NEUROVEGETATIVO News Quadrimestrale - Anno 5 • Numero 1 e 2 • Gennaio - Aprile e Maggio - Agosto 2005 Editoriale Cari amici, il 2005 si apre con un numero doppio dedicato ad una problematica di grande interesse clinico e fisiopatologico quale il rapporto tra l’attività vegetativa e la regolazione del flusso ematico cerebrale. Molti soci mi hanno spesso chiesto di sviluppare questo argomento e sono certo che nello stimolante articolo della Dottoressa Giberti potrete trovare risposte ma anche spunti di ricerca e di approfondimento. Sono poi orgoglioso di annunciare che nel XXXVI Congresso della NEUROVEGETATIVO News Periodico quadrimestrale Direttore responsabile Pietro Cortelli Comitato Editoriale Il Consiglio Direttivo AINV Pietro cortelli (Presidente) Rita di Leo (Segretario tesoriere) Alberto Albanese (Consigliere) Roberto de Giorgio (Consigliere) Giuseppe Micieli (Consigliere) Angela Ribani (Consigliere) Vincenza Spallone (Consigliere) Giuseppe Francesco Vita (Consigliere) Ufficio redazionale, pubbicitario e amministrativo: c/o MCC via S. Stefano 57 - 40125 Bologna tel. 051263703 - fax 051238564 e-mail: [email protected] Garanzia di riservatezza: Si garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne la rettifica o la cancellazione scrivendo all’ufficio redazionale (Legge 675/96 tutela dati personali). FOTOCOMPOSIZIONE E IMPIANTI: La.Ser. srl - Bologna STAMPA: Tipografia Negri - Bologna Aut. n. 7106-05/04/2001 Società Italiana di Neurologia, che si svolgerà a Cernobbio dal 8 al 12 Ottobre 2005, tra gli argomenti principali da trattare in seduta plenaria nell’ambito del consueto programma di aggiornamento è stata accetta la proposta AINV di svolgere il tema “La perdita di coscienza transitoria: inquadramento diagnostico di un sintomo comune”. Questa scelta, di cui ringraziamo il Consiglio Direttivo della nostra società “madre”, rappresenta un prestigioso riconoscimento del lavoro e della produttività scientifica di tutti i soci AINV e anche dell’importanza nella pratica clinica neurologica dei disturbi del Sistema Nervoso Vegetativo. Questo è un primo passo per uscire dalla “turris eburnea” in cui spesso ci hanno considerato rinchiusi come ricercatori super specialisti dediti allo studio di complicati meccanismi fisiopatologici, per entrare nel campo di una ricerca con ampie ricadute pratiche e assistenziali. Tale sviluppo è stato anche avvertito durante lo svolgimento del congresso multidisciplinare “Sincope 2005” che, con un’ottima riuscita, ha visto più di 800 iscritti. In questa occasione il neurologo, ed in particolare quello con interesse per il Sistema Nervoso Vegetativo, è stato riconosciuto come Anno 5 • Numero 1 e 2 • Gennaio - Aprile e Maggio - Agosto 2005 figura indispensabile per la diagnosi differenziale dei disturbi transitori di coscienza, requisito imprescindibile per la diagnosi di sincope. Quindi sembra che si aprano interessanti orizzonti applicativi per i nostri laboratori che certamente sono lo stimolo migliore per allargare l’interesse ai problemi del Sistema Nervoso Vegetativo, aumentare il numero dei soci e di coloro che intendono iniziare un’attività diagnostica e laboratoristica in questo affascinante campo. Il 7° congresso della “European Federation of Autonomic Societies (EFAS)” si svolgerà il 18-21 Maggio 2005 a Bled, splendida località della Slovenia, e mi auguro che sia confermata l’ampia partecipazione italiana, che è stata particolarmente apprezzata ad Amsterdam lo scorso Ottobre. Infine, un appello ad arricchire il nostro rinnovato sito web: http://www.ainv.it/ con iniziative ed eventuali comunicazioni di meeting o congressi locali. Questo sito vuole infatti essere il mezzo di comunicazione tra di noi, e quindi è da considerare un bene comune. Per mantenerlo vivo e utile alla nostra attività societaria è necessaria la partecipazione di tutti con le vostre idee!!! Pietro Cortelli 1 Alla ribalta … Sistema nervoso vegetativo e autoregolazione del flusso ematico cerebrale TESTO A CURA DELLA DR.SSA LAURA GIBERTI* IMMAGINI A CURA DELLA DR.SSA ALESSANDRA TINTI* Premesse anatomo-fisiologiche Il sistema nervoso centrale (SNC) possiede meccanismi di autoregolazione della circolazione cerebrale, volti a proteggere il parenchima da variazioni eccessive o repentine della pressione arteriosa sistemica. Tramite l’autoregolazione cerebrale il flusso ematico cerebrale (FEC) rimane relativamente costante in un range di valori di pressione di perfusione cerebrale (PPC) compresi fra 50 e 160 (ove la PPC è la differenza tra pressione arteriosa media cerebrale (PA) e pressione intracranica, PIC). Al di sotto e al di sopra di tali estremi il FEC segue passivamente le modificazioni della pressione arteriosa: in caso di riduzione della PA o di aumento delle resistenze intracraniche, si verifica una progressiva dilatazione delle piccole arterie di resistenza; quando la vasodilatazione è massima, si verifica una riduzione del metabolismo cerebrale fino all’ischemia tessutale; l’aumento progressivo della PA comporta costrizione arteriolare con aumento delle resistenze e successiva comparsa di edema vasogenico. I fattori di autoregolazione cerebrale vengono suddivisi in: miogeni, metabolici, neurogeni. Il meccanismo miogeno è costituito dalla capacità contrattile delle cellule muscolari lisce della tonaca media delle arteriole cerebrali in risposta all’effetto diretto del gradiente pressorio transmurale: quest’ultimo, tramite un aumento della permeabilità agli ioni Ca2+, induce la risposta contrattile e conseguentemente una riduzione del calibro arteriolare. Il meccanismo metabolico comporta una modificazione del calibro arteriolare in risposta a cambiamenti dell’assetto metabolico locale o sistemico, con liberazione di alcuni elementi e composti a livello endote- 2 liale (ad es. CO2, O2, adenosina, ossido nitrico). L’ossido nitrico (NO) riveste un ruolo particolare, in quanto viene prodotto nel SNC dai terminali nitrergici durante la reazione di trasformazione di arginina in citrullina, mediata dall’enzima NOS e a livello post-sinaptico,tramite la produzione di CGMP a partire dal GTP, determina la chiusura dei canali di trasporto transmembrana del Ca diminuendone la permeabilità, con conseguente rilasciamento delle miocellule e vasodilatazione arteriolare. Il controllo neurogeno, infine, viene esercitato principalmente dal sistema nervoso simpatico e, in minor misura, dal parasimpatico. La via simpatica ha partenza nell’ipotalamo e proietta alla colonna intermediolaterale del midollo spinale, dove ha sede il secondo neurone che a sua volta è connesso all’effettore di terzo ordine nel ganglio cervicale superiore, che a sua volta innerva le pareti arteriose cerebrali costituendo il plesso pericarotideo. La via parasimpatica parte dal nucleo salivatorio superiore situato nel ponte e tramite il nervo facciale e poi il vidiano raggiunge i gangli parasimpatici (otico, pterigopalatino, carotidei), e di quì le pareti delle arteriole di calibro inferiore ai 40 micron. L’autoregolazione riguarda perciò il letto arteriolare “di resistenza” posto a valle del poligono di Willis, considerato a sua volta sistema “di conduttanza”: pertanto il calibro delle arterie che lo formano non è influenzato dai fattori che agiscono sull’autoregolazione. Il ruolo del SNV nell’autoregolazione è ritenuto di minor rilievo rispetto agli altri meccanismi, tuttavia la sua attivazione, attraverso la via sopra descritta, ha un ruolo fondamentale in varie situazioni quali ad esempio l’ipertensione arteriosa in cui ha come effetto finale l’aumento del tono della parete delle arterie “di resistenza”, poste a valle del poligono di Willis, con un effetto protettivo sul parenchima stesso nei confronti delle modificazioni pressorie sistemiche. L’effetto finale del controllo da parte del sistema nervoso simpatico è quello di aumentare il limite superiore di PA per l’autoregolazione, che spiega la maggior capacità dei soggetti ipertesi cronici di tollerare bruschi incrementi pressori, rispetto ai normotesi. (Fig 1). È interessante a tale proposito il fatto che l’innervazione simpatica dei vasi cerebrali è più rarefatta nelle regioni posteriori degli emisferi cerebrali, che sono quelle maggiormente suscettibili ai danni dell’encefalopatia ipertensiva. La controparte di questo meccanismo di compenso è che gli stessi soggetti ipertesi risultano più suscettibili rispetto ai normotesi alle brusche riduzioni di pressione arteriosa, che, come evidente dalla figura, possono comportare una eccessiva riduzione del FEC. Metodiche di indagine Mentre i meccanismi patogenetici che portano al danno tessutale in corso di deficit perfusorio focale, come ad es. nell’ictus ischemico, sono abbastanza noti anche grazie a studi sperimentali su modelli animali, le modificazioni che si verificano nel controllo del FEC durante situazioni di transitorio ipoafflusso diffuso cerebrale quali sono le sincopi sono meno chiari, e in particolare il ruolo che l’autoregolazione ha nella patogenesi delle sincopi di interesse neurologico è stato indagato negli ultimi 1015 anni con differenti interpretazioni. Lo studio dell’autoregolazione cerebrale è nato in relazione alla necessità di conoscere la capacità residua del letto arteriolare cerebrale di rispondere a variazioni di alcuni para- Anno 5 • Numero 1 e 2 • Gennaio - Aprile e Maggio - Agosto 2005 Fig. 1. L’autoregolazione del circolo cerebrale è illustrata come il mantenimento del flusso ematico cerebrale rispetto alle variazioni della pressione arteriosa sistemica, in un range di p.a in condizioni di normalità (linea continua). L’attivazione del sistema nervoso simpatico (SNS) sposta verso valori pressorii più elevati il limite per l’autoregolazione (linea tratteggiata). Fig. 2a. Segnale doppler su ACM dx in condizioni di riposo; in basso a dx è indicato l’indice di pulsatilità (IP)=0,80. metri che si verificano in condizioni di particolare rischio ischemico per il parenchima. La tecnica diagnostica attualmente più a portata di mano è il doppler transcranico (TCD), che consente di registrare tramite adeguata sonda ad ultrasuoni, le velocità ematiche sulle arterie del poligono di Willis tramite alcuni accessi standard, e si basa sul principio che le onde ultrasonore emesse dalla sonda, quando colpiscono il sangue in movimento subiscono una rifrazione, cioè uno spostamento di frequenza (doppler shift), che è direttamente proporzionale alla velocità del sangue e all’angolo di incidenza del fa- scio di onde in quel volume-campione. Il segnale di ritorno viene quindi registrato dalla sonda e tradotto dalle apparecchiature attualmente in uso, in velocità (espressa in cm/sec). Si ottiene così un tracciato spettrale di tali velocità in funzione del tempo, in rapporto alle fasi del ciclo cardiaco (Fig. 2a), cui corrisponde una traccia sonora. La distribuzione delle velocità ematiche sullo spettro è quindi indice indiretto del flusso ematico, secondo la legge di Bernoulli per la quale il flusso di un fluido in un condotto cilindrico è direttamente proporzionale alla velocità del fluido e al calibro del condotto. Mentre in Anno 5 • Numero 1 e 2 • Gennaio - Aprile e Maggio - Agosto 2005 ambito di patologia cerebrovascolare le variazioni di velocità sono indice di alterazione di calibro delle arterie esplorate (come nelle stenosi ateromasiche o nello spasmo in corso di emorragia subaracnoidea), nello studio dell’emodinamica cerebrale il calibro delle arterie insonate si suppone costante e normale e i parametri sonologici derivati sono correlati al flusso ematico cerebrale. Per quanto sia ovvio, si sottolinea pertanto la necessità di un poligono di Willis integro alla base di un corretto studio dell’autoregolazione. Il vaso più comunemente esaminato a tale scopo è la arteria cerebrale media (ACM), reperibile ad una profondità di 50 mm dalla teca cranica attraverso la finestra temporale e tramite sonda a 2MHz. Un esempio di applicazione di questa metodica nello studio dell’autoregolazione è la valutazione della riserva vasomotoria, che consiste nel misurare le variazioni della velocità media sulla a. cerebrale media (VCM) in seguito a variazioni del tasso ematico di CO2, indotte tramite la somministrazione di quantità note nell’aria respirata (rebreathing) o, più semplicemente, con il test dell’apnea massimale. La nozione fondamentale è che le modificazioni del FEC che si verificano per dilatazione del letto arteriolare a valle del Willis, indotta dall’ipercapnia, si traducono in un aumento delle componenti diastoliche dello spettro velocimetrico registrato (Fig. 2b). Allo stesso modo, l’iperventilazione induce una vasocostrizione arteriolare mediata dall’ipocapnia, che si traduce sul segnale doppler in una riduzione delle velocità diastoliche visibile (e udibile!) sul tracciato (Fig. 2c); tuttavia è stato rilevato che la tecnica dell’iperventilazione risulta meno sensibile rispetto all’apnea massimale e quindi è meno usata. Questa metodica serve a misurare il margine di autoregolazione in situazioni in cui l’emodinamica cerebrale può risultare alterata (stenosi carotidea serrata, interventi di chirurgia vascolare sui tronchi sopraortici) o il bilancio O2/CO2 modificato. Lo studio della riserva vasomotoria ha attualmente un ruolo minore che in 3 passato in quanto è stato osservato che in condizioni emodinamicamente critiche intervengono altri fattori in particolare quelli legati al metabolismo cerebrale. Il doppler transcranico nello studio dei riflessi cardiovascolari e in particolare in corso di tilt-test è stato utilizzato, in associazione agli altri parametri usualmente misurati, da vari Autori ma a tutt’oggi non fa parte delle metodiche standard in uso comunemente negli ambulatori per il SNV. Il principio è analogo a quello sopra esposto per la riserva vasomotoria, ma prevede il fissaggio della sonda alla superficie del cranio con adeguato sistema meccanico al fine di ottenere un segnale attendibi- le e costante durante le manovre. Il segnale, registrato bilateralmente, viene poi elaborato in modo da ottenere una curva che rispecchia le variazioni della velocità media su ACM. I parametri che si possono valutare Legenda VD=velocità diastolica VS=velocità sistolica VCM=velocità media su a. cerebrale; VD+ (VS-VD/3) FEC (CBF)=flusso ematico cerebrale;Volume Ematico /100 gr tessuto /min IP=Indice di Pulsatilità; VS-VD/VCM PAC=Pressione Arteriosa Cerebrale; PAmedia- PA cuore-cranio CVR=Resistenze Cerebrovascolari; PAC/VCM Fig. 2b. Test dell’apnea massimale: l’ipercapnia provoca riduzione delle resistenze vascolari e < dell’IP (=0,68). Fig. 2c. Iperventilazione: l’ipocapnia provoca vasocostrizione cerebrale e >IP (=2,53). 4 sono molteplici, ma i più utilizzati sono le velocità sistolica (VS) e diastolica (VD) e la velocità media (VCM), l’indice di pulsatilità (IP), le resistenze cerebrovascolari (CVR)- vedere legenda. Autoregolazione e Sincope Neuromediata Per quanto concerne la valutazione del ruolo dell’autoregolazione nella patogenesi della Sincope Neuromediata (SNM), la metodica utilizzabile è la stessa esposta sopra, in parallelo rispetto agli altri parametri comunemente misurati durante il tilt-test (pressione arteriosa battito a battito, fc e tacogramma, attività respiratoria, tasso ematico di CO2, CO2 espirata). I numerosi studi pubblicati finora hanno dato risultati non univoci e talora contrastanti; ciò è dovuto a varie cause: innanzitutto il fatto che i parametri sonologici che si esaminano non sono il risultato della diretta misurazione di variabili fisiologiche, ma sono per forza di cose degli indici numerici derivati dalle velocità ematiche e pertanto sono suscettibili di essere diversamente interpretati a seconda del parametro scelto; inoltre tali indici sono influenzati da una molteplicità di fattori la cui interazione, specie durante lo stimolo ortostatico, è spesso complessa e difficilmente discriminabile; infine, tra i vari studi eseguiti finora non esiste una omogeneità nelle metodiche né nei parametri considerati, il che li rende spesso non confrontabili tra loro. I primi lavori in merito documentavano un marcato aumento del- Anno 5 • Numero 1 e 2 • Gennaio - Aprile e Maggio - Agosto 2005 l’IP immediatamente prima della caduta di pressione arteriosa sistemica, il che indusse a ipotizzare una vasocostrizione cerebrale paradossa alla base di tale reperto. Grubb identificò inoltre un sottogruppo di tali pazienti che presentavano questo fenomeno in accompagnamento alla sincope, senza modificazioni di PA e di frequenza cardiaca e introdusse pertanto il termine (un po’ infelice in quanto apparentemente tautologico) di “sincope cerebrale”, a sottolineare il presunto ruolo imprescindibile dell’autoregolazione nella patogenesi della SNM. Tali studi non tenevano sufficientemente conto tuttavia dell’iperventilazione che può precedere la sincope e che induce ipocapnia con conseguente vasocostrizione cerebrale: fu quindi successivamente osservato che le modificazioni delle VCM non rappresentano una alterazione dell’autoregolazione, ma una risposta fisiologica del circolo a cambiamenti sistemici indotti dall’ortostatismo protratto e che precedono la sincope. Di segno opposto quanto ipotizzato da altri autori (Claydon-Hainsworth) che hanno considerato altri parametri sonologici (pressione arteriosa cerebrale, CBV e resistenze cerebrovascolari) durante la fase ortostatica asintomatica del tilt-test, escludendo quindi la fase presincopale. Questi autori hanno osservato che nei pazienti con storia di SNM i suddetti parametri sono diversi rispetto ai soggetti di controllo, in quanto tendono a seguire le variazioni dei valori di pressione arteriosa sistemica in maniera più passiva già in una fase in cui presumibilmente l’autoregolazione dovrebbe funzionare: da ciò deducono che i p. con SNM hanno un’alterazione nei meccanismi di autoregolazione, ma ciò non è sufficiente a ipotizzarne un ruolo patogenetico nella sincope stessa. Autoregolazione e ipotensione ortostatica Dal momento che l’autoregolazione dipende principalmente da meccanismi metabolici, è facile pensare che una compromissione del SNV possa avere scarso influsso sull’emodinamica cerebrale; è piuttosto ipotizzabile che i p. con ipotensione ortostatica cronica abbiano una riserva vasomotoria normofunzionante ma sbilanciata verso la compensazione dei bassi valori di PA sistemica, come dimostrato dal fatto che molti soggetti con ipotensione ortostatica hanno una incidenza relativamente bassa di episodi sincopali. In linea con quanto rilevato dal gruppo di Low si può affermare che tra i p. con deficit autonomico possono essere identificati due sottogruppi: uno con autoregolazione normale, in cui la VCM si mantiene costante pur in presenza di variazioni anche notevoli della PA sistemica, l’altro con autoregolazione compromessa, in cui la VCM segue passivamente le modificazioni della PA sistemica; quest’ultimo gruppo è costituito verosimilmente da p. con ipotensione ortostatica sintomatica. I p. con autoregolazione conservata hanno verosimilmente un range autoregolatorio ampliato rispetto ai normali, che consente loro di tollerare variazioni più marcate di PA. I p. con autoregolazione insufficiente probabilmente sono quelli in cui la riserva vasomotoria è stata esaurita e che, quindi, nel passaggio in ortostatismo non hanno più margine per compensare il calo pressorio. Conclusioni e prospettive Da quanto sopra esposto è innegabile che i meccanismi di controllo del flusso ematico cerebrale siano coinvolti nella patogenesi delle sincopi di interesse neurologico; in particolare è dibattuta la possibilità di una compromissione dei meccanismi che regolano il flusso stesso. Anno 5 • Numero 1 e 2 • Gennaio - Aprile e Maggio - Agosto 2005 Per quanto riguarda i soggetti con ipotensione ortostatica e in generale le disfunzioni del SNV si può affermare che, nonostante esistano differenti risultati tra i vari autori, appare più schematizzabile la correlazione tra parametri sistemici e cerebrovascolari, mentre nelle sincopi neuromediate tale relazione è complicata dalla complessità della sua fisiopatologia, che non è a tutt’oggi del tutto chiarita. La inaccessibilità anatomica diretta del distretto circolatorio cerebrale implica la necessità di utilizzare parametri emodinamici la cui interpretazione può non essere univoca. Appare perciò necessario approfondire le nostre conoscenze al riguardo, utilizzando metodiche e parametri il più possibili uniformi nei diversi laboratori. *Unità Operativa di Neurologia, ASL 3 Genovese, Genova Bibliografia 1 2 3 4 5 6 7 8 R. Aaslid, TH. Markwalder, H. Nornes Noninvasive transcranial doppler ultrasound recording of flow velocity in basal cerebral arteries, J. Neurosurg. 1982;57:769-774; P. Goadsby Autonomic control of cerebral circulation: implications and pathophysiology, in “Autonomic failure”, C. Mathias, R. Bannister OUP 4th ed., 1997 N. Toda, T. Okamura The pharmacology of nitric oxide in the peripheral nerovous system of blood vessels, Pharmacological review 2003;55:271-324; B. Grubb, G.Gerard, K. Roush et al. Cerebral vasoconstriction during headupright tilt-induced vasovagal syncope, Circulation 1991;84:1157-1164; A. Lagi, S. Cencetti, V. Corsoni et al. Cerebral vasoconstriction in vasovagal syncope: any link with symptoms?, Circulation 2001;104:2694-2698; V. Claydon, R. Hainsworth Cerebral autoregulation during orthostatic stress in healthy controls and in patients with posturally related syncope, Clinical Autonomic Research 2003;13:321-329; V. Novak, P. Novak, J.Spies et al, Autoregulation of cerebral blood flow in orthostatic hypotension Stroke 1998;29:104-111; A. Hetzel, M.Reinhard, B. Guschlbauer et al, Challenging cerebral autoregulation in patients with preganglionic autonomic failure, Clinical Autonomic Research 2003;13: 27-35. 5 CONGRESSI IN AGENDA 9 - 11 Maggio 2005 - Stockholm, Sweden 12th European Congress of Clinical Neurophysiology Per informazioni: A.W. de Weerd, MCH Westeinde Ziekenhuis Postbus 432, 2501 CK Den Haag, The Netherlands tel.: + 31-703-302-004; fax + 31-703-882-636; [email protected]; [email protected] 18 - 21 Maggio 2005 - Golf Hotel, Bled, Slovenia 7th European Federation of Autonomic Societies (EFAS) Meeting v v Per informazioni: Anka Zeks, Department of Neurology, University Medical Center Zaloska 7, 1252 Ljubljana, Slovenia Phone: +386 1 522 2311; Fax: +386 1 522 2208; [email protected] 21 – 24 Maggio 2005 - Abano Terme (Padova), Italy 10° Meeting of the European Society of Neurosonology and Cerebral Hemodynamics Per informazioni: Meet and Work srl ph +39 049 860 1818 – fax +39 049 860 2389 [email protected]; http://www.neurosonology2005.it/neurosonology2005/ 27 – 29 Maggio 2005 – Roma, Italy Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica (SINC) Per informazioni: JGC s.r.l. - Via G. Quagliariello, 35/E 80131 Napoli Tel. 081 2296881 - Fax 081 3722158; [email protected] 5 – 9 Giugno 2005 - Berlin, Germany 16th International Congress on Parkinson’s Disease and Related Disorders Per informazioni: CPO Hanser Service GmbH Paulsborner Strasse 44, 14193 Berlin, Germany Tel. +49 30 300 66 90 - Fax +49 30 305 73 91; [email protected] Introduction by Ioannis Milonas (Athens, Greece) • Basic principles of autonomic nervous system function, together with a classification of the key autonomic disorders and clinical features of dysautonomia” by Max Hilz (Erlangen, Germany) • Investigation of autonomic disorders, to include sleep and allied studies” by Pietro Cortelli (Bologna, Italy) • Autonomic disorders causing bladder and sexual dysfunction” by David Vodusek (Ljubljana, Slovenia) • Orthostatic intolerance (to cover orthostatic hypotension, neurally-mediated syncope & postural tachycardia syndrome)” by Christopher J. Mathias (London, UK) This teaching course is designed for neurologists dealing with a variety of general neurological problems and also those in specialty areas, such as movement disorders, loss of consciousness (syncope with an overlap with epilepsy), and disorders causing bladder and sexual dysfunction. Each of the lectures will be provided by European experts, who have made major contributions clinically and also on the research front. They will provide the basic principles, followed by investigation and evidence-based management, with a particular emphasis on observing best current neurological practice. In addition, there will be areas which deal with current cutting-edge research. The intent is that this will apply to both practising neurologists and also superspecialists within the clinical neurosciences, including the young who wish to pursue research programmes of clinical relevance. 6 - 9 Ottobre 2005, Los Cabos, Mexico 16th International Symposium on the Autonomic Nervous System www.mc.vanderbilt.edu/gcrc/aas/ 8 - 12 Ottobre 2005, Villa Erba, Cernobbio (Como), Italy XXXVI Congresso della Società Italiana di Neurologia Per informazioni: Segreteria Sin Studio Conventur Via di Città 56 53100, Siena tel. 0577 285040 - 270870 - 45333 fax 0577 289334 [email protected]; http://www.neuro.it/ 12 – 16 Giugno 2005 - Marsaille, France 4th Congress of the ISAN Per informazioni: [email protected] 18 – 22 Giugno 2005 - Vienna, Austria 15th Meeting of the European Neurological Society www.akm.ch/ens2005 28 - 29 Ottobre 2005, Palermo, Italy Corso Residenziale di Neurofisiologia: nuove strategie. Esplorazione del Sistema Nervoso Vegetativo Per informazioni: Sig.ra Raffaela Siragusa c/o Apple Tour Via Pier Santi Mattarella, 16/18 tel. 091 308090 cell. 338.5300506; [email protected] 17 – 20 Settembre 2005 – Athens, Greece 9th EFNS Congress http://www.efns.org/efns2005 Per informazioni: EFNS Head Office Breite Gasse 4-8, 1070 Vienna, Austria Tel: +43 1 889 05 03 Fax: +43 1 889 05 03 -13 [email protected]; website:http://www.efns.org All’interno del 9° EFNS Congress: Sabato 17 Settembre 2005, dalle ore 15.30 alle ore 18.30 Teaching Course 9: “Disorders affecting the autonomic nervous system - clinical evaluation, investigation and treatment” 6 Course directors: Christopher J. Mathias, London, UK e Thomas Thomaides, Athens, Greece 5 – 11 Novembre 2005, Sydney, Australia XVIII World Congress on Neurology www.wcn2005.com Anno 5 • Numero 1 e 2 • Gennaio - Aprile e Maggio - Agosto 2005