Antiossidante ad azione antidiarroica e adsorbente metalli pesanti La nostra risposta per aiutare la barriera intestinale è: XEOLINT ® PhytoItalia Componenti particolari Azioni terapeutiche Probiotici ad elevata adesività Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei, Lactococcus lactis subsp. lactis, Bifidobacteria spp Prebiotici F.O.S. e inulina Colostro Per apportare le immunoglobuline necessarie all’intestino (nonché EGF - Epidermal Growth Factor), Lattoferrina, Lisozima, Lattoperossidasi Zeolite (clinoptilolite) Per potenziare l’attività del Lactobacillus acidophilus e del Bifidobacterium bifido. Potente adsorbente su micotossine e su tossine batteriche. Antidiarroico e antiossidante per eccellenza L-Glutammina Fonte energetica del sistema immunitario per linfociti e macrofagi; importante elemento per la costruzione del tessuto muscolare ed intestinale L-Metionina Azione acidificante per combattere le disbiosi intestinali e la proliferazione batterica a livello renale. Aumento efficacia batterica con zeolite (clinoptilolite) (-) - inibizione della crescita/ (+) incremento della crescita B. bifidum L. acidophilus 7 6 5 4 3 2 1 0 1% 2% 0,50% 0,25% Concentrazione in % di zeolite B. bifidum L. acidophilus 2% 1,82 2,35 1% 2,64 2,35 0,50% 5,47 1,79 0,25% 6,07 1,79 Schema immunoglobuline colostro Percentuale mediaLuogo di sintesi delle Ig IgG1 85%Essenzialmente siero IgG2 4% 50% mammella 50% siero IgM 7% 50% mammella 50% siero IgA 4% 50% mammella 50% siero 1. DENOMINAZIONE della specialità XEOLINT® XEOLINT®340 mg. 2. Composizione qualitativa e quantitativa XEOLINT®, 30 capsule da 340 mg. Ogni capsula contiene: Colostro bovino 70 mg, Lactobacillus acidophilus 32.65 mg, Lactobacillus rhamnosus 6.70 mg, Lactococcus Lactis 9.55 mg, Bifidobacterium longum 9.55 mg, Bifidobacterium bifido 3.85 mg, Bifidobacterium Breve 6.70 mg, L-Glutammina 50 mg, L-Metionina 1 mg, Zeolite (Clinoptilolite) 150 mg, Gelatina. NON CONTIENE ECCIPIENTI. 3. Informazioni tecniche 3.1 Indicazioni d’uso XEOLINT® è indicato per il trattamento delle seguenti problematiche: • Alterazione della permeabilità intestinale • Diarree di origine batterica • Meteorismo • Infezioni batteriche e micosi • Intossicazione da metalli pesanti • Stabilizzazione e regolazione dell’attività dell’apparato digerente con eliminazione o recupero da alterazioni o sintomi quali pirosi e ulcere duodenali Per uso esterno (XEODERM®) • Infezioni fungine con rapida e completa eliminazione di micosi cutaneo-mucose (candida e altre) • Seborrea • Dermatiti • Herpes • Psoriasi 3.2 Posologia e modo di somministrazione XEOLINT® capsule viene somministrato per uso orale e può essere assunto indipendentemente dai pasti. Comunque se ne consiglia per una maggiore efficacia la somministrazione prima dei pasti per un migliore assorbimento ed una migliore afficacia. Si consigliano i seguenti schemi: - diarree, disbiosi intestinale, problemi di permeabilità intestinale, 1 capsula 3 volte al giorno - infezioni batteriche e micosi, 4 capsule al giorno, 2 al mattino e 2 alla sera per 5 giorni; successivamente 3 capsule al giorno - intossicazioni alimentari e da metalli pesanti: 3 capsule al giorno per almeno 2 mesi - problemi al tratto gastro-digerente: 1 capsula prima dei 3 pasti principali È necessario sentire il parere del medico in caso di uso prolungato (6-8 settimane). Non assumere in caso di patologie epatiche o renali, in gravidanza e sotto i 12 anni di età se non dopo aver consultato il medico. 4. CONTROINDICAZIONI E INTERAZIONI CON ALTRI MEDICINALI La Zeolite (clinoptilolite) è usata come adiuvante di vaccini, per l’assorbimento di glucosio (potenziale medicamento per pazienti diabetici) (Conception-Rosabal et al, 1997). La tossicità orale acuta, sub-cronica e cronica della clinoptilolite è stata studiata nei topi e nei ratti (Pavlevic et al, 2001). La clinoptilolite è stata aggiunta al cibo, gli animali erano monitorati per 1 mese, per la tossicità acuta, 3 mesi per la tossicità subcronica, per 6 mesi per la tossicità cronica. I parametri valutati erano: modificazioni fenotipiche, cambi di comportamento, la sopravvivenza, variazioni di peso, consumo di acqua, cambiamenti dei parametri serico-ematologici (globuli rossi, leucociti, piastrine, ematocrito, emoglobina, glucosio fostatasi alcalina, aminotranferasi aspartato e alanina, bilirubina fosforo inorganico, calcio, dopo 1-3-6 mesi). Nelle urine si valutarono glucosio, proteine, urobilinogeno, bilirubina, nitriti eritrociti, leucociti, pH. Analisi istologica del fegato, milza, reni, cervello, polmoni, musculi, miocardio, pancreas, timo, testicoli, ovaie, vasi linfatici, linfonodi, encefalo, stomaco, duodeno. Non sono state osservate modificazioni significative. La carcinogenicità: studi effettuati a lungo termine sulla potenziale azione carcinogenica della clinoptilolite sono stati condotti su ratti (Tatrai, Ungvary, 1993) e hanno mostrato assenza di tale azione. Non ci sono interazioni farmacologiche tra la clinoptilolite, le tetracicline o il cloramfenicolo, antibiotici che sono normalmente usati in pazienti affetti da enterobatteri come Vibrio colera siero gruppo 01 (Rodriguez Fuentes et al, 1997. Inoltre la clinoptilolite può essere somministrata simultaneamente con metronidazolo e sulfametossazolo, senza che si perdano gli effetti farmacologici individuali (Farias et al, 2002). In vitro tests hanno rilevato bassi livelli di assorbimento di aspirina, teofillina, propanololo e fenobarbital sulla clinoptilolite (Rodriguez-Fuentes et al, 1997). 5. GRAVIDANZA e ALLATTAMENTO Condotti nel 1983 da Pond e Yen, Pavlevic 2001, Kyriakis 2002 su animali che assunsero per lunghi periodi clinoptilolite per via orale hanno mostrato che: l’assunzione per lunghi periodi di clinoptilolite non ha effetti deleterei sulla crescita e sulla riproduzione animale. Non esisteva nessuna tossicità e teratogenicità della clinoptilolite assunta durante il periodo di accrescimento delle femmine del ratto né durante la gravidanza e allattamento. La riproduttività era conservata. 6. EFFETTI INDESIDERATI Nessuno conosciuto, neanche in sovradosaggio. 7. INFORMAZIONI TECNICHE SUI SINGOLI INGREDIENTI La zeolite (clinoptilolite) è un minerale di origine vulcanica, un idrato di alluminiosilicato, comprendente :idrogeno, ossigeno, alluminio e silice. Il nome zeolite deriva dal greco zeo=bollire e lithos=pietra, pietra che bolle; la zeolite infatti si riscalda senza perdere la sua struttura chimica. *Le zeoliti sono una famiglia di minerali allumino-silicati (Harben 1999). La prima zeolite fu descritta nel 1756 da Cronstedt, mineralogista svedese, che coniò il nome di “pietra che bolle”, riferendosi all’emissione di vapore quando la pietra è calda. La Clinoptilolite è il naturale successore della zeolite, formata dalla devetrificazione (conversione del materiale di vetro in minerale cristallino) di ceneri di laghi vulcanici e marini milioni di anni fa. Il reticolo cristallino della clinoptilolite, come le altre zeoliti, è formato da SiO4- e AlO4-tetraedri, uniti da ponti di ossigeno-Mumpton, 1983), in questo reticolo cristallino si trovano cationi quali Riassunto delle caratteristiche del prodotto calcio, magnesio, sodio, potassio e ferro in combinazione con l’acqua. Tali cationi possono essere dislocati da altre sostanze, per esempio da metalli pesanti ed ioni ammonio (Semmens, 1983). Tale fenomeno è noto come scambio di cationi ed è veramente elevata la capacità di scambio ionico della clinoptilolite. Esistono oltre 100 tipi differenti di zeolite (clinoptilolite), quella usata nel settore medico è la zeolite a canale bidimensionale. È resistente agli acidi ed alle soluzioni alcaline, non è idrosolubile, è atossica. La zeolite ha due funzioni principali: a) scambio di ioni, sono cationi liberi (Na+,K+, Ca2+,Mg+) che si scambiano con metalli pesanti, ioni ammonio, radioisotopi o altri cationi (Cd 2+,NH4+, Hg2+, Fe 3+, Pb2+, Cu 2+, Cs+, Sr 2+); b) assorbimento, la zeolite (clinoptilolite) assorbe composti a basso contenuto molecolare (come idrocarburi, anidride solforosa e ossido di azoto) e le micotossine. Agisce come un filtro molecolare, assorbendo gas e sostanze liberate. La zeolite (clinoptilolite) è stata sperimentata ed usata, per la prima volta nell’uomo in Giappone come additivo ai prodotti farmaceutici, cosmetici e alimentari (1992). Grazie alla zeolite vengono eliminate con l’assorbimento sostanze presenti come ammoniaca, tossine batteriche e sostanze nocive che possono riscontrarsi durante il processo digestivo delle proteine. Mentre in campo cosmetico la zeolite aiuta ad eliminare le tossine batteriche e le scorie attraverso la cute ed incrementa i processi rigenerativi dell’epidermide. Numerosi studi evidenziano che la clinoptilolite adsorbe le tossine, forma le basi di farmaci anti-diarroici (Rodriguez-Fuentes 1997). Un primo studio, eseguito su 16 maschi e 14 femmine, stabili l’esatta dose di clinoptilolite giornaliera: 4- 6 capsule. Un secondo studio, 73 pazienti volontari con diarrea acuta assunsero 4-6 capsule di clinoptilolite al dì. Tali soggetti erano anche oggetto di studio circa le cause della diarrea. Gli agenti patogeni (Shigella, Entoameba, hystolitica e Giardia lamblia) sono stati trattati con antibiotici dopo il trattamento con clinoptilolite. La presenza della clinoptilolite nel tratto gastroenterico non ha inficiato l’efficacia dell’antibiotico-terapia con maggiori vantaggi rispetto alle basi alcaline. Un terzo studio è stato effettuato su diabetici con alterazioni vascolari (diarrea neuropatica) comparava gli effetti della clinoptilolite all’assunzione di difenossilato di atropina. I risultati non rilevarono una significativa differenza tra i due medicamenti e la clinoptilolite non dava effetti collaterali. In un quarto studio, 432 volontari con diarrea acuta, secondaria ad intossicazione alimentare (principale causa di diarrea nell’adulto) sono stati trattati con clinoptilolite. Nel 75.6% dei pazienti ricoverati la diarrea si risolse nell’arco delle 24 ore, nel restante 24.4% in 12 ore. La clinoptilolite ha una struttura di tetraedro di AlO4 e SiO4, con Al e Si al centro di ogni tetraedro (Mumpton, 1983). Le unità SiO4 sono elettricamente neutre, ma ogni unità di AlO4 porta una carica negativa. Per mantenere un’elettroneutralità, le cariche negative sono associate ad un equivalente numero di cationi, precisamente calcio, magnesio, sodio, ferro, potassio. Nel processo conosciuto come scambio cationico, quegli innocui cationi possono essere spiazzati da altre sostanze, specie i metalli pesanti come cadmio, mercurio, piombo, nichel per i quali la clinoptilolite ha un’elevata affinità. Sebbene, la struttura della clinoptilolite abbia un unico orifizio-canale, lo scambio cationico si verifica sull’intera struttura dell cristallo, realizzando un adsorbimento completo e rimuovendo i metalli pesanti dall’organismo. La clinoptilolite è nota per catturare le micotossine e formare complessi molto stabili (Tomasevic-Canovic et al, 2001 e Huwig et al, 2001). Le micotossine sono diverse famiglie di tossine prodotte da funghi, della specie Aspergillus, Fusarium, Pennicillum, Claviceps ed Alternaria. Ci sono diverse centinaia di micotossine in grado di causare problemi ai reni, sindromi epatiche e di ridurre l’immunocompetenza. Le più diffuse micotossine sono le aflatossine. Esse sono caratterizzate dalla presenza di tetraidrofurofurano, contenente un intermedio cumarinico e un ciclopentene (aflatossina tipo B) o un lattone (aflat.tipo G) Essi sono potenti cancerogeni. La capacità della clinoptilolite di adsorbire le aflat. è stata valutata in studi sperimentali su quaglie, polli pecore (Mumpton, 1999; Parlate t al, 1999; Kyriakis et al, 2002). In uno studio (Parlat al, 1999) la clinoptilolite è stata introdotta nella dieta della quaglia giapponese (Coturnix coturnix japonica) in una dose di 50g/Kg e si è valutata la capacità di riduzione degli effetti deleterei di 2.0 mg di aflatossina per Kg di cibo (una miscellanea di aflatossine B1 B2 G1 G2) Il totale degli uccelli era di 40 animali, divisi in gruppi controllo, aflatossina, clinoptilolite aflatos + clinoptilolite. L’uso dell’aflatos ha ridotto progressivamente il consumo di cibo ed il peso degli animali a partire dalla 3°settimana, nella 4° settimana si sono verificati gli effetti tossici dell’aflat. Tuttavia, l’aggiunta di clinoptilolite alla aflat nella dieta ha ridotto significativamente gli effetti deleterei della tossina sul consumo di cibo, il guadagno di peso e non si è verificata mortalità. Lo studio successivo di Kyriakkis et al, 2002 sulla somministrazione di pasti contenenti clinoptilolite ed aflat. a maiali, divisi in 2 gruppi, ha mostrato che la dieta arricchita di clinoptilolite riduce la mancanza dell’estro (7.3% rispetto al 15.8%) e le vulvovaginiti (4.5% contro 14.5%) nei porcellini femmina. 8. Caratteristiche chimico-fisiche della clinopTILOLITE Le nanoparticelle che compongono la zeolite penetrano nel tratto gastro-intestinale e partecipano a: - u no spostamento del valore del pH (es. una diminuzione di acidità delle cellule tumorali con pH basso può avere effetti antitumorali); possibile inclusione nei processi di ossidazione mitocondriale, effetto di Bohr (rilascio di molecole di ossigeno da parte dell’emoglobina, quando essa è influenzata dalla concentrazione di CO2 e H+); - trasferimento selettivo di aminoacidi (es. tirosina), peptidi, nucleotidi; - variazioni della pompa sodio-potassio dovute agli scambi ionici combinati, per l’assorbimento delle nanoparticelle di zeolite sulle membrane cellulari; - interazione sui recettori cellulari, con influenza dei processi interni alle cellule; - difesa antitumorale dell’organismo per blocco dei carbocationi e radicali liberi. È possibile che le zeoliti partecipino al processo catalitico degli agenti cancerogeni. - trasferimento sinergetico delle molecole bioattive. 9. Caratteristiche antiossidanti della Zeolite (clinopTILOLITE) È noto che i radicali liberi siano fattori principali di molti mutamenti patologici, l’organismo si difende sia con propri meccanismi di difesa sia con l’assunzione di antiossidanti naturali assunti col cibo. Da uno studio effettuato dal dott. W Thome, Villach sull’attività antiossidante della zeolite (espressa dal TAS Stato Antiossidante Totale, che misura la concentrazione di antiossidanti nell’organismo) è emerso che la zeolite ha determinato un aumento del 26% del TAS rispetto agli antiossidanti noti sottoposti a test quali vitamine A, C, E, flavonoidi, melatonina...e la sua efficacia è 8-12 volte maggiore di questi. La valutazione di 120 pazienti in 14 mesi ha dato: - l’attività antiossidante della zeolite è già attiva dopo 3-5 giorni dall’assunzione, - un miglioramento delle condizioni generali dei pazienti, con un’adeguata risposta alla terapia farmacologica; - nelle infezioni virali, c’è stato un’abbassamento della viremia, in pazienti affetti da epatite C si è riscontrata la rigenerazione degli epatociti e scomparsa del virus. Le conclusioni dello studio sono state che la Zeolite è un potente antiossidante, migliora l’efficacia della terapia ed abbrevia il periodo di recupero dalle malattie gravi. BIBLIOGRAFIA 1. A Clinoptilolite effect on cell media and consequent effect on tumor cell in vitro. Front Biosci, 2006 May, 1; 11: 1722-32. 2. Adsorption of Pb and Cd by amine-modified zeolite. U Wingenfelder et al. Swiss Federal Institute of Technology, Zurich Switzerland. 3. Natural zeolite clinoptilolite: new adjuvant in anticancer therapy. K Pavelic et all. R. Boskovic Institute, Div. Molecular Medicine, Zagreb, Croatia. J. Mol. Med., 2001; 78 (12): 780-20. 4. Immunostimulatory effect of natural clinoptilolite as a possible mechanism of its antimetastatic ability. K. Pavelic et al. J. of Cancer Research and Clinical Oncology, 128, 1, 37-44, January 2002. 5. Anticancer and antioxidative effects of micronized zeolite clinoptilolite N.Zarkovic et al. Anticancer Research 23, 1589-1596 (2003). Composto ad azione antiossidante, antimicotica, stimolante l’epidermal growth factor La nostra risposta per la salute della cute e dei capelli Linea Riassunto delle caratteristiche del prodotto XEODERM Gel ® 1. Presentazione Gel in tubo da 100 ml. 2. COMPONENTI Aqua, trideceth-9, carbomer, triethanolamine, Plantago ovata leaf extract, Bambusa vulgaris stem extract & propylene glycol, sodium PCA, betaine, sorbitol, glycine, alanine, proline, serine, threonine, ARG, symphytum officinale & propylene glycol, xanthan gum, phenoxyethanol, imidazolidinyl urea, Pimpinella anisum, disodium edta, butylparaben, hydrolyzed wheat protein, methylsilanol mannuronate, propylparaben, ethylparaben, methylparaben, sodium hyaluronate. 3. proprietà XEODERM® Gel contiene un’altissima percentuale di Silicio organico. Il Silicio organico è un elemento essenziale per la materia vivente, nell’organismo umano si trova in gran quantità nelle cartilagini, nel timo, nel fegato, nella milza, nel pancreas, nelle pareti vascolari, nelle ghiandole surrenali, nei tessuti. Alla nascita la concentrazione di silicio organico ha un ruolo fondamentale per la crescita, l’equilibrio e la difesa dell’organismo; ma il Silicio organico si riduce, irreversibilmente, con l’invecchiamento; mentre l’apporto esogeno (alimenti e bevande) di silicio minerale non può essere trasformato in silicio organico. 4. Meccanismo d’azione del silicio organico • Riequilibratore ionico dell’organismo, essendo carico al massimo di ioni positivi e negativi, può intervenire a ristabilire la polarità alterata di cellule squilibrate, fornendo loro energia necessaria a lottare contro ogni tipo di aggressione • Impedisce la distruzione dell’elastina e del collageno e limita la perdita di tessuto connettivo, attiva gli enzimi di idrossilazione, che intervengono nei legami crociati del collagene, responsabili della resistenza ed elasticità delle proteine fibrose • Azione antiossidante • Biocatalizzatore di molteplici processi enzimatici • Regolarizza, stimola il metabolismo e la divisione cellulare. In particolare regola la mineralizzazione ossea, il silicio organico diminuisce il numero degli osteoclasti (cellule ossee responsabili del riassorbimento osseo) e aumenta il numero degli osteoblasti (cell. ossee deputate alla neoformazione ossea) • Accelerazione dei processi di riparazione ossea post frattura per miglior captazione e deposito di Calcio. Componente fondamentale della cartilagine articolare. A livello della parete arteriosa il silicio è un componente importante, dopo cute e timo, l’aorta ha la maggior concentrazione di silicio, con l’invecchiamento, la perdita di silicio contribuisce alla sclerosi delle pareti arteriose, favorendo l’insorgenza dell’ipertensione e concorrendo alla formazione di ateromi, inoltre il silicio si oppone all’ ossidazione delle LDL. 5. INDICAZIONI per uso esterno - Effetto rinforzante su capelli e unghie - Effetto antinfiammatorio e idratante sulla cute - Psoriasi - Dermatiti - Forfora - Sulle mucose buccali azione antinfiammatoria e fissazione del calcio a livello dentale 6. modo d’uso capelli: applicare XEODERM® Gel sui capelli bagnati in sostituzione al balsamo, lasciar riposare 2 minuti e successivamente risciacquare i capelli. CUTE: applicare XEODERM® Gel sulle zone interessate e lasciar assorbire il prodotto. A LIVELLO BUCCALE: in caso di infiammazioni gengivali e/o denti facilmente aggredibili da carie, applicare XEODERM® Gel dopo aver ben lavato i denti. RICORDIAMO LA POSSIBILITà DI MISCELARE xeoderm® gel A XEODERM® polvere Xeoderm® Polvere: segue pagina Riassunto delle caratteristiche del prodotto XEODERM Polvere ® 1. Presentazione Confezione da 50 g. 2. COMPONENTI Zeolite (clinoptilolite) polvere 40 g, Colostro Bovino polvere 10 g 3. proprietà XEODERM® Polvere contiene Zeolite (clinoptilolite). La zeolite (clinoptilolite) è un minerale cristallino microporoso di origine vulcanica. Chimicamente è costituita da una griglia cristallina, a forma di tetraedro con idrati di alluminio o di silicati. Il nome deriva dal greco “zeo” bollire e “lithos” pietra, quindi pietra che bolle; la zeolite si riscalda e non perde la sua struttura chimica (alluminio silicato e l’acqua). È resistente agli acidi e agli alcali, ha una stabilità termica fino a 450°C, non è idrosolubile, non polimerizza ed è atossica. Ve ne sono circa 106 tipi diversi di zeolite, il loro ambiente naturale è costituito da formazioni vulcaniche e da scogli sedimentati con gas e vapori, come avviene nell’oceano. Per le informazione e i dettagli sul Colostro vedasi la scheda tecnica dedicata. La Zeolite (clinoptilolite) può essere anche assunta per via orale, vedi XEOLINT®. Meccanismo d’azione La zeolite (clinoptilolite), grazie alla sua struttura di tetraedro, per mantenere un’elettroneutralità, le cariche negative dell’idrato di alluminio sono associate ad un numero equivalente di cationi (+) come calcio, magnesio, sodio, ferro, potassio. Nel processo conosciuto come scambio cationico, gli innocui cationi (+) possono essere spiazzati da altre sostanze specie i metalli pesanti come cadmio, mercurio, piombo, nichel per i quali la zeolite ha un’elevata affinità. Inoltre la zeolite adsorbe le tossine presenti nell’organismo. 4. Meccanismo d’azione • Azione lipolitica, aumenta il glicerolo • Azione antiossidante Preparazione del composto USO CUTANEO Come maschera per il viso e trattamento topico locale, unire 1 misurino di XEODERM® Gel a 3 misurini di XEODERM® Polvere. Miscelare il composto ed applicare sulla cute, lasciar riposare fino a quando il composto non sarà asciutto completamente, successivamente risciacquare con cura. CAPELLI Unire 5 misurini di XEODERM® Gel a 2 misurini XEODERM® Polvere, miscelare il tutto e applicare il composto sui capelli, lavati e ancora bagnati, far riposare per 5 minuti e successivamente risciacquare con cura. RICORDIAMO CHE L’EFFICACIA DI XEODERM® polvere È condizionata dall’impiego di xeoderm® gel BIBLIOGRAFIA 1. A Clinoptilolite effect on cell media and consequent effect on tumor cell in vitro. Front Biosci, 2006 May, 1; 11: 1722-32. 2. Adsorption of Pb and Cd by amine-modified zeolite. U Wingenfelder et al. Swiss Federal Institute of Technology, Zurich Switzerland. 3. Natural zeolite clinoptilolite: new adjuvant in anticancer therapy. K Pavelic et all. R. Boskovic Institute, Div. Molecular Medicine, Zagreb, Croatia. J. Mol. Med., 2001; 78 (12): 780-20. 4. Immunostimulatory effect of natural clinoptilolite as a possible mechanism of its antimetastatic ability. K. Pavelic et al. J. of Cancer Research and Clinical Oncology, 128, 1, 37-44, January 2002. 5. Anticancer and antioxidative effects of micronized zeolite clinoptilolite N.Zarkovic et al. Anticancer Research 23, 1589-1596 (2003). Informazione riservata al corpo professionale - Edito da PHYTOMEDITALIA SRL - Via Edmondo De Amicis, 25 MILANO 5. modo d’uso XEODERM® Polvere può essere aggiunto a XEODERM® Gel così formando un composto applicabile sulla cute e sui capelli per combattere le problematiche sovraesposte, e nello specifico: per applicazioni sui capelli per combattere dermatiti (come antiossidante), per rinforzare la fragilità dei medesimi e combattere la presenza di forfora.