DISCERNIMENTO SPIRITUALE IGNAZIANO Base Biblica Patristica Medioevale BASE BIBLICA Vecchio Testamento - - I termini che indicano la realtà del discernimento derivano da due radici ebraiche: SPT e BHN 1. “SPT” : assume il senso usuale di giudicare, essendo usato per indicare il giudizio degli anziani, del Re e dei giudici – prospettiva giuridica Due persone o gruppi cui rapporto fu disturbato sono ricondotti ad uma situazione di PACE (shalom) per mezzo del giudizio di una terza persona o terzo gruppo di persone. In questi casi il soggetto del giudizio è Dio stesso (Gen 16,5; 31,53; Es 18,16), ma anche può essere l’uomo (Num 35,24; Dt 1,16). Quando colui che fu accusato ingiustamente richiede il giudizio, questo giudizio assume il significato di salvare. Così nei brani in cui i poveri e gli oppressi sono oggetto di giudizio (Is 1,17.23; Sal 10,18). 2. “bhn”: “ESAMINARE”, “SONDARE”, “SCRUTARE”, “VAGLIARE, “PURIFICARE PER MEZZO DEL FUOCO” – prospettiva sapienziale Il significato generale del termine è “esaminare” (ricercare criticamente). La radice verbale bhn esprimeva l’immagine del raffinare l’oro (Zac 13,9). Più tardi cominciò ad indicare altri sensi come “vagliare gli uomini” (Giudici 7,4), ¨sondare i cuori¨(Sal 26,2) e ¨purificare¨ (Ger 6, 27-30). ¨Sperimentare¨ significa pure ¨conoscere¨ e ¨scrutare¨ (Ger 12,3; 17,10; Sal 17,3). Colui che esamina è sempre Dio e ciò che viene esaminato è la condotta dell’uomo. L’atto del d. è dunque una prerogativa di Dio, che esercita la sua conoscenza e la sua vicinanza nella storia del suo popolo 3. Discernimento delle PROFEZIE Ogni missione profetica è segnata dal dono del d. Il profeta appare come il testimone irresistibile dell’irruzione di Dio come Parola da essere capita e discernita. Il d. del profeta ha una doppia sorgente: l’ispirazione di Dio ( la sorgente dell’attuazione profetica è Dio e non il profeta stesso: Ez 13,3.6-7) e l’esperienza che il profeta fa di Dio (il rapporto con Dio è costitutivo nella vita del profeta). Molte volte questo si manifesta come una lotta e tensione. Il d. profetico non è una preconoscenza del futuro ma bensì una conoscenza interpretativa del presente in cui Dio agisce. 4. Discernere il vero profeta dal falso: - il vero profeta fa seguire la sua parola di segni che realizzano e provano la sua profezia. - una autentica profezia mai è in contrasto con la religione fondamentale di Israele - la condotta del profeta è anche un segno. Se non è assolutamente certo (ma probabile) che um profeta di vita irreprensibile parli in nome di Dio, è certo che una vita di peccato tradisce il falso profeta. - l’intenzione che anima il profeta. Se egli profetizza per diventare popolare oppure se condivide della vita di peccato del popolo, allora il suo messaggio è falace. - Il criterio fondamentale che gli stessi profeti invocano è quello della loro esperienza. Per questo motivo molti profeti considerano importante il racconto della loro propria vocazione VANGELI SINOTTICI a) b) c) d) e) Il D. si fa dinanzi la persona di GESU Criteri di Discernimento: Frutti (Mt 7,16) Scritture (Mt 1,23) Umiltà, semplicità (Mc 9,35) Amore ai poveri (Mt 25,31ss) Persecuzione a causa del Vangelo (Mt 5,1-2) Discernimento in S. PAOLO CARATTERISTICHE GENERALI: 1) D. = atteggiamento fondamentale 2) Oggetto del D. = la volontà di Dio 3) Discernere significa uma verifica dell’autenticità vissuta o da vivere nelle situazioni diverse mediante il confronto con il Cristo Lettera agli Effesini 5, 8-10: il cristiano è colui che cerca sempre ciò che è gradevole a Dio. Prima Lettera ai Tessalonicesi 2, 3-4: E il nostro appello non è stato mosso da volontà di inganno, né da torbidi motivi, né abbiamo usato frode alcuna; ma come Dio ci ha trovati degni di affidarci il vangelo così lo predichiamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori. 5, 19-22 : Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. Lettera ai Romani 12,1-2: Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. Discernimento in S. Giovanni 1) 2) 3) Vangelo Giovanni Il Vangelo mostra la presenza del Verbo fatto Carne, che opera lui stesso la divisione fra coloro che lo riconoscono e coloro che rimangono come ciechi Tutti sono chiamati a prendere posizione dinanzi Gesù É sottolineato il carattere decisivo di questa scelta: “Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio”(8,47) 1 Lettera Giovanni d. come la conoscenza che Dio ci dona di se stesso mediante la nostra comunione con GC. d. come la riconoscenza della presenza attiva dello Spirito in un cuore disposto all’accoglienza e immerso nell’amore di Dio. 1Gv 4:1 Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo. 1Gv 4:2 Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Conclusioni Generali sul Discernimento in Giovanni Carattere sintettico e globale: Si tratta di uma visione centrale che, senza sacrificare ninguno degli elementi della esperienza cristiana, concede loro tutto il loro valore, mettendoli insieme: confessione dogmatica, autorità della Chiesa, fedeltà concreta alla carità, bisogno di una esperienza interiore, comunione con le Persone divine.