COMMISSIONE INTERNAZIONALE E COMITATO ESECUTIVO PER LA REVISIONE DELLE COSTITUZIONI DELL’ORDINE LA REVISIONE DELLE COSTITUZIONI un Progetto per il futuro dell’Ordine 1. Una premessa Il Capitolo generale 2007 ha deciso che “sia avviato il lavoro di revisione sistematica delle Costituzioni”. Alla mozione approvata il Capitolo allega alcuni “suggerimenti metodologici” tra i quali ricordiamo soprattutto i seguenti: a) Approfondire le caratteristiche essenziali del carisma e studiare la loro incarnazione nelle culture; b) Coinvolgere i frati nella ricerca, soprattutto in merito alle variabili culturali che orientano nei diversi luoghi la vita secondo il carisma; c) Coinvolgere l’Ordine in un progetto di Formazione che unisca Regola, testamento e Costituzioni. I motivi alla base della decisione del Capitolo generale sono noti: 1. Le attuali Costituzioni dell’Ordine sono state elaborate dopo il Concilio Vaticano II e ne hanno recepito le sollecitazioni principali. Pur rimanendo indiscusso il loro valore carismatico, ecclesiale e storico, alcuni fatti verificatisi in questi ultimi quaranta anni invitano ad una loro revisione. 2. E’ noto che l’Ordine, dopo il Concilio ha avviato un impegnativo e diffuso cammino missionario che ha cambiato il volto dell’Ordine: sono diminuiti i religiosi presenti nel mondo occidentale (Europa occidentale e USA) mentre sono cresciuti di numero nelle altre aree del mondo; nell’Europa orientale, dove era costretto al silenzio, l’Ordine oggi ha ripreso vitalità e slancio missionario; nuove culture sono entrate nella esperienza dell’Ordine per la creazione di comunità e giurisdizioni in Paesi dove l’Ordine non era stato mai presente; esiste di fatto nell’Ordine una molteplicità di culture (contrariamente a quanto avveniva negli anni ’60 del secolo scorso) per cui si rende necessario l’avvio di un vero e proprio dialogo interculturale dentro l’Ordine e dell’Ordine con le società in cui vive. Tutto questo richiede una riflessione attenta sui valori universali del carisma che vanno distinti da quelli propri della tradizione culturale francescana che si è sviluppata in occidente e che non può essere trasferita nelle altre aree del mondo (un problema che era quasi assente quando furono fatte le Costituzioni attuali e che oggi è, invece, presente e pressante). 3. Dal Concilio Vaticano II in poi la Chiesa ha riflettuto molto sulla vita consacrata ed ha offerto ad essa nuovi modelli di riflessione, suggerimenti per nuovi stili di incarnazione del Vangelo e indicato nuove prospettive per attualizzare la vita nel carisma, fedele alle origini e, insieme, creativamente rinnovata e attenta ai cambiamenti della storia. 4. Anche il mondo, in cui i religiosi sono chiamati a vivere, testimoniare e annunciare il Vangelo, presenta un volto nuovo e problematiche sempre più complesse (globalizzazione, spinte all’integralismo politico e religioso, conflitti armati, culturali ed economici, ecc.). 1 Sono tutti motivi che inducono a riflettere sulla nostra identità e che richiedono nuovi stili sia di vita e di testimonianza evangelica, che di missione. 2. Rinnovarci e formarci per una profezia del Regno più autentica ed efficace 2.1. Le motivazioni alla base del Progetto Nelle motivazioni per cui l’Ordine ha deciso la revisione delle Costituzioni e nei suggerimenti offerti per il lavoro troviamo le ragioni per farne una occasione importante, opportuna e irrinunciabile di rinnovamento dell’Ordine e di Formazione permanente. Tre, mi sembrano gli elementi significativi di questo cammino di rinnovamento e di formazione permanente: 1. Il primo è l’occasione di approfondire la nostra identità carismatica affrontando la riflessione sul duplice versante dei valori costitutivi del carisma espressi nella Regola (e nel Testamento) di s. Francesco e dei valori culturali e storici che sono strumenti indispensabili per attualizzare oggi i contenuti sostanziali della Regola. 2. Il secondo aspetto di questo itinerario è la riflessione sul valore carismatico delle Costituzioni: non sono semplicemente un insieme di norme ma il modo per rendere storicamente e culturalmente attuale la Regola. Riformare le Costituzioni non consiste solo nell’ascoltare i desideri dei frati, come qualcuno vorrebbe, ma chiederci chi siamo chiamati ad essere oggi dalla Regola e dalla Chiesa nostra Madre e Maestra. 3. Il terzo aspetto importante è l’occasione e, insieme, l’urgenza e la necessità di interrogarci sul nostro modo di essere francescani conventuali oggi, nella concretezza delle culture in cui viviamo il Vangelo. Il tema dell’incarnazione storica, geografica e culturale del carisma ci deve provocare ad una verifica approfondita del nostro stile di vita francescana nei contesti concreti in cui il Signore ci pone come testimoni e annunciatori del Regno. 2.2. I criteri guida del Progetto In vista del duplice obiettivo di formarci nella nostra identità carismatica, vissuta e proposta come profezia del Regno all’uomo contemporaneo, e di individuare le norme indispensabili per vivere in comunione fraterna i valori del carisma e affrontare i problemi che si pongono, soprattutto nelle nuove situazioni culturali in cui l’Ordine vive e che non trovano risposta nelle attuali Costituzioni, il Progetto di revisione delle Costituzioni è strutturato con alcune caratteristiche precise: a) Rileggere il nostro carisma in profondità, con fedeltà creativa alla Regola, cioè con l’attenzione ai valori irrinunciabili della Regola e in ascolto dei segni dei tempi e della Chiesa b) Esaminare e valutare, in rapporto alla Regola ed al Magistero della Chiesa, i criteri con cui l’Ordine fino ad oggi si è inserito, incarnato, nelle culture e nelle Chiese locali, per individuare i valori da sviluppare ed i problemi a cui le Costituzioni devono dare risposte c) Aiutare i religiosi ad educarsi progressivamente alla nuova realtà multiculturale dell’Ordine per avviare il cammino necessario perché dalla multiculturalità si possa passare ad una reale unità nella fraternità universale: l’interculturalità è e deve essere a servizio della fraternità. Questa, date le dinamiche che soprattutto negli ultimi quaranta anni caratterizzano la vita dell’Ordine, non può essere se non interculturale e autenticamente missionaria. In questo contesto anche il concetto di missione assume caratteristiche che in passato non potevano essere prese in considerazione. Ad es. è missione ogni forma di incarnazione del carisma in un contesto sociale, culturale e religioso diverso e nuovo in rapporto a quello in cui un religioso è stato inizialmente formato al carisma. E’ missione vivere il carisma e annunciare il Vangelo in una parrocchia, con le sue caratteristiche sociali e culturali. E’ missione collaborare alla vita, alla crescita e alla missione dell’Ordine in un’altre giurisdizione, come è missione fondare e promuovere il carisma dell’Ordine in ambienti, in culture, in nazioni 2 nuove. E’ missione, in pratica, ogni esperienza di vita francescana che richiede di uscire dal proprio mondo concettuale ed esperienziale, dai propri schemi orientativi di vita, per donarsi totalmente secondo il Vangelo, e quindi rinnovarsi nel cuore e nella mente per essere testimoni e annunciatori del Regno, con lo stile francescano conventuale, nelle realtà concrete e nuove in cui l’obbedienza ci pone. 3. Il Progetto di revisione delle Costituzioni Il progetto di revisione delle Costituzioni prevede obiettivi, fasi, tempi e strumenti diversificati. A) Gli obiettivi del Progetto 1. Fondare con chiarezza ed evidenza le nuove Costituzioni sulla Regola e sul carisma francescano anche nella formulazione degli articoli (che siano Costituzioni chiaramente “francescane conventuali”). Ciò richiede una attenta riflessione sul carisma, sulle sue caratteristiche universali e sulle sue espressioni culturali. Richiede anche la comprensione del rapporto strutturale, inscindibile, che esiste tra Regola e Costituzioni. 2. Dare alle Costituzioni una forte dimensione ecclesiale, accogliendo la riflessione e le indicazioni teologiche e spirituali sulla vita consacrata che la Chiesa ha sviluppato dal Concilio Vaticano II ad oggi. 3. Fare delle Costituzioni uno strumento idoneo per la inculturazione del carisma nelle diverse aree del mondo e per la promozione del dialogo interculturale nell’Ordine e dell’Ordine con il mondo contemporaneo. Per questo scopo è necessario premettere alla formulazione delle nuove Costituzioni uno studio attento delle attuali Costituzioni per individuarne i limiti e approfondire le novità che lo sviluppo dell’Ordine, il cammino della Chiesa e le trasformazioni culturali, sociali, economiche e politiche della società contemporanea, chiedono di comprendere e accogliere per vivere il nostro carisma con la coerenza, la fedeltà a s. Francesco e la creatività necessarie per i tempi e nei diversi luoghi in cui l’Ordine vive ed opera. Altri impegni necessari per questo obiettivo sono perciò: l’analisi attenta delle esperienze che l’Ordine sta vivendo nelle varie parti del mondo, individuandone gli aspetti positivi, le carenze, le prospettive ed i sogni per il futuro, e la riflessione approfondita sui temi teologici, antropologici, carismatici, che gradualmente verranno individuati come essenziali per una compilazione significativa del carisma, attuale e valida per l’inculturazione dell’Ordine nell’oggi della storia, della Chiesa e delle culture del mondo. 4. Attuare, quindi, una formulazione delle Costituzioni aperta ad una lettura multiculturale e interculturale. 5. Fare del processo di revisione delle Costituzioni una occasione di Formazione permanente per tutti i frati dell’Ordine. B) Le fasi del Progetto 1. La prima fase indispensabile è l’analisi critica approfondita delle attuali Costituzioni a partire da alcuni studi preliminari riguardanti la realtà dell’Ordine, i tratti essenziali del carisma francescano-conventuale, lo sviluppo del Magistero ecclesiale sulla vita consacrata e sul nostro Ordine, i cambiamenti in corso nel mondo contemporaneo. 2. A questa analisi fa seguito l’esecuzione di studi specifici, affidati ad esperti francescani e non, sui temi che si individuano come essenziali per la formulazione delle nuove Costituzioni. 3. La terza fase consiste nel lavoro di approfondimento degli studi e di sintesi degli stessi per impostare i contenuti, i capitoli e gli articoli delle nuove Costituzioni. Nel frattempo gli studi vengono messi a disposizione dei frati per l’approfondimento dei temi sia per la formazione permanente che in funzione della collaborazione che tutto l’Ordine può dare alla stesura delle nuove Costituzioni. 3 4. La quarta fase prevede l’invio dei testi elaborati al Definitorio generale ed alle Giurisdizioni affinché i frati facciano le loro osservazioni e offrano alla Commissione internazionale le proposte utili a definire il testo delle Costituzioni. 5. La quinta e ultima fase consiste nell’analisi, nella correzione ultima e nell’approvazione delle nuove Costituzioni da parte del Capitolo Generale dell’Ordine. Dopodiché le Costituzioni verranno sottoposte al giudizio ed alla approvazione della S. Sede. C) I tempi del Progetto La Commissione internazionale sta lavorando da un anno e mezzo. Secondo l’esperienza fin qui acquisita, è prevedibile che ogni fase richieda in media circa 6 mesi di tempo. Da notare che le fasi sono progressive, capitolo per capitolo. Mentre il I capitolo giunge alla seconda fase (attuazione degli studi sui temi del capitolo), si avvia la prima fase del II capitolo, e così di seguito secondo un procedimento a scala per cui le diverse fasi vengono applicate in successione ai diversi capitoli. Si prevede che il lavoro possa essere completato per il Capitolo generale del 2019. Si terrà conto delle indicazioni del Definitorio generale in merito, tuttavia i tempi tecnici necessari per portare avanti la collaborazione tra i membri del Comitato e della Commissione, gli esperti e le giurisdizioni di tutto il mondo, non si prevedono brevi. D) Gli strumenti per il Progetto 1. Per lavorare alle nuove Costituzioni il Definitorio Generale ha costituito due organismi: a) il Comitato esecutivo per la revisione delle Costituzioni (composto da cinque religiosi nominati dal Definitorio generale) che ha lo scopo di preparare il materiale, studi e analisi, per la Commissione internazionale, coordinarne e sintetizzarne il lavoro e avviarlo alle fasi successive, promuovere l’uso del lavoro e dei vari contributi per la formazione permanente dei frati dell’Ordine; b) la Commissione internazionale per la revisione delle Costituzioni: porta avanti l’analisi delle attuali Costituzioni, raccoglie e approfondisce gli studi degli specialisti, propone contenuti e testi per le nuove Costituzioni (a partire dagli “strumenti di lavoro” predisposti dal Comitato esecutivo), ne precisa la stesura e prima li sottopone alla riflessione del Definitorio generale e delle Giurisdizioni e poi li prepara per la lettura, le correzioni e l’approvazione del Capitolo generale. Oltre che dai membri del Comitato esecutivo, è formata da altri tre membri nominati dal Definitorio generale e da sette membri nominati dalla Conferenze/Federazioni dell’Ordine per un totale di quindici membri. 2. Oltre che da questi organismi, il lavoro viene portato avanti da gruppi di studio e da singoli specialisti (storici, esperti in spiritualità francescana, teologi, giuristi, sociologi, filosofi, pedagogisti, ecc.) interpellati volta per volta dalla Commissione internazionale e dal Comitato. 3. Si prevede, nel corso del lavoro, l’organizzazione di convegni tematici su aspetti specifici delle Costituzioni e l’utilizzazione delle riflessioni portate avanti da Assemblee e Congressi organizzati dal Governo dell’Ordine (es.: il Congresso dei Formatori 2004 (Polonia), il I Congresso missionario internazionale dell’Ordine 2006 (Kerala, India), l’Assemblea generale fraterna 2010 (Argentina) il Congresso su missione e interculturalità 2011 (Kenya), ecc.). 4. Sono allo studio o in attuazione iniziative per organizzare programmi di Formazione Permanente sui temi delle Costituzioni, che verranno proposti a tutto l’Ordine. 4. A che punto siamo 4.1 Il Comitato esecutivo Mentre ancora era in via di costituzione la Commissione internazionale, il Comitato esecutivo ha iniziato i suoi lavori promuovendo alcuni studi preliminari su: Le trasformazioni avvenute 4 nell’Ordine dopo il Concilio Vaticano II, Le trasformazioni in atto nel mondo contemporaneo, Lo sviluppo della teologia e del cammino della Chiesa dopo il Concilio Vaticano II e Lo sviluppo della riflessione della Chiesa sulla vita consacrata. Fino ad oggi il Comitato esecutivo ha tenuto 14 incontri nei quali, seguendo le linee operative del Progetto, a) ha predisposto gli studi ed il materiale necessario per la prima riunione della Commissione internazionale (aprile 2009); b) ha elaborato i risultati della riunione della Commissione, predisponendo gli studi specialistici che la Commissione aveva indicato come necessari per il prosieguo del lavoro, a partire dai temi relativi all’identità carismatica dell’Ordine e alle esperienze attuali dell’Ordine nel mondo. Gli studi, una trentina, sono stati affidati agli studiosi ritenuti idonei a tale compito; c) ha proceduto alla sinossi delle analisi sui capitoli delle Costituzioni attuali portate avanti da tutti i membri della Commissione internazionale e ha approfondito i temi e le problematiche individuate dalle analisi. Finora è stata completata l’analisi dei primi quattro capitoli delle attuali Costituzioni; d) in conseguenza delle analisi è in fase di definizione l’elenco degli studi indispensabili all’approfondimento dei temi fondamentali del secondo capitolo delle nuove Costituzioni (La formazione dei Frati) mentre si sta riflettendo sui temi da approfondire per il terzo capitolo (La vita di unione con Dio). Queste proposte, insieme alle altre che emergeranno nei prossimi incontri, verranno presentate alla Commissione internazionale per completarle, definirle e metterle in atto. e) In vista della riunione della Commissione è in fase di elaborazione un Instrumentum laboris propedeutico alla strutturazione e alla compilazione del primo capitolo delle nuove Costituzioni; f) nello stesso periodo il Comitato ha collaborato e collabora con il Comitato di coordinamento del Progetto sessennale per attivare la utilizzazione del lavoro di revisione per la Formazione permanente dei frati. La prima iniziativa avviata è la preparazione delle Schede di F.P. per i capitoli conventuali di tutto l’Ordine, in collaborazione con il Comitato di coordinamento del Progetto sessennale dell’Ordine, sia per l’anno 2009 che per l’anno 2010. Finora hanno toccato i seguenti temi: il significato della Regola come progetto di vita evangelico donato da Dio a tutti i frati attraverso la Chiesa, il rapporto strutturale delle Costituzioni con la Regola ed il loro valore per la vita fraterna, la formazione permanente nella comunità locale, la missionarietà dell’Ordine e l’interculturalità nell’Ordine; g) per attrarre l’attenzione dei frati sul processo di revisione delle Costituzioni, d’intesa con la proposta avanzata a suo tempo dalla Commissione, è stato predisposto un programma di sensibilizzazione che verrà avviato prossimamente tramite il website dell’Ordine, locandine e segnalibri; h) è in fase di preparazione, sul sito dell’Ordine, anche una pagina specifica con i documenti e le informazioni riguardanti il Progetto di revisione. 4.2. La Commissione internazionale La Commissione internazionale ha tenuto il suo primo incontro dall’1 al 4 aprile 2009, in quattro giorni di intensissimo lavoro, durante i quali: a) ha condiviso il Progetto di revisione delle Costituzioni approvato dal Definitorio generale e il Regolamento operativo della Commissione; b) ha esaminato e discusso i temi degli studi preliminari; c) ha individuato i temi prioritari da studiare per la impostazione delle nuove Costituzioni suggerendo anche i nomi degli studiosi da contattare; 5 d) ha offerto indicazioni utili e opportune per il prosieguo del lavoro e per la utilizzazione dello stesso per la formazione permanente dei frati. Il secondo incontro della Commissione internazionale è programmato per la primavera 2010. 4.3. Le difficoltà incontrate L’esperienza dell’impegno per la revisione delle Costituzioni si è, fin qui, rivelata sostanzialmente positiva sia per il clima collaborativo e partecipe che caratterizza abitualmente il lavoro del Comitato esecutivo sia per l’attenzione e la dedizione responsabile e generosa della maggior parte dei membri della Commissione internazionale. Secondo la testimonianza di diversi confratelli, il servizio all’Ordine per la revisione delle Costituzioni si è rivelato un dono dello Spirito in quanto occasione e stimolo per una meditazione continua, sistematica e profonda della Regola e delle Costituzioni, oltre che come spinta a leggere la realtà dell’Ordine nella speranza e nella verità, senza illusioni ma anche senza scoraggiamento. Innanzitutto per noi è una occasione di formazione permanente, di educazione al dialogo ed al confronto tra fratelli di diverse provenienze e culture, di approfondimento e, talvolta, di riscoperta di aspetti fondamentali della nostra identità umana, religiosa e carismatica. Leggere e riflettere sulle Costituzioni ci aiuta ad interrogarci sull’attualità della nostra testimonianza. Con l’aiuto della Chiesa e gli studi degli esperti siamo sollecitati a scoprire nuovi stili di vita e di evangelizzazione più consoni alle attese di salvezza del mondo contemporaneo. Non sono mancate le difficoltà, anche se prevedibili dall’inizio. Ne indichiamo due fondamentali: a) la difficoltà a coinvolgere pienamente tutti i membri della Commissione internazionale. E’ evidente per alcuni la difficoltà a gerarchizzare gli impegni dando al tema della revisione delle Costituzioni la priorità necessaria. Questo, per ora, si riflette soprattutto sul lavoro di analisi delle attuali Costituzioni. Dei dodici-tredici membri che effettivamente dovrebbero contribuire a tale lavoro soltanto otto, di fatto, sono costanti nel suo svolgimento. I motivi addotti a spiegazione dell’assenza di contributo sono in genere ricondotti alla preminenza degli impegni quotidiani che impediscono di dedicare tempo alle Costituzioni. Ci auguriamo che i ministri/custodi sappiano comprendere l’importanza del Progetto e agevolino questi confratelli nel servizio all’Ordine che è stato loro richiesto dalle Conferenze/Federazioni e dal Definitorio generale; b) la quasi totale assenza di feedback alle schede di formazione per i capitoli conventuali. Era stato richiesto, fin dall’avvio dell’iniziativa, che i capitoli conventuali riflettessero sui temi proposti e inviassero, poi, le loro osservazioni all’indirizzo email [email protected]. In questo modo sarebbe stato possibile “sentire” quale atteggiamento e quali problemi l’Ordine avverte sia in rapporto alle Costituzioni che in relazione al cammino intrapreso. E’ difficile dire quali siano le cause di questo silenzio, anche se non appare peregrina l’ipotesi che sia mancata la necessaria e insistente animazione da parte dei pastori, sia ministri/custodi che guardiani. Ci auguriamo che la campagna di sensibilizzazione programmata aiuti i frati ad entrare con maggiore dinamismo in questo cammino, che è un cammino dell’Ordine. 5. Verso il futuro prossimo E’ evidente che l’impegno del Comitato e della Commissione nel prossimo futuro è destinato ad intensificarsi sia perché il lavoro diventa più ampio e complesso sia perché il numero delle persone coinvolte in esso (frati, specialisti religiosi e laici) saranno sempre più numerose. I prossimi passi da compiere sono già stati indicati relazionando su quanto si è realizzato fino ad oggi. Infatti il processo è graduale e progressivo secondo le tappe indicate. Si tratta di portarle avanti con costanza e sistematicità, per evitare cadute di impegno e inutili dilatazioni di tempi. 6 Una cosa sarà necessario approfondire: l’opportunità di pensare e organizzare momenti di discussione e confronto su temi specifici riguardanti il Progetto nel suo insieme o aspetti particolari di esso (Convegni tematici) cui partecipino la Commissione al completo, il Definitorio generale e studiosi appositamente convocati secondo la natura dei temi all’ordine del giorno. Al di là di questa problematica, nutriamo delle aspettative che ci sembrano ovvie e importanti per il Progetto, ma anche per il cammino storico e carismatico e la formazione permanente di tutto l’Ordine. L’aspettativa principale è che i frati arrivino a comprendere e fare propria l’importanza della revisione delle Costituzioni per la vita personale, le singole comunità e tutto l’Ordine. Si tratta di arrivare a promuovere efficacemente il rinnovamento della vita dei frati e dell’Ordine attraverso l’aggiornamento delle idee e dei valori, perciò anche delle norme, che devono guidare la vita evangelica, la testimonianza e la missione dell’Ordine in una realtà, il mondo contemporaneo, che è in continua e complessa trasformazione. Per questo è fondamentale il coinvolgimento nel progetto di tutte le giurisdizioni e di tutti i frati: 1. La prima cosa che si desidera è che tutti i frati vivano questo cammino di revisione come una occasione irripetibile per riflettere sulla nostra vocazione francescana, approfondire l’identità carismatica con fedeltà alle origini e senso della contemporaneità, rinnovare il nostro modo di vivere e di annunciare il Vangelo in sintonia con il cammino della Chiesa e del mondo. Siamo, però, convinti che senza una animazione dei ministri/custodi questo desiderio difficilmente si potrebbe realizzare. 2. La seconda aspettativa riguarda la partecipazione dei frati a questo processo di revisione. Ci auguriamo che i ministri, i definitori provinciali/custodiali e tutte le comunità si impegnino a riflettere sulle proposte via via avanzate per le nuove Costituzioni e offrire le loro osservazioni ed i loro suggerimenti. 3. Per questo pensiamo che sia importante che ogni giurisdizione nomini un definitore come referente responsabile dei rapporti con la Commissione internazionale e portavoce delle proposte della propria giurisdizione presso di essa. 4. E’ altrettanto importante che i Definitori provinciali/custodiali pongano periodicamente (almeno due volte l’anno) il tema della revisione delle Costituzioni all’ordine del giorno dei loro lavori e che le comunità locali ne facciano argomento di capitoli conventuali e di altri momenti di riflessione e formazione comunitaria. 5. Infine, crediamo necessaria, per agevolare questa partecipazione corale al Progetto, la diffusione degli studi già fatti o in programma affinché sia offerta ai frati una documentazione ampia e articolata che possa essere utilizzata personalmente o in incontri comunitari per crescere nella consapevolezza dell’identità francescana, interrogarsi sulla fedeltà alla vocazione ricevuta, cercare risposte creative per una vita, una testimonianza ed una missione fedeli al Vangelo e veramente incarnate nel tessuto quotidiano della storia, della Chiesa e delle culture. Dare vita alla pagina web, a nostro parere, risponde in parte a questa esigenza. La maggior parte dei frati sembra avere confidenza, se ce l’ha, più con i libri che con internet. . Proporremmo che, accanto all’uso del sito dell’Ordine, si avvii la pubblicazione a stampa degli studi principali affinché i frati abbiano in mano il materiale utile per lo studio e la riflessione. 6. Conclusione Crediamo di essere stati abbastanza esaustivi nell’esporre il percorso che si è attuato fino ad oggi nel processo di revisione delle Costituzioni. Ringraziamo il Signore per il dono dello Spirito con cui lo preghiamo di guidare i nostri lavori per il Bene ed il futuro dell’Ordine. Siamo consapevoli dei nostri limiti e ci auguriamo che la carità dei fratelli, la loro vicinanza e la loro partecipazione solidale a questo compito, affascinante e difficile, ci aiutino a evitare i pericoli insiti nelle nostre povertà. A lode di Dio e del Suo servo Francesco. 7 fr. Fermino Giacometti, Coordinatore della C.I.R.C. fr. Roberto Brandinelli, Segretario della C.I.R.C. Roma, Convento s. Massimiliano M. Kolbe, 30 novembre 2009 8