Questionario di agronomia generale
A. Onofri & E. Ciriciofolo
Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali
Università degli Studi di Perugia
Appunti dalle esercitazioni di
Agronomia e sistemi foraggeri
C.L. in S.T.P.A.
A.A. 2002/2003
(pubblicato in proprio (2003)
PRODUTTIVITA’ DELLE COLTURE
1) Qual'è la definizione di agronomia?
Con il termine agronomia si intende la scienza che studia i fattori che influenzano la
produttività delle colture agrarie, al fine di ottenere la massima produzione, il massimo reddito
per l'agricoltore, la migliore efficienza del sistema produttivo e il minimo danno per l'ambiente
2) Come definireste la produttività di una coltura?
La produttività di una coltura può essere definita come l’efficienza di conversione dell’energia
luminosa in sostanza secca rilocata negli organi economicamente utili.
3) Quali sono i livelli di produttività definibili, in relazione alle condizioni ambientali,
pedoclimatiche e alle avversità biotiche ed abiotiche?
Può essere definito un livello di produttività potenziale, un livello ottenibile ed un livello reale
4) Quali sono i fattori che definiscono il livello di produttività potenziale?
Radiazione luminosa, CO2, temperatura, caratteristiche intrinseche della coltura (fisiologia,
fenologia, architettura della canopy). In generale, la produttività potenziale di una coltura in
un determinato ambiente è definita dai quei fattori climatici ed ambientali che non possono
essere facilmente modificati dall'intervento dell'uomo.
5) Quali sono i fattori che definiscono il livello di produttività ottenibile?
Acqua ed elementi nutritivi. Si tratta di quei fattori che opportunamente modificati dalla
tecnica agronomica adottata possono fare in modo che la produzione ottenibile sia il più vicina
possibile a quella potenziale in un determinato ambiente.
6) Quali sono i fattori che definiscono il livello di produttività reale?
Piante infestanti, insetti, presenza di patogeni, agenti inquinanti. In generale, si tratta delle
cosidette avversità (biotiche ed abiotiche) che, anche in presenza di una tecnica agronomica
corretta, possono abbassare il livello produttivo al disotto di quello potenziale.
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IMPATTO DELL'AGRICOLTURA SULL'AMBIENTE:
ECOSISTEMA ED AGROECOSISTEMA
1) Quali sono le caratteristiche fondamentali di un agroecosistema rispetto ad un ecosistema
naturale?
Rispetto ad un ecosistema, l'agroecosistema è caratterizzato dalla riduzione della complessità
biologica, dall'aumento della produttività primaria, dall'apertura dei cicli "geochimici",
dall'asportazione di energia e nutrienti e dalla modificazione dei cicli biologici naturali
2) Nella catena alimentare, cosa sono le piante?
Sono produttori primari
3) Nella catena alimentare, cosa sono gli animali?
Se erbivori sono consumatori di primo ordine, se carnivori sono consumatori di 2° ordine, se
onnivori sono di entrambi gli ordini.
4) Gli agroecosistemi naturali sono aperti o chiusi?
Sono aperti.
5) Qual è la differenza tra predatori e parassiti?
I parassiti si sviluppano a spese della preda, che viene mantenuta in vita il più a lungo
possibile. I predatori uccidono la preda e si cibano di alcune parti del suo corpo
3
ANALISI DELL’ACCRESCIMENTO
1) Qual'è la differenza fondamentale tra accrescimento e sviluppo?
L'accrescimento è l'aumento della massa di un organismo, derivante dall'aumento del numero
di cellule e delle loro dimensioni. Il termine sviluppo implica invece la "differenziazione", cioè
una profonda modifica dell'organizzazione anatomica della pianta, con comparsa di nuovi
organi o specializzazione di quelli esistenti (es. il passaggio dalla fase riproduttiva a quella
vegetativa.
2) Quali parametri possono essere considerati nello studio della crescita?
Il peso (fresco o secco), l'altezza, il LAI.
3) Che cosa è il LAI ?
Il LAI è un indice adimensionale che esprime l’area della superficie fogliare esistente sull’unità
di superficie di suolo. Esprime l’ampiezza della superficie assimilatoria ed è quindi
proporzionale alla produttività di una coltura.
4) Calcolare il LAI di una coltura di mais che abbia per ogni pianta una superficie fogliare
pari a 0.6 m2. (densità del mais pari a 7 piante per metro quadrato)
SOLUZIONE: 0.6 m2 per pianta * 7 piante per m2 = 4.2
5) Quale funzione matematiche possono essere utilizzate per descrive l'accrescimento di una
coltura?
In genere, per descrivere l'accrescimento di una coltura si utilizza una funzione sigmoidale, che
esprime il concetto biologico per cui l'accrescimento è inizialmente molto veloce (esponenziale,
il numero di cellule raddoppia ad ogni divisione), diviene poi più lento (lineare, appare un
rallentamento dovuto alla competizione interpianta e intrapianta per luce acqua ed elementi
nutritivi) fino a raggiungere un tetto massimo (accrescimento meno che lineare a "plateau", la
pianta tende a raggiungere il massimo delle sue dimensioni che è definito geneticamente)
6) Che cosa è il CGR?
Il CGR è l'incremento di peso secco per unità di area di suolo nell’unità di tempo. Si esprime in
grammi per metro quadrato al giorno
7) Che cosa è il RGR?
E’ una misura dell’accrescimento indipendente dalla massa della pianta in via di crescita,
perché riferito all’unità di peso iniziale. RGR = (ln W2 – ln W1)/(T2-T1).
8) Che cosa è il NAR?
E’ una grandezza ottenuta rapportando il ritmo di accrescimento (CGR) all’indice fogliare
medio del periodo ed è una misura della capacità fotosintetica dell’apparato assimilatore.
9) Che cosa è l’ HARVEST INDEX?
L’ Harvest Index è la percentuale di biomassa della pianta allocata su organi economicamente
utili.
10) Quanto può essere l'Harvest Index per un cereale autunno-vernino?
In genere l'HI per il frumento è pari a 0,5
4
11) Calcolare CGR, RGR medi di ogni sottoperiodo, per una coltura di mais che abbia fatto
registrare i seguenti pesi per m2: 90 g m-2 a 10 GDE, 350 g m-2 a 25 GDE, 600 g m-2 a 32
GDE, 850 g m-2 a 40 GDE e 1200 g m-2 a 60 GDE (GDE=Giorni dall'emergenza)
SOLUZIONE
Giorni
emergenza
10
25
32
40
60
dall’ Biomassa
(g m-2 s.s.)
90
350
600
850
1200
CGR medio
(g m-2 d-1 )
9.00
17.33
35.71
31.25
17.50
5
RGR medio
1.3710
0.0905
0.0770
0.0435
0.0172
IL CLIMA E LA PIANTA
1) Qual'è la differenza tra "tempo atmosferico" e "clima"?
Con il termine "tempo atmosferico" si intende la fluttuazione giornaliera della temperatura e
della umidità a livello della crosta terrestre (fenomeni di breve periodo), mentre con il termine
"clima" si intende la fluttuazione di temperatura e umidità considerata globalmente nel lungo
periodo (minimo un anno)
2) A cosa sono imputabili prevalentemente le variazioni climatiche tra una zona e l'altra
della Terra?
Gli elementi che favoriscono l'insorgenza di climi diversi sono la forma quasi-sferica della
Terra, la rotazione terrestre, l'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano dell'orbita e il
riscaldamento differenziale delle diverse zone della terra (ad esempio terraferma ed oceano).
3) Quali sono le forze che provocano il movimento delle masse d'aria?
a) Il riscaldamento delle masse d'aria da parte del terreno ne provoca il sollevamento.
b) Eventuali differenze di pressione atmosferica provocano il movimento di masse d'aria da
zone di pressione più alta a zone di pressione più bassa.
c) Le forze di Coriolis (legate alla sfericità della Terra e quindi alla diverso spostamento che le
masse d’aria subiscono a seconda della latitudine alla quale si muovono, mentre la Terra
ruota) tendono a deviare le masse d'aria in senso orario nell'emisfero Nord ed in senso
antiorario nell'altro emisfero.
4) Perché si susseguono le stagioni?
Perché l’asse terrestre è inclinato di circa 23.5 ° rispetto alla perpendicolare al piano
dell’orbita terrestre.
5) Considerando l’Italia, i raggi solari arrivano al suolo più inclinati il 21 giugno o il 21
Dicembre
Il 21 Dicembre
6) Considerando l’Italia, i raggi solari arrivano al suolo più inclinati il 23 Settembre o il 21
Marzo
Stessa inclinazione
7) Perché le temperature medie a Roma sono più alte che a Copenhagen?
A latitudini più alte i raggi solari colpiscono la superficie terrestre più obliquamente
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ELEMENTI CLIMATICI: LA LUCE
1) Qual’è la lunghezza d’onda della radiazione solare?
Varia da 230 e 4000 nm, con un picco d’emissione intorno ai 500 nm.
2) Qual’ è la lunghezza d’onda della radiazione visibile?
Varia da 400 a 700 nm, circa
3) Qual’è la lunghezza d’onda della Radiazione Fotosinteticamente Attiva (PAR)?
Coincide approssimativamente con la lunghezza d’onda della radiazione visibile
4) Come si misura la PAR?
Si può misurare in termini di energia (Joule) di trasmissione termica (Watt/m2) o di flusso
fotonico (moli di fotoni).
5) Da cosa risulta la radiazione incidente su una coltura
Risulta dalla somma tra la radiazione diretta e la radiazione diffusa
6) Come si chiamano gli strumenti per la misurazione della radiazione solare diretta
Pireliometri e attinometri
7) Come si chiamano gli strumenti per la misura della radiazione globale?
Piranometri o solarimetri
8) Quanto è la PAR assorbita da una coltura, se la PAR incidente (diretta + diffusa) è 1600
µmoli m-2 s-1, la PAR trasmessa al suolo è il 12 % di quella incidente, la PAR riflessa dalla
coltre vegetale è l’8% di quella incidente e quella trasmessa al suolo, riflessa e riassorbita
è pari al 2% di quella trasmessa.
Qa=Qi-Qr-Qt+Qrs
9) Che cosa è il coefficiente di estinzione da che cosa dipende?
Il coefficiente di estinzione è un parametro che descrive la capacità del fogliame di intercettare
la radiazione luminosa. Varia da 0 ad 1: colture con valori bassi sono in grado di mantenere
alti valori di LAI e una più omogenea distribuzione della luce all'interno del canopy. Dipende
essenzialmente dalla geometria del fogliame
10) Come può essere manovrata l’epoca di semina di una coltura per migliorare
l’intercettazione della luce?
Deve essere il più anticipata possibile, compatibilmente con le esigenze termiche.
11) Qual’è la disposizione teorica ottimale delle piante sul terreno, in modo da ottimizzare
l’assorbimento della luce.
Deve essere tale da consentire il raggiungimento del LAI ottimale per la specie, con le piante
distribuite uniformemente sul terreno ed equidistanti.
12) Che cosa è il fotoperiodismo?
E’ la risposta fisiologica della pianta alla lunghezza del giorno, nel senso che la pianta non
compie certe funzioni fisiologiche (fioritura, germinazione ecc.) se non quando la lunghezza
del giorno non supera una certa soglia critica.
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ELEMENTI CLIMATICI: LA TEMPERATURA
1) Se la temperatura a livello del mare è di 20°, quale sarà la temperatura a 2000 m di
altezza?
Sarà pari a 9°C circa. Si consideri che la temperatura cala (normalmente) di circa 5.6°C per
ogni 1000 metri di altezza
2) Come si chiama il fenomeno per cui la temperatura a livello del suolo è più bassa rispetto
all’aria soprastante? Quali sono i due meccanismi responsabili di questo fenomeno?
Il fenomeno si chiama inversione termica e può avvenire per irraggiamento e per convezione
3) Come si chiamano i livelli di temperatura al disopra e al disotto dei quali una funzione
fisiologica si arresta temporaneamente?
Temperature cardinali massime e minime.
4) Per una certa funzione fisiologica, quante sono le temperature critiche?
Due. Una massima ed una minima.
5) Cosa accade se le temperature si allontanano (in più o in meno) rispetto a quelle ottimali
per una certa funzione fisiologica?
Accade che la velocità di questa funzione diventa inferiore, fino ad arrestarsi in
corrispondenza delle temperature cardinali
6) A cosa si fa riferimento per stabilire la data di semina di una coltura?
Si considera il livello di temperatura del terreno: si aspetta che questo si attesti intorno ad una
temperatura inferiore a quella ottimale di germinazione, ma che comunque consenta un
processo germinativo sufficientemente pronto e regolare. Ciò per avere una semina il più
anticipata possibile.
7) Nel tracciato termografico allegato, calcolare la temperatura media di martedì,
l’escursione termica di giovedì e la somma termica (Gradi Giorno) accumulata da una
coltura nel corso della settimana (Tcrit = 5°C).
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
Temperatura media martedì: 24.5°C
Escursione termica di giovedì: 14°C
Somma termica sett. = ((31+18)/2-5) + ((32+17)/2-5) + ((31+17)/2-5) + ((31+17)/2-5) +
((29+17)/2-5) + ((30+14)/2-5) + ((33+16)/2-5) = 19.5+19.5+19+19+18+17+19.5 =
= 131.5 GDD (Growing Degree Days)
8
8) Se la temperatura del bulbo asciutto è 30°C e quella del bulbo bagnato è 30°C, quanto è
l’umidità relativa dell’aria? E se la temperatura del bulbo asciutto è 15°C e quella del
bagnato è 10°C? E se la temperatura del bulbo asciutto è 33°C e quella del bulbo bagnato
è 25°C? Utilizzare le tavole psicrometriche allegate.
100%, 52.9% e 52.4%
STRALCIO DI TABELLA PSICROMETRICA
Ta - Tb
10°
15°
1°
88.5
90.2
2°
78.1
81.2
3°
68.7
73.0
4°
60.2
65.6
5°
52.9
58.9
6°
45.7
52.6
7°
39.5
47.0
8°
33.9
41.9
Tb
20°
91.3
83.4
76.1
69.5
63.2
57.8
52.6
47.8
25°
92.3
85.1
78.6
72.4
66.8
61.7
56.9
52.4
Legenda: Ta = temperatura bulbo asciutto; Tb: temperatura bulbo bagnato
9) Che cose è il termoperiodismo?
Il termoperiodismo è l’influenza che la fluttuazione di temperatura esercita sulla fisiologia
delle piante
10) E’sempre possibile seminare in primavera una varietà di frumento autunnale?
Solo se la varietà è “alternativa”.
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ELEMENTI CLIMATICI: ACQUA ED IDROMETEORE
1) Con quali strumenti si misura la misura della quantità di pioggia?
Pluviometri e pluviografi
2) Come si esprime la quantità di pioggia
Si esprime in mm
3) A quanti m3 per ettaro corrispondono 65 mm di pioggia?
Corrispondono a 650 m3 per ettaro
4) Qual è la quantità di pioggia media che cade in un anno in Italia centrale?
Oscilla tra 600 e 900 mm
6) Quanti mm di pioggia all’anno debbono cadere perché un clima sia considerato arido?
Meno di 250 mm
7) Che cosa è la frequenza delle piogge?
Il numero complessivo annuo di giorni di pioggia
8) Che cosa è e in quale unità di misura si esprime l’intensità di pioggia
E’ la quantità di acqua caduta nell’unità di tempo. Si esprime in genere in mm/h
9) Quali sono i parametri che ci permettono di caratterizzare la piovosità di una
determinata regione?
Quantità totale di pioggia, distribuzione stagionale e frequenza
10) Come si distinguono le piogge in base al loro meccanismo di formazione?
Frontali, convettive e orografiche.
11) Come si esprime l’ETP
in mm.
12) Calcolare ETPc di una coltura di mais nella prima decade di giugno (Kc=0.7) e nella
prima decade di agosto (Kc=1.15), sapendo che nella vasca evaporimetrica di classe A
(Kv=0.75) sono evaporati rispettivamente nelle due decadi 8 e 10 mm al giorno
Nella prima decade di giugno la ETP0 è pari a 42 mm (8 mm/d x 0.75 x 0.7 x 10 d)
Nella prima decade di agosto la ETP0 è pari a 86 mm (10mm/d x 0.75 x 1.15 x10 d)
ELEMENTI CLIMATICI: VENTO
1) In che direzione punta la freccia di un anemometro quando il vento soffia verso Nord?
Verso sud
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IL TERRENO AGRARIO
1) In che cosa consiste la pedogenesi e a che cosa da luogo tale processo?
La pedogenesi è costituita da un complesso di processi di natura fisico-chimica e biologica,
che trasformano la roccia madre in terreno agrario
2) Quali sono gli agenti fisici della pedogenesi?
(1) Alternanza di alte e basse temperature; (2) gelo; (3) azione delle radici; (4) vento
3) Quali sono gli agenti chimici della pedogenesi?
(1) acqua (dissoluzione ed idrolisi); (2) anidride carbonica; (3) ossigeno.
4) Da che cosa è costituito il terreno agrario?
Il terreno agrario è costituito da sostanze minerali, sostanza organica, organismi terricoli,
acqua ed aria
5) In un terreno coltivato di medio impasto, qual è la ripartizione percentuale delle diverse
fasi che costituiscono il terreno?
Il terreno è costituito per il 25% di aria, per il 25% di acqua e per il 50% di solidi.
6) Quali sono le principali sostanze minerali che costituiscono il terreno?
I componenti principali del terreno sono carbonati, solfati, minerali argillosi (non argille
granulometriche!!!!) e silicati in genere, ossidi ed idrossidi di ferro e di alluminio
7) Quali sono i tipi di argille più importanti?
Montmorillonite, illite e caolinite.
8) Dei minerali argillosi che costituiscono il terreno, qual è quello che ha la maggiore
capacità di trattenere l'acqua?
La montmorillonite.
9) Da che cosa deriva la sostanza organica del terreno?
La sostanza organica deriva da tutto il materiale organico che finisce nel terreno (resti
vegetali, animali, microfauna, microflora ecc.) più o meno decomposto.
10) Come si chiama il prodotto finale della decomposizione del materiale organico nel
terreno?
Humus
11) Qual è il contenuto medio percentuale di sostanza organica di un terreno dell’Italia
centrale?
Circa l’1-2%
12) Quali sono le principali proprietà chimiche del terreno?
Reazione (o pH) e potere adsorbente
13) Come si esprime il potere adsorbente del terreno?
La grandezza più utilizzata è la Capacità di Scambio Cationico (C.S.C.), che si esprime in meq
100 g-1.
11
14) La C.S.C. è maggiore nei terreni o grano grossa, a grana fine, oppure la grana non
influisce?
Nei terreni a grana fine.
15) Quali sono le proprietà fisiche del terreno?
Tessitura, struttura, porosità, tenacità, adesività, plasticità, crepacciabilità, colore, giacitura,
esposizione.
16) Qual è la differenza tra tessitura e struttura?
La tessitura è una proprietà fisica legata alle proporzioni relative tra le varie categorie
dimensionali (convenzionali) delle particelle che costituiscono il terreno (sabbia, limo e
argilla). La struttura è invece una proprietà fisica legata alla disposizione spaziale delle
particelle (stato disperso o aggregato).
17) Utilizzando il triangolo di tessitura sottostante, classificare i terreni caratterizzati come
segue: (1) 44% sabbia, 25% limo; (2) 81% sabbia e 2% limo; (3) 70% sabbia e 20% limo;
(4) 3% sabbia e 48% limo (5) 70% argilla e 20% limo?
Ricordare che per la determinazione si opera in questo modo:
1. Fissare su ciascuno dei lati (sabbia, limo e argilla) il risultato dell’analisi.
2. Da ciascuna percentuale tracciare la parallela al lato apposto al vertice che porta il 100%
della componente considerata.
3. La zona in cui giace il punto dove si incontrano le tre parallele ci da la tessitura del
terreno.
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18) Oltre quale contenuto in argilla, un terreno sarà definito argilloso?
Oltre il 25%
19) Oltre quale contenuto di sabbia un terreno può essere definito sabbioso?
Oltre il 70-80%
20) Quali delle seguenti caratteristiche sono tipiche di un terreno sabbioso: (1) facilità di
sgrondo delle acque; (2) elevata capacità di ritenzione idrica; (3) possibilità di essere
lavorati facilmente; (4) ricchezza di elementi nutritivi; (5) frequenti condizioni di asfissia
radicale?
I terreni sabbiosi sono in genere facili da lavorare, permettono un buono sgrondo delle acque
piovane e sono ricchi d’aria, per cui non si presentano con frequenza situazioni di asfissia
radicale.
21) Quali delle caratteristiche riportate nella domanda 20 sono in genere possedute dai terreni
argillosi.
I terreni argillosi sono ricchi di elementi nutritivi ed hanno un’elevata capacità di trattenere
l’acqua, ma non sono facili da lavorare e non permettono un buono sgrondo delle acque
piovane. Per quest’ultimo motivo, le piante possono subire condizioni di asfissia radicale.
22) Qual è la differenza tra densità assoluta e densità apparente?
La densità assoluta corrisponde alla massa volumica (peso specifico) delle particelle che
costituiscono il terreno, spazi vuoti esclusi. La densità apparente è costituita dal peso
dell’unità di volume del suolo indisturbato, spazi vuoti inclusi.
23) Quali sono le densità assoluta e apparente di un terreno di medio impasto dell’Italia
centrale?
La densità assoluta è circa 2,6, mentre la densità apparente è circa 1,2.
24) Calcolare la porosità di un terreno di medio impasto dell’Italia centrale.
P = (D – d)/D *100 = (2,6 – 1,2)/2,6 * 100 = 53%
25) Con le informazioni finora acquisite, calcolare il contenuto di s. o. (in t ha-1) di un terreno
dell’Italia centrale, fino alla profondità di 0.5 m.
Assumendo un contenuto di s.o. pari al 2% circa, la quantità in t ha-1 è pari a:
10'000 m2 x 0,5 m x 1,2 t m-3 x 2% = 120 t ha-1.
26) Come si definisce la situazione in cui i macropori del terreno cono completamenti pieni
d’acqua?
Saturazione idrica
27) Il potenziale idrico del terreno è la risultante di?
Potenziale matriciale + potenziale gravitazionale + potenziale osmotico
28) Come si esprime il potenziale idrico del terreno?
In bar o meglio in Pascal
29) Al punto d’appassimento, contiene più acqua un terreno argilloso o sabbioso?
Argilloso
13
30) Se un terreno di medio impasto dell’Italia centrale ha un’umidità del 25% in peso ( %
w/w), quant’è l’umidità in percentuale del volume (% v/v) ?
Considerare che:
volume H 2 O × densità H 2O
peso H 2 O
% H 2 O ( w / w) =
=
peso terreno volume terreno × densitàterreno
notare che:
volume H 2 O
= % H 2 O (v / v )
volume terreno
quindi:
% H 2 O (v / v) = % H 2 O ( w / w) ×
densitàterreno
densità H 2O
che, assumendo unitaria la densità dell’acqua, può essere semplificato in:
% H 2 O (v / v) = % H 2 O ( w / w) × densitàterreno
Il risultato dell’esercizio assegnato è quindi:
25 * 1,2 = 30%
31) Calcolare l’acqua utile (in m3 ha-1) in un terreno che ha una capacità di campo del 35% in
peso e un punto di appassimento del 15% in peso. Considerare una profondità di 0.5 m.
AU = (35-15) * 1.2 *10'000 * 0.5 = 1200 m3 ha-1
32) Stabilire la quantità di humus che mineralizza in un anno da un ettaro di un terreno posto
nelle condizioni climatiche del Centro-Italia
Se si considera una profondità di 0.3 m, una densità apparente pari ad 1,25 t m-3 un contenuto
medio di sostanza organica dell’1.3% (in peso) e un tasso annuo di mineralizzazione del 2%, la
quantità di s.o. che mineralizza è pari a:
0.3 m x 10'000 m2 x 1,25 t m-3 x 0.013 x 0.02 = 0.975 t
14
SISTEMAZIONI IDRAULICO-AGRARIE
1) Quali sono i motivi che rendono necessaria la sistemazione idraulico-agraria degli
appezzamenti?
La sistemazione idraulico-agraria degli appezzamenti è necessaria per evitare fenomeni di
ristagno idrico e/o fenomeni di ruscellamento superficiale delle acque in eccesso.
2) A cosa può essere dovuto il ristagno idrico superficiale nei terreni di pianura?
Il ristagno idrico può essere dovuto alla presenza di una falda freatica troppo superficiale o ad
un difetto di infiltrazione e di percolazione del terreno.
3) Quali sono i fattori fondamentali che si prendono in considerazione per stabilire il volume
d’affossatura?
Il volume di affossatura va rapportato (a) alla quantità di pioggia che cade (considerata anche
la probabilità di pioggia); (b) alla quantità di quest’acqua che deve poter essere raccolta nelle
scoline in attesa di smaltimento (coefficiente di deflusso); (c) alla durata d’invaso.
4) Stabilito che il volume d’affossatura necessario è pari a 250 m3 ha-1 e che la distanza tra le
scoline deve essere di 25 m, calcolare:
(a) sviluppo lineare delle scoline;
(b) sezione delle scoline.
Lo sviluppo lineare delle scoline è pari a:
10'000 m2 / 25 m = 400 m ha-1
La sezione delle scoline è pari a:
250 m3 ha-1 / 400 m ha-1 = 0.625 m2
5) Da cosa dipende la ‘scarpa’?
La ‘scarpa’ dipende dalla coesione del terreno e dalla sua tendenza a smottare. Varia da 1:3 ad
1:5.
6) Stabilire la profondità al termine di un fosso, su un campo lungo 400 m.
Considerando che la profondità iniziale è pari a 0.6 m e la pendenza è pari allo 0.1%, la
profondità in fondo al campo è pari a:
400 m x 0.1/100 = 0.4 m + 0.6 m = 1 m
7) La distanza delle scoline deve essere minore in un terreno argilloso o in un terreno
sabbioso?
Deve essere minore in un terreno argilloso
8) Nella sistemazione a girapoggio, a cosa fanno riferimento le fosse camperecce?
Alle curve di livello, dalle quali si discostano per una lieve pendenza.
9) Come è possibile ridurre l’erosione dei terreni?
L’erosione dei terreni in pendenza può essere ridotta: (a) accorciando i campi, nel senso della
massima pendenza, (b) modificando la pendenza dei campi, ad es. con il terrazzamento o il
ciglionamento, (c) aumentando la scabrezza superficiale dei terreni, (d) orientando le
lavorazioni di traverso (ove possibile), mantenendo il terreno il più possibile coperto di
vegetazione o residui.
10) Progettare le scoline di un terreno pianeggiante di tessitura argillosa in Italia centrale.
Ipotizziamo un volume d’affossatura pari a 300 m3 ha-1, che è ragionevole per le condizioni in
cui ci si trova ad operare. Se si ipotizza una distanza tra i fossi pari a 25 m (considerando la
15
tessitura del terreno), lo sviluppo lineare delle scoline sarà pari a 400 m ha-1 (10'000 m2 / 25
m). Risulta quindi che la sezione delle fosse sarà pari a 0.75 m2 (300 m3 ha-1 / 400 m ha-1).
Ipotizzando una profondità di 70 cm, ed una scarpa pari ad 1:4 (dato che la coesione del
terreno è abbastanza elevata) s (si veda la figura sottostante per la terminologia) sarà pari a
0.175 m (0.7 m x 1/4 ). Conoscendo s posso calcolare la somma (a + f), considerando la
formula per il calcolo dell’area del trapezio (a + f = A x 2 / h = 0.75 m2 x 2 / 0.7 m = 2.1 m ).
Nota che sia la somma (a + f) posso calcolare la larghezza di apertura e quella di fondo
risolvendo il sistema:
⎧a + f = 2.1
2.1 + 2 × 0.175
⇒a=
= 1.23m
⎨
2
⎩ f = a − 2 × 0.175
Da questo si ricava che f = 0.87 m.
La pendenza da dare a questa fossa è pari allo 0.1% circa
16
LAVORAZIONI DEL TERRENO
1. Che tipi di strumenti sono l’aratro, l’erpice a denti rigidi e l’erpice a dischi?
L’aratro è uno strumento rovesciatore, l’erpice a denti rigidi è uno strumento discissore,
mentre l’erpice a dischi è uno strumento rimescolatori.
2. Da quale zona del campo comincia l’aratura a scolmare, utilizzando un aratro ordinario?
Dal bordo del campo.
3. A cosa serve un aratro volta-orecchio?
Per eseguire la lavorazione ‘alla pari’ evitando il ritorno a vuoto della trattrice.
4. A cosa serve e come è costituito un ‘aratro ripuntatore’?
E’ uno strumento costituito da un aratro accoppiato ad un elemento discissore che lavora a
profondità maggiore di quella di aratura. Serve per la ‘lavorazione a due strati.
5. In che cosa consiste e perché si esegue la lavorazione a due strati?
Consiste nell’eseguire una discissura profonda (0.40-0.60 m) e un’aratura superficiale (0.200.30 m di profondità). Lo scopo fondamentale è quello di sfruttare i vantaggi dell’aratura
limitandone la profondità e quindi i costi ed evitando la formazione del crostone di lavorazione.
6. Come si chiamano gli aratri con tre vomeri?
Aratri trivomere
7. Quali sono le parti costitutive di un aratro e le rispettive funzioni?
Un aratro è costituito dal coltro, che taglia il terreno verticalmente, il vomere, che lo taglia
orizzontalmente, dal versoio, che rovescia la fetta di terreno tagliata dal coltro e dal vomere.
Questi organi sono applicati su una specie di telaio, detto bure.
8. Cosa è il crostone di lavorazione?
Il crostone di lavorazione (o suola d’aratura) è il fondo del solco, laddove ha strisciato il
vomere e la suola dell’aratro esercitando una notevole compressione.
9. Quali sono i principali svantaggi dell’aratura?
L’aratura ha un costo piuttosto elevato, comporta una zollosità eccessiva e la formazione del
‘crostone di lavorazione’. Inoltre, comporta l’inversione degli strati di terreno, con riporto in
superficie degli strati profondi ed inerti dal punto di vista biologico. Per quanto riguarda i
concimi e la sostanza organica, questi vengono troppo diluiti lungo il profilo, invece di essere
concentrati nella zona dove si svilupperanno le radici della coltura.
10. Elencare i tipi principali di erpici, ordinandoli per profondità di lavorazione decrescente.
Erpici a dischi, erpici rotativi, erpici a telaio rigido, erpici a maglie.
11. E possibile utilizzare un estirpatore per il minimum tillage su terreno sodo?
No. E’ necessario utilizzare un erpice a dischi o un chisel.
12. Qual è la differenza fondamentale tra un chisel ed un ripper?
Si tratta di due strumenti scarificatori; il ripper è dotato di pochi (1 – 3) elementi discissori ed è
in grado di raggiungere profondità maggiori del chisel.
13. Qual è la differenza fondamentale tra un chisel ed un estirpatore?
17
Si tratta di due strumenti discissori. All’estremità degli elementi discissori, l’estirpatore è
dotato di piccole vanghegge a denti taglienti; nel caso del chisel, invece, le estremità degli
elementi discissori sono appuntite.
14. In quali terreni è maggiormente consigliabile la non-lavorazione?
La non-lavorazione è consigliabile nei terreni argillosi, che si ‘autolavorano’, perché ricchi di
argille montmorillonitiche.
15. Quali sono le caratteristiche fondamentali di una seminatrice da sodo?
Notevole peso e presenza di dischi con il bordo ondulato davanti agli elementi seminatori.
16. In caso sia stata eseguita l’aratura, quando deve essere eseguita l’erpicatura del terreno.
Per le colture a semina primaverile, se l’aratura è stata eseguita in autunno, le erpicature
debbono essere eseguite d’inverno. Per le colture a semina autunnale o comunque quando vi è
poco tempo disponibile tra aratura e semina, le erpicature debbono essere eseguite subito dopo
l’aratura, per evitare che il terreno si asciughi troppo e quindi le zolle si induriscano
eccessivamente.
17. A cosa servono le rullature prima della semina?
Le rullature prima della semina servono ad evitare un’eccessiva sofficità del terreno, che non
permetterebbe una semina regolare ed alla giusta profondità
18. Elencare una possibile successione di strumenti, per la preparazione del letto di semina.
Trinciastocchi, (ripper), aratro, estirpatore, erpici a denti rigidi, erpici a maglie, rullo
19. Quali sono i principali scopi delle lavorazioni del terreno?
1) Favorire il ripristino della struttura del terreno; 2) arieggiare il terreno; 3) preparare un
buon letto di semina; 4) favorire la penetrazione e l’espansione delle radici della coltura; 5)
favorire l’infiltrazione dell’acqua nel terreno; 6) ridurre le perdite d’acqua per evaporazione
(grazie alla chiusura delle fessure che si formano in estate nei terreni argillosi); 7) eliminare le
piante infestanti; 8) interrare i concimi e la semente (ove necessario).
18
IMPIANTO DELLE COLTURE
1. Cosa è la purezza specifica della semente ed in quale unità di misura si esprime?
E’ la frazione della semente costituita della specie indicata sul cartellino; si esprime come
percentuale in peso.
2. Cosa è la germinabilità della semente ed in quale unità di misura si esprime?
E’ la frazione della semente costituita da semi normalmente germinati in condizioni standard;
si esprime come percentuale in numero.
3. Calcolare il valore reale di una semente, la cui germinabilità è dell’85% e la cui purezza è
del 98%.?
0.85 x 0.98 = 0.833
4. Qual è la differenza tra colture a fittezza “elastica” e colture a fittezza “rigida”?
Le colture a fittezza “elastica” sono in grado, entro certi limiti, di correggere un’insufficiente
fittezza aumentando il numero dei loro organi (grazie alla ramificazione o all’accestimento).
Questa capacità è molto limitata nelle colture a fittezza “rigida”.
5. Quali sono gli effetti di una fittezza troppo bassa o di una fittezza eccessiva?
Con una fittezza troppo bassa le piante non sfruttano appieno le risorse a loro disposizione
(luce, acqua, elementi nutritivi) e possono avere uno scarso potere soffocante nei confronti
della flora infestante o mostrare un’eccessiva ramificazione del fusto, con conseguente
scalarità di maturazione. Con una fittezza troppo alta si possono formare steli esili e poco
lignificati, rendendo le piante più sensibili all’allettamento e agli attacchi crittogamici.
6. Come possono essere disposte le piante sul terreno?
A spaglio, a file, a file binate, a postarella.
7. Quanti tipi di seminatrici esistono?
Esistono seminatrici centrifughe (per la semina a spaglio), a righe (o universali, per la semina
a file) o di precisione (pneumatiche o meccaniche, per la semina di precisione).
8. Calcolare le unità di semente (50'000 semi per confezione) necessarie per impiantare 8 ha
di una coltura di barbabietola da zucchero, sapendo che la germinabilità è dell' 85%
(0.85), la purezza è del 99% (0.99) e la quota di fallanze previste è del 40% (0.40).
L'investimento ottimale è di 10 piante a m2.
num. piante desiderate
10
=
= 16.67 semi puri e germinabili m-2
1 − fallanze previste
1 − 0.4
num. semi puri e germ. per m 2
16.67
=
= 19.8 semi m − 2
valore reale
0.85 × 0.99
19.8 semi m − 2 × 10'000 m 2 ha −1 × 8 ha
= 31.68 confezioni
50'000 semi confezione −1
19
9. Stabilire la quantità di semente necessaria per impiantare due ettari di una coltura di
frumento, sapendo che la germinabilità è del 90%, la purezza è del 98% e la quota di
fallanze previste è del 20%. L'investimento ottimale è di 350 piante a m2, mentre il peso di
1000 semi è di 34 g.
350
= 437.5 semi puri e germinabili m-2
1 − 0.2
437.5
= 496 semi m −2
0.90 × 0.98
496 semi m − 2 × 10'000 m 2 ha −1 × 0.034 g seme −1 × 2 ha = 168'651 g ha −1 × 2 ha = 337.4 kg
10. Calcolare la distanza di deposizione dei semi lungo la fila, per una coltura di mais, nella
quale deve essere realizzato un investimento alla semina di 8 semi m-2, con file distanti 0.70
m.
1m 2
= 0.125 m 2 per seme;
8 semi
⇒
0.125 m 2 per seme
= 0.179 m per seme
0.7 m
11. Calcolare le unità di semente richieste per impiantare una coltura di mais, sapendo che il
valore reale della semente è del 90% e la quota di fallanze previste è del 10%.
L'investimento ottimale è di 7 piante a m2 e la semente viene venduta in confezioni da
25'000 semi.
7
8.64 × 10'000
= 8.64 semi puri e germ. m ; ⇒
confezioni ha
(1 − 0.1) × 0.9
25'000
−2
−1
12. In che cosa consiste la preparazione anticipata del letto di semina?
Consiste nel preparare il letto di semina con anticipo (2-3 settimane) rispetto alla prevista data
di semina, in modo da garantire la massima tempestività per la semina stessa e disporre di un
terreno ben strutturato. Le eventuali infestanti emerse sul letto di semina possono essere
controllate con una leggera erpicatura o con un diserbante sistemico totale, come glyphosate o
gluphosinate-ammonio.
13. In che cosa consiste la “falsa semina”?
Consiste nello stimolare l’emergenza anticipata delle piante infestanti tramite la preparazione
del letto di semina con 3-4 settimane di anticipo rispetto alla semina stessa. Le piante infestanti
emerse sul letto di semina possono essere controllate con un diserbante sistemico totale
(glyphosate o gluphosinate-ammonio), in modo da ritardare l’infestazione della coltura.
20
IRRIGAZIONE
1) Stabilire il volume d'adacquamento e il turno per una coltura di sorgo in un terreno con
una C. i. c. del 29% (in peso) e un punto di appassimento dell'12% (in peso). Considerare
che si vuole intervenire quando si è evapotraspirato il 60% dell'Acqua Utile e si deve
bagnare uno spessore di 0.5 m. Nel periodo seguente all’irrigazione l'ET media giornaliera
è 5.2 mm/d.
(29 – 12) = 17 % (Acqua Utile)
17 * (0.6) = 10.2 % (Acqua da restituire con l’irrigazione)
10.2 * 1.2 = 12.24 % (Umidità espressa come percentuale del volume)
0.1224 x 10'000 x 0.5 = 612 m3 ha-1 (volume d’adacquamento)
612 / 10 = 61.2 mm (volume d’adacquamento in mm)
61.2 / 5.2 = 11.8 d (turno)
2) Calcolare il fabbisogno irriguo di campo di una coltura di mais nella seconda decade di
agosto. Tenere conto che l’ETP0 del periodo è pari a 5.2 mm d-1, che il Kc del mais nella
seconda decade di agosto si può considerare pari ad 1.15 e che il sistema irriguo adottato è
l’aspersione.
5.2 x 1.15 = 5.98 mm d-1 ( ETPc )
5.98 / 0.85 x 10 = 70 mm (per l’intera decade)
3) Elencare i principali tipi di irrigazioni umettanti:
Normali, ausiliare e di soccorso.
4) Stabilire il volume d'adacquamento per una coltura di soia in un terreno con una C. i. c.
del 24% (v/v) e un punto di appassimento dell'12% (v/v). Considerare che Il limite
d'intervento è quando è evapotraspirato il 50% dell'Acqua Utile e si deve bagnare uno
spessore di 0.6 m.
(0.24 – 0.12) x (0.5) x 10’000 x 0.6 = 360 m3 ha-1
5) Elencare i sistemi irrigui per gravità.
Scorrimento, infiltrazione laterale, sommersione.
6) Quali sono le parti costitutive di un irrigatore rotativo?
Tubo di collegamento, condotta di lancio, dispositivo rompigetto, meccanismo di rotazione.
7) Quale superficie può essere irrigata con un impianto ad ala imperniata lungo 400 m.
400 2 x π = 502'400 m2 = 50.24 ha
8) Quale intensità di pioggia è preferibile con un impianto irriguo ad ala imperniata?
Media
9) In quali casi trovano applicazione le irrigazioni termiche?
Nelle risaie, nelle marcite e nel caso degli impianti di irrigazione antibrina.
10) Elencare i sistemi irrigui a pressione.
Per aspersione, sotterranea e localizzata
11) Calcolare il turno per una coltura che ha ricevuto un volume d’adacquamento pari a 620
m3 ha –1 .Considerare che l’ET0 media giornaliera della zona è pari a circa 6.5 mm d-1 e che
21
dopo l’intervento irriguo sono caduti 30 mm di pioggia utile.
( 62 + 30 )/6.5 = 14 d
12) Qual è lo scopo delle irrigazioni umettanti normali, in termini di ET?
Limitare lo squilibrio tra ETPc ed ETPr.
13) Qual è l’efficienza d’irrigazione per:
a) sistema per aspersione;
b) sistema per scorrimento;
c) sistema a goccia;
(a) circa 0.8; (b) circa 0.5; (c) circa 1.
14) Quali sono le caratteristiche di funzionamento di un irrigatore rotativo?
Gittata, portata, pressione di esercizio, intensità di pioggia
15) Quanta superficie può essere irrigata in una irrigazione con un irrigatore autoavvolgente,
con una lunghezza del tubo pari a 200 m ed una gittata dell’irrigatore pari a 30 m?
200 x 2 x 30 = 12'000 m2 = 1.2 ha.
16) Cosa è la stagione irrigua?
E’ il periodo di tempo che intercorre tra la prima e l’ultima adacquata.
17) A che distanza debbono essere posti due irrigatori rotativi, con una gittata di 30 m?
In assenza di vento, la distanza deve essere pari a:
1.4 x 30 = 42 m
18) Elencare i sistemi irrigui per gravità.
Scorrimento, infiltrazione laterale, sommersione.
19) Calcolare la superficie di terreno che può essere investita ad una rotazione mais-frumentosoia-frumento, sapendo che nella situazione in cui si opera:
a) il mais sarà seminato il 21 aprile e raccolto il 30 agosto. Lo stadio iniziale dura 20 d,
quello di copertura dura 40 d, quello di pieno sviluppo dura 50 d e quello di
maturazione dura 20 d. Il Kc massimo è pari ad 1.15 e il Kc finale è pari a 0.6.
b) La soia sarà seminata il 30 aprile e raccolta l’11 settembre. Lo stadio iniziale dura 20
d, quello di copertura dura 30 d, quello di pieno sviluppo dura 60 d e quello di
maturazione dura 20 d. Il Kc massimo è pari ad 1.01 e il Kc finale è pari a 0.40.
c) Il frumento non è irriguo.
d) Gli evaporati di classe A registrati negli ultimi 50 anni sono riportati nella tabella
allegata.
e) La variabilità interannuale delle piogge è riportata in tabella
f) Non si hanno esigenze di lisciviazione.
g) Si adotta un sistema irriguo per aspersione.
h) Si ha a disposizione un laghetto contenente 50'000 m3 di acqua ed un pozzo in grado di
erogare un corpo d’acqua di 25 l s-1.
I conteggi (ipotetici) sono riportati nelle tabelle seguenti, per il mais e per la soia. Da queste si
può desumere come il fabbisogno irriguo di campo totale del mais è pari a 4420 m3 ha-1, mentre
quello della soia è pari a 4358 m3 ha-1. Se si considera la rotazione quadriennale indicata (1/4
della superficie è investito a mais, 1/4 a soia e 1/2 a frumento), il fabbisogno irriguo totale è
pari a:
4420 x 0.25 + 4358 x 0.25 + 0 x 0.5 = 2194.5 m3 ha-1
22
Pertanto, considerando il laghetto, una rotazione siffatta può essere coltivata su una superficie
pari a:
50'000 / 2194.5 = 22.8 ha.
Se si considera il pozzo, bisogna tener conto che il fabbisogno di punta per il mais è stato di
2.35 l s-1 ha-1 (2a decade di luglio), mentre per la soia è stato di 2.06 l s-1 ha-1 (2a decade di
luglio). La rotazione ha quindi un fabbisogno di punta pari a
2.35 x 0.25 + 2.06 x 0.25 = 1.10 l s-1 ha-1.
Il pozzo permette quindi di irrigare una superficie pari a
25 / 1.10 = 22.7 ha
In totale, la superficie che potrà essere destinata alla rotazione anzidetta è pari a:
22.8 + 22.7 = 43.5 ha
20) Stabilire la durata dell’irrigazione (sistema irriguo per infiltrazione laterale da solchi) su
un terreno in cui deve essere distribuito un volume d’adacquamento pari a 650 m3 ha-1 e
che ha una velocità d’infiltrazione pari a 36 mm h-1.
65 / 36 = 1.81 h = 1h 49’ (attenzione al passaggio tra sistema decimale e sessagesimale!)
21) Stabilire l’intensità di pioggia di un irrigatore rotativo caratterizzato da una portata di 40
l s-1 e da una gittata di 30 m. Dopo aver effettuato il calcolo, stabilire se questo irrigatore è
utilizzabile su due terreni la cui capacità d’infiltrazione è pari a 36 mm h-1 e 60 mm h-1.
Nel caso, stabilire la durata d’irrigazione, per somministrare un volume d’adacquamento
pari a 350 m3 ha-1.
L’area bagnata dall’irrigatore è pari a:
3.14 x 30 2 = 2826 m 2 = 0.2826 ha
L’intensità di pioggia dell’irrigatore è quindi pari a:
40 l s-1 = 144 m3 h
144 / 0.2826 = 509.5 m3 ha-1 h = 50.95 mm h-1
Si tratta quindi di un irrigatore utilizzabile solo nel terreno con una velocità d’infiltrazione più
alta. In questo caso, la durata dell’irrigazione sarà pari a:
350 m3 ha-1 = 35 mm
35 / 50.95 = 0.70 h = 42 min.
22) Stabilire il tempo di rientro per un irrigatore autoavvolgente su un terreno in cui deve
essere distribuito un volume d’adacquamento pari a 650 m3 ha-1. Considerare che il tubo è
lungo 200 m, la portata dell’irrigatore è pari a 50 l s-1 e la gittata è pari a 25 m.
La superficie irrigata è pari a
200 x 25 x 2 = 1 ha
Su questa superficie, la durata dell’irrigazione è pari a:
650 m3 / 0.05 m3 s -1 = 13'000 s = 3,61 h = 3h 37’
23) Stabilire la superficie parcellare, dovendo distribuire (per scorrimento) un corpo d’acqua
di 40 l s-1 su un terreno con una velocità d’infiltrazione pari a 36 mm h-1.
40 l s-1 = 0.04 m3 s-1
36 mm h-1 = 0.00001 m s-1
2
0.04 / 0.00001 = 4000 m = 0.4 ha
24) Quante parcelle irrigue dobbiamo realizzare, nel caso in cui dobbiamo irrigare una
superficie pari a 40 ha, con una superficie della parcella irrigua pari a 0.4 ha
40 / 0.4 = 100 parcelle irrigue
25) Ipotizzando di impiantare un sistema d’irrigazione a goccia su una coltura a file distanti
23
0.7 m, con ali a file alterne ed un gocciolatore per metro, in grado di erogare 4 l h-1,
stabilire la durata dell’irrigazione ed il corpo d’acqua necessario, dovendo distribuire un
volume d’adacquamento pari a 100 m3 ha-1.
Considerando una coltura seminata a 0.7 m, la lunghezza totale delle file è pari a:
10'000 / 0.7 = 14’285.7 m
Considerando quindi di utilizzare un’ala ogni due file, la lunghezza delle ali a pari a:
14'287 / 2 = 7'143 m
Sono quindi necessari 7’143 irrigatori, che erogano:
7143 x 4 = 28'572 l ha-1 h-1 = 28.6 m3 ha-1 h-1 = 2.86 mm h-1
La durata dell’irrigazione sarà pari a:
10 / 2.86 = 3.5 h
Il corpo d’acqua necessario è dato da:
28'572 / 3600 = 7.9 l s-1
EVAPOTRASPIRATO DI CLASSE A
Medie di cinquanta anni
MESE
DECADE
mm/d
Aprile
I
2.51
II
2.91
III
3.41
Maggio
I
4.50
II
5.79
III
5.89
Giugno
I
5.91
II
5.95
III
6.15
Luglio
I
6.51
II
7.07
III
6.48
Agosto
I
6.38
II
6.20
III
6.01
Settembre
I
5.95
II
5.70
III
5.45
24
VARIABILITA' INTERANNUALE DELLA PIOGGIA
Numeri di casi in cui nei diversi mesi dell'anno si sono verificati
eventi piovosi di entità pari o superiore a quella indicata
N. di casi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
Media
maggio
318
226
209
185
165
138
132
132
132
125
120
115
111
109
102
101
99
97
96
90
88
87
87
87
85
83
82
82
79
75
75
72
71
67
65
64
62
61
59
59
58
58
57
56
47
45
44
43
42
41
41
40
39
34
34
34
33
29
29
19
18
9
6
2
0
79
giugno
178
162
156
132
122
120
113
113
108
107
106
92
89
88
87
82
82
82
79
79
71
71
70
67
66
65
65
65
63
63
62
62
62
59
58
55
55
49
46
46
41
40
39
39
38
37
37
31
31
30
26
24
21
20
19
19
18
13
13
8
5
4
2
0
0
61
25
luglio
158
118
99
92
91
85
79
73
67
63
62
61
60
59
58
53
50
48
45
45
43
42
42
42
41
41
37
36
35
35
33
32
32
31
31
30
30
28
28
27
27
23
23
22
22
21
21
20
18
10
10
8
7
7
7
6
5
5
4
4
4
3
2
0
0
38
agosto
150
143
109
108
108
97
95
92
92
80
79
79
79
78
77
76
74
70
66
66
59
59
59
57
56
54
54
54
52
52
51
41
38
36
34
34
30
30
29
29
27
27
26
25
24
23
20
19
19
19
19
18
17
16
14
14
11
10
10
9
9
7
7
0
0
48
settembre
319
310
261
261
231
218
156
149
128
127
124
122
115
110
110
109
108
105
103
103
97
93
89
89
85
83
82
82
81
79
73
70
68
67
67
65
56
54
50
47
46
43
42
41
36
36
34
33
30
29
28
28
25
23
18
18
18
18
17
14
11
9
5
1
0
82
CALCOLO DEL FABBISOGNO IRRIGUO
Coltura: SOIA
Data di Semina: 30/4
Durata del ciclo: 130 d
2
3
4
1
Stadio
MESE
DECADE
Evaporato classe A
ETo (mm/d)
Kc Coltura
ETc coltura (mm/d)
Fabbisogno idrico colturale (mm/dec)
Piogge (P>80%; mm)
Piogge utili (mm)
Fabbisogno irriguo netto (mm)
Efficienza irrigazione
Fabbisogno di lisciviazione
Fabbisogno irriguo di campo (mm/dec)
Fabbisogno irriguo di campo (mm/d)
Portata caratteristica (l/s ha)
Coefficiente operativo giornaliero (8h/24h)
Portata caratteristica reale (l/s ha)
Fabbisogno di punta
Maggio
I
II III
4.5
Giugno
I
II III
Luglio
I
II III
Agosto
I
II III
5.79 5.89 5.91 5.95 6.15 6.51 7.07 6.48 6.38
6.2
Settembre
I
II III
6.01 5.95
3.15 4.05 4.12 4.14 4.17 4.31 4.56 4.95 4.54 4.47 4.34 4.21 4.17
0.3 0.3 0.43 0.7 0.97 1.01 1.01 1.01 1.01 1.01 1.01 0.9 0.55 0.4
0.95 1.22 1.77
2.9
4.04 4.35
4.6
5
4.58 4.51 4.38 3.79 2.29
9.45 12.2 17.7
29
40.4 43.5
46
50
45.8 45.1 43.8 37.9 22.9
3
3
46
50
15
15
10
10
10
15
15
10
5
5
4
35.4 43.5
2
6
6
6
0
45.8 45.1 43.8 37.9 22.9
0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85
41.6 51.2 54.1 58.8 53.9 53.1 51.6 44.5 27.0
4.16 5.12 5.41 5.88 5.39 5.31 5.16 4.45
0.48 0.59 0.63 0.68 0.62 0.61
0.6
2.7
0.52 0.31
0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33
1.46 1.79
1.9
2.06
2.06 1.89 1.86 1.81 1.56 0.95
Ottobre
I
II III
CALCOLO DEL FABBISOGNO IRRIGUO
Coltura: MAIS
Data di Semina: 21/4
Durata del ciclo: 130 d
2
3
4
1
Stadio
MESE
DECADE
Evaporato classe A
ETo (mm/d)
Kc Coltura
ETc coltura (mm/d)
Fabbisogno idrico colturale (mm/dec)
Piogge (P>80%; mm)
Piogge utili (mm)
Fabbisogno irriguo netto (mm)
Efficienza irrigazione
Fabbisogno di lisciviazione
Fabbisogno irriguo di campo (mm/dec)
Fabbisogno irriguo di campo (mm/d)
Portata caratteristica (l/s ha)
Coefficiente operativo giornaliero (8h/24h)
Portata caratteristica reale (l/s ha)
Fabbisogno di punta
Aprile
I
II III
3.41
Maggio
I
II III
4.5
Giugno
I
II III
Luglio
I
II III
Agosto
I
II III
5.79 5.89 5.91 5.95 6.15 6.51 7.07 6.48 6.38
6.2
Settembre
I
II III
6.01
2.39 3.15 4.05 4.12 4.14 4.17 4.31 4.56 4.95 4.54 4.47 4.34 4.21
0.3 0.3 0.47 0.62 0.83 1.04 1.15 1.15 1.15 1.15 1.15 1.02 0.74 0.6
0.72 0.95
1.9
2.56 3.43 4.33 4.95 5.24 5.69 5.22 5.14 4.43 3.11
7.16 9.45
19
25.6 34.3 43.3 49.5 52.4 56.9 52.2 51.4 44.3 31.1
20
15
15
10
10
10
20
15
15
10
5
5
4
3
3
2
6
6
0
38.3 49.5 52.4 56.9 52.2 51.4 44.3 31.1
0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85 0.85
45.1 58.2 61.7
67
61.4 60.4 52.1 36.6
4.51 5.82 6.17
6.7
6.14 6.04 5.21 3.66
0.52 0.67 0.71 0.77 0.71
0.7
0.6
0.42
0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33
1.58 2.04 2.16 2.35 2.15 2.12 1.83 1.28
2.35
27
FERTILIZZAZIONE
1) Calcolare il fabbisogno di nitrato di calcio, di perfosfato triplo e di solfato di potassio per
concimare 8 ha di frumento. Utilizzare le tabelle allegate e considerare che 5 ettari
seguono mais (non letamato) e 3 ettari seguono frumento (senza l’interramento delle
paglie). Considerare inoltre che il terreno ha una dotazione di 40 ppm di P2O5 assimilabile
e 250 ppm di K2O scambiabile.
La tabella seguente mostra i risultati relativi all’azoto. Consultare le tabelle allegate per le
spiegazioni.
Dopo
Mais
Dopo
Frumento
6
3.5 x 60 = 210
6
3.5 x 60 = 210
20
-
-
210 – 20 = 190
15%
190 / 15 = 12.7
5
63.5
210
15%
210 / 15 = 14
3
42
PRODUZIONI PREVISTE
Livello produttivo previsto (t/ha)
Fabbisogno teorico el. nutritivi (kg/ha)
CALCOLO DISPONIBILITA'
Forza vecchia (kg/ha)
Concimazioni organica eventuale
CALCOLO DOSE CONCIME
Elementi nutritivi da somministrare (kg/ha)
Titolo del concime
Concime necessario (q ha-1)
N° ettari
Concime totale (q )
Nel caso del fosforo, la dotazione del terreno è media e, pertanto, le concimazioni debbono
essere pari alle asportazioni della coltura, valutabili (vedi tabella allegata) in circa 60 kg ha-1.
Il titolo del perfosfato è pari al 46%. La dose di perfosfato per 8 ha è quindi:
60 / 46 x 8 = 10.4 q
Nel caso del potassio la dotazione del terreno è alta e non è quindi necessario concimare.
2) Contiene più azoto organico una tonnellata di letame o una tonnellata di liquame?
Una tonnellata di letame
3) Qual è la differenza tra correttivi e ammendanti?
I correttivi migliorano le proprietà chimiche (essenzialmente il pH) del terreno, mentre gli
ammendanti ne migliorano le proprietà fisiche.
4) Qual è la differenza tra fertirrigazione e concimazione liquida?
La fertirrigazione consiste nel distribuire concimi insieme all’acqua di irrigazione, mentre la
concimazione liquida consiste nel distribuire concimi in forma liquida con la barra irroratrice.
5) Calcolare il fabbisogno di urea agricola, di perfosfato semplice e di solfato di potassio per
concimare 10 ha di mais da granella, dopo frumento (con interramento delle paglie, in
quantità di 5 t ha-1). Considerare che al momento dell’aratura sono state distribuite 20 t
ha-1 di letame e che il terreno ha una dotazione di 5 ppm di P2O5 assimilabile e 40 ppm di
K2O scambiabile.
La tabella seguente mostra i risultati relativi all’azoto. Consultare le tabelle allegate per le
spiegazioni.
PRODUZIONI PREVISTE
Livello produttivo previsto (t/ha)
Fabbisogno teorico el. Nutritivi (kg/ha)
CALCOLO DISPONIBILITA'
Forza vecchia (kg/ha)
Concimazioni organica eventuale
CALCOLO DOSE CONCIME
Elementi nutritivi da somministrare (kg/ha)
Titolo del concime
Concime necessario (q ha-1)
N° ettari
Concime totale (q)
12
2.5 x 120 = 300
- 50
120
300 + 50 - 120 = 230
46%
230 / 46 = 5
10
50
Nel caso del fosforo, la dotazione del terreno è molto bassa e si consigliano quindi
concimazioni di arriccchimento pari a circa il doppio delle asportazioni. Le asportazioni di
fosforo si aggirano intorno ad 80 kg ha-1 e, pertanto, i fabbisogni sono di circa 160 kg ha-1. La
letamazione ha apportato circa 110 kg ha-1 di fosforo. I fabbisogni reali sono pertanto di 50 kg
ha-1 di P2O5 pari a 263 kg ha-1 di perfosfato semplice.
Nel caso del potassio la dotazione del terreno è molto bassa e, pertanto, si consigliano
concimazioni paria 1.2 volte le asportazioni. Il potassio asportato è pari a 50 kg ha-1; I
fabbisogni teorici sono di 60 kg ha-1, ma la letamazione ha apportato una quantità ben
superiore di potassio. La concimazione potassica non è pertanto necessaria.
6) Qual è l’ epoca ottimale per la distribuzione dei concimi fosfatici e potassici?
Prima dei lavori preparatori propriamente detti.
7) Come si corregge l’eccessiva salinità di un terreno?
Eseguendo delle irrigazioni dilavanti.
8) Quali sono i quantitativi di letame e pollina che normalmente si impiegano per la
concimazione?
In genere, si impiegano 25-30 t ha-1 di letame e circa 10 q ha-1 di pollina.
9) Quali sono i principali apporti di azoto al terreno?
Concimazioni, azotofissazione (simbiontica e non simbiontica)
10) Da che cosa è costituito il letame?
Dalle deiezioni liquide e solide, mischiate al materiale della lettiera e sottoposte a
fermentazione.
11) Quali sono le epoche in cui si esegue la concimazione delle colture erbacee?
Alla preparazione del terreno, in pre-semina, alla semina e in copertura
12) Qual è il rapporto C/N dell’ humus?
Circa 10
13) Quanto azoto è mediamente contenuto in 1 m3 di liquame?
Circa 2-3 kg, la metà dei quali in forma ammoniacale e la restante metà in forma organica
29
STIMA DELLA FORZA VECCHIA LASCIATA DALLA
COLTURA PRECEDENTE (da Bonciarelli, 1987)
Coltura
Forza
vecchia
(Kg/ha di N)
Prato di leguminose
50-80
Leguminose da granella
40-60
Rinnovo letamato
40-50
Rinnovo non letamato
20-30
Cereali senza interramento della paglia
0
Cereali, con interramento della paglia
+ 1 kg N
(per quintale di
paglia secca
interrata)
ALCUNE CARATTERISTICE DEI CONCIMI ORGANICI (da Bonciarelli, 1987)
Prodotto
Contenuto in elementi minerali (% sul tal quale)
N
P2O5
K2O
Letame bovino fresco (16-22% s.s.)
0.4-0.6
0.4-0.5
0.3-0.4
Letame bovino maturo (28-30% di s.s.)
0.5-0.7
0.5-0.6
0.8-0.9
Letame ovino
0.5-0.8
0.2-0.6
0.5-1.2
Pollina fresca
2.7-31
2.5-2.9
0.9-2.2
Pollina essiccata
4.0-5.0
4.0-5.0
2.5-3.5
Liquami da bovini da latte
0.2-0.3
0.1-0.2
0.2-0.3
Liquami da bovini da carne
0.5-0.6
0.2-0.3
0.3-0.4
Liquami suini (su pavimento)
0.2-0.3
0.1-0.2
0.1-0.2
FABBISOGNI NUTRITIVI DEL MAIS
Elementi
nutritivi
Fabbisogni complessivi
Asportazioni (granella)
Kg/100 kg
Kg/ha *
% sul totale
Kg/ha *
granella
assorbito
N
2.5
250
65
160
P2O5
1.2
120
65
80
K2O
2.0
200
25
50
* Per produzioni di 100 q/ha di granella + 100 q/ha di residui epigei
Restituzione
con i residui
Kg/ha*
90
40
150
FABBISOGNI NUTRITIVI DEL FRUMENTO
Elementi
nutritivi
Fabbisogni complessivi
Asportazioni (granella)
Restituzione
Kg/100 kg
Kg/ha *
% sul totale
Kg/ha *
con i residui
granella
assorbito
Kg/ha*
N
3-4
150 - 200
60
90 - 120
30 - 40**
P2O5
1.4 - 1.6
70 - 80
80
55 - 65
10 - 15
K2O
2.5 - 3
125 - 150
20
25 - 30
50 - 60**
* Per produzioni di 50 q/ha di granella + 50 q/ha di residui colturali (paglia secca)
** La restante quota è contenuta nell'apparato radicale
30
FABBISOGNI NUTRITIVI DELLA SOIA
Elementi
nutritivi
Fabbisogni complessivi
Asportazioni (granella)
Kg/100 kg
Kg/ha *
% sul totale
Kg/ha *
granella
assorbito
N
10.0
300
67
200
P2O5
3.0
90
56
50
K2O
5.7
170
29
50
* Per produzioni di 30 q/ha di granella + 60 q/ha di residui colturali
Restituzione
con i residui
Kg/ha*
100
40
120
INDICAZIONI PER LA CONCIMAZIONE POTASSICA (da Sbaraglia e Lucci)
Espressione della dotazione
Valutazione
Indicazioni di
agronomica
concimazione
K2O
K
K
(ppm)
(ppm)
(% CSC)
< 60
< 50
molto basso
1.1 - 1.5 x asportato
61 - 120
51 - 100
<2
basso
0.8 - 1.0 x asportato
121 - 180 101 - 150
2-5
medio
0.5 - 0.8 x asportato
181 - 240 151 - 200
>5
alto
0.5 x asportato
> 240
> 200
molto alto
non concimare
INDICAZIONI PER LA CONCIMAZIONE FOSFATICA (da Sbaraglia e Lucci)
Espressione della
Valutazione
Indicazioni di
dotazione
agronomica
concimazione
P
P2O5
(ppm)
(ppm)
<6
< 15
molto basso
2.0 - 2.5 x asportato
7 - 12
16 - 30
basso
1.5 - 2.0 x asportato
13 - 20
31 - 45
medio
1.0 - 1.5 x asportato
20 - 30
46 - 70
alto
0.5 - 1.0 x asportato
> 30
> 70
molto alto
non concimare
TITOLI DEI PRINCIPALI CONCIMI
Concime
Titolo (%)
Nitrato di sodio
15 - 16
Nitrato di calcio
13 - 15.5
Nitrato ammonico
26.5
Solfato ammonico
20 - 21 (23 - 24 di S)
Calciocianamide
20 - 21
Urea
46
Fosforiti
25 - 35 (P2O5 insolubile)
Perfosfato minerale
19 - 21 (P2O5 solubile in acqua e citr. amm.)
Perfosfato triplo
46 - 48 (P2O5 solubile in acqua e citr. amm.)
Scorie Thomas
16 - 18 (P2O5 solubile in acqua e citr. amm.)
Cloruro di potassio
50 - 52 o 60 -62
Solfato di potassio
50 - 52
31
DISERBO CHIMICO
1) Qual è l’epoca più opportuna per la distribuzione di diserbanti ad azione fogliare di
contatto?
In post-emergenza.
2) Quali sono le epoche principali di esecuzione del diserbo chimico?
Pre-semina, pre-emergenza e post-emergenza
3) Stabilire il quantitativo di SERENO (glyphosate a 100 g p.a. l-1) necessario per diserbare
un letto di semina di 5 ha ed il quantitativo di ROUNDUP (glyphosate al 300 g p.a. l-1)
necessario per diserbare (sottochioma) un frutteto di 2 ha. Considerare che la dose di
principio attivo (p.a.) da usare è in entrambi i casi pari a 600 g ha-1.?
Nel caso del letto di semina:
600 / 100 x 5 = 30 l
Nel caso del frutteto
600 / 300 x 2 = 4 l
32
AVVICENDAMENTO
1) Si può dire che una rotazione ‘mais-girasole-colza-frumento’ rispetta le norme razionali
d’avvicendamento?
No, perché si succedono due colture miglioratrici.
2) Cosa si intende per coltura intercalare?
Una coltura che viene inserita tra due colture principali.
3) Qual è la differenza tra monosuccessione e monocultura?
La monosuccessione consiste nel coltivare la stessa coltura in annate successive sullo stesso
appezzamento; la monocoltura consiste nel coltivare la stessa coltura su tutta l’azienda.
4) Come si suddividono le colture ai fini dell’avvicendamento?
Si dividono in miglioratrici e depauperanti
33
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Questionario di agronomia generale