Istituto nazionale per il Commercio Estero IL MERCATO DELL’ABBIGLIAMENTO IN FEDERAZIONE RUSSA Studio effettuato in collaborazione con 3INT CONSULTING ANALISI E TENDENZE DEL MERCATO Profilo del mercato Le molte triangolazioni e le importazioni nell’ombra rendono difficile valutare il mercato russo dell’abbigliamento e degli accessori, che le quantificazioni delle agenzie di consulting e degli esperti fanno comunque variare tra gli estremi di 10 e 30 miliardi di dollari all’anno; in ogni caso tutti concordano nel ritenere che il segmento degli articoli di prezzo “medio” conti per il 70%, mentre i brand di lusso non varrebbero più del 3% del mercato. Nel corso degli ultimi due anni il volume della produzione destinata alla classe media (categoria di prezzo $30-150) è aumentato del 10-15% all’anno, mentre il volume d’affari delle manifatture che si dirigono invece alle classi agiate, anche del 30-40%. Nonostante una riduzione della sua quota nel volume delle vendite dal 66,7% nel 2002 al 64,6% nel 2003, il settore dell’abbigliamento rimane il più importante per l’industria leggera russa. Analisi della concorrenza Produzione locale La produzione russa di abbigliamento appartiene al gruppo di settori industriali in cui i rapidi incrementi della domanda non sono sfociati in alcun apprezzabile aumento della produttività; e la crescita della produzione, qualora si sia verificata, non è risultata connessa a miglioramenti della performance. Arretramento intorno al 3-4% annuo • mancanza di risorse disponibili per gli investimenti • incapacità del management di ristrutturare il business durante condizioni di mercato relativamente favorevoli • concorrenza di prodotti di importazione Produzione locale vs. importazioni In generale l’industria dell’abbigliamento russa è rappresentata da produttori di piccole dimensioni, che confezionano 5-10 mila pezzi al mese, mentre i produttori più grandi (“Pervomajskaja Zaria”, “FOSP”, “Paninter”), il cui totale non supera tuttavia la decina di aziende, confezionano circa 50-70 mila pezzi ogni mese. Nel settore d’importazione anche nel 2004, secondo i dati disponibili, sarebbero continuati ad aumentare i volumi di tutte le tipologie di articoli. Secondo i dati del Comitato doganale di stato, l’import relativo al primo quadrimestre 2004 è aumentato rispetto allo stesso periodo di riferimento dell’anno precedente del 12,6% per quanto riguarda i tessuti di cotone e del 25,5% per la maglieria. La domanda di abbigliamento in Russia viene soddisfatta in maggioranza (60-80%) attraverso le merci importate, che giungono sul mercato attraverso canali diversi. Parte importante nel volume del mercato dell’abbigliamento viene occupata dalle merci prodotte in Cina (17%), Italia (7%), e Turchia (7%); Operatori presenti sul mercato • Attualmente sul mercato russo dell’abbigliamento i produttori più attivi sono quelli occidentali, le cui reti di distribuzione commerciale diretta sul territorio della Federazione sono in continuo ampliamento: Benetton, Мехх, Naf-Naf, Glenfield, In Wear/Matinique, Wolford, ecc. • L’abbigliamento dei brand sopraindicati è destinato soprattutto agli acquirenti di età compresa tra 18 e 35 anni, con il prezzo medio al dettaglio che oscilla da $45 a $60; • Il giro d’affari dei produttori occidentali sul mercato russo sta crescendo annualmente al ritmo del 4050%. I leader sul mercato dell’abbigliamento in Russia sono senza dubbio le ditte italiane: il fascino ed il valore aggiunto della moda italiana fanno da padrone anche in Russia, laddove Made in Italy è sinonimo di qualità (nei settori della maglieria, della pellicceria e della pelletteria le posizioni dei fornitori italiani sono di gran lunga le migliori). Nel corso degli ultimi anni anche i produttori nazionali hanno iniziato la loro lotta per crearsi una share di mercato presso l’acquirente russo; i brand locali di maggiore successo risultano attualmente “OGGI” (manifattura “Avgust” di San Pietroburgo), Kellermann e Zarina (manifattura “Krasnaja Zaria”, sempre di San Pietroburgo), Gintron e Kavalier (manifattura a Tver), Disegni, Isi, Bis (“Eldorado Group”), Gregory (manifattura a Mosca), “Paninter”, e FOSP. Analisi del consumo Potenzialità di acquisto Volumi di vendite in crescita del 2030% annuo con classe media russa che tende a spendere fra il 13% e il 17% del bilancio familiare nel settore Capacità potenziale del mercato ammontante a c.ca 30 miliardi di USD mentre il volume delle vendite ammonta a c.ca la metà • Rete distributiva ancora poco e mal sviluppata • Consumatori ancora poco “educati” all’acquisto Analisi del consumo Definizione della classe media In generale, possiamo ritenere che la classe media per il mercato dell’abbigliamento in Russia sia costituita da quanti abbiano redditi mensili che oscillano tra $400-500 e $1.000, questo vale soprattutto per Mosca, mentre nelle regioni la soglia del reddito medio è nettamente inferiore. Classe media superiore (reddito maggiore o uguale ai 700 USD /mese) Classe media inferiore Analisi del consumo Segmentazione delle vendite per classi di appartenenza Riferendoci alla segmentazione delle vendite sul mercato dell’abbigliamento di Mosca e San Pietroburgo, notiamo che nel vestiario diretto alla classe media inferiore, i produttori presenti risultano così suddivisi: • Produttori stranieri –10% • Produttori medi e picсoli locali – 20% • Grandi produttori local8 – 40% • Altri produttori russi – 30%. Per la classe media superiore, si osserva invece nell’offerta la seguente suddivisione per produttori: • Produttori stranieri – 60% • Produttori medi e piccoli di S.P. – 20% • Grandi produttori di S.P. – 10% • Altri produttori russi – 10% Analisi del consumo Settori trainanti: • Abbigliamento sportivo • Abbigliamento in jeans • Moda bambino • Abbigliamento intimo Analisi della domanda abbigliamento sportivo Il mercato dell’abbigliamento sportivo è uno dei settori del mercato dell’abbigliamento che si sviluppa con i ritmi maggiori, con una crescita del 30% annuo, con un valore di c.ca 1,2 miliardi di USD Fascia di prezzi bassa e qualità medio bassa: produttori del Sud-est asiatico (Cina, Corea del Sud) e della Turchia Fascia di prezzi e di qualità medio alta: Finlandia, Stati Uniti, tra questi ricordiamo le ditte Colmar, Helly Hansen, Nike, Reebok, Adidas, Luchta, MDS. I produttori nazionali occupano una propria nicchia sul mercato dell’abbigliamento sportivo, e la qualità degli articoli russi spesso risulta non inferiore a quella dell’import: grazie al fatto che le manifatture russe utilizzano tessuti ed accessori importati dai paesi in via di sviluppo, i loro prodotti possiedono prezzi molto competitivi. Abbigliamento sportivo Canali distributivi presenti Nel mercato russo dell’abbigliamento sportivo, operano punti vendita multimarca, che detengono circa il 50% del mercato • Sportmaster (con la quota principale) • Profi (10 negozi) • Pan Sportsman (10 negozi) • Mir Sporta (5 negozi) • Sportgrad (2 outlet a Mosca di articoli sportivi di qualità, con una superficie totale di 800 m2) • Epizentr • Intersport altri punti vendita monomarca, che costituiscono il 30% del mercato (come Adidas, Puma, Nike, Reebok, ecc) piccoli negozi ed i mercati, che contano per il restante 15-20%. Abbigliamento sportivo Analisi dei prezzi Di seguito riportiamo una serie di prezzi che riguardano l’abbigliamento sportivo di produzione russa e straniera all’ingrosso Vengono egualmente riportati i prezzi degli articoli d’importazione di categoria “lusso”, per una più completa informazione e comparazione del mercato: in relazione al marchio, il sovrapprezzo commerciale praticato sugli abiti sportivi nella vendita al dettaglio, può raggiungere in Russia anche il 40-60%. Abbigliamento sportivo Analisi dei prezzi Tab.1 - Gamma dei prezzi praticati per t-shirt, canottiere, e top donna prezzi in rubli ANALISI DEI PREZZI 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 minimo medio massimo Maglietta da Maglietta da Maglietta da Canotta da uomo donna bambino uomo Top da donna 1 Euro = 33,9 RUR Abbigliamento sportivo Analisi dei prezzi Tab. 2 - Gamma dei prezzi praticati per costumi da bagno donna, bambino, e uomo 800 700 600 500 400 300 200 100 0 Tab. 3 - Gamma dei prezzi praticati per pantaloni e short uomo, donna, e bambino minimo medio massimo Shorts da bambino Costume da bambina Costume da uomo/slip Costume Costume a Costume da uomo/ due pezzi intero shorts ANALISI DEI PREZZI prezzi in rubli prezzi in rubli ANALISI DEI PREZZI 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 minimo medio massimo a nn do vi rti po is o m on al uo nt vi Pa rti po is on al nt Pa na n no do bi x m au ba se vi Fu rti po is on o al m nt uo Pa a d ni ci a on nn al nt do Pa da ni ci no on bi al m nt ba Pa da ni ci on al nt Pa Abbigliamento sportivo Analisi dei prezzi Tab. 4 - Gamma dei prezzi praticati per giacche e simili, donna, uomo, e bambino ANALISI DEI PREZZI prezzi in rubli 2500 2000 minimo 1500 medio 1000 massimo 500 0 Giubbino uomo Salopette donna Giacca a vento bambino Giacca a Giacchino vento uomo/donna uomo/donna Jeanseria • • • • • Attualmente la domanda di jeans in Russia è in costante aumento, con l’altrettanto costante arrivo di nuovi produttori e grossisti; il volume annuo di questo settore del mercato dell’abbigliamento raggiunge i 100 milioni di paia. Dopo la crisi finanziaria del ‘98, il mercato russo (in cui gli articoli falsi possono contare anche fino al 90%), è cambiato di poco; la maggior parte dei jeans viene prodotta in Indonesia, Vietnam, Corea, Turchia, e Cina. In base alle differenziazioni di prezzo, il mercato degli abiti in jeans viene suddiviso nei seguenti segmenti: articoli di marca – da $200 a $300; articoli destinati ad una clientela giovane – da $50 a $150; articoli di media qualità - da $20 a $60. Nei mercati all’aperto, dove avviene in Russia una buona parte degli acquisti, si possono trovare tutti i tipi di marchio (spesso contraffatti), con prezzi che variano da $10 a $30. Si evidenzia sul mercato locale la prevalenza di merce di produzione cinese (prezzi all’ingrosso intorno ai 5$), turca e indonesiana, mentre sono pochissime le case produttrici russe in grado di confezionare jeans di buona qualità. I produttori turchi che utilizzano tessuti di qualità superiore rispetto agli altri produttori di questo segmento, occupano gran parte del mercato di fascia medio bassa (con prezzo medio all’ingrosso sui 9-12$). Jeanseria • Il settore dell’abbigliamento jeans a prezzo elevato nel mercato russo, è occupato dai leader mondiali più conosciuti, come Big Star, Pioneer Jeans, Mustang, Levi Strauss, Gin Tonic, Pierre Cardin, Andy Jllien, Lee, Wrangler, e così via. • I prezzi all’ingrosso per i jeans prodotti in Germania, Belgio, Ungheria e Polonia variano da $18 a $60 a seconda del marchio, della qualità del tessuto, e del luogo d’acquisto dei componenti. • Spesso i prodotti di marca presenti sul mercato russo, per esempio i jeans americani, non vengono prodotti negli Stati Uniti o in Italia, ma nel sud-est asiatico; ciò, pur non pregiudicando la qualità del prodotto (né i materiali né la loro presentazione risulta inferiore agli originali prodotti nei paesi industrializzati), consente di proporre prezzi significativamente più bassi (i modelli sono gli stessi, ma gli accessori utilizzati [fili, etichette] sono più semplici e perciò più a buon mercato). • Il costo di tale tipo di prodotti nei negozi specializzati varia da 1.100 fino a 2.700 rubli; si tratta di ditte conosciute che costituiscono le proprie filiali nelle regioni in cui i costi di produzione sono più bassi, oppure la qualità del lavoro dei partner risulta maggiore (per esempio, la collezione jeans “V. Iudashkin” viene prodotta in Italia). Moda bambino • Attualmente si contano a Mosca più di 100 negozi specializzati in abbigliamento bambino e prè-maman; il famoso “Detskij Mir” resta una delle catene di negozi più forti in questo settore, mentre tra quelli di più recente costituzione ci sono le catene specializzate Mothercare, Kenguru, Magli, e Svit Mama. • Tra i fattori che più hanno peso nella scelta di una merce piuttosto che di un’altra in questo settore di abbigliamento, è per il 45% degli intervistati la nazione di produzione, e per il 36% la popolarità del marchio; la maggior parte dei clienti di questi negozi (70%) percepisce poi un reddito mensile di circa $500 pro-capite nel nucleo familiare. • La specificità, ed allo stesso tempo il paradosso, del mercato dell’abbigliamento per bambino in Russia consiste nel fatto che mentre gli adulti sono pronti a spendere per il proprio vestiario anche $1.000, per la propria prole non appaiono normalmente disposti a spendere cifre superiori ai $100; moltissime sono poi le famiglie che disdegnano i marchi Ferre, Versace, Brooksfield e Monnalisa, per recarsi in negozi considerati di livello più democratico, come Mexx, Benetton, e Tati. • Gli analisti di mercato ritengono comunque che la moda bambino sia ancora indietro, quanto a sviluppo, rispetto a quella per gli adulti; in confronto agli europei, i russi spendono in media dalle 3 alle 10 volte di meno, con poca differenza a livello dei diversi ceti sociali. Abbigliamento intimo • Oggi il mercato dell’intimo in Russia si sta sviluppando in modo dinamico: vengono aperti nuovi negozi, e fanno la loro comparsa nuovi marchi. Si contano a Mosca non meno di una decina di catene specializzate in intimo. • Le vendite del settore nella sola città a Mosca oscillino da 50 sino a 150 milioni di dollari. • Si osserva una tendenza generale sul mercato dell’intimo femminile: un costante aumento del prezzo medio dell’articolo. Abbigliamento intimo Caratteristiche della domanda • Si osserva inoltre una preferenza per l’acquisto di prodotti in fibra naturale, mentre sempre minore è la richiesta per il sintetico. • L’offerta supera la domanda, e sul mercato viene a prendere maggior rilievo il segmento d’èlite. I clienti pongono attenzione al brand, cambia la concezione dell’intimo da semplice accessorio ad indumento a cui viene assegnata grande importanza: è per questo che il segmento d’èlite si sviluppa in modo così dinamico, soprattutto nelle grandi città. • Sicuramente possiamo annoverare tra i segmenti non ancora completamente colmati, quello dell’intimo di buona qualità ma appartenente ad una categoria di prezzo media. •L’Italia può trovare quindi un proprio sbocco in questa nicchia, fornendo all’acquirente un articolo di ottima qualità, ma allo stesso tempo non così costoso come l’intimo francese Abbigliamento intimo Analisi dell’offerta Sul mercato russo sono presenti praticamente tutti i marchi mondiali più famosi, a cui si aggiungono i modelli polacchi e spagnoli meno conosciuti. Per quanto riguarda la produzione locale, va citata l’azienda bielorussa “Milaviza”, che nell’ultimo periodo si è fatta strada in questo settore, inserendo nella propria collezione due nuove linee Principali paesi produttori: la Francia, la Germania e l’Italia. La produzione francese è tipica per bellezza dei disegni, comodità dei modelli, alta qualità, e costo elevato. La produzione tedesca viene considerata buona dal punto di vista qualitativo, ma presenta carenze nel campo del design, molto conservativo e semplice. I colori tradizionali sono il nero e il bianco, con variazioni di rosa o celeste. I prezzi medi sono inferiori rispetto alla produzione francese; alcuni brand famosi sul mercato russo sono Triumph e Felina, che hanno conquistato la fiducia dell’acquirente russo. E’ un tipo di intimo popolare in Russia per l’uso quotidiano, principalmente tra le donne che apprezzano l’affidabilità ed il comfort. L’Italia in generale viene considerata come il paese esportatore di marchi di moda. Le aziende che commerciano il segmento medio della produzione sono soddisfatte dall’intimo di produzione italiana, e lo ritengono leader nel settore. Tuttavia nel segmento superiore del mercato dell’intimo, l’Italia resta indietro rispetto alla Francia e alla Germania. Abbigliamento intimo Analisi dell’offerta e prezzi di riferimento Brand maggiormente conosciuti sul mercato russo : DIKAJA ORKHIDEJA BJUSTE ESTEL ADONI GIAMILKO ANGELIKA CHEREMUSHKI MILAVIZA PAPILLON WONDERBRA LOVABLE DIM KOKON WOMEN’SECRET INTIMISSIMI YAMAMAY LILLY LORMAR PLAYTEX TRIUMPH FELINA I prezzi dell’intimo sul mercato russo variano dai 50 sino ai 2.000 rubli. Questo differenziale tra il prezzo minimo e quello massimo si spiega prima di tutto con il posizionamento del prodotto sul mercato mondiale. Quelli della classe di lusso, infatti, possono arrivare a costare anche più di $500, nel caso di modelli prodotti in numero ristretto; se invece parliamo di modelli commerciali di marchi famose, si parte allora da $100. Formazione del mercato Analisi delle importazioni Codice 61 –indumenti ed accessori di abbigliamento a maglia Per tutti i sottocodici in esame il trend delle importazioni della Russia dal resto del mondo si è rilevato positivo nel triennio 2002-2004, soprattutto per quanto riguarda l’anno 2003. INSERIRE IL VALORE DEL MERCATO I maggiori paesi esportatori verso la Russia per questo codice e i suoi sottocodici sono generalmente la Cina, l’Italia, la Turchia, la Polonia, la Germania, la Francia e l’Indonesia. In generale l’Italia ha avuto delle performance altalenanti rispetto al totale delle importazioni russe, registrando in alcuni casi anche un calo nel 2004 rispetto al 2003 e 2002. Ottima performance dell’Italia per il sottocodice 6115 (collant, calze, calzini e simili) che si è attestata anche sopra la Cina con uno share del mercato del 35% Formazione del mercato Analisi delle importazioni Codice 62 – indumenti ed accessori di abbigliamento diversi da quelli a maglia Per tutti i sottocodici in esame il trend delle importazioni della Russia dal resto del mondo si è rilevato positivo nel triennio 2002-2004, soprattutto per quanto riguarda l’anno 2003. I maggiori paesi esportatori verso la Russia per questo codice e i suoi sottocodici sono decisamente la Cina, la Turchia, l’Italia e la Germania. In alcuni casi (codici 6201/02 cappotti, giacconi e giubbotti codici e codici 6203/04 la quota di mercato detenuta dalla Cina raggiunge o supera il 50% del totale). In generale l’Italia ha avuto delle performance in crescita nel triennio 2002-2004. Non certo brillante la performance dell’Italia per il sottocodice 6208 (abbigliamento intimo femminile) che ha visto un brusco crollo nei valori realizzati tra il 2002 e 2003 da 2,5 mio USD a poco meno di 500 USD. Buone invece le esportazioni italiane di tute e accessori da sci, posizionandosi al terzo posto dopo Cina e Finlandia. Formazione del mercato Analisi delle importazioni Codice 4203 – indumenti ed accessori di abbigliamento in cuoio o pelli Il mercato complessivo delle importazioni per questo tipo di articoli nel 2004 era quantificato in c.ca 42 milioni di USD e nell’anno precedente in più di 44 milioni. Si è verificata quindi una contrazione nei volumi pari a 2 milioni di USD La Cina nel 2004 rappresentava quasi il 51% dell’import russo, con dei volumi di 21 milioni di dollari, mentre la Turchia, con 10,7 milioni di dollari, occupa la seconda posizione con il 25,5%. Segue l’Italia, con una percentuale nettamente inferiore, e non superiore al 7%. Anche negli anni precedenti questi tre paesi rappresentavano i principali esportatori verso la Russia. Le importazioni provenienti dall’Italia hanno registrato una flessione tra il 2002 e il 2003, e nel 2004 il calo è stato ancora più significativo. Nel triennio si è infatti passati da 3,8 milioni di dollari nel 2002 a meno di 3 milioni nel 2004. Formazione del mercato Analisi delle importazioni Codice 4303 – indumenti ed accessori di abbigliamento in pelliccia Le importazioni di articoli di pellicceria hanno registrato un forte aumento nel triennio, ed in modo particolare fra il 2003 e il 2004, quando da poco meno di 18 milioni sono passate a 22,8 milioni, nonostante una riduzione delle quantità, da 390.945 kg a 257.333 kg. Tra i principali esportatori verso la Russia rientrano Turchia (51% nel 2004), l’Italia in seconda posizione con il 16%, e poi Grecia e Cina. Sorprendentemente, quest’ultimo paese nel 2004 non ha occupato un peso così rilevante nelle importazioni globali, come avviene solitamente in altri comparti del settore dell’abbigliamento. Negli anni precedenti, infatti, la Cina poteva vantare volumi export decisamente più significativi, molto vicini a quelli italiani nel 2002 e addirittura superiori nel 2003. Come visto in precedenza, l’Italia è un player significativo tra gli esportatori verso la Russia: nel 2002 ha esportato articoli per un controvalore di poco inferiore ai 3 milioni di dollari, nel 2003 si è registrato un calo, poi però puntualmente recuperato nel 2004, anno in cui si è registrato un picco di 3,6 milioni di dollari. Regime doganale e rapporto con le dogane Ultima riforma del Codice Doganale russo entrata in vigore il 1 gennaio 2004 • licenza di controllo doganale non più necessaria, basta la semplice iscrizione ad un registro • velocizzazione dei tempi di sdoganamento da 10 a 3 giorni; • procedure di sdoganamento sommario per importatori abituali • sede dello sdoganamento (in qualsiasi locazione degli uffici competenti e non solo dove ha sede l’interessato allo sdoganamento) • deposito temporaneo non più a discrezione delle autorità doganali • agevolazioni nelle dichiarazioni doganali • Regimi doganali codificati in ordinario, economico, di chiusura o speciale • Istituzione di un magazzino doganale • Procedure doganali semplificate • Pagamenti dei diritti doganali sia in rubli che in valuta • Controllo del valore doganale • Protezione dei diritti di proprietà intellettuale • Responsabilità delle autorità doganali Struttura tariffaria dei dazi: 5% 10% 15% 20% Da versare all’atto dell’importazione sul territorio della FR • IVA • tassa doganale per la formalizzazione dei documenti • dazi di importazione • accisa (imposta di fabbricazione) Struttura dei dazi per settore Per quanto riguarda in particolare l’import di abbigliamente nel territorio della Federazione russa, non sono presenti normative speciali. Riportiamo di seguito il prospetto delle tariffe doganali applicate, ricordando che i diritti doganali (dazi), vengono riscossi al momento dell’importazione dalle autorità preposte (Tamozhnaya Administratsiya), e sono commisurate ai seguenti tassi: codice % codice % codice % 6101 20 6115 15 6212 20 6102 20 6116 15 6213 20 6103 20 6201 20 6214 20 6104 20 6202 20 6215 20 6105 20 6203 20 6216 20 6106 20 6204 20 4203 20 6107 20 6205 20 4303 20 6108 20 6206 20 6109 20 6207 20 6110 20 6208 20 6111 20 6209 20 6112 20 6211 20 6115 = calze e cazini a maglia, 6116 = guanti e muffole a maglia Etichettatura Etichettatura Per quanto riguarda invece l’etichettatura, con lo scopo di rafforzare i controlli per la garanzia della qualità e la sicurezza dell’utilizzo di merce importata (di genere non alimentare) sul territorio della Federazione Russa, lo stato ha deliberato, a partire dal 1mo luglio 1998, il divieto della vendita di merci importate, di genere non alimentare, prive di etichetta informativa in lingua russa. L’etichetta informativa delle merci di genere non alimentare, tenendo conto delle loro caratteristiche, dovrà contenere le seguenti notizie in lingua russa: – Nominativo della merce; – Nome del paese e dell’azienda produttori (il nome dell’azienda può essere scritto con le lettere dell’alfabeto latino); – Destinazione (sfera di utilizzo), principali proprietà e caratteristiche; – Altre notizie riguardanti la merce in corrispondenza con quanto disposto dalla legislazione della Federazione Russa, e dagli standard di stato per ogni singolo tipo di articolo di genere non alimentare, oltre che dalle regole prescritte per la loro vendita. Le suddette informazioni dovranno essere posizionate o sull’imballaggio o sull’etichetta della merce, esposte nella documentazione tecnica, e allegate alla merce. Certificazione obbligatoria delle merci a) per singolo lotto di prodotto b) per serie di modelli di prodotto con validità triennale per singolo lotto di prodotto: • copia della fattura di vendita o proforma • descrizione tecnica della merce facente parte del lotto di spedizione • elenco e risultati delle prove tecniche a cui sono stati sottoposti i prodotti • cataloghi e manuali d’uso dei prodotti • codice doganale russo dei prodotti • eventuale copia della certificazione ISO 9000 • numero e riferimento del contratto di fornitura per serie di modelli di prodotto • gli stessi documenti previsti per il lotto singolo ed inoltre • l’Ente di certificazione può richiedere altra documentazione supplementare • l’invio dei campioni sui quali effettuare le prove • una visita ispettiva in azienda per verificare il processo produttivo e l’organizzazione aziendale Tempi: 20 giorni lavorativi dalla presentazione della documentazione Costi: variabili Registrazione e protezione dei marchi industriali e dei brevetti Principali accordi internazionali a cui la Russia aderisce • • Convenzione di Parigi (1893) Accordo di Madrid sulla Registrazione Internazionale dei Marchi (1891) Legislazione nazionale russa in materia di diritti d’autore e proprietà intellettuale • La Legge sui Brevetti (1992) • Legge sui Marchi commerciali di servizi e le denominazioni di origine controllata (1992) • Legge sui diritti d’autore e diritti afferenti (1993) • Legge sulla protezione legale dei programmi informatici e database (1992) • Legge sulla protezione integrale delle topografie e dei circuiti integrati (1992) Enti per la registrazione dei marchi • ROSPATENT (FIPS) Berezhkovskaja nab. 30, ed. 1 123995 Mosca Tel. 007/095/2406015, Fax 007/095/2406138 www.fips.ru • SOJUZPATENT Mjasnitskaja ul., 5 Tel. 007/095/9251661, Fax 007/095/9249540 www.sojuzpatent.com Canali di distribuzione aspetti generali • Negli anni recenti il commercio al dettaglio in Russia ha evidenziato un aumento stabile e sostenuto: il settore è stato caratterizzato da una crescita degli investimenti e dei redditi disponibili della popolazione, che si sono tradotti, questi ultimi, nell’aumento della domanda di ogni genere di beni di consumo. • Dal 2000 ad oggi, il giro d’affari della distribuzione al dettaglio in Russia è cresciuto al ritmo del 9% l’anno.Nel complesso, la rete di distribuzione al dettaglio in Russia resta meno efficiente di quella esistente nei paesi occidentali. Gli outlet self-service sono la minoranza, specialmente nelle regioni, ed il trattamento od i servizi offerti ai consumatori sono in questi casi spesso rudi, nella migliore tradizione sovietica. Il governo di Mosca ha permesso l’apertura di nuovi centri commerciali presso edifici ex-industriali riconvertiti e ristrutturati. • Come risultato di questa politica, la share della grande distribuzione nel distretto amministrativo centrale di Mosca dovrebbe passare entro il 2020 dal 15 al 24%. Il distretto avrà soltanto il 3% delle nuove strutture, mentre quelli del nord-est, del nord, del sud, del sud-est, e dell’ovest, ne conteranno il 12-17%. Grandi centri apriranno anche presso alcune stazioni della metropolitana, come Savyolovskaya, Rizhskaya, Paveletskaya, ed altre. Canali di distribuzione costi immobiliari • • • Generalmente i canoni di affitto all’interno dei centri commerciali nel 2004 sono rimasti invariati, o sono in certi casi anche scesi fino al 15%, mentre gli affitti sono invece aumentati per quella tipologia che viene denominata “street retail”, e che ha visto un aumento dei locali del 23%. L’affitto medio in uno dei 12 migliori grandi centri commerciali nel 2004 è stato di $1.600/mq. (IVA esclusa), mentre il canone in una delle prestigiose vie del centro, quale la Tverskaya, è risultato di $4.500-5.000/mq. (IVA esclusa). Nei centri commerciali della zona centrale di Mosca gli affitti variano da $800 (per quelli di tipo ex sovietico) a $3.700/mq. Sempre secondo gli esperti, nelle zone più periferiche mancherebbero, invece, piccoli spazi da 50 a 150 mq. dotati di ingresso autonomo, ed è per questo motivo che i prezzi per tale tipologia di spazio, anche nei nuovi quartieri, partono dai $2.000/mq. L’incidenza dei costi di affitto per i grandi supermercati è in media pari al 4-5% dei profitti, mentre per i negozi di calzature ed abbigliamento è del 15-20%, fino a superare il 20% per quelli che commercializzano i beni di lusso, è da considerare l’opzione dell’acquisto; solitamente, la convenienza ad acquistare è però evidente soltanto al momento della costruzione ex novo, e l’offerta tende a riguardare ampie metrature. Ad esempio, nel 2004 sono stati venduti per $1.000/mq. spazi situati nei quartieri popolari periferici, a $1.5002.000 quelli presso i confini con il centro e nei corsi principali di Mosca, mentre gli spazi nelle arterie più prestigiose, ad esempio Tverskaya e Kutusovsky, hanno però raggiunto anche i $35.000/mq. Centri commerciali aperti nel 2004 Nome del centro commerciale Superficie totale in mq. Mega 2 270 000 L-153 (in cui si trova Auchan, di 20,000 mq) 90 000 Vey-Park (in cui si trova Mosmart 3, 14000 mq.) 70 000 Ekaterinovka 68 000 Ramstore-City 47 000 Avenue 5 45 000 TZ Cheremushki 43 000 BUM 31 000 Mosmart 2 27 000 Aleksandrland 19 700 Auchan 16 000 Dream House 13 000 TOZ Novinskij 31 10 200 TZ Solnecnij Raj 11 700 Vesna 12 300 Ampliamento Mega 1 9 500 Tobtim 7 400 I progetti più importanti che vedranno la luce nel corso di quest’anno saranno: “RIO” (di circa 92 mila mq.), “Evropark” (di 86 mila mq.), “RetailPark” (38 mila mq.), due centri “Real” (di 34 e 35 mila mq.), e “Galereja Moskvorece” (di 30 mila mq.). In tutti questi centri commerciali, praticamente cloni di altri già esistenti, sono previsti negozi dedicati alla vendita di Canali di vendita nel mercato russo • Assistiamo alla fioritura in tutte le grandi città della Federazione Russa di nuovi spazi commerciali con superfici molto estese, con una struttura che prevede accanto al grande ipermercato di generi alimentari, la presenza di altri punti vendita, negozi monomarca o multimarca, e servizi di ogni tipo, dalla ristorazione alla banca, agenzia di viaggio o farmacia, in pieno stile occidentale. Altri due tipi di canale di vendita, chiaramente ripresi dal modello occidentale, si rivelano la boutique e il franchising. • Per quanto riguarda la boutique, sia a Mosca che a San Pietroburgo, come per i centri commerciali, c’è stata una vera e propria fioritura; in tutte le vie principali vengono collocate le insegne della maggior parte dei nomi della moda internazionale. Il franchising non si rivela tanto diverso dai primi due canali di vendita, è diffuso nella Federazione Russa nel settore dell’abbigliamento così come in quello della cosmetica e simile. Va rilevato che non sono solo i marchi stranieri (tra cui possiamo citare Benetton, Zara, Mango, Mexx, Naf Naf, Hugo Boss, Sisley e molte altre) ad utilizzare questo tipo di canale, ma anche quelli russi, come Oggi, Sportmaster, e Zhinsovaja Simfonja. La posizione di questi outlet è solitamente nel centro della città (ben il 50%) o in strade importanti. • Mercati rionali: vendita di articoli di produzione turca o cinese. • Il grande magazzino di tipo ex-sovietico, noto in russo come univermag, un tipo di canale di vendita che rispecchia in pieno la concezione di distribuzione commerciale sovietica. Pubblicità e marketing riviste di settore Testata Costo indicativo dell’inserzione pubblicitaria (US$) Harper’s Bazaar 3.800-30.000 Cosmopolitan 5.800 – 41.800 Vogue 5.600-42.000 Elle 6.000-42.400 She 3.450-19.000 Apriori 3.300-15.500 Glamour 11.000 Burda 2.970-13.000 Marie Claire 430-14.000 Industria Modi 165-3.850 Beauty 1.325-15.000 Arnold Magazine 3.300 - 15.500 L’Officiel 1.800 – 10.000 Concept Style 3.800 – 18.200 Mini 3.300 – 6.000 Moya Moda 50 – 3.000 Domovoi 600 – 18.100 Modnij Magazin 133 – 3.400