La moda "giusta" ha i colorì del monii di Augusto Goio gniraponasconde una storia di uomini e donne (soprattutto di donne...). Ogni filo racconta l'abilità delle mani che l'hanno stretto, tessuto, cucito. La collezione primavera-estate 2012 di Altromercato porta nel campo della moda iltratto distintivo della principale organizzazione del commercio equo e solidalein Italia, forte soprattutto in campo alimentare, ma ambiziosa a • sufficienza pertentare strade nuove. Con "Auteurs du monde" - così è stata O battezzata la collezione di abbigliamento etico - Altromercato propone modelli preziosi, unici, nei quali le scelte estetiche privilegiano tagli semplici e allo stesso tempo femminili ed eleganti. I colori prevalenti sono quelli della terra: dalle diverse tonalità di verde, all'ocra, ai bruciati. Itessuti, di alta qualità, sono realizzati esclusivamente con fibre naturali egreen-orìented. Ciò che distingue Auteurs du Monde è la confezionerigorosamenteartigianale, fatta nelrispettodelle persone e dell'ambiente. A disegnare la collezione, Altromercato ha voluto la stilista bolzanina Marina Spadafora, che dopo anni di lavoro per le grandi griffe ha scelto dixiare_ascoltoiil cuore, corrieri ha confidato nell'intervista a fianco, lasciando emergere la spinta etica che lavorava dentro. Ma a creare i capi sono Sanità, Rojina e Anupin Nepal, Trupti e Mala in India, Shoba a Mauritius, Lan in Vietnam, Wasala in Sri Lanka: sono loro gli autori della collezione, gli "Auteurs du Monde", appunto. Persone in carne e ossa, che, come è caratteristica del commercio equo e solidale, non solo creano materialmenteilprodotto, ma lo "fanno" arricchendolo con la loro sensibilità, con la loro abilità manuale, con il loro vissuto. Altromercato è loro accanto per offrire anche nel campo della moda un'alternativa concreta e reale, capace di tenere insieme stile e qualità MARINA SPADAFORA E RESPONSABILE CREATIVO DI AUTEURS DU MONDE "I nostri auteurs, veri imprenditori sodali" Da sinistra nella foto, la stilista Marina Spadafora, Veronica Zuccolin di Altromercato, Manuela Poli, responsabile commerciale di Mandacarù M arina Spadafora, responsabile creativo di Auteurs du Monde, la linea di abbigliamento di Altromercato, negli anni '90 è stata tra le designer più sperimentali delle passerelle milanesi, con abiti sofisticati e maglieria da collezionare distribuita in tutto i l mondo. Dopo le collaborazioni con Prada, Miu Miu, Ferragamo, ha messo la sua sensibilità e la sua creatività a servizio di un altro modo di... fare moda. L'approdo di un percorso che da una generica solidarietà si è tradotto in una più matura consapevolezza è, per ora, Altromercato. "Stiamo già lavorando alla collezione autunno-inverno Z013-2014", dice a Vita Trentina. Ha non antiripa tendenze o colori. Dalle grandi firme della moda italiana al mondo del commercio equo e solidale? «È un seme che coltivavo. Ho sempre cerato di coniugarei miei ideali con i l lavoro. Nell'ultima fase del mio mar- chio avevo cominciato a destinare parte dei proventi per delle buone cause per i bambini, come la Casa dei risvegli di Lucca». Cosa t'ha portata a collaborare con Altromercato? «Mi hanno contattata attraverso conoscenze comuni in Icea, l'Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale. Ci siamo conosciuti meglio e ne è nata l'attuale collaborazione, che negli anni è cresciuta. Oggi sono non solo felice, ma anche orgogliosa di lavorare con loro». Ci ha rimesso, dal punto di vista economico? «Un po'... Ma ci ho guadagnato in felicità, in soddisfazione, perché faccio qualcosa in cui credo veramente, perché so che va a migliorare la vita di tanta gente». I l commercio equo vuole affermare che la solidarietà non basta: si può essere sul mercato, senza rinunciare a una dimensione di giustizia. Ciò può valere anche nel campo della moda mainstream? «Assolutamente sì. Vogliamo offrire qualcosa che cambi la consapevolezza dell'acquirente sul fatto che quando apri i l borsellino puoi decidere t u . È proprio vero: tu voti con i tuoi soldi». La sua collezione quali valori propone? «L'idea è quella di una donna viaggiatrice che porta con sé i ricordi di ogni viaggio. Una donna che si vede in maniera molto pulita, metropolitana, ma con qualche tocco che ricorda i l fatto che lei ama esplorare, viaggiare». Lei stessa ha viaggiato molto, anche per preparare questa collezione. Cos'ha portato a casa? «La parte più bella di questo lavoro è proprio conoscere i nostri produttori, gli Auteurs du Monde, appunto. Sono persone meravigliose. Sono quelli che io chiamo gli 'imprenditori sociali'. In Nepal, ad esempio, ho incontrato Padma Sana Shakya, fondatrice di Manushi, che lavora per migliorare la condizione delle donne povere, dei produttori marginali e delle loro famiglie. Ma sono centinaia le realtà attente ad avere un impatto positivo e propositivo sulla comunità dove vivono». a.go. del prodotto (entrando net negozio di Mandacarù, scordatevi l'etnico e i l grezzomonocolore!), rispetto dell'ambiente e soprattutto dei lavoratori. "Con questa proposta mettiamo finalmenteinsieme etica ed estetica", osserva compiaciuto Paolo Farinelli, presidente di Mandacarù. Imodelli proposti, esposti nella bottega di Mandacarù in via Oss Mazzurana a Trento, dove la collezione è stata presentata lo scorso venerdì 20 aprile, vanno dai Kurta tuniche tradizionalmente provenienti da India, Bangladesh e Sri Lanka, reinterpretate in leggero cotone mul-mul, stampato da Bodhi in India, ein South cotton, realizzato con fili dì colori diversi per un effetto cangiante di grande eleganza - ai modelli contemporanei esecondlife per la collezione di capi nati dal recupero di sari di cotoneindiano: ogni pezzo, confezionato a mano dalle artigiane di Sasha in India, è unico perché diverso per stampa e colori. E poi c'è la preziosa maglieria realizzata in fibra di banano, materiale dalle qualità termoregolatrici lavorato dagli artigiani di Kumbeshwarin Nepal. "Questa di Trento è la prima delle quattro 'botteghe-boutique'che apriremo entro l'anno", dice Veronica Zuccolin di Altromercato. Ad affianca re Trentojori no, Milano e Roma. "L'obiettivo è dì arrivare a 20 negozi specializzati entro 3 anni e di inseri rei corner Auteurs du Monde all'interno di un centinaio di Botteghe Altromercato". Così da far crescere la quota di fatturato della moda sul totale di Altromercato (nel 2011,3,5 milioni di euro sui 55 milioni complessivi).