CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE SEDIMENTARIE Le rocce sedimentarie, dal punto di vista compositivo, sono costituite fondamentalmente da tre componenti presenti in quasi tutte le proporzioni: - componenti terrigeni: generati dalla disgregazione e frammentazione di rocce preesistenti generalmente esposte in un’area continentale (granuli di quarzo e feldspato, minerali pesanti, lamelle di mica, minerali argillosi, frammenti di calcare e selce, ecc...); - componenti allochimici: generati per precipitazione chimica o secrezione organica (gusci interi o in frammenti, ooliti, granuli di glauconite, cristalli di aragonite, di gesso, ecc...); - componenti ortochimici: veri e propri precipitati chimici (minerali evaporitici, cementi, concrezioni, minerali di sostituzione, ecc...). 1 Le rocce sedimentarie, dal punto di vista sedimentologico, possono essere suddivise in quattro gruppi principali: - rocce a tessitura particellare o granulari: sono costituite da elementi singoli e separati che subiscono trasporto e vengono accumulati (rocce terrigene o epiclastiche: conglomerati, arenarie, argille; rocce piroclastiche: tufi, ialoclastiti; rocce allochimiche: molti calcari, certi depositi evaporitici o silicei) Þ sistema poroso; - rocce a tessitura cristallina: derivano essenzialmente da processi chimici (salgemma, anidrite, certi calcari concrezionati, molte dolomie epigenetiche, ecc...) Þ non esiste un sistema di pori; - rocce biocostruite: sono accresciute in situ fabbricate interamente da organismi (alghe, coralli, briozoi) Þ estremamente porose; - rocce residuali: si formano in situ per degradazione o decomposizione di materiali preesistenti (suoli, carbone, ecc...) Þ possono essere porose. 2 3 COMPONENTI TESSITURALI Il 90% dei sedimenti appartiene al gruppo con tessitura particellare: L’impalcatura granulare (granuli), il fango detritico (matrice) ed i precipitati chimici (cemento) sono gli elementi portanti di molte rocce sedimentarie. 4 IMPALCATURA Può essere costituita da particelle di natura clastica o da particelle derivanti dalla frammentazione di strutture organiche o infine da rocce biocostruite, accresciutesi in situ, mediante secrezione biochimica di carbonato di Ca. Sistema di pori Þ può anche essere di origine secondaria (dissoluzione selettiva) MATRICE Definita in rapporto al ruolo dell’intelaiatura granulare. Rocce carbonatiche Þ fango carbonatico (micrite); Rocce terrigene Þ silt (limo) e argilla. Può riempire totalmente o parzialmente il sistema di pori. Se la matrice diventa il componente principale della roccia e i granuli presenti non sono in contatto tra di loro Þ roccia fango-sostenuta. CEMENTO Precipitato chimico che occlude parzialmente o del tutto le cavità: - Rocce carbonatiche Þ calcite, più raramente dolomite; - Rocce terrigene Þ calcite, quarzo; - Altri tipi di cemento Þ minerali evaporitici (gesso, anidrite, sale). 5 ROCCE SILICOCLASTICHE Le rocce terrigene silicoclastiche vengono distinte in base alla dimensione dei granuli. 6 SCALA GRANULOMETRICA Nel 1898 Udden propose una scala dimensionale in progressione geometrica di ragione 2 che partiva dal valore di 1 mm (quindi i limiti delle classi erano 1, 2, 4, 8, 16, 32, 64, ecc...). La scala è stata modificata da Wentworth (1922) ed è tuttora in uso. 7 CONGLOMERATI E BRECCE Conglomerato Þ ghiaia cementata (accumulo consolidato di ciottoli più o meno arrotondati); Breccia Þ Roccia sedimentaria formata da ciottoli o frammenti litici più o meno spigolosi. L’origine è varia: può infatti formarsi per deposizione dopo breve trasporto, in situ, o per fenomeni di carattere tettonico. Brecce di collasso Þ Sono il risultato di collassi o sprofondamenti di strati rocciosi a causa della rimozione di materiali altamente solubili ad essi associati. 8 CLASSIFICAZIONE DEI CONGLOMERATI E DELLE BRECCE I conglomerati e le brecce si possono dividere in extraformazionali (extrabacinali) ed intraformazionali (intrabacinali). In base all’intelaiatura, si possono suddividere in: - ortoconglomerati Þ impalcatura clasto-sostenuta; - paraconglomerati Þ matrice dominante di materiale fine in cui i clasti maggiori sono flottanti. In base alla composizione si possono suddividere in: - oligomittici Þ costituiti da ciottoli con litologia uniforme, materiali molto resistenti: selce, quarziti, quarzo filoniano; - polimittici Þ costituiti da una notevole varietà di tipi litologici; esempio: tilloidi, diamictiti, pebbly mudstone e megabrecce) 9 ARENITI Arenite Þ Sedimenti particellari aventi la taglia della sabbia (2 - 1/16 mm) A seconda della provenienza si possono distinguere: - areniti intrabacinali Þ si formano all’interno dello stesso bacino; - areniti extrabacinali Þ derivano dall’erosione di rocce preesistenti al di fuori del bacino di deposizione. 10 ARENARIE Criteri classificativi fondamentali: maturità tessiturale e composizionale. I tre componenti più comuni (quarzo, feldspati e frammenti di roccia) formano la base della “classificazione composizionale” che si può rappresentare in un diagramma triangolare. Qtz > 95% Þ quarzareniti Kfs prevalenti e qtz < 75% Þ arcosi Frammenti litici prevalenti Þ litareniti 11 MATRICE DELLE ARENARIE Le arenarie non sono sempre delle areniti pulite, cioè sedimenti costituiti da una impalcatura granulare; esiste una apprezzabile percentuale di silt o argilla come matrice interstiziale. La matrice non è sempre connessa a meccanismi deposizionali primari, ma può essere il risultato di processi postdeposizionali o diagenetici. 12 SCHEMA CLASSIFICATIVO DELLE GROVACCHE 13 ROCCE CARBONATICHE Rappresentano il 20-25% delle rocce sedimentarie, si trovano in tutti i continenti ed in orizzonti stratigrafici che vanno dal Precambrico al Quaternario recente. Differenze rispetto alle altre rocce. - stretta connessione con il mondo biologico; - produzione e deposizioni locali; - diagenesi precoce, continua e penetrante. 14 COMPOSIZIONE DELLE ROCCE CARBONATICHE I più importanti minerali che compongono i sedimenti carbonatici sono: - calcite; - aragonite; - dolomite. 15 CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE CARBONATICHE SCALA GRANULOMETRICA È doppia poiché tiene conto del fatto che le rocce carbonatiche siano costituite sia da particelle trasportate fisicamente (classe a tessitura particellare) sia da mosaici cristallini derivanti da precipitazione chimica diretta o da modificazioni diagenetiche tardive (mosaici neomorfici). Suddivisione dei sedimenti granulari (Grabau) in tre classi principali: - ruditiÞ calciruditiÞ doloruditi - arenitiÞ calcarenitiÞ doloareniti - lutitiÞ calcilutitiÞ dololutiti 16 Scala granulometrica dei carbonati Micrite Þ precipitato ortochimico avente dimensioni granulometriche massime di 4 micron. 17 CLASSIFICAZIONE DI FOLK Si basa sulla constatazione che le rocce carbonatiche sono costituite da tre componenti: - gli allochimici (grani, particelle, ooliti, intraclasti, peloidi); - la matrice (micrite); - il cemento (calcite spatica). Gli allochimici vengono identificati da una abbreviazione. bio Þ grani scheletrici oo Þ ooliti pel Þ peloidi intra Þ intraclasti sono i prefissi della roccia seguiti da micrite (matrice) o sparite (cemento). 18 CLASSIFICAZIONE DI DUNHAM È quella più usata sia nel campo accademico che in quello industriale. La distinzione è fatta in base all’originaria tessitura deposizionale. Dunham fa una distinzione tra i carbonati grano-sostenuti (particelle o grani in contatto tra loro), e quelli fango-sostenuti (i grani sono dispersi e flottanti nella matrice di fango carbonatico). 19 Mudstone Þ micriti pure o al massimo con rari e piccoli granuletti sparsi; Wackestone Þ le particelle costituiscono più del 10% della roccia, sono disperse nella matrice; Packstone Þ tra i grani esiste una certa percentuale di micrite; Grainstone Þ non esiste matrice, e quindi è precipitato il cemento; Boundstone Þ rocce bio-costruite o accresciutesi in situ; Carbonati cristallini 20 DOLOMIE Dolomia: roccia composta prevalentemente dal minerale dolomite CaMg(CO3)2. POROSITÀ Dolomie Þ molto più porose dei calcari (la maggior parte del petrolio estratto dalle rocce carbonatiche proviene dalle dolomie) poichè il processo di dolomitizzazione porta ad una riduzione di volume del 1213%. Densità > 12-13% rispetto alla calcite. Tuttavia secondo Michard (1969) durante il processo di dolomitizzazione non si ha uno sviluppo significativo di porosità. Egli mette l’accento sulla lisciviazione selettiva in dolomie calcitizzate e sulla fratturazione. Le dolomie sono rocce molto fragili che, sottoposte a sforzi tettonici, non tendono a deformarsi plasticamente o a ricristallizzare come i calcari, ma a fratturarsi, anche assai minutamente. 21 EVAPORITI Evaporiti: depositi salini che si formano per precipitazione diretta, da soluzioni concentrate, dette salamoie (brine). Più comuni ed importanti sali minerali conosciuti nelle evaporiti: - gesso (CaSO4-2H2O); - anidrite (CaSO4); - salgemma (NaCl). In base alla composizione chimica, i minerali evaporitici si dividono in cinque gruppi: - cloruri; - solfati; - carbonati; - nitrati; - borati. Evaporiti Þ importanti economicamente sia per il loro valore commerciale, sia perchè sono spesso associate a giacimenti di petrolio, gas e solfuri. 22 SEDIMENTI SILICEI Sono composti essenzialmente da SiO2 biogenica (ad es. spugne, diatomee e radiolari Þ organismi che hanno l’intero scheletro o parti di esso costituito da silice). diatomiti o farine fossili: rocce silicee bianche o giallognole leggerissime, porose e friabili, formate essenzialmente da diatomee e radiolari; tripoli: roccia costituita dall’alternanza di livelli diatomitici e strati marnoso calcarei (formazione ben conosciuta in Italia meridionale ed in Africa). Le rocce silicee vere e proprie sono molto dure, compatte, tenaci e sono costituite da selce. Selce: roccia molto fine, composta da microquarzo (cristalli di pochi micron) e megaquarzo (cristalli fino a 500 micron). 23 La selce si può presentare: - sotto forma di segregazioni nodulari e lentiformi in rocce carbonatiche; - come deposito stratificato. SELCI STRATIFICATE Variamente denominate: - radiolariti; - diaspri (rossi per le inclusioni ematitiche); - ftaniti (grige o nere per la materia organica inclusa); - novaculite (molto pura e bianca a causa del relativamente alto contenuto di acqua extracristallina circa 1%); - porcellanite (tessitura e frattura porcellanacee per la presenza di impurità argillose e calcaree); - opale (silice amorfa) 24 SEDIMENTI FERRO-MANGANESIFERI Rocce sedimentarie con contenuto in ossidi o silicati di ferro > 15% Þ rocce ferrifere (costituiscono i più grandi giacimenti di Fe esistenti sulla Terra). Due gruppi di rocce ferrifere: - banded iron formations (BIF): Precambriano, dette taconiti, potenti alternanze di rocce ferrifere e selci stratiformi; - ironstones: Fanerozoico, normali sedimenti ferriferi, di spessore ed estensione limitata, generalmente oolitici. 25 NODULI ED INCROSTAZIONI Fe- Mn Noduli e incrostazioni ferro-manganesifere sono estremamente abbondanti sui fondali oceanici con tasso di sedimentazione molto basso o spazzati da forti correnti marine (fianchi di rilievi sottomarini, seamounts, guyot, piane abissali). Sono costituiti da goethite e ossidi di Mn; particolarmente interessanti per l’elevato contenuto in metalli quali Co, Ni, Cu, Cr, V, Zn. Tuttavia ancora di difficile sfruttamento economico. Tipici dei cosiddetti hardground giurassici e cretacei Þ facies pelagiche condensate; Es: associati al Rosso Ammonitico e alla Scaglia Rossa cretacea. 26 DEPOSITI FOSFATICI I sedimenti fosfatici (fosforiti) costituiscono materie prime di estrema importanza per l’industria chimica e dei fertilizzanti. Sono prevalentemente composte da fluoroapatite carbonatica: Ca10(PO4,CO3)6F2-3. Il fosforo ha origine da resti di ossa e cartilagini di pesci e crostacei morti in massa, e liberato mediante ossidazione o azione di batteri. Un’altra sorgente di depositi fosfatici è costituita dal guano degli uccelli. 27