D.ssa Franca Abbritti Dirigente Medico I Livello U.O. Chirurgia Vascolare A.O. “G.Salvini” Garbagnate M.se - MI Guida alla scelta della medicazione “Ulcere venose degli arti inferiori” Sala Convegni Ospedale G. Salvini di Garbagnate - 22 Gennaio 2011 Le ulcere croniche non tendono a guarire perché possono essere presenti alcune barriere che impediscono la regolare successione delle fasi di guarigione o o o o Tessuto necrotico- carica necrotica Infezione – carica batterica Macerazione – eccesso di liquidi ECM alterata-migrazione g Epidermica p bloccata La WBP ha 4 obiettivi T : rimozione tessuti necrotici I : rimozione carica batterica, batterica ll’infezione infezione deve essere debellata M: controllo dell’essudato dell essudato E : correzione della ECM, la migrazione d ll’ id dell’epidermide id d daii b bordi di d deve essere ffacilitata ilit t Valutazione del letto di lesione e cute perilesionale p Letto della lesione Cute perilesionale Bordi lesione Fattori decisivi nella scelta di una medicazione sono: o Grado di essudazione o Lesione infetta o no Come valutare l’ l adeguatezza di una medicazione L medicazione La di i è iin grado d di proteggere t la l lesione l i da d infezioni secondarie? Crea condizioni di umidità favorevoli alla cicatrizzazione? Garantisce un isolamento termico? termico? Può essere rimossa senza causare traumi alla lesione? E’ in grado di rimuovere detriti e scorie? E E’ priva di effetti tossici? tossici? Nelle ferite croniche l’essudato presenta una maggiore concentrazione in metalloproteasi, metalloproteasi una ridotta attività mitotica cellulare cellulare, che determinano il mantenimento di uno stato infiammatorio bloccando l’insorgere dello stato proliferativo l’essudato, sia in difetto che in eccesso, comporta un arresto se non un peggioramento dell’omeostasi della lesione . Il controllo dell’essudato rappresenta , quindi, un fattore essenziale nella gestione della lesione cutanea cronica.. L’ elastocompressione multistrato a corto allungamento riduce ll’edema edema e quindi ll’essudato essudato, accelerando i processi di guarigione Il bendaggio e la medicazione locale agiscono in sinergia nel promuovere il processo di riparazione tessutale Una conoscenza approfondita delle principali categorie di prodotti per la cura delle lesioni ed in particolare delle loro azioni , indicazioni, controindicazioni, vantaggi e svantaggi può essere di grande aiuto nella scelta della medicazione più appropriata MEDICAZIONE AVANZATA materiale di copertura con caratteristiche di biocompatibilità , cioè interazione del materiale con un tessuto ed evocazione di una risposta specifica specifica.. Realizza un ambiente umido nell’interfaccia lesione MEDICAZIONI TRADIZIONALI Assorbimento liquidi sino essiccamento (ambiente non idoneo) idoneo Emostasi (garza crea un coagulo che, essiccandosi, da’ “ambiente non idoneo”, alla ll rimozione i i sii può ò ripresentare i t sanguinamento) i t ) Protezione infezioni (non antisepsi) Occultamento ferita (“pensiero negativo”) Medicazioni primarie e secondarie Alginati, collagene, garze impregnate, idrocolloidi, idrofibre, idrogeli, medicazioni non aderenti, paste – polveri, pellicole trasparenti (films), schiume Principio della guarigione delle ferite in ambiente umido l’essudato elemento fondamentale, l’essudato, fondamentale basilare e primario nel processo di riparazione tessutale. le componenti della riparazione tessutale devono essere presenti nella giusta misura, pena l’arresto del processo stesso Caratteristiche ideali medicazione avanzata Gestire l’essudato Permettere scambio O2, Co2, vapore acqueo Isolamento termico Non tossico, anallergico, sterile Alto potere adsorbente per microorganismi, componenti tossici, cellule morte Rimuovere il tessuto devitalizzato Barriera all’ingresso di microorganismi esterni Prevenire o trattare l’infezione Caratteristiche ideali medicazione avanzata Protezione meccanica Comoda e non dolorosa Conformabile e adattabile alle superficie irregolari e contorni anatomici eliminare lo “spazio morto”con medicazione che si adatti alla forma e dimensioni Intervalli di cambio sufficientemente lunghi Rispettare la cute perilesionale preservare i margini della lesione Valutazione della medicazione segni g di p perdite di essudato evidenze di saturazione della medicazione segni di aderenza della medicazione alla lesione sottostante frequenza e modalità di cambio della medicazione dolore al cambio e con medicazione in loco ti di medicazione tipo di i e modalità d lità di fifissaggio. i Biocellulosa Idrocolloidi poliacrilati Idrogeli pomate Film ess sudato Alginati Idrofibre Schiume Capacità à di assorrbimento o medicaz zione TIPOLOGIA DELLA FERITA IN BASE ALL’ESSUDATO SCELTA DELLA MEDICAZIONE CON PRODOTTO CONGRUO FERITA ASCIUTTA RIPRISTINARE IL MICROAMBIENTE UMIDO IDROGELI , IDROCOLLOIDI, IDROCOLLOIDI GARZE GRASSE, FILMS, AA GELGEL-CREMA, POLICRILATI, BIOCELLULOSA FERITA UMIDA MANTENERE IL MICROAMBIENTE UMIDO ALGINATI, IDROFIBRA, IDROCOLLOIDI, ORC, BIOCELLULOSA ,SCHIUME, FERITA IPERESSUDANTE EVITARE LA MACERAZIONE IDROFIBRA ALGINATI, COMPRESSE, ORC SCHIUME, ORC, SCHIUME AMINOACIDI POLVERE T (Tessuto necrotico o devitalizzato) I M Collagenasi E tessuti necrotici devono essere continuamente rimossi Attuato attraverso il debridement enzimatico, capacità attraverso la lisi del collagene di liberare peptidi chemiotattici Assenza di capacità litica sul tessuto sano, chemiotattici. sano non agisce a pH fisiologico , ma a pH 6,8. Alte concentrazioni di collagenasi possono causare eritema dei bordi della ferita SMITH& NEPHEW noruxol, noruxol iruxol. iruxol Proteasi, Proteasi lisa i ponti di collagene nativo, favorendo la rimozione della necrosi FIDIA bionect start Collagenasi Indicazione Escara dura /secca , ferite necroticocolliquate alta percentuale di fibrina o colliquate, slough Vantaggi promuovono un rapido sbrigliamento del tessuto,necrotico, preparano un letto vitale Svantaggi , di cambi Emivita breve,necessitano quotidiani, inattivati da alcuni antisettici, metalli pesanti e detergenti T (Tessuto necrotico o devitalizzato) I M E Idrogeli tessuti necrotici devono essere continuamente rimossi Debridement autolitico Dissoluzione spontanea del tessuto devitalizzato attraverso ll’azione azione di enzimi prodotti dalla lesione stessa. stessa. E’ un processo naturale che si realizza con il mantenimento di un ambiente umido nell’interfaccia tra medicazione e fondo della lesione. lesione. Il fluido che si crea in ambiente umido è ricco di polimorfonucleati e macrofagi che liberano granuli lisosiomiali contenenti enzimi proteolitici più attivi a pH acido. acido. Il processo di autolisi inizia dopo circa 48 48--72 ore dall’applicazione dall applicazione di una medicazione semiocclusiva.. semiocclusiva Il tempo necessario per la completa rimozione della necrosi varia in base alla quantità di tessuto da rimuovere, spessore e dimensioni, sede della lesione Idrogeli Composto da polimeri idrofili con contenuto in acqua >70% e con alginato di sodio o di calcio, e/ o glicerina, polimeri poliglucosidici idrofili ad altissima saturazione d’acqua iso/ipertonici in svariati formati, formati provocano una idratazione massiva del tessuto , ricostituendo un ambiente umido ideale p per l’autolisi. Idrogeli Indicazioni Ferite con modesto essudato,presenza di tessuto necrotico, slough o fibrina. LESIONE SUPERFICIALE Vantaggi Mantenimento ambiente umido, promuovono una rapida autolisi autolisi, può rimanere in sito fino a 3 gg Svantaggi Se usato in eccesso può macerare la cute perilesionale, può promuovere l ipergranulazione l’ipergranulazione Necessitano di appropriate medicazioni secondarie Idrogel ipertonico Hypergel Id Idrogeli li normotonici t i i DuoDerm idrogel,Askina gel,IntraSite gel,Aquaflo,Nugel,Aquaflo,Nu-Gel (con 5% di alginati)Purilon gel,Suprasorb G,Normigel gel, Prodotti COLOPLAST: COLOPLAST Purilon P il G l - 1 idrocolloide Gel id ll id (NaCMC), (N CMC) 90% acqua SYSTAGENIX: Nu-Gel - glicol propilene, acqua (70%), alginato di sodio (3%) SMITH & NEPHEW: Intrasite gel - glicol propilene, acqua, un polimero modificato della CMC B-BRAUN: Askina gel - polimero modificato di amido glicol propilene, glicerolo, acqua LOHMAN: Suprasorb G (gel) - polimero di CMC e glicol propilene, acqua ANGELINI (URGO): Urgo Hydrogel COVIDIEN: Curafil Gel - acqua depurata (53%), (53%) glicerina (45%) (umettante), (umettante) gliceril polimetacrilato (assorbenza), NaCMC (gelificante), Germaben (conservante) MÖLNLYCKE: Normlgel – gel isotonico con 0,9% NaCl Hypergel – gel ipertonico con 20% NaCl T (Tessuto necrotico o devitalizzato) tessuti necrotici devono essere continuamente rimossi Poliacrilati ( tender wet) Compressa pluristratificata a forma di cuscinetto la cui composizione p centrale del corpo p assorbente è costituita da poliacrilato superassorbente. Attivato con una quantità predefinita di soluzione Ringer. Cede Ringer al letto dell’ulcera per un periodo di 12 ore. Assorbe ll’essudato essudato dall dall’ulcera ulcera. Deterge e mantiene un ambiente umido, trattiene i germi e il tessuto non vitale al suo interno. Indicazioni: Ferita necrotica o con fibrina, infette, “statiche” Limiti: può provocare dolore se si asciuga. Va rinnovata quotidianamente. LESIONE PROFONDA Idrocolloidi Gli idrocolloidi sono medicazioni composte p da miscele di polimeri assorbenti (pectina, gelatina) e un agente gelificante (NaCMC), sospesi in forma microgranulare in una matrice adesiva Essi hanno la caratteristica di assorbire fluidi fino a saturazione; poi diventano sospesi nel fluido, formando un gel P Possono essere occlusivi l i i o semisemii-occlusivi l i i Sono disponibili in molti formati, misure, spessori Sono largamente conosciuti e utilizzati sin dagli anni ’80 80 T (Tessuto necrotico o devitalizzato) I M E (Epidermide: margini non proliferativi) proliferativi) INDICAZIONI Ulcere con essudazione bassa o media Letto della ferita deterso, superficiale, granuleggiante Cute perilesionale intatta COME MEDICAZIONE PRIMARIA per lesioni senza o con lieve essudato prevalentemente per UdP al IIII-III stadio per lesioni tendenzialmente granuleggianti COME MEDICAZIONE SECONDARIA COME MEDICAZIONE PER LE “ZONE DIFFICILI” IDROCOLLOIDI : meccanismo d’azione GELIFICAZIONE Interazione con l’essudato l essudato della lesione e generazione di un gel soffice Creazione di un ambiente umido ideale per la guarigione Rimozione tessuto necrotico e fibrinoso OCCLUSIVITA’ No ingresso di agenti inquinanti esterni La tensione all’ossigeno g stimola ’angiogenesi g g ‘precoce p Impermeabilità Barriera batterica e virale ATTENZIONE La lesione può allargarsi nella fase iniziale Il gel giallastro non va confuso con il pus Spesso insorge un cattivo odore (cipolla marcia) IDROCOLLOIDI Favorisce la formazione di tessuto di granulazione Facilita Facilita lo sbrigliamento autolitico Applicazione e rimozione sono atraumatici (effetto cuscinetto) È altamente conformabile e modellabile Protegge la cute, salvaguardando i tessuti neoformati o intatti È traslucida: permette di controllare la lesione o la medicazione primaria sottostante È sottile, flessibile e conformabile per il massimo i comfort f t all paziente i t È versatile: può essere usata come medicazione primaria o secondaria Film Schiuma id idrocolloide ll id IDROCOLLOIDI Cambio di medicazione ogni 3 - 7 giorni Forniscono una efficace protezione ed occlusione (prevengono la diffusione di MRSA) Raramente associati con dermatite da contatto Descritte alcune sensibilizzazioni con colofonio Frequenti dermatiti da contatto non allergiche, in caso di rimozioni i i i ffrequenti, ti su cute t perilesionale il i l di ulcere l venose d deglili arti inferiori Ipergranulazione COLOPLAST: Comfeel Plus Idrobenda (standard, contour, sollievo, sottile) - NaCMC, alginato di calcio, elastomero artificiale, agente adesivo, film semipermeabile in poliuretano. Comfeel Pasta NaCMC, paraffina liquida, vaselina, cetanolo, cellulosa di guar, elastomero artificiale SYSTAGENIX: Nu-Derm ( Border, Border Thin) - idrocolloidi + rivestimento esterno in pellicola semipermeabile di poliuretano SMITH & NEPHEW: Replicare ultra - idrocolloidi + pellicola di poliuretano semipermeabile B- BRAUN: Askina Biofilm S, Patch, Transparent - 3 strati – idrocolloidale (CMC, pectina, poliisobutilene) non poliisobutilene), non-tessuto tessuto di poliestere poliestere, film esterno di poliuretano semipermeabile semipermeabile. Pasta NaCMC, poliisobutilene, gomma guar CONVATEC: Duoderm CGF,, Extrasottile,, componente p principale p p delle medicazioni DuoDERM è il Durahesive®, un adesivo composto da tre polveri idrocolloidali su matrice reticolata, film poliuretano, schiuma poliuretano ,durahesive® Duoderm Pasta NaCMC, Pectina,Gelatina HOLLISTER: SureSkin Standard, Border, Thin - polimeri (gelatina, pectina, ecc.), pellicola in poliuretano, membrana acrilica HARTMANN: Hydrocoll Standard, Concave/Sacral, Thin - NaCMC, gelatina, pectina LOHMANN: Suprasorb H standard, trasparente, sacro, bordato – idrocolloidale, film semipermeabile di poliuretano ANGELINI (URGO): Algoplaque standard, Border/Sacrum, Film - idrocolloidi – elastomeri sintetici (sop (sop. CMC) CMC), pectina pectina, gelatina; copertura in poliuretano trasparente trasparente. Pasta - miscela idrocolloidale di origine naturale (NaCMC) dispersa in un eccipiente (vaselina farmaceutica) COVIDIEN: Ultec Pro standard, sacrale, bordato - polimeri assorbenti in gel, alginato in sospensione, adesivi e pellicola di poliuretano di supporto T I M E (Macerazione o secchezza) Idrofibre Indicazioni Ferite con abbondante essudato adatti anche per ferite cavitarie. Anche in lesioni in granulazione Vantaggi Altissimo potere assorbente, sollevano e intrappolano pp detriti e batteri Riduce il rischio di macerazione Rimuovibile con semplice lavaggio, cambio ogni 35 gg Possono contenere argento a lento rilascio Non emostatico. Possono disidratare il letto della ferita Non indicate in lesioni asciutte Idrofibre Convatec aquacel Sottili fibre di carbossimetilcellulosa, ad elevato potere di assorbimento e ritenzione,forma un gel soffice e compatto. Maggiore capacità di gestione dell dell’essudato essudato Stretto contatto col letto della ferita riduce gli “spazi morti” Facile da applicare e rimuovere (riduzione del dolore) ridotto rischio di macerazione da fuoriuscite , assorbimento verticale dei fluidi attraverso le fibre che si trasformano in gel, trattenendo al loro interno essudato (livelli pari 25 volte loro peso) e batteri utilizzabile sotto bendaggio T I M E Alginati (Macerazione o secchezza) Indicazioni LESIONE SUPERFICIALE Ferite essudanti anche sanguinanti e/o in fase di granulazione Vantaggi Molto assorbenti, favoriscono lo sbrigliamento autolitico, non aderenti sono conformabili , facilmente rimuovibili, rimuovibili non occlusive, possono contenere Ag Possono disidratare il letto della ferita Non indicate in lesioni asciutte LESIONE PROFONDA Alginati • • L alginato di sodio si ottiene dall’acido L’alginato dall acido alginico alginico, costituente naturale di alcune alghe brune L’acido alginico è composto da 2 copolimeri: acido mannuronico (flessibilità) acido guluronico(resistenza) quantità molto elevate di residui di acido guluronico (73% della composizione totale) danno maggiore resistenza alla degradazione degradazione, maggiore porosità ed stabilità nel tempo alginati ricchi di acido mannuronico (62% acido mannuronico mannuronico, 38% acido guluronico,) producono strutture più morbide, soffici, meno porose e soggette alla degradazione nel tempo. Alginati Medicazioni composta da fibre non tessute di alginato tra loro legate da ioni di calcio o calcio\sodio a contatto con i sali di sodio presenti nell’essudato si trasforma in un gel umido con ottimo potere d t detergente, t molto lt assorbente b t che h sii adatta d tt bene b alla ll superficie dell’ulcera. L’aumento a livello locale degli ioni calcio stimola il processo di emostasi emostasi,, favorendo la coagulazione del sangue Si adattano alla forma della piaga senza impedirne la contrazione. Sono molto assorbenti,assorbono fino a 20 volte il loro peso Vanno sostituiti ogni 24-72 ore COLOPLAST Seasorb COLOPLAST: S b Soft S ft - alginato l i t di calcio l i (85%) e CMC (15%) B-BRAUN: Askina Sorb - alginato di calcio (85%) e CMC (15%) COVIDIEN: Curasorb - alginato di calcio e sodio contenente acido mannuronico (32%) e acido guluronico (68%). Elevato contenuto di calcio MÖLNLYCKE Melgisorb MÖLNLYCKE: M l i b -alginato l i t di calcio l i e sodio di SMITH & NEPHEW: Algisite M - alginato di calcio (alto contenuto di acido mannuronico) SYSTAGENIX: Algosteril - alginato di calcio HARTMANN: Sorbalgon – alginato di calcio LOHMANN: Suprasorb A – alginato di calcio ANGELINI G (URGO): (U GO) U Urgosorb goso b - a alginato g aod di ca calcio, c o, idrocolloide d oco o de (C (CMC) C) e po polimeri e d di o origine g e naturale T (Tessuto necrotico o devitalizzato) I M E (Epidermide: margini non proliferativi) proliferativi) Schiume Ne esistono versioni adesive e non non, caratterizzate da elevato assorbimento assorbimento, buona conformabilità e non aderenza al tessuto lesionato. Ostacolano la ipergranulazione. Possono contenere Ag Schiume Medicazioni idroattiva in schiuma di p poliuretano con membrana esterna semipermeabile di poliuretano o altri materiali (silicone, poliestere etc.). Medicazione primaria e/o secondaria. Assorbono i fluidi in modo controllato, in senso verticale. La membrana esterna impedisce il passaggio dell’essudato creando e mantenendo così l’ambiente umido. Assorbono grandi quantità di essudato. Possono interagire con soluzioni di ipoclorito e H2O2, Utilizzabili anche sotto bendaggio compressivo. Schiume Indicazioni: ulcere in fase di granulazione o fibrinose LESIONE SUPERFICIALE con essudato discreto/abbondante, discreto/abbondante non infette Alta capacità di assorbimento, assorbimento specie sotto compressione Non efficaci in caso di escare. Non utilizzabili in combinazione con agenti ossidanti (ipocloriti, H2O2). Se utilizzate in lesioni troppo essudanti possono macerare la cute perilesionale LESIONE PROFONDA B-BRAUN Askina transorbent schiuma di poliuretano tritratificate, medicazione idrocellulare semipermeabile COLOPLAST Biatain, medicazione idrofila semipermeabile in poliuretano, strato alveolare tridimensionale HARTAMANN Permfoam medicazione idroattiva in schiuma di poliuretano. Formati Tracheostomy, Cavity, Confort, Concave , non lascia residui alla rimozione, SYSTAGENIX Tielle , Tielle plus, Tielle packing, medicazione idroattiva adesiva e non , schiuma di idropolimero semipermeabile MOLNLYCKE Mepilex Mepilex border, non aderisce al letto della ferita ma al tessuto perilesionale, rimozione atraumatica, Transfer adesione alla ferita e alla cute perilesionale per zone difficili da medicare SMITH& NEPHEW Cutinova foam, Cavity, schiuma di poliuretano per lesioni cavtarie, Allevyn adesive e non , tristratificato COVIDIEN Curafoam, Hydrafoam, medicazione idroattiva a base di schiuma di poliuretano, non aderente Medicazioni non aderenti Tessuto a rete impregnato con vari prodotti grassi neutri prodotti, neutri, gel gel, paraffina paraffina, vaselina, ac ialuronico, etc. Per ulcere superficiali con minima essudazione Prevengono dolore e trauma alla rimozione Medicazioni primarie o secondarie Alcune contengono Ag, il materiale di supporto ricoperto d‘argento è impregnato con una pomata idrofila a g base di trigliceridi Film di poliuretano membrana/film costituita pellicola molto sottile di poliuretano, medicazioni semiocclusive: impermeabili a micro-organismi e liquidi consentono la traspirazione e l’evaporazione del liquido in eccesso ben conformabili,non dolenti al cambio della medicazione medicazione primaria in caso di ulcere in fase di epitelizazione, poco essudanti . Spesso medicazione secondaria Medicazioni al silicone Medicazioni a bassa aderenza Atraumatiche alla rimozione Per lesioni in granulazione o epitelizzazione Biocellulosa idrobilanciante: LOHMANN suprasorb bXeX X-PHMB PHMB Prodotto sterile di biocellulosa, acqua e 0.085% di clorexidina gluconata Quello con PHMB contiene poliexamide allo 0.3%(antisettico) Prodotto idrobilanciante in g grado di assorbire e idratare la lesione mantenendo un ideale bilancio dei fluidi Buona azione sul dolore Indicazioni lesioni croniche con lieve e/o modesto essudato Fondamentale la medicazione secondaria Può essere utilizzato sotto bendaggio elastocompressivo per ottima conformabilità A.IALURONICO (placche, spray, granuli, film) biomateriale di origine naturale,interamente bioassorbibile La medicazione a contatto con l’essudato, per idrolisi naturale, libera acido ialuronico che ha un ruolo in varie fasi della riparazione tissutale: - infiammazione: stimola infiltrazione cellulare cellulare, modula risposta infiammatoria - effetto angiogenetico - formazione tessuto granulazione - riepitelizzazione e rimodellamento:azione favorente una migliore qualità della cicatrizzazione Utilizzabili nelle varie formulazioni nelle diverse fasi del TIME (HY-TIME) Svantaggi: richiede medicazione secondaria Collagene origine igine bovina od equina; diversi formati placche,spray,gel LOHMANN suprasorb C, ABIOGEN PHARMA condress, SYSTAGENIX promogran, promogran plus (matrice di proteasi+coll) 45% di cellulosa ossidata e rigenerata (ORC) e 55% di collagene liofilizzato, modula e riequilibra l'ambiente della ferita) Sterile, assorbe l’essudato per potente azione capillare. Attiva l’emostasi fisiologica.Stimola il processo di guarigione Vantaggi: aiuta fibroblasti allo sviluppo e proliferazione collagene endogeno Svantaggi: scarsa efficacia su lesioni asciutte . Azione limitata su lesioni iperessudanti per consumo eccessivo Allergia Indicazioni: Ulcere bloccate Ulcere in fase di granulazione o epitelizzazione i li i T I (infetta) M E ABBATTIMENTO DELLA CARICA BATTERICA Il più frequente insuccesso nel processo di guarigione delle lesioni cutanee è causato dall dall’eccesso eccesso di carica batterica nella lesione L’Infezione ritarda il processo di guarigione ANTIBATTERICI Alcool Mercuriali M i li Coloranti K Permanganato Antibiotici topici Nitrato d’Argento Acqua Ossigenata Ipocloriti Superossidi Iodati Chlorexidina Tribromofenati Garza ipertonica Adsorbenti batterici PHMBPolyHexaMethyleneBiguan P l H M th l Bi Argento ANTIBIOTICO La funzione antibatterica dell’antibiotico è spesso , svolta dal metabolita attivo La maggior parte delle molecole ad attività antibiotica non è direttamente attiva sui batteri! La resistenza non è direttamente correlata all’uso, ma al tipo di molecola! Con l’andare del tempo ed il frequente uso di antibiotici le cellule possono generare meccanismi di difesa che bloccano l’ingresso degli antibiotici. Q Questo t meccanismo i è conosciuto i t come resistenza i t L’antibioticoterapia dovrebbe essere utilizzata unicamente per via generale (meglio se per via parenterale) parenterale), possibilmente mirata mirata, riservandola ai casi in cui il rischio di infezione sistemica sia elevato! Sebbene la terapia antibiotica topica abbia dato risultati positivi (MOYLAN, 1980), si possono avere gravi reazioni di ipersensibilità, aumento delle resistenze batteriche e mancanza di protezione da infezioni profonde (DUNN, 1940 - HOWARD, 1994 - TAVARES, 1996). ANTISETTICO La funzione antibatterica dell’antisettico dell antisettico è svolta per citotossicità diretta verso il microrganismo o la sua tossina , hanno la capacità di aderire alla membrana cellulare distruggendola e causando la morte dei batteri Questo processo non consente mutamenti o replicazioni Non è conosciuta nessuna resistenza al PHMB La medicazione antimicrobica deve Gestire efficacemente l’essudato Garantire un’attività antimicrobica a largo spettro e duratura (d (durata t della d ll medicazione) di i ) Rendere disponibile l’agente antimicrobico quando richiesto dalla ferita Non essere tossica per le cellule coinvolte nella riparazione tessutale (equilibrio “efficacia efficacia - sicurezza sicurezza”) ) Non generare resistenza batterica Enterococchi vancomicina-resistenti (VRE) Stafilococchi meticillino-resistenti (MRSA) Garantire uno stretto contatto con il letto della ferita La medicazione antimicrobica deve ridurre la carica batterica e quindi accelerare i processi di guarigione che tendono a rallentare, fino alla cronicizzazione, in presenza di infezione locale conclamata e protratta Effetto antimicrobico dovuto alla presenza di diversi antisettici nelle varie preparazioni : Iodio (cadexomero,iodiopovidone) attenzione all’assorbimento sistemico dello iodio iodio, disfunzioni tiroidee tiroidee, gravidanza gravidanza, primi mesi di vita vita. Iodiopovidone 10%va usato per preparazione alla chirurgia, non sui tessuti molli,perché tossico per i fibroblasti, crea necrosi secca x disidratazione PHMB(PolyHexaMethyleneBiguan) Stessa famiglia della Clorexidina bassa concentrazione (0.2%). (0 2%) Ampio spettro di efficacia vs gram + +, gram -, funghi e lieviti . Efficace contro batteri MRSA, VRE, Pseudomonas, Acinetobacter baumannii. Battericida .Uccide i batteri per contatto. Non sono conosciute resistenze. Bassa tossicità . G Garza ipertonica i t i preimbibita di cloruro di sodio al 20%.Elimina le contaminazioni batteriche presenti per osmosi cellulare.È molto efficace anche nel rimuovere lo Slough Tribromofenato di Bismuto ((BTP)) al 3% effetto antisettico del bismuto Argento tutte le medicazioni basate sull’argento acquisiscono la loro azione antimicrobica generando e rilasciando Ag+ (argento che perso un elettrone: catione) ) ha p medicazioni all’argento cationico (Ag+) Atrauman Ag, Urgotul Ag garza non Ad Contreet idrocolloide idrocolloidi Acticoat absorbent, Silvercell alginato Contreet schiuma schiume poliuretano Aquacell Ag idrofibra Actisorb silver Wlivactiv Ag Acticoat le diverse medicazioni all’ Ag+ cedono lo stesso componente attivo i ma differiscono diff i per: 1)il tipo di medicazione (garza, schiuma, id idrocolloide, ll id alginato) l i t ) gestione dell’essudato 2)contenuto totale di Ag+ quantità Ag+ rilasciata 3)modo di cessione dell’ Ag+ l’essudato interagisce con l’Ag determinando liberazione del catione Ag+ Alcuni preparati in crema contengono argento solfadiazina micronizzato un composto metallorganico ottenuto per reazione micronizzato, dell’argento nitrato con solfadiazina. Nella sierosità delle lesioni si libera lo ione argento, il cui potere battericida, si associa all’effetto batteriostatico del radicale sulfamidico. Attenzione sensibilità ai sulfamidici. Non deve essere impiegato nelle donne al termine della gravidanza, nei prematuri e nei neonati nei primi mesi di vita. Cautela in presenza di insufficienza epatica o renale renale. Va applicata una o due volte al giorno Non esiste la medicazione ideale Una singola medicazione non è efficace con la stessa intensità nelle varie fasi del processo di riparazione tissutale Obiettivo finale è un prodotto che soddisfi le necessità individuali (condizioni lesione, condizioni generali del paziente, stile di vita, ambiente, personale sanitario) L’impiego corretto della medicazione non può e non deve essere l’unica misura terapeutica Presa in carico della patologia sistemica che ha provocato la lesione ( IVC, diabete, AOAI, Disturbo pressorio)