IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari (Property, Plant and Equipment) INDICE • INTRODUZIONE • L’EVOLUZIONE DELLO STANDARD • IL RAPPORTO CON GLI ALTRI STANDARD • OGGETTO E FINALITÀ DELLO STANDARD • AMBITO DI APPLICAZIONE DELLO STANDARD • ISCRIZIONE IN BILANCIO • I CRITERI DI VALUTAZIONE • L’AMMORTAMENTO • SVALUTAZIONE E RIVALUTAZIONE • SMOBILIZZI E DISMISSIONI • INFORMAZIONI INTEGRATIVE • COMPARAZIONE IFRS/NORMATIVA INTERNA INTRODUZIONE Le immobilizzazioni materiali devono essere valutate inizialmente al costo, corrispondente al costo d’acquisto incrementato di tutti gli oneri accessori direttamente imputabili. Le successive valutazioni possono essere effettuate al costo al netto degli ammortamenti (trattamento preferito) o al valore rivalutato (alternativa consentita). I costi successivamente sostenuti per tali beni possono essere capitalizzati solo se vi è un incremento nell’utilità economica futura del bene. Le eventuali rivalutazioni devono riguardare una intera classe di beni. Lo scambio di beni comporta la registrazione dei beni ricevuti al loro fair value. Le differenze (eventuali) tra fair value del bene ricevuto e valore contabile netto del bene ceduto sono spesate in Conto Economico. La disciplina internazionale prevede un ammortamento sistematico lungo la vita del cespite e deve riflettere la modalità con cui i benefici del bene sono goduti. Variazioni di metodo o aliquota sono trattati come variazioni di stime. Perdite permanenti di valore devono essere contabilizzate quando il valore recuperabile è inferiore al valore contabile e deve essere rettificata se vengono a mutare durevolmente le condizioni. INTRODUZIONE TRATTAMENTO CONTABILE DI IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI VALUTAZIONE INIZIALE PERDITE DUREVOLI SPESE SUCCESSIVE RIVALUTAZIONI DISMISSIONI E CESSIONI L’EVOLUZIONE DELLO STANDARD Agosto 1980 Exposure Draft E18, Accounting for Property, Plant and Equipment in the Context of the Historical Cost System Marzo 1982 IAS 16, Immobili, impianti e macchinari 1 Gennaio 1983 Effective Date dello IAS 16 (1982) Maggio 1992 Exposure Draft E43, Immobili, impianti e macchinari Dicembre 1993 IAS 16, Accounting for Property, Plant and Equipment (revisionato come parte del progetto “Comparability of Financial Statements” basato sull’E32) 1 Gennaio 1995 Effective Date of IAS 16 (1993) 1998 IAS 16 revisionato con l’introduzione dello IAS 36, Impairment of Assets Luglio 1999 Effective Date dello IAS 16 (1998) 18 Dicembre 2003 Revisione della versione dello IAS 16 emesso dallo IASB 1 Gennaio 2005 Effective Date dello IAS 16 (2003) L’EVOLUZIONE DELLO STANDARD PRINCIPALI NOVITÀ DELLA VERSIONE DEL DICEMBRE 2003 La nuova versione dello IAS 16 (2003) • prevede che il criterio di ammortamento deve essere rivisto almeno alla fine di ciascun esercizio, qualora si sia verificato un significativo cambiamento nelle caratteristiche dei benefici economici futuri). • non parla più di scelta alternativa tra i due criteri i valutazione ma della possibilità da parte dell’impresa di scegliere tra il modello del costo ed il modello della rivalutazione (fair value). IL RAPPORTO CON GLI ALTRI STANDARD PRINCIPI ED INTERPRETAZIONI CORRELATE Ias 23, Oneri finanziari Ias 20, Contributi pubblici IAS 1 - Presentazione del bilancio d’esercizio Ias 36, Perdite di valore Ias 40, Investimenti in immobili Interpretazioni • SIC-14: Immobili, impianti e macchinari — Rimborsi per riduzioni durevoli di valore o perdite di beni • SIC-23: Immobili, impianti e macchinari — Costi dovuti a significative verifiche o revisioni generali OGETTO E FINALITÀ DELLO STANDARD Lo IAS 16 definisce il trattamento contabile di immobili, impianti e macchinari Le problematiche principali nella contabilizzazione di immobili, impianti e macchinari riguardano la determinazione: • del momento per la rilevazione delle attività, • dei loro valori contabili, • degli ammortamenti che devono essere rilevati in relazione a essi. migliorare la trasparenza e la comparabilità tra i bilanci della stessa società di periodi diversi ovvero tra bilanci di altre imprese relativi ad un medesimo periodo AMBITO DI APPLICAZIONE DELLO STANDARD Immobili, impianti e macchinari sono beni materiali: DETENUTI DALL’IMPRESA ¾ l’utilizzo nella produzione o nella fornitura di beni o servizi ¾ per scopi amministrativi; ¾ locazione DESTINATI AD ESSERE UTILIZZATI PER PIÙ ESERCIZI (IAS 16, § 6) Nella voce in esame sono inclusi, di norma, terreni, edifici, macchinari, navi, autoveicoli, mobili, computer, attrezzature d’ufficio. Secondo lo IAS 38 (“Attività immateriali”) gli “Immobili, impianti e macchinari” possono includere anche attività immateriali che rappresentano parte integrante di un’attività materiale. Ad esempio, un software (attività immateriale) è trattato come un’immobilizzazione materiale se è parte integrante di un macchinario (IAS 38, § 3) AMBITO DI APPLICAZIONE DELLO STANDARD BENI ESCLUSI Non rientrano quindi nella previsione dello IAS 16 le immobilizzazioni materiali per le quali un altro Principio contabile internazionale richiede o consente un trattamento contabile differente, ovvero: • beni di origine biologica connesse all’attività agricola (IAS 41 – Agriculture) quali, ad esempio, pecore, alberi da frutto, piantagioni, ecc. • diritti minerari e ricerca ed estrazione di minerali, petrolio, gas naturale e simili risorse naturali non rigenerative (IFRS 2 - Mineral rights and mineral reserves) • beni in leasing ma solo con riferimento ai criteri per l’identificazione del tipo di contratto e al valore di rilevazione inizlae, non invece ad alcune regole di rilevazione (es. ammortamento, valutazione) • immobili detenuti a scopo di investimento se utilizzabili (IAS 40 - Investment properties), sono quindi inclusi gli immobili in corso di realizzazione (IAS 16, §5) Le immobilizzazioni materiali (es. trattori, pozzi di perforazione, ecc.) utilizzate nello sviluppo o nella conservazione delle prime due tipologie di beni esclusi sono incluse fra quelle trattate dal principio IAS 16 (BC4) AMBITO DI APPLICAZIONE DELLO STANDARD NOTA: L’IFRS 5 stabilisce che quando un’attività immobilizzata è classificata come “destinata alla dismissione” (held for sale) si applica l’IFRS 5 e non lo specifico principio contabile di riferimento ISCRIZIONE IN BILANCIO CONDIZIONE DI ISCRIZIONE Il bene per poter essere iscritto tra le immobilizzazioni materiali deve (IAS 16, §7): GARANTIRE BENEFICI ECONOMICI FUTURI accertare sulla base di conoscenze disponibili al momento della rilevazione iniziale • • trasferimento dei rischi e benefici legati al bene stesso grado di certezza del flusso di tali benefici economici futuri AVERE UN COSTO ATTENDIBILMENTE MISURABILE la stessa operazione di compravendita identifica il costo del bene (FW, 89) Nel caso di una costruzione interna, il valore del costo può essere attendibilmente determinato facendo riferimento alle operazioni con i terzi, ad esempio per l’acquisto di materiale, lavoro ed altri fattori produttivi impiegati nel corso per processo di costruzione. ISCRIZIONE IN BILANCIO PARTICOLARITÀ PEZZI DI RICAMBIO e ATTREZZATURE PER LA MANUTENZIONE Generalmente sono iscritte come rimanenze e rilevate come costo al momento dell’utilizzo. A tale regola generale sono previste due eccezioni, quando: 1. l’uso è relativo a più esercizi; 2. l’uso è connesso ad elementi di immobilizzazioni materiali da cui ci si attende che il loro impiego sarà irregolare PORTATI AD INCREMENTO DEL VALORE DI ISCRIZIONE DEL BENE A CUI SI RIFERISCONO ISCRIZIONE IN BILANCIO PARTICOLARITÀ BENI FORMATI DA PIÙ ELEMENTI Nel caso in cui è possibile individuare per una immobilizzazioni materiale distinti componenti e questi risultano caratterizzati da vite utili differenti o procurano benefici all’impresa con modalità differenti è appropriato ripartire il costo totale di un bene tra le sue parti e iscrivere in modo separato ciascun componente ISCRIZIONE IN BILANCIO PARTICOLARITÀ BENI ACQUISTATI PER RAGIONI DI SICUREZZA E PROTEZIONE AMBIENTALE Possono essere sostenuti i costi che, pur non originando benefici economici futuri sui beni esistenti, incrementano la sicurezza dell’intero processo produttivo o dell’impianto (complesso di beni) ovvero la protezione ambientale importo Il minore valore tra il valore recuperabile tramite l’uso e il valore di mercato o normale di processi produttivi o impianti simili. ISCRIZIONE IN BILANCIO CLASSIFICAZIONE IN BILANCIO Non è prevista una divisione in rigide categorie, ma viene individuata la seguenti possibili classi di immobilizzazione materiali (IAS 16, §35) • TERRENI; • TERRENI E FABBRICATI; • MACCHINARI; • … • AUTOVEICOLI • MOBILI E ATTREZZATURE D’UFFICIO • MACCHINE D’UFFICIO Un’analisi maggiormente dettagliata è lasciata alle note esplicative. CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE INIZIALE Un elemento di immobili, impianti e macchinari che può essere rilevato come un’attività deve, inizialmente, essere valutato al costo, ovvero considerando i costi. DIRETTAMENTE ATTRIBUIBILI ALL’ ACQUISIZIONE DELLA DISPONIBILITÀ DEL BENE a) Acquisto b) Costruzione in economia c) Permuta tra beni + NECESSARI A PORTARE LO STESSO NELLE CONDIZIONI OPERATIVE RELATIVE ALL’USO AL QUALE È DESTINATO costi per necessità ambientali o di sicurezza se connessi alla generazione dei benefici economici futuri (es. costi per l’adeguamento di un impianto chimico) I costi di impianto e i costi precedenti alla produzione non devono essere capitalizzati, a meno che non siano necessari a rendere operativo il bene. CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE INIZIALE - ACQUISTO Elementi inclusi nel costo (IAS 16, § § 16, 22-23) Costo di acquisto Costi direttamente imputabili alla messa in uso - Prezzo pagato al netto di sconti e ribassi (ovvero prezzo per contanti equivalente o valore attuale dei pagamenti futuri) - Imposte e tasse non deducibili (IVA indetraibile) - Costi per lavoro relativi a dipendenti impiegati nella produzione/acquisto - Costi di preparazione del sito produttivo/ costi di consegna ed imballaggio - Costi di installazione e assemblaggio iniziale - Costi di collaudo al netto dei ricavi di vendita dei campioni - Parcelle professionali correlate alla messa in uso Stima ex ante dei costi di eliminazione - Costi di smantellamento e rimozione del bene - Costi di ripristino del sito produttivo Solo se costi a fronte di obbligazioni attuali (IAS 37) dell’impresa per l’utilizzo dei beni per scopi diversi dalla produzione di scorte (inclusi in tal caso nel valore delle scorte secondo il contenuto dello IAS 2 – Inventories) Oneri finanziari (opzionali) Oneri finanziari sostenuti durante il periodo di acquisizione, costruzione o produzione del bene, finché lo stesso non sia pronto all’uso Î rinvio allo IAS 23 – Oneri finanziari Utili/perdite rispetto al fair value Derivanti da contratti di copertura di flussi di cassa relativi all’acquisto di immobilizzazioni in valuta estera Contributi pubblici in conto impianti Se ricevuti in occasione dell’acquisto del bene possono essere portati in diminuzione del costo CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE INIZIALE - ACQUISTO Elementi esclusi dal costo: • COSTI DI AMMINISTRAZIONE O GENERALI (a meno che esse possano essere direttamente attribuite all’acquisto del bene o alla sua messa in opera) • PERDITE OPERATIVE INIZIALI sostenute prima del raggiungimento della prestazione programmata • COSTI DI AVVIAMENTO e i relativi costi precedenti alla produzione (a meno che essi non siano necessari per portare il bene nelle normali condizioni di operatività). Esempi: - Costi necessari a raggiungere il pieno regime produttivo - Costi di trasloco o riorganizzazione operativa - Costi conseguenti all’apertura di nuovi spazi commerciali - Costi per l’introduzione di nuovi prodotti e servizi - Costi per lo start-up di nuovi mercati di vendita o di nuove classi di clienti CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE INIZIALE - COSTRUZIONI IN ECONOMIA Il costo è determinato impiegando gli stessi principi previsti per un bene acquistato, includendo quindi COSTI DIRETTAMENTE CORRELATI ALLA REALIZZAZIONE DEL BENE costi sostenuti per l’acquisto di materie prime, lavoro diretto, spese per oneri professionali od altri servizi; SISTEMATICA RIPARTIZIONE DELLE SPESE ragionevolmente imputabili all’immobilizzazione materiale esclusione dai costi imputati dei margini di profitto interno (nel caso di realizzazione interna di beni immobilizzati uguali ai beni normalmente venduti dall’impresa) o dei costi relativi ad inefficienze produttive (es. sprechi di materiali, di ore di lavori impiegate o di altre risorse) Se l’impresa produce normalmente beni simili per la vendita, il costo del bene è solitamente uguale al costo di produzione dei beni destinati alla vendita (vedere IAS 2, Rimanenze) CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE INIZIALE - PERMUTA Iscrizione in bilancio del bene acquisito in permuta FAIR VALUE del bene ceduto rettificato dell’ammontare di eventuali pagamenti effettuati, monetari e non monetari VALORE DI ISCRIZIONE del bene scambiato in caso di impossibilità di determinazione di tale valore Condizioni per l’iscrizione a FV (con applicazione prospettica ex IAS 16, §80): - Esistenza di una causa commerciale dell’operazione (previa verifica di tre condizioni correlate alla manifestazione di flussi di cassa differenziali, IAS 16, § 25) - Affidabilità della misurazione del fair value dei beni scambiati Condizioni per determinare il FV in assenza di un mercato attivo: - Bassa variabilità delle ragionevoli stime del fair value - Elevata probabilità di determinare stime del fair value in un intorno limitato di valori CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE INIZIALE – CASI PARTICOLARI Acquisti di beni a regolamento differito “anomalo” rispetto ai normali termini di dilazione del credito,: Scorporo degli interessi impliciti nel debito (oneri finanziari) o capitalizzazione degli stessi nel valore del bene (aggiunti al costo) secondo lo IAS 23 – Oneri finanziari CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE INIZIALE – COSTI SUCCESSIVI ALL’ACQUISIZIONE Possono essere capitalizzati solamente quando si ha la probabilità di un aumento dei benefici economici previsti rispetto alle prestazioni normali del bene stesso originariamente accertate: • allungano la vita utile del bene materiale; • incrementano la capacità produttiva; • producono un miglioramento significativo della qualità prodotta; • permettono una sostanziale riduzione dei costi operativi. • RIPARAZIONI • MANUTENZIONI ADDEBITATE A CONTO ECONOMICO sostenute per reintegrare o mantenere i benefici economici futuri che l’impresa può attendersi sulla base della stima originaria delle prestazioni del bene CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE INIZIALE – COSTI SUCCESSIVI ALL’ACQUISIZIONE Il costo di una revisione o di una manutenzione straordinarie, ricorrenti a intervalli regolari, è capitalizzato qualora sia identificato come componente separato dal bene e i componenti sostituiti siano interamente ammortizzati. non si ritiene più necessario che i costi sostenuti successivamente all’acquisto siano idonei a migliorare le prestazioni del bene cui si riferiscono per essere capitalizzati. Infatti, anche le prestazioni restano le stesse, vanno capitalizzati i costi che soddisfino lo stesso criterio generale previsto per l’iscrizione di un’attività in bilancio: possono essere capitalizzate solamente quando si ha la probabilità di un aumento dei benefici economici previsti. Vanno quindi capitalizzate le spese che: • è probabile che i futuri benefici economici riferibili al bene saranno goduti dall’impresa; • il costo del bene per l’impresa può essere attendibilmente misurato. CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONI SUCCESSIVE Successivamente alla rilevazione iniziale, la valutazione di una Immobilizzazione materiale può essere effettuata attraverso due distinti trattamenti contabili: REVALUATION MODEL COST MODEL Costo d’acquisto Fair value (alla data della rivalutazione) - Ammortamenti - Ammortamenti accumulati - Perdite di valore accumulate - Perdite durevoli di valore accumulate può essere adottato solo se il fair value dell’attività può essere misurato in modo attendibile e realistico La scelta della politica contabile per una particolare immobilizzazione materiale vincola tutta la classe a cui essa appartiene CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONI SUCCESSIVE - COST MODEL In base al criterio del cost model le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, successivamente rettificato per tenere conto di: AMMORTAMENTI PERDITE DI VALORE RIPRISTINI DI VALORE imputati al CE e, in contropartita, sono portati a riduzione del costo delle immobilizzazioni. immediatamente portate a riduzione del costo del bene e di imputati al CE senza possibilità di differire il costo Quando la svalutazione non ha più ragione di esistere il valore del bene è ripristinato CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONI SUCCESSIVE - REVALUATION MODEL Il revalutation model consente di rivalutare il valore dell’attività in modo da portarlo ad un valore pari al fair value alla data di rivalutazione al netti degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore TIPOLOGIA DI IMMOBILIZZAZIONE FAIR VALUE TERRENI ED EDIFICI Valore di mercato determinato mediante una perizia, di solito eseguita da periti professionalmente qualificati. IMPIANTI E MACCHINARI Valore di mercato determinato mediante una perizia., o in caso di non disponibilità del valore di mercato a causa della particolare natura dell'impianto e del macchinario o perché questi elementi vengono venduti raramente fair value è stimato utilizzando il metodo del costo di sostituzione ammortizzato oppure l'approccio economico CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONI SUCCESSIVE - REVALUATION MODEL Il revalutation model consente di rivalutare il valore dell’attività in modo da portarlo ad un valore pari al fair value alla data di rivalutazione al netti degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore CONDIZIONE PER PROCEDERE ALLA RIVALUTAZIONE Rivalutazione simultanea di tutti beni classificati nella medesima classe omogenea al fine di esprimere valori fra loro comparabili Ratio Evitare rivalutazioni selettive di beni relative a politiche di bilancio La rivalutazione deve essere effettuata con sufficiente regolarità, in modo che il valore contabile non differisca significativamente da quello che sarebbe determinato utilizzando il fair value alla data del bilancio. CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONI SUCCESSIVE - REVALUATION MODEL 1. Rilevazione del bene al costo iniziale di acquisto o produzione 2. Rideterminazione del valore di iscrizione in base al al fair value attraverso una stima basata sui valori di mercato alla data di esecuzione della rivalutazione; 3. Rideterminazione del fondo ammortamento accumulato ante rivalutazione secondo due modalità alternative: a. rivalutazione proporzionale a quella subita dal costo del bene (consigliata in caso di rivalutazione effettuata attraverso coefficienti); b. eliminazione in contropartita del valore contabile del bene ammortizzato (consigliato dallo IAS 16 per la rivalutazione degli immobili); 4. Deduzione dal valore rivalutato degli ammortamenti delle perdite di valore successive all’effettuazione della rivalutazione; 5. Effettuazione di nuove rivalutazioni a intervalli regolari per rappresentare la variazione del FV (ogni anno o ogni 3-5 anni a seconda della variabilità del FV). CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONI SUCCESSIVE - REVALUATION MODEL Trattamento contabile delle variazioni di valore successivi a rivalutazioni INCREMENTI DECREMENTI creazione di una riserva di Patrimonio Netto o imputazione a CE fino a concorrenza di precedenti svalutazioni imputazione a CE come costo in mancanza di preesistenti correlate riserve di rivalutazione, altrimenti utilizzo della riserva fino a concorrenza del valore ed eccedenza del decremento imputata a CE Esposizione al netto dell’effetto fiscale latente derivante dalla rivalutazione CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONI SUCCESSIVE - REVALUATION MODEL REALIZZO DEL SURPLUS DI RIVALUTAZIONE La riserva di rivalutazione inclusa nel Patrimonio Netto può essere trasferita direttamente ad utili portati a nuovo nel momento in cui il saldo di rivalutazione viene realizzato, senza transitare per il CE (IAS 16, § 39). Il saldo di rivalutazione è integralmente realizzato al momento della ELIMINAZIONE DEL BENE DAL PROCESSO PRODUTTIVO rilevare la minusvalenza pari al valore contabile del cespite CESSIONE O VENDITA DEL BENE rilevare le plusvalenze/minusvalenze derivanti dalla differenza tra il corrispettivo netto di cessione ed il valore contabile dell’attività trasferendo la riserva di rivalutazione a utili portati a nuovo AMMORTAMENTO DEFINIZIONI L’ammortamento (depreciation) è la ripartizione sistematica del valore ammortizzabile di un’attività lungo il corso della sua vita utile Î riflette modalità di godimento benefici futuri e può non coincidere con la vita economicamente utile. PIANO DI AMMORTAMENTO • Il valore ammortizzabile (valore di iscrizione in bilancio e valore residuo) • La vita utile • Il criterio di ammortamento AMMORTAMENTO PIANO DI AMMORTAMENTO - VALORE AMMORTIZZABILE Il valore ammortizzabile è il costo di un bene, o il valore sostitutivo del costo nel bilancio, detratto il suo valore residuo (ovvero l’ammontare netto che l’impresa prevede di ottenere da un bene al termine della sua vita utile dopo aver dedotto i costi attesi di cessione). Se fair value > carrying value > residual value Î si ammortamento Se residual value > carrying value Î no ammortamento ma impairment AMMORTAMENTO PIANO DI AMMORTAMENTO - VALORE AMMORTIZZABILE VALORE AMMORTIZZABILE = VALORE CONTABILE - VALORE RESIDUO Il valore residuo è l’ammontare che l’impresa prevede di ottenere dalla cessione di una attività immobilizzata al termine della sua vita utile, dopo aver dedotto i costi attesi di cessione. Se si adotta il trattamento contabile di riferimento (valutazione al costo) il valore residuo è stimato al momento dell’acquisizione del bene e non è rivisto durante il suo periodo di utilizzo. [IAS 16 revised 2003 Î Deve essere rivisto almeno ad ogni fine esercizio]. Se si adotta il trattamento contabile alternativo (valutazione al fair value) tale valore dovrà essere rideterminato con riferimento a ciascuna valutazione. La stima si basa sul valore residuo prevalente alla data della stima per beni simili che hanno raggiunto il termine della loro vita utile e che hanno operato in condizioni simili a quelle nelle quali il bene sarà impiegato. AMMORTAMENTO PIANO DI AMMORTAMENTO – VITA UTILE La vita utile è, alternativamente: PERIODO DI TEMPO NEL QUALE CI SI ATTENDE CHE UN BENE SIA UTILIZZATO DALL’IMPRESA QUANTITÀ DI PRODUZIONE O IL NUMERO DI UNITÀ SIMILI CHE L’IMPRESA SI ATTENDE DI OTTENERE DAL SUO UTILIZZO Fattori influenti sulla durata della vita utile del bene: • • • • Utilizzo atteso per l’impresa espresso in termini di capacità produttiva; Logorio tecnico (legato ai cicli di utilizzo dell’impianto, ai programmi di manutenzione e via dicendo) Obsolescenza tecnica o economica Vincoli giuridici o similari all’utilizzazione del bene PERDIODO DI AMMORTAMENTO ≤ VITA UTILE l’ammortamento inizia quando il bene è disponibile e pronto per l’utilizzo e termina quando il bene è eliminato dalla contabilità (derecognised) AMMORTAMENTO PIANO DI AMMORTAMENTO – CRITERIO DI AMMORTAMENTO La ripartizione del valore da ammortizzare nel tempo impone l’adozione di una metodologia di ripartizione coerente con la modalità di esaurimento dell’utilità del bene attese dall’impresa Tipologie di metodi di ripartizione: • a quote costanti (straight-line method); • a quote proporzionali ai valori residui e quindi a quote decrescenti (diminishing balance method); • in base alle unità prodotte e quindi a quote basate sull’utilizzo atteso o sulla produzione ottenuta dal bene (units of production method). AMMORTAMENTO PIANO DI AMMORTAMENTO – REVISIONE Obbligo di revisione sistematica del valore residuo, della durata della vita utile e delle modalità di ripartizione del valore in ogni esercizio, con applicazione dello IAS 8, Cambiamento nelle stime contabile in caso di modifiche significative di uno dei tre elementi sopra indicati la vita utile, l’aliquota ed criterio di ammortamento di ammortamento devono essere rettificati sia per l’esercizio corrente sia per quelli futuri almeno, qualora si sia verificato un significativo cambiamento nelle caratteristiche dei benefici economici futuri …… per esempio in caso di sostenimento di una spesa successiva riguardante il bene che migliori le condizioni del bene al di là dei livelli normali di prestazione originariamente accertati; dall’latra cambiamenti tecnologici o cambiamenti nel mercato dei prodotti possono ridurre la vita utile del bene. Beni Held for sale secondo l’IFRS 5 sospensione dell’ammortamento e indicazione al valore di presumibile realizzazione AMMORTAMENTO AMMORTAMENTO PER PARTI SEPARATE Il “Component approach” richiede di calcolare separatamente gli ammortamenti per i singoli componenti di una unità che hanno un costo significativo rispetto al costo totale del bene e vita utile diversa o diverso ritmo di consumo dei benefici economici rispetto a quella delle restanti componenti vantaggi • differenziazione delle vite utili delle componenti separate; • eliminazione della problematica relativa alla individuazione della natura dei costi di rimpiazzo dei componenti di durata inferiore a quella totale del bene di afferenza. Esempio parti di una nave: motore, carena, sedili, attrezzature in dotazione) AMMORTAMENTO TRATTAMENTO CONTABILE DELL’AMMORTAMENTO • Acquisto Î Imputazione a Conto Economico • Costruzioni in economia Î Capitalizzazione nel valore di un altro bene Caso particolare Î TERRENI + FABBRICATI Separazione del valore dei terreni da quello dei fabbricati e ammortamento separato dei secondi rispetto ai primi (idem per eventuali rivalutazioni) e Ammortamento del solo valore dei terreni relativo ai costi di bonifica iscritti in sede di rilevazione iniziale del costo o successivamente per present obligations. Il valore dei terreni non deve essere mai ammortizzato (immobili “terra-cielo”) mentre i fabbricati con vita utile limitata devono essere ammortizzati. SVALUTAZIONE E RIVALUTAZIONE RECUPERABILITÀ DEL VALORE CONTABILE PERDITE DUREVOLI DI VALORE Impairment test Î rinvio allo IAS 36 - Riduzione durevole di valore delle attività, 22Aggregazioni di imprese. e allo IAS Risarcimenti per perdite di valoreÎ imputazione al CE alla data della maturazione del relativo credito SMOBILIZZI E DISMISSIONI STRALCIO DAL BILANCIO DEI BENI MATERIALI Le condizioni per lo stralcio dal bilancio dei beni materiali: - in seguito a cessione dei beni (rinvio allo IAS 18 - Revenues per la fissazione di tale data con riferimento alle cessioni di beni materiali e allo IAS 17 per operazioni di leasing) - per l’avvenuta perdita di utilità futura dei beni a seguito dell’utilizzo o della cessione - in modo separato per le singole componenti dei beni con component approach Rilevazione delle plusvalenze (minusvalenze) da cessione dei beni materiali: Imputazione a CE fra i proventi (oneri) di gestione e non come ricavi della differenza fra il valore di cessione (al netto interessi per dilazione) e il valore di iscrizione in bilancio INFORMAZIONI INTEGRATIVE Esplicitazione del criterio di valutazione seguito Piano di ammortamento (vita utile e metodologie di ripartizione) Prospetto dei movimenti delle immobilizzazioni indicante: - Valore contabile lordo e fondo ammortamento accumulato - Variazioni derivanti da acquisti, cessioni, operazioni di combinazione aziendale, da rivalutazioni o perdite durevoli di valore imputate a patrimonio netto o a conto economico, ammortamenti o per differenze di cambio originate dalla conversione della moneta operativa nella moneta di presentazione Esistenza e ammontare di vincoli e garanzie sui beni materiali Ammontare delle spese capitalizzate nel valore dei beni Ammontare degli impegni contrattuali di acquisto di beni mat. Ammontare risarcimenti per perdite durevoli di valore (se non in CE) INFORMAZIONI INTEGRATIVE • Informazioni specifiche sul metodo della rivalutazione: - Data di effettuazione della rivalutazione - Intervento di un valutatore indipendente - Metodi ed ipotesi alla base della valutazione - Riferibilità o meno della stima a prezzi di mercato - Il valore al costo della classe omogenea di beni rivalutati - La plusvalenza latente sulla rivalutazione e i vincoli alla sua distribuzione • Valore contabile dei beni inattivi • Valore contabile lordo dei beni completamente ammortizzati ed ancora in uso • Valore contabile lordo dei beni in attesa di realizzo • In caso di applicazione della valutazione al costo i casi in cui il fair significativamente diverso value dei beni sia COMPARAZIONE INTERNAZIONALE IAS NORMATIVA INTERNA Utilizzare il costo storico o i valori rivalutati. Quando si utilizzano i valori rivalutati sono necessarie frequenti valutazioni di intere classi di attività. Simile agli IAS. Le rivalutazioni non sono permesse ad eccezione di quelle autorizzate da leggi speciali. Perdita di valore delle attività Se vi sono sintomi di perdita permanente di valore, svalutare le attività al maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore in uso basato sul valore attuale dei flussi di cassa. Se non emergono perdite, riconsiderare le vite utili. La reintegrazione delle svalutazioni è permessa in certe circostanze. Simile agli IAS, ma basati sui flussi di cassa non attualizzati. Oneri successivi all’acquisto Gli oneri successivi all’acquisto di un’immobilizzazione materiale devono essere aggiunti al valore contabile del bene nel caso sia probabile che all’impresa derivino benefici economici futuri aggiuntivi rispetto a quelli previsti originariamente. Il costo di una revisione o di una manutenzione straordinarie, ricorrenti a intervalli regolari, è capitalizzato qualora sia identificato come componente separato dal bene e i componenti sostituiti siano interamente ammortizzati. Simile agli IAS, tranne che il costo di manutenzione straordinaria che non costituisce migliorie deve essere accantonato nel periodo precedente l’intervento. Immobilizz. materiali