RITORNO AL NUCLEARE? NO GRAZIE Pisogne, 25 giugno 2009 Per inquadrare il problema Ipotizziamo che propongano di installare una centrale nucleare da noi poiché I politici (Formigoni) sono disponibili C’è disponibilità di acqua per il raffreddamento C’è una linea di trasporto dell’energia elettrica Ci sono industrie forti utilizzatrici (acciaierie) in vicinanza C’è una miniera di uranio Tranquilli! Questa proposta non esiste (ancora) Ci sono limiti di risorse disponibili: Il fabbisogno di acqua di una centrale EPR è di 100 mc/s e il fiume Oglio ha una portata alla foce (a valle del lago di Iseo regolatore) di 36 mc/s magra e 137 mc/s media .. Ma c’è il bacino del lago di Iseo Il territorio è densamente abitato, e con velleità turistiche La popolazione è contraria (ha già rifiutato una centrale turbogas) Ma è necessario informarsi per capire ed agire Quali sono i reali fabbisogni di energia Quali sono le alternative in gioco per gestire i fabbisogni (consumi) e il loro soddisfacimento Quali sono i vantaggi e gli svantaggi (limiti) di ciascuna alternativa L’energia elettrica di fonte nucleare PRO Cosa dicono i sostenitori del ritorno al nucleare CONTRO Cosa sostengono gli oppositori della scelta nucleare Pro nucleare (farsesco) CIDIS sedicente Centro Internazionale per la Documentazione e l’informazione scientifica Il CIDIS è costituito da FIEN (Forum Italiano dell’Energia Nucleare), CIRTEN (Consorzio interuniversitario per la ricerca tecnologica nucleare), ANDIN (Associazione nazionale di ingegneria nucleare e sicurezza impiantistica), SNI (Società nucleare italiana) PRO NUCLEARE (serio) La potenza oraria richiesta dagli utilizzatori varia da un minimo di 21.555 MW ad un massimo di 56.822 MW (valori 2007) I valori inferiori di richiesta si manifestano nel periodo notturno, ma nel periodo notturno non si può fare ricorso alla energia solare (termodinamica o fotovoltaica) e si riduce di molto anche l’energia eolica Purtroppo l’energia elettrica non si può accumulare di giorno per farne uso di notte (salvo attivare la produzione solare di idrogeno per dissociazione dell’acqua) L’opzione nucleare è quindi necessaria ed eviterebbe il consumo di combustibili fossili PRO NUCLEARE (serio) Gli impianti nucleari previsti dal “position paper” del governo italiano (potenza complessiva 10.000 MW) non entrerebbero in concorrenza con le energie rinnovabili (fasce diverse di domanda) ma sarebbero in concorrenza con i futuri impianti alimentati con combustibili fossili (es. carbone e/o gas con cattura e stoccaggio di CO2) Se la domanda dovesse diminuire per effetto dell’aumento dell’efficienza energetica negli utilizzi, il nucleare andrebbe a sostituire centrali esistenti a fine vita o con maggiore costo marginale Edison e ENEL hanno dichiarato di poter sostenere con risorse totalmente private gli investimenti per le cinque centrali previste dal governo, senza oneri per lo Stato CONTRO Solo lo sviluppo delle energie rinnovabili consente di raggiungere gli obiettivi stabiliti in europa per la riduzione delle emissioni di CO2 nei tempi stabiliti (20-20-20 nel 2000) Per l’obiettivo al 2050 (50% riduzione CO2) il ruolo principale è l’efficienza energetica, il 21% spetterà alle rinnovabili e solo il 6% al nucleare L’opzione nucleare in Italia avrà un impatto negativo sullo sviluppo delle energie rinnovabili CONTRO Il costo del kW nucleare esibito dai nuclearisti non è reale e in particolare non tiene conto dei costi di chiusura del ciclo (smantellamento a fine vita e smaltimento definitivo delle scorie) e il costo del denaro Il nucleare non diminuirà la dipendenza dall’estero (l’uranio è importato, da un piccolo numero di paesi produttori) CONTRO La disponibilità (economica ed energetica) dell’uranio è garantita solo fino al 2070 per le centrali esistenti. E per le nuove? Il consumo di combustibile nucleare (da minerale ad alto tenore) equivale ad emettere CO2eq per kWh prodotto pari a un quinto di quelle di un ciclo combinato. Il consumo energetico totale della centrale (caso peggiore) produce CO2 come un impianto a ciclo combinato (Rapporto Storm) CONTRO E i danni? Estrazione e trattamento combustibile Incidenti con rilascio di sostanza radioattiva Non esiste un nucleare civile senza un nucleare di guerra militarizzazione del territorio vs mancanza di consenso (centrali e siti di stoccaggio rifiuti) Ma anche perdita di valore dei territori Giacimento di Novazza (Valgoglio) e Valvedello (SO) 300 ha di superficie solo a Novazza Tenore di uranio nel minerale 0,1-0,2% Stima di contenuto U3O8 1500-8000 ton (valore 177-945 milioni € Combustibile e fabbisogno di una centrale: l’intero contenuto della miniera di Novazza basta per 10 anni per una centrale EPR minerale di scarto 1-7milioni ton Emissioni di polveri radioattive e Radon CONTRO-ALTERNATIVE Un mix costituito dal fotovoltaico casalingo, dalle biomasse (non food), dall’idrogeno fotovoltaico, dall’eolico innovativo, dalla geotermia profonda, dal solare fotovoltaico/termodinamico sviluppato nel SUD mediterraneo (Germania: 400 miliardi per impianti in zone desertiche e trasporto con cavi ad alta tensione in corrente continua; in Arizona con riscaldamento di massa termica), è l’unica alternativa per il dopo 2020 Emergenza Nucleare: Istruzioni per la popolazione (www.fema.gov) Nel caso in cui membri della vostra famiglia siano separati gli uni dagli altri durante un disastro (una possibilità effettiva di giorno quando gli adulti sono al lavoro e i bambini a scuola) abbiate un piano per ricongiungervi. Chiedete a un parente che abita in un’altra città di fare da “contatto di famiglia”. Dopo un disastro può essere più facile comunicare con chi sta più lontano. Assicuratevi che ogni membro della famiglia abbia nome e numero di telefono della persona di contatto. I piani di emergenza vengono organizzati a diversi livelli e includono anche piani di evacuazione. Non tutti gli incidenti nucleari comportano rilasci di radiazioni Istruzioni per la popolazione (Fema: Agenzia federale americana per le emergenze nucleari Ascoltate la radio o la televisione per ricevere le informazioni ufficiali. SE VI SI CONSIGLIA DI RIMANERE A CASA Portate dentro gli animali domestici. Chiudete e bloccate porte e finestre. Spegnete i condizionatori d’aria, umidificatori, cappe aspiranti, ventilatori e forni. State in cantina o in altri luoghi sotterranei. Non uscite finché il pericolo è cessato. Se dovete uscire, copritevi bocca e naso. SE RIENTRATE IN CASA DA FUORI Fatevi la doccia, cambiate vestiti e scarpe e metteteli in busta di plastica fuori dalla casa. SE VI SI CHIEDE DI EVACUARE LA CASA Ascoltate (radio,televisione) le informazioni sulle vie di evacuazione e sui rifugi Minimizzate la contaminazione a casa. Chiudete porte e finestre. Spegnete i condizionatori d’aria, umidificatori, cappe aspiranti, ventilatori e forni. Prendete le provviste di emergenza. Istruzioni per la popolazione (fmea) Ci sono tre modi per minimizzare l’esposizione alle radiazioni: DISTANZA - Maggiore è la distanza tra voi e la sorgente di radiazioni, e minori radiazioni riceverete. SCHERMATURA - Più è pesante e denso il materiale tra voi e la sorgente di radiazioni e meglio è. Per questo i funzionari locali potrebbero chiedervi di rimanere chiusi in casa. Assumere una capsula di iodio stabile per proteggere la tiroide. TEMPO - La gran parte delle perdite radioattive perde intensità in poco tempo. Limitare il tempo passato vicino alla sorgente di radiazioni riduce la quantità di radioattività che ricevete. DOPO L’EVENTO Quando il pericolo immediato è cessato, evitate di mangiare cibo coltivato nel vostro orto o nelle vicinanze, o bere latte di mucca fresco. Ricordate che la contaminazione può coinvolgere aree distanti molti chilometri dal sito dell’incidente (raggio da 150 a 300 Km) Elettricità da fonti rinnovabili (Fonte: Aper Associazione produttori energie alternative) Per raggiungere l’obiettivo del 25% di energie rinnovabili ipotizzato dal governo italiano: In Italia si investiranno 40 miliardi Entro il 2020 saranno costruiti nuovi impianti per 20.000 megawatt Potenza fotovoltaica Paesi a confronto (Fonte: Energy Forum Strategy Group) Bibliografia Materiale di Legambiente (www.legambiente.eu) L’Italia torna al nucleare? I costi. I rischi. Le bugie (Angelo Baracca, 2008) Illusione Nucleare. I rischi e i falsi miti (Sergio Zabot, Carlo Monguzzi, 2008) Fermiamo Mr. Burns. Come evitare la trappola nucleare (R. Bosio, A. Zoratti, 2008) L’opzione nucleare in Italia: quali prospettive? (Autori vari, 2008) Glossario (http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_a_fissione) CANDU - CANadian Deuterium Uranium reattore nucleare ad acqua pesante pressurizzata alimentato con uranio naturale (PHWR) CIRENE - CISE REattore a NEbbia Boiling Heavy Water Reactor (BHWR) Glossario MAGNOX reattore alimentato con uranio naturale, moderato a grafite e raffreddato a gas (Latina 150 MWe) AGR reattore (tipo magnox) alimentato ad uranio arricchito Glossario BWE - Boiling Water Reactor. General Electric (Garigliano (150 MWe), Caorso (820 MWe) PWR – Pressure Water Reactor Westinghouse Trino Vercellese (260 MWe ) Reattori di terza generazione + ABWR (Advanced Boiling Water Reactor) Economic Simplified Boiling Water Reactor (ESBWR) - basato sul ABWR - General Electric APR-1400 - un progetto PWR avanzato Advanced CANDU Reactor (ACR) AP1000 - basato sul AP600 European Pressurized Reactor (EPR) Glossario Come combustibile nucleare utilizzano l'ossido di uranio arricchito in percentuali variabili fra il 4 e il 6% oppure miscele di ossidi di uranio e plutonio (combustibile MOX). A causa del miglior rendimento nella combustione (EBR 1600: burn-out 70.000 MWd/t vs 35.000 MWd/t gen II), le scorie risultano maggiormente radiotossiche rispetto ai reattori di generazioni precedenti, ma se ne forma una quantità minore per ogni kWh prodotto. Essendo tuttavia maggiore la taglia, una singola centrale produce una massa maggiore di scorie Reattori di terza generazione + PRO : la maggiore sicurezza di esercizio: 108 anni/reattore senza incidenti con danneggiamento grave del nocciolo sistemi di sicurezza passiva e di sicurezza attiva nel circuito refrigerante l'isola nucleare è protetta da due edifici di contenimento concentrici capaci di contenere i rilasci anche per gravi incidenti GEN IV (il messia che tutti attendiamo) Un reattore autofertilizzante è un reattore a fissione progettato per ottenere un rapporto di conversione maggiore di uno, cioè per produrre più materiale fissile al suo interno di quanto ne consumi. I rapporti di conversione tipici dei reattori autofertilizzanti sono circa 1,2 mentre quelli dei reattori di 1°, 2° e 3° generazione sono di circa 0,6 per gli LWR (PWR, BWR) ed arrivano a circa 0,8 nei CANDU. Un reattore con rapporto di conversione pari ad 1 è detto "convertitore". Reattori autofertilizzanti raffreddati a metallo fuso leggero (Sodio – Superphénix) Reattori autofertilizzanti raffreddati a metallo fuso pesante (Piombo – sottomarini classe Alfa) GEN IV (il messia che tutti attendiamo) A differenza dei reattori di 2ª generazione (quelli attualmente in funzione) e 3ª generazione (attualmente proposti sul mercato e realizzati o ordinati nelle tre tipologie EPR, ABWR e AP-1000), quelli di 4ª generazione dovrebbero, secondo i promotori (GIF): migliorare la sicurezza, aumentando la protezione sia passiva che attiva ridurre la produzione di scorie nucleari, sottrarsi alla proliferazione nucleare (eliminazione del plutonio impiegabile in armi nucleari), minimizzare gli sprechi e l'utilizzo di risorse naturali, diminuire i costi di costruzione e di esercizio. Insuccessi e successi I reattori autofertilizzanti Un reattore autofertilizzante è un reattore a fissione con neutroni veloci, progettato per ottenere un rapporto di conversione maggiore di uno, cioè per produrre più materiale fissile al suo interno di quanto ne consumi. I rapporti di conversione tipici dei reattori autofertilizzanti sono circa 1,2 mentre quelli dei reattori di 1°, 2° e 3° generazione sono di circa 0,6 per gli LWR (PWR, BWR) e fino a 0,8 nei CANDU. Un reattore con rapporto di conversione pari ad 1 è detto "convertitore". Reattori autofertilizzanti raffreddati a metallo fuso leggero (Sodio – Superphénix) Reattori autofertilizzanti raffreddati a metallo fuso pesante (Piombo – sottomarini russi classe Alfa) GEN IV