20
Bomber
parentesi
l’abito
tra
Insolito il tessuto,
voile, nuova
anche la
lunghezza
del modello
di Lacoste,
bianco.
Uomo
Si ferma a metà
polpaccio il
soprabito con
colletto rosa
stampato
di Miu Miu.
Il soprabitoin versione
maschile è un must
anche per lui,
la versione allungata
della giacc
secondo Canali.
Trench
Il modello richiama
il classico da trincea.
La lunghezza arriva appena
sotto il ginocchio.
Burberry
Prorsum.
I nuovi capospalla della primavera
hanno linee morbide e toni pastello
LINDA D’ADDIO
D
al cappotto al soprabito, dall’imbottito
in piuma allo spolverino e al trench,
dal parka ai giacchino di pelle fino al
bomber. I nuovi capospalla segnano il passaggio naturale dall’inverno alla primavera e
sono perfetti per coprirsi nelle prime giornate
in cui la temperatura diventa più mite. Li ritroviamo proprio tutti, sulle passerelle primavera-estate. Ecco i capi da indossare sopra le
giacche, le maglie e gli abiti. Al di là del modello, dal trench al più classico soprabito, le nuove linee sono quasi sempre morbide e si fermano sotto il ginocchio. Prediligono i colori
neutri, le tinte pastello e si concedono qualche variazione sul tema con gli stampati che
spaziano dai fiorati ai disegni geometrici passando per i rigati e i pied-de poule. Non mancano le versioni cangianti e i materiali supertecnologici come i nuovi bomberini realizzati
in neoprene, il materiale utilizzato per le tute
da sub.
Ed è proprio la linea morbida e rilassata il leit
motiv per i soprabiti di primavera dal taglio
sartoriale che sostituiranno il cappotto e il piumino appena la meteo lo consentirà. Saranno
animalia
Soprabito
loro a comparire per primi nelle tonalità neutre e polverose, nei micro disegni o nelle stampe tappezzeria tipiche degli anni Settanta. Stile
classico, linea morbida, colorato il soprabito di
Burberry Prorsum. Più sagomata e futurista la
versione zippata in neoprene di John Galliano.
Linea ampia e motivo a righe per Stella Jean,
motivo pied-de-poule per le interpretazioni di
Alexander Mc Queen e Cividini.
Altro capo da mettere sopra è il trench, vera e
Materiali supertecnologici
per moderni bomberini
realizzati in neoprene
propria icona che ha segnato la storia del cinema e dello stile. Ha esordito sui campi da
battaglia nelle due grandi guerre, ma ha soprattutto contribuito a creare dei miti del
grande schermo, da Greta Garbo a Marlene
Dietrich, da Humphrey Bogart a Audrey Hepburn. Linea morbida e colore base, beige, il
modello di Burberry Prorsum sotto il ginocchio. Doppio uso, trench e spolverino, e reversibilità per i nuovi modelli di Add. Linea morbida per le interpretazioni di Max Mara a metà
polpaccio.
Ha sfilato come protagonista delle passerelle il chiodo in pelle, all’insegna del rock style. Quasi sempre in pelle nera non mancano
le variazioni sul tema come le applicazioni di
fiori in pelle nera per il modello di Louis Vuitton. La stampa a rombi su pelle per la versione
di John Richmond. Gli inserti a rete e il collo a
listino per il modello bianco di Diesel Black
Gold. Charms e zip dorata per Moschino.
Nuova vita anche per il giacchino corto sportivo, il bomber, in versione college o biker. In
voile sabbia la versione di Salvatore Ferragamo. Stampa farfalla e manica corta per Angelo
Marani. Bianco con bordi neri per Victoria
Beckham. Silver la versione di Philipp Plein.
Lucida rosa e beige quella di Antonio Marras
con maniche ampissime. Puntano sulle stamèe i modelli di Fay, Emilio Pucci , Jonathan
Saunders. È in voile il modello di Lacoste. In
neoprene il modello zippato bicolor bianco e
nero di Custo Barcelona.
Anche per l’uomo è il soprabito a rinnovare il
guardaroba della nuova stagione. La versione
allungata della giacca scopre nuove proporzioni e nuovi colori. Presenti anche i classici
modelli da indossare sopra, dal trench all’impermeabile, dal giubbino al chiodo.
Scrivete
Inviate le vostre domande al veterinario
del Caffè
[email protected]
Potete scrivergli anche entrando nella
pagina web del sito www.caffe.ch
cliccando sulla rubrica “Qua la zampa”
Così si prevengono e si curano
le disfunzioni cognitive di Fufi
La domanda
La risposta di Stefano Boltri
E
bbene, meglio sfatare subito il mito: il gatto non ha
il famoso ritratto in soffita che invecchia al posto
suo! Anche per questo splendido felino gli anni passano ed a questo proposito la sua domanda capita a “fagiolo”. In questi giorni è stato pubblicato un articolo di
alcuni ricercatori dell’Università di Milano su quella
che viene classificata come “disfunzione cognitiva del
gatto anziano”.
Negli ultimi anni sono stati compiuti passi avanti per
comprendere tale patologia, simile al morbo di Alzheimer dell’uomo, che causa un
invecchiamento cerebrale. Una sindrome legata all’insorgenza di danni a
carico dei neuroni del sistema nervoso centrale; le cause possono essere di
natura circolatoria (diminuzione del
flusso sanguigno, microemorragie, infarti di piccoli vasi cerebrali). Anche disturbi cardiaci che compromettono la gittata cardiaca e
conseguenti stati di diminuita ossigenazione cerebrale
E
gregio dottore, le scrivo
dopo avere letto uno dei
suoi precedenti articoli sulle
malattie della vecchiaia e sul benessere dei nostri animali. Vorrei,
se possibile, che lei approfondisse
di più un aspetto della senilità del
gatto. Mi spiego: in genere sento parlare delle malattie degenerative cerebrali del cane, molto poco si sente
parlare dello stesso problema nel
gatto. C’è ancora in voga il detto che
il gatto guarisce da solo oppure esistono studi a tal proposito? Essendo
proprietaria di un vecchio ed adorato gatto, le sarei grata se spendesse
quattro parole al riguardo. Quali
attenzioni e quali terapie adottare
per rallentare questa degenerazione.
La ringrazio.
-‫و‬BVUP QFS NFOP TPMEJ
XXXLJBDI
(ipossia) sono chiamati in causa. Qualunque sia la causa, i
segni clinici che un proprietario deve riconoscere sono
rappresentati da disorientamento, alterazioni nelle interazioni con altri animali o persone, alterazioni del ciclo sonno-veglia, eliminazione inappropriata ed infine una alterazione dei livelli di attività. Il gatto riduce l’attività fisica, il
“grooming”, le manifestazioni d’affetto; può presentare aggressività e vocalizzazioni notturne, vaga senza motivo e
senza una meta precisa ed è incapace di rilassarsi, ansioso
e irrequieto.
Per una corretta diagnosi di disfunzione cognitiva è indispensabile escludere altre patologie, con un esame fisico
ed esami ematochimici di routine. Come tutte le patologie
degenerative anche la disfunzione cognitiva non può essere curata, ma sicuramente i sintomi possono essere ridotti
e rallentata la progressione della malattia. La terapia è su
tre fronti: dieta, con supplemento di antiossidanti; comportamentale, con arricchimento dell’ambiente e nuovi stimoli; farmacologica, con molecole che aumentano la perfusione tissutale e migliorano la microcircolazione.
461&3-&"4*/(
‫ق‬
$)'
-B QJDDPMB HSBOEF BVUP
,JB 1JDBOUP
NFTF
5BOUP GBTDJOP JO VOB WFUUVSB DPT« QJDDPMB OPO TJ FSB NBJ WJTUP %PUBUB EJ JOUFSOJ TQB[JPTJTTJNJ F EJ FRVJQBHHJBNFOUJ TPSQSFOEFOUFNFOUF TPGJTUJDBUJ
6O BVUFOUJDP QJDDPMP CPMJEF EB DJUUŸ TQPSUJWP FE FDPOPNJDP OFJ DPOTVNJ 1JDBOUP - $775 $7 EB $)' ‫قو‬
$POTVNJ DJDMP NJTUP M LN DBUFHPSJB EJ FGGJDJFO[B FOFSHFUJDB HLN EJ $0
‫ ق‬NFEJB EJ UVUUF MF BVUP OVPWF HLN ‫ ق‬- $775 NBO " - $775 NBOBVU #% 1SF[[J OFUUJ SBDDPNBOEBUJ *7" JODM .PEFMMP SBGGJHVSBUP 1JDBOUP - $775 4UZMF DPO PQ[JPOJ
0GGFSUB 4VQFSMFBTJOH QFS JM NPEFMMP 1JDBOUP 5SFOE NBO QSF[[P OFUUP SBDDPNBOEBUP *7" JODM $)' ‫ قو‬EFUSBUUP $BTI#POVT $)' ‫ قو‬QBHBNFOUP TQFDJBMF ‫ قو‬EVSBUB NFTJ ‫ و‬LNBOOP 3BUB NFOTJMF EJ MFBTJOH $)' ‫ ق‬JOUFSFTTF BOOVP FGGFUUJWP BTTJDVSB[JPOF DBTDP UPUBMF PCCMJHBUPSJB -B DPODFTTJPOF EFM DSFEJUP § WJFUBUB TF DBVTB JM TPWSBJOEFCJUBNFOUP EFM
DPOTVNBUPSF 0GGFSUB WBMJEB GJOP B FTBVSJNFOUP TUPDL JNNBUSJDPMB[JPOJ GJOP BM 
Scarica

ق$)` - il Caffè