D.Lgs. 626/94
RISCHIO
“elettrico”
Definizioni

Impianto elettrico:

Utilizzatori elettrici:

Tensione elettrica:

Corrente elettrica: si misura in Ampere (A). Ad es. una lampada da
insieme di componenti (cavi, canalizzazioni,
apparecchiature di manovra, apparecchiature di protezione, quadri elettrici, prese a spina, ecc.)
compresi tra il punto di fornitura dell’energia (ad es. contatore, cabina elettrica) e il punto di
utilizzazione;
Le apparecchiature che utilizzano l’energia elettrica
per produrre lavoro, calore, luce, attività informatiche e telecomunicazioni;
si misura in Volt (V). Negli uffici o nelle case la
tensione normalmente assume il valore di 220/240 V;
100Watt assorbe una corrente di circa 0,5A;

Resistenza elettrica: si misura in Ohm (Ω). Dipende dal materiale, dalla
lunghezza e dalla sezione del conduttore.
Alcune tra le principali norme CEI

La norma CEI 64-8
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in C.A. e, a
1500V in C.C.

La norma CEI 11-8
Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica.
Impianti di messa a terra.

La norma CEI 64-2, 64-2/A
Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione.

La norma CEI 81-1 e 81-4
Protezione delle strutture contro i fulmini.
Anche per gli utilizzatori elettrici sono vigenti specifiche Norme CEI.
La costruzione a “regola d’arte” degli utilizzatori elettrici può essere certificata da:

Marcatura CE;

Marchio IMQ (Istituto italiano Marchio Qualità) o marchio di altri Enti certificatori;

Dichiarazione del costruttore.
Norme applicabili




DPR 547/55 (Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro)
Legge n.186/68 (disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici)
Legge n. 46/90 (Norme per la sicurezza degli impianti)
DPR n.447/91 (Regolamento di attuazione della Legge n.46 del 5/3/90)
Normative tecniche
Le norme di buona tecnica valide per il settore elettrico sono:



Le norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano)
Le norma CENELEC (omologo europeo del CEI)
le norme IEC (ente normatore a livello extraeuropeo)
Pericolosità della corrente elettrica
Per avere una corrente elettrica occorre che ci sia una
differenza di potenziale, cioè una tensione.
La pericolosità di un’anomala circolazione di corrente
elettrica è dovuta fondamentalmente:


Alle cause derivanti dalla circolazione della corrente nel
corpo umano, a causa del contatto fisico tra corpo e due
punti a tensione diversa con chiusura del circuito
(elettrocuzione detta anche folgorazione);
Alle possibilità di innescare gli incendi.
Incendi
Gli incendi possono essere provocati da eccessivo riscaldamento a causa di:

Un corto circuito;

Un sovraccarico;
… non interrotti tempestivamente.
Il corto circuito rappresenta una condizione di guasto che, a causa
dell’elevatissimo valore di corrente elettrica in circolazione, può comportare
il raggiungimento di temperature molto elevate (migliaia di °C) nei circuiti e
il formarsi di archi elettrici.
Il sovraccarico è una condizione anomala di funzionamento, in conseguenza
del quale i circuiti elettrici sono percorsi da una corrente superiore rispetto a
quella per la quale sono stati correttamente dimensionati. La non
tempestiva interruzione di questa “sovracorrente” può dare luogo
all’eccessivo riscaldamento dei cavi o di altri componenti dell’impianto
elettrico.
E’ necessario prevedere in sede di progettazione dell’impianto elettrico, idonei
dispositivi per l’eliminazione tempestiva dei corto circuiti e dei sovraccarichi
(interruttori automatici magnetotermici).
Elettrocuzione
Una persona può essere attraversata da corrente elettrica a seguito di:
Contatto diretto ossia il tra le persone e
parti di impianto elettrico o di utilizzatore
elettrico che sono in tensione in condizione
di ordinario funzionamento.
Contatto indiretto ossia il contatto tra la
persona e parti conduttrici di impianto
elettrico o di utilizzatore elettrico che non
sono ordinariamente in tensione, ma
vanno in tensione a causa di un guasto.
Poiché è un contatto con parti
normalmente non in tensione, coglie
l’individuo più impreparato e può risultare
più pericoloso.
Effetti della circolazione della corrente elettrica nel corpo umano
Gli effetti della circolazione della corrente elettrica nel
corpo umano sono:



Scossa lieve, spiacevole sensazione accompagnata al
passaggio di corrente;
Ustioni, dovute agli effetti termici provocati dal
passaggio di corrente nei tessuti o da archi provocati da
scariche elettriche prodotte da apparecchiature sotto
tensione (soprattutto se alimentate in alta tensione);
Tetanizzazione, blocco della muscolatura (per es. della
mano) che non consente di abbandonare la presa;
Effetti della circolazione della corrente elettrica nel corpo umano
Gli effetti della circolazione della corrente elettrica nel corpo umano
sono:


Arresto respiratorio, causato dalla contrazione dei muscoli addetti
alla respirazione o dalla lesione del centro nervoso che presiede a
tale funzione;
Alterazioni cardiache. La fibrillazione ventricolare è la principale
causa di morte, in quanto la corrente elettrica proveniente
dall’esterno altera la normale attività elettrica del muscolo cardiaco.
Le sue fibre cominciano a contrarsi disordinatamente e
indipendentemente l’una dall’altra cosi chè il cuore non funge più da
pompa sanguigna.
L’unico intervento che può far cessare l’effetto è l’uso tempestivo del
defibrillatore.
Limiti di pericolosità della corrente elettrica
Il legame tra corrente e tensione è rappresentato
dalla legge di Ohm cioè:
V= Rc x I
In cui per Rc si intende la resistenza elettrica del
corpo umano.
Lo schema elettrico del corpo umano
Gli effetti del passaggio di corrente elettrica nel corpo
possono essere spiegati considerando che il corpo umano
si comporta, quando è attraversato dalla corrente, come
una resistenza elettrica Rc data dalla formula:
Rc = Ri + Rt c
Dove:
Ri rappresenta la resistenza del corpo;
Rt c rappresenta la resistenza delle persone verso il terreno
Lo schema elettrico del corpo umano
La resistenza Rc è caratteristica del singolo individuo, dipende dall’età, dal sesso,
dalle condizioni fisiologiche. Dalle condizioni ambientali ecc.
La resistenza elettrica della pelle di una persona aumenta:

In presenza di parti indurite (ed es. calli).
La resistenza elettrica della pelle diminuisce:

Se è umida o sudata;

Se il contatto avviene in un punto in cui la pelle è tagliata o ferita.
A livello internazionale sono stati definiti alcuni parametri di riferimento secondo
i quali per una tensione di 220V, il 95% della popolazione presenta una
resistenza Rc a circa 2000 Ω (percorso mani-piedi in condizioni asciutte).
La pericolosità della corrente elettrica dipende anche dal percorso che la stessa
segue nell’attraversare il corpo umano (mano/mani-piedi, mano sx/dx-torace
e mano sx-mano dx).
La maggiore o minore pericolosità, a parità di condizioni, è dovuta
all’interessamento di eventuali organi vitali.
La messa a terra
L’impianto di terra è l’insieme dei dispersori, dei conduttori
di terra, dei collettori (o nodi) di terra o dei conduttori di
protezione ed equipotenziali, destinato a realizzare la
messa a terra di protezione e/o di funzionamento di un
impianto elettrico.
La messa a terra
L’impianto di terra realizza sostanzialmente un
collegamento tra il terreno e le parti metalliche (masse)
degli impianti o degli utilizzatori che possono andare in
tensione nonché un collegamento tra queste e le masse
che possono trasferire il potenziale elettrico (masse
estranee).
La resistenza di terra è la resistenza tra il collettore (o
nodo) principale di terra e la terra.
L’impianto di terra, installato congiuntamente
all’interruttore differenziale, ha fondamentalmente lo
scopo di proteggere le persone dai contatti indiretti.
L’interruttore differenziale
L’interruttore differenziale è un interruttore che interviene automaticamente
aprendo il circuito, e quindi interrompendo il flusso della corrente elettrica,
quando si verifica una dispersione di corrente verso terra.
Il funzionamento dell’interruttore differenziale si basa sulla capacità dello
stesso di verificare se i valori della corrente in ingresso (Ie) nel circuito
protetto dall’interruttore e della corrente in uscita (Iu) sono uguali o
diversi.In quest’ultimo caso è possibile che ci sia una dispersione verso
terra.
Per evitare tuttavia che l’intervento dell’interruttore differenziale si verifichi
anche in presenza di minime differenze di corrente, l’interruttore viene
protetto in modo da intervenire al di sopra di una certa differenza di
corrente, chiamata corrente differenziale nominale dell’interruttore Idn.
Se la differenza tra le due correnti (Ie - Iu) è pari o superiore alla corrente
differenziale nominale dell’interruttore Idn, l’interruttore apre il circuito in
tempi brevissimi.
Comunemente gli interruttori differenziali presentano i seguenti valori di
corrente differenziale nominale: 10mA, 30mA, 300mA, 500mA. I valori più
bassi di corrente differenziale corrispondono a sensibilità più alta
dell’interruttore.
CONTATTI ACCIDENTALI
CONTATTO
DIRETTO:
si intende il contatto di una persona con
una parte attiva, cioè in tensione,
dell’impianto
P.e. contatto con un conduttore non
protetto,…
CONTATTO
INDIRETTO:
Si ha quando una persona tocca una
parte di un utilizzatore elettrico che
normalmente non deve essere in
tensione, ma ché può trovarsi in tensione
per difetto di isolamento.
P.e. l’involucro metallico di una macchina
alimentata elettricamente
Protezione dai contatti diretti

Protezione passiva:

Protezione attiva:
segregare e rendere
inaccessibili le parti attive mediante isolamento,
barriere, involucri,….
Interruzione immediata
dell’alimentazione in caso di contatto diretto,
ottenuta mediante l’uso di interruttore differenziale
ad alte sensibilità
Protezione dai contatti indiretti

Senza interruzione di
alimentazione:Utilizzo esclusivo di componenti
di classe II

Protezione attiva:Uso di impianto di terra
coordinato con l’interruttore generale di protezione
dei circuiti elettrici (interruttore differenziale,…)
Protezione dai contatti diretti
Grado di protezione IP: rappresenta attraverso 2
numeri il livello di protezione.
I = protezione contro il contatto di corpi solidi esterni
e contro l'accesso a parti pericolose.
II = protezione contro la penetrazione dei liquidi
Protezione dai contatti diretti
Protezione dai contatti diretti
Protezione contro i contatti diretti
Le misure di protezione contro i contatti diretti hanno lo scopo di
proteggere le persone dai pericoli derivanti dal contatto con parti
attive, normalmente in tensione (ad es. contatto accidentale con la
parte metallica, in tensione, del portalampada in occasione della
sostituzione di una lampada a incandescenza, oppure riparazione di
una apparecchiatura elettrica senza avere prima disalimentato
l’impianto).
I sistemi previsti sono:
 Isolamento;
 Involucri e barriere;
 Ostacoli e distanziatori;
 Protezione addizionale mediante l’uso di interruttori differenziali.
Protezione contro i contatti indiretti
Le misure di protezione contro i contatti indiretti
hanno lo scopo di proteggere le persone dai
pericoli derivanti dal contatto con parti
conduttrici facenti parte dell’impianto elettrico o
di utilizzatori elettrici (si chiamano masse)
normalmente isolate, ma che potrebbero
andare in tensione a causa di guasti
(cedimento dell’isolamento).
Protezione contro i contatti indiretti
I sistemi di protezione dai contatti indiretti si realizzano con uno dei
seguenti metodi:



Impedendo che la corrente passi attraverso il corpo;
Limitando la corrente a valori inferiori a quello pericoloso;
Interrompendo l’alimentazione in un tempo determinato, quando al
verificarsi di un guasto sulle masse, si può provocare attraverso il
corpo una corrente uguale a quella pericolosa.
I metodi di protezione sono classificati nel seguente modo:


Con interruzione automatica del circuito;
Senza interruzione automatica del circuito.
Protezione senza interruzione automatica del circuito
Un metodo per la protezione contro i contatti indiretti (ad
es. in caso di cedimento dell’isolamento degli utilizzatori o
dei componenti dell’impianto), consiste nell’impiegare
componenti a doppio isolamento, detti anche componenti in
classe II o a isolamento equivalente.
Questo tipo di protezione, diversamente dalla protezione
realizzata con interruzione automatica del guasto, è una
protezione di tipo passivo e consiste essenzialmente nel
dotare i componenti e gli apparecchi elettrici di un
isolamento supplementare rispetto a quello normalmente
previsto.
I componenti aventi tali caratteristiche non devono essere
connessi a terra.
Tali componenti (utensili portatili, asciugacapelli, piccoli
utilizzatori elettrici, parti di impianto, ecc.) devono portare il
contrassegno (simbolo del doppio isolamento) indicato a
margine.
CONTROLLI PERIODICI





-
Controllo degli apparecchi di illuminazione di
sicurezza, utilizzando sistemi di autodiagnosi o
manuali;
Prova di funzionamento degli interruttori con
tasto di prova;
Controllo di efficienza delle sorgenti di energia di
sicurezza;
Prova dei gruppi elettrogeni
Verifica degli apparecchi per il comando e
l’arresto d’emergenza.
CONTROLLI PERIODICI




Esame a vista generale dell’impianto con
particolare attenzione allo stato di
conservazione degli isolamenti, delle
giunzioni, dei componenti ed utilizzatori;
Controllo delle sezioni minime e dei colori
distintivi dei conduttori;
Esame a vista delle connessioni e dei nodi
principali facenti parte dell’impianto di terra,
compresi i conduttori di protezione ed
equipotenziali principali;
Verifica dello stato dei quadri elettrici;
CONTROLLI PERIODICI






Prove di continuità su un campione
significativo dei conduttori di protezione;
Controllo della taratura dei dispositivi di
protezione;
Controllo dello stato degli isolanti e degli
involucri;
Prova di funzionamento degli interruttori
differenziali, con prova strumentale;
Misura della resistenza dell’isolamento
dell’impianto;
Misura del livello di illuminamento;
CONTROLLI PERIODICI



Misura della resistenza di terra e controllo
dell’integrità dell’impianto di messa a terra;
Verifica dell’impianto di illuminazione di
sicurezza;
Ulteriori controlli periodici possono essere
eseguiti in relazione alle tipologie di
impianti esistenti all’interno della struttura
come ad esempio impianti di rilevamento
fumo, impianti di protezione contro le
scariche atmosferiche, cabine di
trasformazione ecc..
CONTROLLI PERIODICI
USO IMPROPRIO DELLE ATTREZZATURE
ELETTRICHE
 Nella pratica quotidiana spesso si fa un uso
improprio di alcune delle più comuni attrezzature
elettriche:
 l’uso di adattatori che permettono di inserire una
 spina da 16 A in una presa da 10 A;
 l’uso di adattatori tripli che permettono un
 assorbimento di potenza maggiore di quello
 sopportabile dalla presa, con conseguente
 riscaldamento della stessa per effetto Joule;
CONTROLLI PERIODICI


le giunzioni di cavi fatte semplicemente
attorcigliandoli tra loro e rivestendoli con nastro
isolante, invece di usare gli idonei morsetti;
l’uso, molto diffuso, di prolunghe con cavo di
sezione non idonea o sprovviste di cavo di terra
o terminanti con “adattatore multiplo tipo
ciabatta”


non limitato da idoneo interruttore limitatore di
corrente.
le spine devono essere inserite e disinserite
dalle prese con gli apparecchi utilizzatori
SPENTI con l’apposito interruttore a bordo
apparecchio
CONTROLLI PERIODICI
GLI IMPIANTI DEVONO ESSERE
MANUTENUTI E MODIFICATI
SOLAMENTE
DA PERSONALE SPECIALIZZATO
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rischio elettrico