Quaderno n. 7 Bibliografia ragionata Il ruolo dei pediatri nella prevenzione delle tossicodipendenze Quaderni delle Prevenzione QUADERNO N. 7 Rassegna bibliografica della letteratura nazionale e internazionale sulle linee guida e le strategie di intervento nell’area della prevenzione delle tossicodipendenze. Il ruolo dei pediatri. Luglio 2009 2 Introduzione Il Quaderno N.7 della “Rassegna bibliografica della letteratura nazionale e internazionale sulle linee guida e le strategie di intervento nell’area della prevenzione delle tossicodipendenze. Il ruolo dei pediatri ” è curato dal Coordinamento Tavolo Tecnico Regionale Prevenzione. La selezione dei materiali è stata realizzata, come per il lavoro precedente, in base all’autorevolezza della fonte. In questo senso abbiamo privilegiato documenti editi da riviste scientifiche di riconosciuto livello. Anche nel Quaderno N. 7 sono stati riportati sia l’ abstract in lingua inglese (per chi preferisce leggere il testo in originale) sia la sua traduzione in italiano, curata dal Coordinamento Tavolo Tecnico Regionale Prevenzione. Vi invitiamo a segnalarci eventuali imprecisioni di traduzione scrivendo all’indirizzo [email protected] e contribuendo così alla diffusione della letteratura internazionale nel nostro settore. Segnaliamo inoltre che a partire dal Quaderno N. 4, le ricerche e i progetti realizzati sul territorio europeo sono evidenziati con il colore verde. Ulteriore novità è l’inserimento dei riferimenti degli autori degli articoli in modo da rendere possibile, qualora lo si desideri, un contatto diretto con essi. Altre note sull’organizzazione del presente documento Nel testo è indicato dove reperire l’articolo. Gli articoli contrassegnati dal simbolo sono reperibili tramite la banca dati del Sistema Bibliotecario Biomedico promossa dalla Regione Lombardia (http://www.sbbl.it) .Si tratta di una biblioteca virtuale, istituita nel 1994, a disposizione dei soggetti pubblici e privati accreditati nel settore sanitario e sistema salute. Si può accedere alla banca dati rivolgendosi ai referenti presenti in ogni ASL della Regione Lombardia. Per ogni eventuale informazione o chiarimento e per la segnalazione di ulteriori indicazioni di interesse, è possibile contattaci a questi recapiti tel. 0285782708, e-mail [email protected]. 3 Pediatrics, 2001, Vol 108, 185-189. Alcohol Use and Abuse: A Pediatric Concern American Academy of Pediatrics Reperibile tramite: http://aappolicy.aappublications.org/cgi/reprint/pediatrics;108/1/185.pdf Abstract Alcohol use and abuse by children and adolescents continue to be a major problem. Pediatricians should interview their patients regularly about alcohol use within the family, by friends, and by themselves. A comprehensive substance abuse curriculum should be integrated into every pediatrician’s training. Advertising of alcohol in the media, on the Internet, and during sporting events is a powerful force that must be addressed. Availability of alcohol to minors must be controlled, and interventions for the child and adolescent drinker and punitive action for the purveyor are encouraged. Uso e abuso di alcol: un interesse pediatrico Traduzione in italiano a cura della ASL Città di Milano - Coordinamento Tavolo Tecnico Regionale L’uso e l’ abuso di alcol tra i bambini e gli adolescenti continua ad essere uno dei maggiori problemi. I pediatri dovrebbero intervistare regolarmente i loro pazienti circa il consumo di alcol, all’interno della famiglia, con gli amici, in solitudine. Ogni percorso formativo rivolto ai pediatri dovrebbe permettere di integrare nel curriculum una conoscenza approfondita sulle problematiche relative all’ abuso di sostanze . La pubblicità di alcolici attraverso i media, su internet e durante gli eventi sportivi è una forza potente e una questione che deve essere affrontata. La disponibilità di alcool per i minori deve essere controllata e gli interventi per i bambini e gli adolescenti bevitori e le azioni punitive per i fornitori devono essere incoraggiate. 4 Pediatrics, 2001, Vol 108, N.4, pp. 1025-1029. Improving Substance Abuse Prevention, Assessment, and Treatment Financing for Children and Adolescents American Academy of Pediatrics Reperibile tramite: http://aappolicy.aappublications.org/cgi/reprint/pediatrics;108/4/1025.pdf Abstract The numbers of children, adolescents, and families affected by substance abuse have sharply increased since the early 1990s. The American Academy of Pediatrics recognizes the scope and urgency of this problem and has developed this policy statement for consideration by Congress, federal and state agencies, employers, national organizations, health care professionals, health insurers, managed care organizations, advocacy groups, and families. Migliorare il finanziamento della prevenzione, analisi e trattamento dell’abuso di sostanze per bambini e adolescenti Traduzione in italiano a cura della ASL Città di Milano - Coordinamento Tavolo Tecnico Regionale Il numero di bambini, adolescenti e famiglie affette dall’abuso di sostanze è cresciuto drasticamente dall’inizio del 1990. L’American Academy of Pediatrics riconosce la portata e l’urgenza di questo problema e ha sviluppato una specifica politica di indirizzo all’attenzione del Congresso, delle agenzie statali e federali, dei datori di lavoro, delle organizzazioni nazionali, dei professionisti dell’assistenza sanitaria, delle assicurazioni sulla salute, delle organizzazioni che amministrano l’assistenza, dei gruppi di sostegno e delle famiglie. 5 World Health Organization, 2001 Brief interventions for hazardous and harmful drinking: a manual for use in primary care Babor TF, Higgins-Biddle JC Reperibile tramite: http://whqlibdoc.who.int/HQ/2001/WHO_MSD_MSB_01.6b.pdf Abstract Brief interventions have proven to be effective and have become increasingly valuable in the management of individuals with hazardous and harmful drinking, thereby filling the gap between primary prevention efforts and more intensive treatment for persons with serious alcohol use disorders. Brief interventions also provide a valuable framework to facilitate referral of severe cases of alcohol dependence to specialized treatment. This manual is written to help primary care workers - physicians, nurses, community health workers, and others – to deal with persons whose alcohol consumption has become hazardous or harmful to their health. Its aim is to link scientific research to clinical practice by describing how to conduct brief interventions for patients with alcohol use disorders and those at risk of developing them. The manual may also be useful for social service providers, people in the criminal justice system, mental health workers, and anyone else who may be called on to intervene with a person who has alcohol-related problems. This manual is designed to be used in conjunction with a companion document that describes how to screen for alcohol-related problems in primary health care, entitled “The Alcohol Use Disorders Identification Test: Guidelines for Use in Primary Care”. Together these manuals describe a comprehensive approach to alcohol screening and brief intervention in primary health care. L’intervento breve per il consumo di alcol dannoso e rischioso: un manuale d’uso rivolti ai servizi per l’infanzia Traduzione in italiano a cura della ASL Città di Milano - Coordinamento Tavolo Tecnico Regionale E stato provata l’efficacia dell’intervento breve, che è diventato sempre più prezioso nella gestione degli individui con un consumo di alcool dannoso e rischioso, riempiendo così il gap tra gli sforzi della prevenzione primaria e i trattamenti più intensivi per persone con gravi disordini legati all’uso di alcool. L’intervento breve fornisce anche una preziosa struttura di lavoro per facilitare l’invio di casi gravi di dipendenza da alcool a trattamenti specializzati. Il manuale è stato scritto per aiutare gli operatori dei servizi per l’infanzia- psicologi, infermieri, operatori sanitari della comunità, e altri- a operare con persone il cui consumo di alcool è diventato dannoso e pericoloso per la loro salute. Il manuale può anche essere usato per gli operatori dei servizi sociali, del sistema giudiziario, dei servizi mentali, e a chiunque sia chiamato ad intervenire con persone che hanno problemi correlati all’alcool. Il manuale è stato concepito per essere utilizzato in combinazione con un documento collegato che descrive come diagnosticare i problemi connessi all’abuso di alcool nei servizi sanitari intitolato “AUDIT Test per l’identificazione dei disordini legati all’uso di alcol. Linee guida per l’uso nei servizi per l’infanzia”. Insieme questi manuali presentano un approccio completo allo screening sull’alcool e l’intervento breve nelle cure sanitarie primarie. 6 World Health Organization, 2001 A U D I T. The Alcohol Use Disorders Identification Test. Guidelines for Use in Primary Care Babor TF, Higgins-Biddle JC, Saunders JB, Monteiro MG Reperibili tramite: whqlibdoc.who.int/hq/2001/WHO_MSD_MSB_01.6a.pdf – Abstract This manual introduces the AUDIT, the Alcohol Use Disorders Identification Test, and describes how to use it to identify persons with hazardous and harmful patterns of alcohol consumption. The AUDIT was developed by the World Health Organization (WHO) as a simple method of screening for excessive drinking and to assist in brief assessment. It can help in identifying excessive drinking as the cause of the presenting illness. It also provides a framework for intervention to help hazardous and harmful drinkers reduce or cease alcohol consumption and thereby avoid the harmful consequences of their drinking. The first edition of this manual was published in 1989 (Document No. WHO/MNH/DAT/89.4) and was subsequently updated in 1992 WHO/PSA/92.4). Since that time it has enjoyed widespread use by both health workers and alcohol researchers. With the growing use of alcohol screening and the international popularity of the AUDIT, there was a need to revise the manual to take into account advances in research and clinical experience. This manual is written primarily for health care practitioners, but other professionals who encounter persons with alcohol-related problems may also find it useful. It is designed to be used in conjunction with a companion document that provides complementary information about early intervention procedures, entitled “Brief Intervention for Hazardous and Harmful Drinking: A Manual for Use in Primary Care”. Together these manuals describe a comprehensive approach to screening and brief intervention for alcohol-related problems in primary health care. AUDIT Test per l’identificazione dei disordini legati all’uso di alcol. Linee guida per l’uso nei servizi per l’infanzia Traduzione in italiano a cura della ASL Città di Milano - Coordinamento Tavolo Tecnico Regionale Questo manuale presenta AUDIT, Test per l’identificazione dei disordini legati all’uso di alcol, e descrive come può essere utilizzato per identificare le persone che presentano segni di rischi e danni da consumo di alcol. L’AUDIT è stato sviluppato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e rappresenta un metodo semplice per diagnosticare il consumo di alcol eccessivo e per supportare la valutazione breve. Può aiutare nell’identificazione del bere eccessivo come causa della presenza di malattie. E fornisce anche una struttura di lavoro per interventi che aiutano a ridurre i rischi e i danni o l’uso incessante di alcol e in tal modo evitare i danni conseguenti al loro bere. La prima edizione del manuale è stata pubblicata nel 1989 (Document No. WHO/MNH/DAT/89.4) ed è stata in seguito aggiornata nel 1992 (WHO/PSA/92.4). Da allora il suo uso è stato esteso con successo sia agli operatori che si occupano di salute sia ai ricercatori che si occupano di alcol. Con il crescente uso di strumenti di diagnosi alcologica e di popolarità di AUDIT, c’è stato un bisogno di rivedere il manuale per prendere in considerazione i progressi provenienti dalla ricerca e dall’esperienza clinica. Questo manuale è scritto principalmente per gli operatori dell’assistenza sanitaria, ma altri professionisti che incontrano persone con problemi legati all’alcol possono trovarlo utile. E’ pensato per essere usato con un documento di accompagnamento che fornisce informazioni complementari circa le procedure di intervento precoce, intitolato “L’intervento breve per i rischi e i danni legati al bere: un manuale per l’uso nei servizi per l’infanzia. Insieme a questo manuale illustra un approccio completo allo screening sull’alcol e l’intervento breve nelle cure sanitarie primarie. 7 Pediatrics, 2001, Vol 108, 433-439 Effect of Patient Priming and Primary Care Provider Prompting on Adolescent-Provider Communication About Alcohol Boekeloo BO, Bobbin MP, Lee WI, Worrell KD, Hamburger EK., Russek-Cohen E, Reperibile tramite: http://archpedi.ama-assn.org/cgi/reprint/157/5/433 Abstract Objective: To determine whether priming adolescent patients to discuss alcohol with their primary care providers and prompting providers to discuss alcohol increases adolescent-provider communication about alcohol. Design: Randomized controlled trial. Setting: Five managed care group practices in Washington, DC. Participants: Consecutive patients aged 12 to 17 years who were seeing primary care providers (n=26) for health checkups. Of 892 eligible adolescents, 444 (50%) were randomized and completed data collection. Most adolescents (80%) were African American, 55% were male, and 17% currently drank alcohol. Intervention: Usual care (group 1) vs adolescent priming with alcohol self-assessment and education just before their health checkups (group 2) vs adolescent priming and provider prompting with the adolescent’s self - assessment and a patient education brochure (group 3). Main Outcome Measures: This exploratory substudy of a longitudinal study on adolescent alcohol behaviors examined adolescent-provider communication by adolescent exit survey, researcher observation, and audiotapes of a subsample of visits. Results: More adolescents in group 3 (96%) than group 1 (87%) reported that their provider talked about alcohol (adjusted odds ratio [OR], 1.10; 95% confidence interval [CI], 1.04-1.17). More adolescents in group 3 (18%) than group 1 (10%) reported asking about alcohol (adjusted OR, 1.08; 95% CI, 1.00-1.16). The mean±SD number of minutes adolescents were with their providers without parents being present was greater for group 3 (10.8±7.6) than group 1 (8.8±8.0). Adolescents in group 2 spent more time with their provider and reported initiating more discussion not specific to alcohol than did group 1 adolescents. Conclusion: Adolescent priming and provider prompting increases adolescent-provider communication about alcohol. L’effetto dell’ aggancio precoce e dell’intervento del pediatra sulla comunicazione con l’adolescente in tema di alcol Traduzione in italiano a cura della ASL Città di Milano - Coordinamento Tavolo Tecnico Regionale Obiettivi: determinare se l’aggancio precoce dei pazienti adolescenti e lo stimolo a discutere di alcol con i loro medici curanti aumenta la comunicazione degli adolescenti sull’alcol. Progetto di ricerca: test randomizzato controllato. Setting: cinque gruppi di cura gestiti in Washington, DC. Partecipanti: pazienti di età tra i 12 e i 17 anni sono stati visti in modo consecutivo dai medici (n=26) per un checkup medico. Dei 892 adolescenti idonei, 444 sono stati randomizzati e hanno completato la raccolta di dati. La maggior parte degli adolescenti (80%) sono africani americani, 55% sono maschi e il 17% sono consumatori di alcol. Intervento: cure usuali (gruppo 1) contro aggancio precoce con auto-valutazione e intervento educativo appena prima del loro check up medico (gruppo 2) contro aggancio precoce e stimolo fornito con auto-valutazione e brochure educativa. Principali misure di rilevazione: questo sottostudio di uno studio longitudinale sui comportamenti degli adolescenti in merito al consumo di alcol, ha esaminato l’interazione comunicativa con gli adolescenti attraverso gli esiti di una indagine, le osservazioni dei ricercatori e le registrazioni audio di un sottocampione di visite. Risultati più adolescenti nel gruppo 3 (96%) rispetto al gruppo 1 (87%) riportano le richieste circa l’alcol (adeguati OR, 1.08; 95% CI, 1.00-1.16). Il numero medio di minuti che gli adolescenti sono stati con i medici, senza la presenza dei genitori, è stata maggiore nel gruppo 3 (10.8±7.6) rispetto al gruppo 1 (8.8±8.0). Adolescenti del gruppo 2 spendono più tempo con il loro medico curante e riportano maggiori discussioni non specifiche sull’alcool rispetto al gruppo 1. L’aggancio precoce e lo stimolo a discutere di alcol aumentano la comunicazione degli adolescenti sull’alcol. 8 Pediatrics, 2000, Vol. 106, 143-148 Indications for Management and Referral of Patients Involved in Substance American Academy of Pediatrics Reperibile tramite: http://aappolicy.aappublications.org/cgi/content/abstract/pediatrics;106/1/143 Abstract This statement addresses the challenge of evaluating and managing the various stages of substance use by children and adolescents in the context of pediatric practice. Approaches are suggested that would assist the pediatrician in differentiating highly prevalent experimental and occasional use from more severe use with adverse consequences that affect emotional, behavioral, educational, or physical health. Comorbid psychiatric conditions are common and should be evaluated and treated simultaneously by child and adolescent mental health specialists. Guidelines for referral based on severity of involvement using established patient treatment matching criteria are outlined. Pediatricians need to become familiar with treatment professionals and facilities in their communities and to ensure that treatment for adolescent patients is appropriate based on their, psychosocial, medical, and mental health needs. The family should be encouraged to partecipate actively in the treatment process. Indicazioni per la gestione e l’invio di pazienti coinvolti nell’abuso di sostanze. Traduzione in italiano a cura della ASL Città di Milano - Coordinamento Tavolo Tecnico Regionale Questo documento affronta il difficile compito della valutazione e gestione dei diversi stadi dell’uso di sostanze, da parte di bambini e adolescenti, nel contesto delle pratiche pediatriche. Vengono suggeriti alcuni approcci per aiutare i pediatri nel differenziare l’uso prevalentemente sperimentale e occasionale, dall’uso più grave che genera problematiche correlate a livello emotivo, comportamentale, educativo e psichiatrico. Condizioni di comorbidità psichiatrica sono comuni e dovrebbero essere valutate e trattate simultaneamente da psichiatri infantili e per adolescenti. Sono fornite linee guida per l’invio, basate su una metodologia rigorosa frutto di criteri evidenziati attraverso pratiche consolidate. I pediatri hanno bisogno di conoscere i professionisti del trattamento e le risorse presenti nella loro comunità e che il trattamento di pazienti adolescenti sia appropriatamente basato sui loro bisogni psicologici, medici e di salute mentale. La famiglia dovrebbe essere incoraggiata a partecipare attivamente durante il processo del trattamento. 9 Minuti, 2008, aprile, 25-33. Uso ed abuso di sostanze negli adolescenti: riconoscimento e trattamento Griswold KS, Aronoff H, Kernan JB, Kahn LS Reperibile tramite: sito a pagamento 10 Pediatrics in review, 2002, Vol.20, No. 9, 355- 357 Substance Abuse Counseling Hollman D, Alderman E Reperibile tramite: Abstract Substance use among adolescents presents a difficult challenge to the pediatrician. Use of illicit drugs, as well as substances such as tobacco and alcohol, is common among the adolescent population and should be ascertained and addressed by pediatricians at the routine health supervision visit. Many pediatricians are uncomfortable with this aspect of patient care. All primary care physicians who take care of adolescents should be familiar with the signs of substance use and abuse, have the expertise to perform office-based intervention, recognize situations that require referral for outside treatment, and be able to guide the patient and family toward appropriate treatment settings. Il Counseling nell’abuso di sostanze Traduzione in italiano a cura della ASL Città di Milano - Coordinamento Tavolo Tecnico Regionale L’abuso di sostanze negli adolescenti rappresenta una sfida difficoltosa per i pediatri. L’uso di droghe illecite, così come di sostanze quali l’ alcol e il tabacco, è comune tra la popolazione adolescenziale e dovrebbe essere accertato e affrontato dai pediatri alle visite mediche di supervisione di routine. Molti pediatri sono a disagio con questi aspetti della cura dei pazienti. Tutti i medici del servizio di pediatria che si prendono cura degli adolescenti, dovrebbero conoscere gli effetti dell’uso e dell’abuso di sostanze, avere le competenze per compiere interventi di base, riconoscere situazioni che richiedono l’invio a trattamenti esterni ed essere in grado di guidare i pazienti e la famiglia verso setting di trattamento adeguati. 11 Pediatrics, 2005, Vol 115, 816-821. Tobacco, Alcohol, and Other Drugs: The Role of the Pediatrician in Prevention, Identification, and Management of Substance Abuse Kulig, JW, Committee on Substance Abuse Reperibile tramite: http://aappolicy.aappublications.org/cgi/reprint/pediatrics;115/3/816.pdf Abstract Substance abuse remains a major public health concern, and pediatricians are uniquely positioned to assist their patients and families with its prevention, detection, and treatment. The American Academy of Pediatrics has highlighted the importance of such issues in a variety of ways, including its guidelines for preventive services. The harmful consequences of tobacco, alcohol, and other drug use are a concern of medical professionals who care for infants, children, adolescents, and young adults. Thus, pediatricians should include discussion of substance abuse as a part of routine health care, starting with the prenatal visit, and as part of ongoing anticipatory guidance. Knowledge of the nature and extent of the consequences of tobacco, alcohol, and other drug use as well as the physical, psychological, and social consequences is essential for pediatricians. Pediatricians should incorporate substance-abuse prevention into daily practice, acquire the skills necessary to identify young people at risk of substance abuse, and provide or facilitate assessment, intervention, and treatment as necessary. Tabacco, alcool e altre sostanze: il ruolo del pediatra nella prevenzione, identificazione e gestione dell’abuso di sostanze. Traduzione in italiano a cura della ASL Città di Milano - Coordinamento Tavolo Tecnico Regionale L’abuso di sostanze rimane una delle questioni prioritarie della salute pubblica, e i pediatri si trovano in una posizione importante per assistere i loro pazienti e le famiglie attraverso la prevenzione, l’identificazione e il trattamento. L’Accademia Americana di Pediatria ha messo in luce l’importanza di tale questione in molteplici modi, incluse le sue linee guida per i servizi di prevenzione. I danni conseguenti l’uso di tabacco, alcol e altre sostanze rappresentano uno degli aspetti delle professioni mediche che curano bambini, adolescenti e giovani adulti. Pertanto, i pediatri dovrebbero includere la tematica dell’abuso di sostanze come parte delle visite sanitarie di routine, partendo dalle visite prenatali, e come parte di una valutazione diagnostica continua. Le conoscenze sulla natura e l’estensione delle conseguenze dell’uso di tabacco, alcol e altre sostanze, così come le informazioni sulle conseguenze psichiche, psicologiche e sociali sono essenziali per i pediatri. I pediatri dovrebbero integrare la prevenzione dell’abuso di sostanze nella pratica quotidiana, acquisire le abilità necessarie per identificare i giovani a rischio rispetto all’abuso di sostanze, e fornire o facilitare l’analisi, l’intervento e il trattamento necessario. 12 Pediatrics, 2008, Vol. 122,e1022-e1029 Parental Alcohol Screening in Pediatric Practices Wilson CR, Harris SK, Sherritt L, Lawrence N, Glotzer D, Shaw JS, Knight JR Reperibile tramite: http://www.pediatrics.org/cgi/content/full/122/5/e1022 Abstract Objectives. Pediatricians are in an ideal position to screen parents of their patients for alcohol use. The objective of this study was to assess parents’ preferences regarding screening and intervention for parental alcohol use during pediatric office visits for their children. Methods.A descriptive multicenter study that used 3 pediatric primary care clinic sites (rural, urban, suburban) was conducted between June 2004 and December 2006. Participants were a convenience sample of consecutively recruited parents who brought children for medical care. Parents completed an anonymous questionnaire that contained demographics; 2 alcohol-screening tests (TWEAK and Alcohol Use Disorders Identification Test); and items that assessed preferences for who should perform alcohol-screening, acceptance of screening, and preferred interventions if the screening result was positive. Results .A total of 929 of 1028 eligible parents agreed to participate, and 879 of 929 completed surveys that yielded sufficient data for analysis. Most participants were mothers. A total of 101 of 879 parents screened positive on either the TWEAK or the Alcohol Use Disorders Identification Test. Parents with a negative alcohol screen (alcohol-negative) were more likely than parents with a positive alcohol screen (alcohol-positive) to report that they would agree to being asked about their alcohol use. There were no significant differences in preferences within alcohol-positive and alcohol-negative groups for screening by the pediatrician or computerbased questionnaire. Most preferred interventions for the alcohol-positive group were for the pediatrician to initiate additional discussion about drinking and its effect on their child, give educational materials about alcoholism, and refer for evaluation and treatment. Alcohol-positive men were more accepting than alcoholpositive women of having no intervention. Conclusions.A majority of parents would agree to being screened for alcohol problems in the pediatric office. Regardless of their alcohol screen status, parents are accepting of being screened by the pediatrician, a computer based questionnaire, or a paper-and-pencil survey. Parents who screen positive prefer that the pediatrician discuss the problem further with them and present options for referral. Screening dell’uso di alcol nei genitori nella pratica pediatrica Traduzione in italiano a cura della ASL Città di Milano - Coordinamento Tavolo Tecnico Regionale Obiettivo. I pediatri sono in una posizione ideale per sottoporre a visita medica i genitori dei loro pazienti circa l’uso di alcol. L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare le preferenze dei genitori rispetto alle visite di screening e di intervento circa il loro consumo di alcol, effettuate durante le visite pediatriche in ambulatorio dei loro figli. Metodi. Uno studio multicentrico descrittivo che ha usato tre aree di cliniche pediatriche (rurali, urbane, suburbane) è stato condotto tra giugno 2004 e dicembre 2006. Il campione è stato composto da genitori reclutati in modo consecutivo tra coloro che portavano i bambini per le cure mediche. I genitori hanno compilato: un questionario anonimo che conteneva una parte sui dati demografici 2 alcol-screening test (TWEAK and Alcohol Use Disorders Identification Test), e item per valutare le preferenze su chi dovrebbe condurre uno screening sull’ alcol, il consenso per lo screening, e l’intervento preferito se lo screening risulta positivo. Risultati. Un totale di 929 su 1028 genitori candidati ha accettato di partecipare, e 879 di 929 ha completato l’indagine costituendo un numero sufficiente per l’analisi. La maggiora parte dei partecipanti sono state 13 mamme. Su un totale di 879 genitori sottoposti allo screening, 101 sono risultati positivi o al TWEK o al Alcohol Use Disorders Identification Test. I genitori con risultati negativi allo screening sono più disponibili rispetto ai genitori che hanno riportato risultati positivi ad essere interpellati circa il loro uso di alcol. Non ci sono differenze significative nelle preferenze nei 2 gruppi positivi all’alcol e negativi all’alcol per lo screening condotto dal pediatra o tramite questionario fatto al computer. Gli interventi maggiormente preferiti nel gruppo positivo all’alcool sono stati: una discussione supplementare col pediatra sul bere e sui suoi effetti sul bambino, la messa a disposizione di materiale educativo circa l’alcolismo, e l’invio per una valutazione e trattamento. Gli uomini risultati positivi hanno ammesso di più rispetto alle donne risultate positive, di non volere nessun intervento Conclusioni. la maggior parte dei genitori acconsentirebbe a uno screening sui problemi legati all’alcol negli ambulatori pediatrici. Indipendentemente dal loro uso di alcol, i genitori accettano ugualmente strumenti quali lo screening effettuato da parte del pediatra, il questionario al computer, o l’ indagine con questionario cartaceo. I genitori che hanno avuto un risultato positivo allo screening preferiscono che il pediatra discuta i problemi futuri con loro e presenti le possibilità per l’invio ai servizi. 14 Dipartimento Politiche Antidroga, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 2009 Cocaina e minori. Linee di indirizzo per le attivita’ di prevenzione e l’identificazione precoce dell’uso di sostanze (a cura di) Serpelloni G, Bonci A, Rimondo C Reperibile tramite: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/giornata_droga_2009/Cocaina_minori.pdf 15 Medico e bambino, 1997, Vol. 4, 228-231, Tossicodipendenza: un problema pediatrico? Wilson CR, Harris SK, Sherritt L, Lawrence N, Glotzer D, Shaw JS, Knight JR Articolo in italiano Abstract www.medicoebambino.com/?id=9704_228.pdf The paper draws the attention of pediatricians on their role in the management of babies born from addicted mothers and of young adolescents who may develop drug addiction. Today, drug addicted adolescents seek help at a later stage with comparison to the past. Severe social and family problems are usually present. Paediatricians should be aware of the many determinants as well as of different clinical features and psychopatological pathways of drug addiction in young adults, in order to play a useful role in prevention and cure. Screening nella pratica pediatrica dell’uso di alcool nei genitori Traduzione in italiano a cura della ASL Città di Milano - Coordinamento Tavolo Tecnico Regionale Questo articolo attira l’attenzione dei pediatri sul loro ruolo nella gestione dei bambini nati da madri e giovani adolescenti che hanno sviluppato dipendenza da droghe. Oggi gli adolescenti dipendenti da droghe cercano aiuto in una fase successiva rispetto al passato. Sono spesso presenti gravi problemi legati alla famiglia e all’ ambiente sociale. I pediatri dovrebbero essere informati sulle molte determinanti così come sulle differenti possibili caratteristiche cliniche e psicopatologiche della dipendenza da droghe nei giovani, per poter giocare un ruolo utile nella prevenzione e nella cura. 16 Elenco degli articoli: (a cura di) Serpelloni G, Bonci A, Rimondo C, (2009), Cocaina e minori. Linee di indirizzo per le attivita’ di prevenzione e l’identificazione precoce dell’uso di sostanze, Dipartimento Politiche Antidroga, Presidenza del Consiglio dei Ministri. American Academy of Pediatrics, (2001), Alcohol Use and Abuse: A Pediatric Concern, Pediatrics, Vol 108, pp.185-189. American Academy of Pediatrics, Improving Substance Abuse Prevention, Assessment, and Treatment Financing for Children and Adolescents, (2001), Pediatrics, , Vol 108, N.4, pp. 1025-1029. American Academy of Pediatrics, Indications for Management and Referral of Patients Involved in Substance, (2000), Pediatrics, Vol. 106, pp.143-148. Babor TF, Higgins-Biddle JC, Saunders JB, Monteiro MG, (2001), A U D I T. The Alcohol Use Disorders Identification Test. Guidelines for Use in Primary Care, World Health Organization. Babor TF, Higgins-Biddle JC, Brief interventions for hazardous and harmful drinking: a manual for use in primary care, (2001), World Health Organization. Boekeloo BO, Bobbin MP, Lee WI, Worrell KD, Hamburger EK., Russek-Cohen E, (2001), Effect of Patient Priming and Primary Care Provider Prompting on Adolescent-Provider Communication About Alcohol, Pediatrics, Vol 108, pp.433-439. Griswold KS, Aronoff H, Kernan JB, Kahn LS, (2008), Uso ed abuso di sostanze negli adolescenti: riconoscimento e trattamento, Minuti, aprile, pp.25-33. Hollman D, Alderman E, (2002), Substance Abuse Counseling, Pediatrics in review , Vol.20, No. 9, pp.355- 357. Kulig, JW, Committee on Substance Abuse, (2005), Tobacco, Alcohol, and Other Drugs: The Role of the Pediatrician in Prevention, Identification, and Management of Substance Abuse, Pediatrics, Vol 115, pp. 816-821. Wilson CR, Harris SK, Sherritt L, Lawrence N, Glotzer D, Shaw JS, Knight JR , (2008), Parental Alcohol Screening in Pediatric Practices, Pediatrics, Vol. 122,e1022-e1029. Wilson CR, Harris SK, Sherritt L, Lawrence N, Glotzer D, Shaw JS, Knight JR, (1997), Tossicodipendenza: un problema pediatrico?, Medico e bambino, Vol. 4, pp. 228-231. 17