Investi 5
per guadagnare 10
L'importanza di valutare pesi e misure
nelle vitelle e manze
Di Bernat Sales. Veterinario e consulente del Gruppo Ahedo.
S
Una buona maniera di iniziare sarebbe quella di includere le
sue vitelle e manze nelle liste di visita di controllo riproduttivo e non solo per effettuare la diagnosi di gravidanza dopo
la fecondazione senza l’osservazione di un nuovo calore...
parametri minimi previsti in termini di crescita e di sviluppo.
Se l’accrescimento è soddisfacente vanno passate in un
box esclusivo in cui si concentrino le attività di rilevazione
del calore e inseminazione, così da essere esplorate da
parte del suo veterinario che verifica l’assenza di anomalie
(freemartinismo, malformazioni...) e patologie (cisti ovariche, piometrie ...) da trattare e valuta oltresì l’eventuale
induzione al calore con l’utilizzo di prostaglandine.
Includere nella vostra lista di controllo riproduttivo le
manze che raggiungono una certa età senza essere inseminate, al fine di procedere nella misurazione per verificare i
Segua i seguenti passaggi per realizzare un programma di
inseminazione artificiale nelle sue manze in base alla loro
crescita e sviluppo:
2
egue Lei un modello di pesatura e di misura delle
sue vitelle e manze, al fine di monitorare la loro
crescita e sviluppo?
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
Investi 5 per guadagnare 10
1.
Crei una stalla unica per le manze che soddisfi i parametri minimi fissati in termini di crescita e di condizioni
di sviluppo, in modo da essere inseminate quando
manifestano il calore, in modo che rimangano lì almeno fino a diagnosi positiva di gravidanza.
2.
Includa nella lista di visita di controllo riproduttivo le
manze che hanno compiuto un’età nella quale raggiungano le condizioni minime di crescita e sviluppo: questo obiettivo è di 400 kg di peso vivo, con un’altezza
alla groppa sopra i 132 cm.
Un target di età in cui i suoi animali dovrebbero essere
giá intorno a questi parametri di crescita e di sviluppo è
quello di 400 giorni d’età.
5.
La manza che non soddisfi tali parametri, dovrà restare ancora nelle stalle di origine con un obiettivo:
• Ritardare l’età dell’accoppiamento fino a che la
manza raggiunga gli standard minimi per la crescita
e lo sviluppo. Non spostando l’animale alla stalla di
inseminazione, eviteremo accoppiamenti errati prima
di quanto sarebbe auspicabile.
• La convivenza con animali simili per peso ed altezza
limiterà rapporti di competizione, che si tradurrà in un
minor numero di vitelli e manze che rimangono piccole per i rapporti di competizione sfavorevoli.
Al fine di utilizzare le misure di circonferenza toracica per
stimare il peso vivo in vitelle e manze di razza Holstein,
prenda la tabella seguente come riferimento:
Rapporto cm circonferenza toracica - peso vivo nella razza Holstein
Kg
Cm
Kg
Cm
Kg
Cm
peso
Circ
peso
Circ
peso
Circ
Holstein Toracica Holstein Toracica Holstein Toracica
73,9
119,4
151,5
144,8
254,9
170,2
Cm
Circ
Toracica
68,6
Kg
peso
Holstein
37,2
Cm
Circ
Toracica
94,0
71,1
37,4
96,5
80,3
121,9
161,9
147,3
266,3
73,7
38,6
99,1
87,1
124,5
169,6
149,9
279,0
76,2
40,6
101,6
94,3
127,0
179,6
152,4
289,8
177,8
435,9
78,7
43,5
104,1
101,6
129,5
189,1
154,9
305,3
180,3
455,0
81,3
46,7
106,7
110,7
132,1
200,0
157,5
316,2
182,9
474,0
83,8
51,7
109,2
117,5
134,6
210,0
160,0
331,6
185,4
489,4
86,4
56,2
111,8
126,6
137,2
220,9
162,6
343,8
188,0
507,1
88,9
61,2
114,3
134,3
139,7
230,4
165,1
360,2
190,5
525,3
91,4
67,1
116,8
143,3
142,2
242,7
167,6
374,7
193,0
539,8
3.
Pesi e misuri le manze che appaiono nella sua lista di
controllo della riproduzione la prima volta. Il metodo
più accurato per determinare il peso corporeo è l’ uso
di una bilancia graduata, di solito difficile da realizzare
in un allevamento , anche se ce n’è una disponibile nell’
azienda agricola. Ricordi che se non si dispone di una
bilancia per pesare le Sue manze, è possibile utilizzare
un metro per misurare la circonferenza del torace dietro gli arti anteriori.
Esistono nel mercato metri appositi per questo scopo,
che indicano già nella stessa scala i Kg di peso vivo corrispondenti ad ogni fascia di età.
In caso di utilizzo di un nastro standard, Le alleghiamo
l’immagine con la corrispondenza tra i cm. di circonferenza toracica e kg di peso vivo corrispondente in ogni
caso per le diverse fasce d’età.
4.
La manza che soddisfi i parametri minimi stabiliti può
essere spostata nella stalla di rilevamento del calore e
dell’inseminazione, sotto il controllo del tecnico aziendale addetto alla riproduzione.
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
Kg
peso
Holstein
390,5
Cm
Circ
Toracica
195,6
Kg
peso
Holstein
563,8
172,7
403,2
198,1
584,2
175,3
421,8
200,7
600,6
Nel caso in cui osserviamo deviazioni significative per
quanto riguarda l’età cui si raggiungono gli standard minimi per accoppiare le Sue manze (> 450 giorni d’età), controllate i seguenti punti critici:
1. Limitare l’incidenza e la gravità di condizioni
sfavorevoli che potrebbero ostacolare la crescita e lo sviluppo
delle vitelle e manze, applicando modelli di gestione
alimentare, di comfort e di individuazione dei trattamenti adeguati. La somministrazione nel vitello appena
nato del colostro per quantità e qualità giocano un
ruolo chiave in questo ambito. Lavori con il Suo veterinario al fine di progettare un programma di vaccinazione delle vacche adulte, vitelli e manze che copra in
modo soddisfacente il loro fabbisogno.
2.
Raggruppare vitelle e manze in modo funzionale, ma sempre cercando di standardizzarle il più possibile in termini di peso e altezza, al fine di minimizzare gli svantaggi che potrebbero incontrare animali troppo piccoli all’interno dello stesso box.
3
Investi 5 per guadagnare 10 - L'importanza di v alutare pes i e misure nelle v itelle e manze
3.
Comfort e installazioni: rispetti la superficie
minima utile per animale, sia nei box individuali, collettivi, cuccette o lettiere, mantenendo una superficie
pulita, asciutta e confortevole. Soprattutto in tenera
età, tenga gli animali protetti dall’aria e dalla pioggia,
soprattutto nella stagione invernale.
4. Abbia cura in particolare in tutti gli aspetti riguardanti
la gestione del cibo per le vitelle e manze in ogni
fase, al fine di ottimizzare i livelli di assunzione di
sostanza secca.
5. Lavori con il Suo nutrizionista, se non si soddisfano le
aspettative in termini di parametri di crescita e sviluppo
delle Sue vitelle e manze, al fine di effettuare una
possibile regolazione delle razioni.
Il programma precedente di gestione sarebbe il minimo per
iniziare a lavorare su qualcosa che gestisca la crescita e lo
sviluppo delle vitelle e delle manze, ma è fortemente raccomandabile sviluppare un programma più completo, che
ci permetta di creare la propria curva di la crescita, impostare l’ età della prima inseminazione e cosí da stabilire un
obiettivo ragionevole per l’ età del primo parto con condizioni di crescita e di sviluppo soddisfacenti.
In generale si consiglia il monitoraggio dei parametri di
crescita e sviluppo delle manze almeno cinque volte prima
dei due anni d’età. Per fare questo lavoro con una serie di
pesature e misure in età fisse nei seguenti momenti del
ciclo di allevamento:
•
•
•
•
Pesatura e misurazione alla nascita.
Allo svezzamento.
All’ inseminazione.
Quando si passa alla stalla di vacche asciutte e di
pre-parto.
• Dopo il parto.
In ognuno dei momenti del ciclo di allevamento, registraremo i seguenti parametri di crescita e sviluppo:
a. Peso corporale.
b. Altezza al sacro.
c. Condizione corporale.
a. Il peso corporeo a una certa età è il criterio più
comunemente utilizzato per la crescita delle manze,
anche se non dovrebbe essere l’unico poichè da solo
non riflette lo stato nutrizionale delle manze.
b. Devono essere effettuate anche misure della crescita
scheletrica come l’altezza alla groppa.
c. La misura della condizione fisica deve essere utilizzata anche per valutare i programmi di alimentazione. Le manze non dovrebbero presentare un BCS
superiore ai 2,5-2,75 punti durante il periodo dai 3
4
mesi di età alla pubertà. Dopo la pubertà e fino a
prima della fecondazione, una condizione corporale
di 2,75 - 3 è desiderabile per una buona fertilità. Al
momento del parto, un BCS di 3,25-3,5 è accettabile.
Quando tutti i parametri vengono valutati insieme, permettono non solo la quantificazione, ma anche la modalità
della crescita, sia scheletrica, sia muscolare e adiposa
(grasso).
Utilizzazione di un grafico di crescita.
I. Consiste nella registrazione a diverse età dei parametri di crescita e di sviluppo (peso e altezza in particolare) durante il ciclo di allevamento.
II. Il confronto dei valori rispetto a quello di una curva
standard ci consente di valutare pratiche di alimentazione, salute e gestione in vitelle e manze.
III. Lo scopo è quello di raggiungere un peso vicino
ai 665 kg al parto, con un’altezza del sacro di
145 cm. e un BCS di 3,25-3,5 ai 23 a 24 mesi di
età. Il peso dopo il parto dovrebbero essere di circa
600 kg
Fasce dei diversi parametri di crescita e sviluppo corporale per manze Holstein
sotto una gestione ideale.
Età
Peso
corporale
Kgs
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
7 giorni pp
30 giorni pp
42
64
35
114
142
171
200
228
257
235
314
343
371
400
424
448
473
497
521
545
569
593
618
642
666
599
559
Guadagno
giornaliero
Kgs
Altezza
cms
0,70
0,70
0,94
0,94
0,94
0,94
0,94
0,94
0,94
0,94
0,94
0,94
0,94
0,79
0,79
0,79
0,79
0,79
0,79
0,79
0,79
0,79
0,79
0,79
75
80
84
89
94
98
102
107
111
115
119
124
128
132
133
134
136
137
138
139
140
141
143
144
145
Condizione
corporale
2,2
2,3
2,4
2,8
3
3,2
3,4
3,5
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Per quanto riguarda i valori di riferimento da segnare come
obiettivo durante il ciclo di allevamento, possiamo fare riferimento alla tabella precedente.
C ONCLUSIONI
Per iniziare a lavorare con la pesatura e la misurazione
delle Sue manze puó creare un modello di gestione semplice in relazione alla Sua strategia di controllo della riproduzione:
Crei una stalla unica per le manze che soddisfano età,
peso e altezza sufficienti per essere inseminate.
Includa nella lista di controllo riproduttivo delle manze gli
animali che soddisfano l’età minima che Lei ritiene più
appropriata per la prima fecondazione e che non hanno
visto inseminazione.
Pesi e misuri queste manze che compaiono nella Suo lista
di controllo della riproduzione per la prima volta, faccia
una visita ginecologica e passi alla stalla di inseminazione
le manze che raggiungano i 400 kg di peso con un minimo di 132 cm di altezza alla groppa.
Se non si dispone di una bilancia calibrata nella sua azienda, valuti il peso del corpo attraverso la misurazione della
circonferenza del torace delle manze.
Ritardi una o due settimane il peso e la misura di animali
che non soddisfano i minimi requisiti, fino a che non li passano alla stalla di inseminazione.
Si prenda cura di quanto incidono e quanto sono gravi le
varie malattie che possono colpire le Sue vitelle e manze.
Le raggruppi nel modo più omogeneo possibile in termini
di peso e altezza, rispettando i requisiti minimi di base del
comfort. Faccia attenzione anche a tutti gli aspetti relativi
alla gestione dell’ alimentazione, lavorando con il Suo
nutrizionista per fornire in ogni fase la razione più appropriata. Tutto questo si tradurrà in migliori parametri di crescita e d sviluppo.
Se Lei opta per un programma più ambizioso di controllo
di pesi e misure potrà formulare una propria curva di crescita. Registri il peso, l’ altezza della groppa e la condizione del corpo, almeno nei seguenti momenti del ciclo di
allevamento:
1.
2.
3.
4.
5.
Nascita.
Svezzamento.
Prima inseminazione.
220 giorni di gestazione.
Immediatamente dopo il parto.
Confronti i parametri di crescita e sviluppo di vitelle e
manze nel tempo e con i valori di riferimento della letteratura specializzata, al fine di poterne valutare l’entità e
apportare le modifiche necessarie, se ritenuto opportuno.
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5
Informazione Tecnica
Impatto economico della riproduzione
Di Bernat Sales. Veterinario e consulente del Gruppo Ahedo.
Perché una buona riproduzione?
Se analizziamo la curva media di lattazione in un’azienda, ció che ci si dovrebbe aspettare è che questa raggiunga il picco della produzione sui 45 - 50 giorni per le vacche pluripare, e circa i 90 per le vacche di primo parto.
Ne consegue che l’ideale sarebbe quello di mantenere
la nostra mandria ad una media di 90 giorni in latte per le
nostre manze di primo parto, e di 45 giorni per le nostre
vacche adulte al fine di massimizzare la produttività del
nostro bestiame.
Chiaramente non è impossibile considerare questo
obiettivo, in qualsiasi in modo lo immaginiamo, peró avvichinarse a questa realtà con un approccio ragionevole e
coerente è il fatto di stabilire come obiettivo il mantenere la
mandria a 150 giorni in latte, in media con 55 - 60 giorni
di asciutta.
Per adempiere a tale schema ideale dobbiamo porci un
obiettivo di 90 giorni di intervallo dal parto - concepimento, con asciugature a 215 giorni di gestazione, cosa che ci
da una lattazione media di 305 giorni e un parto ogni 365
giorni, cioè ogni anno.
Semplificando notevolmente le cose, questo sarebbe il
sistema “classico” da seguire che, se prestiamo attenzione,
riesce a mantenere il nostro allevamento ad una media di
circa 150 giorni di latte e 55 - 60 giorni in media per
l’asciutta.
Questo contesto sarebbe quello in cui massimizzare la
produttività del nostro allevamento in relazione alla ripro-
6
duzione, e sarebbero più che sufficente per le esigenze di
rimonta, contando quest’ ultima circa un 35% annuo, con
una percentuale di perdite di vitelle e manze molto bassa.
Come facciamo a valutare la nostra
capacità riproduttiva?:
tassi riproduttivi
Abbiamo una serie di parametri indicativi della capacità riproduttiva.
La prima cosa da notare è che i parametri e gli indici
riproduttivi devono essere valutati SEMPRE INSIEME, vale a
dire, considerando il numero più grande possibile di tutti i
dati disponibili.
Rimanere con un singolo dato è causa sicura di errore
nell’interpretazione riproduttiva di un allevamento.
In secondo luogo, si deve essere consapevoli del fatto
che alcuni indici e parametri sono difficili da ottenere, per
non parlare monitorizzabili, senza un buon supporto informatico.
Principali indici e parametri riproduttivi comunemente
utilizzati: sono molti quelli interessanti, quelli che seguono
sono solo un campionario di quelli che a livello pratico,
possono essere più facilmente maneggiabili nel gestire ed
interpretare lo stato riproduttivo nella nostra mandria:
1. Giorni in latte, i giorni medi dalla data del parto
degli animali di mungitura nella sua mandria. Obiettivo:
160.
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2. Percentuale di vacche adulte (che
hanno già partorito almeno una volta) in
gravidanza: 50%.
I due precedenti tassi di riproduzione
devono essere sempre valutati insieme,
perché non ci sia stazionalità nell’ allevamento, per esempio per una fertilità molto
molto bassa in estate, oppure con l’acquisto di un grosso numero de capi dall’
esterno con parti raggruppati in pochi
mesi.
In ogni caso, deve essere rispettata più
o meno questsa proporzione:
50% di vacche gravide / 160 gg lattazione =% di vacche gravide nel allevamento / gg di lattazione nella sua mandria
3. Giorni aperti: si devono contare
SOLO SU VACCHE GESTANTI. C’è chi conta i giorni aperti anche nelle mucche vuote, che non é altro che come calcolare l’aspettativa di vita contando l’età della popolazione che ancora non è morta, cosa palesemente assurda.
Come obiettivo tecnico ci si deve tenere i 90 giorni. In
pratica, un’ azienda con 100 - 110 giorni aperti va bene,
mentre con 120 o più, abbiamo un’occasione importante
per migliorare.
4. Percentuale di vacche in mungitura: 88% (12% di
vacche asciutte). Un allevatore può mascherare problemi
riproduttivi con la messa in asciutta del bestiame prima dei
200 giorni di gestazione, ottenendo una soddisfacente produzione per vacca al giorno, dal momento che i giorni in
latte andranno bene, ma la quota di vacche in latte sarà
inferiore.
Le produzioni annue (media economica) degli animali
saranno meno, la patologia post-parto tenderà ad aumentare perché molto probabilmente gli animali partoriranno
grassi...
Tenete a mente che le percentuali di vacche asciutte al
di sopra o al di sotto del 12% può anche essere dovuto alla
stazionalità di cui sopra, per cui ció che si deve cercare è
il numero di animali in questa azienda in asciutta prima dei
200 DCC.
5. Percentuale di vacche con più di 150 gg di latte
ancora vuote: obiettivo 10%.
6. Giorni alla prima inseminazione: bisogna vedere
quanti giorni in latte hanno gli animali quando sono inseminati per la prima volta. Non dovrebbero essere superiori al periodo volontario di attesa +11 giorni (metà di un
ciclo), specialmente nelle situazioni dove utilizziamo ormoni per sincronizzare i calori. Come riferimento 70 giorni di
intervallo constituisce un buon obiettivo.
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Se questo parametro viene estremizzato, puó essere
indicativo di un mal rilevamento dei calori, scarse condizioni corporali, un eccesso di problemi di salute nel periodo
post-parto, problemi podali e altri problemi di salute ...
7. Fertilità individuale per inseminatore: è il dato che
piú si guarda, anche se in realtà la sua importanza è spesso relativa. Un buon inseminatore di vacche in mungitura
non dovrebbe ingravidare meno del 30% delle inseminazioni effettuate.
In manze vergini potrebbe probabilmente avere un
minimo del 55% e un obiettivo tecnico del 63%.
8. Heat Detection Rate: il tasso di rilevazione dei calori
è la percentuale di animali rilevati sul totale delle vacche
disponibili (> 50 DIM, non in gravidanza e non destinate
al macello), in un certo periodo di tempo, di solito di 21
giorni.
9. Pregnancy Rate: considereremo il tasso di gravidanza o “pregnancy rate“ come la percentuale di animali che
hanno raggiunto una gravidanza sul totale di vacche
disponibili, in un certo periodo di tempo, di solito 21 giorni.
Impatto economico della riproduzione
Le valutazioni di cui sopra sono esclusivamente tecniche, al fine di assicurare una serie di parametri corretti,
come avere pochi giorni in latte per ottimizzare la produttività della mandria attraverso il controllo del tasso di fertilità e con un periodo di asziutta medio che non superi i 60
giorni.
Ma, come si traduce finanziariamente l’impatto della
nostra capacità riproduttiva?
7
Investi 5 per guadagnare 10 - I mpatto economico della riproduzioneo
Uno studio realistico dei benefici economici che comporta un buona riproduzione non è facile da effettuare:
quando aumenta la capacità riproduttiva, tutte le variazioni di flusso di cassa derivanti dal miglioramento dovrebbero essere prese in considerazione.
Questo è il motivo per cui una corretta analisi dovrebbe includere almeno stime realistiche delle curve di lattazione, ingestione, il rischio di scarto involontario, i prezzi
dell latte, vitelle, manze di sostituzione e animali da macello, i costi di lavoro, il seme e trattamenti riproduttivi.
Le vacche che rimangono gravide prima passano la
maggior parte del loro tempo vitale nella prima parte della
lattazione, e soffrono un minor rischio di scarto involontario per problemi riproduttivi.
Al contrario, le vacche con più giorni in asciutte sono
spesso a rischio di scarto involontario a causa di problemi
durante il parto e dopo il parto.
Tenete presente che la politica degli scarti comporta un
impatto economico molto importante (per quanto tempo
continuiamo ri - inseminando vacche vuote) cosí come le
aquisizioni di manze di sostituzione e dovrebbero essere
incluse nell’analisi dell’ efficienza riproduttiva.
Al fine di semplificare per l’agricoltore e per tecnici
un’analisi così complessa, la maggior parte degli studi
della letteratura specializzata cercano di riassumere l’im8
patto economico della riproduzione su una stima del costo
aggiuntivo per giorno aperto, espresso per vacca per anno.
Nel nostro paese, si lavora con il riferimento concordato di 8-10 € al giorno aperto / vacca / anno superiore a 90
giorni aperti come valore ideale, a condizione di valutare
l’impatto economico di una scarsa capacità riproduttiva.
Così, in una azienda di 100 vacche con 116 giorni
aperti si perderebbero:
100 vacche * (116 dopn - 90 dopn) * 8 € = 20.800 €
all’anno solo come carenze nel rendimento riproduttivo.
Comunque questa valutazione strettamente economica
della riproduzione, basata nella valutazione del giorno
aperto, non é altro che una approssimazione, securamente al ribasso:
• ¿Come quantifichiamo economicamente il rischio
sanitario (tra altri), nel quale ci ritroviamo a dover
acquistare bestiame da fuori a causa di una mala
riproduzione?
• ¿Come quantifichiamo i problemi post-parto derivati
dall’ingrassamento successivo a una gestazione tardiva?
•…
Esistono molteplici esempi di variabili impossibili da
quantificare economicamente che si possono vedere alterati frutto di un rendimento riproduttivo deficitario, e che
alla fine, in una manera o in un’altra, danneggeranno lo
stato dei conti finali della nostra azienda da latte.
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
Genetica
A ccoppiamento bilanciato,
c’è molto da guadagnare
A
bbiamo sempre sostenuto che il miglior toro, è il
toro utilizzato correttamente. Non è il toro più
costoso, né quello di moda, né quello che si trova
in cima alla lista, è quello che usiamo correttamente collegato alle esigenze di ogni vacca.
Non c’è nulla di casuale, dietro un buon allevamento, c’è
un allevatore con chiari obiettivi economici, preoccupato di
avere animali efficienti, in grado di produrre un buon fatturato prima di andare al macello e questo può essere raggiunto solo, tra altre cose, con un buon programma genetico. Questo allevatore vuole vacche con elevata produzione, ma anche con una buona conformazione e che siano
efficienti al fine di evitare problemi di gestione. Per migliorare questa efficienza dobbiamo capire bene che animali
abbiamo nella nostra azienda, l’ambiente in cui si trovano
e come dobbiamo lavorare con loro per migliorare le prestazioni della nuova generazione.
In Semex contiamo con Promate, un efficente programma
di accoppiamenti usato per molti anni con ottimi risultati,
nelle stalle di molti nostri clienti. I nostri tecnici lavorano sia
con il pedigree degli animali come in azienda analizzando
uno per uno ciascuno dei soggetti e decidendo insieme al
allevatore i tori che meglio si adattino alle aree di miglioramento identificate.
Da Gianluigi Marinoni, Tecnico Semex Italia
I principali vantaggi di Promate sono:
• Lavora con i dati genealogici disponibili della stalla.
• Valuta individualmente i principali punti da miglioramento per ciascun animale in funzione della conformazione dell’animale e del suo ambiente.
• Controlla e previene la consanguineità, il programma
tiene conto di fino a 8 generazioni complete per i
suoi calcoli.
• Aggiorna di continuo delle informazioni genetiche e
genomiche per il controllo dei caratteri recessivi, evitando accoppiamenti che possano generare incroci
con rischi.
• Consente la libera scelta dei tori da usare, di tutte le
origini e aziende commerciali.
• Ottimizza il Suo investimento in genetica, non spenda
più del necessario per migliorare.
• Possibilità di importare i risultati ottenuti nei programmi Dairy Comp e AFI in modo completamente automatico e veloce.
Chieda al suo rappresentante Semex, il servizio è gratuito
e la nostra disponibilità è immediata.
Inoltre, oggi, con la genomica l’ impatto che ha Promate
nella gestione dei programmi genetici è ancora maggiore,
se possibile. Il genoma non è solo uno strumento che consente di selezionare con una maggiore affidabilità i potenziali migliori soggetti della razza, ma permette anche di
comprendere come è l’ interrelazione dei geni di due soggetti con un certo pedigree e l’impatto che questa interrelazione può avere su aspetti, come per esempio, la fertilità.
Un esempio sono gli aplotipi H1, H2 e H3. Un
aplotipo è una catena di geni e questi aplotipi recentemente scoperti li hanno una
parte importante della popolazione
Holstein, e possono causare riassorbimenti embrionali durante l’accoppiamento di due portatori. Promate
ha già inserito tutta l’ informazione pubblicata dai centri di FA di
linee di sangue portatrici di questi aplotipi in modo che Lei avrà
tutta la garanzia che non avrà
nessun accoppiamento che
causi problemi.
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
9
Genética
La Genomica vista da Semex Italia
Da Jose Alfonso Ahedo, Direttore SEMEX ITALIA
AT TENDIBILIT À DELLA GENOMI CA
La ge nomica è arrivata in Italia. Ques ta rivoluz ione , sicurame nte ci aiute rà tanto a acce le rare il progre sso ge ne tico ne i nostri allevame nti
pe rò, pe r farlo bisogna valutare bene i rischi e
gli impatti che ve rame nte la ge nomica può ave re
oggi. Con que sto obiettivo, qui di se guito vi pre se ntiamo alcuni de i dati più importanti rife riti
alla ge nomica e a quanto ha fatto fino ad ora
SEMEX .
Adesso arriviamo al punto fondamentale. La genomica è
sicuramente lo sviluppo tecnologico più importante della
selezione genetica FA degli ultimi 50 anni e ci aiuta a
predire meglio il potenziale genetico di un animale e della
sua progenie. Fino a che punto è attendibile questo dato?
La genomica è in grado di sostituire da subito i dati delle
prove di progenie attuali? Che rischio abbiamo se usiamo
tori genomici nel nostro allevamento?
SEMEX E LA GENOMICA
Pe r capire meglio t utt i questi aspett i, Semex ha
portato avanti uno studio di validazione dei dati
gen omici, att raverso l'analisi dei dati di un gruppo di tori Semex:
Da 2007 Semex ha collaborato in diversi studi di ricerca
sulla genomica in Canada ed in altri paesi esteri, tra questi
il più importante è quello del consorzio Nord americano
che ha come punto di riferimento la USDA. Questo progetto ha sviluppato il suo programma utilizzando quasi sempre il test 50K che si appoggia all'analisi di oltre 50.000
marcatori genetici identificati. Come parte del progetto
iniziale, fra il 2007 ed il 2008 si sono genotipizzati più di
5.000 tori, di questi oltre 1.500 sono della Semex, circa il
30% del totale. Oggi abbiamo più di 9.000 tori con il
genotipo depositato solo in Nord America.
L'obiettivo principale della Semex con la genomica è quello di aumentare il numero e la diversità dei tori di elite
disponibili per gli allevatori, al fine di permettere una
notevole accelerazione del progresso genetico aziendale.
Allevare i migliori soggetti é un arte ed una scienza. Semex
utilizza tutte due attività per aumentare il vostro reddito!
I PRINCIPALI TERMIN I DELLA GENOMICA
In Canada, l'indice genetico di ogni toro viene calcolato
utilizzando il DGV, che è la somma degli effetti di tutti i
marcatori che il soggetto ha e che vengono analizzati con
il test genomico. Per animali giovani come manze o tori
giovani questo DGV si combina con il pedigree (PA) dell'animale al fine di avere l'indice genetico ufficiale o gPA.
Per animali più adulti, con informazioni basate sulle performaces della progenie, il DGV si combina con la performance di questa progenie o EBV, in tale modo si ottiene il
gEVB che è per esempio il dato che abbiamo oggi per un
toro provato per LPI in Canada e l'indice LPI diventa gLPI.
Il GPA e il DGV sono pubblicati gratuitamente attraverso il
Canadian Dairy Network (CDN) per tutti gli animali con
informazione genomica disponibile. Ogni mese vengono
pubblicati i nuovi soggetti testati ed ogni quattro mesi con
l'uscita dei dati Interbull, vengono aggiornati tutti gli indici,
compresi quelli genomici di tutti i soggetti.
10
549 Tori Holstein Semex che avevano un dato pedigree ed
uno genomico a gennaio 2010 e che successivamente
hanno avuto un dato ufficiale basato sulle performances
delle figlie entrate in produzione;
Confronto del dato medio di questi 549 tori provati con il
giro indici di agosto 2011, con il PA e GPA medio di gennaio 2010 per gli stessi tori.
RISULTATI:
Tratto
EBV - PA
EBV - GPA EBV - GEBV
LPI (indice)
-529
-270
-4
Latte( kg)
-387
-159
-0.3
Grasso (kg)
-16.9
-7.2
0.0
Proteina ( kg)
-12.5
-5.1
-0.1
C. Somat iche
-0.04
-0.02
0.00
Tipo ( punti)
-1.8
-1.4
-0.1
App. Mamm. (p)
-1.3
-1.0
-0.0
Arti & piedi (p)
-1.4
-1.0
0.1
Longe vità
-0.3
-0.1
-0.2
Fe rtilit à figlie
-1.1
-1.0
0.1
Fonte: Studio di validazione SEMEX Aprile 2010 - Agosto 2011
Il risultato è sorprendente, in MEDIA, la differenza fra il
GPA e il EBV di questi tori è solo la metà che la differenza
rispetto al PA. Questo ci fa vedere chiaramente i vantaggi
legati agli indici genomici e ci permette avere un progresso medio genetico molto più alto.
Tuttavia, questo risultato è la media e quindi non vuole dire
che tutti i soggetti si comportino allo stesso modo. La deviazione di ogni singolo soggetto rispetto alla media può
essere molto più alta. Nel seguente grafico potete vedere
questa variabilità in funzione dei dati disponibili per un
toro:
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
Genética
Attendibilità (%)
figlie per gli aspetti produttivi e di 15-22 figlie per gli aspetti morfologici. Per i tratti gestionali sono 19 figlie per le cellule, 35 figlie per la longevità e 41 per la fertilità delle. Per
questi due ultimi tratti, il dato genomico rappresenta un
valore così alto perche per il proprio dato di Longevità o di
Fertilità, il peso d'ogni singola figlia è molto basso
TRATTO
Certamente la genomica rappresenta qualche cosa di
meglio rispetto alla attendibilità dei dati legati ai pedigree,
ma è ancora molto più bassa della attendibilità di un toro
provato con figlie, fondamentale per garantire un progresso genetico sicuro per la nostra mandria. Anche i tori
provati, avendo già delle figlie, possono soffrire dei cambiamenti nei loro dati e questo è ancora più evidente per i
tori con dati genomici e con dati pedigree.
Attendibilità Attendibilità Equivalenza
PA
GPA
num. figlie
Latte
38
68
12
Grasso
38
68
15
Proteina
38
67
12
Tipo
36
63
15
App. Mam.
37
64
17
Arti & Piedi
35
65
22
C. Somatiche
37
65
19
Longevità
31
58
35
Fertilità Figlie
30
54
41
Fertilità Parto
38
66
86
Fac. Parto Figlie
30
52
42
Fonte: CDN Aprile 2010
Inoltre, bisogna capire che l'attendibilità d'un toro genomico cambia con il tempo anche prima d'avere le prime figlie
in lattazione. Alcuni dei principali aspetti che influiscono in
questa attendibilità sono:
In conclusione, bisogna essere molto attenti quando
guardiamo l'attendibilità di un dato. I tori genomici non
hanno l'attendibilità di un toro provato, per lo meno con le
metodologie e le informazioni disponibili oggi.
La prova del padre: non hanno la stessa attendibilità un
toro genomico figlio di un toro genomico ed un toro figlio
di un toro provato. Più attendibile è il padre e più lo sono
i figli.
L'utilizzo o meno dei tori genomici da parte di ogni singolo
allevamento dipende principalmente dall'obiettivo che l'allevamento si pone.
Dati della famiglia: Le lattazioni della madre, le prestazione
dei fratelli e o sorelle. L'evoluzione della famigli ha un
impatto sul dato di ogni individuo che la compone.
Il genoma della progenie: Più sono i figli e le figlie testate
genomicamente di un singolo toro e più aumenta la sua
attendibilità.
Per questi motivi è fondamentale analizzare continuamente
i dati dei tori genomici che come abbiamo detto prima, si
aggiornano ogni quattro mesi, con dei cambiamenti alle
volte molto importanti.
Un altra formula per comparare l'attendibilità di un toro
con indice genomico, rispetto al dato di un toro provato è
quello di guardare l'equivalente in numero di figlie che
l'analisi del DNA d'un toro aggiunge al suo PA. Nella
seguente tabella possiamo vedere il risultato di quest'analisi fatto in Canada. Come si può apprezzare dallo studio,
il dato genomico corrisponde ad un aumento di attendibilità equivalente all'ingresso del calcolo degli indici di 12-15
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
Per gli allevamenti che vogliono fare degli accoppiamenti
al fine di fornire dei potenziali riproduttori per la I.A., un
50% d'accoppiamenti fatti con i principali tori genomici,
potrebbe essere una cifra giusta, attualmente alcuni centri
di I.A. usano circa il 60% di tori genomici nei loro accoppiamenti come padri di toro.
Invece, per un allevamento classico, orientato alla produzione di latte, sicuramente una buona strategia è quella
di non usare più di un 15%-20% di tori genomici, cambiando spesso i tori per ridurre il rischio di avere tante figlie di
un solo riproduttore.
Per tutti quelli interessati ad incorporare la genomica nella
strategia genetica aziendale, Semex mette a vostra disposizione il programma GEN OMAX con una selezione di
alcuni dei tori con un dato genomico più interessanti del
mercato. Contattate il vostro rappresentante Semex per valutare come il programma GENOMAX può aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi.
11
Genetica
I nostri tori continuano a rimanere in
vetta alle classifiche: i commenti di M ike W est
M
ike West, uno dei sire analyst più noti in Canada ha preparato per noi una relazione aggiornata sull’evoluzione dei tori che vengono utilizzati maggiormente negli ultimi tempi. Si tratta di tori che cominciano ad avere già figlie in terza lattazione, le cui manze si distinguono
negli allevamenti e quindi tori che dopo diverse valutazioni, continuano ad avere prove di spessore, con
un apporto genetico che senza dubbio sarà apprezzato dai nostri clienti.
Alcuni si distinguono per le prove equilibrate con un’eccellente combinazione di produzione e tipo, altri
per i buoni caratteri di salute e vita produttiva degna di nota o l’eccellente conformazione… ciononostante, hanno tutti una caratteristica in comune: si distinguono come i migliori della razza. Le valutazioni di Mike confermano infatti tutto ciò.
Crackholm Fever
Un toro che lascerà il segno
nella razza Holstein.
Man mano che entrano nella terza lattazione, le figlie
hanno uno sviluppo spettacolare, con una maggiore
qualità e una migliore struttura dairy. Fever garantisce
vacche alte e lunghe, con stile, che si distinguono in
breve tempo dalle altre vacche in allevamento.
È un altro toro eccellente per migliorare arti e piedi e
il sistema mammario, che si mantengono poi parto
dopo parto. Con una
mammella di qualità e
buoni attacchi, le
Fever sono vacche
dalla
produzione
media e con un’eleva-
ta vita produttiva, fra le più alte della razza. Sono animali senza problemi, che partoriscono bene, s’ingravidano facilmente e che sono quindi redditizie per tutti
questi motivi. Alcune delle migliori manze del Canada
sono figlie di Fever, senza dubbio figurano fra le
manze che si distinguono nelle fiere e il suo impatto
sulla razza si noterà molto presto.
Si consiglia di usare Fever su vacche di qualità, dairy
e con testa e collo solidi. È un toro che migliora molto
la mammella, la forza lombare, la struttura della groppa e gli arti e piedi delle vacche che ne hanno bisogno. Da usare sulle figlie di Denzel, Toystory,
September Storm, Final Cut e Spirte.
Ckrackholm Fever
12
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
Genetica
Gillette JORDAN
Uno dei migliori tori di questa
razza per la combinazione di
arti e piedi e sistema mammario.
Produce il tipo di vacche che tutti noi allevatori amiamo mungere, vacche dairy, di dimensioni medie, con
una buona conformazione e senza problemi. Una
delle cose più evidenti nelle Jordan è come maturano
fra la prima e la seconda lattazione e adesso passando alla terza. Queste vacche presentano miglioramenti nell’anteriore e nella profondità, diventando
vacche adulte più bilanciate e complete. Hanno molta
qualità nella mammella e ottimi attacchi, uniti alla
forma del tallone, all’angolo del piede e alla posizione degli arti, tutti davvero notevoli e senza dubbio fra
i migliori della razza.
Gillette
Windbrook
Senza dubbio uno dei tori più completi della razza.
Windbrook soddisfa i criteri di selezione di qualsiasi
allevatore: già in primo parto le sue figlie sono vacche
che si distinguono per l’elevata produzione, il tipo
molto buono e l’alta redditività. In seconda lattazione
migliorano ulteriormente, producono di più e diventano vacche migliori.
È uno dei tori più coerenti degli ultimi anni. Le figlie
continuano a confermare le prove iniziali di questo
toro e hanno attacchi posteriori notevoli a livello di
altezza e larghezza. La combinazione di tipo e sviluppo con il secondo parto e l’elevata produzione rendono le Windbrook non solo le vacche più notevoli degli
allevamenti in cui si trovano, ma anche le più redditizie.
Windbrook funzionerà meglio nelle vacche angolose
con una buona qualità ossea. La parte migliore di
questo toro sono gli attacchi posteriori e la larghezza
della groppa, per cui andrà bene usarlo sulle figlie di
Frosty, Final Cut, Mr Burns, September Storm, Talent,
Goldwyn e Buckeye.
Rocsel Jordan Margot MB-87 3a
Nella maggior parte delle aziende in cui Jordan è
stato usato estensivamente, le manze si distinguono
per la loro qualità e la loro ottima forma. Vale inoltre
la pena sottolineare i caratteri di salute, il fatto che
sono vacche con poche cellule somatiche e un’elevata vita produttiva. Senza dubbio Jordan è un toro completo per gli allevatori che ricercano un’elevata produzione con vacche con buona conformazione e con
pochi problemi.
Si consiglia di usare Jordan su vacche forti che hanno
bisogno di migliorare arti e piedi e mammella. Un
buon incrocio è con le figlie di Dolman, Baxter, Final
Cut, Bolton, Mr Burns, Shottle, Spirte, September
Storm.
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
Dualane Windbrook Cierra MB-86 2a
13
Genetica
Comestar Lauthority
Si colloca fra i migliori.
Di recente alcuni gruppi internazionali di allevatori si
sono recati nella parte occidentale del Canada a
vedere le figlie dei nostri tori. Tutti commentano che la
parte migliore del viaggio sono state le figlie di
Lauthority: sono vacche con eccellenti qualità, struttura dairy e statura. Hanno arti e piedi molto buoni, ottimi attacchi della mammella, notevoli in seconda lattazione. Senza dubbio, considerando il suo pedigree,
sarà un toro che garantirà una buona mammella.
Pine- Tree Sid
P ochissimi tori hanno creato
così tanto interesse ed entusiasmo fra gli allev atori
amanti del tipo.
Le figlie di Sid di primo parto erano già vacche che si
distinguevano per la loro armonia e la fantastica
mammella. Ciononostante, man mano che passano in
seconda lattazione, le sue figlie continuano a essere
altrettanto bilanciate e con la stessa mammella, ma
migliorano a livello di qualità, angolarità e forza da
latte. Si sviluppano quindi seguendo il moderno
modello di vacche di qualità, angolose e con un eccellente sistema mammario.
Le manze di Sid sono come le vacche in lattazione: si
notano, sono bilanciate e corrette e si può già vedere
che questo toro produrrà ottimi animali.
Si consiglia di usare Sid su vacche con una buona produzione e buoni arti e piedi in generale. Migliora il
tipo e il sistema mammario, pertanto possiamo usarlo
preferibilmente sulle figlie di Buckeye, Baxter,
Goldwyn, Spirte, Shottle e Talent.
Winall Wildly Lauthority MB-85 3a
Le manze di Lauthority contribuiscono a creare fiducia
in questo toro, poiché si distinguono dalle altre, sono
facilmente individuabili in allevamento, hanno molto
stile e struttura e arti e piedi eccellenti. Alcune delle
migliori manze del Paese sono Lauthority e quando si
vede la mammella delle figlie di secondo parto, ci si
rende conto di quanto siano grandi le possibilità
quando si usa un grande toro.
Si consiglia di usare Lauthority preferibilmente su vacche con un buon anteriore e con una buona altezza
dell’attacco posteriore. Quando lo si usa, garantisce
una maggior statura, migliora l’attacco anteriore, la
profondità del costato e la qualità in generale. Da
usare sulle figlie di Dolman, Bolton, Howie, Mr Burn e
Toystory.
14
Valrick Sid Mironde MB-89 3a
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
Fra Amici
M UR I HO LSTEIN :
Allevare vacche bilanciate
per produrre con profitto
A Caraglio, ai piedi delle Alpi in provincia di Cuneo
troviamo l’allevamento Muri Holstein. Ad accoglierci
Mario con le figlie Claudia e Stefania che insieme
gestiscono l’azienda.
D : Come nasce l’allevamento Muri Holstein?
R: Era il 1977. Io, Mario, e mio fratello Franco acquistam-
mo 35 Holstein nel pavese e in questo gruppo c’erano 4
animali importati dal Canada. Già nel 1978 abbiamo
costruito una stalla a stabulazione libera andando a 60
animali. Poi siamo cresciuti gradualmente nel tempo e nel
1992 una nuova parte di stalla è stata costruita.
Attualmente mungiamo 250 capi e i nostri 100 ettari di terreno sono destinati a produrre foraggi e cereali interamente destinati all’alimentazione del bestiame.
Nel 1998 abbiamo acquisito un’azienda qui vicino che
oggi è gestita da Franco e suo figlio Ivan in cui alleviamo
250 bufale, conosciuta oggi con il nome di Allevamento
Moris.
D: Quali cambiamenti avete dovuto affrontare in questi anni di continua crescita?
R: Sicuramente abbiamo dovuto migliorare la nostra capacità di gestire l’allevamento nel suo complesso e ancora
oggi riteniamo questo aspetto fondamentale per ottenere
risultati soddisfacenti, con particolare riferimento al benessere della mandria. Oggi grazie a sistemi di controllo come
Afimilk anche la gestione riproduttiva della mandria è sotto
controllo. Attualmente produciamo
38.6 l di latte al
3,86% grasso e 3,24 % di proteina con Css intorno a
170000. La nostra media di allevamento è circa 126
Q/capo.
MURI BOLTON NUTELLA EX90
Claudia Morisias co, Mario Morisiasco, Robe rto
Pautasso e Stefania Morisiasco, della Muri Holste in
D: A livello genetico che tipo di scelte effettuate?
R: Siamo sempre stati fautori dell’accoppiamento bilancia-
to e abbiamo cercato di utilizzare tori che unissero ottimi
indici morfologici ,soprattutto nella mammella e negli arti,
a buoni indici produttivi. Tori come Complite, Prelude e
Rudolph hanno creato ottime famiglie nel nostro allevamento. Oggi utilizziamo tori come Lautority, Mural,
Windbrook, Jordan, Doberman, Levi, Artes e alcuni giovani tori genomici. Dal nostro lavoro e grazie anche a Semex
oggi abbiamo in casa una importante famiglia che ha i
suoi animali di punta in Muri Planet Popsy e Muri Planet
Pepsy che hanno indici in GLPI di 3283 e 2933 (GTPI 2560
E 2230) e sono tra i più alti in Europa. Provengono da una
profonda famiglia che attraverso Bolton, Mtoto,
Eddie,Storm arrivano ad una Complite che può definirsi la
capostipite e che ha trasmesso alle generazioni successive
anche solidi indici gestionali oltre che produttivi. Con questi animali abbiamo contratti con Semex per maschi con
Numero Uno e Supersonic due giovani tori
genomici.
D: Qual è allora il vostro approccio con la
genomica?
R: Crediamo possa essere un mezzo efficace per
individuare individui in grado di trasmettere
caratteri morfologici, produttivi e funzionali
migliorativi per la razza. Nello stesso tempo però
utilizziamo una percentuale ridotta di tori genomici , indirizzando questi ultimi ad accoppiamenti particolari su vacche di interesse per i centri
genetici, poiché la variabilità del dato oggi è
ancora alta e la genetica ci insegna che per
migliorare un carattere ci vuole attendibilità del
99 %!
GRAZIE E BUON LAVORO ALLA MURI
HOLSTEIN!!
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
15
Rapporto
Tori Semex di second crop,
la garanzia del success o
Q
uando usiamo un toro nella nostra azienda,
uno dei punti che ci preoccupa di più è l’attendibilità. Vogliamo che fra tre anni le primipare
che mungeremo siano veramente come le abbiamo pensate quando abbiamo fecondato la madre.
La valutazione genetica italiani di dicembre ha evidenziato,
ancora una volta, quanto siano affidabili i tori Semex con
figlie in produzione in Italia, in fatti i risultati ottenuti sono
veramente eccezionali.
Se mettiamo in classifica per PFT i tori di second crop provati in Italia, con attendibilità superiore al 95 % e con rank
minimo 98 troviamo oggi ventisei riproduttori e di questi
ben sette sono tori Semex, un 27% del totale.
Semex stacca tutti gli altri centri, il secondo centro in questa classifica ha 4 tori, quasi la metà dei tori Semex.
Ma non solo in quantità la Semex dimostra la sua affidabilità. Se guardiamo solo i tori di questo gruppo nel rank 99
troviamo dodici tori di cui tre, un 25%, sono sempre tori
Semex. Di nuovo il centro con più tori anche in questo
gruppo.
Se noi andiamo a vedere dove sono oggi nella classifica
canadese per LPI gli stessi tori Semex presenti in questa
classifica per PFT, ci accorgiamo che i tre tori rank 99 sono
ancora oggi nel TOP 100 per LPI.
R OCSEL JOR DAN M ARGOT M B-86 2a
1ª Lat tazione
16
Da Jose Alfonso Ahedo,
Direttore SEMEX ITALIA
Questo risultato non è conseguenza della fortuna. I programmi di raccolta dati in Canada sono molto efficienti e
imposti dagli allevatori. La Holstein Canada gestisce la raccolta dei dati e la CDN elabora questi dati in modo indipendente. Infatti, col Test Day Model, la Holstein Canada
raccoglie una quantità incredibile di dati di diverse lattazioni per ogni toro.
Prendiamo come esempio Gillette Jordan. Jordan ha avuto
il suo primo dato ad Agosto 2010 e nel dicembre 2011 ha
già 2.882 controlli produttivi registrati, alcuni anche di
terze lattazioni. Ma se prendiamo anche i dati gestionali ci
stupisce la quantità dei dati raccolti. Sempre per Jordan,
oggi la CDN ha informazione di 8.679 parti in 3.069 allevamenti. Di questi, sappiamo che 3.321 parti sono di
manze e che nel 92% dei parti le manze hanno partorito da
sole o con un piccolo aiuto. Dato molto positivo se pensiamo che la media di razza è dell’ 86% per i parti delle
manze.
Pe r tutti questi motivi vi consigliamo di scegliere
i tori in base al loro indice in origine . Le figlie
son o nel paese d’origine, i dati vengono aggiornano lì e que sto ci da la tot ale sicurezza nella
sce lta di un riprodut tore sulla base dei suoi indici genetici.
Per que sto motivo
nel loro dato
provat i in
provati
la Semex vi presenta i tori
originale, pe r LPI se sono
Canada e per TPI se sono
in America.
ROCSEL JORDAN M AR GOT M B-87 3a
2ª Latt azione
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
Panorama
L’USO MASSIVO DEI TORI IN PROVA
NON È ECONOMICO
S
e analizziamo i dati delle inseminazioni in Italia nel
2011* troviamo che quasi mezzo milione di inseminazioni registrate corrispondono a tori giovani (sia a prova
che in attesa), che rappresenta il 23% del totale delle inseminazioni artificiali registrate. Questo dato non è omogeneo per tutto il territorio nazionale e in alcune regioni, la
registrazione di inseminazioni di tori in prova arriva a superare il 40% di tutte le inseminazioni registrate.
La crisi economica sta spingendo gli allevatori a risparmiare in ognuna delle voci di spesa aziendali, ma a volte si
deve fare bene i conti, perché il risparmio X può risultare
veramente costoso.
Come tutti sappiamo ci sono vari pilastri per l’economia di
un’azienda agricola, che se non vanno bene, non funziona
niente soprat utto in questi tempi.
Chiaramente il pilastro fondamentale è la produzione di
latte, se non produciamo, non fatturiamo. La riproduzione,
se non funziona, ci costringe ad arrivare al punto in cui
nelle lattazioni, le vacche mangiano più di quanto producono. Le cellule somatiche ci evitano problemi di mastite,
di produzione e costi di medicamenti. La facilità al parto,
perché se la vacca partorisce male, non c’è più latte e tutto
si trasforma in problemi.
Quando inseminiamo una vacca si deve pensare che in tre
anni la figlia di questa verrà in sala di mungitura, e dobbiamo cercare che sia un animale con tutte le garanzie.
Perché i tori ci offrano determinate garanzie, e anche se
non possono essere tutte, i tori che usiamo devono avere
dati, figlie controllate, partorite, in stato di gravidanza.......... Senza informazione, senza dati, può essere
messa a rischio una parte della nostra azienda.
I vantaggi dell’ut ilizzo di tori in prova:
• Il costo della dosi è molto basso, di 1 o 3 euro, anche
gratuito.
Risch i de ll’utilizzo di tori in prova:
• I tori giovani non hanno dati sulla fertilità del toro e
quindi si potrebbe utilizzare un toro di bassa fertilità
con le gravi conseguenze che ha. La prima cosa che
tutti vogliamo è avere la vacca gravida, perché ogni
giorno aperto ci costa 6 € **. Pertanto, in ogni calore si possono buttare 126 € se il toro che usiamo non
è fertile.
• Non hanno dati di cellule somatiche e senza dati
potremmo usare tori con cellule alte senza saperlo
aspetto che, senza un accoppiamento corretto, può
darci più avanti problemi di mastite e quindi di redditività.
• Non hanno dati di facilità al parto e questo è un problema quando viene utilizzato in manze perché le
conseguenze di un parto difficile, influiscono direttamente sulla redditività della lattazione.
Dei rischi che si corrono quando si utilizza tori in prova non
parlerò. La perdita di opportunità quando si usano tori provati, il progresso genetico della produzione e della redditività, anche se questo è un dato di fatto che, se non si sviluppa quotidianamente come i tre punti indicati, farà la differenza nella futura economia della fattoria.
Non c’è dubbio che l’uso di tori in prova è fondamentale
per progredire nello sviluppo genetico di test genetici perché sempre avremo bisogno di provare i tori per avere
GARANZIE X nell’uso di tori provati. Tuttavia, estendere
l’uso di questi come strategia genetica totale può generare
fastidiosi problemi in futuro. Il costo del seme rappresenta
tra 1% e 2% dei costi totali di un’ azienda. Il risparmio non
è lì.
Utilizzi tori provati che le garantiscano risultati.
Oggi ci sono tori molto e conomici ne l mercato
con garanzia di alta fe rtilità de l se me , poche cellule , MOLTA facilità di parto e vacche se nza proble mi, se nza ne ce ssità di me tte re a rischio il futuro della Sua az ie nda.
* I dati ANAFI con inseminazioni registrate fino a novembre 2011
** Studio condotto dall’ Università di Cornell nel 2011
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
17
Panorama
IL 69% DELLE VACCHE CON I MIGLIORI
PUNTEGGI A LIVELLO MONDIALE È SEMEX
D
i recente la rivista Holstein International ha pubblicato un elenco delle vacche viventi con i migliori punteggi a livello mondiale, da cui possiamo estrarre dati
significativi sulla qualità della nostra genetica: delle 32
vacche con i migliori punteggi in ogni Paese, 22 sono figlie
di tori Semex e 7 di queste con 97 punti.
LA STORIA DI GOLDWYN CONTINUA
A MACINARE RECORD.
I
n un’altra rivista americana compaiono le Goldwyn con
i migliori punteggi degli Stati Uniti. Nonostante sia
ancora un toro giovane senza figlie con molti parti, ha già
raggiunto le 50 figlie classificate con oltre 92 punti, 8 delle
quali EX93, 5 EX94 e una EX95. Di certo, nei prossimi anni,
ne vedremo più di una con 96 e 97 punti.
Winte rbay Goldwy n Lotto EX95
GoldenFlo Lhe ros Bubble Gum EX -96
Una vacca con un buon punteggio è una vacca con maggiori possibilità di avere una produzione più efficiente e per
un maggior numero di anni, rispetto a vacche con punteggi più bassi. Questo non significa né più né meno che tutte
le vacche debbano essere Eccellenti. Ciononostante, bisogna prendere coscienza del fatto che una vacca con meno
di 80 punti avrà più problemi che non le permettono di
raggiungere i livelli minimi di efficienza richiesti in ogni
allevamento, perché dovrà lavorare molto e in sala di mungitura, dovremo lavorare molto per posizionare il macchinario correttamente per mungerla. È vero che le vacche
con una buona conformazione devono comunque riprodursi correttamente, avere poche cellule somatiche e in
questo modo, essere redditizie nel corso degli anni, ma a
priori, le opportunità saranno maggiori.
In un altro elenco dell’Associazione Holstein USA compaiono 37 figlie di Goldwyn che hanno prodotto oltre 181,81
quintali di latte in una lattazione di 365 giorni, quasi tutte
di primo e secondo parto. In testa alla classifica c’è TrueBlue Goldwyn 1571 EX91 con 230,95 quintali di latte e la
sua sorella piena EX92, la segue di pochissimo.
Fra queste 37 figlie di Goldwyn figurano 13 EX, una delle
quali EX94, 22 MB e solo 2BB.
La nuova campionessa per produzione in Canada è una
figlia di FBI, Lillesdale FBI Charmed EX92, che a 4
anni, in 305 giorni, ha prodotto 214,98 quintali di latte
con il 5,9% di grasso e il 3,1% di proteine, ossia, oltre 70
chili di latte al giorno. Con i tori Semex, la conformazione ci aiuta a ricercare la reddit ività ott imale.
Salem Goldwy n Theres a 09 EX 94
3.5 a- 365 d- 18.525 Kg- 4.1% G-3.0%P
18
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
Panorama
QUALITY HOLSTEINS:
RAGGIUNGE L’ECCELLENZA
R
icordo che correva l’anno 1975 quando una figlia di
Rosafé Citation R importata dal Canada, chiamata
Shorelea Citation Constance, diventò la prima vacca
Eccellente classificata a La Travesia. È stato motivo di grandi celebrazioni: arrivare ad avere una vacca così corretta,
così vicina alla vacca ideale, raggiungere l’obiettivo di chi
alleva per selezione, sono ragioni più che sufficienti da
ricordare sempre.
A distanza di 37 anni sono successe molte cose nel settore. L’allevamento delle Holstein è cambiato completamente sotto tutti i punti di vista, dalle dimensioni delle aziende
e la gestione al rendimento delle vacche, con allevamenti
sempre più focalizzati sull’efficienza. Ciononostante, alcune cose sono rimaste le stesse: per esempio, la sensazione
di orgoglio quando un classificatore decreta che alcune
delle nostre vacche sono Eccellenti, la soddisfazione per un
buon lavoro di selezione.
Senza dubbio ogni Paese è una realtà a sé a livello di allevamento, con circostanze diverse, costi di produzione e
obiettivi differenti. In funzione di ciò cambiano i modelli
economici, con alcune aziende ancora focalizzate sulla
selezione e altre che si espandono, perché hanno obiettivi
diversi o perché li hanno dovuti modificare, in una logica
di pragmatismo e ricerca dell’efficienza.
In Canada si continua ad avere un eccellente prezzo del
latte, di circa 55 centesimi di euro, con un sistema basato
sulle quote latte che dipende dall’andamento del consumo:
se il consumo diminuisce, l’allevatore deve produrre
meno e se il consumo sale, l’allevatore può
produrre di più. Il prezzo della quota latte ha un valore elevatissimo e quello che in passato era più unico che raro –
vedere vacche nelle cuccette – è diventato ora il sistema più
diffuso, al punto tale che in province come l’Ontario, ci
sono più vacche nelle cuccette che in stabulazione fissa. Gli
obiettivi e le dimensioni degli allevamenti sono in costante
cambiamento ovunque a livello mondiale.
Ciononostante, ci sono ancora gli allevatori tradizionali
che ricercano l’eccellenza, giorno dopo giorno, selezionando il meglio del meglio e un buon esempio di ciò è
Quality H olst eins. Quality non ha certo bisogno di presentazioni, numerosissimi appassionati di Holstein conoscono i suoi meriti e la sua storia. Tuttavia, l’anno scorso
hanno ottenuto qualcosa d’incredibile: 6 figlie della famosa Campionessa della Royal e tre volte All Canadian,
Quality B C Frant isco EX96-3E-16*, zono state classificate Eccellenti lo stesso giorno e 5 di loro per la prima
volta: tre figlie di Goldwyn, una Morty, una Outside e una
Blitz. Oltre a queste, ha altre 4 figlie Eccellenti, il che porta
a 10 EX e 3 maschi EX.
Come se non bastasse, una delle sue figlie, Qualit y
Gibson Finsco EX95-3E- 3*, ha le prime 4 figlie classificate con 89 punti, 3 Goldwyn e 1 Final Cut. Tre di queste hanno vinto il premio Breeder’s Herd della Royal nel
2010, che ha portato poi all’All-Canadian Breeder’s Herd.
E come se anche ciò non bastasse, una di queste sorelle,
Quality Goldw yn Flansco MB89 (Nom. All Canadian
Sr.2), nella nuova era del genoma, è la n. 5 per tipo in
Canada, con GLPI +2.162 e +18 per tipo nel genoma
diretto o DGV.
Evidentemente, possiamo dire che
alla Quality si
raggiunge l’eccellenza …
Quality Goldw yn Flansco MB-89
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012
Quality Gibson Finsco EX -95-3E-3*
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