SCUOLA GNM 2004 ‘Proprietà ed applicazioni dei minerali alla nanoscala’ Otranto (Le), 14-18 Giugno 2004 Nanotecnologie per la conservazione di opere d’arte Luigi Dei Dipartimento di Chimica e Consorzio Interuniversitario CSGI Università degli Studi di Firenze via della Lastruccia, 3 I-50019 Sesto Fiorentino - Firenze - Italy 1 Il mondo nanoscopico • I nanometri: self-assembly di molecole piccole (monomeri) oppure macromolecole (polimeri) • Auto-aggregazione: forze intermolecolari (elettrostatiche, dipolari, Van der Waals) . . . . . . Chimica Supramolecolare 2 Sistemi nanostrutturati in conservazione di opere d’arte Nanocristalli di Ca(OH)2 per il preconsolidamento di pitture murali Micelle e microemulsioni per la rimozione di materiali idrofobici da superfici pittoriche Geli reo-reversibili per la pulitura di superfici pittoriche 3 Nanoparticelle di Ca(OH)2: un’applicazione singolare Tenuta degli affreschi alterata dal deterioramento dovuto a molteplici fattori: si sfrutta la caratteristica del Ca(OH)2 di agire come legante che produce nuova coesione/adesione fra i costituenti degli strati pittorici sulla superficie dei dipinti murali eseguiti con la tecnica ‘a fresco’ (intonaco ‘fresco’, non ancora ‘preso’) 4 La chimica della tecnica ‘a fresco’ ) Malta = calce, Ca(OH)2 + inerte (sabbia) ) ‘Arriccio’ = calce/sabbia 1:3 v/v sabbia a grana grossa ) ‘Intonaco’= calce/sabbia 1:2 o 1:1 v/v sabbia a grana molto fine ) Malta aerea = fa ‘presa’ in aria Componente attivo dell’aria = CO2 Ca2+(aq/sat.Ca(OH)2) + CO2 + 2OHØ Processo assai lento CaCO3 (reticolo molto intricato di cristalli) + H2O che origina forte tenuta e lunga durabilità alla pittura murale denominata ‘affresco’ 5 Schema degli strati di una pittura murale 1. muro 3 4 2. ‘arriccio’ 3. ‘intonaco’ 4. strati pittorici a, b, c, d sono la sovrapposizione di più strati pittorici b) d) a) c) 1 2 3 4 6 Coesione/adesione nelle pitture murali Adesione // e ⊥ al piano della pittura: grani di pigmento fra loro e grani di pigmento con la particelle dell’intonaco Coesione interna del network costituito dai minuti cristallini di CaCO3 7 Coesione/adesione negli affreschi Gli strati pittorici di affreschi sono costituiti da ‘materia granulare’ che forma un ‘piano’ unico ben adeso alla superficie del muro grazie alla forte coesione interna del reticolato di cristalli di CaCO3 (CaCO3 bonding network) che si sono formati assai lentamente durante la carbonatazione della calce 8 Alterazione e degrado degli affreschi Molti fattori, fra i quali il più importante l’inquinamento atmosferico, determinano la perdita delle proprietà di adesione/coesione, originando: 9superficie pulverulenta 9sollevamenti e ‘scodelle’ di film pittorico 9opacizzazione della superficie (diffusione) 9 10 La solfatazione • Inquinamento atmosferico produce SO2 • SO2 reagisce con O2 per dare SO3 con catalisi eterogenea (microframmenti carboniosi ad elevata superficie specifica o tracce di metalli pesanti nello smog) • SO3 reagisce con H2O per dare H2SO4 • H2SO4 reagisce con CaCO3 legante e produce CaSO4.2H2O, cioè gesso 11 Perdita di coesione/adesione dovuta alla solfatazione Volume cella elementare gesso è circa il doppio di quello del CaCO3 e pertanto solfatazione produce pressioni interne e sollecitazioni meccaniche nella matrice solido-porosa nella quale i cristalli di gesso nucleano e crescono. Pressioni più o meno elevate in dipendenza di porosità: porosità elevata = gesso si forma ‘tranquillamente’; porosità bassa = gesso si forma in maniera ‘esplosiva’ 12 13 14 Desolfatazione: il metodo Ferroni-Dini • Riconversione CaSO4.2H2O Î CaCO3 (ma non più legante) con (NH4)2CO3: CaSO4.2H2O + (NH4)2CO3 Î CaCO3 + (NH4)2SO4 • Eliminazione del solfato d’ammonio e riconsolidamento grazie all’azione dell’idrossido di bario: (NH4)2SO4 + Ba(OH)2 BaSO4 + NH3 + H2O Ba2+(aq) + CO2 + 2OH-(aq) BaCO3(filler) + H2O CaCO3(non legante) + Ba(OH)2 BaCO3 + Ca(OH)2 Ca(OH)2 nuova calce fresca !! 15 16 17 18 19 20 Pre-consolidamento: problema fondamentale Spesso pre-consolidamento indispensabile prima di qualsiasi operazione conservativa: pittura troppo ‘debole’ andrebbe incontro a perdite di colore irreversibili. Adesivi tradizionali organici: polimeri di sintesi, caseina, etc. 21 22 Pitture murali, legante originale: Ca(OH)2 Miglior agente di pre-consolidamento in base alla compatibilità chimico-fisica Ø Ø Ø Ø Ø Calce nella forma di grassello, pasta contenente Ca(OH)2 e H2O (ca. 50 %) 23 Problemi per l’impiego di Ca(OH)2 Le soluzioni acquose sature (acqua di calce) troppo ‘deboli’ come ricostituenti di proprietà meccaniche a causa della bassissima solubilità della Portlandite (1.6 g.L-1) Le dispersioni o sospensioni in acqua (latte di calce) troppo instabili cineticamente (sedimentazione ossia velature bianche sulle suprfici pittoriche) 24 Strategia della ricerca 9 Dispersioni di Ca(OH)2 invece che soluzioni sature per aumentare la concentrazione del legante, alcoli alifatici a catena idrofobica corta come mezzo disperdente invece di acqua* ed infine Nanoparticelle di Ca(OH)2 per aumentare stabilità cinetica e favorire penetrazione negli strati pittorici senza velature *Giorgi, R., L. Dei, and P. Baglioni, A New Method for consolidating Wall Paintings based on Dispersions of Lime in Alcohol, Studies in Conservation, 45 (2000) 154. 25 Vantaggi della nanotecnologia 9Migliore penetrazione dell’agente consolidante negli strati pittorici 9Velature bianche assai ridotte 9Pori più piccoli riempiti da particelle di legante 9In conclusione, ‘improved performance’ dell’agente pre-consolidante 26 Sintesi di nanocristalli di Ca(OH)2: metodo 1 9In fase omogenea a 90 °C per reazione fra soluzioni acquose di NaOH e CaCl2 con grado di supersaturazione S fra 3 e 10* vN >> vC garantisce cristalli piccoli (prismi esagonali con altezze di pochi nm) *Ambrosi, M., L. Dei, R. Giorgi, C. Neto and P. Baglioni, Colloidal Particles of Ca(OH)2: Properties and Applications to Frescoes Restoration, Langmuir, 17 (2001) 4251. 27 Velocità di nucleazione e crescita 1 ωk = exp{-C/[ln(S)]2} ωk probabilità di formazione dei nuclei S grado di sovrasaturazione = Co/Cs C costante dipendente da ρ, γ, PM e T vN = dx/dt = Aexp{-[(∆ ∆G* + q)/kΒT]} x concentrazione dei nuclei A fattore di frequenza ∆G* energia libera formazione nuclei (di aggregazione) q energia di attivazione diffusione coppie ioniche attraverso interfaccia Yasuo Arai, Chemistry of Powder Production, Chapman & Hall 28 Velocità di nucleazione e crescita 2 Ν = m(ρ ρ2/MF)1/3Sn ossia ln(N) = K + nln(S) ρ densità del materiale M massa molecolare – N numero di nuclei per unità di volume m, n costanti caratteristiche del materiale F costante dipendente da condizioni di formazione dei nuclei vC = - dc/dt = kN1/3S2/3(Ct – Cs) c concentrazione coppie ioniche k costante di velocità N numero di particelle per dm3 Ct concentrazione al tempo t 29 30 31 10nm I Dimensioni degli assi x e y 1630x1630 nm 32 Sintesi di nanoparticelle di Ca(OH)2: metodo 2 9 In fase omogenea per reazione di soluzioni acquose di NaOH con CaCl2 in mezzo di dioli (CH2OHCH2OH o CH2OHCHOHCH3) a 150160 ºC e con 3 ≤ S ≤ 10. Con questo metodo si riducono ancora le dimensioni, ma grazie ad un processo di peptizzazione con alcol iso-propilico in ultrasuoni. L. A. Pérez-Maqueda, I. Wang and E. Matijevic, Nanosize Indium Hydroxide by Peptization of Colloidal Precipitates, Langmuir 14 (1998) 4397 B. Salvadori and L. Dei, Synthesis of Ca(OH)2 Nanoparticles from Diols, Langmuir, 17 (2001) 2371. 33 La peptizzazione dopo la sintesi metodo 2 9 Aggregati micrometrici costituiti da sub-unità nanometriche. Trattamento con ultrasuoni in alcol iso-propilico (peptizzazione) consente di ‘staccare’ le nanofasi cristalline eliminando anche i dioli che sono l’agente di adesione per le unità micrometriche L. A. Pérez-Maqueda, I. Wang and E. Matijevic, Nanosize Indium Hydroxide by Peptization of Colloidal Precipitates, Langmuir 14 (1998) 4397 34 L. A. Pérez-Maqueda, I. Wang and E. Matijevic, Nanosize Indium Hydroxide by Peptization of Colloidal Precipitates, Langmuir 14 (1998) 4397 35 36 37 Sintesi di nanoparticelle di Ca(OH)2: metodo 3 9 In microemulsione acqua-in-olio sostituendo le nanogocce di acqua con soluzioni acquose di NaOH e CaCl2. 9 Microemulsione A: C12E4/cicloesano/acqua 9 Microemulsione B: IgepalCO520/cicloesano/acqua 9 Acqua significa NaOH 0.5 M et CaCl2 0.25 M 38 Le microemulsioni acqua-in-olio Gocce piccolissime z (∅ ordine dei nanometri) di un solvente acquoso (NaOH oppure CaCl2) in un mezzo apolare (olio) . Il tutto stabilizzato da un tensioattivo (sapone) ed eventualmente da un cotensioattivo (alcol). 39 40 Nanoparticelle di Ca(OH)2 ottenute con la microemulsione IgepalCO-520/cicloesano/NaOH/CaCl2 ___ 100 nm 41 Nanoparticelle di Ca(OH)2 ottenute con la microemulsione C12E4/cicloesano/NaOH/CaCl2 ____ 200 nm ___ 150 nm 42 La questione dei nanoprisimi esagonali di Ca(OH)2 43 Vantaggi della forma a prisma esagonale con lc/la << 1 per le proprietà di adesione/coesione 9 Plasticità molto elevata delle nanoparticelle di calce a causa della presenza di acqua interstrato (nanoprismi si orientano a strati tipo grafite) 9 Carbonatazione migliore a causa della ritenzione di acqua negli interstrati di cui sopra C, Rodriguez-Navarro, E. Hansen and W. S. Ginell, J. Amer. Ceramic Soc., 81 (1998) 3032. 44 Sperimentazione delle nanoparticelle disperse in alcoli propilici in cantieri di restauro • Pitture murali di Andrea da Firenze (XIV secolo), Cappellone degli Spagnoli, Chiostro Verde di Santa Maria Novella a Firenze • Dipinti murali nella Chiesa di Avnso, Copenhaghen • Murales di Conrad Albrizio (1938), State Exhibit Building Museum, Shreveport, Louisiana, USA • Pitture murali di Santi di Tito (XVI secolo), controfacciata interna della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze • Materiali lapidei a base carbonatica (Convento Santa Margherita a Vigonza (PD) – pietra di Nanto – Campanile della Chiesa di Impruneta (FI) – pietra Alberese) 45 46 47 48 49 Avnso Church, Copenhaghen 50 51 52 53 54 55 56 57 58 External walls by carbonatic stone ‘Pietra di Nanto’ ex-Monastero Santa Margherita, Vigonza, Padova 59 External walls by carbonatic stone ‘Pietra di Nanto’ ex-Monastero Santa Margherita, Vigonza, Padova Treatment with Ca(OH)2/1-propanol dispersions 0.5 g/100 cc Sample STT/mgcm-2 Water absorption/% East part before the treatment 10.3 7.6 East part after 1st treatment 3.1 not measured East part after 2nd treatment 2.8 4.7 West part before the treatment 3.5 10.3 West part after 2nd tretament 1.4 0.2 60 Applicazione di nanoparticelle di Ca(OH)2 ha ridotto di un terzo l’assorbimento di acqua per capillarità da parte della superficie della pietra 61 Conclusioni Le scienze chimiche possono apportare contributi non solo per gli aspetti diagnostici ma anche più fondamentali nel campo della scienza di nuovi materiali e tecniche di conservazione preventiva 62 Ringraziamenti • • • • • Dr. Arch. M. Lolli Ghetti, Dr. L. M. Medri, Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici per le Province di Firenze, Pistoia e Prato Dr. B. Santi, Dr. C. Alessi, Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di SienaGrosseto Dr. Arch. G. Monti, Dott.ssa Arch. E. Norbiato, Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici per il Veneto Orientale Restauratori: P. Errera, M. Piacenti, F. Iacopini, E. Grenier, I. Brajer, G. Schonhaut, F. Calamandrei, S. Giovannoni Colleghi: Profs. E. Ferroni, P. Baglioni, Dr. C. Manganelli Del Fà† Ma soprattutto il debito di gratitudine maggiore è per gli studenti laureandi, dottorandi e Pos-Docs Rodorico Giorgi, Moira Ambrosi, Barbara Salvadori, Alessio Nanni perché senza loro questa lezione non avrebbe mai potuto essere svolta ! 63