Pietro Greco
Lecce, 5 giugno 2009
La terza transizione
dell’economia umana
Energia
Economia
Società
Impatto
ambientale
Conoscenza
applicata a
La rivoluzione
dell’agricoltura
Biologica
Agricola
Neolitica
Stanziale
Paesaggio
Domesticazione
Metallurgia
La rivoluzione
industriale
Fossile
Industriale
Stato/
Nazione
Clima,
Biodiversità
Termodinamica
Trasporti
La rivoluzione
della
conoscenza
Rinnovabile
Informazione
Della
conoscenza
?
Post-umano?
Sistemi complessi
La scienza
nell’era conoscenza


Luciano Gallino
(Tecnologia e democrazia,
2007):
L’era della conoscenza,
fondata sulla:


produzione incessante di
nuova conoscenza
scientifica
e su quel tipo di
tecnologia che
«incorpora volumi senza
fine crescenti di
conoscenza scientifica».
Spesa in R&S senza precedenti

R&S
Investimenti mondiali in R&S
(in miliardi di dollari a PPA)
elaborazione propria su dati OCSE

1.000 miliardi di
dollari nel 2006
1200
1000
800
600
400
Spesa triplicata
negli ultimi 18 anni
200
2006
2004
2002
2000
1998
1996
1994
0
1992
1.108 miliardi di
dollari nel 2008
1990

anno
La scienza
come istituzione sociale

Dal punto di vista
sociologico la scienza,
può
essere
definita
come:
“un’istituzione
sociale
dedita
alla
costruzione
di
un
consenso
razionale
d’opinione sul più vasto
campo
possibile”
[Ziman].

Ogni processo scientifico
può essere schematizzato
in due soli stadi :
- lo scienziato che
osserva la natura
e
- lo scienziato che
comunica i risultati delle
sue osservazioni.
La scienza
Tutta la comunicazione
della scienza
Comunicazione
formale
Comunicazione
pubblica
Comunicazione
informale
Divulgazione
(libri, giornali)
Letteratura
primaria
e secondaria
Lettere,
quaderni
laboratorio
Orale
Congressi,
conferenze
Discussioni
in laboratorio
o “al bar”
Insegnamento
Conferenze
Radio, TV
ecommunication
Riviste
specializzate
in rete
e-mail, scambio di
dati e di informazioni
via Internet, chat line
Divulgazione in
rete, e-mail, chat
line
Scritta
di
La scienza evolve

Il modo di lavorare
degli scienziati
evolve
Tre transizioni
nella “Repubblica della Scienza”

1600 -1800 => Fase del “dilettantismo”

1800 – 1945 => Fase accademica

1945 – ω => Fase post-accademica
L’era della conoscenza

Lo aveva già annunciato
quasi sessant’anni fa
Norbert Wiener, il padre
fondatore della cibernetica
in un libro (The human use of
human beings. Cybernetics and
Society, 1950) in cui ne
prefigurava le opportunità,
ma anche i limiti.

Ma oggi molti ne sono
convinti. Siamo entrati
(stiamo entrando) in nuova,
grande era nella storia della
società umana: l’era
dell’informazione e della
conoscenza.
La terza transizione
dell’economia umana
Era
Economia
Energia
Società
Impatto
ambientale
Conoscenza
applicata a
La rivoluzione
dell’agricoltura
Agricola
Biologica
Neolitica
Stanziale
Paesaggio
Domesticazione
Metallurgia
La rivoluzione
industriale
Industriale
Fossile
Stato/
Nazione
Clima,
Biodiversità
Termodinamica
Trasporti
La rivoluzione
della conoscenza
Informazione
Rinnovabile
Della
conoscenza
?
Post-umano?
Sistemi complessi
La scienza
nell’era conoscenza


Luciano Gallino
(Tecnologia e democrazia,
2007):
L’era della conoscenza,
fondata sulla:


produzione incessante di
nuova conoscenza
scientifica
e su quel tipo di
tecnologia che
«incorpora volumi senza
fine crescenti di
conoscenza scientifica».
In un nuovo
mondo




Sviluppo diffuso: mai la Terra è stata così ricca
Disuguaglianza enorme: mai sulla Terra c’è stata tanta
disuguaglianza
Fragilità enorme
Coscienza enorme: mai abbiamo avuto maggiore
coscienza dei limiti dello sviluppo
Energia
Economia
Società
Rinnovabile
Informazione
Della
conoscenza
Impatto
ambientale
?
Post-umano?
Conoscenza
Sistemi
complessi
L’era della conoscenza

La scienza (ci ha
sbarcato) nel nuovo
mondo

Con tutte le
problematiche del
caso
La scienza:
tre novità strutturali

Negli ultimi 15 anni, secondo
la NSF

2. Crescita degli
investimenti privati
Spesa in R&S negli Usa
(in milioni di dollari, a dollaro costante 2003)
1. Crescita degli
investimenti complessivi
in R&S
milioni di dollari
250000
Federale
200000
150000
Industria
Altri
100000
TOTALE
50000
0
19
53
19
57
19
61
19
65
19
69
19
73
19
77
19
81
19
85
19
89
19
93
19
97
20
01

300000
anno
Investimenti mondiali in R&S
(in miliardi di dollari a PPA)
elabo razio ne pro pria su dati OCSE

1200
1000
800
600
400
200
2006
2004
2002
2000
1998
1996
1994
1992
1990
0
anno
3. Da un mondo bipolare
a un mondo multipolare
della ricerca.
Paese
Spesa 2008
(miliardi $ a ppa)
1. Usa
377
2. Giappone
144
3. Cina
123
4. Germania
72
5. Francia
44
6. Gran Bretagna
38
7. Corea
37
8. Canada
25
9. Russia
24
10. India
23
11. Italia
20
12. Brasile
18
13. Taiwan
16
14. Spagna
15
Mondo
1.108
Paese
Spesa 2008
(miliardi $ a ppa)
1. Usa
377
2. Giappone
144
3. Cina
123
4. Germania
72
5. Francia
44
6. Gran Bretagna
38
7. Corea
37
8. Canada
25
9. Russia
24
10. India
23
11. Italia
20
12. Brasile
18
13. Taiwan
16
14. Spagna
15
Mondo
1.108
La Cina

Cina



Investimenti R&S
136 miliardi
seconda
Crescita investimenti
R&S
20%
prima
Export hi-tech
12,5%
seconda
Investimenti R&S
Terza
123 miliardi
Crescita
investimenti in R&S
Prima
+ 23% annuo
Numero di
ricercatori
Seconda
1.200.000
Export hi-tech
Prima
12,5%
Export in Europa
191 miliardi euro
Prima
3. Ricerca privata
Negli ultimi 15 anni, secondo la
NSF

Crescita degli investimenti in
R&S

Da 300 a 1.100 miliardi di
dollari
Crescita degli investimenti
privati
 Ribaltamento del
rapporto
pubblico/privato
(in milioni di dollari, a dollaro costante 2003)
300000
250000
Federale
200000
150000
Industria
Altri
100000
TOTALE
50000
0
19
53
19
57
19
61
19
65
19
69
19
73
19
77
19
81
19
85
19
89
19
93
19
97
20
01

Spesa in R&S negli Usa
milioni di dollari


Da un mondo bipolare a un
mondo tripolare.


La Cina e le otto tigri asiatiche
La scienza non è più una
questione transatlantica, ma è
sempre più una questione
anche indopacifica.
anno
+ Privato
• Nuove figure
•Craig Venter
•Scienziato-imprenditore
Nuovi valori (secondo Ziman)
Era accademica
Era post-accademica
CUDOS
PLACE
comunitarismo
proprietà
universalità
località
disinteresse
autoritarismo
originalità
commissionamento
scetticismo
esperti
Crollata
la torre d’avorio

Nel dopoguerra si è
consumata una
soluzione di
continuità nella vita,
ormai plurisecolare,
della «Repubblica
della Scienza».
La comunicazione pubblica della
scienza
E’ una necessità
Per gli scienziati
E’ componente nuova
del loro lavoro
Per tutti i cittadini
La scienza informa
la nostra vita
Il modello Rio delle Amazzoni
La formazione dei
comunicatori della scienza

Formare il
giornalista


(alla scienza)
Formare lo
scienziato

(alla
comunicazione)
Il principio di indeterminazione
della CS





Le scienze, soprattutto le scienze
matematizzate, utilizzano un linguaggio che
non è comune ma anche e soprattutto un
impianto logico che è lontano dal senso
comune.
Nella comunicazione della scienza vale un
principio di indeterminazione:
 R x C ≥ k
R = rigore
C = comunicabilità
k = costante
La ricerca del K minimo


Formare giornalisti (alla scienza) e scienziati (alla
comunicazione) significa:
Trovare il K minimo: R x C ≥ k


Non è un problema banale:


in ogni contesto mediatico
Coniugare rigore e comunicabilità
Ma anche conoscere il sistema dei media
Come la scienza
è presente sui media
Tabella 5. Lo spazio/tempo dedicato alla scienza sui diversi media
Media
Spazio o tempo
(in % sul totale)
Tg
3,9
Altre
trasmissioni
televisive
1,7
Quotidiani
1,6
News
magazine
11,5
Crisi dei media
Mercificazione
della notizia
Monopolio
dei mezzi
di comunicazione
Autoritarismo
politico
Innovazione
tecnologica
Abbassamento
della soglia
critica
La pubblicità usa la scienza
Non solo medicina …
La scienza usa la pubblicità
Reciprocità
la pubblicità
scopre la
medicina
….
… la medicina
scopre la
pubblicità
Nel momento in cui la comunicazione pubblica
della scienza ha cambiato statuto ontologico
E’ una necessità
Per gli scienziati
E’ componente nuova
del loro lavoro
Per tutti i cittadini
La scienza informa
la nostra vita
Venezia, un sistema complesso

Il sistema di
comunicazione della
scienza è un sistema
sociale complesso

Molti elementi

Molte connessioni
Il sistema
complesso
adattativo
della CS
Elementi
Moltissimi
Connessioni
Diversi tra loro
Moltissime
Non lineari
Il modello Venezia
ponti diversi tra diverse isole
Ogni ponte un K

Ogni ponte tra le
isole dell’arcipelago
della comunicazione
della scienza è
caratterizzato da un
K

Ogni ponte un K
Lo scienziato
postaccademico
deve [saper] comunicare
al pubblico
dei non esperti
La comunicazione
pubblica complemento
ineludibile della ricerca
Il comunicatore postaccademico
Non solo comunicatori
professionali di scienza e scienziati
Formare tutti
senza modelli universali

1) la complessità del discorso scientifico

2) La mission della CS
Formare tutti (tendenzialmente)
senza modelli universali
Nell’arcipelago della CS

Nell’arcipelago della
comunicazione pubblica
della scienza:



Non esistono limiti
assoluti
Non esistono norme
assolute
Non esistono modelli
assoluti
Il discorso scientifico

Spazio delle
proposizioni


Analitico
Fenomenico

Il discorso scientifico
ovvero: lo spazio delle proposizioni
z2
fenomenico
x2
tematico
x1
oggettivi
z1
y1

Tematico

soggettivo
analitico
y2
Una mission per i formatori:
costruire la cittadinanza scientifica

ì

Quattro dimensioni

La dimensione culturale

La dimensione sociale

La dimensione politica

La dimensione economica
La terza transizione
dell’economia umana
Energia
Economia
Società
Impatto
ambientale
Conoscenza
applicata a
La rivoluzione
dell’agricoltura
Biologica
Agricola
Neolitica
Stanziale
Paesaggio
Domesticazione
Metallurgia
La rivoluzione
industriale
Fossile
Industriale
Stato/
Nazione
Clima,
Biodiversità
Termodinamica
Trasporti
La rivoluzione
della
conoscenza
Rinnovabile
Informazione
Della
conoscenza
?
Post-umano?
Sistemi complessi
La cittadinanza scientifica



1. La dimensione culturale.
La cittadinanza scientifica è cittadinanza
informata.
La CS in ogni e ciascuna dimensione può
contribuire a formare cittadini più informati
sulla scienza.

I determinanti culturali sono decisivi nella
costruzione dell’immagine scientifica del mondo
Percezione del rischio
Nanomedicina
4
3,9
3,8
3,7
3,6
3,5
3,4
No Argumet Condition
Argument Condition
Nanomedicina
Percezione del rischio
4
3,9
3,8
3,7
3,6
3,5
3,4
Tutti
Maschi
Femmine
No Argumet
Condition
Argument Condition
Nanomedicina
Percezione del rischio
3,9
3,8
Tutti
3,7
Bianchi
3,6
3,5
3,4
Non Bianchi
No Argumet
Condition
Argument
Condition
La cittadinanza scientifica

1. La dimensione culturale.

La cittadinanza scientifica è cittadinanza informata.

Porsi in questo contesto non solo il problema classico dell’”efficacia della
comunicazione”.

Ma anche il problema della “comunicazione totale” della scienza

E della “globalità/globalizzazione della conoscenza”. Dobbiamo tutti
imparare a vivere in un contesto in cui la scienza non è prodotta in alcune
regioni (l’Europa, il Nord America), ma in tutto il mondo. E in cui la
competizione non è asimmetrica (tra paesi che sanno e paesi che non
sanno), ma almeno tendenzialmente simmetrica (dove tutti i paesi sanno
perché producono nuove conoscenze) e solidale.
La cittadinanza scientifica

2. La dimensione sociale.

La produzione di nuova conoscenza non deve essere a vantaggio di
questo o di quello, ma dell’intera umanità.

Tutti devono, almeno in linea di principio, accedere ai nuovi saperi.

Il museo scientifico e la scuola possono proporsi come uno dei luoghi
della “democrazia della conoscenza”, dove tutti hanno uguale diritto
ad accedere ai nuovi saperi.


Le indagini PISA dimostrano che c’è una disuguaglianza nell’accesso alla
conoscenza scientifica (e non) tra licei e scuole professionali, tra scuole del
nord e scuole del sud
Ciò pone ai comunicatori della scienza e alle scuole del sud un ulteriore
problema e un ulteriore obiettivo da raggiungere
La cittadinanza scientifica

3. La dimensione politica.

La cittadinanza scientifica è dialogo.



La CS deve contribuire a rendere più fluidi i rapporti tra
“esperti” e “non esperti” e più in generale tra
shareholders e stakeholders.
La cittadinanza scientifica è possibilità democratica di
scelta.
La CS deve provare a costruire nuove agorà della società
della conoscenza in cui si dibatte e in cui si cerca un
punto di equilibrio condiviso tra i portatori di diversi
interessi legittimi.
La cittadinanza scientifica

4. La dimensione economica.

La cittadinanza scientifica è anche democrazia economica della
conoscenza.

Porsi il problema: il sapere scientifico non deve essere solo
diffuso, ma occorre trasferire le conoscenze da chi le produce
(gli scienziati) a che le utilizza per creare ricchezza (le
imprese). Ed ecco, dunque, un’altra missione.


Sperimentare e sviluppare la costruzione “dal basso” di un’economia
democratica ed ecologica della conoscenza.
Provare a costruire un tessuto culturale tale da favorire
l’appropriazione dei nuovi saperi per non farli diventare fattori
di nuova disuguaglianza, ma occasione di sviluppo sostenibile,
sia da un punto di vista sociale che ecologico, per tutti.
1. La formazione
interdisciplinare.




Le connessioni tra le discipline scientifiche e tra cultura
scientifica e cultura umanistica
L’immaginario scientifico di noi tutti, inclusi gli scienziati, si
costruisce attraverso una serie molto articolata di canali che
rende di fatto impossibile la separazione tra le due culture
evocata mezzo secolo fa da Charles P. Snow.
Talvolta questa osmosi tra le due culture è esplicita e
riconoscibile. Quasi sempre è, invece, implicita e poco
riconoscibile. Non a caso Eugenio Montale parlava, non a caso,
di un oscuro pellegrinaggio di temi e concetti con cui le due
culture si fecondano reciprocamente.
La CS deve cercare di dipanare le fila di questo pellegrinaggio
e renderlo meno oscuro.
2. L’informazione.





La scienza è un’attività che occupa in tutto il modo milioni di
persone, le quali producono ogni giorno nuova conoscenza.
Questa nuova conoscenza percola in tempi sempre più rapidi
nella società, diventando cultura e tecnologia, attraverso i canali
tipici di trasmissione dell’informazione nella società di massa.
I mass media sono, certo, uno dei sistemi principali attraverso
cui scienza e società vengono a contatto e penetrano l’una
nell’altra.
La scuola può, certo, aiutare a capire il sistema di
comunicazione della scienza al pubblico dei non esperti.
E’ tutta la CS però che deve perseguire due obiettivi: far entrare
i giovani dentro il sistema di arterie, vene e capillari che
connette scienze e società e farli partecipare alla costruzione del
sapere scientifico diffuso.
3. La partecipazione.

La stretta interpenetrazione tra scienza e società in tutte le
sue dimensioni (economiche e culturali) chiama noi tutti, ogni
giorno, ad effettuare scelte che riguardano la nostra vita
quotidiana individuale e collettiva (dalla sanità all’etica,
dall’economia all’ambiente e alla politica).

Lo spazio democratico dove scienza e società si incontrano è
dunque uno spazio di dibattito e di partecipazione.

La CS può svolgere un ruolo essenziale:



nel comprendere i diversi livelli dove scienza e società si
incontrano;
nel proporre diverse agorà dove si sviluppa un dibattito e si
assumono decisioni in maniera matura e democratica;
nel creare un ambiente adatto all’innovazione e all’utilizzo della
conoscenza a beneficio di tutti.


Un esempio:
La “terza
missione”
dell’università
come elemento
decisivo per la
costruzione di un
ambiente adatto
all’innovazione (e
aggiungo io alla
democrazia
dell’innovazione)
Attività
Accademica
Non-accademica
(Terza Missione)
Insegnare
Alta formazione
Formazione continua
Formazione tecnici
Ricercare
La produzione di nuove
conoscenze
Trasferimento delle
conoscenza
Collaborazioni
Università
imprenditrice
Comunicare
Comunicare i risultati
del proprio lavoro
(comunicazione interna
alle comunità
scientifiche)
Dissemination
(pubblicazioni non
accademiche, presenza
sui media)
Social networking
Partecipazione attiva al
dibattito pubblico sui
temi sensibili culturali!
1. La formazione
interdisciplinare.




Le connessioni tra le discipline scientifiche e tra cultura
scientifica e cultura umanistica
L’immaginario scientifico di noi tutti, inclusi gli scienziati, si
costruisce attraverso una serie molto articolata di canali che
rende di fatto impossibile la separazione tra le due culture
evocata mezzo secolo fa da Charles P. Snow.
Talvolta questa osmosi tra le due culture è esplicita e
riconoscibile. Quasi sempre è, invece, implicita e poco
riconoscibile. Non a caso Eugenio Montale parlava, non a caso,
di un oscuro pellegrinaggio di temi e concetti con cui le due
culture si fecondano reciprocamente.
La scuola è il luogo privilegiato per dipanare le fila di questo
pellegrinaggio e renderlo meno oscuro.
2. L’informazione.




La scienza è un’attività che occupa in tutto il mondo milioni di
persone, le quali producono ogni giorno nuova conoscenza.
Questa nuova conoscenza percola in tempi sempre più rapidi
nella società, diventando cultura e tecnologia, attraverso i canali
tipici di trasmissione dell’informazione nella società di massa.
I mass media sono, dunque, uno dei sistemi principali attraverso
cui scienza e società vengono a contatto e penetrano l’una
nell’altra. La scuola può aiutare a capire il sistema di
comunicazione della scienza al pubblico dei non esperti.
Raggiungendo due obiettivi: far entrare i giovani dentro il
sistema di arterie, vene e capillari che connette scienze e
società e farli partecipare alla costruzione del sapere scientifico
diffuso.
3. La partecipazione.

La stretta interpenetrazione tra scienza e società in tutte le
sue dimensioni (economiche e culturali) chiama noi tutti, ogni
giorno, ad effettuare scelte che riguardano la nostra vita
quotidiana individuale e collettiva (dalla sanità all’etica,
dall’economia all’ambiente e alla politica).

Lo spazio democratico dove scienza e società si incontrano è
dunque uno spazio di dibattito e di partecipazione.

La scuola può svolgere un ruolo essenziale:



nel comprendere i diversi livelli dove scienza e società si
incontrano;
nel proporsi come vera agorà (oltre che come palestra) dove si
sviluppa un dibattito e si assumono decisioni in maniera matura e
democratica;
nel creare un ambiente adatto all’innovazione e all’utilizzo della
conoscenza a beneficio di tutti.
Scarica

Slides - STReGA