Apprendimento VELCADE® (bortezomib) per iniezione International Myeloma Foundation 12650 Riverside Drive, Suite 206 North Hollywood, CA 91607 USA Telephone: 800-452-CURE (USA & Canada) 818-487-7455 Fax: 818-487-7454 [email protected] www.myeloma.org 10/07 Tabella dei contenuti Introduzione 5 Che cos’è il Mieloma Multiplo? 5 Che cos’è il VELCADE® e come agisce? 8 Quali sono i possibili effetti collaterali del VELCADE®? 13 Una riduzione di dose di VELCADE® può modificare l’efficacia del trattamento? 17 Come viene somministrato il VELCADE®? 18 ©2007, International Myeloma Foundation, North Hollywood, California Notizie relative all’IMF 19 Glossario 22 Introduzione Il presente opuscolo Le è stato consegnato per imparare qualcosa di più in merito a questo nuovo farmaco chiamato VELCADE® (bortezomib). Dopo aver letto il presente, Lei dovrebbe aver acquisito le seguenti conoscenze: os’è il VELCADE® nC nC ome agisce il VELCADE® n I possibili effetti collaterali del VELCADE® nC ome viene somministrato il VELCADE® Questo opuscolo ha il compito di fornire solo informazioni generali. Esso non deve rimpiazzare la consulenza del proprio medico o del personale infermieristico, i quali possono rispondere alle domande relative al Suo specifico piano di trattamento. COS’E’ IL MIELOMA MULTIPLO? Il Mieloma Multiplo (sinonimo di mieloma e di mieloma plasmacellulare) è un’emopatia maligna che colpisce le plasmacellule del midollo osseo. Esso è quindi una malattia ematologica maligna molto simile alla leucemia. Le plasmacellule maligne, conosciute anche con il nome di cellule del mieloma, si accumulano nel midollo osseo e solo raramente nel sangue, come avviene invece in una vera leucemia. Le caratteristiche principali del mieloma, causate dal progressivo concentramento delle cellule del mieloma nel midollo, sono: istruzione delle funzioni normali del midolnD lo osseo, che nella maggior parte dei casi si riflette in anemia (basso livello di globuli rossi nel sangue; tuttavia si può anche *I vocaboli in grassetto sono specificati nel glossario alla fine dell’opuscolo. 4 5 verificare una riduzione dei globuli bianchi e delle piastrine) Stadio III (alta massa cellulare). Sono presenti uno o più dei seguenti elementi: anno adiacente al tessuto osseo nD nA nemia nR ilascio della proteina monoclonale (proteina M) del mieloma nel sangue nA lto livello di calcio nel sangue oppressione delle normali funzioni immunS nitarie, che si rispecchia in una riduzione dei valori normali delle immunoglobuline ed in una maggiore predisposizione alle infezioni. Le cellule del mieloma possono anche svilupparsi sotto forma di tumori localizzati o plasmocitomi. Il plasmocitoma può essere singolo o multiplo e svilupparsi nel midollo osseo o nell’osso (midollare), oppure nel tessuto extraosseo. I plasmocitomi extraossei sono chiamati plasmocitomi extramidollari. I plasmocitomi multipli midollari o extramidollari sono anche chiamati Mieloma Multiplo. Una volta diagnosticato il Mieloma Multiplo, è importante per il medico determinare lo stadio della malattia che aiuterà a determinare quali parti del corpo sono state colpite permettendo, così, al medico di valutare quale sia la migliore opzione terapeutica. Gli stadi del Mieloma Multiplo sono: Stadio I (bassa massa cellulare). All’RX scheletro la struttura dell’osso appare normale o quasi. Il numero dei globuli rossi e il valore del calcio nel sangue sono normali o quasi, mentre il valore della proteina M è molto basso. n L esioni osteolitiche multiple nA lto livello di proteina M nel sangue o nelle urine. E’ importante capire che, sebbene il Mieloma Multiplo sia una emopatia maligna, è comunque una malattia trattabile; le esperienze di diversi pazienti confermano una serie di risposte, recidive e remissioni. Inoltre, la sopravvivenza media dei pazienti affetti da Mieloma Multiplo è di 5 anni, ma può potenzialmente estendersi grazie alle nuove opzioni terapeutiche. Dopo la diagnosi, sono disponibili diverse terapie in prima linea e/o nelle successive linee terapeutiche. Per i pazienti candidabili a trapianto ad alte dosi, possono essere presi in considerazione vari regimi di terapeutici di induzione inclusi talidomide in associazione a desametasone, desametasone da solo o altre combinazini con desametasone. La combinazione degli agenti alchilanti melphalan più prednisone, semplice terapia orale, può essere un’opzione per pazienti non candidabili alla terapia ad alte dosi. In recidiva, sono spesso richiesti nuovi agenti per raggiungere ulteriori risposte. Il VELCADE® è un nuovo agente importante per l’utilizzo in questo campo. Stadio II (massa cellulare intermedia). Stadio intermedio tra lo stadio I e lo stadio III. 6 7 COS’È IL VELCADE® E COME AGISCE? Il VELCADE® è il primo di una nuova classe di farmaci chiamati inibitori del proteasoma. Poiché si tratta di un nuovo tipo di farmaco, il VELCADE® rappresenta una nuova opzione terapeutica per pazienti che sono recidivati dopo altre terapie standard. Il VELCADE agisce inibendo enzimi complessi chiamati proteasomi. Sia le cellule sane che quelle tumorali contengono i proteasomi, i quali distruggono le proteine danneggiate o “non volute”. I proteasomi comportano una distruzione limitata di proteine non danneggiate all’interno della cellula stessa, processo ® Come agisce il VELCADE®. necessario per il controllo delle diverse funzioni critiche cellulari. Questi piccoli componenti sono anche utilizzati per creare nuove proteine richieste dalle cellule. I proteasomi possono essere visti come i principali fattori di “riciclo” delle proteine nelle cellule. Il VELCADE® inibendo i proteasomi altera il normale equilibrio delle cellule. Questa alterazione determina diversi effetti sulla cellula, alcuni dei quali ancora oggetto di studio. Quando i proteasomi vengono inibiti, come evidenziato in indagini di laboratorio, le cellule tumorali smettono di dividersi e di produrre sostanze chimiche che stimolano la proliferazione di altre cellule neoplastiche. L’inibizione dei proteasomi causa, inoltre, la morte di queste cellule maligne, che appaiono infatti essere più sensibili agli effetti del VELCADE® rispetto alle cellule sane, che sono in grado di recuperare. Studi clinici hanno esaminato gli effetti del VELCADE® su pazienti con Mieloma Multiplo in recidiva o refrattario o in prima linea. Studio con Melphalan/Prednisone/VELCADE® In uno studio sono stati arruolati pazienti con nuova diagnosi di mieloma multiplo con almeno 65 anni di età (la popolazione media dello studio era 75 anni). Ad essi veniva somministrato il VELCADE® alla dose di 1.0 o 1.3 mg/ m2 nei giorni 1, 4, 8, 11, 22, 25, 29 e 32, seguiti da un periodo di riposo di dieci giorni per un totale di 4 cicli (equivalente a 8 cicli regolari di VELCADE®). Questi cicli venivano seguiti da ulteriori 5 cicli di mantenimento con VELCADE® alla dose di 1.0 o 1.3 mg/m2 una volta a settimana per quattro settimane seguiti 8 9 da un periodo di riposo di 13 giorni. Entrambe le serie includevano il melphalan alla dose di 9 mg/m2 e il prednisone alla dose di 60 mg/ m2 somministrati per i primi quattro giorni di ogni ciclo. Un totale pari all’89% di 53 pazienti arruolati ha ottenuto una risposta, includendo un 32% di risposta completa (CR) e un 11% di risposta quasi completa (nCR). In confronto ai dati storici relativi al regime MP che prevedeva 6 cicli di melphalan/prednisone, il tasso di risposta completa si è raddoppiato (dal 42% all’89%), mentre il tasso di CR/nCR è passato dal 3% al 43% con l’aggiunta di VELCADE®. Inoltre, 12 dei 17 pazienti che hanno ottenuto una risposta completa sono stati esaminati per l’evidenza di malattia residua: 6 di questi 12 hanno raggiunto una remissione molecolare in base ai criteri di laboratorio. A 16 mesi il 91% dei pazienti era libero da progressione di malattia. Studio Apex Un altro studio, ha aggiornato i dati di precedenti studi, dimostrando che il tasso medio di sopravvivenza globale per pazienti che avevano assunto VELCADE® era di 30 mesi rispetto a 24 mesi per i pazienti che avevano assunto desametasone ad alte dosi. In questo studio, i pazienti hanno ricevuto VELCADE® nei giorni 1, 4, 8 e 11 seguiti da un periodo di riposo di 10 giorni (ciclo standard di VELCADE®) per 8 cicli, seguiti da 3 cicli di mantenimento con VELCADE® nei giorni 1, 8, 15 e 22 seguiti a loro volta da un periodo di riposo di 13 giorni. Su 315 pazienti valutabili, 135 pazienti (43%) hanno raggiunto almeno una risposta 10 parziale, con 27 pazienti che hanno ottenuto una risposta completa. Questi nuovi dati dimostrano un miglioramento della risposta dal 38%, riportato dai primi dati, al 43% con un follow-up prolungato. Per i pazienti trattati con VELCADE®, che avevano eseguito solamente una linea terapeutica precedente, il 51% ha ottenuto almeno una risposta parziale. Il tempo medio della prima risposta con VELCADE® è 6 settimane. Di 135 pazienti rispondenti nello studio APEX, il 66% dei pazienti rispondenti ha raggiunto la riduzione massima di proteina M in 4 cicli o dopo 4 cicli. Perciò, la migliore risposta alla terapia si manifesta spesso con un trattamento continuativo (i pazienti rispondenti, in questo studio, hanno eseguito in media 10 cicli). La durata della risposta è migliorata nello studio APEX per i pazienti che hanno raggiunto una riduzione della proteina M del 100% rispetto a coloro che hanno raggiunto una riduzione maggiore al 50% ma minore al 100%. I ricercatori che hanno condotto lo studio, 11 e che hanno raccolto dati di circa 2 anni, hanno concluso affermando che i pazienti raggiungono una risposta migliore tanto più lunga è la durata della terapia con VELCADE®. Studi su pazienti con mieloma non trattati Cinquanta pazienti sono stati arruolati in uno studio clinico per pazienti affetti da mieloma precedentemente non trattato. In questo studio il 50% dei pazienti veniva classificato allo stadio III di Durie-Salmon. Ad essi veniva somministrato il VELCADE® alla dose di 1.3 mg/m2 nei giorni 1, 4, 8 e 11 seguito da un periodo di riposo di 10 giorni per un massimo di 6 cicli. Venivano aggiunti anche 40 mg di desametasone ad ogni ciclo e dopo ogni ciclo di VELCADE® se veniva raggiunta almeno una risposta parziale dopo 2 cicli, oppure una risposta completa dopo 4 cicli. In questo studio si è affermato che il VELCADE® da solo e in combinazione con desametasone è una terapia efficace in pazienti con nuova diagnosi di mieloma. Il tasso di risposta (con o senza desametasone) era del 90% e il totale dei pazienti che avevano raggiunto una risposta completa o una risposta quasi completa era del 19%. Inoltre, questo studio ha dimostrato che il VELCADE® è un’opzione utilizzabile per la terapia di induzione; la raccolta di cellule staminali ha avuto successo; gli eventi avversi erano prevedibili e gestibili con una maggiore frequenza di neuropatia (35% grado 2 o 3) e stanchezza (20% grado 2 o 3). QUALI SONO I POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI DEL VELCADE®? Generalmente, la maggior parte degli effetti collaterali associati all’assunzione del VELCADE® sono trattabili e prevedibili. I più importanti sono elencati qui di seguito. Il medico o il personale infermieristico possono fornire diverse informazioni in maniera dettagliata circa questi ed altri possibili effetti. Si ricordi di parlare con il proprio medico o con il personale infermieristico se nota un qualsiasi tipo di cambiamento del suo stato di salute. Neuropatia periferica La neuropatia periferica è una grave condizione che si manifesta durante il trattamento e che coinvolge i nervi di mani, piedi, gambe e/o braccia. I sintomi della neuropatia periferica includono intorpidimento, formicolio, o persino dolore a mani, piedi e/o braccia. Alcuni pazienti potrebbero aver riscontrato neuropatia periferica a causa di precedenti trattamenti volti alla cura del Mieloma Multiplo. Se si è iniziato ad assumere VELCADE® con queste pre-esistenti condizioni, 12 13 è molto importante prestare particolare attenzione all’estensione del proprio disagio, in modo che si possa rapidamente denunciare un peggioramento delle proprie condizioni di salute al proprio medico. Se riscontrata e curata appropriatamente, la neuropatia è nella maggior parte dei casi reversibile. Nausea Prevenzione e trattamento della neuropatia periferica Si consiglia vivamente di contattare il proprio medico se si riscontrano nuovi sintomi o un peggioramento delle proprie condizioni, poiché una tempestiva segnalazione e una conseguente variazione della dose può prevenire l’aumento della neuropatia periferica. Dopo essere stato avvisato, il proprio medico può concedere un’appropriata variazione della dose o dello schema del VELCADE® . Prevenzione e trattamento della nausea E’ raccomandabile prendere precauzioni per prevenire la disidratazione causata da episodi di vomito. Si dovrebbe assumere un quantitativo sufficiente di acqua o altri liquidi e chiedere pareri medici se si riscontrano capogiri, stati di confusione o episodi di svenimenti. Se necessario il proprio medico potrà somministrare trattamenti antiemetici o idratazioni endovena. Stanchezza La stanchezza è un comune effetto collaterale associato alla terapia con VELCADE®. Sebbene la stanchezza non sia un grave sintomo, è bene prendere comunque precauzioni se si usano macchinari, incluse automobili. Prevenzione e trattamento della stanchezza Il trattamento della stanchezza può includere cure di supporto come da consiglio del proprio medico. Gli effetti della stanchezza possono essere minimizzati mantenendo: n moderato livello di attività nU nu na dieta equilibrata e un giusto apporto di liquidi n regolare orario di riposo nU nU n programma regolare di visite col proprio medico o specialista. 14 La nausea si può manifestare durante l’assunzione di VELCADE® e se comporta disidratazione può essere associata a capogiri, stati di confusione o episodi di svenimento. Possono anche essere richiesti trattamenti medici per la disidratazione. Diarrea Durante l’assunzione di VELCADE® potrebbe manifestarsi la diarrea. Capogiri, confusione, o svenimenti potrebbero essere causati dalla disidratazione dovuta a eccessiva o persistente diarrea. Prevenzione e trattamento della diarrea E’ raccomandabile prendere precauzioni al fine di prevenire la disidratazione causata da un’eccessiva o persistente diarrea. Si dovrebbe mantenere un giusto livello di idratazione bevendo una quantità sufficiente di acqua e chiedere pareri medici se si è stati colti da capogiri, confusione, o svenimenti. Il proprio medico dovrebbe somministrare farmaci che prevengano diarrea o idratazione endovena se richiesto. Diminuzione del livello di piastrine Pazienti che hanno assunto VELCADE® spesso hanno riscontrato un fenomeno definito 15 trombocitopenia, ossia un basso livello di piastrine nel sangue. Le piastrine aiutano la coagulazione del sangue; un basso numero di piastrine può causare la formazione di lividi, sanguinamenti e coagulazione lenta. Il livello di piastrine scende in seguito a trattamenti con VELCADE® ma si ripristina all’inizio di un ciclo successivo. prestare attenzione per prevenire la disidratazione (bevendo ad esempio grandi quantità di acqua), e il proprio medico dovrebbe prescrivere farmaci per il trattamento della pressione bassa. Importante è anche informare il medico circa qualsiasi altro tipo di medicinale che si sta assumendo, in particolare quelli per il trattamento dell’ipertensione. Prevenzione e trattamento della diminuzione dei livelli di piastrine E’ raccomandabile informare il proprio medico se si è avuta un’esperienza di frequente formazione di lividi o sanguinamenti. La cura potrebbe includere la trasfusione di piastrine a discrezione del proprio medico. Altri effetti collaterali del VELCADE® Pressione sanguigna bassa Dopo aver assunto VELCADE® potrebbe manifestarsi un calo della pressione sanguigna. Se si ha una storia di precedenti episodi di svenimento o di pressione bassa, oppure se si stanno assumendo farmaci che possono causare abbassamenti di pressione (come farmaci contro l’ipertensione), è importante che si esponga al proprio medico lo stato di salute antecedente l’assunzione di VELCADE®. Capogiri, in particolare quando si manifestano dopo essersi seduti in modo repentino oppure passando da una posizione distesa ad una posizione eretta, potrebbero essere un segno di bassa pressione. Altri effetti collaterali che si possono manifestare durante l’assunzione di VELCADE® sono mal di testa, insonnia, eruzioni cutanee, febbre, tosse, mal di schiena e crampi muscolari. Fondamentale è anche ricordarsi di discutere su QUALSIASI cambiamento riguardante la propria salute con un medico o infermiere della struttura medica di cui si fa parte. UNA RIDUZIONE DELLA DOSE DI VELCADE® PUO’ CAMBIARE L’EFFICACIA DEL TRATTAMENTO? E’ importante parlare apertamente con il proprio medico o specialista e prendere appuntamenti regolari per seguire il programma del Prevenzione e trattamento della pressione bassa E’ raccomandabile chiedere pareri medici se si è stati colti da capogiri, stati di confusione o episodi di svenimenti. Particolare prudenza deve essere assunta quando si usano macchinari, incluse automobili. E’ consigliabile 16 17 trattamento con VELCADE®. Il medico può scegliere una dose minore di VELCADE® per curare un particolare effetto collaterale dal quale si è stati colti. La dose iniziale di VELCADE® raccomandata è 1.3 mg/m2. Tuttavia, una dose minore di 1.0 mg/m2, che è solitamente la prima riduzione che il medico propone, è risultata attiva nella cura del Mieloma Multiplo. Negli studi minori sono state studiate entrambe le dosi, riscontrando una differenza non significativa nell’efficacia. Il medico potrà scegliere di sospendere un ciclo programmato per ridurre la gravità dell’effetto collaterale prima di continuare il trattamento. COME VIENE SOMMINISTRATO IL VELCADE®? Il VELCADE® è un liofilizzato (ghiaccio secco) in polvere, che deve essere ricostituito prima dell’iniezione. Esso può essere iniettato endovena attraverso le arterie periferiche o centrali. Il VELCADE® è iniettato per un breve periodo da 3 a 5 secondi. Come con tutti i trattamenti, il medico o il personale infermieristico monitoreranno costantemente il paziente che riceve VELCADE® per la prima volta. Il VELCADE® viene somministrato due volte a settimana per due settimane, seguito da un periodo di riposo di 10 giorni. Come programma terapeutico, i pazienti e i loro medici scelgono solitamente Lunedì/Giovedì o Martedì/ Venerdì. Sono necessarie almeno 72 ore tra una dose e l’altra, affinché le cellule sane abbiano la possibilità di ristabilirsi dall’effetto del farmaco. Perciò, i cambiamenti nel ciclo di somministrazione sono limitati al rinvio dell’iniezione al giorno seguente, piuttosto che a spostamenti dell’iniezione nel giorno stesso. 18 Notizie sull’IMF “Una persona può fare la differenza, Due possono fare un miracolo.” Brian D. Novis Fondatore dell’IMF Il mieloma è un piccolo conosciuto, complesso, e spesso diagnosticato erroneamente tumore del midollo osseo che colpisce e distrugge l’osso. Il Mieloma colpisce approssimativamente 750.000 persone nel mundo. Mentre al momento non vi è una cura per il mieloma, i medici stanno testando molti approcci in grado di aiutare i pazienti affetti da questa patologia a vivere meglio e più a lungo. The International Myeloma Foundation (IMF) fu fondata nel 1990 da Brian e Susie Novis dopo che a Brian fu diagnosticato il mieloma all’età di 33 anni. Era il sogno di Brian che i pazienti futuri avessero un facile accesso alle informazioni mediche ed un supporto psicologico durante la loro battaglia contro il mieloma. Egli fondò l’IMF allo scopo di raggiungere 3 obiettivi: trattamento, istruzione, e ricerca. Cercò di fornire un largo spettro di servizi per i pazienti, le loro famiglie, gli amici e i medici. Sebbene Brian morì 4 anni dopo il suo esordio di malattia, il suo sogno non morì. Oggi l’IMF raggiunge un numero di membri internazionali maggiore a 135.000. L’IMF era la prima organizzazione dedicata solamente al mieloma, e oggi rimane la più grande. L’IMF fornisce programmi e servizi al fine di aiutare la ricerca, le diagnosi, il trattamento, e la gestione del mieloma. L’IMF si assicura che nessuno debba combattere il mieloma da solo. 19 Noi ci preoccupiamo dei pazienti di oggi, mentre lavoriamo verso la cura di domani. Come l’IMF può aiutarti? EDUCAZIONE DEL PAZIENTE PACCHETTO INFORMATIVO Il nostro Pacchetto-Informazioni sull’IMF (gratuito) fornisce informazioni comprensive sul mieloma, le opzioni di trattamento, la gestione della malattia, e servizi dell’IMF. Esso include il nostro acclamato “Guida del paziente”. ACCESSO INTERNET Collegarsi al sito www.myeloma.org (disponibile 24 ore su 24) per avere accesso alle informazioni sul mieloma, l’IMF, l’istruzione e programmi di supporto. IL FORUM ON-LINE SUL MIELOMA Interagisca con il Gruppo di Discussione Internet dell’IMF connettendosi al sito www. myeloma.org/listserve.html per condividere le sue esperienze e pensieri. MYELOMA MINUTE Si iscriva a questo opuscolo settimanale gratuito che Le verrà recapitato via mail per avere informazioni minuto per minuto sul mieloma. SEMINARI PER PAZIENTI E FAMILIARI Si incontri con i principali esperti nel trattamento del mieloma per conoscere i recenti sviluppi nella terapia e nella ricerca. SUPPORTO LINEA DIRETTA DEL MIELOMA: 800-452-CURE (2873) La linea diretta dell’IMF, gratis negli Stati Uniti e in Canada è fornita di personale qualificato e specialistico ed in frequente interazione con i membri del nostro gruppo scientifico consultivo. GRUPPO DI SUPPORTO Una rete mondiale di più di 100 gruppi di supporto organizza regolari incontri per i membri del gruppo del mieloma e incontri annuali di supporto per i leaders dello stesso. RICERCA BANK ON A CURE® Questa banca di DNA fornirà dati genetici di ricerca per lo sviluppo di nuovi farmaci. IL SISTEMA INTERNAZIONALE DI STADIAZIONE (ISS) Questo sistema aggiornato di stadiazione del mieloma migliorerà la capacità dei medici di selezionare il trattamento più appropriato per ogni paziente. DONAZIONE PER LA RICERCA Conducendo ricerche in collaborazione con tutto il mondo e ottenendo straordinari risultati, il programma di donazioni dell’IMF sostiene i ricercatori minori e maggiori lavorando su un vasto numero di progetti. L’IMF ha attirato molti investitori giovani nel campo del mieloma, che sono rimasti attivi nel campo di ricerca per la cura dello stesso. MYELOMA MATRIX Questo documento, disponibile via web e in forma cartacea, è comprensivo di guida ai farmaci in sviluppo per il mieloma. BOLLETTINO D’INFORMAZIONE GIORNALIERO SUL MIELOMA Il nostro bollettino d’informazione trimestrale è disponibile gratis per la sottoscrizione. 20 21 Glossario Agente alchilante: Agente che previene la crescita e la Plasmacellula: Globulo bianco che produce anticorpi. divisione di nuove cellule cancerogene inibendo la loro abilità nel replicare il DNA. Plasmocitoma: Tumore formato da plasmacellule neoplas- Anemia: Basso livello di globuli rossi nel sangue. Proteasoma: Gruppo unito (o complesso) di enzimi che Cellula: Più piccola unità della vita. Milioni di microscopiche cellule formano ogni organo del corpo. Effetto collaterale: Effetto causato dal trattamento con un farmaco. Il termine solitamente si riferisce ad un effetto non voluto, ma alcuni di questi effetti possono essere favorevoli. Enzima: Proteina che causa reazioni chimiche di altre sostanze senza subire cambiamenti nel processo. Globulo bianco: Cellula formata dal midollo osseo che aiuta a combattere le infezioni e/o una malattia. Globulo rosso: Cellula del sangue che trasporta ossigeno dai polmoni attraverso il corpo. Inibitore del proteasoma: Ogni farmaco che interferisce con la normale funzione del proteasoma. Midollo osseo: Tessuto leggero e spugnoso situato nelle ossa più grandi che produce globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. tiche. distrugge le proteine danneggiate o non volute e le proteine non danneggiate all’interno della cellula stessa. Questo turnover o “riciclo” di proteine è importante per mantenere l’equilibrio all’interno della cellula e aiuta a regolare molte funzioni tra cui la crescita della cellula. Proteina monoclonale (proteina M): Proteina anomala prodot- ta dalle cellule di mieloma che si accumula all’interno di esse e danneggia l’osso e il midollo osseo. Un alto livello di proteina monoclonale indica che cellule di mieloma multiplo sono presenti in grande quantità. Proteina: Gruppo di composti che rappresentano i principali componenti di una cellula. Trombocitopenia: Basso livello di piastrine nel sangue. Questi bassi livelli possono causare formazioni di lividi o sanguinamenti così come ritardi nel processo di cicatrizzazione della ferita. Mieloma Multiplo: Tumore causato dalle plasmacellule del midollo osseo. Le plasmacellule nei pazienti affetti da Mieloma Multiplo formano anticorpi anomali, con la possibilità di danneggiare l’osso, il midollo osseo e altri organi. Neuropatia periferica: Intorpidimento, formicolio e/o dolore nelle mani, piedi, gambe e/o braccia. Piastrine: Elementi del sangue che aiutano il processo di coagulazione mediante il quale vengono cicatrizzate le ferite. 22 23