INDICE
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Indice
Titolo
Vicenda
Valerio Massimo Manfredi
Protagonisti
Personaggi Secondari
Personaggi Secondari2
Immagini
Commenti
Titoli di coda
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L’ULTIMA LEGIONE
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Vicenda
Nel 476 d.C. la legione romana Nova Invicta viene assalita da un gruppo di barbari Eruli. L’unico legionario
che riesce a scappare è Aurelio. Durante il suo viaggio per avvertire Oreste, padre dell’imperatore romano,
scopre che Odoacre, capo degli Eruli, lo ha ucciso e ha spodestato il tredicenne imperatore Romolo
Augusto, imprigionandolo nel proprio palazzo a Ravenna, insieme a sua madre e al suo precettore
Ambrosinus. Aurelio tenta inutilmente di liberarli e la madre di Romolo rimane uccisa e il soldato scappa
dopo essere stato ferito. Odoacre decide di segregare Romolo e Ambrosinus sull’isola di Capri sotto la
custodia di Wulfila e dei suoi migliori uomini. Intanto Aurelio viene aiutato da Livia, una ragazza fedele
all’imperatore, e con il suo aiuto libera due suoi compagni di legione, Batiato e Vatreno, e altri due soldati,
Orosio e Demetrio, fatti prigionieri dai barbari e costretti a esibirsi come gladiatori. Durante la sua prigionia
Romolo recupera la perduta spada di Giulio Cesare, ritenuta un’arma invincibile. Aurelio, Livia e i loro
quattro compagni liberano Romolo e Ambrosinus. Avendo saputo che l’imperatore dell’impero romano
d’oriente non li avrebbe aiutati e braccati dai soldati di Odoacre guidati da Wulfila si dirigono verso la
Britannia, terra natale di Ambrosinus. Il campo della legione del drago, contrariamente alle speranze di
Ambrosinus, è ormai abbandonato. Wulfila giunge in Britannia e si allea con Wortigern, il più crudele e
potente sovrano locale. Una volta scoperto il rifugio dei suoi nemici, Wulfila uccide Wortigern e si sostituisce
a lui, mettendosi a capo di una spedizione contro Romolo e i suoi fedeli. Attaccati da un nemico
ampiamente superiore per numero, Livia, Aurelio e gli altri soldati, insieme a Romolo e ad Ambrosinus,
difendono il campo con disperato coraggio. Quando la sconfitta sembra ormai inevitabile, sopraggiunge
Kustennin, un amico di gioventù di Ambrosinus, con un esercito di Britanni, decisi a ribellarsi alla tirannia.
Gli uomini di Wulfila vengono sconfitti e lui stesso muore, trafitto dalla spada di Cesare da parte di Romolo.
Il ragazzo viene incoronato re della Britannia e lascia la spada conficcata in uno scoglio al centro del lago
vicino al quale avevano combattuto. Aurelio torna con Livia in Italia. L’iscrizione sulla spada
“Cai.Iul.Caes.Ensis Caliburnus” viene parzialmente coperta da incrostazioni e da licheni, tanto da potersi
solamente leggere questa iscrizione “E S CALIBUR”.
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Valerio Massimo Manfredi
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Massimo Valerio Manfredi è nato nel 1943.
Vive e lavora nella sua casa di campagna a
Modena. Laureato in lettere classiche è
specializzato in topografia del mondo antico.
Ha preso parte a varie campagne di scavi
archeologici in Italia e all’estero, ed ha
insegnato all’Università Cattolica di Milano,
all’Università di Venezia, alla Loyola University
di Chicago e all’Ecole Pratique des Hautes
Etudes della Sorbona. In sede scientifica ha
tradotto e commentato l’“Anabasi” di Senofonte
ed ha pubblicato numerosi saggi fra cui “La
strada dei Diecimila” (1986), “Gli etruschi in Val
Padana” (1991), “Mare greco” (1992), “Le isole
fortunate” (1993). Come antichista collabora a
“Panorama” e al “Messaggero”.
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Protagonisti
• Romolo è un ragazzo di 13 anni, ha i capelli castano scuro e gli occhi grandi e scuri. È un
ragazzo molto coraggioso e che dimostra di avere una grande nobiltà d’animo. Ha perso
entrambi i genitori per mano dei barbari, ma riuscirà a vendicarli alla fine dei suoi viaggi.
Diventerà il padre di Artù, uno dei personaggi epici più famosi.
• Aurelio è un legionario della legione Nova Invicta. È una persona leale e coraggiosa, che lotta
per il suo imperatore. Non ha ricordi prima del suo arruolamento nell’esercito, con difficoltà
riuscirà a riscoprire il suo passato, soprattutto grazie a Livia, di cui poi si innamorerà e con cui
poi andrà a vivere a Venetia.
• Ambrosinus è un uomo di circa sessant’anni, con la barba grigia e calvo alla sommità del
capo. È una persona molto saggia che dà buoni consigli a Romolo, portandolo poi a diventare
re. È di origine britannica e aveva lasciato la sua patria per chiedere aiuto all’imperatore
romano contro il tiranno Wortigern. Messo poi al servizio di Romolo rimarrà al suo fianco per
tutta la vita.
• Livia Prisca è una giovane ragazza di origine italica. È sempre fedele all’imperatore, non lo
aiuta per soldi ma perché crede nella giustizia e disprezza i barbari e il loro modo di governare.
Sarà anche grazie al suo aiuto che Aurelio riuscirà a ricordare il suo passato prima
dell’arruolamento e a trovare la forza di combattere i barbari. Ha una profonda speranza: quella
di veder realizzata la sua nuova patria (i barbari hanno distrutto la sua città natale, Aquileia)
Venetia. Con il suo amato Aurelio, tornerà a Venetia dopo la battaglia finale in Britannia.
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Personaggi Secondari
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Claudiano è il comandante della Legione Nova Invicta. Ha quasi sessant’anni quando
muore in un assalto degli Eruli e degli Sciri al suo campo.
Odoacre è il capo del popolo barbaro degli Eruli. È malvagio ma furbo, decide infatti di
non uccidere l’imperatore Romolo, poiché questo lo avrebbe messo contro l’imperatore
dell’impero romano d’oriente. Invade l’impero romano d’occidente per spodestare
l’imperatore e chiedere a quello d’oriente il titolo di capo supremo dell’esercito e della
flotta.
Wulfila è il più valoroso dei generali di Odoacre. È una persona crudele e sleale, vorrebbe
tradire il suo capo e prenderne il posto. Il Britannia uccide il tiranno locale e finge di
essere lui (si copre il viso con la stessa maschera con cui se lo copriva Wortigern, e
addirittura gli taglia la chioma dei capelli e se la pone in testa). Rimane ucciso nell’ultima
battaglia in Britannia.
Vatreno è uno dei sopravvissuti al massacro della Legione Nova Invicta, reso schiavo.
Liberato da Aurelio e Livia, si unisce al loro gruppo per aiutarli nel loro tentativo di liberare
Romolo. È un uomo leale e devoto all’imperatore, viene sfortunatamente ucciso durante
la battaglia in Britannia.
Orosio e Demetrio sono due guerrieri resi schiavi dei barbari. Vengono liberati insieme a
Vatreno e si uniscono alla missione. Anche loro vengono uccisi nell’ultima battaglia.
Baciato è un omone nero proveniente dall’Africa e arruolatosi nella Legione Nova Invicta.
Viene schiavizzato dai barbari e liberato da Aurelio. Salva la vita a Romolo sulle Alpi e gli
rimane accanto fino alla fine della battaglia, poi ritornerà nella sua terra natale.
Antemio è un consigliere di Odoacre, che si schiera dalla parte dei fedeli All’imperatore.
Organizza un modo per far scappare Romolo e portarlo in salvo nell’impero d’oriente.
Questo piano fallisce e confessa tutto al suo capo barbaro.
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Stefano è un aiutante di Antemio ed è inizialmente dalla parte di Romolo, una volta venuto a
sapere che la spada calibica di Cesare è in mano all’imperatore fa di tutto per averla. Rimane
ucciso sulle Alpi per mano di Wulfila.
Kustennin è un amico britannico di Ambrosinus, faceva parte della Legione XII Draco. Nella
battaglia finale raccoglie i soldati della vecchia legione per combattere proprio come un tempo.
Ursino è un uomo anziano che vive sulle Alpi. Aiuta Romolo e i suoi compagni a valicare i monti
per raggiungere la Gallia.
Immagini
Legioni ausiliari in aiuto sul campo di battaglia
Legionario romano
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Sbarco delle legioni in Britannia.
Legionari in cammino verso la Britannia
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Commenti
•
Questo romanzo mi ha veramente colpito:
non credevo che un racconto di pura e
semplice narrazione potesse essere di così
piacevole lettura. Innanzitutto è una storia
molto coinvolgente, soprattutto nei momenti
di suspense; anche i personaggi hanno
caratteristiche particolari e rendono vivo
l’interesse. All’inizio la storia mi sembrava un
po’ banale: il solito gruppo di eroi che
salvano il loro sovrano dal potente nemico.
Continuando nella lettura, la storia si faceva
via via sempre più interessante (immaginare
di trovarsi in quei luoghi e vedere la vicenda
sotto miei occhi diventava più semplice,
infatti anche le “imprese” si facevano più
coinvolgenti). Sono rimasto veramente
stupito quando ho letto i nomi di Pendragon,
Artu, Escalibur, Merlin; questa è stata,
secondo me, la vera originalità del romanzo,
il collegamento tra la fine del più grande e
magnifico impero quale fu quello romano
con la nascita di una fra le leggende più
belle e famose. A mio parere lo scrittore ha
trovato il modo più significativo per unire
queste due leggende; creando una nuova e
avvincente leggenda.
•
Questo libro mi è piaciuto perché la
narrazione è semplice ma incisiva, lo stile è
descrittivo riuscendo a dare un’idea totale e
dettagliata delle ambientazioni storiche e
geografiche in cui si svolge la storia. Questi
legionari nascono come eroi crepuscolari,
combattono una guerra contro il tempo e
contro il cambiamento più che contro il reale
nemico che li insegue dirigendo i
protagonisti ad un finale dal sapore
ambiguo, dove la fantasia si tinge di
leggenda. In due parole: semplicemente
stupendo.
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L’ULTIMA LEGIONE
Diretto da Ippolito Laura & Diosi Cristina
Basato su un libro di Valerio Massimo Manfredi
Effetti visuali by Microsoft Power Point
Music:
Braveheart theme by Enya
May it be by Enya
Tomb Raider soundtrack
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Exit - Leopoldo Pirelli