Fondazione San Petronio ONLUS CARITAS DIOCESANA DI Via Santa Caterina n.8/a 40123 BOLOGNA Bologna‐ tel 0516448015 Via S.Alò, 9 4012 – Bologna Tel 051221296 – fax 051273887 i n f o @ f o n d a z i o n e s a n p e t r o n i o . i t Come puoi aiutare la Mensa della Fraternità della Fondazione S.Petronio Donazione liberale: ti ricordiamo che la donazione è valida per la detrazione del 19% in sede di denuncia dei redditi e la puoi effettuare tramite Bonifico: intestato a Fondazione S.Petronio Onlus sul conto corrente con codice IBAN IT37M02400000001223748 presso Banca Popolare dell'Emilia Romagna Versamento diretto in denaro: da far pervenire presso la Curia di Bologna Via Altabella n. 6 a favore Fondazione S.Petronio Via S.Caterina n. 8 Bologna Cinque per mille: sottoscrivendo al momento della dichiarazione dei redditi l'apposita casella e indicando il codice fiscale della Fondazione S. Petronio C.F:02400901209 Lasciti: puoi fare un lascito a favore Fondazione S.Petronio Onlus con sede in Via S.Caterina n. 8 Bologna codice fiscale 02400901209 “.....Apriremo in città una mensa . Sarà la mensa della Chiesa di Bologna...” Con queste parole nel 1977 il Cardinale Antonio Poma Arcivescovo di Bologna dava il via alle attività della Mensa della Fraternità e dei servizi ad essa collegati. Nasceva così in Strada Maggiore al numero 13 presso i locali della Confraternita della Misericordia, la Mensa della Fraternità. Gli ospiti erano pochi, già allora, però, questo servizio veniva svolto tutti i i giorni della settimana. Da allora sono passati 35 anni e oggi 13 dicembre 2012 siamo qui a farne ricordo, i poveri purtroppo sono aumentati e ogni sera sono oltre 200 coloro che si siedono alla Mensa della Fraternità. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro servizio e di avere sempre rifiutato di trasformare la Mensa della Fraternità in un self‐service. E a tale proposito mi piace concludere con alcune frasi estrapolate da “La via dell'amore” di Mons. Vincenzo Paglia, Vescovo di Terni: “I poveri sono fratelli della nostra famiglia, non un caso sociale da risolvere a questo ci penseranno i servizi sociali, infatti il problema è il coinvolgimento del cuore prima ancora che il volontariato” Paolo Santini CINEMA E SOLIDARIETA’ Dal giorno 8 Maggio 2012 la Comunità MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) BOXII <Nerino Romagnoli> sta realizzando in Caritas un piccolo progetto di servizio con l’intento di offrire alcune ore di svago a supporto ed integrazione dell’attività quotidiana d’animazione svolta dai volontari nei locali di accoglienza di Via S.Caterina. Alle 15.20 del primo e del terzo martedì di ogni mese (dal mese di Novembre per tre martedì ogni mese) viene proiettato un film nella saletta attigua ai locali di accoglienza. A tal fine è stato di recente approntato un semplice questionario per cercare d’incontrare i gusti cinematografici dei presenti. Dall’esito di questo breve sondaggio si è poi attuata la programmazione delle proiezioni incentrata prioritariamente sugli intramontabili film comici italiani (Totò, Sordi, ecc.) e sugli western all’italiana. I turni prevedono 2 volontari della Comunità MASCI BOXII alla volta per garantire non solo l’ottimale messa a punto della strumentazione per la proiezione ma anche per far fronte ai diversi aspetti organizzativi e logistici. Il fondatore dello Scautismo, Robert Baden Powell, era solito affermare: <Essere buoni è qualche cosa, fare il bene è molto meglio> ci auguriamo, pertanto, che con questa semplice iniziativa di servizio si possa dare un sorriso a chi raramente ha motivi di allegria. Luigi Stagni – Magister della Comunità MASCI BO XII si incontrano quelli che nella nostra società sono definiti "emarginati", fuori dal contesto sociale. Per noi invece hanno un volto, un nome e li accogliamo chiunque essi siano, nel rispetto della loro privacy. Ogni serata ha il proprio gruppo di volontari, coordinati da un responsabile, importante per il rispetto delle regole in una linea comune nel momento del servizio. La disponibilità dei volontari è infinita: nei momenti di maggiore difficoltà, come durante i mesi estivi, in tanti si sono offerti per il servizio in altre serate, rispondendo generosamente alle eventuali richieste. L'importante è procedere verso l'obiettivo comune di una mensa di vera fraternità, che è vera fino in fondo se vissuta anche tra noi, tra i volontari, cercando così di creare una grande famiglia nello spirito di accoglienza che coinvolge volontari e ospiti, i fratelli più poveri, più bisognosi non solo di un pasto. Quando qualche ospite sta male, lo andiamo a trovare in ospedale, cercando di alleviare il suo senso di solitudine nella sofferenza. Nel primo pomeriggio altri volontari operano nel Punto di Incontro, momento in cui gli ospiti ricevono una prima accoglienza, con possibilità di dialogo, di gioco a carte...e, due volte al mese viene offerta la visione di un film, il cui titolo è stato precedentemente scelto da loro. Altri volontari prestano servizio alle docce, e la loro presenza è molto importante perché anche questo viene incontro ad un bisogno primario, restituendo dignità alle persone, che vengono fornite anche di biancheria intima. Il volontariato in Mensa è un volontariato molto attivo, concreto, e i volontari sono ben consapevoli che solo nell'apertura verso gli altri, chiunque essi siano, si procede verso l'obiettivo comune di una mensa di vera fraternità, partecipi di una mensa che mette l'accoglienza al centro di tutto il servizio. Franca Suzzi OPERARE LA CARITA’ E ANNO DELLA FEDE “Ho deciso di indire un ANNO DELLA FEDE. Esso avrà inizio l’11 ottobre 2012, nel cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, e terminerà nella solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, il 24 novembre 2013” (“La Porta della Fede” – Benedetto XVI ‐ § 4). Con queste parole il Papa Benedetto XVI l’11 ottobre del 2011 annunciava la celebrazione di questo grande anno nel quale ogni cristiano, attraversando la “porta della fede” che è sempre aperta per introdurre alla vita di comunione con Dio, si immette in un cammino che dura tutta la vita (cfr. Id. § 1). Quest’anno anno speciale si è aperto a Bologna con un solenne pontificale del nostro Cardinale Arcivescovo celebrato al termine di un triduo di preghiere davanti al Crocefisso alto sull’altare maggiore e davanti alla Immagine della Madonna di San Luca che è discesa eccezionalmente nella nostra Cattedrale dall’11 al 14 ottobre. Il Papa ha indetto questo anno speciale come strumento offerto ad ogni battezzato per rispondere alla “esigenza di ricuperare il cammino della fede, per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo” (§ 2). E’ un cammino di riscoperta della fede che coinvolge profondamente ciascuno di noi che operiamo nelle attività caritative della nostra Chiesa Bolognese nel servizio della Mensa della Fraternità. Il Papa aggiunge che l’”Anno della Fede sarà anche una occasione propizia per intensificare la testimonianza della carità… fede e carità si esigono a vicenda, così che l’una permette all’altra di attuare il suo cammino. Molti, infatti, dedicano la loro vita con amore a chi è solo, emarginato o escluso… perché proprio in lui si riflette il volto stesso di Cristo. Grazie alla fede possiamo riconoscere in quanti chiedono il nostro amore il volto del Signore” (§ 14). Conosciamo bene quanto ampio sia l’arco delle attività di carità della nostra Chiesa, ma ancora più sappiamo come debba essere costante preoccupazione tenere viva la fonte di questa carità che un sacerdote della carità come don Giulio Salmi esprime in due raccomandazioni ben precise : “I problemi veri si sciolgono presso il tabernacolo” e “Il collaboratore deve fare tutto tramite l’Eucarestia”. Fede e operosità della carità: due pilastri inscindibili. Se viene meno uno, cade la ragion d’essere di tutta l’Opera. In particolare, proprio per rendere ancora più solido questo vincolo fra fede e servizio della carità, vorremmo che acquistassero rilievo speciale alcuni momenti capisaldi: • L’apertura dell’Anno della Fede alla Mensa con la celebrazione dell’Eucarestia per tutti gli operatori e la consegna del Crocefisso il 23 ottobre alle 19,30 • Il Convegno annuale delle Caritas e Associazioni Caritative della nostra diocesi alle 09,30 del sabato 27 ottobre presso l’Istituto Veritatis Splendor • La Messa di Natale celebrata dal Cardinale Arcivescovo alle ore 17,00 del 13 dicembre alla Mensa della Fraternità • Le Messe di serata presso la nostra Mensa alle ore 19,30 secondo il calendario distribuito • Il Ritiro Spirituale di Avvento mercoledì 28 novembre e quello di Quaresima il mercoledì 06 marzo alle ore 09,00 al Centro Poma insieme alle altre realtà caritative • Il Pellegrinaggio annuale al Santuario della Madonna di San Luca con i nostri Ospiti il 10 aprile La parola del Santo Padre Benedetto XVI ci guidi perché anche la nostra azione risplenda di nuova luce e di rinnovato dinamismo evangelico: “Possa questo Anno della Fede rendere sempre più saldo il rapporto con Cristo Signore perché solo in lui vi è la certezza per guardare al futuro e la garanzia di una amore autentico e duraturo. E affidiamo alla Madre di Dio, proclamata beata perché ha creduto, questo tempo di grazia” (§ 15). Don Antonio Oltre 150 volontari prestano servizio presso la Mensa della Fraternità, alternandosi serata per serata e assicurando una presenza di un gruppo di volontari ogni serata. La Mensa infatti è sempre aperta, festività comprese, e anche d'estate. In luglio e agosto si devono curare particolarmente i turni di servizio per i giorni di ferie degli operatori e per il grande numero degli ospiti, che convergono nella nostra mensa, per la chiusura estiva di alcune mense parrocchiali. Nella Mensa della Fraternità il concetto forte non è nella parola "mensa" ma nella "fraternità", nello spirito di accoglienza e nell'atteggiamento di ascolto che dobbiamo avere nel servizio, vissuto come "privilegio" per cui 
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