Lezione 3 Termina la lezione precedente e completa l’argomento “rappresentazione delle informazioni” AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 1 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Rappresentazione binaria di altre informazioni • Come abbiamo visto, un computer lavora esclusivamente su sequenze finite di bit, dette codici binari; un sistema di codifica per un dominio D di dati è una legge che • • associa ad ogni dato di D un unico codice binario e consente di risalire al dato a partire dal suo codice. • Ammettono codifica finita: • aritmetica finita, numeri naturali, frazioni, …. • in generale, qualsiasi insieme di dati finito o enumerabile (enumerandolo stabiliamo una corrispondenza con i naturali e questi ultimi sono codificabili come numeri binari) • non ammettono codifica finita i reali (si usano approssimazioni) AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 2 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Dispositivi analogici e digitali • Dispositivi digitali: elaborano / memorizzano / trasmettono informazioni rappresentate idealmente come codici binari • sotto forma di segnali discontinui, interpretabili come valore 0 o valore 1 • ESEMPIO: le informazioni su un CD • Dispositivi analogici: elaborano / memorizzano / trasmettono informazioni rappresentabili idealmente come numeri reali • sotto forma di segnali che possono variare con continuità, interpretabili come grandezze che assumono valori in un range di numeri reali • ESEMPIO: le informazioni su un microsolco AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 3 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Dispositivi analogici e digitali • Il computer è un dispositivo digitale • Non tutte le grandezze che vorremmo rappresentare sono digitali (es: il colore, il suono, le forme). • È pertanto necessario trasformare le informazioni da analogico a digitale, e codificarle in binario prima di poterle trasmettere al computer. • Vediamo i casi principali AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 4 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Digitalizzazione di segnali analogici • Un segnale analogico è un segnale variabile con continuità nel tempo o nello spazio • il suono è un segnale analogico che varia in ampiezza e frequenza nel tempo: i suoni in un computer sono memorizzati in forma digitalizzata; • i segnali che viaggiano sui cavi telefonici sono segnali analogici; quando ci si connette in rete, un MODEM trasforma i segnali da analogici a digitali e viceversa; • ecc. • Un segnale analogico è digitalizzato attraverso un campionamento, cioè una rilevazione di valori valori “quantizzati” detti campioni del segnale, come illustrato in figura: AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 5 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Digitalizzazione di segnali analogici Campionamento e quantizzazione: 9 livelli di quantizzazione; numero minimo di bit necessari per ogni campione =4 Intervalli di campionamento; ad ogni intervallo si ottiene un campione del segnale in base ai livelli di quantizzazione AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 6 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Rappresentazione di immagini Le forme sono elementi di tipo analogico, perché costituite da un tratto continuo Per rappresentare in modo digitale una forma la si inscrive in una griglia. Il contenuto delle celle della griglia è l’immagine digitalizzata AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 7 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Rappresentazione di immagini • La densità di celle nella griglia è detta risoluzione; più fitta è la griglia, più la digitalizzazione è fedele all’originale. • In bianco e nero senza sfumature, ogni elemento della griglia richiede 1 bit (0 = bianco, 1=nero) • esempio: una griglia quadrata di lato 1000 richiede 106 bit • Se abbiamo sfumature e/o colori, ci vorranno più bit per ogni cella, per rappresentare colori e sfumature; se si vogliono rappresentare immagini complesse in modo fedele, le esigenze in termini di occupazione di memoria crescono molto velocemente AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 8 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Rappresentazione di immagini • Il metodo RGB (Red Green and Blue) prevede di: • Usare come colori primari rosso, verde, blu • Rappresentare le sfumature per ciascun colore primario con 8 bit • Rappresentare i colori come combinazioni delle sfumature dei colori primari • Ad ogni pixel sono quindi associati 3*8= 24 bit, e si possono rappresentare 224 = circa 16 milioni di colori diversi. AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 9 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Rappresentazione di immagini -formati • BITMAP (estensione .bmp): • la sequenza dei bit della griglia a a ciascuno dei quali sono associati 24 bit per il colore. • BITMAP è ingombrante; esistono sistemi di compressione, che danno luogo a file: • • • • GIF (8 bit per colore, estensione .gif) PNG (portable Network Graphics, 24 bit per il colore, .png) JPEG (Joint Picture Experts Group, 24 bit per il colore, .jpg) TIFF (Tagged Image File Format, 24 bit per il colore, .tif): AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 10 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Rappresentazione di informazioni multimediali • A questo punto è chiaro che la rappresentazione digitale di informazioni multimediali, che consistono di testo, immagini, filmati (che sono sequenze di migliaia di fotogrammi) e suoni, richiede una occupazione di memoria imponente. • Formati più diffusi per la rappresentazione multimediale: • MPEG (Moving Picture Expert Group), estensione .mpg • .mov (utilizzato per rappresentazione di video) AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 11 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni PARTE II L’Hardware di un PC: cenni sulla tecnologia attuale AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 12 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Partiamo dalla struttura tipica di un PC ROM registro registro Disco rigido CPU bus Memoria centrale registro cache AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni … Interfaccia alle periferiche 13 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni La CPU - chip • Oggi le CPU sono costituite da chip, circuiti che contengono milioni di microscopici interruttori acceso/spento (i transistor) collegati tra loro da sottilissimi fili. • I circuiti vengono “stampati” su una sottile lamina di silicio. Il chip che corrisponde a una CPU ha una superficie dell’ordine dei mm2. • Pertanto oggi si parla di microprocessore costituito da circuiti integrati: milioni di elementi tra loro collegati contenuti in una superficie quasi microscopica. AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 14 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Un chip AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 15 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Il processore - clock • La CPU esegue le istruzioni del linguaggio macchina attraverso determinate operazioni elementari, scandite da un orologio o CLOCK • il clock è un segnale periodico, cioè si ripete ciclicamente che serve per sincronizzare i circuiti che realizzano un’operazione • Periodo di clock: intervallo di tempo fra un ciclo e l’altro AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 16 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Il processore - frequenza di clock • frequenza di clock = 1/periodo = numero di cicli al secondo; • siccome il periodo corrisponde al tempo di esecuzione di un’operazione elementare, la frequenza di clock corrisponde al numero di operazioni elementari al secondo ed è una misura approssimativa della velocità di esecuzione di una CPU • la frequenza di clock oggi si misura in Mhz (MegaHertz). • 1 Mhz = 1 milione di cicli al secondo AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 17 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni I dispositivi di memoria Un dispositivo di memoria è caratterizzato da : • capienza, cioè la quantità di byte che può contenere • costo, misurato in migliaia di lire per byte • modalità di accesso: • accesso in lettura : reperire le informazioni • accesso in scrittura : modificare le informazioni • accesso sequenziale : le informazioni sono lette/scritte in sequenza e il tempo d’accesso dipende dalla posizione (indirizzo); ad esempio, una canzone in fondo ad un nastro ha un tempo d’accesso maggiore di una all’inizio • accesso random (casuale): il tempo d’accesso è largamente indipendente dalla posizione (indirizzo) AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 18 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni La memoria: caratteristiche • velocità • di accesso, misurata in base al tempo impiegato dal processore per accedere ad uno specificato indirizzo • di trasferimento, misurata in base alla quantità di dati trasferita in una unità di tempo. È anche chiamata larghezza di banda, e si misura in bit/sec. oppure byte/sec. • volatilità: le memorie volatili perdono il contenuto in assenza di alimentazione elettrica, quelle permenenti lo mantengono AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 19 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Le memorie volatili • Le memorie volatili sono memorie elettroniche, realizzate con la tecnologia dei circuiti integrati (VLSI, very large scale integration) • Sono indicate con il termine RAM (Random Access Memory) perché l’accesso ad una cella di memoria richiede un tempo indipendente dalla posizione in cui la cella risiede. • La memoria centrale, la cache e i registri del processore sono memorie volatili AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 20 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Le memorie permanenti Le memorie su supporto magnetico (dischetti, dischi, nastri) • Scrittura e lettura • Accesso sequenziale e lento • Basso costo AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 21 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Le memorie permanenti • Le memorie ottiche (CD-ROM, DVD) • Accesso sequenziale ma veloce • Di sola lettura (se non si usa un masterizzatore) • Basso costo • Esiste anche la ROM (Read Only Memory): • paragonabile alla RAM, ma non volatile e di sola lettura • contiene informazioni che servono per l’esecuzione di particolari funzioni, come l’avvio del computer o la diagnosi del funzionamento delle periferiche. AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 22 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni Memorie: confronti Nota: ns=nanosecondi=10-9 sec. AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 23 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni La memoria-gerarchia • Esiste una dipendenza inversa tra costo di realizzazione e velocità del dispositivo. • Per questo motivo la memoria di un computer è distribuita su dispositivi hw diversi, che nel loro insieme costituiscono il sistema di memoria del computer, detto gerarchia di memorie. • Quando il processore ha bisogno di un dato, prima guarda se è presente nella memoria veloce cache; se non lo trova lì lo va cercare nella memoria centrale un po’ più lenta ma più grande; se non c’è neanche lì, lo va a cercare sul disco fisso che ha tempi di accesso e trasferimento superiori. AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 24 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni La memoria -gerarchia I livelli di memoria presenti nella configurazione standard di un PC di oggi sono: • I registri del processore (ciascuno di 32 bit ) • La memoria cache (256 Kbyte) • passaggio intermedio fra la memoria centrale e la CPU, velocizza il trasferimento dei dati più frequentemente usati • • • • La memoria centrale o RAM (128 Mbyte) Il disco fisso (20 Gbyte) I supporti a lettura ottica (CD-ROM) I supporti magnetici (dischetti, zip) AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 25 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni ROM registro registro Disco rigido processore bus Memoria centrale registro cache AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni … Interfaccia alle periferiche 26 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni La memoria virtuale • Le dimensioni della memoria centrale sono relativamente piccole e spesso succede che programmi applicativi o file di dati abbiano dimensioni superiori allo spazio disponibile. • Soluzione: • permettere al sistema operativo di espandere virtualmente la memoria centrale, usando una zona del disco fisso come deposito temporaneo di informazioni contenute nella memoria centrale. • La parte di disco fisso dedicata a questa funzione di • memoria virtuale è detta • area di swap, e non è accessibile da parte dell’utente. AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 27 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni La memoria virtuale • Swapping è il termine usato per indicare il trasferimento dati fra memoria centrale e area di swap • La gestione dello swapping da parte del sistema operativo avviene con una tecnica di paging • Una RAM troppo piccola per una data applicazione richiede un uso pesante della memoria virtuale e rallenta notevolmente la velocità di esecuzione AA 2001/2002 © Morpurgo, Ornaghi, Zanaboni 28 Laboratorio di Informatica - Lezione 3 - parte I La memoria - La rappresentazione delle informazioni