le Monnier scuola o altri manuali.
METODI
LEZIONE FRONTALE
4
LEZIONE INTERATTIVA
4
SCOPERTA GUIDATA
3
PROBLEM SOLVING
1
ANALISI DEI CASI
2
ANALISI FONTI E DOCUMENTI
3
ESERCITAZIONI
3
RICERCA
0
PROGETTAZIONE
3
ALTRO
0
Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
STRUMENTI
LABORATORIO MULTIMEDIALE
1
LABORATORIO LINGUISTICO
LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE
1
VISITE AZIENDALI
LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI
SCHEDE STIMOLO
RIVISTE, GIORNALI
1
LIBRI DI TESTO
4
FONTI E DOCUMENTI
5
ALTRO
dispense
(barrare le caselle che interessano)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni:Nel corso dell’anno si sono utilizzate dispense e fonti normative dato il
particolare momento di aggiornamento delle Norme Tecniche per le costruzioni.
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
CURRICULARE
X
"TUTORATO"
X
CORSO EXTRA CURRICULARE CORSO RECUPERO INSUFFICIENZA PRIMO TRIMESTRE
(indicare le modalità)
Eventuali osservazioni
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI
CORSI EXTRA
INCONTRI CON ESPERTI
VISITE GUIDATE
LEZIONI FUORI SEDE
VIAGGI D'ISTRUZIONE
ALTRO
Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Specificare: visita guidata al salone di orientamento al lavoro ed al salone di orientamento universitario, alcuni
incontri con esperti di vari settori dell’edilizia.
Eventuali osservazioni
STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA
VERIFICHE ORALI:
-
INTERROGAZIONI INDIVIDUALI
INTERROGAZIONI DI GRUPPO
INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI
VERIFICHE SCRITTE:
PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA
MULTIPLA…)
PROVE SEMISTRUTTURATE
COMPLETAMENTO…)
(DOMANDE
A
RISPOSTA
1
SINGOLA,
PROVE APERTE
in particolare:
- DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE)
4
- ANALISI DEL TESTO
- TEMI
- PROBLEMI
4
- TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI
2
- RICERCHE
- ALTRO (SPECIFICARE)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ
X
INTERESSE E PARTECIPAZIONE
X
IMPEGNO
X
PROGRESSO
X
ALTRO
Pontedera (PI), 15 maggio 2012
Prof. Riccardo Mariotti
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi"
Pontedera - (PI)
Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742
http://www.itcgfermi.it
E-Mail: mail@itcgfermi
ESAMI DI STATO
A. S. 2011 /2012
RELAZIONE FINALE
ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C.
Prof.
NESI CLAUDIO
Materia PROGETTAZIONE
Classe
5AG
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
OBIETTIVI DISCIPLINARI
In termini di:
CONOSCENZE
1
2
3
4
5
Saper redigere gli elaborati grafici di un progetto di massima.
Conoscere gli elementi fondamentali dell'analisi territoriale.
Conoscere i fondamenti giuridici che presiedono all'attività edilizia.
Capacità di intervenire in un contesto urbanistico definito.
Saper redigere elaborati esecutivi di un progetto edilizio.
COMPETENZE
1
2
3
4
5
Sa impostare un progettazione di massima di un organismo edilizio a seguito di un'analisi
funzionale.
Conosce la legislazione urbanistica ed i vincoli imposti sull'attività di trasformazione del
territorio.
Sa utilizzare il disegno tecnico per comunicare idee progettuali.
Sa utilizzare il computer come strumento di disegno tecnico.
Raggiungimento degli obiettivi
Gli obiettivi stabiliti in sede di programmazione iniziale sono stati pressoché conseguiti, anche se
l'impegno e la puntualità nel metodo di lavoro alquanto discontinua di molti allievi hanno reso
lento lo svolgimento del programma e ne hanno impedito un adeguato approfondimento.
1) Partecipazione e metodo di studio.
Alcuni hanno partecipato e contribuito alla valorizzazione degli argomenti trattati con l'acquisizione
di un metodo di lavoro corretto, altri hanno mantenuto un atteggiamento più passivo al dialogo
educativo, dimostrando capacità elaborative autonome più limitate.
2) Progressione nell'apprendimento.
Per la maggior parte degli allievi l'itinerario di apprendimento è stato progressivo e per taluni
soddisfacente, mentre per altri la situazione è rimasta statica e comumque a livelli sufficienti.
3) Livello medio di prestazione raggiunto dalla classe.
Dalle verifiche scritte e orali, dagli elbarotati grafici,la classe complessivamente ha dimostrato di
saper elaborare i significati e i contenuti degli argomenti, esprimendosi in modo appropriato.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
CONTENUTI
(e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico)
Principi fondamentali della legislazione urbanistica vigente.
Strumenti urbanistici generali ed esecutivi.
Elementi di pianificazione urbanistica :
- Struttura urbanistica del territorio.
- Insediamenti.
- Infrastrutture.
- Spazi liberi.
- Pianificazione Urbanistica.
- Supporti teorici della Pianificazione urbanistica.
- Supporti giuridici della Pianificazione urbanistica.
- Supporti tecnici della Pianificazione urbanistica.
- Strumenti della pianificazione urbanistica.
- Vincoli della Pianificazione urbanistica.
Leggi e norme di riferimento :
Legge urbanistica nazionale n° 1150 del 17/08/1942.
1) Dalla legge sull'esproprio del 1865 alla legge urbanistica del 1942.
2) La legge n° 1150 del 1942 e successive integrazioni e modificazioni - principi normativi organizzazione della pianificazione - poteri conferiti ai comuni.
3) Piano per l'edilizia economica e popolare legge n° 167 del 1962 integrata con la legge n° 10 del
1977
4) Legge n° 765 del 06/08/1967 e i D.M n° 1404 e 1444 del 1968.
5) Legge 10 del 1977.
6) Legge 47/1985.
7) Piano territoriale di coordinamento - definizione, storia e contenuti - legge n° 142 del
08/06/1990.
8) Piano territoriale legge n° 1497/1939 e n° 431/1985 (Legge Galasso).
E' stata eseguita nel corso dell'anno scolastico la stesura di un progetto relativo a varie tipologie
secondo l'interesse dei singoli allievi.
METODI
LEZIONE FRONTALE
4
LEZIONE INTERATTIVA
3
SCOPERTA GUIDATA
PROBLEM SOLVING
2
ANALISI DEI CASI
3
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ANALISI FONTI E DOCUMENTI
ESERCITAZIONI
5
RICERCA
4
PROGETTAZIONE
4
ALTRO
Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
STRUMENTI
LABORATORIO MULTIMEDIALE
2
LABORATORIO LINGUISTICO
LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE
5
VISITE AZIENDALI
LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI
SCHEDE STIMOLO
RIVISTE, GIORNALI
2
LIBRI DI TESTO
5
FONTI E DOCUMENTI
ALTRO
(barrare le caselle che interessano)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
Libri di testo :
- Tecnologia delle Costruzioni.
- Elementi di Urbanistica Brusaco Ognibene.
- Testi lettura - Consultazione.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
CURRICULARE
SONO STATI PIÙ VOLTE RIPROPOSTI ARGOMENTI
CHE AVEVANO CREATO DIFFICOLTÀ SIA NEL
CAMPO GRAFICO CHE ORALE.
"TUTORATO"
E' STATA PROPOSTA ATTIVITÀ DI TUTORATO DA
EFFETTUARSI SU RICHIESTA DI ALUNNI
IN DIFFICOLTÀ.
CORSO EXTRA CURRICULARE
(indicare le modalità)
Eventuali osservazioni
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI
CORSI EXTRA
INCONTRI CON ESPERTI
VISITE GUIDATE
LEZIONI FUORI SEDE
VIAGGI D'ISTRUZIONE
ALTRO
Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Specificare:
Eventuali osservazioni
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA
VERIFICHE ORALI:
INTERROGAZIONI INDIVIDUALI
INTERROGAZIONI DI GRUPPO
INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI
VERIFICHE SCRITTE:
PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA
MULTIPLA…)
PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA,
COMPLETAMENTO…)
1
4
PROVE APERTE
in particolare:
- DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE)
- ANALISI DEL TESTO
- TEMI
- PROBLEMI
- TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI
- RICERCHE
- ALTRO (SPECIFICARE)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
Sono state effettuate revisioni periodiche degi elaborati grifici proposti
autonomamente dagli alunni in piccoli gruppi.
3
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ
4
METODO DI STUDIO
3
INTERESSE E PARTECIPAZIONE
4
IMPEGNO
3
PROGRESSO
3
ALTRO
Eventuali osservazioni
ATTRIBUZIONE PUNTEGGI PER LE PROVE OGGETTIVE
PROVE STRUTTURATE
E' stata attribuita la sufficienza agli elaborati che presentavano il 60% del quesito
correttamente svolto.
PROVE SEMISTRUTTURATE
Graduabile in relazione alla difficoltà della prova.
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE OGGETTIVE
“A NORMA”
“A CRITERIO”
Modificabile relativamente alla difficoltà della prova.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
CRITERI DI VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE PUNTEGGI
PER LE PROVE APERTE
Graduabile in relazione alla difficoltà della prova.
Pontedera, 14/05/2012
Prof. Claudio Nesi
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi"
Pontedera - (PI)
Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742
http://www.itcgfermi.it
E-Mail: mail@itcgfermi
ESAMI DI STATO
A. S. 2011 /2012
RELAZIONE FINALE
ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C.
Prof.
Stefano Fontana
Materia Diritto
Classe
5AG
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
OBIETTIVI DISCIPLINARI
In termini di:
CONOSCENZE
1
2
3
4
5
6
7
8
Il concetto di Stato
Gli elementi costitutivi dello Stato
L’organizzazione politica dello Stato
Lo Stato di diritto
Le dittature
Lo Stato liberale
Il fascismo
Lo Stato repubblicano : la fase transitoria e la nascita della repubblica
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
Diritti umani e uguaglianza nella Costituzione italiana
I diritti individuali di libertà
I diritti collttivi di libertà
I diritti sociali
La separazione dei poteri
Democrazia rappresentativa e diretta
I sistemi elettorali maggioritari e proporzionali
Il bicameralismo
La legislatura
Le deliberazioni parlamentari
La legislazione ordinaria
La legislazione costituzionale
Il referendum abrogativo
I poteri parlamentari di indirizzo e controllo sul governo
La struttura e i poteri del governo
I poteri legislativi
I poteri regolamentari
Il Presidente della Repubblica : caratteri generali
Elezione, durata in carica, supplenza
I poteri del capo dello Stato
I giudici e la giurisdizione
Magistratura ordinarie e speciali
La soggezione dei giudici solo alla legge
I caratteri della giurisdizione
Gli organi giudiziari e i gradi del giudizio
Le sentenze
La Corte Costituzionale
Il giudizio sulla costituzionalità delle leggi
I compiti amministrativi dello Stato
I principi costituzionali della pubblica amministrazione
Il pubblico impiego
L’amministrazione diretta e indiretta
Gli atti amministrativi
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
43
44
45
46
47
48
49
50
I provvedimenti amministrativi
Il procedimento amministrativo
La riforma del Titolo V della Parte II della Costituzione
La potestà legislativa regionale
I limiti della legislazione statale e regionale ,l’una rispetto all’altra
Le funzioni amministrative
Le funzioni del Comune
La provincia
COMPETENZE
Comprendere il concetto di Stato e gli elementi che lo costituiscono
Distinguere le caratteristiche delle forme essenziali di Stato
Conoscere l’evoluzione storica dell’ordinamento costituzionale italiano
Riconoscere i principi che si trovano alla base della Costituzione italiana
Acquisire il significato dei principali diritti e doveri contenuti nella Costituzione
Conoscere le caratteristiche dlle forme di governo in Italia
Conoscere la composizione e la funzione degli organi costituzionali
Comprendere i rapporti che, nel disegno della nostra Costituzione , dovrebbero intercorrere
tra gli organi costituzionali
9 Riconoscere la diversa posizione che occupano nel nostro ordinamento le leggi, gli atti
aventi forza di legge e i regolamenti
10 Comprendere i principi costituzionali e legislativi che regolano la Pubblica
Amministrazione
11 Riconoscere i caratteri dell’atto amministrativo, del provvedimento amministrativo e del
procedimento amministrativo
12 Comprendere i concetti di decentramento e di autonomia
1
2
3
4
5
6
7
8
13 Comprendere la nuova ripartizione di compiti legislativi e amministrativi tra Stato, regioni
ed enti pubblici territoriali secondo la riforma del titolo V della Costituzione
14 Distinguere le funzioni delle provincie da quelle dei comuni
Raggiungimento degli obiettivi
La classe ha partecipato con un interesse accettabile allo svolgimento delle lezioni caratterizzando il
suo impegno in un apprendimento prevalentemente scolastico, anche se non privo di una certa
efficacia, dei contenuti di volta in volta proposti. A compimento del percorso, reso un poco gravoso
da un orario confinato sempre nella parte terminale della mattina, si può dire che gli obiettivi siano
stati sostanzialmente raggiunti, anche da coloro che nel primo trimestre sembravano più restii al
coinvolgimento al lavoro ed al dialogo educativo.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
CONTENUTI
(e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico)
Lo Stato e i suoi elementi costitutivi
Forme di Stato e di governo
Costituzione e principi costituzionali
Gli organi costituzionali
Gli enti locali
La P.A: e l’attività amministrativa
settembre - ottobre
ottobre - novembre
novembre – gennaio
febbraio – marzo
aprile – maggio
fino al 15 maggio
h.2
h.5
h.14
h.13
h.8
h.4
METODI
LEZIONE FRONTALE
5
LEZIONE INTERATTIVA
0
SCOPERTA GUIDATA
0
PROBLEM SOLVING
0
ANALISI DEI CASI
0
ANALISI FONTI E DOCUMENTI
3
ESERCITAZIONI
0
RICERCA
1
PROGETTAZIONE
0
ALTRO
0
Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
NESSUNA
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
STRUMENTI
LABORATORIO MULTIMEDIALE
0
LABORATORIO LINGUISTICO
0
LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE
0
VISITE AZIENDALI
0
LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI
0
SCHEDE STIMOLO
0
RIVISTE, GIORNALI
1
LIBRI DI TESTO
5
FONTI E DOCUMENTI
2
ALTRO
0
(barrare le caselle che interessano)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
NESSUNA
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
RECUPERO IN “ITINERE”
CURRICULARE
"TUTORATO"
CORSO EXTRA CURRICULARE
(indicare le modalità)
Eventuali osservazioni
NESSUNA
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI
CORSI EXTRA
0
INCONTRI CON ESPERTI
1
VISITE GUIDATE
0
LEZIONI FUORI SEDE
0
VIAGGI D'ISTRUZIONE
0
ALTRO
0
Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Specificare:
Eventuali osservazioni
NESSUNA
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA
VERIFICHE ORALI:
INTERROGAZIONI INDIVIDUALI SI
INTERROGAZIONI DI GRUPPO
NO
INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI SI
VERIFICHE SCRITTE:
PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA
MULTIPLA…)
4
PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA,
COMPLETAMENTO…)
4
PROVE APERTE
in particolare:
- DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE)
0
- ANALISI DEL TESTO
0
- TEMI
0
- PROBLEMI
0
- TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI
0
- RICERCHE
0
- ALTRO (SPECIFICARE)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
NESSUNA
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ
X
INTERESSE E PARTECIPAZIONE
X
IMPEGNO
X
PROGRESSO
X
ALTRO
Eventuali osservazioni
NESSUNA
Pontedera, 15/05/12
Prof. Stefano Fontana
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi"
Pontedera - (PI)
Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742
http://www.itcgfermi.it
E-Mail: mail@itcgfermi
ESAMI DI STATO
A. S. 2011 /2012
RELAZIONE FINALE
ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C.
Prof.
Giuseppe Bettini
Materia Estimo
Classe
V sez. A
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
OBIETTIVI DISCIPLINARI
In termini di:
CONOSCENZE
1
2
3
4
5
Capire il campo di applicazione ed i limiti di applicazione dell’estimo.
Saper esprimere giudizi di stima relativi ai fabbricati, alle aree fabbricabili, alle nuove
opere e al recupero dell’esistente in relazione alle attuali legislazioni.
Saper capire ed applicare le disposizioni di legge ai casi di stima .
Capire la funzione sociale dei beni ambientali sul territorio e saper valutare le alterazioni
derivate dalle strutture insediative e produttive.
Saper operare nell’ambito della formazione degli atti e nei trasferimenti della proprietà
immobiliare.
COMPETENZE
1
2
3
4
5
Redigere e interpretare testi e documenti.
Elaborare dati e rappresentarli in modo efficace.
Documentare adeguatamente il proprio lavoro.
Conoscere ed imparare l’uso dei linguaggi tecnici appropriati.
Sviluppare adeguatamente capacità di analisi e sintesi.
Raggiungimento degli obiettivi
La classe, durante tutto l’anno scolastico, si è comportata con un atteggiamento verso la materia
Decisamente non accettabile, l’elemento femminile non ha prevalso su quello maschile, all’interno
del quale ci sono stati i casi di minor interesse per la materia. Nel complesso la classe
è da considerarsi mediamente sufficiente. Il raggiungimento degli obbiettivi si può ritenere
raggiunto per quelli cognitivi ma non per quelli comportamentali.
La classe ha dimostrato scarso interesse e partecipazione al dialogo educativo cercando di evitare
sempre le verifiche orali. Questi comportamenti sono stati oggetto di rapporti scritti e di
segnalazione al coordinatore di classe.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
CONTENUTI
(e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico)
METODI
LEZIONE FRONTALE
5
LEZIONE INTERATTIVA
SCOPERTA GUIDATA
PROBLEM SOLVING
ANALISI DEI CASI
ANALISI FONTI E DOCUMENTI
ESERCITAZIONI
1
RICERCA
PROGETTAZIONE
ALTRO
Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
ESTIMO CIVILE (ore 7 )
1 – Caratteristiche del mercato immobiliare urbano;
2 _ Caratteristiche influenti sul valore dei fabbricati.
STIMA DEI FABBRICATI CIVILI ( ore 7 )
1 – Il valore di mercato dei fabbricati civili;
2 – Determinazione del saggio di capitalizzazione
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
3 – Aggiunte e detrazioni a valor capitale;
4 – Il valore di trasformazione dei fabbricati civili;
5 – Il valore complementare dei fabbricati civili.
STIMA DELLE AREE FABBRICABILI ( ore 7 )
STIMA DEI VALORI CONDOMINIALI ( ore 7 )
1 – Regolamento di condominio;
2 – Le tabelle millesimali;
3 – I millesimi di proprietà.
STIMA DEI DANNI ( ore 6 )
1 – Il contratto di assicurazione;
2 – Criteri di valutazione dei danni;
3 – Danni da incendio;
4 – Danni da responsabilità civile.
ESPROPRIAZIONI PER PUBBLICA UTILITA’( ore 8 )
1 – Legge 25/06/1865 n.2359 (legge fondamentale);
2 – Legge per il risanamento della città di Napoli;
3 – Normative attuali della determinazione dell’indennità di esproprio per casa
di pubblica utilità.
STIME RELATIVE ALLE SERVITU PREDIALI ( ore 6 )
1 – Servitù di acquedotto;
2 – Servitù di passaggio;
3 – Servitù di elettrodotto.
STIME RELATIVE AI DIRITTI DI USUFRUTTO ( ore 7 )
IL DIRITTO DI SUPERFICE ( ore 5 )
STIMA PER SUCCESSIONE EREDITARIA ( ore 8 )
1 – Successione legittima;
2 – Successione testamentaria;
3 – Successione necessaria.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
LIBERA PROFESSIONE IN CAMPO ESTIMATIVO ( ore 7 )
ESTIMO CATASTALE ( ore 7 )
1 – Catasto terreni ( cenni );
2 – Catasto edilizio urbano.
3 - L'imu ( fotocopie consegnate in classe con esempi di calcolo )
Per la scansione temporale si sono rispettati i tempi previsti all’inizio dell’anno.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
STRUMENTI
LABORATORIO MULTIMEDIALE
LABORATORIO LINGUISTICO
LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE
VISITE AZIENDALI
LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI
SCHEDE STIMOLO
RIVISTE, GIORNALI
1
LIBRI DI TESTO
5
FONTI E DOCUMENTI
4
ALTRO
(barrare le caselle che interessano)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
CURRICULARE
RECUPERO IN ITINERE
"TUTORATO"
E’ STATO FREQUENTATO DA TUTTI GLI ALUNNI CHE
NE HANNO FATTO RICHIESTA.
CORSO EXTRA CURRICULARE
(indicare le modalità)
Eventuali osservazioni
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI
CORSI EXTRA
INCONTRI CON ESPERTI
VISITE GUIDATE
LEZIONI FUORI SEDE
VIAGGI D'ISTRUZIONE
ALTRO
Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Specificare:
Eventuali osservazioni
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA
VERIFICHE ORALI:
INTERROGAZIONI INDIVIDUALI
INTERROGAZIONI DI GRUPPO
INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI
VERIFICHE SCRITTE:
PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA
MULTIPLA…)
PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA,
COMPLETAMENTO…)
PROVE APERTE
in particolare:
- DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE)
4
- ANALISI DEL TESTO
- TEMI
- PROBLEMI
- TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI
- RICERCHE
- ALTRO (SPECIFICARE)CASI PRATICI PROFESSIONALI
5
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ
5
INTERESSE E PARTECIPAZIONE
2
IMPEGNO
1
PROGRESSO
1
ALTRO
Eventuali osservazioni
Pontedera, 15/06/2012
Prof. Giuseppe Bettini
GLI ALUNNI
---------------------------------------------
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi"
Pontedera - (PI)
Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742
http://www.itcgfermi.it
E-Mail: mail@itcgfermi
ESAMI DI STATO
A. S. 2011 /2012
RELAZIONE FINALE
ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C.
Prof.
MASSIMILIANO LA PUSATA
Materia IMPIANTI
Classe
5 Ag
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
OBIETTIVI DISCIPLINARI
In termini di:
CONOSCENZE
1
2
3
4
5
Conoscere le principali Normative sugli impianti interni degli edifici
Classificare gli impianti in relazione alle loro caratteristiche fisico - tecniche
Conoscere le problematiche connesse con l’inserimento degli impianti civili negli edifici
Collegare le scelte progettuali con la tutela dell’ambiente e con la sicurezza
COMPETENZE
1
2
3
4
5
Saper interpretare documenti originali (Tabelle, grafici, manuali, normative ecc.)
Essere in grado di elaborare dati e di utilizzarli nel calcolo di semplici impianti
Saper documentare e relazionare il proprio lavoro anche in termini progettuali
Utilizzare efficacemente ed appropriatamente il linguaggio tecnico impiantistico
Esser capaci di analizzare problemi di impiantistica civile e di proporre soluzioni sintetiche
Raggiungimento degli obiettivi
Gli obiettivi comportamentali, per quanto riguarda la puntualità e la precisione nell'esecuzione dei
compiti assegnati, la correttezza nei rapporti interpersonali e la partecipazione al lavoro individuale
e di gruppo sono stati solo in parte raggiunti dagli alunni.
Gli obiettivi cognitivi legati alla materia in oggetto si ritengono conseguiti per la maggior parte
degli alunni.
Gli obiettivi relativi alle competenze sono stati pienamente conseguiti da una piccola parte della
classe; una metà degli alunni ha raggiunto tali obiettivi anche se in modo non completo, mentre gli
altri hanno raggiunto competenze al di sotto della sufficienza.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
CONTENUTI
(e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico)
Nei primi due mesi dell'anno scolastico è stato affrontato il tema della sicurezza, del risparmio
energetico e della tutela ambientale negli impianti per edifici civili con riferimenti alla relativa
Normativa. Inoltre sono state analizzate le problematiche inerenti l’uso di energie integrative.
Nei successivi due mesi si sono analizzati alcuni blocchi tematici svolti negli anni precedenti:
impianti elettrici negli edifici civili e Normativa ad essi relativa, condotte in pressione, teoria dei
canali, impianti idrici. Quest'ultimo argomento è stato integrato con lo studio delle reti distributive
di acqua potabile, della produzione e distribuzione di acqua calda sanitaria, dei materiali impiegati
negli impianti idrici e del loro proporzionamento.
Nel mese di Febbraio si è trattato lo scarico e lo smaltimento delle acque reflue, procedendo con i
seguenti argomenti: scarico delle acque meteoriche, scarico delle acque nere e grigie, criteri
empirici di calcolo, ventilazione primaria e secondaria, materiali impiegati, sollevamento dei
liquami, smaltimento nell'ambiente, legge Merli, caratteristiche e disposizione degli apparecchi
sanitari; il trattamento dei rifiuti, fosse settiche, fosse Imhoff, depuratori. Questi ultimi due
argomenti sono stati svolti prevalentemente in modo teorico, senza evidenziare problemi
applicativi, peraltro abbastanza complessi per gli obiettivi previsti.
Nel mese di Marzo sono stati classificati e descritti gli impianti a gas e gli scaldacqua in genere.
Nel mese di Aprile si è svolto il blocco tematico riguardante gli impianti termici e più precisamente
i seguenti argomenti: principi di climatizzazione degli ambienti, classificazione degli impianti
termici, impianti centralizzati ed autonomi, caratteristiche degli impianti ad acqua calda, elementi
principali, pompe e vaso di espansione, apparecchi di sicurezza e dispositivi di regolazione,
dimensioni e caratteristiche costruttive del locale caldaia, gli impianti di distribuzione ad acqua con
circolazione naturale e forzata, esempi di dimensionamento, calcolo della portata della pompa,
cenni su altri sistemi di erogazione del calore (termoconvettori, strisce e pannelli radianti).
In Maggio si è trattato l'argomento relativo al dimensionamento dell'impianto termico secondo il D.
Lgs. 192/2005 e successive modifiche, ed in particolare: dispersioni termiche, bilancio energetico,
zone climatiche e gradi giorno, calcolo della trasmittanza, calcolo dell’indice E.P., scambi di calore
tra ambienti esterni ed interni, ventilazione, ponti termici, apporti dovuti a sorgenti interne,
radiazioni solari, coefficienti correttivi, rendimenti; verifica dell'isolamento termico negli edifici. Su
questo blocco tematico, inoltre, sono state realizzate delle applicazioni nell'ambito dell'Area di
Progetto.
L'ultima parte dell'Anno Scolastico è stata dedicata alla revisione degli elaborati relativi all’Area di
Progetto, nella quale gli studenti, divisi in gruppi, hanno sviluppato schemi di massima di
inserimento dell’impianto termico e dell’impianto di smaltimento acque reflue negli edifici
progettati per il corso di Disegno e progettazione.
Per tutto il corso di Impianti è stato privilegiato l'aspetto dell'inserimento degli impianti tecnici nel
contesto edile rispetto a quello dello specifico funzionamento e della tecnologia usata.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
METODI
LEZIONE FRONTALE
3
LEZIONE INTERATTIVA
1
SCOPERTA GUIDATA
1
PROBLEM SOLVING
3
ANALISI DEI CASI
1
ANALISI FONTI E DOCUMENTI
1
ESERCITAZIONI
3
RICERCA
1
PROGETTAZIONE
2
ALTRO
Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
La materia "Impianti" coinvolge nel processo progettuale le conoscenze tecniche e normative
acquisite, l'analisi dei problemi da risolvere, e l’organizzazione funzionale dell'opera da realizzare,
con evidente interazione con altre problematiche tecniche.
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STRUMENTI
LABORATORIO MULTIMEDIALE
1
LABORATORIO LINGUISTICO
LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE
VISITE AZIENDALI
LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI
SCHEDE STIMOLO
RIVISTE, GIORNALI
LIBRI DI TESTO
4
FONTI E DOCUMENTI
3
ALTRO
(barrare le caselle che interessano)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
CURRICULARE
mediante discussione in classe degli argomenti trattati
"TUTORATO"
CORSO EXTRA CURRICULARE
(indicare le modalità)
Eventuali osservazioni
Lo studio della materia “Impianti” nella quinta classe del corso geometri è sostanzialmente teorico e
sintetizza un percorso sviluppato durante il triennio finale, oltre ad integrare con una conoscenza
più approfondita della Normativa le nozioni legate all’aspetto applicativo, curato prevalentemente
nelle classi terza e quarta.
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI
CORSI EXTRA
INCONTRI CON ESPERTI
VISITE GUIDATE
1
LEZIONI FUORI SEDE
1
VIAGGI D'ISTRUZIONE
1
ALTRO
Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Specificare:
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA
VERIFICHE ORALI:
INTERROGAZIONI INDIVIDUALI
INTERROGAZIONI DI GRUPPO
INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI
VERIFICHE SCRITTE:
PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA
MULTIPLA…)
PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA,
COMPLETAMENTO…)
5
PROVE APERTE
in particolare:
- DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE)
2
- ANALISI DEL TESTO
- TEMI
- PROBLEMI
1
- TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI
2
- RICERCHE
- ALTRO (SPECIFICARE)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ
4
INTERESSE E PARTECIPAZIONE
3
IMPEGNO
3
PROGRESSO
2
ALTRO
Eventuali osservazioni
La classe ha mostrato mediamente poco interesse per la materia e, soprattutto,
solo alcuni si sono impegnati per raggiungere risultati di livello pari alle
rispettive attitudini.
Pontedera, 14 Maggio 2012
Prof. Massimiliano La Pusata
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi"
Pontedera - (PI)
Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742
http://www.itcgfermi.it
E-Mail: mail@itcgfermi
ESAMI DI STATO
A. S. 2012 /2013
RELAZIONE FINALE
ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C.
Prof.
ANTONIO METRANGOLO
Materia
MATEMATICA
Classe
V° Ag
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
OBIETTIVI DISCIPLINARI
In termini di:
CONOSCENZE
1
2
3
4
5
Conoscere la definizione di derivata e le regole di derivazione di funzioni composte.
Conoscere la definizione di : funzione crescente e decrescente , massimi e minimi relativi ,
concavità e punti di flesso. Conoscere le le regole per la determinazione dei punti di
massimo e minimo relativi , di flesso.
Conoscere la definizione di integrale indefinito ; la definizione di funzione primitiva e di
funzione integrale.
Conoscere le principali regole di integrazione : integrazioni immediate e loro
generalizzazione, per decomposizione, integrazione di funzioni razionali fratte,
integrazione per sostituzione.
Conoscere la definizione di integrale definito. Teorema fondamentale del calcolo integrale
COMPETENZE
1
2
3
4
5
Saper utilizzare le regole di derivazione per determinare le derivate delle principali
funzioni e delle funzioni composte.
Saper determinare massimi, minimi relativi, punti di flesso; individuare in un grafico gli
intervalli di crescenza e decrescenza, di concavità e di convessità : interpretazione di un
grafico e rappresentazione grafica di una funzione.
Saper applicare le principali regole di integrazione.
Saper calcolare l’area di parti di piano comprese tra curve
Raggiungimento degli obiettivi
Si deve sottolineare che la classe nel corso del quinquienno non ha avuto continuità didattica nella
materia ed è stata da me seguita solo nell’ultimo anno scolastico.
Sin da subito si sono evidenziate delle carenze diffuse di metodo e di contenuti, che però non sono
state sempre compensate da una partecipazione assidua e da un impegno adeguato a casa.
I contenuti sono stati acquisiti in maniera frammentaria e superficiale dalla maggior parte della
classe. La prima parte dell’anno scolastico è stata dedicata alle esercitazioni in classe e a
spiegazioni in modo da riprendere argomenti relativi agli anni precedenti, propedeutici alla
programmazione dell’ultimo anno . Questa attività si è resa necessaria per il consolidamento e la
stratificazione delle conoscenze, consolidamento che è stato raggiunto solo da pochi alunni.
Non è stato possibile quindi svolgere ed affrontare tutti gli argomenti prefissati a causa delle
notevoli difficoltà evidenziate.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
CONTENUTI
(e loro organizzazione temporale: periodo per ciascun modulo/blocco tematico)
CALCOLO DIFFERENZIALE ( periodo settembre –gennaio 2012)
RIPASSO DI DERIVATE DI UNA FUNZIONE AD UNA VARIABILE
Derivate di funzioni elementari, derivate delle funzioni inverse e composte.
ESAME DI FUNZIONI ANALITICHE CON IL CALCOLO DIFFERENZIALE.
Definizione di : funzione crescente e decrescente, massimi e minimi relativi ed assoluti.
Teorema 1: Sia y=f(x) crescente ( decrescente ) in un intervallo [a,b], continua e derivabile, allora
f ' (c) >= 0 ( <= 0 ) per ogni c di [a,b].
Teorema 2 : Sia y=f(x) derivabile in [a,b] , se per ogni c di [a,b] f ' (c) > 0 ( < 0 ) allora f(x) è
crescente ( decrescente ) nell' intervallo stesso.
Regola per la determinazione dei punti di massimo e minimo relativi con il metodo dello studio del
segno della derivata prima.
Teorema 3 : Sia y = f(x) definita in (a,b) e c appartenente ad ( a,b ) . Se c è punto di massimo
(minimo) relativo per f(x) in (a,b) e se f(x) è derivabile in c allora f ' (c) = 0 (significato geometrico)
CALCOLO INTEGRALE ( periodo febbraio- maggio 2012 )
INTEGRALE INDEFINITO ED I METODI DI INTEGRAZIONE.
L' integrale indefinito e le sue proprietà. Funzioni primitive di una funzione data.
Integrazione immediata. Integrazione per decomposizione. Integrazione per sostituzione.
Integrazione di alcune funzioni razionali fratte.
INTEGRALE DEFINITO .
Regola per il calcolo dell’integrale definito ; calcolo di aree di parti finite di piano comprese tra
curve.
METODI
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
LEZIONE FRONTALE
4
LEZIONE INTERATTIVA
4
SCOPERTA GUIDATA
2
PROBLEM SOLVING
ANALISI DEI CASI
ANALISI FONTI E DOCUMENTI
ESERCITAZIONI
4
RICERCA
PROGETTAZIONE
ALTRO
Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
STRUMENTI
LABORATORIO MULTIMEDIALE
LABORATORIO LINGUISTICO
LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE
VISITE AZIENDALI
LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI
SCHEDE STIMOLO
RIVISTE, GIORNALI
LIBRI DI TESTO
5
FONTI E DOCUMENTI
ALTRO
(barrare le caselle che interessano)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
CURRICULARE
4
"TUTORATO"
2
CORSO EXTRA CURRICULARE
(indicare le modalità)
Eventuali osservazioni
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI
CORSI EXTRA
0
INCONTRI CON ESPERTI
0
VISITE GUIDATE
0
LEZIONI FUORI SEDE
0
VIAGGI D'ISTRUZIONE
0
ALTRO
0
Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Specificare:
Eventuali osservazioni
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA
VERIFICHE ORALI:
INTERROGAZIONI INDIVIDUALI
INTERROGAZIONI DI GRUPPO
INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI
VERIFICHE SCRITTE:
PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA
MULTIPLA…)
1
PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA,
COMPLETAMENTO…)
2
PROVE APERTE
in particolare:
- DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE)
- ANALISI DEL TESTO
- TEMI
- PROBLEMI
- TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI
- RICERCHE
- ALTRO (SPECIFICARE)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
4
4
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ
5
INTERESSE E PARTECIPAZIONE
2
IMPEGNO
2
PROGRESSO
2
ALTRO
0
Eventuali osservazioni
Pontedera, 15/5/2012
Prof. Antonio Metrangolo
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi"
Pontedera - (PI)
Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742
http://www.itcgfermi.it
E-Mail: mail@itcgfermi
ESAMI DI STATO
A. S. 2011 /2012
RELAZIONE FINALE
ALLEGATA AL "DOCUMENTO del 15 Maggio" DEL C. D. C.
Prof.
MICHELE PERRETTI
Materia Topografia e Fotogrammetria
Classe
V AG
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
OBIETTIVI DISCIPLINARI
In termini di:
CONOSCENZE
1
2
3
4
5
Conoscere i fondamenti della progettazione stradale di massima di un breve tronco stradale, sia dal
punto di vista planimetrico che altimetrico, con le tecniche, le convenzioni e la rappresentazione
grafica della planimetria, profilo altimetrico, sezioni , diagramma delle aree depurato dai paleggi,
diagramma di Brukner.
Conoscenza dei fondamenti teorici per il calcolo degli elementi delle curve circolari, come elementi
di raccordo dei vari rettifili, e di tutti gli elementi necessari per il loro tracciamento.
Conoscenza dei metodi di misura delle superfici agrarie, e le tecniche della loro divisione con
imetodi classici.
Conoscenza dei metodi per il calcoli dei volumi delle terre, e il loro utilizzo sia nella progettazione
stradale che negli spianamenti.
Conoscenza del rilievo topografico e la sua restituzione grafica.
COMPETENZE
1
2
3
4
5
Saper sviluppare la progettazione stradale in termini interpretazione degli elaborati di progetto
redatti.
Saper redigere un calcolo dei volumi di scavo e riporto nella progettazione stradale.
Saper affrontare con gli appropriati metodi la misura della superficie agraria.
Saper redigere nelle linee essenziali uno spianamento.
Saper affrontare lo sviluppo del calcolo relativo a un rilievo topografico.
Raggiungimento degli obiettivi
La classe sotto il profilo dell’apprendimento e l’elaborazione dei contenuti appresi, puo’ essere suddivisa in
tre gruppi:
-un primo gruppo con livello discreto, costituito da cinque alunni con buone capacità di rielaborazione;
-un secondo gruppo, costituito dalla maggior parte della classe che presenta livelli di sufficienza o quasi
sufficienza;
-un terzo gruppo costituito da tre elementi con livello di insufficienza.
Nel mese di novembre ha avuto inizio il progetto di un breve tronco stradale il quale ha assorbito buona
parte dello sviluppo del programma. Il livello medio della classe si attesta su un livello di sufficienza.
Lo svolgimento del programma è stato accompagnato per ogni argomento con lo sviluppo di esercizi
numerici tipici della disciplina.
In riferimento ai contenuti svolti, la maggior della classe ha raggiunto gli obiettivi minimi per livello di
sufficienza, stabiliti dai seguenti punti:
-saper sviluppare e risolvere le problematiche di un progetto stradale in via preliminare;
-conoscenza dei metodi per il calcolo delle superfici agrarie e le varie operazioni topografiche che su di esse
vengono eseguite;
-la conoscenza delle metodologie per riportare su carta il rilievo del territorio e gli elementi caratterizzanti la
rappresentazione.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
CONTENUTI
(e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico)
-Il modulo “Strade e progetto stradale” è stato affrontato sin dall’inizio dell’anno scolastico, per permettere
alla classe di iniziare lo sviluppo del progetto sin dal mese di novembre, tale modulo sarà ultimato entro fine
maggio.
I contenuti svolti sono:rappresentazione del territorio (piani quotati e piani a curve di livello); la pendenza e
i suoi aspetti geometrici, la pendenza nella progettazione della strade; sviluppi storici e gli elementi
costruttivi delle strade inquadramento tipologico delle strade; la velocità di progetto; evoluzione storica e
tipologica delle strade; il manufatto stradale (corpo stradale, sezione stradale, le scarpate e opere d’arte,
ecc.); la piattaforma stradale; il traffico e i suoi indici e le prescrizioni normative secondo il D.M. 5
novembre 2001”Norme Funzionali e Geometriche per la Costruzione delle Strade” relativamente alla
piattaforma stradale e la sua sagomatura; l’inquadramento tipologico delle strade italiane; prescrizione
normative per la sagomatura delle piattaforme; le curve circolari; la sagomatura della piattaforma nelle
curve e nei rettifili; il comportamento del veicolo in curva;l’andamento planimetrico di una strada,studio del
tracciato stradale; il tracciolino e sua costruzione, apertura di compasso , la poligonale d’asse, i picchetti;
la pendenza longitudinale, lunghezza massima rettifili, rapporti tra due curve successive; classificazioni
delle curve circolari, la geometria delle curve circolari; i tornanti; il profilo altimetrico, tipi di sezioni
stradali; le livellette, le livellette di compenso,centro di compenso; pendenza della livelletta; le quote di
progetto, le quote rosse; punti di passaggio; rappresentazione trasversale delle sezioni stradali; calcolo
delle aree delle sezioni stradali; determinazioni dei volumi di scavo e riporto e punti di passaggio nel solido
stradale;formula delle sezioni ragguagliate; i movimenti di terra, diagramma delle aree; diagramma delle
aree depurato, i paleggi; il profilo di Brukner;
-Il modulo “Misura e divisione delle aree” la trattazione è iniziata agli inizi di febbraio ed è durata fino
all’inizio di aprile.
I contenuti svolti sono: la superficie agraria e la sua misura; i metodi di calcolo delle aree:metodi numerici
(area di un appezzamento rilevato per allineamenti, area di un appezzamento rilevato per trilaterazione,
area di un appezzamento rilevato per coordinate cartesiane, area di un appezzamento rilevato per
coordinate polari; area di un appezzamento rilevato per camminamento);metodi grafo-numerici
(trasformazione di un poligono in triangolo equivalente, trasformazione di un trapezio in rettangolo
equivalente; l’integrazione grafica;; il concetto di frazionamento; le fasi del frazionamento e le sue finalità;
divisione di particelle a forma triangolare con valore unitario costante proporzionalmente a dei numeri;
caso di dividenti uscenti da un vertice; dividenti uscenti da un punto che si trova su un lato;dividenti uscenti
da un punto interno all’appezzamento; dividenti con direzione assegnata; problema del trapezio.
-Il modulo “Spianamenti” la trattazione è iniziata a metà aprile ed è durata fino a metà maggio.
Definizione di spianamento. Generalità sul progetto di uno spianamento. Quote di progetto. Quote rosse.
Calcolo dei volumi di scavo e riporto. Spianamento di compenso con piano orizzontale. Spianamento con
piano inclinato passante per tre punti di posizione nota. Spianamento con piano inclinato con pendenza
assegnata. Cenni sugli spianamenti sui piani a curve di livello.
Il progetto stradale è stato realizzato suddividendo la classe in gruppi di lavoro composti da tre o quattro
persone al fine di abituare ciascun elemento al lavoro di gruppo.
N.B. Per maggior dettaglio degli argomenti effettivamente svolti si fa riferimento al programma disciplinare allegato alla
presente relazione
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
METODI
LEZIONE FRONTALE
5
LEZIONE INTERATTIVA
0
SCOPERTA GUIDATA
0
PROBLEM SOLVING
3
ANALISI DEI CASI
1
ANALISI FONTI E DOCUMENTI
0
ESERCITAZIONI
4
RICERCA
0
PROGETTAZIONE
5
Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
Nel corso dello svolgimento delle esercitazioni numeriche sono emerse varie problematiche che nel corso
delle lezioni frontali non potevano essere evidenziate, con lo scopo di completare l’argomento affrontato.
STRUMENTI
LABORATORIO MULTIMEDIALE
2
LABORATORIO LINGUISTICO
0
LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE
4
VISITE AZIENDALI
0
LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI
0
SCHEDE STIMOLO
0
RIVISTE, GIORNALI
0
LIBRI DI TESTO
4
FONTI E DOCUMENTI
0
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
(barrare le caselle che interessano)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
Nel corso dell’anno sono state fatte diverse esercitazioni riguardanti la risoluzione di problemi a
completamento delle lezioni.
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
CURRICULARE
SI
"TUTORATO"
NO
CORSO EXTRA CURRICULARE NO
(indicare le modalità)
Eventuali osservazioni
Quattro i casi di recupero al quale è stato consigliato lo studio individuale.
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI
CORSI EXTRA
0
INCONTRI CON ESPERTI
0
VISITE GUIDATE
0
LEZIONI FUORI SEDE
0
VIAGGI D'ISTRUZIONE
1
ALTRO
0
Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Specificare:
Visita di istruzione alla città Barcellona (Spagna)
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA
VERIFICHE ORALI:
INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI
VERIFICHE SCRITTE:
RISOLUZIONI NUMERICA DI PROBLEMI TOPOGRAFICI PIU’ O
MENO COMPLESSI
5
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
Nessuna
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
-LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ
-INTERESSE E PARTECIPAZIONE
-IMPEGNO
Eventuali osservazioni
Nessuna
Pontedera, 14 maggio 2011
Prof. Michele Perretti
N.B. In allegato programma dettagliato della disciplina
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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE E PER
GEOMETRI
‘E. Fermi’ Pontedera (Pi)
Via
Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742
http://www.itcgfermi.it
E-mail: [email protected]
PROGRAMMA SVOLTO
Nome e cognome del professore: Michele Perretti
DISCIPLINA INSEGNATA: TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA
Libro di testo in uso: MISURE RILIEVO E PROGETTO Vol. 3
Autori: R. Cannarozzo, L. Cucchiaini, W. Meschieri Editore Zanichelli
CLASSE: V
SEZ.: AG
A.S. 2011-2012
Titolo: UNITA’ 1: Sviluppi storici ed elementi costruttivi delle strade
L’origine delle strade moderne e il loro sviluppo storico. Il manufatto stradale. Corpo
stradale. La sovrastruttura.La sezione stradale. La piattaforma. La careggiata. Lo
spartitraffico. Le scarpate. Pendenza delle scarpate.Le opere d’arte (cunette, muri di
sostegno, ponti, tombini, ecc.)
1
Titolo: UNITA? 2: Il Traffico, la velocita’ di progetto e le norme.
La tipologia delle strade in Italia. Fattori del traffico. Gli indici di traffico. Classificazione
delle strade. Le prescrizioni normative secondo il D.M. del 5 novembre 2001 “Norme
Funzionali e Geometriche per la Costruzione delle Strade La velocità di
progetto.Prescrizioni normative per la sagomatura della piattaforma. Pendenza trasversale
della piattaforma nelle curve. Il comportamento del veicolo in curva.Raggio minimo delle
curve circolari.
Titolo: UNITA’ 3: La planimetria della strada
Lo studio del tracciato dell’asse della strada. Il tracciolino a pendenza costante. L’apertura
di compasso. Criteri per la scelta del tracciato. La poligonale d’asse. I rettifili . Lunghezza
massima dei rettifili. Le curve circolari. Le proprietà dei cerchi. Calcolo degli elementi delle
curve circolari (raggio, tangente, sviluppo, saetta, ecc.). I picchetti o sezioni. Curve
vincolate.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
Titolo: UNITA’ 4: L’andamento altimetrico della strada
Il profilo altimetrico del terreno e sua rappresentazione. Il profilo altimetrico di progetto.
Le distanze parziali. Le distanze progressive. Le livellette. Pendenza di una livelletta. Le
quote di progetto. Le quote rosse. I punti di passaggio. Posizione e quota dei punti di
passaggio. Le livellette di compenso: con quota iniziale nota, con pendenza assegnata, con
quota intermedia nota. Il centro di compenso. Il quaderno delle sezioni. Le sezioni
trasversali. L’area delle sezioni trasversal: sterro, riporto e miste. Determinazione ei punti
di passaggio. Le sezioni parzializzate.
Titolo: UNITA’ 5: I movimenti di terra e calcolo dei volumi del solido
----------------------stradale
I volumi di sterro e di riporti. I paleggi.Il volume del solido stradale: tra due sezioni
omogenee, tra sezioni non omogenee, tra sezioni miste.Il diagramma delle aree. Il
diagramma delle aree depurato. Il diagramma di Brukner. Cenni sullo studio dei cantieri
Titolo: UNITA’ 6: Il calcolo delle aree.
La superficie agraria.Metodi per il calcolo della superficie agraria: numerici, grafonumerici,metodi grafici, metodi meccanici. Metodi numerici: area di un appezzamento
rilevato per allineamenti; area di un appezzamento rilevato per trilaterazione; area di
appezzamento rilevato per coordinate cartesiane (formula di gauss); area di un
appezzamento rilevato per coordinate polari; area di un appezzamento rilevato per
camminamenti. Metodi grafici: trasformazioni di un trapezio in un rettangolo
equivalente, l’integrazione grafica, l’integrazione grafica per un poligono chiuso.
Titolo: UNITA’ 7: La divisione delle aree.
Il frazionamento delle aree e le sue fasi. Divisione di particelle di forma triangolare con
valore unitario costante:dividente uscente da un vertice, dividente uscente da un punto su
un lato,dividenti uscenti da un punto interno all’appezzamento, dividenti parallele ad un
lato, dividenti perpendicolari a un lato.Divisione di un’area quadrilatera (problema del
trapezio).Divisone di quadrilateri:con dividenti uscenti da un vertice, da un punto interno
di posizione nota, da un punto posto su un lato. Divisione di aree con diverso valore
unitario.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
Titolo: UNITA’ 5: Spianamenti
Definizione di spianamento. Generalità sul progetto di uno spianamento. Quote di
progetto. Quote rosse. Calcolo dei volumi di scavo e riporto. Spianamento di compenso
con piano orizzontale. Spianamento con piano inclinato passante per tre punti di posizione
nota. Spianamento con piano inclinato con pendenza assegnata. Cenni sugli spianamenti
sui piani a curve di livello.
Titolo: Esercitazioni
Nel corso dell’anno sono state svolte delle esercitazioni numeriche per casi tipici di
ciascuna unità. Esercitazione al Cad per lo sviluppo del progetto stradale in forma
individuale per ciascun alunno.
Gli Alunni
_________________
_________________
Pontedera lì, 14 Maggio 2012
Il Docente
Prof. Michele Perretti
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi"
Pontedera - (PI)
Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742
http://www.tdnet.it/scuole/itcgefermi/
E-Mail: [email protected]
ESAMI DI STATO
A. S. 2011/2012
RELAZIONE FINALE
ALLEGATA AL “DOCUMENTO” DEL C. D. C.
Prof.
STEFANO CONSANI
Materia
EDUCAZIONE FISICA
Classe
5AG
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
OBIETTIVI DISCIPLINARI
In termini di:
CONOSCENZE
1
2
3
4
5
Acquisizione del valore della corporeità attraverso esperienze di attività motorie e sportive
Consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita
Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona
Approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive.
Arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé.
COMPETENZE
1
2
3
4
5
Gli alunni sanno eseguire esercizi di coordinazione semplice e complessa.
Gli alunni raggiungono un livello adeguato di prestazioni fisiche in relazione al livello di
crescita.
Gli alunni sanno eseguire i fondamentali dei giochi sportivi ed i gesti delle discipline
principali dell’atletica leggera.
Eseguono esercizi di preacrobatica, esercizi ai grandi attrezzi ed esercizi con piccoli
attrezzi.
Sanno adempiere a compiti di giuria ed arbitraggio nelle varie discipline sportive.
Raggiungimento degli obiettivi
Tutti questi obiettivi si possono considerare in linea di massima raggiunti.
CONTENUTI
(e loro organizzazione temporale)
Potenziamento fisiologico
Rielaborazione schemi motori
Sviluppo socialità
Conoscenza e pratica delle attività sportive
Lezioni teoriche e prove scritte
12 ore
12 ore
10 ore
16 ore
12 ore
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Programma svolto
POTENZIAMENTO ORGANICO: Potenziamento aerobico e anaerobico alattacido con recuperi
totali: Potenziamento muscolare mediante esercitazioni a carico naturale, con palla medica ed
esercizi di isometria: Ricerca del miglioramento della velocità, esercitazioni di impulso e reattività.
Esercitazioni di mobilizzazione articolare, in particolare del cingolo scapolo-omerale e coxofemorale. Gare e giochi di velocità, resistenza e destrezza.
RIELABORAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE: affinando e integrando quelli
acquisiti in precedenza mediante una polivalenza di attività orientate alla ricerca degli automatismi
specie nell’attività sportiva. Esercitazioni individuali a coppie ed a gruppi.
CONSOLIDAMENTO DEL CARATTERE, SVILUPPO DELLA SOCIALITA’ E DEL
SENSO CIVICO: Ogni attività è stata ad esso finalizzata, in particolare l’organizzazione dei giochi
di squadra e l’affidamento a turno di compiti di giuria ed arbitraggio.
CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE: Fondamentali individuali e di
squadra di pallavolo, pallacanestro, calcetto, tennis tavolo. Atletica leggera.
TEORIA: Anatomia e fisiologia dell’apparato scheletrico, muscolare, cardiocircolatorio,
respiratorio. Informazioni sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni. Cenni di
pronto soccorso. Regolamenti dei giochi sportivi effettuati praticamente.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
METODI
LEZIONE FRONTALE
5
LEZIONE INTERATTIVA
SCOPERTA GUIDATA
1
PROBLEM SOLVING
1
ANALISI DEI CASI
ANALISI FONTI E DOCUMENTI
ESERCITAZIONI
5
RICERCA
PROGETTAZIONE
ALTRO
Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
STRUMENTI
LABORATORIO MULTIMEDIALE
LABORATORIO LINGUISTICO
LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE
VISITE AZIENDALI
LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI
SCHEDE STIMOLO
RIVISTE, GIORNALI
LIBRI DI TESTO
2
FONTI E DOCUMENTI
ALTRO
5
(barrare le caselle che interessano)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
Sono state utilizzate tutte le attrezzature della palestra, degli impianti all’aperto e
dello stadio Comunale.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
CURRICULARE
X
“TUTORATO”
CORSO EXTRA CURRICULARE
(indicare le modalità)
Eventuali osservazioni
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI
STAGE
CORSI EXTRA
INCONTRI CON ESPERTI
VISITE GUIDATE
LEZIONI FUORI SEDE
VIAGGI D’ISTRUZIONE
ALTRO
3
Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
Partecipazione ai Giochi Sportivi Scolastici in varie discipline sportive
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA
VERIFICHE ORALI:
INTERROGAZIONI INDIVIDUALI
INTERROGAZIONI DI GRUPPO
INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI
PROVE STRUTTURATE
in particolare:
RICONOSCIMENTO (VERO/FALSO)
DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA (SM)
1
CORRISPONDENZA
COMPLETAMENTO (CON ELEMENTI)
ALTRO (SPECIFICARE)
5
TEST
PROVE SEMISTRUTTURATE
in particolare:
DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA (DOMANDE STRUTTURATE)
1
COMPLETAMENTO (IN BIANCO)
PROBLEMI A SOLUZIONE RAPIDA
CASI PRATICI E PROFESSIONALI
ALTRO (SPECIFICARE)
1
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
PROVE APERTE
in particolare:
DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE)
1
ANALISI DEL TESTO
TEMI
PROBLEMI
TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI
RIASSUNTI
RICERCHE
ALTRO (SPECIFICARE)
Giochi 5
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ
5
METODO DI STUDIO
30
INTERESSE E PARTECIPAZIONE
5
IMPEGNO
5
PROGRESSO
4
ALTRO
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Eventuali osservazioni
Pontedera, 12/05/2012
Prof. STEFANO CONSANI
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "E. Fermi"
Pontedera - (PI)
Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742
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E-Mail: mail@itcgfermi
ESAMI DI STATO
A. S. 2011 /2012
RELAZIONE FINALE
ALLEGATA AL "DOCUMENTO" DEL C. D. C.
Prof.
Maria Beatrice Taddei
Materia I.R.C.
Classe
5^ Ag
OBIETTIVI DISCIPLINARI
In termini di:
CONOSCENZE
1
2
3
4
5
Conoscere i principi ispiratori della morale cattolica
Conoscere la posizione cattolica sulla pena di morte
Conoscere la posizione e l'atteggiamento della Chiesa nei confronti del popolo ebreo nel
corso dei secoli
Conoscere i dati essenziali relativi allo sterminio degli ebrei d’Europa durante la Seconda
Guerra Mondiale
Conoscere le tipologie di matrimonio presenti in Italia e le caratteristiche essenziali del
sacramento del matrimonio
COMPETENZE
1
2
3
4
Saper valutare criticamente e confrontare le posizioni laica e cattolica su alcuni dei
principali temi di morale
Saper valutare e confrontare la posizione cattolica con quella laica nei confronti della pena
di morte
Saper valutare la singolarità della Shoah e come questo evento metta in discussione la
comprensione di Dio
Saper confrontare le caratteristiche essenziali del sacramento del matrimonio con quelle del
matrimonio civile
5
Raggiungimento degli obiettivi
Gli obiettivi sono stati raggiunti ad un buon livello dalla maggior parte degli alunni; alcuni hanno
evidenziato migliori senso critico e partecipazione.
CONTENUTI
(e loro organizzazione temporale: periodo ed ore per ciascun modulo/blocco tematico)
La pena di morte (settembre-dicembre 2011: 11 ore):
1. Funzioni della pena
2. La pena di morte nel mondo, con particolare attenzione alla situazione americana
3. La posizione cattolica
La Chiesa e gli Ebrei (gennaio-aprile 2012: 9 ore)
1. La Chiesa e gli ebrei
2. Lo sterminio degli ebrei d’Europa sotto la Germania nazista
3. La riflessione su Dio della teologia ebraica e cristiana a partire da Auschwitz
Il matrimonio (maggio-giugno 2012: 6 ore)
1. Il matrimonio nella nostra legislazione
2. Matrimonio civile e divorzio
3. Sacramento del Matrimonio e nullità
METODI
LEZIONE FRONTALE
2
LEZIONE INTERATTIVA
4
SCOPERTA GUIDATA
1
PROBLEM SOLVING
1
ANALISI DEI CASI
2
ANALISI FONTI E DOCUMENTI
3
ESERCITAZIONI
1
RICERCA
1
PROGETTAZIONE
1
ALTRO
Indicare i metodi prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
Sono state privilegiate metodologie che permettono l’interazione ed il confronto dell’insegnante con
gli alunni e di questi fra loro e la partecipazione attiva di tutta la classe.
STRUMENTI
LABORATORIO MULTIMEDIALE
1
LABORATORIO LINGUISTICO
LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE
VISITE AZIENDALI
LAVAGNA LUMINOSA E LUCIDI
SCHEDE STIMOLO
2
RIVISTE, GIORNALI
2
LIBRI DI TESTO
1
FONTI E DOCUMENTI
3
ALTRO (LAB. AUDIOVISIVI)
(barrare le caselle che interessano)
5
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
Si è ricorso il più possibile all’uso di film, documentari, testimonianze registrate, perché questo
linguaggio risulta più immediato e fruibile da parte degli alunni.
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
CURRICULARE
"TUTORATO"
CORSO EXTRA CURRICULARE
(indicare le modalità)
Eventuali osservazioni
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI
CORSI EXTRA
INCONTRI CON ESPERTI
VISITE GUIDATE
LEZIONI FUORI SEDE
VIAGGI D'ISTRUZIONE
ALTRO
Indicare le attività prevalentemente utilizzate usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Specificare:
Eventuali osservazioni
STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA
VERIFICHE ORALI:
INTERROGAZIONI INDIVIDUALI
INTERROGAZIONI DI GRUPPO
INTERVENTI DURANTE LA LEZIONE E DURANTE LE DISCUSSIONI
VERIFICHE SCRITTE:
PROVE STRUTTURATE (VERO/FALSO, DOMANDE A RISPOSTA
MULTIPLA…)
PROVE SEMISTRUTTURATE (DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA,
COMPLETAMENTO…)
PROVE APERTE
in particolare:
- DOMANDE APERTE (NON STRUTTURATE)
- ANALISI DEL TESTO
- TEMI
- PROBLEMI
- TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI
- RICERCHE
- ALTRO (SPECIFICARE)
Indicare gli strumenti prevalentemente utilizzati usando la scala da 1 a 5
(1 = meno frequentemente; 5 = più frequentemente)
Eventuali osservazioni
Il raggiungimento degli obiettivi formativi e cognitivi è stato verificato solo oralmente, attraverso le
risposte a domande relative ai documenti (scritti o audiovisivi) esaminati e gli interventi e le
osservazioni personali durante il lavoro di classe.
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
LIVELLO DI CONOSCENZE E ABILITÀ
3
INTERESSE E PARTECIPAZIONE
5
IMPEGNO
5
PROGRESSO
3
ALTRO
Eventuali osservazioni
Considerando che la materia dispone di una sola ora settimanale e data che lo specifico della
disciplina impone di privilegiare il raggiungimento degli obiettivi formativi rispetto a quelli
cognitivi (tanto è vero che la valutazione dell’I.R.C. non è epressa in valori numerici), si sono
valutati principalmente l’impegno, la qualità della partecipazione, la pertinenza e autonomia critica
degli interventi e l’interesse dimostrato durante le lezioni.
Pontedera, 14 maggio 2012
Prof.ssa Maria Beatrice Taddei
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ESAMI DI STATO