I tumori del pancreas esocrino Embriologia Abbozzo ventrale Testa + processo uncinato I due dotti prima distinti si fondono per dare un unico dotto: il “Wirsung” Corpo-coda Abbozzo dorsale Anatomia Anatomia Anatomia Cenni di fisiologia Il pancreas è una ghiandola mista esocrino-endocrina, con la componente secretoria esocrina che rappresenta l’84% del volume. La parte endocrina che costituisce soltanto l’1-2%. La porzione rimanente è costituita da dotti, vasi e connettivo. Cenni di fisiologia Secrezione esocrina Il pancreas secerne 1500-3000 ml/die di liquido alcalino pH8 isoosmotico Composizione del secreto pancreatico normale Cationi: Na, K, Mg (pH= 8.0) Anioni: HCO3, Cl, SO4, HPO4 Enzimi digestivi: Amilolitici Amilasi Lipolitici Lipasi Fosfolipasi, Colesterolo esterasi Proteolitici Endopeptidasi (tripsina, chimotripsina) Esopeptidasi(carbossipeptidasi,aminopeptidasi) Elastasi Albumina e globuline Cenni di fisiologia Influenzano la secrezione pancreatica Secretina e CCK secreti in duodeno-digiuno attraverso la via vagale e per effetto ormonale stimolano la secrezione del succo pancreatico Sali biliari aumento la secrezione pancreatica Nitrossido importante neurotrasmettitore che interviene nella regolazione della secrezione pancreatica Somatostatina inibisce la secrezione Gli enzimi pancreatici sono secreti sotto forma di precursori inattivi (ZIMOGENI). Nel duodeno è presente l’enterochinasi che trasforma il tripsinogeno in tripsina la quale attiva a cascata tutti gli altri enzimi Cenni di fisiologia Secrezione endocrina Le isole sono composte da quattro tipi di cellule: Cellule A (alfa) sintetizzano e secernono glucagone. Cellule B (beta) sintetizzano insulina (parte centrale delle isole). Cellule D (delta) producono la somatostatina e la gastrina (localizzate alla periferia insulare). Cellule D1 sono il tipo cellulare più raro e secernono polipeptidi, VIP, PP Le neoplasie del Pancreas Solide (99%) Epiteliali…… Cistiche (1%) Endocrine… Insulinoma Vipoma Glucagonoma Somatostatinoma Gastrinoma Epidemiologia del Ca pancreatico 340.000 nuovi casi nel 2012 nel mondo Mortalità elevata: 330.000 decessi nel 2012 nel mondo Piu frequente nel sesso maschile IV-VII decade di vita Più frequente nei paesi industrializzati In Italia sono stati stimati circa 12200 nuovi casi nel 2013 Di questi solo il 7% degli uomini ed il 9% delle donne vivrà più di 5 anni dalla diagnosi Eziologia del Ca pancreatico Fattori predisponenti Diete ad alto contenuto lipidico, Dismetabolismi lipidici Tabagismo Abuso di caffé decaffeinato (estrazione della caffeina con tricloroetilene) Ambiente di lavoro (tricloroetilene nelle tintorie) Affezioni pancreatiche pregresse (pancreatite cronica familiare). Non ci sono dati che confermino la responsabilità oncogena di tali fattori Perciò non è possibile individuare i soggetti a rischio per il Ca del pancreas. Anatomia patologica Classificazione del Ca del pancreas esocrino Carcinoma ad origine dalle cellule duttali % Adenocarcinoma duttale Carcinoma a cellule giganti Carcinoma a cellule giganti (epulide con osteoma) Carcinoma adenosquamoso Microadenocarcinoma Carcinoma mucinoso (colloide) Cistoadenocarcinoma (mucinoso) 75 4 Carcinoma ad origine dalle cellule acinose Adenocarcinoma acinoso Carcinoma ad istogenesi incerta Blastoma pancreatico Tumore cistico papillare Tipo misto acinoso, duttale, insulare Tumori non epiteliali Sarcomi Linfomi 4 3 2 1 Anatomia Patologica Cancro del pancreas esocrino La sede più frequente è rappresentata dalla testa del pancreas 15% 10% 60-80% Tumori periampollari Manifestazioni cliniche Carcinoma della testa SINTOMI Perdita di peso Ittero* Dolore Anoressia Urine color marsala Feci ipocromiche Nausea Vomito Astenia Prurito Carcinoma del corpo e della coda % 92 82 72 64 63 62 45 37 25 24 SINTOMI Perdita di peso Dolore Astenia Nausea Vomito Anoressia Stipsi Ittero *Ittero colestatico progressivo: Segno di Corvoiser-Terrier % 100 87 43 43 37 33 27 7 Manifestazioni cliniche Dolore addominale (70-80%) Perdita di peso costante Ittero ingravescente 80% tumori testa 7% tumori corpo-coda Prurito Anoressia, astenia, nausea, vomito Segno di Courvasier-Terrier Diabete (raro) Ca della testa Manifestazioni cliniche Compromissione delle condizioni generali: calo ponderale e febbricola Ittero: ostruttivo (per compressione estrinseca e successiva infiltrazione del coledoco) con prurito, feci ipo-acoliche e urine ipercromiche segno di Courvasier-Terrier (distensione della colecisti che dà luogo ad una tumefazione palpabile al di sotto del margine costale destro a livello del margine laterale del muscolo retto dell’addome) Dolore: gravativo, continuo o parossistico localizzato in epigastrico, ipocondrio dx e sin, reg. dorso-lombare (causato da compressione del coledoco, del Wirsung o infiltrazione perineurale) Manifestazioni cliniche Ca del corpo e della coda A lungo asintomatico: ittero tardivo dovuto a compressione delle vie biliari intraepatiche (per metastasi multiple) o dell’ilo per adenopatie ilari neoplastiche Perdita di peso. Dolore penetrante: insopportabile, localizzato in ipocondrio sin e posteriormente per infiltrazione neoplastica del ganglio celiaco Se infiltra tutta la ghiandola: insufficienza esocrina con diarrea, steatorrea e creatorrea ed insufficienza endocrina con diabete DIAGNOSI (ruolo della diagnostica di laboratorio) Markers attualmente utilizzabili nella diagnostica dei tumori del pancreas esocrino Antigeni oncofetali Antigene carcinoembrionario (CEA) Antigene pancreatico oncofetale (POA) Antigene associato al cancro pancreatico (PCAA) Enzimi Ribonucleasi Acida Specifica Policitidilica Isoenzima Galattosil-transferasi II Antigeni rilevabili con anticorpi monoclonali Classici Ag CA 50 Ag Ca 19.9 (GICA) Nuovi Ag 17.5 Ag 8.15 Ag 7.13 DIAGNOSI (ruolo dell’imaging) Il carcinoma pancreatico determina: restringimento irregolare ostruzione completa del dotto pancreatico principale o del tratto terminale del coledoco. DIAGNOSI (ruolo dell’imaging) US: economica, facilmente disponibile e non invasiva è considerata la metodica d’immagine di prima scelta nella diagnosi delle lesioni pancreatiche Evidenzia: Dilatazione via biliare intra ed extra epatica Disomogeneità pancreatica Metastasi epatiche Accuratezza diagnostica 70-90% •Eco-endoscopia DIAGNOSI (ruolo dell’imaging) TC : diagnosi di sede e di natura della neoformazione miglior visualizzazione corpo-coda, infiltrazione tessuti peripancreatici, v. porta, vv splenici e mesenterici sup., linfonodi locoregionali, metastasi. non influenzata da obesità, meteorismo, ascite accuratezza diagnostica: 85-94% DIAGNOSI (ruolo dell’imaging) L’ERCP colangio-pancreatografia retrograda endoscopica Studio dotti coledoco e pancreatico, specie se ecografia e Tc non siano state dirimenti Diagnosi differenziale degli itteri ostruttivi DIAGNOSI (ruolo dell’imaging) L’ERCP La colangio-pancreatografia retrograda per via endoscopica (ERCP) valutando il sistema duttale consente una precisa definizione delle lesioni pancreatiche. Dopo esecuzione di ERCP è possibile un’elevazione delle amilasi sieriche in circa il 50% dei paz., ma la comparsa di una pancreatite è rara (1,5%). DIAGNOSI (ruolo dell’imaging) L’ERCP PALLIATIVA La ERCP consente il posizionamento di endoprotesi e la detensione della VBP al fine di risolvere l’ittero. Endoprotesi Introduzione endoprotesi Modalità di diffusione Endocanalicolare Locoregionale Per contiguità: coledoco, duodeno, stomaco, colon mesentere, peduncolo epatico, milza, v. splenica, v. porta, vv. mesenteriche, plesso celiaco Per via linfatica: I ,II, III livello A distanza Fegato, polmoni, carcinomatosi peritoneale Drenaggio linfatico Capillari linfatici sono dimostrabili alla superficie dei lobuli; i tronchi ai quali danno origine fanno capo ai gruppi linfonodali pancreatico-lienali, pancreaticoduodenali, retropilorici e celiaci. IL CANCRO DEL PANCREAS ESOCRINO Diffusione neoplastica K della testa del pancreas Sviluppo verso l’albero biliare e verso il dotto pancreatico principale, verso il duodeno, stomaco, asse portale, guaine nervose. LN regionali e M+ epatiche per via ematica K della coda e del corpo Diretta diffusione posteriore con invasione della v. splenica, parete addominale posteriore; flessura colica sx, carcinosi peritoneale. LN regionali, M+ ematiche a fegato polmoni e ossa. Vie di diffusione ematica La metastatizzazione per via ematica è favorita dal peculiare drenaggio venoso in vasi brevi e di grosso calibro: vena splenica, mesenterica superiore e tronco portale Localizzazioni più frequenti di metastasi da carcinoma pancreatico Testa: •Fegato . . . Corpo-coda: Polmone Ossa Fegato Stadiazione TNM AJCC Tumore T TX non evidenziabile T0 nessuna evidenza di tumore Tis Carcinoma in situ T1 Tumore limitato al pancreas < 2 cm T2 Tumore limitato al pancreas > 2 cm T3 Tumore extrapancreatico senza infiltrazione del tronco celiaco o dell’a.mesenterica sup. T4 Tumore infiltrante il tronco celiaco o l’a. mesenterica sup. ( tumore primitivo non resecabile) Linfonodi regionali N NX Linfonodi regionali non valutabili N0 Assenza di metastasi linfonodali N1 Presenza di metastasi linfonodali Metastasi a distanza M MX Metastasi a distanza non valutabili M0 Assenza di metastasi a distanza M1 Presenza di metastasi a distanza STADIO Stadio 0 Tis N0 M0 IA T1 N0 M0 IB T2 N0 M0 IIA T3 N1 M0 IIB T1–3 N1 M0 Neoformazione della testa del pancreas. III T4 N0/N1 M0 Coinvolgimento della VMS a 360° IV T1–4 N0/N1 M1 vms a.p.dors. ams Indicazioni al trattamento chirurgico la mortalità postoperatoria si è ridotta dal 20% al 3-5% Resezione chirurgica radicale quando le seguenti strutture sono libere da tumore: - Tripode celiaco -la vena porta e la VMS (possibile ricostruzione) - l’arteria mesenterica superiore - i linfonodi loco-regionali ed il fegato (possibile asportazione). Vena porta e vasi mesenterici superiori interessati precocemente Il 15% dei tumori della testa e 10% del corpo-coda è resecabile La possibilità di resezione e ricostruzione delle strutture vascolari non rappresenta più una controindicazione assoluta Indicazioni e terapia chirurgica Stadio I e II: Tumore resecabile (radicalità nel 5-10%) a) Pancreasectomia b) duodenocefalopancreasectomia conseguenze metaboliche diabete, malassorbimento alta percentuale di deiscenza della anastomosi pancreatico-digiunale Stadio III: Tumore di solito resecabile senza criteri di radicalità Stadio IV: Tumore incurabile, non resecabile a) Interventi palliativi di derivazione bilio-digestiva, allo scopo di salvaguardare il transito alimentare e biliare b) Posizionamento di drenaggi percutanei o stent per controllo ittero Analgesia peridurale per controllo dolore Il pancreas, situato in posizione profonda e retroperitoneale non è di facile accesso chirurgico Trattamento chirurgico Tumore della testa del pancreas: duodenocefalopancreasectomia Tumore del corpo-coda: pancreasectomia sinistra Tumore multifocale: pancreasectomia totale Duodeno-cefalo Pancreasectomia (Wipple) Tempo demolitivo Tempo ricostruttivo Spleno-pancreasectomia distale (Pancreasectomia sinistra) Neoplasia Tempo demolitivo Pancreasectomia totale Conclusioni A momento della diagnosi solo il 5-20% delle neoplasie è resecabile Lesurtel, J Gastrointest Surg 2006 La sopravvivenza a 5 anni nei pazienti operati con intento radicale è del 15-25% (alla diagnosi solo il 10% è al I stadio) UJiki, Radiation Oncology 2005 La sopravvivenza media nei pazienti non operati è di 9 mesi Tseng, Best Pract & Res Cl Gastroent 2006 Sopravvivenza Globale 6 mesi il 40% 1 anno il 20% 5 anni il 8% L’unico trattamento potenzialmente curativo è la resezione chirurgica I tumori cistici del pancreas • Le neoplasie cistiche costituiscono l’1-2% delle lesioni pancreatiche • Miglioramento delle conoscenze grazie alle nuove metodiche diagnostiche • Fondamentale un corretto inquadramento diagnostico preoperatorio • Importanza nella scelta terapeutica più appropriata Neoplasie Cistiche Sierose (o Serous Cystic Neoplasms) 1-2% circa dei tumori esocrini del pancreas 30% circa dei tumori cistici pancreatici ♀>♂: età media circa 65 anni localizzazione prevalente: Testa Pancreatica Neoplasie Cistiche Mucinose (o Mucinous Cystics Neoplasms) 2-5% circa dei tumori esocrini del pancreas 44-49% circa dei tumori cistici pancreatici ♀>♂: età media circa 50 anni ( 95% ♀) localizzazione prevalente: Corpo e Coda Pancreatica (75% dei casi) Neoplasie Intraduttali Papillari Mucinose (o Intraduttal Papillary Mucinous Cystics Neoplasms) 1-3% circa dei tumori esocrini del pancreas 20-25% circa dei tumori cistici pancreatici ♂>♀: età media circa 60 anni localizzazione prevalente: Testa Pancreatica Adenoma Sieroso Microcistico Adenoma Sieroso Oligocistico Cistoadenocarcinoma Sieroso (raro, descritto solo in alcuni case report) Neoplasia cistica mucinosa con basso o intermedio grado di displasia Neoplasia cistica mucinosa con alto grado di displasia Neoplasia cistica mucinosa con associato carcinoma invasivo Neoplasia intraduttale papillare mucinosa con basso o intermedio grado di displasia Neoplasia Intraduttale Papillare Mucinos con alto grado di displasia Neoplasia Intraduttale Papillare Mucinosa con associato carcinoma invasivo Nell’ambito delle neoplasie cistiche nel pancreas nessun segno e nessun sintomo può, essere considerato patognomonico. Asintomatici 40-75% Sintomatici 25-60%. Quadro clinico aspecifico: Sint. Locale (primaria): algie addominali vaghe, sazietà precoce, senso di peso addominale, ittero, massa palpabile, diabete mellito (rari) Sint. Sistemica (secondaria): perdita di peso, astenia, anoressia Il dolore addominale, quando presente, può essere simile a quello di una pancreatite consentendo di porre un forte sospetto di lesione pancreatica. La presenza di una sintomatologia clinica conclamata in pazienti con MCNs aumenta la probabilità che si tratti di una forma maligna. Clinica ETG, TAC ed RMN Esami di laboratorio (CEA, Ca 19-9, Ca 125) Colangiopancreatografia endoscopica (ERCP) Colangio-RM Ultrasonografia endoscopica Pancreatoscopia Ultrasonografia intraduttale Ecografia intraoperatoria Fine-needle-aspiration Diagnosi Istologica ETG, TC, RMN E COLANGIO-RM IMMAGINI AD ALTO RISCHIO: • Cisti con diametro > 3 cm • Aumentato ispessimento della parete • Dilatazione del dotto principale tra 5-9 mm • Noduli parietali • Cambiamento repentino di calibro del dotto pancreatico maggiore con atrofia del pancreas distale • Linfoadenopatia Eus-FNA Attraverso l’Ecoendoscopia con Fine Needle Aspiration è stato possibile eseguire prelievi del liquido intracistico ed eseguire biopsie sulla parete cistica Livelli di CEA ≥ 192-200 ng/ml sono patognomonici dei MCNs Aumentati livelli di amilasi possono essere caratteristici degli IPMNs Presenza di cellule ad alto grado di atipia possono indurre il sospetto di una lesione maligna Ricerca delle mutazioni genetiche del K-Ras tipiche delle MCNs e del GNAS che pone il sospetto di MCNs sospette di malignità Evidenza di stroma simil ovarico è caratteristico delle neoplasie cistiche mucinose Neoplasie Cistiche Sierose (SCNs) Follow-up Resezione Curativa per pazienti sintomatici Neoplasie Cistiche Mucinose (MCNs) Resezione Radicale: duodeno-cefalopancreasectomia, pancreasectomia, splenopancreasectomia Resezione Conservativa: Enucleazione Ablazione Eus- guidata con etanolo o etanolo + paclitaxel (International consensus guidelines 2012) Neoplasie Intraduttali Papillari Mucinose (IPMNs) IPMNs-MD Resezione Radicale IPMNs-BD Resezione Radicale, Resezione Conservativa , Follow-up Cistoadenomi sierosi : Non necessitano di follow-up Neoplasie cistiche mucinose: • Non invasive • Invasive Nessun follow-up etg addome e valutazione dei marcatori tumorali sierici ogni 3 mesi Tc\RM ogni 6 mesi Neoplasie intraduttali papillari mucinose: • Non invasive • Invasive Eseguire Tc\RM ogni 2 e 5 anni etg addome e valutazione dei marcatori tumorali sierici ogni 3 mesi Tc\RM ogni 6 mesi (International consensus guidelies 2012 for the management of IPMN and MCN of the pancreas) Nonostante i notevoli progressi ottenuti negli ultimi anni nella diagnostica per immagini e di laboratorio, le neoplasie cistiche del pancreas presentano tutt’oggi notevoli difficoltà nell’ambito della diagnosi differenziale. Alla luce dell’alta percentuale di associazione con neoplasia maligna, descritti in letteratura ed emersi nella nostra breve esperienza, appare legittimo sottoporre il paziente all‘intervento chirurgico per ottenere una diagnosi istologica certa qualora il presunto tumore si trovi in uno stadio di operabilità.