SAN ZENONE OGGI PERIODICO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE MILANO O LODI ? Anno III N. 1 - Marzo 2002 SOMMARIO ✓ Perché scegliere pag. 1 ✓ Due programmi a confronto pag. 3 ✓ La Provincia cui appartenere pag. 4 ✓ San Zenone con Lodi: guardiamo al futuro pag. 5 ✓ Una tranquilla terra di confine pag. 6 ✓ A cosa serve la Provincia? ✓ Lodi che lavora ✓ Regolamento referendum pag. 7 ✓ I numeri per lo sviluppo pag. 8 ✓ Obiettivo efficienza ✓ Gli impegni per il 2002 pag. 9 Foto Bolzoni INTERVISTA AL SINDACO Signor sindaco, qual’é stato il motivo principale che ha portato a valutare il cambiamento di provincia? Ritengo che un buon amministratore debba da un lato intercettare e recepire le esigenze e i bisogni della cittadinanza, dall’altra essere portatore di progettualità in ambiti diversificati, svolgere un ruolo propositivo, essere lungimirante nelle scelte con l’unico obiettivo di garantire e migliorare i servizi alla cittadinanza. Ecco, su questa base penso che se San Zenone al Lambro rientrasse nella provincia di Lodi, ci sarebbero le migliori condizioni per trarre vantaggi concreti in infrastrutture e servizi per la nostra comunità. Da amministratore, Milano ha qualche delusione? dato Non vi é dubbio che non solo San Zenone, ma tutto il sud Milano é trascurato dalla metropoli. Evidente l’atteggiamento della provincia in merito alla viabilità del nodo di Melegnano. E’ stato più volte chiesto dai sindaci di Melegnano, Cerro, Colturano e San Zenone, di dar seguito al progetto di bretella Colturano-Melegnano, scelta più realistica, praticabile soprattutto in termini di tempi e costi: 13 miliardi, inseriti dal 1999 nel bilancio provinciale di Milano, senza risultato. La provincia ritiene che sia la tangenziale est esterna la scelta migliore, non considerando il forte impatto ambientale, i 35 comuni contrari, la spesa, i lunghi tempi di realizzazione, la necessità di un pedaggio, e lo stesso risultato finale é incerto in termini del problema traffico. Da non trascurare poi che l’Atm si é fermata a Melegnano, e gli ultimi episodi poco edificanti sulla strada provinciale: il guard rail del ponte della ferrovia sostituito dopo circa due anni e i dislivelli sul ponte ✓ L’ICI: una tassa per il tuo paese pag. 10 ✓ Screening mammografico ✓ Integrazione lavorativa pag. 11 ✓ Operazione sicurezza ✓ Il 730? Si fa in Comune ✓ Bravi, bravissimi! pag. 12 ✓ Le ricette della primavera pag. 13 SPECIALE PROVINCIA dell’autostrada ancora da sistemare nonostante i solleciti del comune. Lodi, piuttosto, cosa ha da offrire? Già oggi la cittadinanza ha scelto, di fatto, i servizi del lodigiano al di là della questione provincia. Più della metà degli studenti delle superiori frequentano le scuole del Lodigiano, i trasporti sono assicurati dalle società lodigiane, in cui la provincia di Lodi ha una forte partecipazione azionaria. Lo smaltimento dei rifiuti é nell’ambito lodigiano: conferiamo il secco a Montanaso e l’umido a San Rocco al Porto. Lodigiane sono, per la maggior parte, le preferenze per centri commerciali, cinema, discoteche, negozi, imposte dirette, associazioni sportive, culturali. Senza dimenticare in prospettiva il Polo Universitario. Secondo lei, quindi, come mai la comunità sanzenonese o i suoi amministratori non “saltarono sul carro” della Provincia di Lodi quando essa fu istituita, nel 1992? Sono tuttora convinto che la scelta fatta nel 1991 dalla nostra comunità, di rimanere nella provincia di Milano sia stata la scelta giusta, tra l’altro mi sento in dovere affermare che io stesso ho firmato allora per Milano. Eravamo in un contesto nel quale sapevamo cosa offriva Milano, mentre su Lodi pendevano grosse perplessità su più fronti. Oggi però non possiamo non osservare che viviamo in un contesto diverso: alcune promesse di Milano non sono state mantenute. Viceversa é indubbio che, nei sette anni di vita amministrativa, la Provincia di Lodi abbia dimostrato di essere forte e capace, di aver erogato tanti servizi SAN ZENONE OGGI Periodico a cura dell’Amministrazione Comunale Direzione e redazione presso il Municipio di San Zenone al Lambro Direttore Responsabile: Carlo Catena Direttore Editoriale: Mario Rota Stampa e preparazione grafica Tipolito Sabbiona Autorizzazione Tribunale di Lodi n° 313 del 26.05.2000 2 SAN ZENONE OGGI utili alla cittadinanza, di aver saputo investire molto nelle infrastrutture, di aver costruito una presenza istituzionale riconosciuta dagli altri enti, soprattutto dagli stessi comuni. In questi anni, la Provincia di Lodi, su 86 miliardi di investimento, ne ha spesi 38 in viabilità con interventi di riqualificazione su 400 strade. E’ ragionevole aspettarsi che i circa 3.500 Sanzenonesi possano aver più rappresentatività e ritorno di investimenti in servizi e opere pubbliche con Lodi, dove rappresenterebbero l’1,7 per cento della popolazione totale della provincia (195.700 residenti) su 62 comuni, che con Milano, dove sono lo 0,09 per cento (3.757.609 abitanti) in mezzo a 188 comuni? Non solo ragionevole ma doveroso, visto che é in base alla dimensione del territorio e al numero degli abitanti che viene attribuito un valore nel voto ponderale alle assemblee della conferenza provinciale dei comuni. Ritengo che l’appartenenza alla Provincia di Lodi ci potrà permettere di far riqualificare, con pista ciclopedonale, il tratto della provinciale 204 in località S.Maria in Prato mediante la bretella esterna al centro abitato fino al congiungimento con la Lodivecchio-Salerano. L’appartenenza alla Provincia di Lodi ci permetterà inoltre di rivedere il distretto scolastico, in questo ambito é realistico pensare di costruire in zona C2, in accordo con il comune di Sordio, lodigiano, con cui dovremo misurarci ed integrarci sempre di più in futuro per garantire un bacino adeguato di utenza a una scuola media inferiore, fornendo un servizio primario alla cittadinanza, irrealistico in ipotesi diversa. Passare da Milano, che potenzialmente potrebbe trasformarsi come forma istituzionale da “provincia” a “area metropolitana”, a Lodi, potrebbe voler significare la scelta di un differente modello di sviluppo, meno “cittadino”, anche a costo di dover dire in futuro qualche no? Ritengo che sia i vecchi del paese, sia i nuovi arrivati si aspettino una San Zenone a misura d’uomo: più servizi alla cittadinanza ma difesa di ambiente e assetto urbano, riqualificazione delle aree degradate piuttosto che cementificazione selvaggia. Per questo é fondamentale che sia sempre di più garantita l’autonomia dei comuni di concerto con le linee guida dei piani territoriali provinciali. Il Testo unico degli Enti locali (Dlgs.267/2000) chiarisce che un comune debba rientrare nell’area metropolitana quando ha con essa stretta integrazione in merito alle relazioni culturali, economiche e sociali. Penso che per il Sud Milano questo possa valere fino al massimo a Melegnano. San Zenone inserito nell’area metropolitana milanese, al di là di un non senso storico, culturale, economico e sociale, non ci garantisce nella difesa ambientale in quanto non inserito a tempo dovuto nel Parco Agricolo del sud Milano. Significa invece maggiori rischi di decisioni sopra la nostra testa in una zona poco urbanizzata ma libera da vincoli, e la decisione verrebbe presa dal sindaco di Milano. San Zenone nel lodigiano avrebbe invece, un potere contrattuale maggiore. La salvaguardia e la difesa del nostro territorio sarebbero garantite in un contesto a noi più affine: il Lodigiano. L’eventuale cambiamento avrà ripercussioni dirette sulla vita dei cittadini o sul loro portafogli, ad esempio per i documenti? Nessuna ripercussione. Nessun documento dovrà essere cambiato. Lo stesso discorso vale per le licenze commerciali e non. L’iscrizione alla camera di commercio verrà effettuata d’ufficio. Sono a rassicurare: il cambio di provincia non comporterà costi né perdita di tempo per i cittadini sanzenonesi. In paese circolano voci contrarie, totalmente prive di fondamento. E per quanto riguarda i servizi, come l’Asl di appartenenza o l’Inps? Innanzitutto va precisato che già oggi un cittadino può decidere di essere ricoverato in qualsiasi ospedale di Italia. Inoltre non si deve cambiare il medico curante. In merito alla Asl, va evidenziato che sarà quella di Lodi e non più di S.Angelo. Relativamente ai servizi di distretto, non vi é dubbio che recarsi a Lodi sia penalizzante rispetto a Melegnano, ma questo aspetto penalizzante riguarda esclusivamente solo pochi servizi amministrativi, quali la richiesta di esenzioni. L’attivazione di tutti gli altri servizi viene garantita dall’ASL di Lodi attraverso il decentramento degli stessi: prelievi, vaccinazioni, assistente sociale, pediatra direttamente presso l’ambulatorio comunale. Attivazione dell’assistenza domiciliare integrata e dei prelievi a domicilio attraverso medico curante e centro unico di prenotazione attraverso numero verde gratuito. È importante sottolineare l’apertura a breve di un consultorio direttamente a Tavazzano. Un ultimo aspetto non secondario da precisare è che gli attuali servizi sociali forniti a totale carico del Comune (pre-post scuola, centro estivo, assistenza educativa sul territorio, assistenza domiciliare alberghiera, assistenza agli alunni portatori di handicap) sono forniti direttamente dalla ASL di Lodi in collaborazione con i comuni del lodigiano, questo permette una economicità di scala e una significativa riduzione di costi per il nostro Comune che ci potrà permettere a parità di servizi forniti di poter ridurre il prelievo fiscale quale l’addizionale comunale Irpef. SAN ZENONE OGGI SPECIALE PROVINCIA METÁ MANDATO: DUE PROGRAMMI A CONFRONTO Lorenzo Guerini, presidente della Provincia di Lodi Da www.provincia.lodi.it una sintesi della relazione al bilancio di previsione 2002, a metà del secondo mandato del presidente alla guida del centrosinistra: “Riguardo alla gestione dell’ente, la Provincia di Lodi aveva rispettato tutti i parametri del patto di stabilità, ma riusciamo comunque a mantenere ai livelli minimi le tariffe e le aliquote di imposte e tributi, grazie anche all’alienazione del patrimonio non strategico. Gli investimenti dal ‘96 a oggi sono stati di circa 84 miliardi di lire, di cui circa 38 in viabilità e strade, con la messa in sicurezza di numerosi punti critici, ampliamenti e una serie di interventi sulle piste ciclabili e la riqualificazione in variante di alcune importanti strade, come la provinciale 16 Lodi-Zelo Buon Persico. 17 miliardi di lire sono stati impegnati per l’edilizia scolastica, 29 per altri interventi legati in particolare all’università, alla sede, alle caserme. Il quadro 2002-2004 delle opere pubbliche vede un investimento di circa 95 miliardi di lire. Sulla viabilità l’intervento più importante é la strada 23 Lodi-Borghetto, in cantiere a fine anno, su cui abbiamo lavorato assieme ai comuni e alla regione Lombardia per finanziare 13 miliardi, quasi 7 milioni di euro. Il secondo grande intervento sarà sulla ex statale 234 Mantovana, su cui abbiamo aperto un tavolo con la regione, a partire dalla variante di Maleo, per 7.000 euro dal 2004. Nel 2003 realizzeremo invece una riqualificazione in variante, per un investimento di oltre un milione di euro. Interverremo anche sulla strada provinciale 140 Borgo San Giovanni-Lodi Vecchio, sugli innesti di Castiglione e Casalmaiocco, a Cadilana, sulla 17 a Casaletto Lodigiano e a Caselle Lurani. Per l’edilizia scolastica, proseguirà il programma di manutenzione e adeguamento normativo, e la realizzazione di un nuovo edificio scolastico a Lodi, nella zona di via Giovanni XXIII dove sorgono il liceo scientifico Gandini e l’Itis Volta, per 2 milioni di euro. Lo sviluppo del progetto dell’Università é ben visibile con il cantiere della Clinica veterinaria; Il Centro Zootecnico ha visto l’insediamento del cantiere per l’inizio di febbraio, per un costo di 10 miliardi. Per le aule per la didattica, l’Università ha assegnato l’incarico per il progetto esecutivo. Il progetto esecutivo della Fondazione Parco Tecnologico Padano sarà pronto entro maggio. Sono già stati predisposti i preliminari con Cnr, istituto Spallanzani, Dipartimento di produzioni vegetali dell’Università Statale di Milano. La nuova prospettiva sarà quella di aprire l’orizzonte del passaggio al Parco industriale, provvedendo anche a predisporre gli opportuni strumenti urbanistici. Il contratto per lo sviluppo sottoscritto da 34 comuni prevede tra l’altro la costruzione del centro Servizi di San Grato per la piccola e media impresa e l’artigianato, i cui lavori sono stati aggiudicati a fine febbraio, oltre all’Agenzia di marketing territoriale. La nuova sede del Centro di Formazione Professionale Consortile sarà in costruzione da quest’anno. Sono già avviate anche tre aree comprensoriali di sviluppo per attività che consumino territorio, come la logistica: sono l’ex Gulf a Bertonico, l’ex Seliport e l’ex Scar a Somaglia. Il recupero delle aree dismesse é un criterio che intendiamo applicare anche al nuovo Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, individuando anche dei Poli Industriali Intercomunali, in modo che oneri e onori di carattere economico dei nuovi insediamenti vengano distribuiti. Nella predisposizione del Piano rifiuti, le scelte per gli urbani sono quelle di Montanaso, di Terranova e di Cavenago. I criteri a cui vogliamo attenerci sono quelli dell’autosufficienza e del contenimento delle tariffe, tra le più basse in Lombardia fra quelle ottenute con soluzioni ambientalmente compatibili. Stiamo inoltre organizzando la Terza Assemblea dei Giovani dell’ONU che si svolgerà a Lodi all’inizio di dicembre di quest’anno. Particolarmente significativo per noi da un punto di vista istituzionale sarà anche il referendum programmato per giugno a San Zenone al Lambro in merito all’ipotesi di ingresso nella Provincia di Lodi: Guardiamo a questo appuntamento con grande attenzione e se la popolazione di San Zenone deciderà di entrare a far parte della provincia di Lodi sarà anche un riconoscimento del ruolo assunto e del lavoro svolto dalla Provincia a beneficio del territorio”. Ombretta Colli, presidente della Provincia di Milano. Da www.provincia.milano.it alcuni stralci del discorso in apertura del nuovo anno, con particolare riferimento a quanto può toccare il Sudmilano: “Il 2002 segna la metà del nostro mandato elettorale. Questa “legislatura” provinciale coincide con la caduta storica del governo di Palazzo Isimbardi da parte del Centro-Sinistra. Abbiamo fatto molto: il “Rating” acquisito attraverso l’agenzia Moody’s (AA3) ci ha classificati allo stesso livello dello Stato Italiano e dei maggiori enti del Paese: questo consentirà di emettere, a partire dall’anno in corso, prestiti obbligazionari sui mercati internazionali a condizioni più vantaggiose. Il volume complessivo degli investimenti 2001 è stato di 149.772.500,74 euro. Grande attenzione e importanti iniziative sono state profuse a tutela e per lo sviluppo del patrimonio dell’ente: abbiamo riaperto il Teatro Dal Verme, dopo una lunga attesa. Voglio aggiungere la rinascita dell’Idroscalo, divenuto luogo principe dello spettacolo estivo. Per gli impianti di produzione calore, oggi il 70% delle centrali è a metano, il 30% a biodisel (nessuna più a gasolio). Per la scuola, abbiamo 229 edifici di competenza, circa 118 mila studenti. E’ stato effettuato il censimento di oltre 1.000 scarichi nei fiumi Lambro e Olona. Il costo unitario di smaltimento dei rifiuti è sceso da 215 lire (0.11) a 170 (0.08 euro) per chilogrammo. Nel periodo 1999/2001 sono stati effettuati 350 controlli a siti contaminati e certificati 20 siti bonificati. E’ in avanzata progettazione la pista ciclabile Martesana-Muzza. Con il Bando per l’Innovazione, la provincia ha messo a disposizione delle piccole e medie imprese, risorse per circa 13 milioni di euro). L’obiettivo del 2002 sarà l’attivazione del Portale del Lavoro: le imprese potranno accedere a tutte le procedure amministrative. Siamo stati capofila della prosecuzione della Linea Metropolitana M2 su Assago, la prima linea metropolitana verso il Sud milanese”. 3 SPECIALE PROVINCIA SAN ZENONE OGGI LA PROVINCIA CUI APPARTENERE La parola ad un illustre esponente del fronte del “no”: Romano Tronconi (sindaco dal 1985 al 1995) Pur non essendoci ancora atti ufficiali, si parla da ormai più di un anno del problema della provincia: è bene quindi entrare pienamente nel merito per fare alcune importanti considerazioni. Il nostro comune fa parte della provincia di Milano ininterrottamente dalla seconda metà dell’Ottocento, e nel marzo 1991 il consiglio comunale, chiamato a esprimere la sua posizione in quanto il Consorzio del Lodigiano, cui aderivamo, si sarebbe sciolto per la nascita della provincia di Lodi, deliberò di restare nella provincia di Milano, e di non aderire quindi alla costituenda provincia lodigiana. MILANO, UNA SCELTA CONDIVISA L’amministrazione comunale di allora non fece una scelta emozionale, né fu guidata da convenienze politiche, ma esclusivamente dalla salvaguardia degli interessi dei cittadini, e si attenne scrupolosamente ai criteri di legge, che nel merito affermano che “L’area provinciale deve corrispondere a quella nell’ambito della quale i cittadini intrattengono la maggior parte delle relazioni di carattere sociale, culturale ed economico”; dall’indagine socioeconomica che avevamo messo a punto verificammo che la stragrande maggioranza (circa l’80 per cento) dei cittadini di San Zenone intratteneva le relazioni sociali, culturali, economiche e affettive 4 con il territorio sud milanese. Anche la presunta nostra “identità lodigiana”, ove fosse mai esistita, poteva se mai riferirsi agli anni Sessanta, quando il nostro comune contava circa un migliaio di abitanti quasi tutti indigeni. Ma nel 1991 gli abitanti erano già oltre 2.700, e la crescita era originata da una trasmigrazione proveniente dalle aree sud milanesi. Si pensi per esempio che nella mia prima legislatura, dall’85 al ‘90, i 12 consiglieri comunali erano originari di ben sette (!) regioni differenti. Le caratteristiche e i legami con il territorio di provenienza erano proprio quelli citati dalla legge. La riprova di quanto affermato si ebbe con la raccolta, in meno di una settimana, di ben 1.323 firme di cittadini (ovviamente con tanto di nome, cognome e indirizzo) a sostegno di Milano: cioè il 63,75 per cento del corpo elettorale, o il 71 per cento dei votanti alle precedenti elezioni! I cittadini avevano scelto in massa! E se allora avessimo potuto effettuare un referendum, l’adesione a Milano sarebbe stata ancora più massiccia. Anche per uscire dall’Ussl di Sant’Angelo e tornare a quella di Melegnano furono raccolte ben 1.068 firme: ciò per rimarcare il forte orientamento per il territorio sud milanese e per i suoi servizi. COSA E’ CAMBIATO? In questi 11 anni la nostra comunità è ulteriormente cresciuta, oggi siamo 3.500 abitanti, per un’ulteriore trasmigrazione dal Sudmilano: non si comprende quindi per quali motivi si dovrebbe lasciare la provincia di Milano per confluire in quella di Lodi. Non c’è ricerca demografica né indagine sociale, né ci sono lamentele e disagi denunciati dai cittadini per giustificare un cambiamento dell’appartenenza provinciale. Spero che il Comitato promotore per la provincia di Lodi nasca per iniziativa popolare, con la raccolta delle firme pari al 15 per cento del corpo elettorale, dando così fin dall’inizio la misura dell’entusiasmo con cui i cittadini vedono questo cambiamento: se nascesse per iniziativa consiliare, senza raccolta di firme, sarebbe un brutto segno per la credibilità di questa iniziativa!! Dalle assemblee fatte è emerso solo che sarebbe più facile colloquiare con la provincia di Lodi che non con quella di Milano: questo però è un problema degli amministratori e non dei cittadini, ed è vero quanto casuale oggi, in virtù dell’assonanza politica. Ma se domani cambiassero le coalizioni al governo? Dovremmo ricambiare per questo provincia? MILANO NON E’ UNA MATRIGNA In tema di viabilità la “vituperata” provincia di Milano, dopo averci erogato 220 milioni di lire per fare il sottopasso di Villabissone, ci ha rifatto interamente il tracciato della strada provinciale 204 dalla via Emilia fino a Cassinetta, e l’amministrazione comunale potrebbe ora trattare la realizzazione della parte restante fino al confine con il Lodigiano. Sono certo che ne avrebbe titoli e capacità. Quando io ero sindaco ho ottenuto dagli enti superiori (Provincia, Ferrovie, Autostrade e Consorzio acqua potabile) la realizzazione di opere per svariati miliardi, comprese quelle che verranno realizzate ora contestualmente alla linea ferroviaria a alta velocità, pur essendo tali enti non facilmente accessibili e politicamente non in simbiosi con noi. Per quanto attiene la cultura, la scuola, la sanità e i servizi sociali l’offerta del territorio milanese è di gran lunga superiore a quella del Lodigiano, molto più sperimentata e soprattutto più accessibile. Per non parlare poi delle opportunità di lavoro, per le quali proprio non vi è paragone tra le due province. NON ILLUDIAMOCI In riferimento alla provincia, si sente spesso parlare di strutture e servizi che non rientrano nei suoi compiti, né sono organizzati in funzione dei confini provinciali: mi riferisco al tribunali, alle parrocchie, alle sedi Inps, ai patronati, agli uffici fiscali, e a molti altri enti, che hanno organizzazioni e delimitazioni territoriali proprie, e quindi indipendenti dai confini provinciali. Mentre con il cambio di provincia si dovrebbero modificare tutti i documenti (carta d’identità, patente di guida, passaporto, libretti di circolazione, licenze...con i relativi costi!): sarebbero contenti i cittadini? Spero che i sanzenonesi vadano in massa a votare e si esprimano per la Provincia di Milano. SAN ZENONE OGGI SPECIALE PROVINCIA SAN ZENONE CON LODI: GUARDIAMO AL FUTURO Parla il coordinatore del Comitato per Lodi, Marzio Cardinale “Dieci anni sono passati da quando, sul finire del 1991, fu definita la composizione territoriale dell’allora istituenda provincia di Lodi. Questa sembrava naturalmente indirizzata a comprendere i 64 comuni che, a partire dal 1965, avevano formato il Consorzio del Lodigiano, creando i presupposti perché una realtà come il Lodigiano diventasse un’entità amministrativa autonoma, visto che per gli altri aspetti, da quello storico a quelli culturali, religioso ed economico era già una realtà ben definita e con proprie peculiarità rispetto al Milanese. L’autonomia amministrativa era diventata ormai indispensabile per consentire ai Lodigiani di poter fare le scelte politiche per il loro territorio in modo responsabile e tempestivo. I TRE NO Ma tre dei comuni che per così tanto tempo avevano portato in grembo la nascitura provincia si tirarono indietro: San Colombano, Cerro e San Zenone al Lambro. Già dalla posizione geografica di questi tre centri situati sulle rive del fiume più inquinato d’Italia si può intuire una certa dose di autolesionismo nel voler rimanere legati al Milanese, che contribuisce alla contaminazione del Lambro in modo fondamentale e senza nulla ancora fare in concreto per porvi rimedio. Proprio nel tratto più infestato, questo corso attraversa il Lodigiano. Non è nostra volontà ripercorrere qui le motivazioni che spinsero queste tre amministrazioni a chiedere di uscire dal territorio naturale del Consorzio del Lodigiano, ma questa è una premessa necessaria per inquadrare meglio le motivazioni che invece ora spingono alcuni cittadini e consiglieri di San Zenone a chiedere di rivedere quella scelta politica, e consultare la popolazione con lo strumento del referendum, dopo averla informata sia sulla situazione attuale, sia sui probabili sviluppi futuri. NOI E L’AREA METROPOLITANA Nei prossimi anni Milano è destinata ad accrescere ulteriormente il peso in questo territorio, con la trasformazione della provincia in Area metropolitana milanese, che comprenderà tutti i comuni limitrofi che hanno posizione geografica ed affinità tali da costituire un tutt’uno con il capoluogo. In questo quadro riteniamo che San Zenone non debba e non possa trovare posto, pensando a una ragionevole collocazione del nostro territorio e della popolazione, e anche a un’efficiente distribuzione di risorse e servizi ai cittadini. CAMBIARE A COSTO ZERO E’ bene sgomberare fin d’ora il campo da ogni territorio burocratico in merito a presunte necessità di cambi di documenti, numeri telefonici, targhe automobilistiche e così via: è sufficiente chiedere a qualsiasi cittadino dei 61 comuni che nel 1992 hanno costituito la provincia di Lodi per rendersi conto che, se cambio c’è stato, è avvenuto alla naturale scadenza dei documenti, e senza nessun costo o perdita di tempo aggiuntiva. Anzi, tanto meglio se per alcuni rinnovi ci si potrà recare a Lodi anziché dover andare a Milano. Ciascuno si terrà la propria targa sull’auto, di qualunque provincia essa sia. Ciò che si sembra necessario sottolineare fin d’ora è che passare sotto la provincia di Lodi non significherà per nessuno rinnegare i propri legami affettivi, di studio, di lavoro e qualsiasi relazione esistente con Milano e con il suo territorio. Siamo nell’epoca della mobilità, e dire di rimanere agganciati alla realtà milanese sarebbe niente se non si pensasse ai contatti che ciascuno di noi ha, ha avuto ed avrà con orizzonti ben più vasti che non il territorio milanese. PICCOLO E’ BELLO Dieci anni fa molti erano scettici sulle possibilità che il Lodigiano riuscisse in breve tempo ad assumere la sua piena autonomia senza perdere in efficienza dei servizi. Fu anche questo scetticismo a far sì che a San Zenone prevalesse l’idea di rimanere nella provincia di Milano, ma ora, dopo questi primi anni, molti di coloro che così pensarono allora si stanno ricredendo. A contribuire a questo mutamento è stato sicuramente anche il lavoro positivo svolto dagli amministratori lodigiani a partire dal 1995, anno del primo governo provinciale. E qui parlano soprattutto i numeri: 84 miliardi di investimenti, una cifra superiore per i prossimi tre anni, e molti soldi saranno spesi anche a beneficio del territorio limitrofo ai nostri confini comunali. L’aspetto viabilistico in particolare non può lasciarci indifferenti, visto come si è evoluto il traffico che, per esempio, ogni giorno attraversa la frazione di Santa Maria in Prato. Il territorio Lodigiano, del quale San Zenone fa in ogni caso geograficamente parte, sarà al centro del lavoro del Piano territoriale di coordinamento provinciale, che servirà a coordinare gli strumenti che i comuni avranno a disposizione per la gestione futura del territorio. Solo aggiungendosi al novero di questi comuni San Zenone avrà voce per esprimersi per una programmazione seria a tutela del proprio territorio, non sarà certo così se la nostra pur autorevole voce dovesse indirizzarsi agli amministratori provinciali milanesi, molto più sensibili alle voci di realtà con ben altro peso. Il futuro nostro e dei nostri figli non risparmierà certo la necessità di grande attenzione ai temi ambientali, e anche allo smaltimento dei rifiuti che produciamo. Già oggi il nostro comune si serve di impianti e discariche del Lodigiano. Piano rifiuti e piano cave sono oggetto della pianificazione che la provincia di Lodi deve aggiornare nel prossimo futuro: non possiamo certo dire di condividere a priori le decisioni che saranno prese, ma sicuramente con Lodi potremo aver modo di discuterne, cosa non altrettanto certa, o forse impossibile, se continueremo a fare parte della realtà amministrativa milanese. PIÙ SERVIZI AI CITTADINI Per quanto riguarda i trasporti, la Provincia di Lodi ha programmato un apposito piano territoriale e già oggi San Zenone fa affidamento esclusivo su linee di trasporto gestite da società lodigiane: trovarsi nella provincia di Lodi significherà poter contribuire ulteriormente a migliorare questa programmazione, anche per gli studenti della scuola media, a Tavazzano, delle superiori a Lodi e del futuro polo universitario tra Lodi e Lodi Vecchio. Per la sanità, oggi l’impegnativa del medico di base autorizza tutti i cittadini a recarsi dove vogliono per i servizi ospedalieri senza alcuna limitazione. Attualmente l’Asl di Lodi ha comunque attivato un punto prelievi presso l’ambulatorio di Sordio. Saranno piuttosto da approfondire i servizi di distretto, se concentrati a Lodi oppure dislocati anche a Lodi Vecchio o a Tavazzano. Altri settori vedono San Zenone già di fatto inserito nell’ambito lodigiano: i gironi dello sport e la Diocesi. Per Inps e provveditorato agli studi si potrà fare riferimento agli uffici decentrati di Lodi. Intendiamo comunque guardare al futuro piuttosto che perderci in inutili polemiche sul passato: crediamo infatti che molti abbiano scelto San Zenone con la speranza di uno stile di vita meno legato in modo asfissiante al Milanese, nel quale anche un piccolo comune come il nostro abbia i titoli per far valere le sue ragioni e la sua identità.” 5 SPECIALE PROVINCIA SAN ZENONE OGGI UNA TRANQUILLA TERRA DI CONFINE Storia di San Zenone dai monaci di Serravalle alla Tav Quando fu il momento di scegliere, all’inizio degli anni Novanta, San Zenone preferì rimanere legato alla provincia di Milano, piuttosto che lanciarsi in quella che allora pareva un’avventura: la nuova provincia di Lodi. Che però riprendeva sostanzialmente l’esperienza di autonomia del Consorzio del Lodigiano, cui San Zenone già apparteneva: un modello amministrativo che ancora lascia il segno nella programmazione urbanistica, basti pensare al comparto residenziale di interesse comprensoriale C2 che è a cavallo dei territori comunali di San Zenone e di Sordio. Nella situazione attuale, verrebbe tagliato in due dai confini provinciali: un bel pasticcio per chi ci andrà a abitare, ne sanno qualcosa i residenti della Madonnina di Casalmaiocco (LO), che vivono una situazione analoga, divisi a metà con Dresano (MI). Motivi sostanzialmente politici portarono un altro comune a abbandonare il Consorzio quando questi trasfuse la sua esperienza nella nuova provincia: San Colombano al Lambro, che però non ha continuità territoriale con la provincia di Milano, nella quale è rimasta, facendosene però un motivo di orgoglio che sembra per ora tenere nonostante le complicazioni nella gestione di parecchi servizi. La collina fa la differenza: la gente della “bassa” pianura lodigiana l’hanno sempre potuta guardare dall’alto in basso. Questa considerazioni valgono al giorno d’oggi, ripercorriamo però le vicende storiche, quelle dei tempi in cui i confini erano dettati dalle barriere naturali dei fiumi e non da quelle artificiali moderne, come ferrovie, autostrade e agglomerati urbani e industriali. ORA ET LABORA Cominciamo con il nome di San Zenone: martire, nominato vescovo di Verona nell’anno 362, è ritenuto dalla Chiesa protettore contro i pericoli delle acque, e per questo é diventato patrono o titolare di diocesi e chiese che sorgono lungo i corsi d’acqua. Così nei carteggi degli archivi compare per la prima volta nel 1261, sulla sponda sinistra del Lambro, la chiesa pievana di San Zenone, dalla cui giurisdizione dipendevano le chiese di Mairano, Santa Maria in Prato, Ceregallo, Casali de Alamanis, di Santa Maria di Pezzolo, di Villavesco e di San Leonardo. Vi possedevano fondi i monaci di Serravalle e risulta anche un carteggio nel quale i benefici di numerosi fondi agricoli della zona, nell’anno 1162, furono ceduti da tale 6 Ruggero di Cerro a favore dell’ospedale di San Leonardo in Lodi Vecchio. MILANESI ÜBER ALLES Nel Millecinquecento San Zenone apparteneva a pieno titolo al Ducato di Milano, e il suo attuale territorio comunale era diviso in due realtà amministrative autonome, quelle del comune di Ceregallo con San Zenone e beni dei Bergamini e quello di Santa Maria in Prato con Codazza e Porra. La chiesa parrocchiale fu edificata nei primi del secolo XVIII a spese dei parrocchiani e benedetta il 23 ottobre 1711 dal vescovo Ortensio Visconti. Intanto, la suddivisione amministrativa con Santa Maria fu riconfermata anche nel 1801, con la costituzione della Repubblica Cisalpina: le due municipalità vennero registrate come San Zenone con Ceregallo, con poco meno di 500 abitanti, e Santa Maria in Prato e Uniti, con altri 350 residenti circa. Un periodo storico significativo, citati più volte ad esempio della capacità di realtà provinciali piccole di ben amministrare, fu quello della provincia di Lodi e Crema, dalla caduta del Regno Italico fino al 1859, ai tempi della dominazione austro-ungarica, di cui San Zenone faceva pienamente parte. In quei decenni vi fu un fiorire di iniziative e istituzioni benefiche in città, ma quel retaggio della dominazione imperiale fu volutamente abolito all’arrivo degli eserciti alleati di Vittorio Emanuele Secondo e Napoleone Terzo. Ai tempi del Regno di Sardegna (1859), San Zenone contata quasi 800 abitanti, mentre la popolazione di Santa Maria era invece rimasta pressoché stabile. La politica di unificazione voluta dal Regno d’Italia portò così, il 9 giugno 1869, all’assorbimento di Santa Maria in San Zenone. Nel 1904 vi fu un’ulteriore aggregazione in San Zenone delle frazioni Sabbiona e Lunetta, che furono staccate da Cerro al Lambro. Lo storico lodigiano Giovanni Agnelli così annotava i riferimenti di San Zenone all’inizio del Novecento: il collegio elettorale era quello di Lodi, cui ci si doveva rivolgere anche per l’agenzia delle imposte, le ipoteche e l’ufficio del registro; l’ufficio postale invece era a Melegnano, mentre per i trasporti su rotaia c’erano solo le stazioni ferroviarie di Melegnano e di Tavazzano, oppure la fermata del tramway a Bissone. COM’ ERA BELLA LA CITTA’ In questa situazione si arrivò a una L’antico ponte del Cavo Marocco punta demografica di 1.367 abitanti nel 1961, poi cominciò la “fuga dalle campagne” e si arrivò attorno al 1971 a toccare il minimo storico di poco più di mille residenti. Gli altri, soprattutto giovani, si erano trasferiti nelle metropoli industriali o nelle loro immediate vicinanze: la terra non aveva più bisogno di molta manodopera, e per giunta San Zenone sembrava ingabbiato fra l’Autosole, il Lambro e la ferrovia, collegato al mondo solo da poche stradine tutte curve. Eppure, proprio negli anni Settanta, erano attive ben 44 aziende agricole, con un patrimonio di 1.500 bovini e 5.000 suini. Ma, così come si vede ancora in tutta Europa, la fuga della popolazione ha portato al degrado di un ingente e spesso pregiato patrimonio immobiliare, che solo in questi ultimi tempi i più cominciano a rivalutare, dopo decenni di smog e di stress sopportati per conquistare il benessere. La sfida per San Zenone fu quella di realizzare, con grossi investimenti da parte del comune, il collegamento stradale diretto con la via Emilia, che ha richiesto ben due cavalcavia. Così, per ogni abitante perso, San Zenone ne ha gradualmente riconquistati almeno tre, negli ultimi trent’anni. I nuovi residenti provengono in grande maggioranza per cento dalla Lombardia, segno che qui si cerca, più che la vicinanza al luogo di lavoro, anche la qualità della vita. SAN ZENONE OGGI SPECIALE PROVINCIA A COSA SERVE LA PROVINCIA? LODI CHE LAVORA La provincia è storicamente individuata come ente intermedio tra comuni e regione, sia come dimensione territoriale sia nell’intermediazione tra la periferia e la centralità. Con la riforma delle autonomie avviata nel 1990 la provincia si è andata via via arricchendo di competenze, trasferite o delegate, prima riservate allo stato, in un contesto di generale accresciuta autonomia, in adempimento del dettato costituzionale. Ecco i principali compiti attribuiti alle province dalla legge varata dalla regione Lombardia nel gennaio 2001 per il riordino del sistema delle autonomie, in attuazione del decreto legislativo 112 del marzo 1998. CULTURA: attività e sviluppo dei sistemi museali, promozione di servizi e attività di rilevanza locale, coordinamento a livello provinciale delle attività di catalogazione dei beni culturali. CASE POPOLARI: realizzazione di una rete informativa su base comunale, finalizzata all’individuazione del fabbisogno, alla programmazione e al coordinamento regionale di manutenzione e nuova costruzione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. FORMAZIONE PROFESSIONALE: tutte le funzioni in materia sono delegate a province ed enti locali, che contribuiscono alla definizione della programmazione strategica regionale. E’ attribuita alla provincia la rilevazione dei fabbisogni formativi del personale operante nei servizi sociali. INDUSTRIA: funzioni amministrative concernenti la programmazione, nell’ambito del Piano territoriale di coordinamento provinciale, sentiti gli enti locali interessati, di aree industriali e di aree ecologicamente attrezzate di carattere sovracomunale, ferma restando in capo ai comuni l’individuazione di aree di livello inferiore. Promozione di ammodernamento e sviluppo dei sistemi produttivi locali di piccole e medie imprese. ACQUE: collabora con la Regione alla conoscenza delle caratteristiche qualitative e quantitative di falde, acque superficiali e degli usi in atto delle risorse. Si occupa di opere di pronto intervento, monitoraggio e prevenzione. Rilascia le autorizzazioni a pozzi e attingimenti, le concessioni per piccole derivazioni e si occupa della conseguente applicazione delle norme di polizia delle acque, comprese le fasce di rispetto dei pozzi. SCUOLA: spettano alle province, in materia di istruzione secondaria superiore, e ai comuni in relazione ai gradi inferiori dell’istruzione scolastica, i compiti su aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole, oltre al loro dimensionamento sulla base delle linee statali e regionali. PROTEZIONE CIVILE: realizzazione e gestione dei sistemi di monitoraggio dei rischi, predisposizione e attuazione del programma triennale provinciale di previsione e prevenzione, predisposizione del piano provinciale di emergenza, coordinamento dei piani comunali. RIFIUTI: redazione e l’adozione dei piani d’ambito, individuazione, sentiti i comuni, delle zone idonee e non idonee agli impianti per rifiuti urbani e assimilati, definizione delle tariffe di esercizio degli impianti di smaltimento e dei corrispettivi a carico dei gestori da versare agli enti locali interessati; vigilanza e controllo. In materia di rifiuti speciali e pericolosi, sono delegate alle province: l’approvazione del progetto e l’autorizzazione delle operazioni di smaltimento e recupero relative a deposito nel suolo di inerti e deposito temporaneo di rifiuti effettuato nel luogo in cui sono prodotti. TRASPORTI: Ruolo di coordinamento degli orari del trasporto pubblico locale di ambito provinciale VIABILITÀ: Costruzione e manutenzione delle strade provinciali e relativa vigilanza; classificazione e declassificazione delle strade provinciali. Guardando a nord si vedono le città, a sud invece i campi. Milano ricca e Lodi povera, quindi? Non é così semplice: in tempi di alti e bassi economici, il Lodigiano é evidentemente interessato da un quadro dinamico di cambiamento e sviluppo rispetto alla fase di terziarizzazione consolidata del Milanese. I dati della situazione occupazionale nel 2001 danno fiducia: ci sono state 12.742 assunzioni, il 10 per cento in più del 2000, con un saldo di 694 nuovi posti di lavoro rispetto alle cessazioni. Le assunzioni a tempo indeterminato sono state il 37% (32% nel 2000). Il boom degli anni precedenti dei contratti flessibili si sta ridimensionando, ma è leggermente salita l’incidenza del lavoro interinale, che passa dal 12,9 al 14,4% delle assunzioni. Il 67% delle nuove assunzioni Ë avvenuto nel terziario, il 27% nell’industria, il 3% nell’agricoltura e il 2,5% nel pubblico impiego. Il numero di non lodigiani assunti da imprese locali é decisamente superiore a quello dei lodigiani assunti fuori provincia, sempre per quanto riguarda le nuove assunzioni: il mercato del lavoro locale non riesce a soddisfare i fabbisogni delle aziende per gli operai nel settore edile, chimico, alimentare, metalmeccanico e per il settore trasporti, un settore che vale circa 500 imprese targate LO. Riguardo al pendolarismo, é in calo: i dati Istat indicano che i lodigiani che lavorano nella provincia di residenza nel ‘95 erano l’87,1% degli occupati, nel ‘99 l’88,2%, sempre in quell’anno i lodigiani pendolari per lavoro erano 9.800. REGOLAMENTO REFERENDUM Ecco uno stralcio delle norme sui referendum comunali approvate dal consiglio all’inizio dell’anno: Il referendum consultivo previsto nello Statuto comunale deve avere per oggetto materie di esclusiva competenza locale. I referendum sono indetti dal sindaco, previe deliberazione consigliare e parere di un Collegio dei garanti, su richiesta di almeno il 15 per cento degli elettori oppure a maggioranza assoluta dei voti dei consiglieri. La data é stabilita dal sindaco almeno 60 giorni prima. Chi intende promuovere un referendum consultivo procede alla costituzione di un Comitato Promotore, composto da almeno 3 persone iscritte nelle liste elettorali. Sono necessarie le sottoscrizioni autenticate di 100 residenti o di un terzo dei consiglieri. Il Collegio dei Garanti, che decide sull’ammissibilità, é composto da tre esperti giuridico/amministrativi, nominati dal Consiglio con la rappresentanza delle minoranze. L’eventuale Comitato di opposizione al contenuto del referendum potrà avere rappresentanti negli uffici di sezione. Il procedimento per le votazioni é improntato a criteri di semplicità ed economicità. La consultazione é valida se ad essa prende parte il 30% degli elettori di San Zenone e se é raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Entro il 45∞ giorno precedente la votazione, il sindaco dispone che siano pubblicati manifesti con i dati essenziali dei contenuti e dell’iter referendari. Il Sindaco mette a disposizione per la propaganda elettorale del Comitato Promotore e dei Comitati di opposizione uguali spazi; possono chiederne anche i gruppi consiliari e altre forze politiche presenti in città che ne facciano richiesta entro i 3 giorni successivi al manifesto di convocazione dei comizi. L’elettore vota tracciando sulla scheda con la matita un segno sulla risposta da lui scelta (si o no), sul rettangolo che la contiene. Conclusa la votazione ha immediato inizio lo scrutinio, che continua fino alla conclusione. L’ufficio centrale per i referendum inizia i suoi lavori entro le ore 15:00 del giorno successivo a quello delle operazioni di voto e tutte le operazioni dell’ufficio centrale dei referendum si svolgono in adunanza pubblica. Il sindaco provvede, entro dieci giorni dal ricevimento dei verbali alla comunicazione dell’esito della consultazione; quindi entro 30 giorni il consiglio comunale esamina la materia e il risultato della consultazione e adotta le proprie determinazioni. 7 SPECIALE BILANCIO SAN ZENONE OGGI I NUMERI PER LO SVILUPPO Relazione della giunta al bilancio di previsione di quest’anno Cari concittadini, il bilancio di previsione 2002 rappresenta il momento più alto di confronto degli indirizzi strategici e programmatici dell’amministrazione comunale con i rappresentanti eletti da tutta la cittadinanza.: è infatti lo strumento attuativo di progetti, idee e soluzioni che l’amministrazione porta al confronto con l’organo istituzionale depositario della più elevata forma di democrazia della nostra Repubblica negli enti locali, il consiglio. In quest’ottica la giunta ha ritenuto fondamentale rendere il consiglio partecipe delle riflessioni e delle modalità di attuazione di indirizzo politicostrategico, a medio-lungo respiro. Questo bilancio di previsione 2002 recepisce, sviluppa e consolida le direttive e le linee programmatiche tracciate nel triennio 2000-2002. In particolare conferma e amplia l’erogazione dei servizi, la progettazione e la realizzazione delle opere pubbliche in previsione. Pagare meno, pagare tutti Per quest’anno San Zenone non impone alcun aumento di tasse e di imposte, nonostante la legge finanziaria 2002 penalizzi i comuni, attraverso la riduzione dei trasferimenti dallo Stato, il vincolo di patto di stabilità interno, la riduzione dell’autonomia operativa degli enti locali (e questo in contrasto con il titolo V della Costituzione). Nel caso della tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti siamo riusciti addirittura ad andare in controtendenza, da una parte un’ulteriore riduzione dello 0,5% del costo al metro quadro per i privati (-9% complessivamente dal 2000), dall’altra un aumento dei servizi erogati. Abbiamo avviato lo scorso anno, e ne 8 consolidiamo e ottimizziamo le basi quest’anno, il processo di attuazione di un’efficace integrazione dei servizi comunali con i paesi limitrofi con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti (segreteria e aree economico finanziaria, tecnica e vigilanza), con il duplice obiettivo di ottimizzare i costi e di reperire risorse umane ed economiche in modo più organico e strutturale, permettendo altresì una progettazione e una pianificazione degli interventi con un più ampio respiro. Abbiamo avviato lo scorso anno, ma nello stesso tempo dovremo consolidare, una profonda trasformazione delle modalità di reperimento di risorse economiche integrative a quelle fornite dall’erario, con l’obiettivo di elevare l’autonomia finanziaria. Questo processo di accertamento e lotta all’evasione si può realizzare solo attraverso l’introduzione massiccia dei sistemi informatici e la relativa costruzione di una base dati integrata e incrociata sia sulle utenze sia sui fabbricati sia sulle aree edificabili. L’ottimizzazione delle entrate si sviluppa attraverso: • l’introduzione organica e capillare di sistemi informatici; • l’informatizzazione di tutte le informazioni anagrafiche, realizzata attraverso la costruzione di una base dati dettagliata sulle utenze, sui fabbricati e sulle aree edificabili; • il controllo e l’accertamento particolareggiato a partire dal 1994 di quanto dovuto rispetto a quanto riscosso, con l’obiettivo di colpire l’evasione e rimediare agli errori; • la valorizzazione della rendita catastale definitiva; • la riscossione diretta da parte dell’imposta comunale sugli immobili; • la conferma della differenziazione delle tariffe Ici: 5 per mille per la prima casa, 7 mille per tutte le altre le altre condizioni, cosi come largamente applicato dai comuni limitrofi; • la previsione di una maggiore entrata Ici dovuta ai nuovi insediamenti residenziali e alle aree edificabili; • la conferma della copertura del 100%, comprensiva della pulizia delle strade, del costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti (Tarsu); • la conferma dell’addizionale Irpef allo 0,4%; • la trasformazione delle cappelle in loculi; in modo da recuperare le spese già sostenute; • la revisione delle tariffe per la vendita dei loculi, delle tombe e degli ossari sulla base dei valori applicati dai comuni limitrofi; • la revisione dei parametri relativi agli oneri di urbanizzazione; • l’agevolazione dei piani di recupero tesi alla riqualificazione dell’assetto urbanististico e territoriale; • la valorizzazione del patrimonio comunale con una più equa applicazione dei parametri affittuari e l’aumento delle case comunali che passano da 24 a 26; • la vigilanza e il controllo delle violazioni sia del codice della strada sia dei regolamenti comunali di polizia urbana e ambientale. Rinnovare nella tradizione Nel biennio precedente si è avviato il processo di riqualificazione urbanistica, attraverso l’approvazione del Piano regolatore generale, gli appalti del centro polivalente e di palazzo Meridiana. Quest’anno la seconda fase del riassetto urbanistico e territoriale passa attraverso opere di iniziativa privata come il piano di recupero cascina Cattaneo, il “Recupero Urbanistico 2” (l’area dismessa dell’azienda F.lli Ferrari), il RU3 (in via De Gasperi) e opere di iniziativa pubblica come la costruzione della nuova autorimessa per i mezzi comunali, la sistemazione dell’arredo di piazza Olimpia e il parcheggio di via Rimembranze. Un importante contributo all’assetto urbanistico del centro storico sarà offerto dal concorso di idee tra ingegneri e architetti, che ci permetterà di avere più proposte progettuali e quindi di effettuare le scelte più adatte per il nostro paese. La residua fase di recupero del centro storico (piazza Roma, largo Caccia Dominioni e i marciapiedi di via Dante) sarà oggetto, cosi come previsto nel piano triennale opere pubbliche, di riqualificazione a partire dal 2003. In merito alla macchina comunale, nel 2002 dovremo migliorare ed ottimizzare lo snellimento dell’attività burocratica, il rapporto diretto con l’utenza, la progettazione, la gestione e il controllo sui processi aziendali. SAN ZENONE OGGI OBIETTIVO EFFICIENZA Quest’anno vede la nostra amministrazione focalizzarsi su alcuni aspetti nevralgici: Il Contenimento dei costi di gestione che si attua attraverso: ➢ il rispetto del patto di stabilità interno (anche se non previsto per i piccoli comuni) con un miglioramento 1999-2001 del 25% ➢ l’integrazione degli uffici comunali con il Comune di Sordio; ➢ la riconferma dei vincoli Isee per i servizi agevolati; ➢ il rimborso nell’ambito del sociale da parte dei cittadini che hanno problemi di tipo psicomotorio ma non di tipo economico, applicando in questo l’Isee; ➢ il riequilibrio di bilancio della scuola civica di musica; ➢ la ricerca dell’autonomia finanziaria, attraverso la riduzione dei costi di gestione, del nuovo centro polivalente; ➢ la ricerca di soluzioni economicamente più vantaggiose per le utenze (telefonia fissa, energia elettrica e gas metano). Le prestazioni di servizi erogati che si realizza attraverso: ➢ la riconferma di tutti i servizi erogati nel 2001, sia in ambito sociale, scolastico, ambientale e di trasporti sia in un ambito più generale di servizi al cittadino; ➢ l’ampliamento dei parametri di accesso ai servizi erogati con ISEE; ➢ l’ampliamento del servizio di pattugliamento in consorzio con i comuni limitrofi per un reale controllo e vigilanza sul territorio; ➢ la riconferma del servizio di vigilanza notturna; ➢ l’aumento della disponibilità delle case comunali che passano da 24 a 26; ➢ la pulizia meccanizzata delle strade comunali su base settimanale; ➢ l’avvio dello studio per l’introduzione del servizio portaporta anche per la raccolta del vetro, della carta e della plastica; ➢ l’introduzione del servizio di compilazione del modello 730 o Unico gratuito per i cittadini meno abbienti e anziani; ➢ l’avvio dello studio per l’inserimento in variante al PRG del Piano di Insediamento Produttivo (Pip), per facilitare, da un lato, lo sviluppo della piccola industria locale e l’occupazione relativa, mediante nuovi posti di lavoro, dall’altro favorire l’uscita dal centro abitato delle aree artigianali con la conseguente riqualificazione delle aree stesse. Il completamento delle opere pubbliche in itinere che avviene attraverso: ➢ l’utilizzazione del centro polivalente entro giugno; ➢ l’utilizzazione di Palazzo Meridiana sede della nuova biblioteca e centro culturale entro giugno; ➢ lo spostamento della cabina ENEL di piazza Olimpia entro aprile; ➢ l’utilizzazione dei due appartamenti inseriti nel centro sociale di Santa Maria in Prato entro giugno; ➢ l’ultimazione ed estensione dei passaggi pedonali (moderatori di velocità) lungo le principali vie del paese per salvaguardare la sicurezza dei pedoni e limitare la velocità delle auto entro la primavera; ➢ la realizzazione del progetto di segnaletica orizzontale e verticale entro l’estate; ➢ la razionalizzazione della numerazione civica entro l’estate; SPECIALE BILANCIO GLI IMPEGNI PER IL 2002 Tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani: viene ampliato il capitolo di spesa per offrire anche i servizi di pulizia meccanizzata delle strade e di raccolta porta a porta del vetro, plastica e carta. Rispetto allo scorso anno la spesa aumenta di 34.400 euro da 198.850 a 233.250 euro. Prima dotazione di beni per il patrimonio disponibile: acquisto di materiali per un miglior utilizzo degli uffici e degli spazi comunali. L’impegno é finanziato con oneri di urbanizzazione come i tre seguenti. Rispetto al 2001, l’investimento è contenuto di 2.600 euro, da 15.500 a 12.900 euro. Trasformazione di 6 cappelle in 72 loculi: questo capitolo, inserito nel corso del 2001, viene ulteriormente aumentato per far fronte alle necessità della comunità e vale 26.050 euro. Manutenzione ordinaria del verde pubblico: viene confermato questo capitolo di spesa, ma con un risparmio dovuto a un più preciso rendiconto. Rispetto all’anno scorso, la spesa scende da 33.550 a 28.400 euro. Prima dotazione per il centro sportivo: acquisto di materiali e arredi per il centro polivalente, con una valutazione mirata che permette un contenimento della spesa da 64.550 a 39.750 euro. Manutenzione straordinaria del Centro Sociale di Santa Maria in Prato: E’ una nuova opera in conto capitale, relativa alla sistemazione delle parti esterne, finanziata con avanzo di amministrazione: 15.500 euro. Manutenzione straordinaria del sistema fognario: nuova opera in conto capitale, relativa alle vie Dante, Bernocchi, Brian e Gramsci, finanziata con residuo di mutuo disponibile e avanzo di amministrazione: 95.550 euro. Manutenzione straordinaria del cimitero: nuova opera in conto capitale, relativa alla sistemazione della facciata, finanziata con avanzo di amministrazione: 31.000 euro Manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi: opera in conto capitale, finanziata con oneri di urbanizzazione: 51.650 euro. Costruzione di una rimessa per i mezzi comunali: nuova opera in conto capitale, organica al progetto di riqualificazione urbanistica, finanziata con oneri , avanzo e contributi statali: 154.950 euro Sistemazione dell’arredo urbano in piazza Olimpia: nuova opera in conto capitale, organica e omogenea al progetto di riassetto territoriale, finanziata con oneri: 175.600 euro. Parcheggio in via Rimembranze: nuova opera in conto capitale, in centro storico, finanziata con avanzo di amministrazione: 31.000 euro. 9 SAN ZENONE OGGI SAN ZENONE OGGI L’ICI: UNA TASSA PER IL TUO PAESE SCREENING MAMMOGRAFICO Con il nuovo regolamento stop alle “cartelle pazze” La diagnosi precoce del tumore al seno LA PRIMA CASA: abitazione principale è l’unità immobiliare nella quale il contribuente, che la possiede a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale, dimora abitualmente con i suoi familiari, in conformità alle risultanze anagrafiche. Agli effetti dell’applicazione delle agevolazioni Ici, si considerano parti integranti dell’abitazione principale le sue pertinenze. Dall’imposta dovuta per la sola unità adibita ad abitazione principale si detraggono 103,29 euro. Da gennaio il comune ha deciso di riscuotere in proprio, senza più affidare a società esterne, l’Imposta comunale sugli immobili: una sperimentazione per quest’anno 2002 che è una scelta in un certo senso controcorrente, rispetto alla tendenza a esternalizzare che ha portato la generalità delle amministrazioni a pagare una società esterna, privata, nella speranza di ottenere ogni anno denaro sonante, senza preoccuparsi neppure di avere a che fare con i cittadini tassati. L’aiuto esterno invero è stato richiesto anche per cercare di aggiornare le banche dati delle proprietà immobiliare, ma questo ha creato enormi disagi proprio per colpa del mancato aggiornamento delle schede del catasto. San Zenone ora sceglie la gestione diretta dell’Ici, non tanto con l’illusione di risparmiare, in quanto inevitabilmente ci sarà più lavoro per gli uffici (e quindi magari la creazione di un posto stabile anziché il ricorso alle flessibilità di terzi), ma piuttosto per poter dare delle risposte dirette ai cittadini e seguire puntualmente gli aggiornamenti: pagare meno, pagare tutti. L’Ici ha sostituito gradualmente l’Invim, una tassa nazionale scomparsa definitivamente proprio in questi mesi: a differenza di questa, l’Ici alimenta direttamente le casse del comune. E’ il federalismo fiscale. Per questo motivo, entro parametri minimi e massimi imposti dalla legge, ciascun comune può disporre in autonomia le aliquote da applicare. COSA TASSA: Presupposto dell’imposta comunale sugli immobili è il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli, siti nel territorio del comune, a qualsiasi uso destinati. La base imponibile è il valore degli immobili. Per i fabbricati iscritti in catasto, il valore è determinato applicando all’ammontare delle rendite catastali i moltiplicatori determinati dal Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro. Per le aree fabbricabili, il valore è quello venale in comune commercio al primo gennaio. CHI DEVE PAGARE: il proprietario di immobili, in altre parole il titolare di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, concessione sugli stessi. CHI INCASSA: L’imposta Ë liquidata, accertata e riscossa dal comune per gli immobili la cui superficie insiste, interamente o prevalentemente sul proprio territorio. QUANTO SI PAGA: l’aliquota deve essere deliberata ogni anno dalla giunta assieme al bilancio di previsione, in misura non inferiore al 4 per mille, né superiore al 7 e può essere diversificata nei casi di immobili diversi dalle abitazioni, o in aggiunta all’abitazione principale, o non locati; l’imposta è ridotta del 50% per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati. 10 TERRENI AGRICOLI: Per i terreni agricoli, il valore è calcolato applicando alll’ammontare del reddito dominicale risultante in catasto, aumentato del 25 %, un moltiplicatore pari a 75. I terreni agricoli posseduti da imprenditori agricoli che esplicano la loro attività a titolo principale, purché dai medesimi condotti, sono soggetti all’imposta con riduzioni. DICHIARAZIONI: vanno presentate entro i termini della dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui il possesso ha avuto inizio, e valgono anche per gli anni successivi, salvo variazioni. PAGAMENTI: il comune controlla le dichiarazioni, verifica i versamenti e, sulla base dei dati ed elementi delle dichiarazioni stesse e delle informazioni fornite del Ministero delle Finanze provvede anche a correggere gli errori e liquida l’imposta. . ACCERTAMENTO: il comune provvede alla rettifica delle dichiarazioni e delle denunce nel caso di infedeltà, incompletezza o inesattezza ed effettua accertamenti d’ufficio nel caso di omessa presentazione. A tal fine emette avviso di accertamento motivato con la liquidazione dell’imposta o maggiore imposta dovuta e delle relative sanzioni ed interessi; l’avviso deve essere notificato, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, al contribuente, a pena di decadenza, entro il terzo anno successivo a quello in cui doveva essere presentata la dichiarazione o la denuncia corretta. Il comune può invitare i contribuenti, indicandone il motivo, ad esibire o trasmettere atti e documenti. RISCOSSIONE: le somme liquidate, se non versate entro il termine di 90 giorni dalla notificazione dell’avviso sono riscosse coattivamente mediante ruolo. SANZIONI: per l’omessa presentazione della dichiarazione si applica la sanzione amministrativa dal 100% al 200% per cento del tributo dovuto, con un massimo 516,45 euro. Se la dichiarazione è infedele si applica la sanzione amministrativa dal 50% al 100%. Se l’errore non incide sull’ammontare dell’imposta si applica la sanzione amministrativa fino a 258,23 euro. La sanzione si applica per la mancata esibizione o trasmissione di atti o documenti. Le sanzioni sono ridotte a un quarto se, entro il termine per ricorrere alle commissioni tributarie, interviene adesione del contribuente con il pagamento del dovuto. RICORSI: contro l’avviso di liquidazione, l’avviso di accertamento, il provvedimento che irroga le sanzioni, il ruolo può essere proposto ricorso. INCENTIVI ALL’EFFICIENZA: il comune può erogare agli uffici interessati all’Ici dei compensi incentivanti collegati al raggiungimento dei prefissati obiettivi di gettito, con particolare riferimento al recupero dell’evasione. Severamente vietato non partecipare!! L’A.S.L. MI 2 ha avviato nel Comune di San Zenone lo screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella che interesserà le 328 donne residenti di età compresa tra i 50 e i 69 anni. Il programma si propone l’obiettivo di sconfiggere una malattia molto diffusa e molto temuta che, se diagnosticata precocemente, può essere affrontata con interventi medici limitati che garantiscono alte prospettive di guarigione o di lunga sopravvivenza in buone condizioni generali. Per diagnosi precoce si intende l’in- INTEGRAZIONE LAVORATIVA: ASL e Comune alleati perché tutti davvero possano sentirsi uguali Il consiglio comunale ha delegato all’Asl Milano 2 i servizi di inserimento e integrazione lavorativa dei soggetti appartenenti alle fasce deboli, cioè svantaggiati nella ricerca, nel mantenimento e nel miglioramento del proprio posto di lavoro: disabili, chi ha deficit intellettivi, pazienti psichiatrici, immigrati, persone che hanno avuto problemi di carcere o tossicodipendenza. Sono previste anche semplici consulenze a privati o anche aziende. Si tratta di un compito che istituzionalmente spetta all’ente locale (cioè al comune), ma che inevitabilmente deve essere nei fatti attuato da un’équipe specializzata, che racchiude diverse competenze: psicologo, assistente sociale e operatore della mediazione. Il principio della delega di funzione viene altresì considerato, in ambito socio-sanitario, come un criterio indispensabile per raggiungere gli obiettivi di qualità e di efficienza nella gestione dei costi che inevitabilmente le competenze comportano, dividuazione di tumori in fase ancora iniziale quando cioè la lesione non é ancora rilevabile alla palpazione e non ha ancora dato segni clinici della sua presenza. La diagnosi precoce viene attuata offrendo alle donne la possibilità di sottoporsi gratuitamente alla mammografia presso il reparto di radiologia dell’Ospedale di Vizzolo Predabissi, in giornate ed orari appositamente dedicati. Le donne verranno invitate mediante una lettera personalizzata contenente tutte le indicazioni per eseguire la mammografia, il cui esito verrà successivamente recapitato per lettera all’interessata. soprattutto se in relazione a utenze numericamente limitate, ma non per questo meno meritevoli per quanto riguarda la tutela dei diritti, a cominciare da quello al lavoro, su cui si basa peraltro la dignità del cittadino nella Costituzione italiana. Gli interventi spaziano dal tirocinio alle borse lavoro, con periodi di affiancamento lavorativo o monitoraggio, fino all’erogazione di contributi alle aziende, da quelli per l’integrazione del salario a quelli per adeguare il posto di lavoro, per esempio nei confronti di chi ha disabilità fisiche. L’Asl elabora un preventivo di gestione, operando in nome e per conto del comune che attua la delega, ed è tenuta a seguire un preciso modello di comportamento e a fornire un rendiconto anche economico dell’attività. Questa prima delega ha una durata annuale, ed è garantita la continuità operativa dei servizi già in essere al momento della stipula del contratto, con criteri di progressività negli adeguamenti al nuovo sistema. In caso di adesione di altri comuni al conferimento della medesima delega, la maggioranza dei comuni già convenzionati può esprimere il proprio parere, vincolante, a proposito di tempi e modi delle nuove adesioni, in quanto gli altri enti sono tenuti a conferire sia attività, sia risorse. Gli approfondimenti, che si rendessero necessari dopo la mammografia, vengono garantiti in tempi brevi, seguendo una via preferenziale. Non é necessaria l’impegnativa del medico curante e anche gli eventuali esami di approfondimento sono esenti dalla corresponsione del ticket. Per informazioni sul programma e per aderire spontaneamente allo screening le donne interessate possono rivolgersi al numero verde 800.940.007 (Centro Operativo Screening). Dott. Luigi Fantini L’ospedale di Melegnano La delega può essere finanziata sia attraverso i finanziamenti regionali del Fondo sociale, sia attraverso le risorse proprie del comune, chiamato a integrare quanto eventualmente non coperto dalla regione. I costi per personale e struttura vengono ripartiti in base alla popolazione, quelli per Inail, integrazioni salariali e borse lavoro vengono invece imputati al comune di residenza dell’utente. Sono previsti incontri di verifica, e il servizio viene coordinato dal direttore sociale, attualmente, per l’Asl Milano 2, il dottor Giuseppe Inì. L’accesso al servizio avviene esclusivamente su segnalazione scritta dei servizi sociali del comune, cui seguono un approfondimento diagnostico e l’elaborazione del progetto mirato per ciascuna persona assistita. 11 SAN ZENONE OGGI SAN ZENONE OGGI OPERAZIONE SICUREZZA IL 730? SI FA IN COMUNE LE RICETTE DELLA PRIMAVERA Sentirsi più sicuri in casa propria e anche per la strada: questo è uno degli obiettivi dell’amministrazione per quest’anno 2002. E’ stato istituito il servizio di assistenza fiscale presso la sede comunale: su proposta del sindaco, alla fine di gennaio la giunta ha infatti deliberato che per quest’anno venga attivata, in fase sperimentale, l’assistenza fiscale presso un locale messo a disposizione dal municipio. Il servizio è relativo ai modelli 730 e Unico, e non si può quindi sostituire all’attività del commercialista per le gestioni complesse, quali quelle delle attività imprenditoriali. Per questo incarico è stato scelto il Caf della Cgil di Lodi Cremona, più precisamente la società Centro servizi Cgil, che espleta appunto già da anni questo delicato compito di assistenza ai cittadini. A cura di Alvira Tirloni, vice Presidente della commissione biblioteca POLIZIA MUNICIPALE: abbiamo consolidato e ampliato sia il servizio di vigilanza notturna sia il servizio di pattugliamento pomeridiano e serale in consorzio con i comuni limitrofi e di concerto con gli interventi della pattuglia delle forze dell’ordine, carabinieri compresi. Viene ottimizzata la rotazione sui due turni del personale di polizia municipale, istituito lo scorso anno con l’assunzione del secondo vigile, con l’obiettivo di migliorare il controllo e la vigilanza sulla nostra comunità. Riteniamo che si debba perseguire questo percorso sia in termini ambientali, sia in termini di infrazioni del codice della strada, per elevare il grado di sicurezza e tranquillità dei nostri cittadini. VIGILANZA NOTTURNA: il servizio attivato a livello sperimentale dal maggio scorso viene ulteriormente aumentato per coprire 12 mesi di intervento, sette giorni su sette. L’amministrazione ritiene che la sicurezza e la tranquillità dei cittadini debbano essere tutelati in modo capillare. LO SPORTELLO SARA’ ATTIVO DAL GIORNO 8 AL GIORNO 11 DI APRILE, dalle ore 9 alle 12 • PREVIO APPUNTAMENTO • Ciascun utente verserà al comune 26 euro (50.000 lire) per ogni pratica. Trattandosi di un servizio socialmente utile, tale spesa potrà essere rimborsata sulla base della situazione economica degli utenti. BRAVI, BRAVISSIMI! I primi dossi salva pedoni NON SI CORRE FRA LE CASE: sono stati realizzati in via sperimentale tre passaggi pedonali con dossi moderatori di velocità lungo le principali vie del paese (Dante, Milano e Garibaldi) per salvaguardare la sicurezza dei pedoni e limitare la velocità delle auto. In base al risultato verranno realizzati anche in altre zone. PREDABISSI di R. Ganzerli ONORANZE FUNEBRI Funerali - Cerimonie - Tumulazioni - Trasporti Vizzolo Predabissi - Via delle Betulle 10 (Strada Cerca) Melegnano - Via Dezza, 74 PREVENTIVI SENZA IMPEGNO TELEFONO DIURNO E NOTTURNO 02.98230446 12 Sono state consegnate sabato 9 marzo le venti borse di studio per i “bravissimi” di San Zenone, gli studenti che lo scorso anno avevano conseguito le licenze medie con la votazione massima di “ottimo”, oppure che, alle superiori o alle scuole professionali, abbiamo portato a casa pagelle di fine anno con una media superiore al 7, o ancora che abbiano conseguito la maturità con almeno 70 punti. Fra i criteri di assegnazione adottati dal comune anche una graduatoria delle situazioni economiche familiari: il criterio ispiratore di questo riconoscimento, ormai una tradizione per il comune di San Zenone, é infatti quello di voler essere anche un pur piccolo contributo alle spese per la carriera scolastica. Ciascuna borsa di studio consiste in un assegno di 258,22 euro (pari a mezzo milione di lire). La cerimonia di consegna si é tenuta nell’aula consiliare del municipio, alla presenza del sindaco Mario Rota e dell’assessore all’istruzione Ettore Zaninelli. I bravissimi di quest’anno sono Jessica Rombolacci per la licenza media, per la maturità Antonella Baccigaluppi, Anna Iovino e Stefania Scuotto, per gli altri anni delle superiori Alessandro Baccigaluppi, Simona Bernocco, Ilaria Bufano, Valeria Fraschini, Fabio Grilli, Marica Massari, Tania Mella, Laura Merli, Denita Michelini, Simone Monopoli, Roberto Ognissanto, Giuseppe Pacilli, Veronica Pacilli, Stefano Petrella, Daniel Rodelli e Alberto Varenna. Alla primavera non si resiste,viene una gran voglia di rinnovare tutto. Primavera: Buoni propositi. Insomma, parola d’ordine: Tanta allegria ..E tanta voglia di uscire dopo un lungo e freddo inverno. E allora; forza ,andiamo nei prati o in bicicletta o a piedi in questa stagione è il momento di raccogliere le erbette commestibili più tenere per depurarsi e insaporire insalate ancor più gustose. Impariamo a conoscerle insieme: Tarassaco. Molti lo conoscono come Dente di leone”. Diffusissimo, molto diuretico e depurativo, si consuma sia cotto che crudo. Il mio consiglio è di raccogliere le piantine appena cresciute. Con l’aiuto di un coltellino scalzando il fittone, perché la base bianca delle foglie, se ancora tenera è la più gustosa. In insalata, io aggiungerei alcuni cubetti di pancetta rosolata. Crescione. Cresce lungo le sponde dei corsi d’acqua: le foglioline, piuttosto acidule e piccanti, si usano in insalata o nelle minestre. Questa piccola erba, ha delle grandi doti: contiene fosforo, manganese, iodio e calcio. Rucola. Il consumo di quest’erba spontanea è ormai diffusissimo per il suo sapore speziato e le sue Proprietà diuretiche, e la ritrova, coltivata, da qualsiasi ortolano. Ma quella raccolta nei prati ha un sapore molto più intenso e piccante. Le foglie più giovani e tenere sono buonissime anche da sole, o aggiunte a tanti altri piatti. Io consiglio di aggiungerla molto sminuzzata nelle patate bollite e fare un bel piatto di gnocchi. Sarà un successo assicurato. Pimpinella. Cresce a ciuffi in zone erbose o rocciose, anche secche; le foglioline, frastagliatissime, sono ricche di vitamina C e danno alle insalate un sapore lievemente pungente, che ricorda vagamente il cetriolo. Si possono usare anche per aromatizzare i formaggi freschi. Riunione di famiglia, allargata agli amici: si festeggia un compleanno, una prima comunione o semplicemente la primavera….L’importante è passare una giornata insieme. Avvolti dal primo, delicato sole e dall’atmosfera soft e raffinata per un invito in giardino, sul terrazzo, anche semplicemente sul vostro balconcino. Per una straordinaria composizione, un centrotavola a sorpresa, facilissimo da realizzare ma da preparare con qualche giorno di anticipo per dare modo all’erba di crescere…. L’unica attenzione è quella di maneggiare con delicatezza i gusci delle uova durante le varie operazioni di svuotamento e di coltivazione. Per portarle in tavola, perfetto il nido di paglia . Nelle uova svuotate metterete un po’ di terra qualche filo di erba e alcune violette e margherite. Fantasie di fiore in fiore, per un’insalata d’effetto aggiungete alle classiche foglie verdi e al mais corolle di violette. Ma potete inventare nuove composizioni che hanno come base sempre le foglie verdi, da arricchire con corolle di nasturzi, fiori e foglioline di menta, fiori di salvia e di aglio, ben puliti dalle parti verdi. Insalata alla borragine, ingredienti: un cespo di insalata riccia, fiori di borragine, petali di calendula, nasturzi. Insalata alle violette, ingredienti: un cespo di lattuga, foglie di rucola, peperone, mais, violette. Preparazione: mescolate le verdure, ben pulite e tagliate a pezzi, quindi appoggiate le corolle di fiori sopra il resto dell’insalata. Condite solo all’ultimo momento con una vinaigrette fatta di olio extravergine di oliva, limone e sale ben emulsionati. Un’idea originale, per stupire i vostri amici, sarà quello di preparare dei gustosi e svariati panini e servirli in modo elegante e inusuale, ma anche pratico e igienico, incartate ciascun panino in carta alimentare o in carta velina e chiudete il “pacchetto” con un nastro bianco possibilmente di raso. In questo modo potete confezionare i panini con un po’ di anticipo e lasciarli all’aperto al riparo degli insetti. Disponeteli su un piatto da portata o un vassoio. E per i bambini golosi dei biscotti facili facili da fare in poco tempo Biscotti di zia Celeste Ingredienti: 250 g di zucchero, 750 g di farina bianca, 15 di bicarbonato di ammonio, tre uova, 1/8 l di latte, tre cucchiai grossi d’olio,mezzo limone, spremuto, un pizzico di sale. Mescolate in una zuppiera lo zucchero con le uova, il succo di mezzo limone, il sale, la farina e poi il latte tiepido in cui avrete sciolto il carbonato di ammonio. Amalgamate con cura, poi sull’asse fatene tante strisce appiattite. Tagliate a bastoncini. Ungete una teglia e disponetevi i biscotti ben distanziati perché crescono molto cuocendo. Infornate a fuoco ben caldo. Termostato del forno a 250°C. Biscotti Delicati Ingredienti: 10 uova, 200 g di zucchero, 200 g di farina, un limone, zucchero a velo. Lavorate i tuorli con lo zucchero, la buccia grattugiata del limone, il succo del limone. Incorporate la farina, poi gli albumi montati a neve. Ungete un latta e disponetevi, a pallina un po’ schiacciate, questi biscotti. Mettete in forno a calore tenue e lasciate cuocere. Quando li togliete lasciateli raffreddare e poi cospargeteli di zucchero a velo. BIBLIOTECA DI SAN ZENONE AL LAMBRO Via Visconti, 2 - Tel. 02 98870311 ORARI DI APERTURA lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì 16,00-19,00 15,00-18,00 16,00-19,00 15,00-18,00 16,00-19,00 13 IL DIARIO DELL’AMMINISTRAZIONE I LAVORI DELLA GIUNTA Sedute di ottobre 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 Copertura del posto di istruttore cat. C - area amministrativa dei servizi al cittadino e scolastici tramite mobilità, ex art. 30 D. Lgs. 165/01. Modifica quadro economico lavori di ristrutturazione Palazzo Tre Porte. Incarico ufficio tecnico per realizzazione deposito cicli e motocicli. Progetto di realizzazione deposito cicli e motocicli. Progetto esecutivo per realizzazione dissuasori di velocità. Nomina componente commissione ecologia. Nomina componenti commissione trasporti. Approvazione integrazione contratto integrativo decentrato anni 1999/2001. Atto di indirizzo in materia di finalizzazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività. Esame e adozione del programma dei lavori pubblici e relativo elenco annuale. Approvazione rimborso economo comunale. Conferimento incarico Sig.ra Schiavi Fedra per insegnamento dell’attività motoria presso la locale scuola elementare – a.s. 2001-2002. Conferimento incarico direzione didattico – artistica della locale Scuola Civica di musica. Approvazione disciplinare (A.S. 2001/2002). Conferimento incarico insegnanti Scuola Civica di musica: Approvazione disciplinare. Modifica al piano risorse ed obiettivi. Esame e approvazione progetto definitivo sistemazione ed abbattimento barriere architettoniche marciapiede di via Dante. Nomina componenti Commissione Sport. SAN ZENONE OGGI Maggioranza Rota Mario Zanelli Ettore Manzoni Ursula Cuoccio Raffaele Gurrisi Filippo Tessera Enrico Montoleone Stefano Rossini Barbara D’Agostino Giuseppe Minoranza Bussola Maurizio Zenone Marco Cattaneo Paolo } Fedeli Sergio 155 156 157 158 159 160 161 162 Proroga contratto a tempo determinato per la copertura del posto di collaboratore amministrativo cat. B.3 - area tecnica -. Integrazioni alla delibera 146 del 16.10.2001 avente ad oggetto “Esame ed adozione dei programmi dei lavori pubblici. Indizione selezione interna per la copertura di n. 1 posto di specialista di vigilanza della polizia municipale e locale cat. D 1. Adeguamento tariffe concessioni cimiteriali. Adesione ai progetti di intervento predisposti dal Comune di Melegnano, in applicazione della L. 40/98 e 45/99. Adesione al progetto di intervento predisposto dal Comune di Vizzolo P. in applicazione della L. 45/99. Assenso alla mobilità del dipendente C.G. verso il Comune di Melegnano. Acquisto caravan per piazzola ecologica. Indizione 9° bando di concorso integrativo per l’aggiornamento della graduatoria valevole ai fini dell’assegnazione di alloggi di Edilizia residenziale pubblica. Dicembre 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 Proroga contratto a tempo determinato per la copertura di n. 1 posto di esecutore cat. B.1 Ufficio Tributi . Determinazione del punteggio per la valutazione dei risultati delle prestazioni dei responsabili di servizio. Erogazione finanziamenti per attrezzature religiose (L.R. 20/92). Erogazione di contributi a favore di enti ed associazioni – Anno 2001. Utilizzo del Fondo di Riserva previsto nel bilancio di previsione 2001. Approvazione bando concorso di idee. Approvazione del Regolamento Comunale per la costituzione e la ripartizione del fondo incentivante di cui all’art. 18 comma 1 Legge 109/94. Assegnazione alloggio di proprietà comunale alla signora D.M.C. Proroga contratto per servizio sgombero neve (stagione 2001-2002). Presa d’atto bozza convenzione per utilizzo aule scuola elementare. Scorrimento della graduatoria per la copertura di n. 1 posto di autista-conducente-messo. Determinazione addizionale comunale IRPEF anno 2002. Ricorso in appello della Sig.ra V.D. contro il Comune di San Zenone al Lambro. Rinnovo incarico all’avvocato Sarah Aleotti di San Donato Milanese DS IND DS DS IND IND DS DS DS Gruppo “Tempo futuro” Gruppo “Lavorando insieme per cambiare” LA GIUNTA • Sindaco Mario Rota •Vicesindaco Ass. Pubb. Istruzione e Sport Ettore Zanelli • Assessore Ecologia e Trasporti MUNICIPIO ........................................................ POLIZIA MUNICIPALE........................................ CARABINIERI .................................................... CARABINIERI PRONTO INTERVENTO ............ POLIZIA STRADALE .......................................... VIGILI DEL FUOCO............................................ VIGILI DEL FUOCO............................................ PRONTO SOCCORSO ...................................... GUARDIA MEDICA ............................................ CROCE BIANCA ................................................ OSPEDALE PREDABISSI .................................. PRENOT. PRESTAZIONI SANITARIE USSL ...... CONSULTORIO FAMILIARE .............................. CROCE ROSSA ITALIANA ................................ PROTEZIONE CIVILE ........................................ FARMACIA.......................................................... POSTA ................................................................ BIBLIOTECA ...................................................... ENEL .................................................................. METANO NORD ................................................ UFFICIO COLLOCAMENTO .............................. TELECOM .......................................................... PARROCCHIA .................................................... PARROCCHIA .................................................... PARROCCHIA .................................................... SCUOLA MATERNA .......................................... SCUOLA ELEMENTARE .................................... SCUOLA MEDIA ................................................ SCUOLA MEDIA ................................................ SCUOLA MEDIA ................................................ CENTRO ACCOGLIENZA SABBIONA .............. POLISPORTIVA .................................................. FERROVIA INFORMAZIONI .............................. BANCA POPOLARE DI LODI ............................ CARIPLO ............................................................ BANCA CREDITO COOPERATIVO LAUDENSE L’ANAGRAFE INFORMA I cittadini che per ragioni di privacy non volessero comparire nella presente rubrica sono pregati di comunicarlo agli uffici del comune, che procederanno tempestivamente a eliminare i loro nominativi dall’elenco destinato a essere pubblicato su San Zenone Oggi. DECEDUTI BIANCARDI MADDALENA BRUSCHI MARTINA PANDINI ADA MARIA BEGNIS DIRCE PARMINI ALDO MATRIMONI PISCITELLO GIUSEPPE con PORRU CINZIA CANEVARI ANDREA con TESSARO CINZIA TARGHETTI WALTER con MOCA LUCIANA CHIAVERI ENRICO con BEGO KATARINA SEDUTA DEL CONSIGLIO - 11/12/2001 ASSENTI: Fedeli - Monteleone 55 56 57 58 14 Comunicazioni del Sindaco. Lettura e approvazione verbali della seduta precedente. Esame ed approvazione regolamento per l’applicazione dell’Imposta Comunale sugli Immobili. Piano di recupero Cascina Cattaneo. Esame richiesta di revoca deliberazione CC.32 del 28.06.2001Provvedimenti conseguenti. Interrogazione del gruppo consiliare “Tempo Futuro” sul tema: Situazione dei lavori inerenti il Centro Polivalente Sport e Tempo Libero La Locomotiva. P.zza A. Moro ........................................ P.zza A. Moro ........................................ Via delle Robinie - Melegnano.............. .............................................................. Melegnano ............................................ Lodi ...................................................... EMERGENZA ...................................... EMERGENZA ...................................... Largo Crocetta - Melegnano ................ Largo Crocetta - Melegnano ................ Vizzolo Predabissi ................................ Vizzolo Predabissi ................................ Melegnano ............................................ Lodi ...................................................... San Zenone al Lambro ........................ San Zenone al Lambro ........................ San Zenone al Lambro ........................ San Zenone al Lambro ........................ Lodi ...................................................... Copiano (PV) ........................................ S.Donato Milanese................................ Milano .................................................. San Zenone al Lambro ........................ Santa Maria .......................................... Sordio.................................................... San Zenone al Lambro ........................ San Zenone al Lambro ........................ Melegnano ............................................ Tavazzano ............................................ Vizzolo .................................................. San Zenone al Lambro ........................ San Zenone al Lambro ........................ Melegnano ............................................ San Zenone al Lambro ........................ San Zenone al Lambro ........................ San Zenone al Lambro ........................ Tel. 02.98870024 - Fax 02.987736 Tel. 02.98870024 Tel. 02.9834051 Tel. 112 Tel. 02.326781 Tel. 0371.412222 Tel. 115 Tel. 118 Tel. 02.9833351 Tel. 02.9833351 Tel. 02.98051 Tel. 02.98052888 Tel. 02.9836691 Tel. 0371.411411 Tel. 02.98870024 Tel. 02.98870133 Tel. 02.987743 Tel. 02.98870311 Tel. 0371.4541 - servizio guasti 0371.430283 Tel. 0382.968600 Tel. 02.5272177 Tel. 187 Tel. 02.98870019 Tel. 02.98870142 Tel. 02.9810264 Tel. 02.98870259 Tel. 02.98870177 Tel. 02.9832887 Tel. 0371.470219 Tel. 02.9832961 Tel. 02.98870392 Tel. 02.987441 Tel. 02.9834045 Tel. 02.98870056 Tel. 02.98874010 Tel. 02.987481 SERVIZI PUBBLICI - ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO UFFICIO ANAGRAFE 09.00 - 11.00 15.00 - 16.30 11.00 - 12.30 17.00 - 19.00 09.00 - 11.00 15.00 - 16.30 09.00 - 11.00 15.00 - 16.30 09.00 - 11.00 15.00 - 16.30 09.00 - 12.00 UFFICIO SEGRETERIA SERVIZI SOCIALI SCOLASTICI 09.00 - 11.00 15.00 - 16.30 09.00 - 11.00 15.00 - 16.30 09.00 - 11.00 15.00 - 16.30 09.00 - 11.00 15.00 - 16.30 09.00 - 11.00 15.00 - 16.30 CHIUSO UFFICIO RAGIONERIA UFFICIO TRIBUTI CHIUSO 09.00 - 12.30 17.00 - 18.30 CHIUSO 17.00 - 18.30 CHIUSO 09.00 - 12.00 UFFICIO TECNICO CHIUSO 09.00 - 12.30 17.00 - 18.30 CHIUSO 17.00 - 18.30 CHIUSO 09.00 - 12.00 16.00 - 19.00 15.00 - 18.00 16.00 - 19.00 15.00 - 18.00 16.00 - 19.00 BIBLIOTECA ASSISTENTE SOCIALE 17.00 - 19.00 17.00 - 19.00 ORARIO RICEVIMENTO AMMINISTRATORI NATI ROSSI MATTEO - VEDOVELLI ANDREA PARISI ELENA - RANDO FRANCESCO SORRENTINO GIUSEPPE URSO NICHOLAS SERGIO ROMEO DANIELE - BENIVEGNA SIMONE BARONE ALESSANDRO LOSI ARIANNA - NESPOLI ENRICO AUDINO ELEONORA ANGIOLINI MARTINA ARDIGO’ ELISA VALERIO SOFIA BIANCHI STEFANO INFORMAZIONI DI SERVIZIO NUMERI TELEFONICI DI PUBBLICA UTILITÁ IL CONSIGLIO Novembre 154 SAN ZENONE OGGI MARTEDI’ SINDACO GIOVEDI’ 10.00 - 11.00 Rota Mario VICESINDACO e ASSESSORE Pubblica Istruzione e Sport Zanelli Ettore ASSESSORE Ambiente, Ecologia, Trasporti D’Agostino Giuseppe SABATO 17.00 - 18.00 17.00 - 18.00 10.00 - 11.00 17.00 - 18.00 17.00 - 18.00 10.00 - 11.00 15 INFORMAZIONI DI SERVIZIO SAN ZENONE OGGI SS. MESSE DOMENICALI PARROCCHIA S.ZENONE 8.30 - 10.30 - 17.30 PARROCCHIA SANTA MARIA 10.00 PARROCCHIA SORDIO 8.00 - 11.00 - 17.00 ORARIO TRENI (*soppresso nei giorni festivi) S. ZENONE - LODI 0.10 - 5.14* - 6.31 - 7.55* - 9.07* - 9.40* - 11.20* - 12.47 - 13.59 14.51* - 15.43 - 16.45 - 18.00* - 18.38 - 18.52* - 19.29* - 21.00 21.51 - 22.59 S. ZENONE - MILANO 5.15 - 6.01* - 6.30* - 6.55 - 7.32* - 8.31* - 12.40* - 13.10* 14.25 - 16.07 - 17.15* - 18.08 - 19.21 - 21.17 - 22.17 ORARIO ANNUALE LINE s.p.a. IN VIGORE DAL 4 MARZO 2002 NOTA: LUNEDI’/MARTEDI’/MERCOLEDI’/VENERDI’ TRANSITA A SORDIO SCOL INV EST FER 5 SI EFFETTUA NEL PERIODO SCOLASTICO SI EFFETTUA NEL PERIODO INVERNALE SI EFFETTUA NEL PERIODO ESTIVO SI EFFETTUA DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ FERIALE SI EFFETTUA DAL LUNEDI’ AL SABATO FERIALE FER 6 NEI GIORNI FESTIVI TUTTO IL SERVIZIO È SOSPESO Belloni UNIPOL ASSICURAZIONI I vostri valori sono i nostri valori BOLGIANI A. & OCCHINI V. AGENZIA GENERALE S. GIULIANO MILANESE Via Princioli, 36 Tel. 02.9848286/7 - Fax 02.98240535 onoranze funebri Melegnano - Via Dezza, 47 - Tel. 02.98.30.148 Vizzolo Predabissi - P.zza Puccini, 36 Via Lombardia, 11 (Loc. Bernarda) - Tel. 02.98.23.20.63 TELEFONO NOTTURNO E DIURNO 02.98.31.945 I A N UOVA T ERMOIDRAULICA s.n.c. AGENZIE PRINCIPALI SESTO ULTERIANO: Via della Vittoria, 28 Tel. 02.9881040 MELEGNANO: Via Roma, 6 Tel. 02.98231282 - Fax 02.98236261 LODI VECCHIO: Via IV Novembre, 6 Tel. 0371.464141 16 ESPERTA IN IMPIANTI IDRO-TERMO-SANITARI GAS - TRATTAMENTO ACQUE E CLIMATIZZAZIONE CIVILI ED INDUSTRIALI di DANILO GAVIRAGHI & C. Via G. DI VITTORIO, 4 - VIZZOLO PREDABISSI (MI) Tel. 02.9831751 - Cell. 335.7821148 - 335.7821149