DIREZIONE DIDATTICA STATALE via Madonna delle Grazie Celano 67043 (AQ) tel. 0863/791228 - fax 0863/7901345 Codice Fiscale 81006250666 e-mail:[email protected] e-mail pec: [email protected] Al Collegio dei Docenti E p.c. Al Consiglio di Circolo Al Direttore USR Agli Enti territoriali locali Alla Componente Genitori dell’Istituzione Scolastica Al DSGA All’Albo della scuola e sul sito Web Agli ATTI OGGETTO: Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico per la predisposizione del Piano Triennale dell’offerta Formativa EX. Art. 1, Comma 14, L.107/2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la L. n. 107 del 13/7/2015; VISTO l’art. 25 del D.lgs. 165 del 30/3/2001; VISTO il D.P.R. 297/94; VISTO il D.P.R. n. 89 del 20/3/2009, recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e del primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’art. 64, comma 4 del D.L. 112 del 25/6/2008, convertito, con modificazioni, nella L. 133 del 4/8/2009; VISTO il CCNL Comparto scuola 2006-2009; TENUTO CONTO degli Indirizzi Nazionali per il Curricolo; TENUTO CONTO della Direttiva del MIUR del 27/12/2012 sui B.E.S.; VISTO Il Piano di Inclusione deliberato dal Collegio del 24/09/15 TENUTO CONTO degli aspetti educativo, didattici e organizzativi realizzati negli anni precedenti; CONSIDERATO il POF 2014/15, le cui peculiarità e criticità dovranno essere incluse nella stesura del POF per il corrente anno 2015/16; CONSIDERATO i risultati Invalsi 2014-2015; EMANA Ai sensi dell’art.3 del DPR 275/99, così come sostituito dell’art.1 comma 14 della legge 13.7.2015, n.107, il seguente ATTO D’INDIRIZZO per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione, in ordine alle azioni da promuovere, alle attività e scelte da realizzare con l’obiettivo di tracciare un panorama generale condiviso da tutta la Direzione didattica di Celano. Il documento è suddiviso in quattro parti: 1) Dati generali sulla Direzione Didattica 2) Le priorità i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) 3) Linee di indirizzo del piano triennale dell’offerta formativa Prima parte – Dati generali sulla Direzione Didattica L’Istituto alla data del primo settembre 2014 è così strutturato: -Scuole dell’Infanzia: Scuola dell’Infanzia N. alunni N. sezioni Plesso “Madonna delle Grazie” 93 4 Plesso”Tribuna” 82 3 Plesso “Piccolomini” 69 3 Plesso “Aielli” 37 2 Scuola Primaria N. alunni N.sezioni Plesso “L.Marini” 116 6 Plesso “Stazione” 100 6 Plesso “Centro-Aia” 152 8 Plesso “Aielli” 34 3 Totale Generale dell’Istituto N.alunni N. classi 679 23+10=35 Il Piano Annuale dell’inclusione rileva: - n. 24 alunni con disabilità certificate (20 scuola Primaria, 4 scuola dell’Infanzia) - n. 5 con disturbi evolutivi specifici - n.31 con disagio compartimentale/relazionale/psicomotorio Gli alunni che non si avvalgono della religione Cattolica sono 89 (scuola Primaria 55, scuola dell’Infanzia 34) Gli alunni con cittadinanza non italiana sono 137 (scuola Primaria 86 scuola dell’Infanzia 51) Seconda parte- Le priorità autovalutazione (RAV) i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di Nel febbraio 2015 una commissione / nucleo di autovalutazione formata da tre docenti, la Dsga e il Dirigente Scolastico (nel frattempo c’è stata un cambio di dirigenza) ha redatto e condiviso nel collegio dei docenti del giugno 2015 una prima stesura del rapporto di autovalutazione. Questa prima bozza viene successivamente riaperta per apportare eventuali integrazioni e modifiche doveva essere pubblicata nel mese di settembre, ma per una ulteriore proroga è stata pubblicata ad ottobre. Esiti Priorità Obiettivi Risultati delle prove È emersa una variabilità fra le classi, si Il traguardo mirerà a ridurre il darà una priorità ai criteri di formazione standardizzate gap formativo degli studenti delle stesse per garantire livelli essenziali INVALSI considerando la variabilità dei di competenze risultati ottenuti Competenze chiave Portare tutto il corpo docente a ritenere le Organizzare corsi e di cittadinanza competenze chiave e di cittadinanza parte formazione per docenti integrante della programmazione di Portare i consigli di interclasse a ritenere Favorire i progetti condivisi le competenze chiave e di cittadinanza all’interno dei consigli di parte costitutiva della programmazione interclasse didattica Portare il collegio dei docenti a indicare Far sì che gli alunni opportuni strumenti per la valutazione raggiungano adeguate delle competenze di cittadinanza competenze chiave Obiettivi processo di Descrizione dell'obiettivo di processo Area di processo Curricolo progettazione valutazione Favorire il confronto e la condivisione di e una progettazione comune per classi parallele /ambiti disciplinari. Utilizzare forme di valutazione autentica esprimendo un giudizio più esteso dell'apprendimento, ossia non solo ciò che deve sapere l'alunno ma anche ciò che deve fare. utilizzare criteri comuni di valutazione. Predisporre ed utilizzare prove strutturate in ingresso, intermedie e in uscita, per disciplina e per classi Inclusione differenziazione e Migliorare progettazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi e didattici dello studente bes migliorare l'organizzazione della settimana con flessibilità didattica curvata sulle specifiche esigenze di recupero o approfondimento dello studente Continuità orientamento ed Promuovere la progettazione di attività educativo-didattiche fra la scuola dell'infanzia e la scuola primaria, e tra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Parte terza- Linee di indirizzo del piano triennale dell’offerta formativa Le priorità , i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.03.2013 n. 80 dovranno costituire parte integrante del Piano e, a tal proposito, verranno considerati tre ambiti: aspetti educativi e culturali aspetti didattici aspetti organizzativi generali Aspetti educativi e culturali - Analisi del contesto di riferimento- La Direzione Didattica di Celano è composta da otto plessi compresi in due Comuni, in un territorio abbastanza omogeneo sia dal punto di vista geografico che dal punto sociale ed economico. È necessario conoscere il territorio e tenuti nella debita considerazione i cambiamenti e le evoluzioni che anno per anno si verificano, apportando opportune modifiche e integrazioni al Piano dell’Offerta Formativa. - Finalità della scuola- L’Istituto deve ispirare la propria azione formativa ai principi che sono alla base della Costituzione della Repubblica per contribuire alla vita ed allo sviluppo sociale: proiettando la preparazione degli studenti in una dimensione di cittadini responsabili ed attivi, capaci di proposte idonee alla crescita umana, culturale e professionale della società stessa; sviluppando l’esercizio della capacità critica, della razionalità, della tolleranza, della valorizzazione delle diversità, anche con la partecipazione attiva delle alunne e degli alunni stessi ai progetti. L’Istituto si deve dare un progetto che racchiuda l’accoglimento delle esigenze dell’utenza, il miglior utilizzo e la valorizzazione delle risorse umane docente ed ATA ricorrendo anche alla pianificazione di percorsi formativi finalizzati al miglioramento della professionalità sia teoricametodologica che didattica, amministrativa, alla innovazione tecnologica, alla valutazione formativa e di sistema. A tal proposito, occorre considerare anche le interazioni possibili con il territorio (enti pubblici e privati, associazioni, aziende, ecc. ) al fine di stabilire oggettivamente il ruolo sociale e culturale dell’Istituzione scolastica. -Regole di progettazione didattica In funzione delle finalità proprie della Scuola dell’Infanzia e Primaria, si privilegia la didattica ordinaria rispetto alla realizzazione di progetti ed attività extracurriculari: ogni iniziativa di arricchimento dell’Offerta Formativa va pensata e realizzata perché possa, in linea di massima, rientrare nella didattica ordinaria delle classi, diventando così parte stabile della proposta educativa della scuola. In ogni caso, la progettazione didattica da inserire nel piano dell’Offerta Formativa, sia essa relativa all’attività curricolare o all’ampliamento della stessa offerta, deve rispondere al principio dell’unicità dell’Istituto per offrire a tutta l’utenza le stesse opportunità formative. Si deve sviluppare in linea orizzontale (Classi parallele) e in linea verticale (sull’intero iter scolastico dell’alunno) in funzione del raggiungimento del risultato cercato è presupposto fondamentale. Le occasioni di confronto fra alunni, docenti, genitori e gli enti concorrenti nell’offerta di risorse e la fruizione dei servizi preposti dall’Istituto dovranno svilupparsi attraverso i seguenti elementi: AUTONOMIA DI RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO , così da promuovere o ricerca e documentazione educativa o innovazione e sperimentazione ,attività curricolare ed extracurricolare o formazione e aggiornamento culturale e professionale dei docenti, del personale ATA e delle famiglie o personalizzazione dei processi di insegnamento- apprendimento o valorizzazione e potenziamento delle competenze chiave o valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche o valorizzazione delle competenze matematico-logiche e scientifiche VALUTAZIONE E COMUNICAZIONE, così da sviluppare o Autovalutazione d’Istituto dove il significato e le ragioni sono da ricercare nella cultura della trasparenza e responsabilità o Sviluppare metodologie di valutazione di controllo della soddisfazione degli (studenti, famiglie, enti locali) Stakeholder o Migliorare la trasparenza delle procedure di valutazione mediante il sito internet della scuola o Criteri e modalità comuni di valutazioni degli alunni, anche in relazione all’acquisizione delle competenze chiave o Efficacia della comunicazione interna o Efficacia della comunicazione con le famiglie e con il territorio (enti, altri istituti scolastici, partner per progetti educativi e didattici, ecc.) Aspetti didattici L’Istituto, nelle sue componenti, ma pur sempre in ambito di collegialità e nel rispetto delle indicazioni precedentemente accennate, può stabilire le variabili funzionali al raggiungimento degli obiettivi, relative ai seguenti elementi: a) curricolo obbligatorio: monte ore destinato alle discipline b) curricolo locale: eventuale utilizzo della quota del 20% c) utilizzo della contemporaneità dell’insegnamento intesa come cooperazione didattica, educativa e organizzativa d) iniziative per/con i genitori, maggiore cooperazione scuola-famiglia e) piano per l’arricchimento dell’offerta formativa Aspetti organizzativi- generali Sulla base delle risorse disponibili e delle valutazioni improntate al raggiungimento delle massime efficienza, efficacia ed economicità possibili, si operino scelte relative ai seguenti elementi: a) orario settimanale delle attività didattiche b) formazione /articolazione delle classi e dei gruppi di alunni c) lezioni frontali, interattive, operative d) laboratori sotto la guida dell’insegnante si sperimentano situazioni di autonomia operativa e) compito di “realtà” , una committenza esterna assegna un compito alla classe f) utilizzo di strumenti, risorse, strutture g) negoziazioni con l’esterno, reti, convenzioni, ecc. h) Regolamento di Istituto i) L’apparato organizzativo- generale interno, dedito alla predisposizione e realizzazione del P.O.F., sarà strutturato in base alle professionalità espresse dal Collegio dei Docenti. Si ravvede l’esigenza di dare rilevanza, attraverso l’istituzione di commissioni, figure professionali rivolte all’analisi delle problematiche e alla ricerca delle soluzioni, alle seguenti tematiche: - Inclusione- progetti didattici di accoglienza e di integrazione, nella realtà del territorio, degli alunni stranieri e diffusione delle culture degli stessi tra i compagni di classe - Disabilità e disagio- progetti di integrazione degli alunni disabili o in situazione di disagio scolastico o sociale - Continuità- costruzione di percorsi didattici disciplinari comuni di valutazione , strutturati in orizzontale, costruzione di un curricolo disciplinare e determinazione delle soglie di accettabilità delle competenze, strutturati in verticale - Ampliamento dell’offerta formativa- relativamente al potenziamento degli ambiti artistico musicali e dell’educazione motoria, alla cittadinanza attiva e consapevole, all’educazione alla salute, all’educazione stradale e ambientale in un’ottica di miglioramento delle competenze degli alunni e di un approfondimento delle conoscenze, grazie anche alla presenza di docenti esterni - Formazione- progettazione relativa alla formazione in servizio del personale, atta a garantire una sempre maggiore professionalità e competenza: essa potrà essere sviluppata in collaborazione in rete con altre Istituzione Scolastiche - Nuove tecnologie- diffusione della pratica nell’utilizzo delle nuove tecnologie, dell’ampliamento dei laboratori di informatica e dell’aggiornamento continuo del sito internet della scuola. Appare opportuno il miglioramento delle tecniche di comunicazione interne ed esterne - Autovalutazione- monitoraggio dello stato di sviluppo e realizzazione del Piano Offerta Formativa e del gradimento sula base delle evidenze emerse dal Rapporto di autovalutazione dell’Istituto, strumento fondamentale per capire i punti di forza e di debolezza e far sì che la scuola possa assolvere in processo continuo di miglioramento quella che è la sua missione fondamentale, la missione educativa. Il Dirigente Scolastico (Prof.ssa Silvana Romeo) (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’articolo 3, comma 2, del D.lgs n. 39 del 1993)