NOSEMIASI A.GIORGIO D.DE MONTE E’ una delle principali avversità delle api insieme COVATA CALCIFICATA E API VIROSI PESTE AMERICANA VARROA PESTE EUROPEA Agente eziologico Funghi Classe Microsporidi Famiglia Nosematidi Genere Nosema Nosema apis Nosema ceranae Differenze N.apis : interessa l’apis mellifera ed è responsabile della forma classica ( gastro-enterica) N.ceranae : interessa apis ceranae isolato nel 1996 nell’ape asiatica e diffuso dal 2005 in tutta europa anche su apis mellifera. Spopolamento e morte alveari Parassiti intracellulari obbligati Di insetti Pesci Mammiferi ( tra cui l’uomo ) Più frequentemente specie-specifici Sporigeni Caratteristiche della nosemiasi Andamento stagionale EVOLUZIONE DELLA NOSEMIASI (da Bailey, 1981) 100 80 3 Spores per bee X 106 60 2,5 % 40 2 20 1,5 0 Maggio 1 Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Grado di infezione durante l’anno 0,5 0 1 2 J 3 4 5 6 F M 7 8 A 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 M J J A S O N D Marzo Aprile Andamento nosemiasi Il grado di infezione ha un picco a primavera per poi diminuire e gli individui colpiti in primavera ed estate vivono la metà del tempo delle api sane. Detta anche “ spopolamento primaverile”poiché si manifesta con una diminuzione di consistenza della colonia in primavera Nel caso di N. ceranae la malattia si può manifestare durante tutto l’arco dell’anno Elementi infettivi : le spore Ovali (3*6 micrometri) Verdastre, rifrangenti Tubulo polare estroflesso Fonti di contagio Feci Acqua Alimento contaminato Telaini infettati Deriva Saccheggio Dose infettante : 30/90 spore per ape Nel caso di N.ceranae possono essere anche meno Diffusione del contagio Vengono colpite solo le api adulte L’ape si contagia dopo 3 giorni dall’ingestione Dopo 6/7 giorni si ha la diffusione nei tessuti Dalla 2°/3° settimana si ha inibizione della funzione digestiva Sviluppo intracellulare Ciclo biologico Le spore assunte con l’alimento passano nel canale alimentare Grazie ai secreti intestinali le spore germinano e producono un filamento che gli permette di penetrare nelle cellule Una volta nella cellula si attiva la fase merogonica e successivamente quella sporogonica Ciclo biologico L’esito della fase sporogonica è la produzione di spore e Una parte va ad infettare altre cellule sane Una parte continua a moltiplicarsi fino a Rottura delle cellule che determina la liberazione di spore nel lume intestinale Successiva eliminazione delle spore con le feci Nosemiasi Tubi malpighiani Difficoltà digestive e di assimilazione nutrienti Ovario Difficolta prod. uova Adipe Intestino Lesioni Gh. ipofaringea Poca pappa reale e di cattiva qualità Muscoli toracici Difficoltà di volo Sintomatologia Vengono colpite le api adulte e tra queste preferibilmente le operaie per il ruolo che svolgono all’interno dell’alveare Difficoltà digestive e di assimilazione nutrienti ( diarrea) Difficoltà di volo ( balzelli), camminano sui favi. Sintomatologia Longevità e ghiandole ipofaringee ( ghiandole della nutrizione) sono ridotte ( incapaci a nutrire e a produrre pappa reale buona) Covata disomogenea e a macchie Le bottinatrici hanno un’attività di raccolto inferiore Sintomatologia Le api infette non curano e non alimentano la regina con la stessa intensità delle api sane ( riduce il rischio) La regina infetta presenta atrofia degli ovari e la sua capacità di produrre uova diminuisce per degenerazione degli oociti Diminuita produzione di invertasi ed amilasi da parte delle ghiandole faringee responsabili della trasformazione del nettare in miele Scarso sviluppo della covata primaverile Alterazione della produzione miele Cosa si può rilevare Diarrea a macchie Riduzione del 20/40 % della vita media Mortalità invernale Ripresa primaverile scadente Disequilibrio api/covata e vecchie/giovani Produzione di miele scarsa Api morte con la ligula e parte del corpo nella celletta Incapacità al volo Covata sforacchiata Progressiva debilitazione e morte prematura Sintomi diarrea Gonfiore e distensione addome untuoso e repleto di feci acquose Sintomi Api malate con addome rigonfio Ape sana Lesioni macroscopiche Mesointestino biancastro e rilassato Retto ripieno di feci acquose Nosema ceranae Isolato per la prima volta nel 1996 in Asia dall' Apis ceranae e nel 2006 in Europa dall’ Apis mellifera Spagna 2004/2005 Assenza di sintomi Senza mortalità evidente Spopolamento atipico Fitosanitari 90% focolai interessati da N. ceranae Prima identificazione in europa nel 2006 in Apis mellifera Sintomatologia Difficile definire lo stato di salute di una famiglia Non produce sintomi Colpisce l’intestino delle bottinatrici che sono le più infettate Le lesioni impediscono l’assunzione di cibo Muoiono di fame Perdita dell’orientamento Mancato ritorno all’alveare Spopolamento Api morte davanti e dentro l’alveare Facile sviluppo di virus Colonia spopolata Campioni pre-2003 N. apis Campioni post-2003 N. Apis N. ceranae Risultati Apenet : Nosema 2010 North Italy Central Italy South Italy N osema apis 0% N osema ceranae 42% campioni positivi campioni negativi Negative samples 58% Buone pratiche per prevenire Ubicazione apiario Corretto orientamento delle arnie Casse sollevate da terra per l’areazione Non scambiare materiale apistico tra le famiglie Stringere le famiglie e togliere i favi vuoti Buone pratiche per prevenire Corretta alimentazione : invernamento con scorte di miele o altro. Stoccare il materiale dopo opportuna disinfezione Disturbare il meno possibile le api durante il periodo invernale. Disponibilità di risorse proteiche Prevenzione Fumigazioni con acido acetico glaciale posizionato sui telaini in una vaschetta. Temperatura tra 20 e 25°C in un locale ben areato. Areare arnie e telaini prima del loro riutilizzo. Prevenzione Disinfettare l’attrezzatura apistica : Sterilizzazione con raggi gamma Fiamma azzurra Idrossido di sodio 5% Ipoclorito di sodio 0,5 % Interventi curativi ApiHerb (Chemicals Laif): estratti vegetali Vita Feed Gold (Vita Europe): acido orto-idrossi-benzoico Regolamento di polizia veterinaria Malattia soggetta a denuncia Articolo 154, 155, 156, 157 e 158 Non esiste cura Prevenzione Distruzione e disinfezione