Direzione Infermieristica e Tecnica Sede Territoriale di Forlì VIII Congresso Nazionale AICM Milano, 16-17 ottobre 2015 “L’informatizzazione a supporto del ruolo dell’ICM nella pianificazione della dimissione” Maria Angela Fumagalli Azzurra Bernabei Marinella Terrasi 1 Dimissione 2 Dimissione…pianificata 3 Il ruolo dell’ICM nella Pianificazione della dimissione 4 L’informatizzazione: testimonianza dell’utilizzo di uno strumento M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 2 1 1 - Dimissione conclusione di una fase del processo di cura – superamento della fase acuta – stabilizzazione delle condizioni cliniche – individuazione di soluzioni ai bisogni assistenziali in altra U.O. intra ospedaliera, al domicilio, in area post acuti, in servizi/strutture territoriali Coerente con i bisogni assistenziali Cruciale per l’appropriatezza e la continuità delle cure M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 3 1 - Dimissione Gestione della complessità nel contesto odierno: 1) Riduzione della durata dell’ospedalizzazione 2) Invecchiamento demografico 3) Mutamenti della struttura famigliare di sostegno (European Union Programme for Employment and Social SolidarityPROGRESS 2007-20013) M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 4 2 1 - Dimissione • età avanzata, perdita di autonomia fisica e cognitiva, patologie croniche • coglie la famiglia impreparata • attivazione di professionisti diversi, in relazione a diversi problemi assistenziali • scarsità di risorse non immediatamente disponibili (Shepperd 2004) M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 1 - Dimissione 5 Precoce Ritardata Difficile • si verifica quando permane una condizione di disabilità nel paziente o per problematiche sociali. • Il 2-3% di tutte le dimissioni sono difficili. In un distretto di 100.000 ab. con un tasso di osp. del 160 per mille, si possono calcolare 350-400 dimissioni difficili l’anno (Maciocco et al 2004) M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 6 3 1 – Dimissione…difficile PSN 2011-2013 “I pazienti post acuti dimessi dall’ospedale che corrono rischi elevati, ove non adeguatamente assistiti, di ritorno improprio all’ospedale…necessitano di competenze cliniche e infermieristiche, con l’affidamento ad un case manager, in una struttura dedicata o a domicilio” M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 7 2 - Pianificare la dimissione • • • Discharge planning is the development of an individualised discharge plan for the patient prior to leaving hospital, with the aim of containing costs and improving patient outcomes. Discharge planning should ensure that patients are discharged from hospital at an appropriate time in their care and that, with adequate notice, the provision of other services will be organised. This review indicates that a structured discharge plan tailored to the individual patient probably brings about a reduction in hospital length of stay and readmission rates, and an increase in patient satisfaction. The impact on health outcomes is uncertain. M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 8 4 2 - Pianificare la dimissione Obiettivi • Migliorare outcomes e ridurre gli episodi di riospedalizzazione • Ridurre le giornate di degenza improprie conseguenti a difficoltà di dimissione e contenere i costi • Organizzare i servizi necessari • Preparare pazienti e caregivers • Aumentare la soddisfazione dei pazienti M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 9 2 - Pianificare la dimissione Il successo del percorso di dimissione dipende dalla sua gestione/organizzazionenell’ottica della continuità assistenziale: • Estensione non interrotta nel tempo degli obiettivi assistenziali attraverso una linearità di svolgimento degli interventi fra i diversi livelli e ambiti di erogazione delle cure e dell’assistenza (ospedale, domicilio, NCP, AAA). • Processo nel quale, dopo che sono stati individuati i bisogni del paziente, viene prestata assistenza continuativa da un livello di cura ad un altro Da A.Brambilla, A.Nicoli “La continuità dell’ assistenza in Emilia-Romagna”, 2010 M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 10 5 2 - Pianificare la dimissione Continuità assistenziale “strategia del cambiamento”: promuovere il territorio quale primaria sede di assistenza e di governo dei percorsi sanitari e socio-sanitari. Integrazione dei diversi servizi (PSN 2003-2005) NON continuità del servizio, MA Centralità del paziente nei percorsi di cura: - valutazione globale dei bisogni socio-assistenziali - presa in carico multidisciplinare del paziente - identificazione e coinvolgimento del caregiver M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 11 2 - Pianificare la dimissione Consente di • Individuare precocemente, i soggetti a rischio di dimissione difficile, che necessitano di percorsi di continuità assistenziale guidati. • Promuovere il ruolo attivo del familiare e se possibile del paziente, nel processo di cura e quindi nella pianificazione della dimissione • Facilitare la fruibilità ed il coinvolgimento efficacie delle risorse presenti sia di competenza sanitaria che sociale M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 12 6 2 - Pianificare la dimissione • • • • • • • • • valutazione del paziente e pianificazione assistenziale valutazione del rischio di dimissione difficile (BRASS) individuazione del setting assistenziale necessario per il completamento del processo di cura (area acuti/post acuti) coinvolgimento/informazione/educazione dei famigliari e dei caregivers valutazione delle risorse famigliari, della situazione domiciliare e del carico assistenziale legato alle necessità del paziente valutazione delle soluzioni disponibili/percorribili e attivazione dei servizi territoriali (ADI, Lungodegenze/Ospedale di Comunità, AAA, Servi sociali territoriali) coinvolgimento di altri professionisti (Fisioterapista, Assistente Sociale, MMG, Specialisti clinici) definizione dei tempi della dimissione trasmissione e condivisione del progetto di dimissione/trasferimento formulato con i servizi coinvolti e con il paziente M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 13 3 -Il ruolo dell’ICM • • • • • • • • • • Ha un approccio olistico all’assistenza E’ responsabile dell’accertamento dei problemi dei pazienti e delle loro famiglie In collaborazione con gli altri membri del team interdisciplinare, sviluppa il piano assistenziale Stima le abilità del paziente e le possibilità di supporto delle famiglie e dei sistemi sociali Esercita attività di insegnamento al paziente e alla famiglia Formula un piano di dimissione Inizia il piano di dimissione già al momento della presa in carico Organizza la consultazione con specialisti o servizi specializzati Assicura il trasferimento ad aree assistenziali più adatte quando le condizioni del paziente lo richiedono …. M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 14 7 3 -Il ruolo dell’ICM • Continuità assistenziale • Continuità nelle informazioni • Continuità relazionale Infermiere Case Manager figura chiave nel processo di dimissione M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 15 3 -Il ruolo dell’ICM favorire, consentire, garantire presa in carico e continuità con quali strumenti? - piano di assistenza/documentazione clinica integrata - indice di BRASS - rete Infermieri Case Manager - Unità di Valutazione Multidisciplinare - percorsi di continuità assistenziale - rete dei servizi - sistema informativo M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 16 8 Blaylock Risk Assessment Screening (BRASS) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Età (una sola opzione) 55 anni o meno 56-64 anni 65-79 anni 80 anni e più Condizioni di vita e supporto sociale (una sola opzione) Vive col coniuge Vive con la famiglia Vive da solo con il sostegno della famiglia/badante Vive da solo con il sostegno di amici/conoscenti Vive solo senza alcun sostegno Assistenza domiciliare/residenziale Stato funzionale (ogni opzione valutata) Autonomo (indipendent e in ADL e IADL) Dipendente in Alimentazione/nutrizione Dipendente in Igiene/Abbigliamento Dipendente in Andare in bagno Dipendente in Spostamenti/mobilità Dipendente in Incontinenza intestinale Dipendente in Incontinenza urinaria Dipendente in Preparazione del cibo Dipendente in Responsabilità nell’uso di m edicinali Dipendente in Capacità di gestire il denaro Dipendente in Fare acquisti Dipendente in Utilizzo di mezzi di trasporto Stato cognitivo (una sola opzione * Sfere: spazio, tempo, luogo e sé) Orientato Disorientato in alcune sfere* qualche volta Disorientato in alcune sfere* sempre Disorientato in tutte le sfere* qualche volta Disorientato in tutte le sfere* sem pre Comatoso Numero dei farmaci assunti (una sola opzione) Meno di tre farmaci Da tre a cinque farmaci Più di cinque farm aci Modello comportamentale (ogni opzione valutata) Appropriato Wandering Agitato Confuso Altro Mobilità (una sola opzione) Deambula Deambula con aiuto di ausili Deambula con assistenza Non deambula Deficit sensoriali (una sola opzione) Nessuno Deficit visivi o uditivi Deficit visivi e uditivi Numero di ricoveri pregressi /accessi al pronto soccorso (una sola opzione) Nessuno negli ultimi tre mesi Uno negli ultimi tre mesi Due negli ultimi tre mesi Più di due negli ultimi tre m esi Numero di problemi clinici attivi (una sola opzione) Tre problem i clinici Da tre a cinque problemi clinici Più di cinque problemi clinici M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 0 1 2 3 0 1 2 3 4 5 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 1 2 3 4 5 0 1 2 0 1 1 1 1 0 1 2 3 0 1 2 0 1 2 3 0 1 2 17 L’UVM • Funzione organizzativa a garanzia della continuità assistenziale tra il sistema per acuti, il post acuti, il territorio, in relazione ai bisogni clinici, assistenziali, sociali, riabilitativi • Costituita dall’integrazione di diverse professionalità: medico, Infermiere case manager, terapista della riabilitazione, assistente sociale • Precoce valutazione e riduzione tempi di attesa per consulenze e per l’accesso ai percorsi ospedalieri, territoriali e sociali M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 18 9 4 -Il sistema informativo Strumento fondamentale per la trasmissione/condivisione delle informazioni a tutti i livelli che definiscono il percorso di cura: assistenza ospedaliera, UVM, servizi territoriali, MMG… Documentazione clinica INTEGRATA (INFORMATIZZAZIONE) M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 19 Documentazione clinica integrata e informatizzata: la rappresentazione di un’esperienza M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 20 10 Sede Territoriale di Forlì Un “sistema” informatizzato • Rete informatizzata aziendale: informazioni complessive sul paziente (ricoveri, diagnostica, precedenti UVM, ADI, servizi sociali) • Documentazione disponibile in tutti i setting assistenziali, fin dal momento della presa in carico • Aggiornamento in tempo reale (breafing) • Data base di pazienti noti che può favorire le eventuali successive prese in carico M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 21 M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 22 11 Sede Territoriale di Forlì M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 23 Sede Territoriale di Forlì M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 24 12 Sede Territoriale di Forlì BRASS BRASS M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 25 Sede Territoriale di Forlì BRASS M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 26 13 Sede Territoriale di Forlì 3 classi di rischio Basso (0-10) Medio (11-19) Alto (20-40) M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 27 Sede Territoriale di Forlì Attivazione UVM 1- Valutazione congiunta medico-infermiere presso l’U.O. richiedente: - valutazione ICM: relazione su problemi di tipo assistenziale e anamnesi socio famigliare che consente l’eventuale attivazione dell’assistente sociale 2 – Relazione UVM - valutazione medica - valutazione infermieristica - obiettivi del trasferimento - Indice di BRASS - progetto riabilitativo - scheda sociale M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 28 14 Sede Territoriale di Forlì UVM - Attivazione U.O. Paziente Quesito Destinazione M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 29 Sede Territoriale di Forlì UVM 1- Valutazione congiunta medico-infermiere presso l’U.O. richiedente: - ICM: relazione su problemi di tipo assistenziale e anamnesi socio famigliare che consente l’eventuale attivazione dell’assistente sociale M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 30 15 Sede Territoriale di Forlì UVM - Scheda sociale M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 31 Sede Territoriale di Forlì UVM - Scheda sociale M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 32 16 Sede Territoriale di Forlì UVM - Scheda sociale M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 33 Sede Territoriale di Forlì UVM – 2 Relazione XX YY AA M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 34 17 Sede Territoriale di Forlì UVM – 2 Relazione M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 35 Sede Territoriale di Forlì UVM e Integrazione socio sanitaria: sistema informativo integrato “ICARO” che coinvolge sia il Servizio Anziani del Comune di Forlì sia l'Azienda USL di Forlì. M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 36 18 Sede Territoriale di Forlì - Cartella ICARO M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 37 Sede Territoriale di Forlì UVM e Integrazione socio sanitaria: • Riduzione dei tempi per l’identificazione delle problematiche emergenti e per la presa in carico • Facilitazione dell’identificazione dei percorsi territoriali nel caso di re-ricoveri • Segnalazione tempestiva da parte dei servizi sociali all’UVM M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 38 19 Sede Territoriale di Forlì Pianificazione della dimissione: quali esiti? • • • • • Dati di attività Caratteristiche dei pazienti Efficacia del percorso intrapreso Appropriatezza valutazioni ----- M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 39 Sede Territoriale di Forlì Pianificazione della dimissione: quali esiti? Dati di attività Caratteristiche degli utenti M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 40 20 Sede Territoriale di Forlì Pianificazione della dimissione: quali esiti? Efficacia del percorso intrapreso M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 41 Sede Territoriale di Forlì Pianificazione della dimissione: quali esiti? Efficacia del percorso intrapreso M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 42 21 Sede Territoriale di Forlì Pianificazione della dimissione: quali esiti? Appropriatezza delle valutazioni M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 43 VIII Congresso Nazionale AICM Milano, 16-17 ottobre 2015 M.A. Fumagalli, AICM 17/10/2015 44 22