“Davide contro Golia” GLI SCENARI E LE SFIDE DELLA COMUNICAZIONE MEDIATICA Marco Deriu Milano – 13 novembre 2004 Definizioni COMUNICAZIONE: Dal latino communis, “comune”, dalla radice cum, “con”. Riferimento a un legame, una relazione, una condivisione, un essere-con… Due livelli della comunicazione: il contenuto (il dictum) la relazione (il modus) Milano – 13 novembre 2004 Definizioni COMUNICAZIONE: Nei media, anche in ragione delle tracce tecniche presenti all’interno dei testi veicolati, il modus assume un’importanza fondamentale: influisce sull’organizzazione dei contenuti orienta l’atteggiamento ricettivo del destinatario Milano – 13 novembre 2004 I paradossi della comunicazione La comunicazione, che può collegare nelle differenze e salvaguardare, nel collegamento, le differenze, finisce per livellare qualunque diversità e quindi qualunque senso critico La comunicazione mediatica parla sempre più spesso di se stessa. L’autoreferenzialità sovrasta il contenuto, la forma e le implicazioni comunicative del messaggio La “libertà di scelta” tra molte opzioni che i media offrono finisce per diventare la libertà dalla fatica di organizzare un percorso di lettura Milano – 13 novembre 2004 Domande (da 1 milione di dollari) Si può ricondurre la comunicazione di massa alle sue essenziali funzioni di libertà e di verità? Nella società della simulazione e della virtualità è ancora possibile una comunicazione “vera”, che risponda a finalità etiche? Ha senso porsi il problema? Milano – 13 novembre 2004 Il panorama mediatico Il panorama mediatico si caratterizza per l’emergere di alcuni scenari, che si incrociano trasversalmente: scenario tecnico scenario semantico scenario socioculturale scenario relazionale scenario “glocale” Milano – 13 novembre 2004 La scelta I media sono un ambiente di vita Vogliamo viverlo o evitarlo? Limitare il danno o trarne vantaggio? Attraversarlo o farne parte? Vedere o conoscere il mondo? Subire i cambiamenti od orientarli? Essere spettatori o protagonisti? Essere residenti o cittadini? Milano – 13 novembre 2004 Costruire cittadinanza La società contemporanea è caratterizzata da una forte tendenza all’individualismo. L’esperienza individuale è diventata il luogo privilegiato per l’azione sociale, come spazio del controllo e della manipolazione e come potenziale di autonomia e autorealizzazione Siamo lontani dal villaggio globale che Mc Luhan teorizzava. Siamo più vicini alla metropoli delle “solitudini interattive” Milano – 13 novembre 2004 Costruire cittadinanza La comunicazione mediatica è un’opportunità (o, meglio, un veicolo di opportunità) ma può creare nuove forme di disuguaglianza e di esclusione, non soltanto di carattere materiale Oggi ci troviamo di fronte a un nuovo pericolo: l’analfabetismo mediatico Milano – 13 novembre 2004 Costruire cittadinanza Nella società della comunicazione, il livello minimo di competenze necessarie per poterne essere a pieno titolo cittadini è assai maggiore rispetto a qualche tempo fa, quando bastava saper leggere e scrivere In questo sta la centralità dell’istruzione e della formazione. E in questo sta la peculiarità dell’azione comunicativa Milano – 13 novembre 2004 Costruire cittadinanza I media hanno capacità di collegamento e relazione potenzialmente universale. Proprio questa dimensione comunitaria legata ai media va recuperata, estesa e rafforzata, come elemento morale È uno spazio comune che inizialmente può essere riconosciuto come quello della famiglia, poi quello di qualunque contesto educativo e sociale E qui entrano in gioco i nostri mezzi Milano – 13 novembre 2004 La sfida della comunicazione Incontrarsi e comunicare a Babele è possibile. I media sono soltanto dei mezzi e non dei fini: la sfida si può vincere grazie a operatori competenti, qualificati e al passo con i tempi Dalla Babele mediatica, dove gente di un unico popolo e di un’unica lingua non riesce più a intendersi, bisogna ritornare alla piazza di Gerusalemme, dove lo Spirito ispira un messaggio compreso unitariamente da gente di diversi popoli e diverse lingue Milano – 13 novembre 2004 La sfida della comunicazione È necessario (ri)trovare il SENSO della comunicazione mediatica: senso come significato senso come direzione senso come sensibilità, capacità di sentire, educazione estetica Bisogna costruire con le persone e le comunità la capacità critica sostenendole nel loro sforzo di utilizzare i media in modo intelligente, proficuo e creativo Milano – 13 novembre 2004