Lezione 16 – Protocollo di trasferimento dati affidabile Reti di calcolatori Modulo 2 - Protocollo di rete TCP/IP Unità didattica 5 – Tecniche di controllo Ernesto Damiani Università di Milano RDT 3.0: canali con errori e perdite (1) • Il canale sottostante può anche smarrire i pacchetti (dati o ACK) – Somma di controllo, numero di sequenza, ACK e ritrasmissioni aiuteranno, ma non saranno sufficienti RDT 3.0: canali con errori e perdite (2) • Il mittente attende un ACK per un tempo “ragionevole” • Se in questo periodo non riceve alcun ACK, ritrasmette • Se il pacchetto (o l’ACK) è soltanto in ritardo (non perso): – La ritrasmissione sarà duplicata, ma l’uso dei numeri di sequenza gestisce già questo – Il destinatario deve specificare il numero di sequenza del pacchetto da riscontrare • E’ necessario un contatore (countdown timer) Rdt 3.0: mittente Rdt 3.0 in azione (1) Rdt 3.0 in azione (2) Rdt 3.0: funzionamento stop-and-wait Prestazioni di Rdt 3.0 (1) • Rdt. 3.0 funziona, ma le prestazioni non sono buone • Esempio: link da 1 Gbps, ritardo prop. end-toend 15 ms., pacchetto da 1 KB Prestazioni di Rdt 3.0 (2) • U mittente: utilizzo: frazione di tempo in cui il mittente è occupato nell’invio • Pacchetto di 1KB ogni 30 msec -> throughput 33 kB/sec su link da 1 Gbps • Il protocollo di rete limita l’uso delle risorse fisiche Protocolli con pipeline (1) • Nei protocolli con pipelining il mittente ammette più pacchetti in transito, ancora da notificare – L’intervallo dei numeri di sequenza deve essere incrementato – Buffering dei pacchetti presso il mittente e/o ricevente Protocolli con pipeline (2) • Due forme generiche di protocolli con pipeline sono – go-Back-N – ripetizione selettiva Pipelining: aumento dell’utilizzo Il caso TCP (1) • I dati vengono inviati da TCP in segmenti che tipicamente hanno una lunghezza pari a 1460 byte – (1460 + 20 byte per l’intestazione TCP + 20 byte per l’intestazione IP danno un payload di 1500 byte per i frame Ethernet) Il caso TCP (2) • Se le dimensioni di una finestra possono essere solo pari a 1 segmento per il mittente, quest’ultimo trasmette un solo segmento e aspetta una conferma dal destinatario. – Se il ritardo di trasmissione tra mittente e destinatario è lungo, si ha un throughput molto basso (vengono trasferiti pochissimi segmenti per volta), poiché sia il mittente sia il destinatario trascorrono la maggior parte del loro tempo aspettando che i messaggi vengano trasmessi da un lato del collegamento all’altro Il caso TCP (3) • Al fine di migliorare il throughput, il mittente trasmette più segmenti senza aspettare la conferma dal mittente • La finestra TCP è la quantità di dati senza conferme in transito tra il mittente e il destinatario • La finestra TCP è una valutazione del numero massimo di segmenti che è ammissibile in base alla lunghezza del pipe tra il mittente e il destinatario Il caso TCP (4) • Se il pipe è piuttosto grosso e il ritardo di andata e ritorno è lungo, molti segmenti si adatteranno alla rete tra il mittente e il destinatario, quindi le dimensioni della finestra devono essere abbastanza grandi, ma quanto grandi? – Dimensioni della finestra = larghezza della banda * ritardo Il caso TCP (5) • Per una larghezza di banda di 10 Mbit/s e un ritardo di andata e ritorno di 0,010 sec, si ha una finestra di dimensioni pari a circa 12 KB – (= 9 segmenti di 1460 byte) Ripetizione selettiva • Il destinatario conferma singolarmente tutti i pacchetti correttamente ricevuti – Il destinatario deve memorizzare i pacchetti per eventuali consegne in sequenza al livello superiore • Il mittente rimanda solo i pacchetti per cui non ha ricevuto conferma – Il mittente deve tenere un timer per ogni pacchetto di cui non ha ricevuto conferma • Finestra del mittente – N numeri di sequenza consecutivi – limita ancora i numeri di sequenza dei pacchetti inviati di cui non ha ricevuto conferma Ripetizione selettiva: finestre del mittente e del destinatario (1) Ripetizione selettiva: finestre del mittente e del destinatario (2) Mittente • Dati dall’alto – Se il successivo numero di sequenza è disponibile nella finestra, invia il pacchetto • Timeout (n) – Rimanda il pacchetto, riavvia il timer • ACK(n) in [sendbase, sendbase+N]: – Marca il pacchetto n come ricevuto – Se n è il pacchetto più piccolo non confermato, avanza la base della finestra al successivo numero di sequenza del pacchetto non confermato Ripetizione selettiva: finestre del mittente e del destinatario (3) Destinatario • Pacchetto n in [rcvbase, rcvbase+N-1] – Fuori ordine: memorizza nel buffer – In ordine: consegna anche i pacchetti memorizzati in ordine, avanza la finestra al successivo pacchetto non ancora ricevuto • Pacchetto n in [rcvbase-N, rcvbase-1] – ACK(n) • Altrimenti – Ignora Ripetizione selettiva in azione Ripetizione selettiva: dilemma (1) Esempio • Numeri di sequenza: 0, 1, 2, 3 • Dimensioni della finestra = 3 • Il destinatario non nota alcuna differenza tra i due casi! • Passa erroneamente i dati duplicati come nuovi in (a) Ripetizione selettiva: dilemma (2) Go-Back-N (1) Mittente • Numero di sequenza in k-bit nell’intestazione del pacchetto • La “finestra” contiene fino a N pacchetti consecutivi non confermati Go-Back-N (2) • ACK(n): conferma tutti i pacchetti, tra cui quelli con numero di sequenza n (conferma cumulativa) – I pacchetti duplicati potrebbero essere scartati (vedere il destinatario) • Timer per ogni pacchetto in transito • timeout(n): ritrasmette il pacchetto n e tutti i pacchetti con i numeri di sequenza più grandi nella finestra Go-Back-N: FSM esteso del mittente Go-Back-N: FSM esteso del destinatario (1) • Solo ACK: invia sempre un ACK per un pacchetto ricevuto correttamente con il numero di sequenza più alto in ordine – Può generare ACK duplicati – Deve ricordare solo expectedseqnum • Pacchetto fuori ordine – Scartato (non è salvato) ⇒ senza buffering del destinatario! – Rimanda un ACK per il pacchetto con il numero di sequenza più alto in ordine Go-Back-N: FSM esteso del destinatario (2) Go-Back-N in azione FINE