Università Cattolica del “Sacro Cuore” Istituto di Dermatologia Lesioni pigmentate e melanoma del cavo orale Claudio Feliciani A cosa serve la pigmentazione? IMMEDIATA (SEC⇒3gg) UVA pigmentazione UVB RITARDATA (3gg) Proliferazione Melanogenesi αMSH bFGF Endotelina Pigmentazione fisiologica • • • • Melanina (bruno/nerastra) Melanoide (giallastro) Ossiemoglobina/emoglobina (rossastra) Carotenoidi/bilirubina/ferro (arancio/giallo) DOVE SI LOCALIZZANO I MELANOCITI ? MEMBRANA BASALE / DERMA MUCOSE PELO OCCHIO (uvea,retina) ORECCHIO (stria vascularis) LEPTOMENINGI Qual è la funzione dei melanociti nelle mucose? • COSA INFLUENZA IL COLORE DELLA CUTE? – – – – – Fattori genetici fattori ambientali (UV) Vascolarizzazione e contenuto di emoglobina Fattori ormonali Condizioni patologiche (infiammatorieneoplastiche)/citochine Iperpigmentazioni della mucosa: classificazioni • Non tumorali • Tumorali non melanocitari • Tumori benigni • melanoma • Melanogenesi • • Melanociti • Depositi esogeni • Fattori esogeni – Genetici (razziali) – ormonali Fattori endogeni – – – – Ormoni Traumi (flogosi) Radiazioni farmaci Classificazione clinico-obiettiva • Pigmentazioni localizzate • Pigmentazioni multiple o diffuse LESIONI PIGMENTATE DELLA MUCOSA ORALE • • • • • • • • • • • • • Lingua nigra villosa Avvelenamento da metalli pesanti Tatuaggio da amalgama Stato postmenopausale Malattia di Addison Nevo Melanoma Farmaci Chiazze pigmentate fisiologiche Varicosità e neoformazioni vascolari Sindrome di Peutz-Jegher Malnutrizione Macule melanocitiche Epidemiologia lesioni pigmentate della mucosa • Non c ‘è predilezione nè di sesso né età né razza • In alcune aree geografiche afflitte da malnutrizione il colorito della mucosa può essere influenzato da ipovitaminosi (in genere con ipopigmentazioni) • La pigmentazione fisiologica è influenzata geneticamente ma si stabilizza dopo la pubertà (sviluppo ormonale) • La gengiva è l area mucosa più colpita da mutamenti della pigmentazione Iperpigmentazioni mucose a componente vascolare emoangiomi Kaposi Kaposi Traumi (ematomi) Granuloma a cc giganti • Simile al granuloma piogenico è pero un fenomeno reattivo molto meno frequente Pigmentazione fisiologica (razziale) • Condizione legata a gruppi etnici che producono piu melanina (per predisposizione genetica) • La pigmentazione può essere diffusa o multifocale • Possibile terapia chirurgica ! Colore razziale Tatuaggio da amalgama • Condizione molto frequente legata al deposito in lamina propria di particelle di amalgama. Il colorito può variare dal bluastro al nerastro in seguito al tipo di amalgama ed al livello di penetrazione delle particelle. • L’ area più colpita è la mucosa gengivale o mandibolare • Generalmente asintomatica viene spesso identificata in seguito a visita odontoiatrica per altri motivi. • Una condizione simile è la pigmentazione da grafite per contatto o trauma con la grafite delle matite Macule melanotiche • Relativamente rare • Sono l’ analogo delle efelidi (incremento focale di melanina) • Vermilio e labbro sono le aree più colpite. • Il colore varia dal grigiastro al nerastro colorito che aumenta in seguito ad esposizione solare S Peutz-Jeghers • Condizione caratterizzata dall associazione di poliposi gastrointestinale (amartomi) ed iperpigmentazioni (macule) localizzate al labbro inferiore, cute periorale e arti S Peutz-Jeghers • Autosomico dominante • I polipi intestinali spesso evolvono in carcinomi intestinali Melanosi del fumatore • Pigmentazione a macchie di circa 1 cm su papille interdentarie e gengiva anterosuperiore • Più frequente nelle donne > 30 anni, probabilmente per stimoli ormonali indotti da sostanze chimiche del tabacco non ancora identificate Addison • L’ ipofunzionalita surrenalica determina una sintomatologia sistemica (debolezza, PA, nausea alterazioni dell alvo) associata a macule pigmentate su labbra lingua gengive e similefelidi sul tronco. Gli esami laboratoristici confermano la diagnosi Laugier-Hunziker • Condizione benigna acquisita caratterizzata da melanosi delle mucose e delle unghie per accumulo di melanina nei cheratinociti ed aumento di melanofagi • I farmaci antineoplastici inducono un quadro soprapponibile. Emocromatosi (diabete bronzino) • Patologia legata al deposito di ferro (ferritina, emosiderina) che si accumula in vari organi determinandone fibrosi e conseguente ipofunzionalita. L’iperpigmentazione bruno-grigiastra della mucosa è presente nel 20% dei pazienti e colpisce anche la cute e la congiuntiva Lichen planus nigricans • Pazienti di razza scura affetti da lichen orale possono presentare lesioni pigmentate invece delle classiche lesioni biancastre. La pigmentazione persiste anche dopo la guarigione clinica Lingua nigra villosa • Relativamente frequente. Secondaria all uso di antibiotici ed antisettici che selezionano batteri cromogeni non patogeni produttori di pigmento giallo brunastro che si deposita sulle papille filiformi Pigmentazioni da farmaci • L’ uso prolungato di antimalarici (clorochina idrossiclorochina) possono indurre una pigmentazione grigiastra diffusa della mucosa • Metalli pesanti: presenti in farmaci (oramai in disuso) o in ambienti lavorativi, una volta assorbiti possono depositarsi o indurre indirettamente una pigmentazione diffusa della mucosa. – Bismuto, Arsenico, Mercurio: colorazione nerastra lineare del margine gengivale – Piombo: colorazione bluastra – Argento: colorazione grigiastra HIV • Pazienti affetti da immunodeficit acquisito possono presentare lesioni a macula similaddison. • Anche l’ uso di antivirali (zidovudina) può indurre pigmentazione brunastra su lingua, palato e mucosa buccale. Neoplasie • Alcuni pazienti affetti da tumori maligni polmonari sviluppano pigmentazioni diffuse della mucosa orale Melanoacantoma orale • Neoformazione papulosa benigna spesso secondaria a trauma con iperproliferazione epiteliale e melanocitaria Nevi melanocitari • I nevi della mucosa sono molto meno frequenti rispetto a quelli cutanei • Si distinguono nevi blu, nevi giunzionali, nevi intramucosi e nevi composti • Le zone più colpite sono il vermilio e la gengiva • I nevi sono asintomatici appiattiti e variano di colore dal bluastro al nerastro Meleti M et al: Melanocytic nevi of the oral mucosa: no evidence of increased risk for oral malignant melanoma: an analysis of 119 cases. Oral oncology, 2007 • Scopo dello studio: valutare se i nevi del cavo orale costituiscono precursori del melanoma e quindi se vanno seguiti nel tempo o asportati per prevenzione • Metodi: 119 nevi ad esclusiva localizzazione mucosa (40% palato) (80% intramucosi, 4.2% giunzionali, 8.3% nevi blu 5.9% composti) • Risultati: in un follow-up di 8,6 anni nessun nevi ha dimostrato trasformazione neoplastica ne modifiche iniziali morfologiche e funzionali • Questo lavoro supporta l’ipotesi che i melanomi insorgono “de novo” Melanoma orale • Neoplasia molto rara ma particolarmente aggressiva. • 1-2% di tutti i melanomi (10% nei giapponesi), 1.6% dei tumori testa/collo • Neoplasia inizialmente asintomatica spesso diagnosticata tardivamente • Maschi/femmine 2:1 • Età media: 56 anni • Il palato è l area più colpita (80%) dei casi seguito da gengiva e mucosa alveolare • Inizia come una macchia pigmentata di pochi mm a bordi irregolari il cui colore non è uniforme, presenta margini irregolari • Melanoma amelanotico (rosato-rossastro): 5-35% • Melanoma cutaneo 91,2% • Melanoma oculare 5,3% • Melanoma mucoso 1,3% • Melanoma sconosciuto 2,2% (metastasi senza melanoma primario) • Non ci sono dati che supportino l’ipotesi di evoluzione in melanoma di nevi traumatizzati o in seguito a stimoli chimici, termici, fumo, alcool o scarsa igiene orale. • L’incidenza del melanoma orale (a differenza di quello cutaneo) non è variato negli ultimi 25 anni • Fattori di rischio sconosciuti Esame clinico/diagnostico • Lesione pigmentata di pochi mm irregolare nella forma bordi e colore • Diagnosi differenziale con altre lesioni pigmentate singole piatte ed asintomatiche • La crescita iniziale del melanoma orale (come in quello cutaneo) è una crescita radiale e successivamente verticale. Il tumore è asintomatico, piatto ma irregolare (ABCD). In questa fase l’asportazione ha una prognosi nettamente migliore. • Successivamente in seguito alla crescita verticale il tumore viene a contatto con vasi nervi e linfatici e metastatizza facilmente. Melanomi • Diagnosi differenziale melanoacantoma melanosi amalgama • Eventuale epiluminescenza (centri specializzati) e/o esame istologico con colorazioni specifiche (S-100, HBM 45) • Linfonodo sentinella se siamo certi della diagnosi di melanoma • Attualmente non ci sono linee guida come per il melanoma cutaneo • L ‘ esame istologico le colorazioni specifiche e lo spessore di Breslow (metodo di Clark non applicabile) ne definiscono il tipo e la profondita e quindi la prognosi. S-100 HBM-45 Breslow 0.76 mm 93.2% 0.76-1.69 mm 85.6% 1.70-3.60 mm 59.8% SOPRAVVIVENZA a 5 anni nel melanoma >3.60 mm 33.3% • Sopravvivenza 5 anni: 10-25% (media 2 anni) • Al momento della diagnosi il 30% dei pazienti presenta linfonodi metastatizzati (sopravvivenza 16,4% a 5 anni contro il 38,7% dei pazienti con linfonodi non infiltrati) • Terapia: chirurgia, IFN, chemioterapia (dacarbazina) Quadri di epiluminescenza angioma trauma melanoma Metastasi melanoma nevo nevo amalgama Da ricordare • La diagnosi precoce è l’arma migliore contro il melanoma (esame clinico annuale) • In caso di sospetto effettuare epiluminescenza/asportazione (non aspettare un controllo clinico)