COMUNICAZIONE INCLUSIVA I.C. KAROL WOJTYLA- PALESTRINA CLASSE 1 N A.S. 2012-2013 LDP 1 CI PRESENTIAMO siamo la CLASSE 1 N ANGELUCCI GIADA BALDARI SIMONE BARONCINI ALESSIO BIANCHI ANGELICA CAMBEI EMANUELLE ALEXANDRU DEL MORO CRISTIAN EMINI FURKAN FEDERICI BEATRICE GRIPPO ELISA LAZAR MATTEO NICOLA LINU SIMONA ELENA MACCHI AURORA MASTRANTONI ERICA MATTARELLI GIORDANO MATTEI ALESSIO PIROZZI NICHOLAS RISCHIA ANDREA SANTOLINI PIETRO TEMPERA GIULIA TORA MATTEO TURNU ANDREA Maestre: Cicerchia Maura, De Paolis Loredana, Veccia Chiara Ass. Fralleoni Chiara Attenzione io faccio l’appello LDP 2 Siamo tutti diversi e tutti allegri ma non ci conosciamo ancora bene. Abbiamo quindi bisogno di COMUNICARE tra noi. LDP 3 La comunicazione è quel particolare aspetto dell’attività umana che si realizza nello stabilire una relazione con gli altri [1] [1] P. Selleri, La comunicazione in classe, Carocci, Roma, II ristampa 2006, p. 10. LDP 4 L’approccio comportamentista interpreta la comunicazione come forma del comportamento di ogni organismo che costituisce uno stimolo per un altro organismo [2]. [2] GALIMBERTI U., Enciclopedia di Psicologia, Garzanti, Milano,1999, ristampa 2005, p. 226. LDP 5 E’ compito dell’insegnante facilitare la didattica per quanto riguarda gli aspetti legati alla comunicazione all’interno della classe, specialmente nei casi in cui si utilizzino codici o linguaggi specifici per alunni con BES. Facilitare il superamento della barriera comunicativa è quindi un primo passo fondamentale per realizzare un clima di classe inclusivo. LDP 6 Le quattro dimensioni cardine della prospettiva inclusiva sono: - l’individualizzazione didattica; - la creazione di un gruppo classe cooperativo; - lo sviluppo di strategie didattiche metacognitive; - la creazione di un gruppo classe resiliente [3]. [3] Zambotti F. (2009), Didattica inclusiva con la LIM. Strategie e materiali per l’individualizzazione con la Lavagna Interattiva Multimediale, Trento, Erickson. LDP 7 Con gruppo resiliente si intende “un posto dove tutti i bambini possano avere successo in ambito emozionale, cognitivo e interpersonale” [4] [4] Doll B., Zucker S. e Brehm K.(2004), Resilient Classroom: Creating Healthy Environment for Learning, New York, Guilford Press, p. 7 LDP 8 E così noi comunichiamo: Con le parole e con i disegni… Ora so scrivere! Sono proprio bravo! LDP 9 Ora faccio il mio ritratto Io uso i quadretti grandi Disegno bene sui fogli grandi LDP 10 E così noi comunichiamo: …con il pensiero e con le mani.. Dai versa, prepariamo il liquore. Cosa faccio? LDP 11 E così noi comunichiamo: Bravo Pietro, metti lo zucchero. LDP 12 E così noi comunichiamo: …giocando… LDP 13 …e non solo. Tra di noi c’è qualcuno che ha altri bisogni (BES). GRAZIE a lui abbiamo conosciuto e utilizziamo nuovi sistemi di comunicazione. LDP 14 Nella nostra classe è necessario favorire la comunicazione utilizzando codici o linguaggi specifici, come ad esempio sistemi di comunicazione aumentativa e alternativa (CAA) . LDP 15 E’ possibile definire Comunicazione Aumentativa/Alternati va (CAA) ogni forma di comunicazione che sostituisce, integra, aumenta il linguaggio verbale orale. [5] Stucci V. LA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA E ALTERNATIVA http://www.leonardoausili.com/approfondimenti/lacomunicazione-aumentativa-e-alternativa LDP 16 Quando la maestra parla i bambini fanno silenzio NELLA NOSTRA AULA CI SONO CARTELLI CHE INDICANO COSA FARE E COSA NON FARE È pericoloso toccare la spina LDP 17 Usiamo le carte per comunicare … Hai fatto molto bene! LDP 18 .. E per comprendere i comandi. LDP 19 Il prossimo passo sara’ usare la lim. LDP 20 Abbiamo scoperto che funzioniamo tutti in modo diverso: …che bello!! ORA CI SENTIAMO TUTTI PIU’ RICCHI E ALLEGRI! LDP Fine?? 21