LOMBARDIA
Testo di Italo Clementi
Foto di Marco Tagliabue e Andrea Nobile
INCASTONATI FRA I DUE RAMI
DEL LARIO, I LAGHI BRIANTEI,
CON IL LORO PATRIMONIO
PAESAGGIO E NATURA,
RAPPRESENTANO
IL CARDINE DI UNA NUOVA
RETE DI TURISMO LENTO,
CHE OGGI MUOVE
I PRIMI PASSI GRAZIE
AL CONTRIBUTO DELLA
FONDAZIONE PROVINCIA
DI LECCO E DEI COMUNI
DI ANNONE, ROGENO,
MOLTENO, COSTAMASNAGA,
MERONE.
I
LA VIA dei LAGHI
In bici e a piedi fra le perle
d’acqua della Brianza
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laghi briantei sono ancora
oggi defilati rispetto alle
mete turistiche più gettonate della Lombardia. La
geografia ha pesato non
poco su questo destino, collocandoli immediatamente a sud della fascia prealpina,
stretti nell’abbraccio un po’ soffocante del
Lago di Como, il cui nome è un richiamo
capace di oscurare ogni concorrenza, roboante com’è di reminescenze letterarie, da
Manzoni a Fogazzaro, e di frequentazioni
d’alto bordo, da Plinio il Giovane a George
Clooney, passando per Stendhal e la Regina
d’Inghilterra, giusto per citare qualche
nome illustre…
Ma questo riguarda appunto l’oggi.
In tempi non troppo lontani il fascino
dei piccoli laghi prealpini di Montorfano,
Alserio, Pusiano e Annone era tutt’altro che
sconosciuto alle famiglie benestanti della
nobiltà e alta borghesia milanese, che, sulle
sponde di quegli specchi d’acqua e sulle
dolci colline circostanti, edificarono splendide ville, piccoli paradisi di natura a poche
decine di chilometri dalla città.
Poi vennero gli anni dello sviluppo economico e l’orizzonte bucolico dell’Alta Brianza
si eclissò davanti al sorgere di un futuro
radioso fatto di industria, lavoro, sviluppo
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di Annone e al bacino di Pusiano. Da lì sarà
possibile scegliere se proseguire verso
ovest, giungendo prima al lago di Alserio e
poi a quello di Montorfano, ormai a pochi
chilometri da Como, oppure spostarsi
verso il parco di Brenno a Costa Masnaga,
quindi verso sud, lungo i sentieri del Parco
Regionale della Valle Lambro che conducono alle porte di Milano. Chiave di volta di
questo sistema di mobilità lenta saranno il
lago di Pusiano e il suo territorio, che, già
da qualche tempo, si è avviato sulla strada
della riqualificazione turistica, proponendosi come una delle mete più note a
livello nazionale per gli amanti della pesca
sportiva e per il canottaggio, complice, in
quest’ultimo caso, la notorietà derivata
dal campione olimpico Antonio Rossi - che
spesso sceglieva queste acque per i propri
allenamenti - e la presenza di un nuovo e
ben attrezzato centro remiero.
IL TERRITORIO IN UN CLICK
In apertura:
sit mo volut audis et es
quamenditia et volut
ero ipissequo quiatis
ipiduntis
In questa pagina
sit mo volut audis et es
quamenditia et volut
ero ipissequo quiatis
ipiduntis
e benessere. C’è voluto un cambiamento di
secolo e di millennio - e una crisi mondiale che ha sferrato zampate micidiali alle
certezze e alle speranze dell’economia
industriale - perché, fra gli amministratori
e la popolazione locale, cominciasse a farsi
largo la consapevolezza di come questi
luoghi conservino ancora un patrimonio
naturalistico e paesaggistico di grande
valore, la cui valorizzazione costituisce una
straordinaria risorsa, sia per la qualità della
vita della popolazione residente, sia per lo
sviluppo di nuove prospettive economiche,
basate proprio sulle caratteristiche peculiari del territorio e sulle richieste e aspettative degli appassionati di turismo rurale e
turismo lento, che, negli ultimi anni, hanno
visto una costante crescita, passando da
fenomeno di nicchia ad uno dei più vivaci e
promettenti settori nel mercato turistico
nazionale ed internazionale.
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PAESAGGIO RITROVATO
Diversi sono i progetti che in tempi recenti
hanno preso forma sul territorio, fra questi
uno dei più interessanti per gli appassionati
di escursionismo a piedi e in bicicletta è
sicuramente quello che si sta concretizzando grazie ai finanziamenti della Fondazione
Provincia di Lecco e dei comuni di Annone,
Rogeno, Molteno, Costamasnaga, Merone,
che hanno avviato il recupero della rete
degli antichi itinerari che collegavano il
territorio comasco con la Brianza lecchese,
toccando le sponde dei laghi di Montorfano, Alserio, Pusiano e Annone.
Il percorso, ideale per gli spostamenti in
bicicletta, ma che può offrire diverse tappe
di sicuro interesse anche per gli escursionisti a piedi, si propone come asse portante
est-ovest di un sistema di itinerari che, dal
lago di Garlate, naturale prosecuzione del
ramo lecchese del Lario, porta fino al lago
Per mettere a disposizione dei turisti tutte
le informazioni necessarie alla fruizione
delle opportunità offerte dal territorio, lo
sviluppo del progetto verrà accompagnato
dalla creazione di una sezione apposita sul
portale cartografico finanziato dall’Accademia Kronos, che consentirà, sia attraverso i computer desktop sia con tablet e
smartphone, di visualizzare l’andamento
dei percorsi realizzati, consultare le schede
informative, scaricare le tracce per i Gps ed
accedere ai contenuti inerenti i servizi e la
ricettività turistica locale. Il progetto per
ora sta muovendo solo i suoi primi passi,
ma, una volta completato, questa rete di
itinerari lenta metterà a disposizione delle
svariate migliaia di appassionati di turismo
lento che vivono nell’area delle metropoli
lombarde un immenso “parco giochi” ancora in gran parte da scoprire, capace sicuramente di richiamare l’attenzione anche del
pubblico nazionale e internazionale.
> NOTIZIE UTILI
Portale cartografico www.webeasygis.it
Fondazione della Provincia di Lecco
www.fondprovlecco.org
Accademia Kronos www.accademiakronos.it
Turismo Lago di Pusiano
www.lagodipusiano.com
GREEN ENERGY CRAZY RUN
Il lago di Pusiano domenica 5 luglio ospiterà la seconda
edizione della Green Energy Crazy Run, gara inserita nel circuito
nazionale delle “mud run”, le divertenti e un po’ folli corse
nel fango che sempre più proseliti stanno raccogliendo sia in
Italia che all’estero. La corsa vuole essere un’occasione per far
conoscere le bellezze del territorio, grazie ai suoi due percorsi
8 e 17 km che si snodano tra il lago, i boschi e i campi del Parco
della Valle del Lambro. Una delle tappe più significative sarà
quella di Baggero, nel comune di Merone, la prima ecofrazione
d’Italia i cui mulini recuperati sono stati classificati quarti a
livello mondiale dalla WTO all’interno del progetto “Water
and Tourism”, luogo sconosciuto che ha saputo coniugare la
tradizione con l’innovazione tecnologica in campo energetico.
Fondamentale per partecipare sarà non solo lo spirito
agonistico, ma anche quello ludico: verranno premiati non solo
i concorrenti più veloci, ma anche quelli che si saranno distinti
per il costume più originale, ispirato al lago, ai boschi, ai campi o
all’energia elettrica.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.greencrazyrun.it
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