LE CIFRE DELLA CRISI
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C’era una volta… Montanelli
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Servono ancora i giornalisti?
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Il giornalismo tradizionale è in crisi:
-crollano le vendite dei quotidiani cartacei
-crolla la pubblicità
-ristrutturazioni, licenziamenti,
ridimensionamento nel numero, nella qualità
professionale, del ruolo sociale, delle retribuzioni
dei giornalisti.
• esplosione dei social network, del citizen
journalism diventati il main stream della
informazione
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Mediasauri addio
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L’asteroide Internet
• Michael Crichton (autore di Jurassic Park)
coniò la definizione “mediasauri” nel 1994,
prevedendo la possibile fine del vecchio
sistema dell’informazione e della
tradizionale figura del giornalista per colpa
di un asteroide che uccide di colpo i
dinosauri.
• Previsione vera? In parte sì. Vediamo
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TRE INTERROGATIVI
PER UNA PROFESSIONE
• 1. SOPRAVVIVERA’ LA CARTA AL DILAGARE
DELL’INFORMAZIONE ONLINE? QUALE EQUILIBRIO
COL WEB? COME CAMBIA LA DIETA MEDIATICA?
• 2. DOVE PORTA LA TECNOLOGIA NEL PRODURRE,
DISTRIBUIRE E FRUIRE LE NOTIZIE?
• 3. COME CAMBIA LA PROFESSIONE DEL
GIORNALISTA NEL NUOVO MONDO?
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Il crollo delle vendite in Italia
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1990
6.808.501 (record)
1995
5.976.847
2000
6.073.158
2005
5.461.811
2010
4.583.000
2013
3.700.00(-10%)
VARIAZIONE%VENDITE 2013/1990 -45%
Lettori:20milioni 2013, 25mn nel 2011
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Tutto il mondo in calo
• 2008
• 2012
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535mncopie
522mn
N America -13
America L -0,8
Europa O -24,8
Europa E -27,4
Europa altri -30
Asia
+9,8
MO/nordA +10,5
Austr/NZ -9,6
Totale
-2,2
In italia max 350mila copie
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Taglia ieri, taglia oggi, taglia domani
Italia: Negli ultimi 5 anni licenziati 1660 giornalisti, 1600
poligrafici. Hanno chiuso 7000 edicole. (Negli Usa in tre
anni licenziati 13500 giornalisti) .
Pubblicità addio
Nel mondo 2012/2008 meno 22%; nord America meno 42, Europa O
meno 23, Europa E meno 30. America Latina +37, Asia +6%
Italia:solo nel 2013, quot+per meno 21,2%.i 7 magg gruppi ed italiani
fra 2009/13 pubb meno 31% (mondadori -43%). Pubblicità oltre 30%
fatturato, 48 diffusione, 17 accessori.
Cresce nel web. Stessi 5 anni +17%, non basta. Google e altri
grandissimi pigliatutto
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Quasi scomparsa free press
• 2008, nel mondo 42milioni copie, 27 in Europa
• 2011 calate a 36 milioni, in Europa da 27 a 18
milioni. Nelle Americhe regge su 7 milioni,in Asia
è cresciuta
• In Italia: nel 2011, 12 testate per 2,95 milioni di
copie;nel 2012, 10 testate per 1,7 milioni di
copie
• La pubblicità calata 2011/2007 del 54%. Crollo
continuo anni successivi
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Se lo Stato non paga più
• Tutta la stampa riceve
contributi dallo Stato anche i
grandi giornali.
• Contributo ridotto in 10 anni da
500 a 50 mn
• Per i giornali di partito,
cooperative, è in gioco la
sopravvivenza:oggi ci sono 32
testate a rischio.
• Chiusura Unità, Europa, la
Padania
• Giusto garantire libertà di
stampa e pluralismo?
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Web,la voce del padrone
• Il sorpasso. Nel marzo 2011 negli Stati uniti la pubblicità e i lettori
online hanno superato quelli della carta stampata. Ricerca del Pew
reserch center il 46% degli americani accede all’informazione via
web tre volte alla settimana contro il 40% che si rivolge ai quotidiani
e ai loro siti.
• La raccolta pubblicitaria dei quotidiani è calata in 4 anni del 46%,
scendendo a 22,8 miliardi di dollari; quella online è in continuo
aumento e già nel 2010 aveva raggiunto i 25,8 miliardi di dollari.
• Huffington, un simbolo. Il sito Huffington post, creato nel 2006 da
Arianna Huffington, nato come spazio dei blogger e diventato un
primario sito di informazioni, è stato comprato a febbraio 2011
scorso per 315 milioni di dollari da AOL, dando vita a un gruppo con
117 milioni di visitatori al mese negli Usa e 270 a livello
mondiale.Versione italiana diretta da Lucia Annunziata. Già presente
in Inghilterra, Canada, Francia e Spagna.
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Anche il Pulitzer è online
Per la prima volta nel 2010, replicato nel 2011, premio
Pulitzer ( fondato nel 17 da Joseph Pulitzer, assegnato
dalla scuola di giornalismo della Columbia università per
un valore di 10mila dollari) è stato vinto da una testata
online, ProPublica, per una inchiesta sul mondo della
finanza pubblicato esclusivamente sul web. ProPublica
lo aveva vinto anche l’anno precedente per una inchiesta
sugli ospedali dopo l’uragano Katerina, ma era stato
pubblicato sul New York Times. ProPublica è una
organizzazione no-profit che produce appunto inchieste
anche su richiesta di grandi testate, finanziata da ex
finanzieri, e gestita da una trentina di giornalisti di
altissimo livello, diretti da Paul Steiger, ex direttore del
Wall Street Journal.
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I giornali sono diventati online
• Dal 2009 al 2011 lettori siti quotidiani cresciuti
del 47%, contro crescita utenti internet del 22%,
e rappresentano il 46,5% sul totale utenza web.
• Negli Usa diminuiscono copie carta, aumentano
web, ora 14% diffusione totale contro 8,7 nel
2011. Rappresenta un terzo diffusione Wall
street journal, 50%New York Time pure a
pagamento.
• Anche testate solo online: Politico.com, negli
Usa ormai testata di massima autorità, come
nyt, wp, wsj.
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Ma quando c’è la notizia…
• Solo quando ci sono fatti grossi, la vendita
registra anche picchi positivi.
Effetto formazione governo, manovra economica,
campagna elettorale; stragi, terremoti, morti
eccellenti, grandi eventi sportivi
Necessità di approfondimento, di dettaglio, voglia
di storie e personaggi, oltre la notizia più cruda,
che non trova piena soddisfazione
nell’informazione online.
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giornalismo lezione 1