Istituto nazionale per il Commercio Estero
IL MERCATO DELL’ABBIGLIAMENTO
IN FEDERAZIONE RUSSA
Studio effettuato in collaborazione con
3INT CONSULTING
ANALISI E TENDENZE DEL
MERCATO
Profilo del mercato
Le molte triangolazioni e le importazioni nell’ombra rendono difficile
valutare il mercato russo dell’abbigliamento e degli accessori, che le
quantificazioni delle agenzie di consulting e degli esperti fanno
comunque variare tra gli estremi di 10 e 30 miliardi di dollari all’anno; in
ogni caso tutti concordano nel ritenere che il segmento degli articoli di
prezzo “medio” conti per il 70%, mentre i brand di lusso non varrebbero
più del 3% del mercato.
Nel corso degli ultimi due anni il volume della produzione destinata alla
classe media (categoria di prezzo $30-150) è aumentato del 10-15%
all’anno, mentre il volume d’affari delle manifatture che si dirigono
invece alle classi agiate, anche del 30-40%.
Nonostante una riduzione della sua quota nel volume delle vendite dal
66,7% nel 2002 al 64,6% nel 2003, il settore dell’abbigliamento rimane il
più importante per l’industria leggera russa.
Analisi della concorrenza
Produzione locale
La produzione russa di
abbigliamento appartiene al gruppo
di settori industriali in cui i rapidi
incrementi della domanda non sono
sfociati in alcun apprezzabile
aumento della produttività; e la
crescita della produzione, qualora si
sia verificata, non è risultata
connessa a miglioramenti della
performance.
Arretramento intorno al 3-4% annuo
• mancanza di risorse
disponibili per gli
investimenti
• incapacità del
management di
ristrutturare il business
durante condizioni di
mercato
relativamente
favorevoli
• concorrenza di
prodotti di
importazione
Produzione locale vs. importazioni
In generale l’industria dell’abbigliamento russa è rappresentata
da produttori di piccole dimensioni, che confezionano 5-10 mila
pezzi al mese, mentre i produttori più grandi (“Pervomajskaja
Zaria”, “FOSP”, “Paninter”), il cui totale non supera tuttavia la
decina di aziende, confezionano circa 50-70 mila pezzi ogni
mese.
Nel settore d’importazione anche nel 2004, secondo i dati
disponibili, sarebbero continuati ad aumentare i volumi di tutte
le tipologie di articoli.
Secondo i dati del Comitato doganale di stato, l’import
relativo al primo quadrimestre 2004 è aumentato rispetto allo
stesso periodo di riferimento dell’anno precedente del 12,6%
per quanto riguarda i tessuti di cotone e del 25,5% per la
maglieria.
La domanda di abbigliamento in Russia viene
soddisfatta in maggioranza (60-80%) attraverso
le merci importate, che giungono sul mercato
attraverso canali diversi.
Parte importante nel volume del mercato dell’abbigliamento viene
occupata dalle merci prodotte in Cina (17%), Italia (7%), e Turchia
(7%);
Operatori presenti sul mercato
• Attualmente sul mercato russo dell’abbigliamento i
produttori più attivi sono quelli occidentali, le cui reti
di distribuzione commerciale diretta sul territorio
della Federazione sono in continuo ampliamento:
Benetton, Мехх, Naf-Naf, Glenfield, In
Wear/Matinique, Wolford, ecc.
• L’abbigliamento dei brand sopraindicati è
destinato soprattutto agli acquirenti di età
compresa tra 18 e 35 anni, con il prezzo medio al
dettaglio che oscilla da $45 a $60;
• Il giro d’affari dei produttori occidentali sul mercato
russo sta crescendo annualmente al ritmo del 4050%.
I leader sul mercato dell’abbigliamento in Russia sono
senza dubbio le ditte italiane: il fascino ed il valore
aggiunto della moda italiana fanno da padrone
anche in Russia, laddove Made in Italy è sinonimo di
qualità (nei settori della maglieria, della pellicceria e
della pelletteria le posizioni dei fornitori italiani sono di
gran lunga le migliori).
Nel corso degli ultimi anni anche i produttori
nazionali hanno iniziato la loro lotta per crearsi una
share di mercato presso l’acquirente russo; i brand
locali di maggiore successo risultano attualmente
“OGGI” (manifattura “Avgust” di San Pietroburgo),
Kellermann e Zarina (manifattura “Krasnaja Zaria”,
sempre di San Pietroburgo), Gintron e Kavalier
(manifattura a Tver), Disegni, Isi, Bis (“Eldorado
Group”), Gregory (manifattura a Mosca), “Paninter”,
e FOSP.
Analisi del consumo
Potenzialità di acquisto
Volumi di vendite
in crescita del 2030% annuo con
classe media
russa che tende a
spendere fra il
13% e il 17% del
bilancio familiare
nel settore
Capacità
potenziale del
mercato
ammontante a
c.ca 30 miliardi di
USD mentre il
volume delle
vendite ammonta a
c.ca la metà
• Rete distributiva ancora
poco e mal sviluppata
• Consumatori ancora
poco “educati”
all’acquisto
Analisi del consumo
Definizione della classe media
In generale, possiamo ritenere
che la classe media per il
mercato dell’abbigliamento in
Russia sia costituita da quanti
abbiano redditi mensili che
oscillano tra $400-500 e $1.000,
questo vale soprattutto per
Mosca, mentre nelle regioni la
soglia del reddito medio è
nettamente inferiore.
Classe media
superiore
(reddito
maggiore o
uguale ai 700
USD /mese)
Classe media inferiore
Analisi del consumo
Segmentazione delle vendite per classi di
appartenenza
Riferendoci alla segmentazione delle vendite sul mercato
dell’abbigliamento di Mosca e San Pietroburgo, notiamo che nel
vestiario diretto alla classe media inferiore, i produttori presenti
risultano così suddivisi:
• Produttori stranieri –10%
• Produttori medi e picсoli locali – 20%
• Grandi produttori local8 – 40%
• Altri produttori russi – 30%.
Per la classe media superiore, si osserva invece nell’offerta la
seguente suddivisione per produttori:
• Produttori stranieri – 60%
• Produttori medi e piccoli di S.P. – 20%
• Grandi produttori di S.P. – 10%
• Altri produttori russi – 10%
Analisi del consumo
Settori trainanti:
• Abbigliamento sportivo
• Abbigliamento in jeans
• Moda bambino
• Abbigliamento intimo
Analisi della domanda
abbigliamento sportivo
Il mercato dell’abbigliamento sportivo è uno dei settori del
mercato dell’abbigliamento che si sviluppa con i ritmi maggiori,
con una crescita del 30% annuo, con un valore di c.ca 1,2
miliardi di USD
Fascia di prezzi bassa e qualità medio
bassa: produttori del Sud-est asiatico
(Cina, Corea del Sud) e della Turchia
Fascia di prezzi e di qualità medio alta:
Finlandia, Stati Uniti, tra questi ricordiamo le
ditte Colmar, Helly Hansen, Nike, Reebok,
Adidas, Luchta, MDS.
I produttori nazionali occupano una propria nicchia sul
mercato dell’abbigliamento sportivo, e la qualità degli
articoli russi spesso risulta non inferiore a quella dell’import:
grazie al fatto che le manifatture russe utilizzano tessuti ed
accessori importati dai paesi in via di sviluppo, i loro prodotti
possiedono prezzi molto competitivi.
Abbigliamento sportivo
Canali distributivi presenti
Nel mercato russo dell’abbigliamento sportivo, operano punti vendita multimarca,
che detengono circa il 50% del mercato
• Sportmaster (con la quota principale)
• Profi (10 negozi)
• Pan Sportsman (10 negozi)
• Mir Sporta (5 negozi)
• Sportgrad (2 outlet a Mosca di articoli sportivi di qualità, con una
superficie totale di 800 m2)
• Epizentr
• Intersport
altri punti vendita monomarca, che costituiscono il 30% del mercato (come
Adidas, Puma, Nike, Reebok, ecc)
piccoli negozi ed i mercati, che contano per il restante 15-20%.
Abbigliamento sportivo
Analisi dei prezzi
Di seguito riportiamo una serie di prezzi che riguardano
l’abbigliamento sportivo di produzione russa e straniera all’ingrosso
Vengono egualmente riportati i prezzi degli articoli d’importazione
di categoria “lusso”, per una più completa informazione e
comparazione del mercato: in relazione al marchio, il
sovrapprezzo commerciale praticato sugli abiti sportivi nella
vendita al dettaglio, può raggiungere in Russia anche il 40-60%.
Abbigliamento sportivo
Analisi dei prezzi
Tab.1 - Gamma dei prezzi praticati per t-shirt,
canottiere, e top donna
prezzi in rubli
ANALISI DEI PREZZI
500
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
minimo
medio
massimo
Maglietta da Maglietta da Maglietta da Canotta da
uomo
donna
bambino
uomo
Top da
donna
1 Euro = 33,9 RUR
Abbigliamento sportivo
Analisi dei prezzi
Tab. 2 - Gamma dei prezzi praticati per
costumi da bagno donna, bambino, e
uomo
800
700
600
500
400
300
200
100
0
Tab. 3 - Gamma dei prezzi praticati per
pantaloni e
short uomo, donna, e bambino
minimo
medio
massimo
Shorts da
bambino
Costume
da
bambina
Costume
da
uomo/slip
Costume Costume a Costume
da uomo/ due pezzi
intero
shorts
ANALISI DEI PREZZI
prezzi in rubli
prezzi in rubli
ANALISI DEI PREZZI
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
minimo
medio
massimo
a
nn
do
vi
rti
po
is
o
m
on
al
uo
nt
vi
Pa
rti
po
is
on
al
nt
Pa
na
n
no
do
bi
x
m
au
ba
se
vi
Fu
rti
po
is
on
o
al
m
nt
uo
Pa
a
d
ni
ci
a
on
nn
al
nt
do
Pa
da
ni
ci
no
on
bi
al
m
nt
ba
Pa
da
ni
ci
on
al
nt
Pa
Abbigliamento sportivo
Analisi dei prezzi
Tab. 4 - Gamma dei prezzi praticati per
giacche e simili, donna, uomo, e bambino
ANALISI DEI PREZZI
prezzi in rubli
2500
2000
minimo
1500
medio
1000
massimo
500
0
Giubbino
uomo
Salopette
donna
Giacca a
vento
bambino
Giacca a
Giacchino
vento
uomo/donna
uomo/donna
Jeanseria
•
•
•
•
•
Attualmente la domanda di jeans in Russia è in costante aumento, con
l’altrettanto costante arrivo di nuovi produttori e grossisti; il volume annuo di
questo settore del mercato dell’abbigliamento raggiunge i 100 milioni di
paia.
Dopo la crisi finanziaria del ‘98, il mercato russo (in cui gli articoli falsi possono
contare anche fino al 90%), è cambiato di poco; la maggior parte dei jeans
viene prodotta in Indonesia, Vietnam, Corea, Turchia, e Cina.
In base alle differenziazioni di prezzo, il mercato degli abiti in jeans viene
suddiviso nei seguenti segmenti:
articoli di marca – da $200 a $300;
articoli destinati ad una clientela giovane – da $50 a $150;
articoli di media qualità - da $20 a $60.
Nei mercati all’aperto, dove avviene in Russia una buona parte degli acquisti,
si possono trovare tutti i tipi di marchio (spesso contraffatti), con prezzi che
variano da $10 a $30.
Si evidenzia sul mercato locale la prevalenza di merce di produzione cinese
(prezzi all’ingrosso intorno ai 5$), turca e indonesiana, mentre sono pochissime
le case produttrici russe in grado di confezionare jeans di buona qualità. I
produttori turchi che utilizzano tessuti di qualità superiore rispetto agli altri
produttori di questo segmento, occupano gran parte del mercato di fascia
medio bassa (con prezzo medio all’ingrosso sui 9-12$).
Jeanseria
• Il settore dell’abbigliamento jeans a prezzo elevato nel mercato
russo, è occupato dai leader mondiali più conosciuti, come Big Star,
Pioneer Jeans, Mustang, Levi Strauss, Gin Tonic, Pierre Cardin, Andy
Jllien, Lee, Wrangler, e così via.
• I prezzi all’ingrosso per i jeans prodotti in Germania, Belgio, Ungheria
e Polonia variano da $18 a $60 a seconda del marchio, della qualità
del tessuto, e del luogo d’acquisto dei componenti.
• Spesso i prodotti di marca presenti sul mercato russo, per esempio i
jeans americani, non vengono prodotti negli Stati Uniti o in Italia, ma
nel sud-est asiatico; ciò, pur non pregiudicando la qualità del
prodotto (né i materiali né la loro presentazione risulta inferiore agli
originali prodotti nei paesi industrializzati), consente di proporre prezzi
significativamente più bassi (i modelli sono gli stessi, ma gli accessori
utilizzati [fili, etichette] sono più semplici e perciò più a buon
mercato).
• Il costo di tale tipo di prodotti nei negozi specializzati varia da 1.100
fino a 2.700 rubli; si tratta di ditte conosciute che costituiscono le
proprie filiali nelle regioni in cui i costi di produzione sono più bassi,
oppure la qualità del lavoro dei partner risulta maggiore (per
esempio, la collezione jeans “V. Iudashkin” viene prodotta in Italia).
Moda bambino
• Attualmente si contano a Mosca più di 100 negozi specializzati in
abbigliamento bambino e prè-maman; il famoso “Detskij Mir” resta
una delle catene di negozi più forti in questo settore, mentre tra
quelli di più recente costituzione ci sono le catene specializzate
Mothercare, Kenguru, Magli, e Svit Mama.
• Tra i fattori che più hanno peso nella scelta di una merce piuttosto
che di un’altra in questo settore di abbigliamento, è per il 45% degli
intervistati la nazione di produzione, e per il 36% la popolarità del
marchio; la maggior parte dei clienti di questi negozi (70%)
percepisce poi un reddito mensile di circa $500 pro-capite nel
nucleo familiare.
• La specificità, ed allo stesso tempo il paradosso, del mercato
dell’abbigliamento per bambino in Russia consiste nel fatto che
mentre gli adulti sono pronti a spendere per il proprio vestiario anche
$1.000, per la propria prole non appaiono normalmente disposti a
spendere cifre superiori ai $100; moltissime sono poi le famiglie che
disdegnano i marchi Ferre, Versace, Brooksfield e Monnalisa, per
recarsi in negozi considerati di livello più democratico, come Mexx,
Benetton, e Tati.
• Gli analisti di mercato ritengono comunque che la moda bambino
sia ancora indietro, quanto a sviluppo, rispetto a quella per gli adulti;
in confronto agli europei, i russi spendono in media dalle 3 alle 10
volte di meno, con poca differenza a livello dei diversi ceti sociali.
Abbigliamento intimo
• Oggi il mercato dell’intimo in Russia si sta
sviluppando in modo dinamico: vengono
aperti nuovi negozi, e fanno la loro
comparsa nuovi marchi. Si contano a
Mosca non meno di una decina di catene
specializzate in intimo.
• Le vendite del settore nella sola città a
Mosca oscillino da 50 sino a 150 milioni di
dollari.
• Si osserva una tendenza generale sul
mercato dell’intimo femminile: un costante
aumento del prezzo medio dell’articolo.
Abbigliamento intimo
Caratteristiche della domanda
• Si osserva inoltre una preferenza per l’acquisto di prodotti in
fibra naturale, mentre sempre minore è la richiesta per il
sintetico.
• L’offerta supera la domanda, e sul mercato viene a prendere
maggior rilievo il segmento d’èlite. I clienti pongono attenzione
al brand, cambia la concezione dell’intimo da semplice
accessorio ad indumento a cui viene assegnata grande
importanza: è per questo che il segmento d’èlite si sviluppa in
modo così dinamico, soprattutto nelle grandi città.
• Sicuramente possiamo annoverare tra i segmenti non ancora
completamente colmati, quello dell’intimo di buona qualità ma
appartenente ad una categoria di prezzo media.
•L’Italia può trovare quindi un proprio sbocco in questa nicchia,
fornendo all’acquirente un articolo di ottima qualità, ma allo
stesso tempo non così costoso come l’intimo francese
Abbigliamento intimo
Analisi dell’offerta
Sul mercato russo sono presenti praticamente tutti i marchi mondiali più famosi,
a cui si aggiungono i modelli polacchi e spagnoli meno conosciuti.
Per quanto riguarda la produzione locale, va citata l’azienda bielorussa
“Milaviza”, che nell’ultimo periodo si è fatta strada in questo settore, inserendo
nella propria collezione due nuove linee
Principali paesi produttori: la Francia, la Germania e l’Italia.
La produzione francese è tipica per bellezza dei disegni, comodità dei modelli,
alta qualità, e costo elevato. La produzione tedesca viene considerata buona
dal punto di vista qualitativo, ma presenta carenze nel campo del design,
molto conservativo e semplice. I colori tradizionali sono il nero e il bianco, con
variazioni di rosa o celeste. I prezzi medi sono inferiori rispetto alla produzione
francese; alcuni brand famosi sul mercato russo sono Triumph e Felina, che
hanno conquistato la fiducia dell’acquirente russo. E’ un tipo di intimo
popolare in Russia per l’uso quotidiano, principalmente tra le donne che
apprezzano l’affidabilità ed il comfort.
L’Italia in generale viene considerata come il paese esportatore di marchi di
moda. Le aziende che commerciano il segmento medio della produzione
sono soddisfatte dall’intimo di produzione italiana, e lo ritengono leader nel
settore. Tuttavia nel segmento superiore del mercato dell’intimo, l’Italia resta
indietro rispetto alla Francia e alla Germania.
Abbigliamento intimo
Analisi dell’offerta e prezzi di riferimento
Brand maggiormente conosciuti sul mercato russo :
DIKAJA ORKHIDEJA
BJUSTE
ESTEL ADONI
GIAMILKO
ANGELIKA
CHEREMUSHKI
MILAVIZA
PAPILLON
WONDERBRA
LOVABLE
DIM
KOKON
WOMEN’SECRET
INTIMISSIMI
YAMAMAY
LILLY
LORMAR
PLAYTEX
TRIUMPH
FELINA
I prezzi dell’intimo sul mercato russo variano dai 50 sino ai 2.000 rubli. Questo
differenziale tra il prezzo minimo e quello massimo si spiega prima di tutto con il
posizionamento del prodotto sul mercato mondiale. Quelli della classe di lusso,
infatti, possono arrivare a costare anche più di $500, nel caso di modelli prodotti
in numero ristretto; se invece parliamo di modelli commerciali di marchi famose,
si parte allora da $100.
Formazione del mercato
Analisi delle importazioni
Codice 61 –indumenti ed accessori di abbigliamento a maglia
Per tutti i sottocodici in esame il trend delle importazioni della Russia
dal resto del mondo si è rilevato positivo nel triennio 2002-2004,
soprattutto per quanto riguarda l’anno 2003. INSERIRE IL VALORE DEL
MERCATO
I maggiori paesi esportatori verso la Russia per questo codice e i suoi
sottocodici sono generalmente la Cina, l’Italia, la Turchia, la Polonia,
la Germania, la Francia e l’Indonesia.
In generale l’Italia ha avuto delle performance altalenanti rispetto al
totale delle importazioni russe, registrando in alcuni casi anche un calo
nel 2004 rispetto al 2003 e 2002.
Ottima performance dell’Italia per il sottocodice 6115 (collant, calze,
calzini e simili) che si è attestata anche sopra la Cina con uno share
del mercato del 35%
Formazione del mercato
Analisi delle importazioni
Codice 62 – indumenti ed accessori di abbigliamento diversi da quelli a
maglia
Per tutti i sottocodici in esame il trend delle importazioni della Russia
dal resto del mondo si è rilevato positivo nel triennio 2002-2004,
soprattutto per quanto riguarda l’anno 2003.
I maggiori paesi esportatori verso la Russia per questo codice e i suoi
sottocodici sono decisamente la Cina, la Turchia, l’Italia e la
Germania. In alcuni casi (codici 6201/02 cappotti, giacconi e giubbotti
codici e codici 6203/04 la quota di mercato detenuta dalla Cina
raggiunge o supera il 50% del totale).
In generale l’Italia ha avuto delle performance in crescita nel triennio
2002-2004.
Non certo brillante la performance dell’Italia per il sottocodice 6208
(abbigliamento intimo femminile) che ha visto un brusco crollo nei
valori realizzati tra il 2002 e 2003 da 2,5 mio USD a poco meno di 500
USD. Buone invece le esportazioni italiane di tute e accessori da sci,
posizionandosi al terzo posto dopo Cina e Finlandia.
Formazione del mercato
Analisi delle importazioni
Codice 4203 – indumenti ed accessori di abbigliamento in cuoio o pelli
Il mercato complessivo delle importazioni per questo tipo di articoli nel
2004 era quantificato in c.ca 42 milioni di USD e nell’anno precedente
in più di 44 milioni. Si è verificata quindi una contrazione nei volumi pari
a 2 milioni di USD
La Cina nel 2004 rappresentava quasi il 51% dell’import russo, con dei
volumi di 21 milioni di dollari, mentre la Turchia, con 10,7 milioni di
dollari, occupa la seconda posizione con il 25,5%. Segue l’Italia, con
una percentuale nettamente inferiore, e non superiore al 7%. Anche
negli anni precedenti questi tre paesi rappresentavano i principali
esportatori verso la Russia.
Le importazioni provenienti dall’Italia hanno registrato una flessione tra
il 2002 e il 2003, e nel 2004 il calo è stato ancora più significativo. Nel
triennio si è infatti passati da 3,8 milioni di dollari nel 2002 a meno di 3
milioni nel 2004.
Formazione del mercato
Analisi delle importazioni
Codice 4303 – indumenti ed accessori di abbigliamento in pelliccia
Le importazioni di articoli di pellicceria hanno registrato un forte aumento
nel triennio, ed in modo particolare fra il 2003 e il 2004, quando da poco
meno di 18 milioni sono passate a 22,8 milioni, nonostante una riduzione
delle quantità, da 390.945 kg a 257.333 kg.
Tra i principali esportatori verso la Russia rientrano Turchia (51% nel 2004),
l’Italia in seconda posizione con il 16%, e poi Grecia e Cina.
Sorprendentemente, quest’ultimo paese nel 2004 non ha occupato un
peso così rilevante nelle importazioni globali, come avviene solitamente in
altri comparti del settore dell’abbigliamento. Negli anni precedenti, infatti,
la Cina poteva vantare volumi export decisamente più significativi, molto
vicini a quelli italiani nel 2002 e addirittura superiori nel 2003.
Come visto in precedenza, l’Italia è un player significativo tra gli esportatori
verso la Russia: nel 2002 ha esportato articoli per un controvalore di poco
inferiore ai 3 milioni di dollari, nel 2003 si è registrato un calo, poi però
puntualmente recuperato nel 2004, anno in cui si è registrato un picco di
3,6 milioni di dollari.
Regime doganale e rapporto con le dogane
Ultima riforma del Codice Doganale russo entrata in vigore il
1 gennaio 2004
•
licenza di controllo doganale non più necessaria, basta la
semplice iscrizione ad un registro
•
velocizzazione dei tempi di sdoganamento da 10 a 3 giorni;
•
procedure di sdoganamento sommario per importatori
abituali
•
sede dello sdoganamento (in qualsiasi locazione degli uffici
competenti e non solo dove ha sede l’interessato allo
sdoganamento)
•
deposito temporaneo non più a discrezione delle autorità
doganali
•
agevolazioni nelle dichiarazioni doganali
•
Regimi doganali codificati in ordinario, economico, di
chiusura o speciale
•
Istituzione di un magazzino doganale
•
Procedure doganali semplificate
•
Pagamenti dei diritti doganali sia in rubli che in valuta
•
Controllo del valore doganale
•
Protezione dei diritti di proprietà intellettuale
•
Responsabilità delle autorità doganali
Struttura tariffaria dei dazi:
5%
10%
15%
20%
Da versare all’atto dell’importazione sul territorio della FR
•
IVA
•
tassa doganale per la formalizzazione dei
documenti
•
dazi di importazione
•
accisa (imposta di fabbricazione)
Struttura dei dazi per settore
Per quanto riguarda in particolare l’import di abbigliamente nel territorio della Federazione
russa, non sono presenti normative speciali.
Riportiamo di seguito il prospetto delle tariffe doganali applicate, ricordando che i diritti
doganali (dazi), vengono riscossi al momento dell’importazione dalle autorità preposte
(Tamozhnaya Administratsiya), e sono commisurate ai seguenti tassi:
codice
%
codice
%
codice
%
6101
20
6115
15
6212
20
6102
20
6116
15
6213
20
6103
20
6201
20
6214
20
6104
20
6202
20
6215
20
6105
20
6203
20
6216
20
6106
20
6204
20
4203
20
6107
20
6205
20
4303
20
6108
20
6206
20
6109
20
6207
20
6110
20
6208
20
6111
20
6209
20
6112
20
6211
20
6115 = calze e cazini a maglia, 6116 = guanti e muffole a maglia
Etichettatura
Etichettatura
Per quanto riguarda invece l’etichettatura, con lo scopo di rafforzare i
controlli per la garanzia della qualità e la sicurezza dell’utilizzo di merce
importata (di genere non alimentare) sul territorio della Federazione
Russa, lo stato ha deliberato, a partire dal 1mo luglio 1998, il divieto della
vendita di merci importate, di genere non alimentare, prive di etichetta
informativa in lingua russa.
L’etichetta informativa delle merci di genere non alimentare, tenendo
conto delle loro caratteristiche, dovrà contenere le seguenti notizie in
lingua russa:
– Nominativo della merce;
– Nome del paese e dell’azienda produttori (il nome dell’azienda può
essere scritto con le lettere dell’alfabeto latino);
– Destinazione (sfera di utilizzo), principali proprietà e caratteristiche;
– Altre notizie riguardanti la merce in corrispondenza con quanto disposto
dalla legislazione della Federazione Russa, e dagli standard di stato per
ogni singolo tipo di articolo di genere non alimentare, oltre che dalle
regole prescritte per la loro vendita.
Le suddette informazioni dovranno essere posizionate o sull’imballaggio
o sull’etichetta della merce, esposte nella documentazione tecnica, e
allegate alla merce.
Certificazione obbligatoria delle merci
a)
per singolo lotto di prodotto
b)
per serie di modelli di prodotto
con validità triennale
per singolo lotto di prodotto:
• copia della fattura di vendita o proforma
• descrizione tecnica della merce facente
parte del lotto di spedizione
• elenco e risultati delle prove tecniche a cui
sono stati sottoposti i prodotti
• cataloghi e manuali d’uso dei prodotti
• codice doganale russo dei prodotti
• eventuale copia della certificazione ISO
9000
• numero e riferimento del contratto di
fornitura
per serie di modelli di prodotto
• gli stessi documenti previsti per il lotto
singolo ed inoltre
• l’Ente di certificazione può richiedere altra
documentazione supplementare
• l’invio dei campioni sui quali effettuare le
prove
• una visita ispettiva in azienda per verificare
il processo produttivo e l’organizzazione
aziendale
Tempi:
20 giorni lavorativi dalla
presentazione della documentazione
Costi:
variabili
Registrazione e protezione dei marchi
industriali e dei brevetti
Principali accordi internazionali a cui la Russia aderisce
•
•
Convenzione di Parigi (1893)
Accordo di Madrid sulla Registrazione Internazionale dei Marchi
(1891)
Legislazione nazionale russa in materia di diritti d’autore e proprietà
intellettuale
•
La Legge sui Brevetti (1992)
•
Legge sui Marchi commerciali di servizi e le denominazioni di
origine controllata (1992)
•
Legge sui diritti d’autore e diritti afferenti (1993)
•
Legge sulla protezione legale dei programmi informatici e
database (1992)
•
Legge sulla protezione integrale delle topografie e dei circuiti
integrati (1992)
Enti per la registrazione dei marchi
• ROSPATENT (FIPS)
Berezhkovskaja nab. 30, ed. 1
123995 Mosca
Tel. 007/095/2406015, Fax 007/095/2406138
www.fips.ru
• SOJUZPATENT
Mjasnitskaja ul., 5
Tel. 007/095/9251661, Fax 007/095/9249540
www.sojuzpatent.com
Canali di distribuzione
aspetti generali
•
Negli anni recenti il commercio al dettaglio in Russia ha evidenziato un
aumento stabile e sostenuto: il settore è stato caratterizzato da una crescita
degli investimenti e dei redditi disponibili della popolazione, che si sono
tradotti, questi ultimi, nell’aumento della domanda di ogni genere di beni di
consumo.
•
Dal 2000 ad oggi, il giro d’affari della distribuzione al dettaglio in Russia è
cresciuto al ritmo del 9% l’anno.Nel complesso, la rete di distribuzione al
dettaglio in Russia resta meno efficiente di quella esistente nei paesi
occidentali. Gli outlet self-service sono la minoranza, specialmente nelle
regioni, ed il trattamento od i servizi offerti ai consumatori sono in questi casi
spesso rudi, nella migliore tradizione sovietica. Il governo di Mosca ha
permesso l’apertura di nuovi centri commerciali presso edifici ex-industriali
riconvertiti e ristrutturati.
•
Come risultato di questa politica, la share della grande distribuzione nel
distretto amministrativo centrale di Mosca dovrebbe passare entro il 2020 dal
15 al 24%. Il distretto avrà soltanto il 3% delle nuove strutture, mentre quelli del
nord-est, del nord, del sud, del sud-est, e dell’ovest, ne conteranno il 12-17%.
Grandi centri apriranno anche presso alcune stazioni della metropolitana,
come Savyolovskaya, Rizhskaya, Paveletskaya, ed altre.
Canali di distribuzione
costi immobiliari
•
•
•
Generalmente i canoni di affitto all’interno dei centri commerciali nel 2004
sono rimasti invariati, o sono in certi casi anche scesi fino al 15%, mentre gli
affitti sono invece aumentati per quella tipologia che viene denominata
“street retail”, e che ha visto un aumento dei locali del 23%. L’affitto medio in
uno dei 12 migliori grandi centri commerciali nel 2004 è stato di $1.600/mq.
(IVA esclusa), mentre il canone in una delle prestigiose vie del centro, quale la
Tverskaya, è risultato di $4.500-5.000/mq. (IVA esclusa).
Nei centri commerciali della zona centrale di Mosca gli affitti variano da $800
(per quelli di tipo ex sovietico) a $3.700/mq. Sempre secondo gli esperti, nelle
zone più periferiche mancherebbero, invece, piccoli spazi da 50 a 150 mq.
dotati di ingresso autonomo, ed è per questo motivo che i prezzi per tale
tipologia di spazio, anche nei nuovi quartieri, partono dai $2.000/mq.
L’incidenza dei costi di affitto per i grandi supermercati è in media pari al 4-5%
dei profitti, mentre per i negozi di calzature ed abbigliamento è del 15-20%,
fino a superare il 20% per quelli che commercializzano i beni di lusso, è da
considerare l’opzione dell’acquisto; solitamente, la convenienza ad
acquistare è però evidente soltanto al momento della costruzione ex novo, e
l’offerta tende a riguardare ampie metrature. Ad esempio, nel 2004 sono stati
venduti per $1.000/mq. spazi situati nei quartieri popolari periferici, a $1.5002.000 quelli presso i confini con il centro e nei corsi principali di Mosca, mentre
gli spazi nelle arterie più prestigiose, ad esempio Tverskaya e Kutusovsky,
hanno però raggiunto anche i $35.000/mq.
Centri commerciali aperti nel 2004
Nome del centro commerciale
Superficie totale in mq.
Mega 2
270 000
L-153 (in cui si trova Auchan, di 20,000 mq)
90 000
Vey-Park (in cui si trova Mosmart 3, 14000 mq.)
70 000
Ekaterinovka
68 000
Ramstore-City
47 000
Avenue 5
45 000
TZ Cheremushki
43 000
BUM
31 000
Mosmart 2
27 000
Aleksandrland
19 700
Auchan
16 000
Dream House
13 000
TOZ Novinskij 31
10 200
TZ Solnecnij Raj
11 700
Vesna
12 300
Ampliamento Mega 1
9 500
Tobtim
7 400
I progetti più importanti che vedranno la luce nel corso di quest’anno saranno: “RIO” (di circa
92 mila mq.), “Evropark” (di 86 mila mq.), “RetailPark” (38 mila mq.), due centri “Real” (di 34 e
35 mila mq.), e “Galereja Moskvorece” (di 30 mila mq.). In tutti questi centri commerciali,
praticamente cloni di altri già esistenti, sono previsti negozi dedicati alla vendita di
Canali di vendita nel mercato russo
• Assistiamo alla fioritura in tutte le grandi città della Federazione Russa
di nuovi spazi commerciali con superfici molto estese, con una
struttura che prevede accanto al grande ipermercato di generi
alimentari, la presenza di altri punti vendita, negozi monomarca o
multimarca, e servizi di ogni tipo, dalla ristorazione alla banca,
agenzia di viaggio o farmacia, in pieno stile occidentale. Altri due tipi
di canale di vendita, chiaramente ripresi dal modello occidentale, si
rivelano la boutique e il franchising.
• Per quanto riguarda la boutique, sia a Mosca che a San Pietroburgo,
come per i centri commerciali, c’è stata una vera e propria fioritura;
in tutte le vie principali vengono collocate le insegne della maggior
parte dei nomi della moda internazionale. Il franchising non si rivela
tanto diverso dai primi due canali di vendita, è diffuso nella
Federazione Russa nel settore dell’abbigliamento così come in quello
della cosmetica e simile. Va rilevato che non sono solo i marchi
stranieri (tra cui possiamo citare Benetton, Zara, Mango, Mexx, Naf
Naf, Hugo Boss, Sisley e molte altre) ad utilizzare questo tipo di
canale, ma anche quelli russi, come Oggi, Sportmaster, e Zhinsovaja
Simfonja. La posizione di questi outlet è solitamente nel centro della
città (ben il 50%) o in strade importanti.
• Mercati rionali: vendita di articoli di produzione turca o cinese.
• Il grande magazzino di tipo ex-sovietico, noto in russo come
univermag, un tipo di canale di vendita che rispecchia in pieno la
concezione di distribuzione commerciale sovietica.
Pubblicità e marketing
riviste di settore
Testata
Costo indicativo dell’inserzione
pubblicitaria (US$)
Harper’s Bazaar
3.800-30.000
Cosmopolitan
5.800 – 41.800
Vogue
5.600-42.000
Elle
6.000-42.400
She
3.450-19.000
Apriori
3.300-15.500
Glamour
11.000
Burda
2.970-13.000
Marie Claire
430-14.000
Industria Modi
165-3.850
Beauty
1.325-15.000
Arnold Magazine
3.300 - 15.500
L’Officiel
1.800 – 10.000
Concept Style
3.800 – 18.200
Mini
3.300 – 6.000
Moya Moda
50 – 3.000
Domovoi
600 – 18.100
Modnij Magazin
133 – 3.400
Scarica

Il mercato abbigliamento in Russia