Riproduzione Bovina Breve raccolta d’immagini di ecografia clinica con Easi-Scan Il tuo supporto nella diagnostica per immagini veterinaria BCF Bovine Booklet Italian Cover v.6.indd 1 24/05/2012 09:56 Questa breve raccolta d’immagini cliniche relative alla riproduzione bovina è stata creata da BCF Technology Ltd. come opuscolo di riferimento sull’apparato riproduttore della bovina per illustrare con immagini le diverse fasi del ciclo e della vita riproduttiva della bovina. Scritto da Kimberly Palgrave, BS, BVM&S, MRCVS, veterinario interno dello staff di BCF Technology UK. Le immagini sono state generosamente fornite dal dott. Juan Josè Ferzonal, veterinario di Allvet Veterinarian Technology, Buenos Aires, Argentina. In qualità di specialista della riproduzione a Chivilcoy, una provincia di Buenos Aires, Argentina, Juan Jose ha utilizzato l’ecografia per sulle visite sulla riproduzione dal 1991. Alcune immagini sono state fornite da Lucy Tyler, MA, VetMB, CertICHP, MRCVS dell’Hale Veterinari group, Wittshire UK. Un ringraziamento particolare va a Carl Bollum di BCF Technology USA per il suo contributo. © BCF Technology Ltd Marzo 2012 Indice Ovaie2 Utero4 Gemelli6 Sessaggio fetale 7 Patologia dell’apparato riproduttore 8 Tabelle dell’età gestazionale del bovino 10 Glossario11 Riferimenti bibliografici BCF Bovine Booklet Italian Cover v.6.indd 2 12 24/05/2012 09:56 La valutazione dell’apparato riproduttore è un aspetto essenziale della gestione dei bovini, sia da carne che da latte. L’ecografia, insieme alla palpazione, è ormai utilizzata comunemente per esaminare e valutare l’apparato riproduttore della bovina. L’ecografia transrettale si effettua introducendo nel retto un trasduttore (sonda). Questo rende possibile visualizzare e valutare la struttura delle ovaie, dell’utero e degli organi e vasi circostanti. La sonda più comunemente usata è una sonda ecografica lineare con una frequenza compresa tra 5,0 e 7,5 Mhz che produce immagini di forma rettangolare. Le sonde lineari producono immagini di migliore qualità dei tessuti a diretto contatto o nelle vicinanze della sonda (il campo “vicino”) rispetto alle immagini a tronco di cono prodotte dalla sonda settoriale. Tuttavia anche le sonde settoriali possono essere utilizzate in riproduzione. Prima di iniziare l’esame ecografico l’animale deve essere adeguatamente catturato. Per facilitare l’esame dell’apparato riproduttivo, andrà rimosso dal retto l’eccesso di materiale fecale presente. Quindi, il trasduttore, adeguatamente lubrificato, nel palmo della mano dell’operatore, va inserito, con cautela, all’interno del retto. Il trasduttore dovrà essere collocato saldamente contro la parete ventrale del retto (pavimento rettale). L’esame può iniziare. Tutte le strutture dell’apparato riproduttivo devono essere identificate e valutate in modo sistematico: ovaie, corni uterini, corpo dell’utero, cervice e vagina. Infine, la sonda, sempre entro la mano dell’operatore, viene estratta dal retto. Il tempo richiesto da un esame ecografico è simile a quella di una palpazione rettale, con variazioni legate al buon contenimento dell’animale e all’abilità dell’operatore. Tuttavia, è molto importante ricordare che il numero di informazioni utili che si possono raccogliere attraverso l’esame ecografico è maggiore rispetto a quelle ottenibili con la palpazione rettale, compresa l’identificazione precoce degli animali non gravidi, l’identificazione di gravidanze gemellari, la determinazione del sesso fetale, l’identificazione di strutture ovariche e la valutazione di anomalie sia ovariche che uterine. È importante essere in grado di riconoscere le strutture normali e anormali in un esame ecografico transrettale. È inoltre essenziale comprendere che ci possono essere delle differenze anche importanti da un animale all’altro, senza che questo si traduca in un reperto patologico. Comunque, le informazioni fornite dall’esame ecografico vanno sempre interpretate insieme alla valutazione dei dati ottenuti in azienda, della mandria e dell’ispezione visiva degli animali (ad es., valutazione del “calore”). 1 BCF Bovine Booklet Italian text v.6.indd 1 24/05/2012 09:57 Ovaio Anestro All’esame ecografico, lo stroma dell’ovaio in anestro ha un’ecogenicità omogenea. Non sono visibili importanti strutture associate ad un ciclo ovarico, come follicoli o corpi lutei. Le ovaie piccole, completamente in anestro, in genere sono un reperto che si trova solo nelle giovani manze Attività ovarica Le strutture reperibili su un ovaio attivo, follicoli e corpi lutei, e lo stroma ovarico hanno ecogenicità diverse e quindi appaiono con diversi gradi di grigio all’esame ecografico. Follicoli I follicoli tipicamente si identificano come una zona anecogena all’interno dello stroma ovarico. In genere non è possibile distinguere la parete del follicolo dallo stroma circostante (a parte nel caso dei grandi follicoli preovulatori). I follicoli non sono sempre rotondi a causa della pressione esercitata dalla sonda sul tessuto ovarico circostante. Follicoli ovarici Ovaio con follicoli Corpi lutei I corpi lutei sono un reperto frequentissimo nell’esame ecografico, visto che gli anestri veri sono rari, e il corpo luteo è presente sull’ovaio per 2/3 del ciclo estrale. Il tessuto luteinico appare come un’area ecogenica distinta all’interno dello stroma ovarico. Una cavità centrale (piena di liquido) può essere presente all’interno di un normale corpo luteo (CL) e non deve essere confusa con la presenza di una cisti luteinica. 2 BCF Bovine Booklet Italian text v.6.indd 2 24/05/2012 09:57 Rispetto ad una cisti luteinica, un corpo luteo normale ha una cavità centrale inferiore a 25 mm di diametro e la cavità interessa meno di un terzo dell’intero corpo luteo. Il CL in genere è visibile ecograficamente 4 giorni dopo l’ovulazione. Se non è avvenuta la fertilizzazione dell’ovulo e quindi non inizia una gravidanza, il CL raggiunge il suo massimo sviluppo 16 giorni dopo l’ovulazione e dopo comincia a regredire. Perciò, ripetere l’esame delle ovaie può fornire informazioni importanti sul momento del ciclo basate dell’osservazione dei cambiamenti del CL. Corpo luteo Cavità CL con cavità Corpo luteo La persistenza di un CL può aiutare nella diagnosi precoce di gravidanza. La vescicola embrionale infatti si trova generalmente nel corno uterino ipsilaterale all’ovaio che presenta il corpo luteo. Follicoli CL con follicoli 3 BCF Bovine Booklet Italian text v.6.indd 3 24/05/2012 09:57 Utero Muco nel lume uterino Utero non gravido A seconda del momento del ciclo estrale l’utero si presenta con diverse ecogenicità. Esaminando un corno uterino in sezione trasversale, quando l’aspetto dell’utero è circolare si può identificare con maggiore facilità l’endometrio, il miometrio e il lume uterino con il suo contenuto. Quando la bovina è in estro, l’endometrio diventa edematoso e quindi le pliche endometriali si fanno maggiormente prominenti. Anche il lume ha apparenze diverse a seconda della quantità di fluido accumulato nei diversi stadi del ciclo estrale. Nel periodo preovulatorio il lume uterino è anecogeno a causa della raccolta di muco. È importate differenziare rispetto alla mucometra e rispetto alla gravidanza precoce. La diagnosi differenziale va fatta esaminando le ovaie per la presenza di follicoli o di corpi lutei, e, ovviamente, la presenza o l’assenza di un feto, di membrane fetali e di placentomi (unità cotiledone/caruncola). Endometrio Utero non gravido Feto Membrana amniotica Liquido allantoideo Gravidanza a 30 giorni Utero gravido Un’identificazione accurata e precoce delle bovine non-gravide è fondamentale per migliorare l’efficienza riproduttiva della mandria. Un operatore esperto può identificare con sicurezza una gravidanza anche prima del 17esimo giorno dell’inseminazione, ma il tempo richiesto dall’esame può essere maggiore, in quanto diventa necessario esaminare l’intero utero per escludere con certezza la presenza di una gravidanza. Inoltre, la diagnosi di gravidanza ad uno stadio Feto Membrana amniotica Liquido allantoideo Gravidanza a 33 giorni 4 BCF Bovine Booklet Italian text v.6.indd 4 24/05/2012 09:57 molto precoce deve essere registrata con cautela, a causa della maggiore incidenza di assorbimenti embrionali nei primi stadi della gestazione. La maggior parte degli operatori, perciò, preferisce effettuare le diagnosi di gravidanza con rapidità, facilità e accuratezza intorno al giorno 30, attraverso l’ecografia transettale Quindi in genere è consigliabile effettuare la visita ecografica per la diagnosi di gravidanza intorno al 30° giorno dopo l’inseminazione. Testa Tronco del feto del feto Membrana amniotica Placentomi Gravidanza a 42 giorni Una diagnosi positiva di gravidanza può essere fatta anche senza la visualizzazione dell’embrione. In questo caso si identificano il liquido allantoideo, le membrane fetali e i placentomi. Membrana amniotica Tronco del feto Testa del feto Gravidanza a 45 giorni Feto Membrana amniotica Placentoma Placentomi 5 BCF Bovine Booklet Italian text v.6.indd 5 24/05/2012 09:57 Gemelli L’instaurarsi di gravidanze gemellari nel bovino da latte sono indesiderate a causa della riduzione dell’efficienza riproduttiva della mandria nel suo insieme e quindi della redditività dell’azienda. La gemellarità nel bovino determina una maggiore incidenza di riassorbimento/ morte embrionale, di aborti tardivi, di parti prematuri e lo svilupparsi di diverse malattie metaboliche come la chetosi. Quindi identificare precocemente i bovini che hanno gravidanze gemellari è importante per minimizzare i costi potenziali per l’azienda. L’ecografia è un sistema molto efficace per identificare con certezza le gravidanze gemellari, usando la sonda lineare transrettale, 40–70 gg dopo l’inseminazione. È importante la valutazione delle ovaie nel momento in cui si effettua la diagnosi di gravidanza per identificare la presenza di due o più corpi lutei, in modo da dare all’allevatore l’indicazione di riesaminare l’animale per la possibile presenza di gravidanza gemellare. Corpi lutei Ovaio 2 CL su un ovaio Feto Feto Gemelli 6 BCF Bovine Booklet Italian text v.6.indd 6 24/05/2012 09:57 Sessaggio fetale L’ecografia transrettale è utile per determinare il sesso fetale mediante l’identificazione della posizione del tubercolo genitale (precursore rispettivamente del pene o del clitoride). L’ecografia per l’identificazione del sesso fetale va eseguita al giorno 55–60 dopo l’ovulazione. Il tubercolo genitale è localizzato tra la coda e il piatto delle cosce nella femmina. Nel feto maschio invece è localizzato giusto caudalmente all’ingresso del cordone ombelicale nel corpo. L’identificazione del sesso può essere molto utile per la gestione dei programmi aziendali. Arti anteriori Arti posteriori Cordone ombelicale Tubercolo genitale Feto maschio Coda Arti posteriori Tubercolo genitale Feto femmina 7 BCF Bovine Booklet Italian text v.6.indd 7 24/05/2012 09:57 Patologia dell’apparato riproduttivo L’ecografia è utile per esaminare i soggetti della mandria che mostrano una bassa fertilità a causa di anomalie del ciclo o condizioni patologiche delle ovaie e/o dell’utero. Situazioni patologiche, come malattia cistica delle ovaie, endometriti e piometra possono essere facilmente identificate con l’ecografia e quindi trattate adeguatamente. Parete sottile Cisti follicolinica 45 mm di diametro Cisti follicolinica Parete spessa di tessuto luteinico Malattia cistica delle ovaie La malattie cistica delle ovaie è una condizione patologica molto importante da prendere in considerazione, particolarmente nel caso della gestione dei bovini da latte, l’immediata conseguenza di questa patologia è un ciclo estrale anomalo e, di conseguenza, un calo della fertilità. Questa condizione è tradizionalmente definita come la presenza di strutture sull’ovaio contenenti raccolte di liquido, di dimensioni superiori a 25 mm di diametro e presenti per oltre 10 giorni in mancanza di un CL funzionante. I due tipi di cisti ovariche risultanti da disfunzioni riproduttive/cicliche sono le cisti follicoliniche e le cisti luteiniche. Il criterio generale per differenziare tra le due cisti sono: Cisti luteinica 34 mm di diametro Cisti luteinica • cisti follicolari – parete morbida e sottile (meno di 3 mm) • cisti luteiniche – parete spessa (maggiore di 3 mm) a causa della ricopertura con tessuto luteinico Tuttavia non tutte le cisti corrispondono strettamente a questi criteri. Quindi è 8 BCF Bovine Booklet Italian text v.6.indd 8 24/05/2012 09:57 Utero importante esaminare completamente il tratto riproduttivo e tenere in considerazione anche altre informazioni quali il comportamento della bovina e, se l’immagine ecografica non consente una diagnosi differenziale, la concentrazione plasmatica di progesterone. Endometrite/piometra L’endometrite è una condizione patologica frequente nei bovini da latte che influenza negativamente le performance riproduttive. L’endometrite clinica può essere purulenta o muco/purulenta a seconda delle perdite uterine presenti generalmente intorno al 21–26° giorno dopo il parto. Nel caso di endometriti subcliniche possono non esserci perdite uterine, tuttavia la fertilità è compromessa. L’esame ecografico endorettale può essere utilizzato per valutare la presenza di endometrite nel bovino. Gli indicatori di endometrite all’esame ecografico sono in particolare l’accumulo di liquido nella cavità uterina con presenza di particelle ecogeniche (simile a “neve”) e lo spessore della parete endometriale dovuta a edema e infiammazione dell’endometrio. Comunque l’ecografia da sola non sempre è sufficiente per emettere diagnosi di endometrite. Materiale mucopurulento nel lume uterino Endometrite Materiale purulento nel lume uterino Utero Piometra La piometra è definita come l’accumulo di pus all’interno dell’utero. Rispetto alla palpazione, la differenza tra l’aumento di volume uterino per gravidanza o per piometra è molto facile da differenziare con l’ecografia. Mentre i liquidi fetali, in caso di gravidanza, appaiono anecogeni, la piometra si mostra con un lume uterino allargato, con presenza di un contenuto a ecogenicità non uniforme. Inoltre, ovviamente, nella piometra non si riesce a evidenziare il feto, le membrana fetali e i placentomi. 9 BCF Bovine Booklet Italian text v.6.indd 9 24/05/2012 09:57 Tabelle gestazionali della bovina Diametro del torace Diametro della testa Lunghezza della colonna Lunghezza della testa mm giorni mm giorni mm giorni mm giorni 15 54 15 56 15 34 25 62 20 65 20 69 20 39 30 70 25 73 25 79 25 42 35 76 30 80 30 87 30 45 40 81 35 86 35 94 35 48 45 86 40 91 40 100 40 50 50 90 45 95 45 105 45 52 55 90 50 99 50 110 50 54 60 98 55 103 60 118 60 57 70 104 60 106 70 125 70 60 80 109 70 112 80 131 80 62 90 114 80 117 90 64 100 118 90 121 100 66 110 122 100 125 110 67 120 126 110 128 120 69 130 129 120 132 130 70 140 132 140 71 150 72 160 73 170 74 180 75 10 BCF Bovine Booklet Italian text v.6.indd 10 24/05/2012 09:57 Glossario Allantoide: membrana che circonda l’embrione nei primi stadi e che forma una parte significativa della placenta Anecogeno: l’assenza di echi di ritorno determina un’immagine nera nell’esame ecografico Follicolo: struttura ovarica costituita dall’ovulo e dalle cellule tecali, a diversi stadi di sviluppo Ipsilaterale: dallo stesso lato Lume: cavità all’interno di un organo tubulare Luteale: di pertinenza del corpo luteo Anestro: senza presenza di estro, la femmina non ha un ciclo riproduttivo e non è sessualmente ricettiva Miometrio: parete muscolare dell’utero Antro: cavità o camera Ovulo: gamete femminile Caruncola: massa flessibile sulla parete uterina in cui si aggancia la placenta Periovulatorio: periodo immediatamente prima o dopo l’ovulazione Chetosi: disordine metabolico caratterizzato da una riduzione della produzione di latte, perdita di peso corporeo, inappetenza e a volte segni neurologici Placentoma: struttura formata da cotiledone e caruncola Ciclo estrale: susseguirsi regolare di fasi di sviluppo ovarico nella femmina sessualmente attiva Corpo luteo: struttura ovarica secernente progesterone, che si forma a partire dalla parete del follicolo dopo l’ovulazione Cotiledone: struttura delle membrane fetali che si connette alle caruncole materne Ecogenicità: caratteristica di un tessuto di riflettere gli ultrasuoni e quindi di produrre delle immagini riflesse Mucopurulento: contenente sia muco che pus Progesterone: ormone prodotto dal corpo luteo, favorisce l’impianto della gravidanza e il mantenimento della stessa Purulento: contenente pus Stroma: tessuto di supporto delle strutture funzionali di un organo Subclinico: senza manifestazioni cliniche Vescicola embrionale: il primo stadio di sviluppo, prima che l’allantoide sia formato e circondi completamente l’embrione Ecogenico: struttura che riflette gli ultrasuoni, e quindi visibile come una struttura bianca/ grigia sull’immagine ecografia Embrione: primi stadi di sviluppo in cui non è ancora possibile riconoscere una forma anatomica Endoluminale: all’interno del lume Endometrio: parete interna dell’utero Estro: fase del ciclo estrale in cui la femmina mostra interesse alla monta Feto: mammifero in utero in cui è possibile riconoscere le strutture anatomiche 11 BCF Bovine Booklet Italian text v.6.indd 11 24/05/2012 09:57 Riferimenti bibliografici Barlund CS, Carruthers TD, Waldner CL and Palmer CW (2008). 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