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Anno XXV - N. 47 - 19 Dicembre 2014
Primo piano
Il Congresso del cambiamento
conferma all’unanimità il presidente Lusetti
A Roma tre giorni molto intensi di confronto durante i quali sono state assunte scelte importanti
a pagina 2-11
Legacoop
Coperativa29Giugno
L’impegno
Imola: Progetto
“Diventare Grandi – per salvaguardare
Scegliere la Scuola” i posti di lavoro
Nell’ambito di iniziative rivolte ai giovani onde sempre più qualificare il nostro
tessuto economico ed in
particolare reperire le competenze e le professionalità
necessarie al sistema produttivo locale tra le risorse
umane ivi residenti, Unindustria Bologna Delegazione Imolese e Alleanza
delle Cooperative Italiane di
Imola, desiderano realizzare, per il nono anno, uno
strumento di orientamento
scolastico a supporto...
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 18 dicembre 2014 alle ore 14,30
Territori
Napoli
Cibo sprecato,
de Magistris accordo
con Legacoop
Legacoop, insieme al CNS Il 15 dicembre il sindaco di
(Consorzio nazionale Ser- Napoli de Magistris ha sotvizi), ha incontrato...
toscritto con il presidente di
Legacoop
Campania,
Mario Catalano un accordo di collaborazione per
la lotta alla malnutrizione
ed allo spreco alimentare.
Coop di Comunità
L’accordo, nato su propoA Suvereto
sta dell’assessore al wella cooperativa che fare e alla sanità, Roberta
Gaeta, e dell’assessore allo
valorizza il paese
sviluppo, Enrico Panini si
Si chiamerà Cooperativa di colloca nell’ambito delle
Suvereto (LI), frutto di un iniziative legate ad Expo
progetto, previsto dal...
2015.
Settori
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Imprese
Sondaggio
I servizi di ristorazione dell’Esposizione Universale di
Milano dell’anno prossimo
sono finiti in mano reggiana.
A vincere l’appalto è stata
infatti Cir Food, l’azienda
nata nel ’92 dalla fusione fra
le cooperative di ristorazione
di Reggio Emilia. Una gran
bella notizia, se si pensa all’importanza della manifestazione e alla quantità di
persone che visiteranno i
padiglioni dell’Expo. La notizia dell’affidamento dell’appalto a Cir Food...
Negli ultimi due anni la fiducia
nelle imprese cooperative ha
subìto un forte calo, ma è comunque più elevata di quella
riposta nelle imprese di capitali. Per la maggioranza degli
italiani,le cooperative sono attuali, efficaci e affidabili, ma
anche deboli burocratiche, e
troppo legate alla politica.
La fiducia nelle imprese cooperative è molto più elevata
chenelleaziende(+19%).Giudizio guadagnato anche attraverso il ruolo di prima
linea giocato nella...
Cir Food
Si aggiudica
la ristorazione
di Expo 2015
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
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Osservatorio SWG
Sfiduciata l’alleanza
tra cooperative
e politica
Registrazione al Tribunale di Roma
n. 00503/90 del 6-08-1990
Primo piano
2
Il Congresso del cambiamento
conferma all’unanimità il presidente Lusetti
A Roma si sono svolti tre giorni molto intensi di confronto
durante i quali sono state assunte scelte importanti
Mauro Lusetti è stato confermato all’unanimità presidente di Legacoop Nazionale al
termine del 39° Congresso dell’associazione che si è svolto a Roma dal 16 al 18
dicembre. Lusetti era stato eletto alla guida
di Legacoop che, nata 125 anni fa, raccoglie oltre 12mila cooperative l’8 maggio
scorso e il 4 giugno era stato chiamato a
guidare anche l’Alleanza delle Cooperative
Italiane.
“È stato un buon Congresso. Non ci siamo
fatti ingabbiare dentro i confini della dolorosa vicenda romana, ma non abbiamo
neppure fatto finta di niente”. Così il presidente Lusetti ha avviato il discorso conclusivo del 39° Congresso. “Noi non siamo la
29 giugno, che è un problema che ci pone
problemi cui cerchiamo di dare risposte. Viviamo in uno dei Paesi più corrotti d’Europa,
non possiamo pensare di essere immuni,
né noi né altri che ci danno lezione”.
“La cooperazione continua oggi ad avere la
capacità di ridurre le differenze nella società, perché sappiamo tenere insieme
anime diverse, le piccole e le grandi cooperative. Guai se questa capacità venisse
meno. È una sfida quotidiana per affrontare
le cose in un cambiamento continuo. La
coerenza è un lavoro faticoso e quotidiano,
non qualcosa da enunciare. Da domani la
sfida è costruire la coerenza con quel che
abbiamo deciso insieme”.
“Siamo molto contenti e soddisfatti per
come si è sviluppato questo Congresso –
ha proseguito Lusetti – abbiamo fatto parlare una quantità di persone maggiore, i
cambiamenti fini a se stessi non ci interessano, quelli che ci aiutano a sentirci parte
valgono doppio, hanno consentito un livello
di partecipazione nettamente maggiore. Ed
importante è stata la partecipazione delle
istituzioni, non sono venuti a porci saluti di
rito, hanno accettato la logica che gli abbiamo proposto, si sono messi in dialogo e
ascolto. Non è stata una presenza formale.
C’è un pezzo importante del Paese che ci
vive per quello che siamo”.
Il 39° Congresso, articolato in sei sessioni di
lavoro nelle quali sono intervenuti oltre 80
delegati, ha visto la partecipazione tra gli
altri del sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio Graziano Delrio, di don Luigi Ciotti,
dei ministri Giuliano Poletti (Welfare), Maurizio Martina (Politiche agricole), Maurizio
Lupi (Trasporti) e Giancarlo Padoan (Economia), del viceministro Claudio De Vincenti
(Sviluppo economico) e del sottosegretario
Sandro Gozi (Affari europei).
Il 39° Congresso è stato seguito anche on
line. Lo streaming ha registrato nei tre giorni
1.248 accessi, sul sito 13 notizie hanno
raccontato in tempo reale interventi e dibattito, sui social network sono stati inviati
335 tweet con hastag #codicecooperativo
mentre la pagina facebook ha registrato
complessivamente 2.505 contatti.
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“Ripartiamo per costruire insieme
un Paese migliore”
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Sintesi della relazione introduttiva del presidente Mauro Lusetti
“Con voi cooperatori nei mesi scorsi ho fatto
un viaggio per l’Italia. Il percorso precongressuale è stata un’immersione nel Paese reale
con tutti i suoi problemi, le sue ansie, le sue
paure. Ma mi ha consentito, anche, di vedere
sui volti di tutti voi la voglia di andare avanti.
Di non mollare, di rimettersi in gioco per l’ennesima volta”. Così, ripercorrendo il percorso
dei Congressi regionali e provinciali, il presidente Mauro Lusetti ha iniziato la relazione
con cui si è aperto il 39° Congresso di Legacoop.
“Questo viaggio in Italia che ho avuto la fortuna di fare accanto a voi – ha proseguito –
mi ha restituito una immagine e una consapevolezza diversa dei nostri limiti e delle nostre potenzialità. La consapevolezza che pur
in un mare di difficoltà e senza nessun porto
sicuro, il nostro orizzonte si può ampliare
verso nuovi mercati e nuovi ceti sociali”.
“Non ho una visione del mondo pan-cooperativo, siamo una parte dell’economia italiana,
molto importante, ma sempre una parte. Ed
è giusto che sia così – ha spiegato il presidente – Sono sicuro, però, che quella parte la
dobbiamo recitare fino in fondo perché i valori, gli ideali, le proposte, la concretezza di
cui siamo portatori servono a noi e servono al
Paese. In un’economia che arranca, che ha
perso tutte le sue certezze, in una società
frammentata e smarrita la nostra presenza,
la nostra forza di coesione sociale il nostro legame con il territorio sono utili oggi più che
mai”.
Bene la volontà di riforma del Governo Renzi,
che va sostenuta, anche se “il dibattito in
corso – ha ammesso Lusetti – e una serie di
emendamenti presentati dallo stesso Governo
ci stanno fortemente preoccupando per questa tendenza a considerare le imprese come
bancomat a cui sottrarre ulteriori risorse indebolendone ancor di più la capacita operativa e di investimento”. Resta comunque forte
la vitalità cooperativa:“Anche negli anni della
lunga crisi – ha detto il presidente – l’indice
di natalità ha registrato valori costantemente
superiori a quelli delle imprese private. Ogni
anno nascono, nel nostro Paese, circa 7.800
nuove cooperative”.
Legalità
“Noi siamo persone per bene, ma la nostra
fiducia può essere tradita come ci ricorda la
vicenda venuta alla ribalta nelle ultime settimane a Roma. Una vicenda che ci ha procurato rabbia e sconcerto, che ci ha ferito
profondamente perché sappiamo di essere
altro” ha detto Lusetti aprendo una riflessione
sul tema della legalità.
“Se a distanza di tanti anni da tangentopoli
siamo ancora qui a fare i conti con questi episodi – ha ammesso – vuol dire che nella società italiana non si è fatto abbastanza; vuol
dire che noi non abbiamo fatto fino in fondo
la nostra parte. A volte ci siamo omologati ai
comportamenti di un mercato poco trasparente e non ci siamo distinti con una azione
improntata ai nostri valori e al rispetto della
legalità”.
“Se non vogliamo rimanere intrappolati tra il
danno di perdere un lavoro e la vergogna di
perdere la reputazione – ha spiegato il presidente – questa battaglia contro tutte le illegalità la dobbiamo fare ovunque e con
chiunque. Dobbiamo sapere che ognuno di
noi ha una responsabilità verso gli altri soci e
verso le altre cooperative, che chi viola il patto
di fiducia al di là della rilevanza penale delle
azioni è fuori dal nostro mondo”.
Non c’è spazio per cautele o lentezze: “Dobbiamo avere la consapevolezza – ha concluso
Lusetti – che se non eleviamo il livello di impegno su questo argomento il nostro movimento non ha futuro. Rimarranno singole
imprese ma scomparirà la grande spinta
ideale e la forza organizzata per costruire insieme una società in armonia con i bisogni
delle persone”.
Governance
Lusetti ha citato Ivano Barberini, quando diceva “Eleggete i migliori tra di voi ma controllateli come se fossero i peggiori“: una
frase che ricorda cosa occorre fare e che il
tema sta in cooperativa, in capo ai soci. “Occorre pertanto aggiornare, attualizzare e applicare le regole di governance cooperativa
tenendo conto di quanto emerso dai congressi regionali sul numero dei mandati, sui livelli retributivi e sulle anagrafi patrimoniali”.
“Proponiamo che ogni cooperativa – ha spiegato Lusetti – approvi una norma che definisca il numero dei mandati consecutivi che gli
amministratori possono ricoprire, anche definendo quorum più elevati per la rielezione
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dopo un certo numero di mandati, ed introduca criteri per l’elezione negli organi sociali
che diano valore anche all’appartenenza di
genere e di generazione”.
“Ogni cooperativa – ha proseguito – è invitata
ad istituire un’Authority interna cui spetterà il
compito di soprintendere alla formulazione
delle candidature, anche svolgendo funzioni
di anagrafe patrimoniale e/o retributiva dei
candidati prima e dopo il mandato. L’Authority dovrà fornire annualmente un report ai
soci, evidenziando eventuali situazioni problematiche”.
La formazione dovrà agevolare il ricambio,
mentre si chiede che ogni cooperativa “definisca – anche in relazione alla propria dimensione e allo scambio mutualistico in
essere – un apposito regolamento che stabilisca il rapporto massimo che può intercorrere tra il livello retributivo più alto e il più
basso. Eventuali deroghe a quanto stabilito
da questa misura di equità dovranno essere
motivate e rese note a tutti i soci della cooperativa”.
Alleanza delle Cooperative Italiane
Per l’associazione si apre una stagione importante di autoriforma:“Legacoop – ha spiegato Lusetti – dovrà rapidamente attuare un
percorso di razionalizzazione delle proprie
strutture territoriali sia perché è una necessità
presente da tempo, sia perché va nell’ottica di
contribuire al percorso dell’Alleanza. Di pari
passo dovrà avviare una modalità di aggregazione di alcuni settori, che ne semplifichi il
funzionamento e che renda più efficiente
l’erogazione dei servizi alle associate”.
La centralità delle cooperative dovrà ritrovarsi
anche nella governance: “Come segno di
grande unità interna va garantito che a tutti i
livelli associativi ci sia una presenza maggioritaria di rappresentati delle cooperative”.
Anche nella costruzione dell’Alleanza delle
Cooperative Italiane, dopo il cambio di passo
degli utlimi mesi, la parola passa anche alle
cooperative, visto che non dovrà essere un
processo calato dall’alto, una fusion a freddo,
ma una costruzione comune. “Alle cooperative di Legacoop – ha concluso Lusetti –
quindi chiediamo che nel corso del 2015 discutano nei consigli questo progetto e approvino un ordine del giorno con la
disponibilità ad aderire alla nuova centrale”.
MARTEDÌ 16 DICEMBRE
Delrio: “L’azione delle cooperative sociali
non è sporcata dalla delinquenza di qualcuno”
Ho un pregiudizio verso la cooperazione, che
nasce dalla mia terra, dove la cooperazione
ha sempre significato mettersi assieme per
risolvere un problema”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano
Delrio ha aperto il proprio saluto in apertura
del 39° Congresso di Legacoop Nazionale.
“Quando da giovane – ha proseguito – dopo
il terremoto in Irpinia sono andato a fare il volontario a Muro Lucano ho visto, in un’area
dove non arrivavano più neanche le strade,
braccianti che insieme lavoravano a turno
sulla terra di ognuno, perché il lavoro di uno
solo non bastava”.
“Questo lavorare insieme – ha proseguito
Delrio – pur avendo ognuno il proprio pezzo di
terra è la cooperazione, che rappresenta davvero valore assoluto per il nostro Paese, che
ha necessità di questa capacità di lavorare insieme. Lo sforzo che fate ogni giorno è un
grande patrimonio di questo Paese. Sono orgoglioso di aver conosciuto tante cooperative
sociali e gli episodi di questi giorni non mi
hanno fatto certo cambiare idea”.
“Noi abbiamo rispetto – ha spiegato Delrio –
per chi lavora per il reinserimento dei detenuti: è la strada giusta. Queste cooperative
non sono sporcate dalla vergogna e dalla delinquenza di qualcuno, il loro lavoro continua
a suscitare ammirazione. Mai come ora il
Paese ha bisogno dell’impresa sociale che
non si sostituisce allo Stato ma ne completa
l’azione. Abbiamo bisogno di pulizia completa, ben vengano le inchieste che fanno
pulizia, servono a rendere questo Paese migliore”.
“Noi siamo con voi – ha concluso Delrio –
che meglio di chiunque altro sapete creare
lavoro, avere attenzione alle persone e alla
comunità. Siamo con voi per sviluppare un
dialogo che aiuti il Paese a uscire per questa
strada dalle difficoltà attuali”.
“Quella della cooperazione – ha scritto nel
suo messaggio di saluto il sindaco Marino –
è una pagina importante per la storia di questo Paese. In questi giorni le cronache hanno
dato un segnale che non vogliamo sottovalutare, proprio nel rispetto dei valori di un
mondo che vuole continuare a lavorare secondo le parole chiave che avete posto al
centro del vostro Congresso. Due mi hanno
colpito in modo particolare: il coraggio delle
scelte e la passione quotidiana permetteranno di guardare al futuro con ottimismo”.
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MARTEDÌ 16 DICEMBRE
legalità ma non può essere la legalità secondo le circostanze, non è una carta d’identità che si tira fuori quando fa comodo,
dobbiamo evitare che ci rubino le parole, le
stanno svuotando del loro significato. Non si
sconfiggono le mafie se non si combatte la
corruzione. L’etica, la legalità non sono obiettivi tra gli altri, ma è lo sfondo per tutto il
resto, non prestiamoci mai a chi offre al privilegio la possibilità di calpestare i diritti”.
Dalla parte giusta
“Uno scatto in più
per contrastare
le false cooperative”
Don Ciotti:
“Non spaventiamoci,
vigiliamo e abbiamo
il coraggio di fare
scelte scomode”
“Bisogna sempre vigilare, non c’è realtà che
si possa dire esente. Non possiamo spaventarci di alcune fragilità. Ve lo dico con stima,
gratitudine e affetto: dobbiamo imparare
sempre di più a fare scelte scomode. Di
fronte ai bivi bisogna decidere da che parte
stare: imboccate la strada in salita, non possiamo essere troppo prudenti, dobbiamo
osare di più, avere più coraggio. Siate sereni,
cacciate le cose che non vanno. Non venga
mai meno il senso profondo della vostra
identità, le vostre radici che sono quelle che
danno valore a tutto questo”.
Così don Luigi Ciotti ha concluso il proprio
intervento al Congresso Legacoop. “Dico no
– ha spiegato – allo sconforto, no al pessimismo, non fuggiamo dal presente che
siamo chiamati ad abitare, ma con la capacità di riconoscere il bene che c’è dentro
tutte le nostre realtà e attorno, per valorizzarlo e per promuoverlo. Ci vuole speranza,
noi tutti insieme dobbiamo essere un segno
di questa speranza, il coraggio di guardare le
cose in faccia, di seguire la nostra coscienza”.
“Le notizie sulle tangenti non possono lasciarci tranquilli – ha proseguito – c’è una
mentalità irriducibile sul quale bisogna interrogarci. Molti con la bocca hanno scelto la
“Serve uno scatto in più. È molto importante
quello che Lusetti ha proposto, un impegno
per contrastare le false cooperative che si
trovano a lavorare senza rispetto delle
norme e dei contratti. Partiamo noi, abbiamo
la forza per farlo, mi auguro possa determinare nelle istituzioni la giusta reazione”. Lo
ha spiegato Pierluigi Stefanini, presidente
Gruppo Unipol, intervenendo alla tavola rotonda “Dalla parte giusta”.
“C’è bisogno di un rafforzamento normativo
– ha proseguito – e di strumenti per comprendere meglio il fenomeno. Dobbiamo
passare dalla criminalità al lavoro pulito e
dall’oppressione alla libertà. L’esempio delle
cooperative di Libera è fondamentale.
Creare le condizioni per contrastare la crisi
e i fenomeni deteriori che stiamo vivendo,
bisogna far evolvere il pensiero unico che ci
ha condotto in questa buca. Un mercato che
sia in grado di garantire le opportunità è un
obiettivo di civiltà da sostenere”.
“Certe notizie che dimostrano la disonestà
diffusa – ha detto Valentina Fiore, amministratore delegato del Consorzio Mediterraneo Libera Terra – sono scoraggianti. La
nostra identità include valori storici che è
importante per noi continuare a tutelare. La
battaglia va fatta contro le cooperative spurie anche al nostro interno, nelle catene di
fornitura, per dimostrare che siamo davvero
persone oneste. Ben vengano strumenti che
ci aiutano a tenere la schiena dritta. Il pro-
blema non è l’errore ma come ci si rialza,
come si reagisce all’errore”.
Paoline Green
170 Anni dopo il manifesto
dei Probi Pionieri
di Rochdale: I valori del
movimento cooperativo
Cari colleghi ed amici cooperatori,
è un grande piacere avere l'opportunità di essere qui con voi a Roma e partecipare al 39
Congresso Nazionale di Legacoop. Sono inoltre particolarmente onorata di essere con voi
a celebrare il 170 anniversario dell'apertura
del primo negozio della Società Cooperativa
dei Probi Pionieri di Rochdale.
Per me questo anniversario è particolarmente
toccante perché tra il 2000 e il 2010, anni nei
quali sono stata Chief Executive di Cooperatives UK - la Legacoop del Regno Unito - ho
anche ricoperto la carica di segretario della
Rochdale Pioneers Co-operative Society- per
inciso la prima donna a ricoprire questo incarico - un titolo onorifico detenuto da tutti i segretari generali di Cooperative UK, fin dalla sua
fondazione.
Sono anche un componente del consiglio di
amministrazione del National Co-operative
Heritage Trust nel Regno Unito - l’ente che
salvaguarda l'archivio del movimento britannico, inclusi tutti i documenti storici dei Pionieri
e gestisce il Negozio di Toad Lane - che, come
sapete, fu il primo negozio dei Pionieri, aperto
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il 21 dicembre 1844.
I Pionieri ci hanno lasciato una grande eredità, codificando i principi e i valori del nostro
movimento - ciò che noi oggi conosciamo
come la Dichiarazione globale di Identità Cooperativa. Essi hanno generato un fenomeno
globale enorme che, credo, sia stata l'iniziativa singola più efficace e di successo che il
mondo abbia mai visto per fare uscire le persone dalla povertà con dignità.
Dobbiamo tuttavia notare che, i pionieri non
furono i primi a fondare una cooperativa, ma
sono stati i primi a codificare i principi che
perdurano ancora oggi. Nonostante le difficoltà che prevalevano all'epoca e l'ansia dei
Pionieri di cambiare le aspettative di vita e le
aspirazioni dei lavoratori, essi lavorarono un
anno intero insieme per discutere le basi filosofiche della loro cooperativa, studiando gli
scritti e discorsi di persone come primi cooperatori: William King, il pedagogista, George
Jacob Holyoake il pensatore e scrittore, così
come Robert Owen - ed è bene sottolineare
che, alla fine dello stesso anno, prima di
aprire il loro negozio, essi pubblicarono “The
Law First”, che ha guidato la filosofia e l’attività operativa dei Pionieri di Rochdale.
Che cosa si proponevano di raggiungere i
Pionieri di Rochdale?
Gli obiettivi dei Pionieri di Rochdale
Il primo paragrafo dello Statuto contenente gli
scopi recitava:
"Lo scopo ed il programma di questa società
e’ quello di adottare provvedimenti per assicurare il benessere materiale e migliorare le
condizioni familiari e sociali dei suoi soci, raccogliendo una quantità sufficiente di capitale
in azioni di una sterlina ciascuna, per realizzare i seguenti obiettivi ".
Essi hanno poi definirono ed elencarono i loro
programmi ambiziosi per il futuro, piani che
non suoneranno fuori luogo a nessuno di voi
in questa sala.
Gli obiettivi dei Pionieri di Rochdale
"La creazione di un negozio per la vendita di
derrate, capi di abbigliamento.....".
Ossia la vendita al dettaglio!
" Iniziare la produzione ditali articoli che la società riterrà opportuni, per l'impiego dei soci
senza lavoro oche possono essere in sofferenza in seguito alle ripetute riduzioni dei loro
salari."
Ossia, la produzione e l'occupazione
giusta!
"Come ulteriore beneficio e per la sicurezza
dei suoi soci, la società acquisterà o affitterà
una o più proprietà fondiarie, che saranno
coltivate dai soci disoccupati, o il cui lavoro è
mal retribuito.”
Ossia, l'agricoltura e l’occupazione
equa!
"Non appena possibile, questa Società dovrà
procedere ad organizzare i poteri della produzione, distribuzione, educazione e di governo, o, in altre parole, fondare una
casa-colonia autosufficiente per gli interessi
comuni, o assistere altre società nella creazione di tali colonie“.
Ossia, essi volevano cambiare il mondo!
La continua aspirazione dei cooperatori in
tutto il mondo è stata articolata così bene
dalle Nazioni Unite quando hanno designato
il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative
con lo slogan: 'Le imprese cooperative costruiscono un mondo migliore'.
Il contributo di questa generazione di cooperatori è quello di assumere su di noi le aspirazioni dei Pionieri e di dargli vita, 170 anni
dopo, a modo nostro, adatto per la società del
21° secolo, partendo da quelle stesse ambizioni - soprattutto in questo mondo instabile,
volatile e in rapida trasformazione, con le no-
stre moderne preoccupazioni e minacce che
non sono meno impegnative di quelle affrontate dai Pionieri.
La nostra risposta immediata
Oggi stiamo portando il nostro messaggio a
coloro che decidono del futuro della nostra
politica nazionale, regionale ed internazionale;
a chi decide della nostra economia e del nostro benessere.
• Alla FAO a Roma, mentre cerchiamo di
sviluppare un futuro senza insicurezza alimentare;
• All’Organizzazione Internazionale del lavoro nella lotta per un lavoro dignitoso, libero da pregiudizi per motivi di genere,
disabilità, razza, religione e sessualità;
• A Rio perche assistiamo nel mondo ad un
aumento crescente delle temperature,
delle calamità naturali del mare, del vento
e della terra; alle Nazioni Unite per la promozione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile del prossimo anno, e
l'aggiornamento del Piano d'azione di Pechino +20 per le Donne.
Al G8 e G20 perché insistiamo sul fatto che
la voce del miliardo di cittadini che noi rappresentiamo sia ascoltata – quel miliardo di
persone che hanno risposto alle aspirazioni
dei Pionieri e hanno aderito ad una impresa
cooperativa.
Non saremo più invisibili e silenziosi nei corridoi del potere, vogliamo un'economia globale più equilibrata, più equa e più giusta
Insieme - i Pionieri ci ha dato un movimento
che ormai abbraccia il mondo.
Insieme - Un miliardo di cittadini del mondo
sono Cooperatori
Insieme - La vita di 250 milioni di persone è
assicurato da una cooperativa.
Insieme - Le nostre 300 maggiori cooperative
hanno un fatturato di 2,2 trilioni di dollari - in
crescita del 11% rispetto allo scorso anno.
Vorrei concludere, miei cari colleghi cooperatori, congratulandomi con voi per il modo
attento e meditato, con cui state procedendo
insieme verso l’unificazione delle tre principali Associazioni Cooperative italiane.
Tre Federazioni con antiche tradizioni ed orgogliose storie che si stanno unendo nel vero
spirito della tradizione di Rochdale, per il bene
della società italiana, per costruire un mondo
migliore.
Grazie della vostra attenzione
Auguro a tutti voi un Natale di pace e festoso.
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MERCOLEDÌ 17 DICEMBRE
Poletti:
“Cooperazione, una
strada per tornare
a intraprendere
con coraggio”
cooperativo. “La cooperazione tiene insieme
scelta individuale e la forza di percorrerla insieme ad altri. Insieme si supera la paura dell’intraprendere. Questo Paese da tempo ha
iniziato a difendersi, per andare avanti così
come si è. È necessario combattere le rendite
e promuovere le opportunità. Noi stiamo con
quelli che ci provano. Questo Governo vuole
promuovere questo scatto in avanti, per
uscire dalla staticità”.
“Le nostre esperienze
nel mercato
dell’economia
collaborativa”
“Il Governo è convinto che l’autoimprenditorialità sia una delle risposte fondamentali.
Queste crisi e il nuovo protagonismo della finanza hanno prodotto una condizione per cui
scegliere di essere imprenditore, di far partire
un’iniziativa, è ancora più difficile, soprattutto
se lo fai a partire dai propri capitali. Se ho ereditato qualche soldo, che faccio? Compro un
lotto di terra, faccio capannone industriale, ci
metto dentro tre macchine a controllo numerico o faccio investimenti finanziari meno vincolanti e più flessibili?”. Così il ministro del
Welfare Giuliano Poletti ha iniziato oggi il
proprio intervento, in apertura della seconda
giornata del 39° Congresso di Legacoop.
Qualche strumento esiste per spingere ad intraprendere, ma – ammette il Ministro – “bisogna fare di più”. A partire dal fronte della
cultura:“A scuola c’è qualcuno che gli spiega
che si può anche intraprendere, che ci si può
auto-organizzare ed essere protagonisti del
proprio futuro? – ha proseguito il Ministro –
serve l’alternanza scuola e lavoro. C’è l’idea
che si impara solo a scuola, invece si impara
in un sacco di posti, anche in impresa”.
Un aiuto importante può venire dal mondo
welfare comunitario. Bisogna spostare il
fulcro verso i fruitori dei servizi. La cooperazione sociale non può restare imbrigliata
nella gare al massimo ribasso”.
Katia De Luca della cooperativa Informa
ha raccontato l’esperienza di Coopstartup
Puglia, che sta coinvolgendo 400 persone
che hanno scelto la cooperazione come
ambito nel quale provare a trasformare le
proprie idee in impresa cooperativa. Alessandro Ramazza, presidente di Obiettivo
Lavoro, ha presentato invece il progetto Petroleum, che si propone di valorizzare turismo, cultura ed enogastronomia come
‘materia prima’ per fare impresa. “Abbiamo
potenzialità enormi – ha commentato – non
ancora sfruttate adeguatamente. Serve più
coraggio e strumenti capaci di sostenere
chi questo coraggio lo trova”.
“I valori
della cooperazione,
un volano per favorire la
crescita imprenditoriale”
Per fare impresa bisogna saper leggere i
cambiamenti del mercato e capire che
l’economia è profondamente diversa da 20
anni fa. “Siamo in un mercato collaborativo”
spiega Andrea Rapisardi di Lama Development Change Agency, una cooperativa
che a Firenze in un capannone della dogana ha aperto uno spazio di coworking per
l’innovazione sociale. “È un mercato che ha
valori che sono nel nostro codice cooperativo. Abbiamo spazio per aprire comunità di
scambio e favorire il lavoro insieme”.
Nel corso della tavola rotonda con il ministro Poletti è intervenuta anche Orietta Antonini della cooperativa sociale Itaca,
insistendo sempre sul concetto di comunità: “Il welfare sta arretrando, passiamo da
un welfare universalistico a un welfare residuale, che si occupa solo delle emergenze. L’unica possibilità è andare verso
Si può diventare grandi rimanendo cooperative? Cioè senza ‘perdere l’anima’? “Francamente noi siamo cresciuti perché siamo
cooperativa. Oggi realizziamo un miliardo di
fatturato e l’80% dei nostri addetti sono
soci. La sfida è stata coniugare ogni giorno
l’efficienza imprenditoriale con la scelta di
lavorare per soddisfare i bisogni dei soci lavoratori. Condendo questo sforzo con una
dose importante di innovazione in 70 anni
siamo diventate una delle maggiori realtà
italiane nella ristorazione”. Così Antonella
Pasquariello, presidente di Camst, ha risposto alla provocazione della giornalista
durante la tavola rotonda “Le sfide per far
ripartire il Paese”.
“La cultura può dare un grande contributo
alla rinascita – ha spiegato Giovanna
Barni, presidente CoopCulture - Mi piacerebbe non vedere nelle politiche governative la parola innovazione associata solo a
tecnologie e giovani. Dobbiamo uscire da
questo recinto. La politica deve creare dei
contesti, fare innovazioni che favoriscano la
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MERCOLEDÌ 17 DICEMBRE
nascita e la crescita di imprese. Anche le
esternalizzazioni non devono fare paura,
possiamo insieme trasformarle in opportunità”.
“Voi cooperative – ha commentato Claudio De Vincenti, viceministro Sviluppo
economico – sapete unire capacità imprenditoriale e democrazia economica,
dando risposte concrete ai bisogni delle comunità. Questa è per voi una radice di successo, una carta da giocare. Il pubblico
deve alleggerire il proprio intervento e sollecitare imprenditorialità esterna”.
Sgravi fiscali per le imprese che investono
sul welfare aziendale e che, attraverso incentivi all’esodo, favoriscono il ricambio generazionale: è la richiesta avanzata dalla
presidente Camst. “Non si può pensare che
il Paese riparta solo con l’investimento privato – ha spiegato Susanna Bianchi di
Coop Archeologia – C’è un tema fondamentale sulle risorse pubbliche, anche e
soprattutto europee, e sul credito. Perché
non pensare di poter utilizzare il TFR per capitalizzare la cooperativa, ad esempio, in
qualche caso?”.
di Legacoop. “Io sono cresciuto – ha spiegato – con un’altra cultura ma sempre dentro alla cooperazione. Quando ero studente
universitario e c’erano i problemi dei fuorisede, dei libri, non abbiamo aspettato che lo
Stato risolvesse le questioni, ci siamo assunti la responsabilità insieme di dare una
risposta. Le cooperative sociali rappresentano uno dei grandi segni di sussidiarietà di
cultura italiana, che vede nei singoli la possibilità di essere protagonisti”.
“Noi non siamo Salvatore Buzzi – ha proseguito Marco Pedroni, presidente di Coop
Italia – e se qui c’è qualcuno che gli assomiglia dobbiamo accompagnarlo fuori. Le
cooperative sono 50mila in Italia: non si può
fare confusione e fingere sia tutto uguale.
Dobbiamo impegnarci per arrivare anche
prima dei magistrati. Dovere di rendere più
trasparente, lo dobbiamo ai milioni di soci,
favorire il ricambio e che non si dica mai
più ‘la cooperativa di quel signore’: mai
consegnare le chiavi di casa a uno solo, neanche al migliore di noi”.
“Dobbiamo lavorare molto al nostro interno
– ha aggiunto Gianpiero Calzolari, presidente Granarolo - per prendere sul serio le
indicazioni del presidente Lusetti, che condivido pienamente”. “Il primo compito – ha
spiegato Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad - è far evolvere le
basi sociali perché possano fare il controllo,
separando in modo netto la proprietà e i
manager, che sono lì a gestire un sistema
che appartiene a tanti. E che quando hanno
i capelli bianchi e viene l’ora della pensione
è bene si godano un meritato riposo”.
“Alleanza,
il 25 settembre
abbiamo varcato il punto
di non ritorno”
“Roma, 17 dicembre 2014 - “La costituzione
dal notaio dell’associazione, il 25 settembre
scorso, è un punto di non ritorno. Nessuno
po’ pensare di girare la testa dall’altra parte”.
Così Rosario Altieri, presidente di Agci, ha
sintetizzato l’orizzonte entro cui si muove la
costruzione dell’Alleanza delle Cooperative
Italiane nel corso dell’incontro tra i tre presidenti che si è svolto in conclusione della seconda giornata del 39° Congresso di
Legacoop nazionale.
“L’Alleanza – ha ricordato Maurizio Gardini
– ha riposizionato la cooperazione ancora una
volta al centro delle dinamiche del Paese. Il
dibattito oggi entra nel vivo, con gruppi di lavoro che il 14 gennaio saranno costituiti: non
si può, infatti, dar vita all’Alleanza calandola
dall’alto, non si può imporre un modello, il
Lupi:
“Non accetto che il
buono del nostro Paese
venga accomunato
a chi sbaglia”
“Non accetto che il buono che c’è nel nostro Paese venga accomunato a coloro che
sbagliano”. Così Maurizio Lupi, ministro
dei Trasporti, ha detto nel corso della tavola
rotonda del pomeriggio al 39° Congresso
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9
MERCOLEDÌ 17 DICEMBRE
modello va costruito, per rispondere a un bisogno nuovo dei cooperatori. L’essenziale è
dare fondamenta solide al percorso, dando
un’accelerata per arrivare all’appuntamento
del primo gennaio 2017”.
“Noi abbiamo un’idea di cambiamento – ha
spiegato il presidente di Legacoop e dell’Alleanza Mauro Lusetti – con l’Alleanza
diamo un contributo serio per uscire dalla
crisi. Ci dobbiamo caricare sulle spalle una
parte dei problemi del Paese e insieme, nell’Alleanza, potremo farlo ancora di più. La
cooperazione rappresenta una speranza di lavoro buono per migliaia di persone, l’unico
ascensore dove trovare risposta ai bisogni di
crescita sociale. Nella crisi questo ruolo si evidenzia ancora di più”
In conclusione il presidente Altieri è tornato
sul tema della vigilanza:“Le nostre tre centrali
fanno la revisione al 95% delle associate, tra
quelle che non aderendo a nessuna organizzazione devono essere revisionate dal Ministero questa percentuale crolla al 15%. Per
questo abbiamo sempre chiesto ai Ministri
che si sono succeduti un impegno maggiore
in questa direzione”.
Premio Quadro Fedele,
ecco i migliori bilanci
delle cooperative
CIO SOCIALE e nel 2008 il premio QF BEST
ai migliori bilanci d’esercizio e sociale congiuntamente considerati. Poi dal 2012 il premio speciale “DONNE AL LAVORO IN
COOPERATIVA”, ideato e offerto dalla Società
di Revisione RIA GRANT THORNTON, per
premiare le cooperative maggiormente impegnate nella ricerca e realizzazione delle
pari opportunità e nella rendicontazione di
genere nel bilancio sociale.
Queste le cooperative vincitrici dell’edizione
2014:
• Per il BILANCIO D’ESERCIZIO il premio è
stato assegnato per il secondo anno
consecutivo alla Cooperativa NOVACOOP
di Vercelli (VC); alle Cooperative CAMST
Bologna, CILS COOPERATIVA SOCIALE
Cesena, CONAD CENTRO NORD Reggio
Emilia e COOP COSTRUZIONI Bologna è
stata assegnata la “Menzione Speciale”.
• Per il BILANCIO SOCIALE il premio è
stato assegnato alla COOPSELIOS COOPERATIVA SOCIALE di Reggio Emilia; alle
Cooperative, DOLCE SOCIETA’ COOPERATIVA Bologna, FORMULA SERVIZI
Forlì, SOCIETÀ SERVIZI SOCIO CULTURALE_COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Mestre (VE) e UNIABITA SOC. COOP. Cinisello Balsamo (MI) è stata assegnata la
“Menzione Speciale”.
• Il Premio BEST 2014 (7° edizione) alla
Cooperativa con i migliori Bilancio
d’Esercizio e Bilancio Sociale congiuntamente esaminati, è stato assegnato a
COOP ADRIATICA S.C. di Villanova di Castenaso (BO) che lo ha vinto per la terza
volta dal 2008.
• Alla cooperativa CADIAI di Bologna, inoltre, è stato assegnato per il secondo
anno consecutivo il Premio Speciale
“Donne al lavoro in Cooperativa”.
La cerimonia di premiazione sarà presieduta
da Mauro Lusetti, presidente di Legacoop
Nazionale, da Enea Mazzoli presidente della
Giuria, da Gianni Bragaglia, presidente di
AIRCES, ai quali si affiancheranno per la consegna del premio speciale “Donne al lavoro
in cooperativa”: Dora Iacobelli, presidente
della Commissione Pari Opportunità di Legacoop e Maurizio Finicelli presidente di Ria
Grant Thornton.
Anche l’edizione 2014 del Premio QF è stata
riservata alle sole cooperative Legacoop;
resta forte la convinzione che questa apprezzata iniziativa debba essere estesa
quanto prima a tutte le Cooperative dell’Alleanza e contribuire alla valorizzazione dell’informativa societaria di tutte le Cooperative.
La Giuria del Premio è composta da Enea
Mazzoli (UNIPOLIS) Presidente, Aldo Soldi
(Coopfond), Gianni Bragaglia (AIRCES),
Mauro Gori (Legacoop), Claudio Travaglini
(Università di Bologna) e Lorenzo Zambotto,
Segretario.
La consegna dei riconoscimenti alle Cooperative vincitrici del Premio Quadrofedele
2014 ai migliori bilanci d’Esercizio e Sociale
delle Cooperative aderenti a Legacoop ha
concluso i lavori della seconda giornata del
39°Congresso Nazionale di Legacoop.
Al premio QF 2014, giunto alla 16^ edizione,
organizzato da AIRCES (Associazione Italiana
Revisori Legali nell’Economia Sociale) con il
patrocinio di Legacoop, il contributo di Coopfond e il supporto tecnico della FERPI, organizzatrice dell’Oscar dei Bilanci, hanno
partecipato n. 33 cooperative di cui n. 17 per
il Bilancio d’Esercizio, n. 2 per il Bilancio Sociale e n.14 per entrambi i bilanci.
Dal premio al miglior BILANCIO D’ESERCIZIO
realizzato nel 1999, si sono susseguiti, nell’anno successivo il premio al miglior BILAN-
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10
GIOVEDÌ 18 DICEMBRE
Lusetti-Padoan,
“Quattro direttrici
di grande interesse
per lo sviluppo
della cooperazione”
Crescita e occupazione. Devono essere queste le priorità anche per l’Europa. E al centro dell’attenzione sono state poste grazie
all’azione del Governo italiano nel corso del
semestre di presidenza europea. “Il semestre di presidenza italiana ha posto al centro dell’attenzione la nostra idea di fondo,
ovvero che dopo anni di crisi profonda la
priorità dovevano essere crescita e occupazione”. LO ha spiegato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan intervenendo
all’ultima tavola rotonda del 39° Congresso
di Legacoop nazionale.
“Si può fare da subito qualcosa di importante – ha proseguito il Ministro – per selezionare progetti meritevoli di finanziamento:
il nostro Paese ha preparato progetti per 40
milioni e quando decollerà il Piano Junker
avrà un effetto moltiplicatore”. Il ministro Padoan ha poi analizzato le influenze sull’economia italiana della crisi del rublo, delle
turbolenze in Grecia (“non c’è alcun rischio
di contagio”) e del prezzo del petrolio.
“Abbiamo resistito meglio a questo lungo
periodo di crisi, pur con grandi differenziazioni interne – ha spiegato il presidente
Mauro Lusetti – ciò che diceva il Ministro
sul possibile rilancio degli investimenti sulle
infrastrutture apre spiraglio anche per il nostro settore costruzioni. Il fatto di aver resistito meglio, anche bruciando patrimoni, è
un elemento che ha consentito di tenere insieme tante comunità”.
“Per il futuro – ha proseguito Lusetti - la
messa in sicurezza del territorio, la sussidiarietà rispetto a uno Stato non più in grado
di mantenere l’universalità dei servizi, la valorizzazione della cultura e dell’enogastronomia, la gestione dei beni comuni sono
filoni di sviluppo che ci interessano in modo
particolare. Dobbiamo affrontare il problema
della crescita. Nel rapporto con il mercato
locale non serve, ma se assume una dimensione internazionale occorre rafforzare
le dimensioni anche attraverso reti e consorzi”.
“Unipol – ha spiegato l’amministratore delegato del Gruppo Carlo Cimbri – per dimensione e capillarità è un’azienda-Paese,
i suoi destini sono legati a filo doppio a quelli
dell’Italia. Quando cade il rating del Paese
cade anche il nostro. Noi cerchiamo concretamente di continuare a investire in Italia.
Ad esempio, se è vero che ogni famiglia
spende oggi, in media, 1000 euro per garantirsi prestazioni sanitarie, mettendo a sistema la domanda possiamo garantire più
prestazioni a prezzi inferiori”.
“Per i workers buyout – ha spiegato la vicepresidente di Coopfond Eleonora Vanni –
abbiamo lavorato senza la presunzione che
passando da un titolare a una cooperativa
potessero cambiare le cose, analizzando la
qualità dei progetti. Noi partiamo dalla convinzione che il lavoro si crea così, non con la
finanza. Serve un ecosistema cooperante
per sostenere la rinascita del lavoro”.
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SALUTI
Giorgio Napolitano
Presidente
della Repubblica
In occasione del trentanovesimo congresso
della Lega Nazionale delle Cooperative e
Mutue, desidero esprimere il mio apprezzamento ai Membri degli organismi direttivi
e ai rappresentati delle Associazioni per il
costante impegno dedicato al rafforzamento del Sistema economico e imprenditoriale del nostro paese.
Nel corso dei suoi centosettant'anni di vita,
il movimento cooperativo ha profondamente influenzato lo sviluppo sociale dell'Italia e dell'Europa, innestando nel
processo di modernizzazione dell'attività
produttiva il pieno rispetto per i Principi della
dignità del lavoro, della centralità della per-
Dirk J. Lehnhoff
Presidente
di Cooperatives Europe
Cari cooperatori,
Stiamo attraversando un’era di profondo
cambiamento e ancora non sappiamo dove
essa ci porterà. Per molti questa situazione
porta con sé sensazioni di ansia e paura di
fronte al futuro. Per quasi un decennio l’Europa ha attraversato un duro periodo, tanto
dal punto di vista economico quanto da
quello sociale; e purtroppo non si intravede
ancora una vera luce in fondo al tunnel. Una
situazione preoccupante questa, che porta
molti a perdere fiducia in un futuro di un’Europa unita. Quo vadis Europa?
Al contempo, la creazione di un comune spazio economico e politico europeo, assieme
alla spinta alla globalizzazione, hanno fatto
cadere barriere e creato opportunità di con-
Primo piano
ACI
sona E della compartecipazione responsabile alla vita dell'impresa. Un'eredità preziosa che deve impegnare l'intero settore a
proseguire nel raggiungimento degli obiettivi di coesione sociale Propri della cooperazione con la maggiore determinazione e
l'urgenza Richieste dall'attuale congiuntura
economica, in cui il rischio di Spinte disgregatrici e' più facile a manifestarsi,.
Il processo di unificazione intrapreso dalle
diverse componenti del Movimento cooperativo per la costituzione di una sola grande
Alleanza delle Cooperative Italiane deve essere pertanto fortemente apprezzato e incoraggiato. In questo spirito, invio a lei,
gentile Presidente, alle autorità presenti, ai
delegati e a tutti i convenuti il mio.partecipe
saluto e augurio di buon lavoro.
Giorgio Napolitano
tatto e di scambio idee senza precedenti
nella storia umana.
Ma dove si collocano le cooperative in tutto
questo? E in che direzione vogliamo andare?
Sono domande cruciali che dobbiamo porre
a noi stessi. Saluto con stima gli sforzi che
state realizzando con questo Congresso, che
si propone di cercare una direzione indirizzando questioni fondamentali, ma in particolare indirizzando tali questioni in maniera
positiva. Ci troviamo di fronte molte sfide e
talvolta alcune grandi illusioni, ma non perderemo mai la fiducia e continueremo a cercare soluzioni ai bisogni e alle paure dei
nostri membri.
In qualità di presidente di Cooperatives Europe mi sono impegnato a costruire una casa
per le cooperative in Europa insieme a voi. Il
movimento cooperativo italiano ha radici solide e un ruolo importante da giocare per costruire questa dimensione europea. Insieme
a voi vogliamo battere nuove strade di scam-
Legacoop
Settori
bio e collaborazione in Europa, per sviluppare
il modello cooperativo europeo, per promuoverlo e difenderlo con chi stabilisce le politiche in Europa. Vogliamo esplorare nuovi
campi di sviluppo cooperativo in Europa, e
lavorare per accrescere ulteriormente la professionalità del nostro approccio.
Il movimento cooperativo ha iniziato questa
grandiosa avventura verso la costruzione di
un’organizzazione di rappresentanza unificata, l’Alleanza delle Cooperative Italiane. Vi
auguro di continuare con gran forza, apertura e soprattutto grande senso di cooperazione questo processo. Cooperatives Europe
è dalla vostra parte, e insieme a voi lavora in
Europa per promuovere le cause cooperative e per celebrare la potenza dell’essere e
del lavorare insieme.
Mando a tutti voi i miei più cari saluti, e colgo
l’occasione per augurarvi buone feste e un
buon 2015, che sia ricco di scambi, con voi,
in Europa.
Territori
Imprese
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>> Alleanza Cooperative Imola
ALLEANZA COOPERATIVE
IMOLA
Progetto “Diventare Grandi –
Scegliere la Scuola”
Nell’ambito di iniziative rivolte ai giovani
onde sempre più qualificare il nostro tessuto economico ed in particolare reperire le
competenze e le professionalità necessarie
al sistema produttivo locale tra le risorse
umane ivi residenti, Unindustria Bologna
Delegazione Imolese e Alleanza delle Cooperative Italiane di Imola, desiderano realizzare, per il nono anno, uno strumento di
orientamento scolastico a supporto degli
alunni delle classi seconda e terza delle
scuole secondarie di primo grado del Circondario Imolese, che si apprestano a scegliere il loro percorso formativo.
L’obiettivo che ci si pone è quindi quello di
accompagnare i ragazzi prossimi alla conclusione di una prima fase di istruzione
nella scelta del proseguo del loro ciclo di
studi. In questa importante momento occorre infatti a nostro giudizio soppesare desideri ed attitudini ma allo stesso tempo,
riteniamo non si possa prescindere dalla
conoscenza delle opportunità lavorative
espresse dal territorio.
Il progetto, come per le precedenti edizioni,
vede il supporto delle istituzioni pubbliche,
quali i dieci Comuni del Circondario Imolese, Nuovo Circondario Imolese, Cisst/t –
Centro Integrato Servizi Scuola/Territorio,
Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna ed Ufficio Scolastico Regionale, attraverso la concessione di un patrocinio non
oneroso.
Vede inoltre il diretto coinvolgimento dei dirigenti scolastici e dei docenti preposti all’orientamento scolastico dei vari istituti del
territorio, onde creare un più stretto rapporto tra mondo della scuola e mondo del
lavoro per, insieme, valorizzare le competenze e sviluppare professionalità coerenti
con le necessità del tessuto economico locale sensibilizzando i ragazzi al tema del lavoro.
Abbiamo quindi coinvolto le nostre imprese
aderenti affinché mettessero a disposizione
degli studenti del circondario, non solo i
profili professionali di cui necessitano, ma
anche tutte le informazioni ritenute utili sulle
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
loro aziende e sulle concrete possibilità di
lavoro, sulle politiche di valorizzazione del
merito e sul contributo economico e sociale
che le nostre imprese apportano al territorio in termini diretti ed indiretti.
Il prodotto studiato e messo a disposizione
consiste quindi in un sito internet www.diventaregrandiimola.it , che vuole sempre
più assumere la funzione di vero e proprio
portale sull’orientamento, suddiviso in sezioni ove gli studenti, le loro famiglie e le
scuole potranno visionare interviste a lavoratori di imprese aderenti, atte alla conoscenza delle varie professionalità presenti
e dei percorsi formativi svolti dai lavoratori
coinvolti, consultare le schede dettagliate
dell’offerta formativa proposta dai vari istituti superiori del territorio, e prendere atto di
alcuni dati economici tratti da fonti ufficiali
sulle tipologie di imprese presenti e sulle
esigenze professionali espresse dal territorio. Si è poi pensato di inserire anche un
test gioco per i ragazzi onde verificare in
maniera scherzosa l’utilità e l’efficacia di
quanto visto e letto.
Tutto ciò al fine di offrire un contributo il più
concreto possibile, che accompagni il ragazzo nella fase dell’orientamento scolastico favorendo il dialogo ed il confronto nel
contesto scolastico e nelle rispettive famiglie.
Questo progetto rientra infatti nel percorso
di orientamento previsto dal Ciss/t – Centro
Integrato Servizi Scuola/Territorio e viene
quindi utilizzato anche in ambito scolastico
quale strumento di supporto e accompagnamento alle varie iniziative di orientamento scolastico. I docenti infatti
programmano nelle diverse classi la presentazione del sito e la visione delle clip e
del materiale in esso contenuto, invitandoci,
al confronto con gli alunni e le rispettive famiglie, per soddisfare le diverse curiosità rispetto al mondo economico.
A completamento del progetto sono poi
previste visite guidate presso le aziende del
territorio, ritenute sia dai docenti che dai ragazzi stessi, un ulteriore concreto momento
di conoscenza di ciò che avviene nel mondo
del lavoro, che a quell’età è ancora qualcosa di molto lontano dal loro quotidiano e
pertanto di difficile immaginazione e comprensione.
Novità della corrente edizione il concorso a
Territori
Imprese
Sondaggio
13
premi proposto ai ragazzi con il quale si
vuole richiamare l’attenzione sullo slogan
filo conduttore di tutte le nove edizioni del
progetto “Diventare Grandi”. Così ogni
classe 2A e 3A delle Scuole Secondarie di
Primo grado del Circondario Imolese è chiamata a realizzare un qualsiasi elaborato,
una poesia, un tema, un disegno, un dipinto, una canzone, un video, un qualsiasi
prodotto creativo che risponda alla do-
Primo piano
ACI
manda “Cosa significa Diventare Grandi”?
Potranno partecipare sia singoli individui
che gruppi, previa iscrizione, che dovrà avvenire tra il 10 Novembre e il 1 Dicembre
2014. Le adesioni dovranno essere inviate
via e-mail all’indirizzo: [email protected] allegando l’apposita scheda di
iscrizione, scaricabile dal sito, debitamente
compilata e sottoscritta.
Gli elaborati dovranno poi essere inviati alla
Legacoop
Settori
stessa mail o consegnati a mano presso la
sede di Unindustria Bologna Delegazione
Imolese entro e non oltre il 23 Dicembre
2014. Una apposita giuria decreterà i vincitori che verranno proclamati in occasione
di un evento pubblico ancora da organizzarsi e calendarizzarsi ma che comunque
si svolgerà entro e non oltre il 23 Gennaio
2015
Territori
Imprese
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Legacoop
>> Legacoop
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LEGACOOP
Cooperativa 29 Giugno, l’impegno
per salvaguardare i posti di lavoro
Legacoop, insieme al CNS (Consorzio nazionale Servizi), ha incontrato i nuovi rappresentanti legali delle cooperative del
gruppo “29 Giugno” nominati dal Tribunale.
L’incontro è avvenuto in un clima di reciproca collaborazione. L’intento in queste ore
è quello di salvaguardare i posti di lavoro e
i servizi che le imprese, coinvolte dalle indagini a causa dell’operato dei loro dirigenti,
svolgono per la città.
I nuovi rappresentanti legali hanno informato Legacoop che per il Tribunale c’è perfetta continuità lavorativa e che quindi il
lavoro delle cooperative continua in tutti i
servizi in cui sono presenti.
Non è in discussione la qualità e il lavoro
svolto dalla cooperativa che deve continuare. Gli ex dirigenti faranno i conti con la
giustizia, le cooperative andranno avanti.
Legacoop si è messa a disposizione dei
nuovi rappresentanti legali per dare la massima collaborazione in questa fase delicata
di riorganizzazione delle imprese.
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
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Settori
>> Cooperative di Comunità
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COOPERATIVE DI COMUNITÀ
A Suvereto la cooperativa che
valorizza il paese
Si chiamerà Cooperativa di Suvereto (LI),
frutto di un progetto, previsto dal programma
elettorale di Assemblea popolare, già sperimentato da anni in piccole realtà come Suvereto, sotto la supervisione di Legacoop, che
si propone di valorizzare ancora di più la realtà turistica del paese, far fronte alla crisi occupazionale e valorizzare le risorse del
territorio.
Così venerdì 12 dicembre nella sede di Assemblea popolare è svolta la presentazione
pubblica dello statuto della coop e, contemporaneamente, è stata richiesta la disponibilità volontaria a ricoprire il ruolo di socio
fondatore che dovrà presenziare il giorno dell’atto notarile.
«Il ruolo dei soci fondatori è fondamentale –
dice una nota di Assemblea popolare – perché sono loro a eleggere, in seno, gli amministratori della cooperativa per i primi 5 anni».
Nel ricordare che la costituzione della cooperativa di paese era uno dei punti fondamentali del programma di Assemblea popolare,
vengono poi elencati i principi generali che
saranno portati in approvazione nel corso dell’evento pubblico: la cooperativa sarà a mutualità prevalente e adotterà le norme della
società a responsabilità limitata (srl); la cooperativa potrà svolgere illimitata attività con
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
l’unica preclusione di non entrare in concorrenza con altra attività analoga già presente
nel Comune di Suvereto.
La cooperativa sarà amministrata da un consiglio di amministrazione formato da 7/11
soci nominati, in prima occasione, dai soci
costituenti; il presidente, il vicepresidente ed
eventualmente il segretario saranno nominati
con lo stesso metodo; gli amministratori rimarranno in carica per 3/5 anni, con decisione spettante dall’assemblea dei soci, con
possibilità di conferma; la quota minima (prevista dalla legge) per diventare socio utente o
socio lavoratore sarà di 25 euro; l’assemblea
avrà la facoltà di destinare la prevalenza degli
utili della cooperativa in progetti in favore dei
cittadini di Suvereto.
«Proprio questa ultima prerogativa – dice la
nota di Assemblea popolare – renderà la cooperativa diversa da qualsiasi altra società presente sul territorio. La cooperativa di Suvereto
avrà infatti come esplicito obiettivo quello di
produrre vantaggi a favore della comunità alla
quale i soci promotori appartengono o eleggono come propria, obiettivo che sarà perseguito attraverso la produzione di beni e servizi
per incidere in modo stabile su aspetti fondamentali della qualità della vita sociale ed
economica».
Fonte Il Tirreno http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2014/12/11/news/nasce-lacooperativa-che-valorizza-il-paese-1.10478
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Territori
>> Napoli
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NAPOLI
Cibosprecato,deMagistrisaccordo
con Legacoop per recuperarlo
Il 15 dicembre il sindaco di Napoli de Magistris ha sottoscritto con il presidente di
Legacoop Campania, Mario Catalano un
accordo di collaborazione per la lotta alla
malnutrizione ed allo spreco alimentare.
L’accordo, nato su proposta dell’assessore
al welfare e alla sanità, Roberta Gaeta, e
dell’assessore allo sviluppo, Enrico Panini
si colloca nell’ambito delle iniziative legate
ad Expo 2015.
Napoli, infatti, intende affrontare la lotta agli
sprechi alimentari In Italia si buttano 76
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
chili di cibo per ogni cittadino all’anno: un
terzo del cibo prodotto finisce nella spazzatura e la percentuale di spreco alimentare è pari a quasi un punto percentuale di
PIL. Il 60% di cittadini ammette di buttare
cibo almeno una volta alla settimana.
Con la firma si inaugura la collaborazione
fra Caritas, Banco alimentare,comune, reti
della distribuzione nella gestione e nell’utilizzo delle derrate alimentari.
Si inizierà con incontri informativi destinati
a supermercati, discount ed esercizi della
rete Unicoop Tirreno, e non solo: una sorta
di corso di formazione sulla lotta allo
spreco alimentare e sulle modalità di raccolta e distribuzione degli alimenti in eccesso.
Territori
Imprese
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Imprese
>> Cir Food
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CIR FOOD
>> CPL Concordia
Si aggiudica la ristorazione
di Expo 2015
>> COOP
I servizi di ristorazione dell’Esposizione Universale di Milano dell’anno prossimo sono
finiti in mano reggiana. A vincere l’appalto
è stata infatti Cir Food, l’azienda nata nel
’92 dalla fusione fra le cooperative di ristorazione di Reggio Emilia. Una gran bella notizia, se si pensa all’importanza della
manifestazione e alla quantità di persone
che visiteranno i padiglioni dell’Expo.
La notizia dell’affidamento dell’appalto a Cir
Food è stata illustrata il 18 dicembre a Milano nel corso di una conferenza stampa all’Expo Gate. Vi hanno partecipato parte i
vertici di Cir, a partire dalla presidente
Chiara Nasi, e il commissario unico di
Expo Milano 2015 Giuseppe Sala. L’anno
scorso Cir Food ha prodotto oltre 75 milioni
di pasti, con un fatturato di 490 milioni di
euro. I dipendenti sono 10.700 e fra loro ci
sono 1.200 cuochi.
Rita Mantovani di Cir Fodd spiega la preparazione dei pasti per le diete speciali destinate alle mense scolastiche, nell’ambito
dei 14 mila pasti giornalieri predisposti per
le scuole della provincia di Reggio Emilia
(video di Enrico Rossi)
Durante i sei mesi dell’Expo 2015 sono previsti in arrivo nell’area fieristica di Milano 24
milioni di visitatori e sarà necessaria
l’erogazione di 26 milioni di pasti. Una
fiumana di persone che si aggireranno per
il quartiere creato ad hoc e che dovranno
essere rifocillate. La coop reggiana sarà
concessionaria ufficiale del servizio di ristorazione per l’Esposizione universale di Milano. I dettagli dell’appalto saranno
presentati giovedì in pompa magna con una
conferenza stampa tenuta dal commissario unico dell’Expo, Giuseppe Sala.
Sono previsti 13 milioni di pasti totali nei
55 giorni di picco (weekend e festivi) in
cui si stimano 250mila visitatori al giorni.
Altri 13 milioni nei 129 giorni non di
picco durante i quali si stimano circa
90mila visitatori al giorno. Numeri che dovranno essere confermati durante l’esposizione che partirà il primo maggio 2015 e si
concluderà il 30 ottobre del 2015.
Per far fronte alla domanda dell’Expo sono
previste circa 140 unità di ristorazione
>> Cotabo
>> Coop Il Cerchio
>> Unicoop Firenze
>> PostModernissimo
>> Formula Ambiente
>> Cadiai
>> Cadiai
>> Coop Estense
>> Latteria di Cameri
>> Coop Castel Monte
>> COOSS
>> Itaca
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
per un totale di 60mila metri quadri
che saranno gestite per il 40% da Expo e il
resto dai paesi partecipanti. I servizi verranno affidati a più operatori specializzati:
tra questi rientra quindi Cir food, che potrà
guardare con fiducia al futuro che potrebbe
segnare un boom nei conti del prossimo
anno.
CPL CONCORDIA
Premia il risparmio energetico
della pubblica amministrazione
CPL Concordia premia le amministrazioni
pubbliche attente al risparmio energetico. Secondo le indicazioni contenute nel Piano
d’Azione italiano per l’Efficienza Energetica
2014, infatti, i dati di risparmio progressivi
previsti al 2020 si attestano a oltre 458 GigaWattora a livello nazionale.
“Il Gruppo CPL Concordia negli ultimi due
anni ha gestito energia per circa 100 Pubbliche Amministrazioni, generando e certificando risparmi energetici per 1,7
GigaWattora elettrici e oltre 3,6 milioni di
metri cubi di gas, facendo risparmiare alle PA
quasi 3,5 Milioni di Euro”, ha dichiarato il Presidente di CPL Concordia Roberto Casari.
Gli enti pubblici che hanno affidato a CPL
CONCORDIA i servizi energetici sono risultati
vincitori del premio nazionale “Best Practice
patrimoni Pubblici” al Forum PA di Roma nelle
ultime 3 edizioni.
La prima edizione del premio “Innovazione ed
efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione” è stata vinta dal Comune di Zola
Predosa (BO) il cui programma di risparmio
energetico nell’illuminazione pubblica ha previsto lavori di riqualificazione di oltre 2500
punti luce (con l’installazione di oltre 1000
punti luce a LED, i restanti a sodio alta pressione, tutti controllati a distanza con sistemi a
controllo punto - punto).
L’evento si è tenuto a Bologna presso l’Auditorium Ducati alla presenza di rappresentanti
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
18
delle istituzioni Attilio Raimondi (Servizio
Politiche energetiche Regione Emilia Romagna), Stefano Caliandro (Consigliere Regionale Emilia Romagna), Riccardo
Malagoli (Assessore ai Lavori Pubblici del
Comune di Bologna), Raffaele Donini (segretario provinciale del PD), Luca Prandini
(Sindaco di Concordia) e delle Amministrazioni selezionate per il premio: oltre al Comune di Zola Predosa, i rappresentanti dei
Comuni di Budrio (BO), Castelnuovo Rangone
(MO), Jolanda di Savoia (FE), Mesola (FE) e la
Provincia di Modena.
Per la selezione delle best practices sono stati
chiamati Claudio Domenicali (Amministratore Delegato Ducati Motor Holding S.p.A.),
Davide Tabarelli (Presidente Nomisma
Energia), Roberta Zanaboni (Studio Associato Zanaboni), Alessandro Rossi (Politiche Energetiche ANCI Emilia Romagna),
Piergabriele Andreoli (Direttore AEES di
Modena), Clarita Honorati Consonni
(ENEA).
Il progetto vincente
Il ricorso al LED prevede consumi energetici
più bassi ed è più tutelante dal punto di vista
dell’inquinamento luminoso. L’intervento realizzato è stato finalizzato al miglioramento dell’efficienza energetica, alla messa in sicurezza
degli impianti, alla riduzione dell’inquinamento luminoso e all’ottimizzazione della gestione tecnica ed economica attraverso
l’utilizzo di sistemi di telecontrollo o telegestione. Nel dettaglio, gli interventi sono stati
mirati ad ottenere il risparmio attraverso la riduzione di potenza delle lampade, mediante
la sostituzione dei corpi illuminanti di vecchia
concezione (mercurio o ioduri metallici) con
lampade e corpi ad alto rendimento (quali
LED e sodio ad alta pressione), ma anche tramite l’introduzione di stabilizzatori di tensione
per la regolazione dei flussi energetici dotati
di telecontrollo e temporizzatori astronomici,
Primo piano
ACI
al fine di sfruttare al massimo la residua luminosità di crepuscolo e quella anticipata dall’aurora. Questo intervento ha consentito di
risparmiare ogni anno 144 TEP (Tonnellate
Equivalenti di petrolio) per un totale di 1872
TEP nei 13 anni di durata della concessione.
Ciò significa che nell’atmosfera si è evitata
l’emissione di 4400 tonnellate di CO2 per
l’intero periodo di gestione.
Le ragioni del Premio “Giacomo Venturi”
Il Primo Premio “Giacomo Venturi” per l’innovazione e l’efficienza energetica nelle Pubbliche Amministrazioni nasce dalle attività che
hanno visto CPL CONCORDIA sempre più impegnata nell’efficientamento degli impianti
energetici: uno sviluppo costante di prodotti
e servizi incentivato grazie al riscontro delle
Pubbliche Amministrazioni che hanno potuto
constatare i risultati della riqualificazione
energetica in termini di risparmio economico
ed ambientale. L’intitolazione a Giacomo Venturi, vicepresidente della Provincia di Bologna
recentemente scomparso, intende ricordare
questa figura di giovane amministratore che
si è adoperato dentro le istituzioni pubbliche
per il miglioramento della qualità della vita dei
cittadini.
Anche la scelta della location non è casuale:
da 15 anni infatti CPL CONCORDIA è Fornitore Ufficiale Ducati Motors per i servizi di Global Service (conduzione impianti,
riscaldamento, condizionamento, building automation, ecc.) dell’intero stabilimento di
Borgo Panigale.
COTABO
#smartaxi, il sistema evoluto per la
gestione del trasporto persone
nuto all’auditorium Telecom Italia di piazza
VIII Agosto, ai rappresentanti delle cooperative associate al Consorzio Nazionale Trasporto Persone, la struttura
nazionale che associa alcune tra le principali realtà del panorama italiano del radio
taxi.
Obiettivo del meeting è stato quello di far
conoscere ai principali operatori del settore
le potenzialità del sistema #Smartaxi, una
soluzione che potrà essere adottata da tutte
le cooperative che hanno necessità di aumentare l’efficienza interna e offrire maggiori servizi, a parità di costi, ai propri utenti.
#Smartaxi consente, tra l’altro, il miglioramento del sistema di assegnazione delle
corse.
“Le migliaia di persone che ogni giorno salgono su un taxi Cotabo hanno visto i tablet
installati sulle auto, i Pos per il pagamento
con le carte elettroniche di ogni tipo, i sistemi di rendicontazione delle corse. Sono
alcune parti, le più evidenti, di #Smartaxi –
commenta il presidente di Cotabo Riccardo
Carboni – Naturalmente dietro c’è molto lavoro, tanta intelligenza e creatività e sistemi
tecnologici avanzati che consentono ai nostri soci di lavorare meglio e a noi di migliorare il servizio di trasporto persone nel
territorio. Cotabo ha imboccato da anni la
via dell’innovazione, #Smartaxi è il nostro
fiore all’occhiello, frutto di anni di lavoro; è
un sistema che non può essere considerato
solo come un’innovazione tecnologica perché è destinato a rivoluzionare il settore del
trasporto persone dal punto di vista dell’offerta. Un cambiamento sempre più necessario per stare con efficienza sul mercato e
al passo con la concorrenza. Non siamo ancora in grado di valutare fino in fondo l’impatto che avrà questo sistema nel settore
del trasporto persone, quello che è certo è
#Smartaxi è il sistema più evoluto sul mercato per la gestione del cosiddetto dispatching: assegnazione delle corse tramite
Centrale radio taxi, gestione dei sistemi di
pagamento, gestione della rendicontazione
e dell’invio delle fatture mensili agli utenti
abbonati. Un sistema già integrato con la
App TaxiClick e con le sue versioni per pc
e web.
#Smartaxi, sviluppato da Cotabo con Telecom Italia, Ingenico e la spagnola Taxitronic
è stato presentato il 15 dicembre a Bologna, nel corso di un meeting che si è te-
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
19
che Cotabo sarà protagonista del cambiamento che si innescherà”.
Con la disponibilità sul mercato del sistema
#Smartaxi, le centrali radio taxi maggiori
potranno gestire i servizi di assegnazione
delle corse in altri territori, nei quali, per problemi dimensionali o di costo, le società locali non hanno, o non sono in grado di
garantire, un servizio efficiente o sulle 24
ore. La gestione potrà avvenire anche solo
per alcune fasce orarie della giornata, in
particolare nella fascia notturna quando il
numero di corse effettuate è minore e, per
le società di gestione del servizio, diventa
prioritaria la riduzione di costi fissi.
“#Smartaxi è un progetto strategico per il
futuro di Cotabo. Quando, assieme ai nostri
partner, abbiamo cominciato ad ideare e testare il sistema – commenta il direttore generale di Cotabo, Marco Benni - ci siamo
resi subito conto che non avevamo a che
fare solo con un cambiamento tecnologico,
ma con una innovazione che inciderà profondamente sul sistema di trasporto persone in Italia. Con le potenzialità di questo
sistema – continua Benni – non è difficile
immaginare che nei prossimi anni il dispatching delle corse potrà essere gestito da
pochi punti sul territorio nazionale. Non è
più necessario che ogni cooperativa o società abbia la sua mini o media centrale
radio taxi, quel servizio potrà essere fornito,
non in competizione ma in collaborazione,
da un operatore specializzato in modo più
efficiente di quanto possa fare, ad esempio, una piccola realtà cooperativa. Con
#Smartaxi si riducono i costi, si migliora il
servizio e, di conseguenza, si presidia il
mercato. Cotabo vuole essere protagonista
del cambiamento anticipando e contrastando anche soluzioni non regolamentate
grazie soprattutto ai forti investimenti in innovazione fatti negli ultimi anni. Siamo la
dimostrazione che il cambiamento e l’innovazione creano nuove opportunità di sviluppo sul mercato mentre la sterile
opposizione al rinnovamento può essere letale per l’impresa – conclude il direttore di
Cotabo – Cotabo e quanto avvenuto negli
ultimi anni nella realtà bolognese, sono la
dimostrazione che innovazione tecnologica
e di servizio possono garantire lavoro per i
soci e crescita per la cooperativa, anche in
un mercato che, in futuro, sarà diverso da
come lo abbiamo conosciuto”.
Primo piano
ACI
COOP
Inaccettabile associare il nostro
marchio a attività illegali
Coop ritiene inaccettabile il comportamento
di alcuni organi di informazione che confondono ruoli e funzioni della prima catena
della distribuzione italiana con soggetti a lei
estranei e colpevoli di attività criminali.
“Siamo tra coloro che ogni giorno si battono con più determinazione per il rispetto
assoluto della legalità nelle filiere agroalimentari e nella distribuzione commerciale
fronteggiando anche episodi di concorrenza
sleale -dichiara Marco Pedroni Presidente
Coop Italia - Riteniamo grave e diffamatorio
essere avvicinati in modo più o meno ambiguo a attività di carattere criminale come
sta emergendo in alcuni organi di informazione”. “Diffidiamo chi intende gettare
fango su di noi in modo gratuito -continua
Pedroni- e intraprenderemo azioni legali a
tutela dei 55.000 dipendenti, delle oltre
100 imprese che operano sotto il nostro
marchio e degli 8 milioni di soci”.
COOP IL CERCHIO
Apertura del Ponte Sanguinario
a Spoleto
Valorizzare il patrimonio culturale e artistico
della città attraverso percorsi di inclusione
sociale. È stato presentato l’11 dicembre,
nella Sala dello Spagna di Palazzo comunale, il progetto per la realizzazione di percorsi di volontariato relativi alla
valorizzazione di beni culturali che riguarderà, a partire dal 23 dicembre, l’apertura
del Ponte Sanguinario.
Frutto della collaborazione tra il Comune di
Spoleto e la Cooperativa Sociale “Il Cerchio”
con la presenza del Presidente Serenella
Legacoop
Settori
Banconi, il progetto garantirà l’apertura del
monumento nei weekend (venerdì, sabato e
domenica) e nei festivi, dalle ore 10 alle
12:30 e dalle 15 alle 17, grazie alla presenza delle persone ospiti della residenza
“Le Ville”, che si trova in piazza della Vittoria ed è gestita direttamente dalla Cooperativa Il Cerchio.
“Si tratta di un percorso che mira a valorizzare il nostro patrimonio artistico e monumentale, rendendo visitabili luoghi che,
come il Ponte Sanguinario, non sono ad
oggi pienamente fruibili – ha dichiarato il
vicesindaco Maria Elena Bececco nel
corso della conferenza stampa – dando
grande valore all’inclusione sociale attraverso la partecipazione attiva degli ospiti
della residenza “Le Ville” che, in qualità di
accompagnatori, permetteranno l’apertura
in orari certi per tutto il periodo invernale”.
In particolare saranno due le persone (Loredana Camuzzi e Giorgio Fagotti) che, oltre
a garantire l’apertura del Ponte Sanguinario accompagnando spoletini e turisti nella
visita, forniranno loro le schede informative
predisposte dalla Direzione Cultura e Turismo del Comune.
In vista della prossima apertura del 23 dicembre, l’A.Se. effettuerà degli interventi di
sistemazione nell’area circostante il monumento, mentre l’edicola Conti e la gelateria
Yogopaz, per rendere maggiormente visibile il punto di ingresso al Ponte Sanguinario, che la VUS avrà il compito di pulire
quotidianamente, metteranno a disposizione le proprie fioriere durante tutto il periodo invernale.
“Il protocollo d’intesa che abbiamo firmato
con la Cooperativa Il Cerchio – ha aggiunto
il vicesindaco Bececco – riguarda, più in
generale, la valorizzazione del patrimonio
culturale della città. Ciò significa che, dopo
il primo periodo e valutato il successo dell’iniziativa, niente vieta di poter ampliare la
collaborazione includendo nel progetto
anche altri monumenti”.
Sul punto è intervenuto il dirigente della Direzione Cultura e Turismo Sandro Frontalini:”La valorizzazione dei beni culturali
passa anche attraverso forme di collaborazione come quella che abbiamo avviato con
la Cooperativa Il Cerchio. Entro Pasqua, grazie ai progetti attivati tramite il Servizio Civile Nazionale, garantiremo l’apertura anche
della Chiesa SS. Giovanni e Paolo e, proprio
Territori
Imprese
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Imprese
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in questi giorni, stiamo ragionando con
l’UNITRE per rendere possibili le visite al
Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti. Abbiamo
un albo dei volontari, quindi questo tipo di
collaborazioni possono essere attivate, su
progetti specifici, sia con le associazioni che
con singoli cittadini”.
Presente anche il Presidente del Lions Club
Spoleto Giuseppe Cerasuolo:”L’intervento
di recupero che, come Lions, finanziammo
circa 20 anni fa, mirava proprio a rendere
fruibile il Ponte Sanguinario. Accogliamo
con grande piacere questa collaborazione
non solo perché permette di far conoscere
un monumento meraviglioso della nostra
città, ma anche per l’alto valore sociale che
porta con sé”.
Fonte: Comune di Spoleto
UNICOOP FIRENZE
Tonnellate
di solidarietà
Oltre 76 tonnellate di prodotti alimentari
raccolti nel primo fine settimana di dicembre in soli 39 supermercati. L’appuntamento si è rinnovato anche il 13 e 14 in 61
punti vendita. Unicoop Firenze contribuirà
con centomila euro di prodotti a marchio
Coop
Oltre 76 tonnellate di prodotti donati: positivo il risultato della raccolta alimentare straordinaria nel primo fine settimana di
Primo piano
ACI
dicembre, considerando anche che erano
coinvolti solo trentanove degli ottantotto
punti vendita che aderiscono all’iniziativa
realizzata da Unicoop Firenze in accordo
con Caritas, le sezioni soci e il mondo del
volontariato sensibile a questo tema.
Con l’appuntamento del 13 e 14 dicembre
che ha interessato 61 punti vendita l’obiettivo auspicato è quello di superare le 200
tonnellate di prodotti alimentari di prima necessità da destinare alla Caritas e alle associazioni di volontariato del territorio.
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno
partecipato e contribuito al raggiungimento
di questo primo risultato: soci, clienti e i
molti volontari mobilitati su tutto il territorio
regionale.
Nel complesso i due fine settimana di raccolta hanno coinvolto oltre 80 supermercati,
e ben 2000 volontari. La cooperativa contribuirà con centomila euro di prodotti a
marchio Coop, integrando quelli donati con
altri prodotti con scadenza più breve, ma
fondamentali per le mense che si occupano
di accoglienza, come per esempio i formaggi. Un contributo che corrisponde a
circa tre grandi camion pieni di merce.
Nella foto da sinistra: Alessandro Martini,
direttore Caritas Firenze; Renato Burigana,
presidente Sezione Soci Firenze Nord Est;
Giulio Bani, vicepresidente del Consiglio di
Gestione di Unicoop Firenze, Claudio Vanni,
responsabile Relazioni Esterne Unicoop Firenze; Cristina Giachi, vicesindaco Comune
di Firenze; e alcune socie volontarie. Firenze
Coop via Cimabue, 6/12/2014
Unicoop Firenze si occupa da anni direttamente dell’emergenza alimentare che oggi
coinvolge sempre più persone e famiglie,
complice la grave crisi economica che attraversiamo, e lo fa con il progetto Buon
fine, con i prodotti buoni che non sono commerciabili, distribuiti alle associazioni di volontariato e di solidarietà. Ma sosteniene
anche iniziative specifiche, come per esempio l’Emporio Caritas di Prato, oppure, con
la Fondazione Il Cuore si scioglie riempiendo di prodotti di prima necessità ben
due Tir da inviare alle Caritas di varie province, com’è avvenuto l’agosto scorso.
Dal 2013 Unicoop Firenze ha un piano di
raccolte alimentari articolato nei vari punti
vendita, più volte durante l’anno. Negli ultimi mesi sono state raccolte e distribuite,
nei territori delle sette province dove ope-
Legacoop
Settori
riamo, circa 180 tonnellate di prodotti di
prima necessità.
A questi poi si aggiungono i prodotti raccolti
nei dieci supermercati lo scorso 29 novembre, giornata della colletta alimentare.
POSTMODERNISMO
È ora realtà, tutto pronto per la
stagione inaugurale
Il centro storico di Perugia ha un nuovo cinema. Il PostModernissimo, ambizioso
progetto che ha coinvolto gli antichi spazi
del Modernissimo d’Essai riportandoli in vita
dopo la chiusura nel 2000, è pronto a inaugurare una stagione di cinema e arte che
coinvolge l’intera realtà cittadina in un progetto senza precedenti.
La struttura, che si trova in Via del Carmine,
nel cuore dell’animato contesto di Via della
Viola, prevede due sale principali: la Sala
Donati - dedicata alla famiglia che più di
ogni altre ha creduto in questo progetto da 159 posti e la Sala Visconti da 54. Entrambe attrezzate con proiettori 4K di ultima
generazione, regaleranno agli spettatori una
visione di livello superiore e una programmazione cinematografica dove convivranno
le più interessanti novità del panorama
mondiale, gli inediti in Italia, i titoli d’essai e
tutto quel che in passato ha faticato a trovare spazio nelle altre sale della regione.
Particolare cura è stata dedicata anche alla
TerzaSala che, come la terza pagina di un
quotidiano, è dedicata alla ricerca, alle retrospettive e agli approfondimenti sull’immagine in movimento.
Dopo una prima inaugurazione riservata
agli oltre 700 soci e raisers che hanno
contribuito attivamente alla realizzazione del
progetto - organizzata per martedì 16 di-
Territori
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Sondaggio
Imprese
21
cembre, data del trentaseiesimo anniversario dell’inaugurazione del Modernissimo
d’Essai di Serena Donati - le porte si apriranno per tutti giovedì 18. Sugli schermi
subito una prima uscita di livello di un regista più che affermato, David Fincher con il
suo Gone girl - L’amore bugiardo, e
l’esclusiva per Perugia della più recente fatica di uno dei giovani cineasti più interessanti del panorama mondiale, il canadese
Xavier Dolan con Mommy, vincitore del
Premio della Giuria allo scorso festival di
Cannes. Partono subito anche le rassegne
come KinderKino, il momento pensato per
gli spettatori più giovani del PostModernissimo, con Un gatto a Parigi di Michel
Gondry. In programma da qui alla fine dell’anno, nella TerzaSala, ci saranno anche i
film Is the man who is tall happy? An
animated conversation with Noam
Chomsky e Frank, oltre ad una retrospettiva su Xavier Dolan, regista ancora inspiegabilmente inedito in Italia.
La sala principale del PostModernissimo
ospiterà anche un’esclusiva stagione teatrale e concertistica, sia con proposte legate al mondo del cinema (dalle
sonorizzazioni live di film fino a spettacoli
dedicati ai più influenti protagonisti della
settima arte) che con eventi di livello internazionale realizzate in sinergia con altre realtà del settore già attive a Perugia. Tra i
primi appuntamenti, la sonorizzazione live
del film di Hitchcock Blackmail, organizzata con il British Film Institute in anteprima
italiana (22 dicembre) e lo spettacolo di
David Riondino che andrà in scena a gennaio inaugurando la rassegna teatrale curata per PostModernissimo dall’attore
perugino Francesco Rossini. Subito attivo
- con le installazioni ambientali di Francesco Ciavaglioli e Michele Santi - anche
lo spazio espositivo Waiting Room che ospiterà ciclicamente diversi artisti, con l’obiettivo di dar voce a chi difficilmente ha trovato
i giusti spazi per mostrare il proprio talento.
Il PostModernissimo sarà anche un luogo
di incontro e condivisione, con un piccolo
Bistrò che verrà gestito in collaborazione
con realtà del territorio come l’azienda biologica Il Lombrico Felice, la rete dei Vignaioli Resistenti umbri ed altre eccellenze in
grado di offrire prodotti legati alla tradizione
e al territorio.
Primo piano
ACI
Cuore del progetto è l’Anonima Impresa
Sociale Società Cooperativa, fondata da
quattro perugini con esperienze importanti
nel settore della cultura, del cinema e dello
spettacolo: Giacomo Caldarelli, Ivan
Frenguelli, Andrea Mincigrucci e Andrea Frenguelli. Insieme a loro una folta
schiera di “soci sostenitori” che hanno aderito con entusiasmo alla campagna di azionariato diffuso inaugurata a fine agosto:
quasi 100 persone hanno deciso di partecipare attivamente al progetto, sostenendolo con una quota di 100€ e diventando
così parte attiva del PostModernissimo. Il
crowdfunding, la raccolta fondi, ha coinvolto
in poco più di 3 mesi oltre 600 persone, con
quasi 1000 biglietti omaggio già assegnati. Una chiara dimostrazione che il primo
cinema di comunità italiano è sorto nella
città giusta, pronta a sostenere con forza un
progetto volto a promuovere una nuova idea
di arte e società, di formazione e partecipazione nel cuore del centro storico. C’è ancora tempo fino al 31 dicembre 2014 per
sostenere l’iniziativa attraverso il crowdfunding mentre il tesseramento continuerà per
permettere a tutti di accedere ai vantaggi
riservati ai soci.
Ulteriori informazioni e il programma dettagliato sono disponibili sul sito www.postmodernissimo.com
FORMULA AMBIENTE
Delibera all’unanimità l’esclusione
delle cooperative sotto inchiesta
L’assemblea del Consorzio Formula Ambiente, convocata il 15 dicembre presso la
sede di Cesena, ha condiviso all’unanimità
l’esclusione dalla compagine sociale delle
cooperative “Coop. 29 giugno coop. sociale
Onlus”, “29 giugno Servizi soc. coop. di produzione e lavoro” e “Formula Sociale soc.
coop. integrata a r.l. Onlus” proposta dal presidente Maurizio Franchini
Il consiglio di amministrazione ha quindi
escluso i tre soci coinvolti nell’inchiesta e l’assemblea ha provveduto a revocare i consiglieri Alessandra Garrone e Carlo Maria
Guarany, che erano stati eletti in rappresentanza di tali società. Il cda risulta ora formato
da Maurizio Franchini (presidente), Barbara
Legacoop
Settori
Piccirilli (vicepresidente) e Ivan Casadei (consigliere).
L’Assemblea ha inoltre preso atto della decadenza del sindaco revisore Paolo Di Ninno,
anch’egli coinvolto dalla inchiesta romana.Al
suo posto è stato nominato il revisore contabile Alberto Spada di Cesena.
I soci esclusi - tutti assenti in assemblea hanno ora 60 giorni di tempo per presentare
opposizione di fronte a un collegio arbitrale,
come previsto dallo statuto sociale.
All’assemblea odierna erano presenti 17 soci
cooperatori, in rappresentanza di 24 voti ed 1
socio finanziatore in rappresentanza di 5 voti,
risultano assenti 6 soci cooperatori in rappresentanza di 9 voti. L’assemblea è stata costituita con il 76,31% dei voti complessivi
CADIAI
“ComeTe”, la rete interregionale
per aiutare le famiglie
Una rete interregionale per offrire assistenza
domiciliare o in struttura alle famiglie e alle
imprese che vogliono puntare sul welfare
aziendale. Dalla collaborazione di 10 Cooperative sociali operanti in Emilia-Romagna,
Marche,Abruzzo,Veneto e Friuli Venezia Giulia nasce la rete di servizi ComeTe in grado di
dare una soluzione personalizzata di assistenza a 360°: dall’assistente di base a domicilio all’accoglienza in struttura, dai percorsi
educativi individualizzati a consulenze professionali specialistiche.
Il progetto, presentato al Congresso Nazionale di Legacoop in corso a Roma, è stato inizialmente messo a punto per rispondere ad
una esigenza di welfare aziendale di una
grande Cooperativa di consumatori per poi
renderlo disponibile a tutti, sia privati, sia
aziende.
CADIAI, presente a Bologna e provincia, gestore del call center del numero verde unico
(800 50 20 81) è la capofila del percorso che
ha coinvolto altre realtà sulla base dell’espe-
Territori
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Imprese
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rienza maturata sul proprio territorio nel corso
degli ultimi anni. Il risultato è una rete di cooperative in grado di far fronte alle esigenze di
assistenza di un ambito territoriale che si
estende nella fascia adriatica dal Friuli Venezia Giulia all’Abruzzo.
Le cooperative sociali che hanno aderito
sono: Azalea di Verona, CAD cooperativa sociale per le provincie di Forlì-Cesena e Rimini,
CIDAS che opera a Ferrara e in Veneto, il Consorzio SGS con sede a Lanciano ed operativo
in Abruzzo, ITACA che opera nel Friuli Venezia Giulia, Labirinto Cooperativa Sociale che
opera nel territorio della Provincia di Pesaro e
Urbino, Opengroup di Bologna, SEACOOP di
Imola, Zerocento che opera nella provincia di
Ravenna.
La rete - ha spiegato Franca Guglielmetti,
Presidente CADIAI e della Rete ComeTe, nel
presentare il progetto - si propone di accrescere la capacità innovativa e la competitività
delle imprese aderenti consentendo loro di
sviluppare l’offerta di servizio ai privati; di welfare aziendale verso clienti nazionali; nonché
di ampliare i canali di promozione attraverso
la partnership progettuale con mutue e fondi
previdenziali. L’obiettivo finale - ha sottolineato Guglielmetti - è di favorire la diffusione
di un approccio sempre più innovativo e di
qualità elevata in risposta ai bisogni di un
mercato di crescente complessità, nell’attuale
contesto di crisi economica e sociale e di riduzione delle risorse pubbliche.
Nello specifico, ComeTe offre un servizio personalizzato a seconda delle diverse esigenze
sul piano sanitario, assistenziale, riabilitativo
ed educativo. Da qui la proposta di un’offerta
modulare che possa adattarsi alle singole necessità e la disponibilità della figura del Care
Manager che, recandosi a domicilio, ha lo
scopo di aiutare le famiglie e/o le aziende a
scegliere un servizio “tagliato” su misura.
Il servizio si declina in diversi tipi di offerta: dai
servizi professionali e di assistenza generica
alle famiglie a domicilio ai servizi residenziali
fino agli appartamenti protetti.
Il tutto all’interno di un percorso in cui famiglie ed utenti sono supportati nell’orientamento alla rete dei servizi, pubblici e privati,
ricevendo informazioni sui diritti delle persone,
sui servizi e le facilitazioni esistenti e sulle procedure da seguire.
L’accordo di rete è stato sottoscritto da tutti i
partner il 2 dicembre scorso.
Primo piano
ACI
CADIAI
Natale solidale
per la cooperativa
Anche quest’anno il Natale di CADIAI è solidale. Per la quarta volta, la cooperativa sociale bolognese ha infatti proposto a tutti i
dipendenti e ai soci di fare i regali natalizi con
i prodotti di Libera Terra, ossia provenienti da
una delle strutture produttive collocate nei terreni confiscati alle mafie.
Prodotti buoni due volte perché da una parte
sono fatti con cura e derivano da materie
prime di altissima qualità, dall’altra hanno un
valore simbolico molto elevato.
Promuovendo il GAS (Gruppo d’Acquisto Solidale), CADIAI ha voluto dare un contribuito
concreto alle diverse cooperative legate all’Associazione simbolo della lotta contro le
mafie.
Un’iniziativa che già negli anni precedenti ha
ottenuto un grande successo e che ha consentito di raccogliere fondi da destinare a chi,
ogni giorno, promuove la cultura della legalità.
COOP ESTENSE
Il supermercato di Carpi Sigonio
(Mo) certificato LEED GOLD
Il supermercato Coop Estense di Carpi Sigonio, inaugurato a novembre 2013 in provincia di Modena, ha guadagnato ad ottobre
2014 la prestigiosa certificazione LEED for
Retail 2009 livello Gold. LEED (Leadership in
Energy and Environmental Design) è il protocollo più diffuso a livello mondiale sugli edifici a basso impatto ambientale e certifica le
nuove costruzioni o ristrutturazioni che presentano le migliori soluzioni di risparmio
energetico, comfort e vivibilità degli ambienti.
Legacoop
Settori
Il supermercato Coop di Carpi Sigonio è il
primo negozio della grande distribuzione ad
ottenere questo importante risultato in Italia
e il secondo in Europa.
La direzione tecnica di Coop Estense ha voluto dare al punto vendita un carattere fortemente improntato alla sostenibilità
ambientale e al risparmio energetico, adempiendo ai seguenti obiettivi: realizzare un edificio a basso impatto ambientale; aumentare
il comfort e la vivibilità interna per clienti e lavoratori; ridurre i costi di gestione rispetto ad
analoghi punti vendita, mantenendo lo stesso
livello di qualità e servizio. Obiettivi raggiunti
in pieno, come dimostra il conseguimento
della certificazione ad un anno dall’apertura
da parte dell’ente certificatore, l’ U.S. Green
Building Council (USGBC), che ha tenuto
sotto controllo le performance energetiche e
i consumi dell’edificio a seconda del clima e
dei vari periodi dell’anno, una valutazione a
360 gradi che tiene conto del risparmio
energetico e idrico, della riduzione delle
emissioni di CO2, del comfort e della vivibilità degli ambienti interni e dell’impiego di
materiali a basso impatto ambientale.
La valutazione si traduce in un punteggio,
che consiste nella somma dei crediti che
l’edificio ha raggiunto in sette aree tematiche: sustainable sites, water efficiency,
Energy & atmosphere, material & resources,
indoor environmental quality, innovation, regional priority credits. Con il punteggio di 65,
Carpi Sigonio si aggiudica la certificazione
LEED livello GOLD, la più alta dopo la platinum.
Attenzione all’ambiente
Tra le principali innovazioni, una settantina di
cosiddetti solar tube, ovvero una sorta di
cannocchiali che proiettano all’interno del
punto vendita la luce naturale senza dispersione termica ed evitando l’effetto serra che
si avrebbe con una copertura in vetro. I ricambi d’aria automatici quando il livello di
anidride carbonica oltrepassa i limiti. I banchi
frigo coperti, i cui motori alimentano con
l’energia residua il sistema di riscaldamento
e di raffrescamento. Il forte isolamento termico dell’edificio, ottenuto grazie al triplo
vetro della facciata e alla lana di roccia stesa
sul perimetro e sulla copertura in legno del
supermercato. Ancora, le guaine bianche riflettenti posizionate sul tetto capaci di respingere il 93% dei raggi ultravioletti,
Territori
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Sondaggio
Imprese
23
dimezzando l’assorbimento di calore e contribuendo all’abbattimento dei consumi di
questa struttura dall’anima verde.
All’interno del negozio funzionerà poi un impianto di illuminazione dimerizzato, in gran
parte a led, che compensa la luce naturale
prodotta dal sole. Sempre per abbattere i
consumi, lo stesso format costruttivo è stato
progettato più basso di circa mezzo metro rispetto ai supermercati più recenti: ne consegue un ridimensionamento di circa 2.500
metri cubi, che consente un risparmio di materiali e di energia per la climatizzazione degli
ambienti.
Su due pareti interne, per una superficie di
circa 100 mq, trova poi spazio un giardino
verticale. Oltre alla componente estetica, le
pareti verdi svolgono una funzione fono assorbente, di pulizia del pulviscolo atmosferico e, attraverso la fotosintesi clorofilliana, di
sottrazione di CO2, offrendo ossigeno all’ambiente.
LATTERIA DI CAMERI
Celebrati
cent’anni di lavoro
Coop nata il 24 febbraio 1914 da un gruppo
di allevatori, nonostante la guerra: ora sono
19 i soci, 300 quintali di latte conferiti ogni
giorno
Cent’anni di gorgonzola: ieri mattina la Latteria sociale di Cameri ha celebrato un secolo
di formaggi di qualità. La cooperativa di allevatori si è costituita il 24 febbraio 1914 con
«70 soci e 252 bovine», ha attraversato con
il suo lavoro costante il ’900 e ha già affrontato anche un pezzo del nuovo millennio,
guardando sempre avanti. Una delle ultime
novità è l’ampliamento della zona dedicata
alla stagionatura, passata da una capacità di
20 a 30 mila forme.
Il passo compiuto allora, quando in Europa
scoppiava la Prima Guerra Mondiale, fu importante: nacque nel centro del paese, in via
Primo piano
ACI
San Francesco, un luogo in cui si poteva collaborare, condividere sogni e preoccupazioni.
E’ ancora oggi la più antica cooperativa per la
produzione di formaggi di tutto il Piemonte.A
quei tempi fu un’occasione per aumentare la
produzione del latte e migliorare il proprio reddito. Dal 1965 la sede si è trasferita in via per
Novara 67, all’esterno dell’area urbana, per
poter costruire uno stabilimento per la stagionatura interna, un’innovazione per
l’epoca.
Ora i soci sono 19, per un totale di 300 quintali di latte conferiti ogni giorno: può contare
su 25 dipendenti e un fatturato che, nel 2013,
ha superato i 7 milioni di euro. Una realtà in
crescita, anche grazie ad alcune peculiarità: il
gorgonzola si produce ancora con la lavorazione manuale, stagionandolo su assi di
legno. Ma non c’è solo il gorgonzola, che
resta il fiore all’occhiello. La Latteria propone
anche una vasta gamma di formaggi come il
taleggio e i caprini, a cui si è aggiunto di recente anche un erborinato di capra sia dolce
sia piccante.
Festa con il vice ministro
«Abbiamo atteso questo periodo dell’anno
per celebrare il secolo di vita - spiega il direttore della cooperativa Giampiero Mellone per riuscire a concludere la stesura del volume “1914-2014. Cent’anni di latteria, una
storia di imprenditoria e coraggio”. Racconta
tutto il nostro percorso». Ieri il presidente Fiorenzo Rossino ha aperto le celebrazioni, poi
la presentazione del libro. Presenti anche il
viceministro alle Politiche agricole Andrea Olivero, il presidente nazionale di Fedagri Giorgio Mercuri e quello regionale Tommaso
Mario Abrate, soci e clienti.
Fonte
http://www.lastampa.it/2014/12/14/edizioni/novara/latteria-di-cameri-centanni-dilavoro-dedicati-al-gorgonzola-sYIsjpz3e1Or6r
qVIa87gP/pagina.html
COOPCASTEL MONTE
Tra numeri in crescita ed impegni per il futuro
È stato presentato la scorsa settimana il
“Rapporto Sociale 2012/2013” della cooperativa sociale onlus Castel Monte di Montebelluna (Treviso), realtà neoassociata a
Legacoop Veneto che nel territorio della
Legacoop
Settori
Marca si occupa di assistenza sociosanitaria, sanità ed educazione all’infanzia tramite
la gestione di asili nido. Da oltre vent’anni la
cooperativa (di tipo A e B) coniuga con professionalità l’impresa sociale con l’attività
di cura e dedizione verso gli altri, affrontando le nuove sfide poste dal presente,
oggi in primo luogo connesse alla crisi e ai
nuovi terreni in cui il welfare è chiamato a
confrontarsi e a innovarsi.
«La rendicontazione sociale per noi è importante - afferma il presidente Giuseppe
Possagnolo - e la consideriamo uno strumento di trasparenza, responsabilità e informazione mirata verso i nostri soci e
collaboratori».
Positivo il trend emergente dai dati degli
anni di riferimento: il fatturato è aumentato
da 8.217.441 di euro nel 2012 a
8.803.048 nel 2013, così come il numero
di soci lavoratori, in maggioranza donne,
passato da 236 (sempre nel 2012) a 284
nel corso dell’anno seguente; in crescita
considerevole anche il capitale sociale, salito dai 271.400 euro nel 2012 a 332.600
euro nel 2013.
Numeri che dicono la “tenuta” della cooperativa in questi anni di crisi (in cui anche la
Castel Monte ha dovuto resistere ai ritardi di
pagamento del pubblico), ma pure la sua
capacità di farvi fronte mettendo in campo
azioni strategiche. Tra queste, senz’altro, il
percorso di fusione per incorporazione (divenuto effettivo il 1 agosto 2014) con le
cooperative Rispetto Castel Monte e
S.I.Cu.R.I.: ciò ha consentito di abbattere i
costi tutelando comunque i diritti dei lavoratori e senza intaccare la qualità dei servizi
verso i clienti, pazienti e ospiti delle strutture.
Risponde all’urgenza di innovazione sociale,
sentita fortemente dalla cooperativa, anche
la decisione di dar vita a tre “distretti per il
welfare e la sussidiarietà sociale”, che nei
territori di loro rispettiva competenza geografica promuovono nuovi progetti (in tema
di salute e benessere delle persone, gestione dei beni pubblici sociali di pubblica
utilità e gestione dell’habitat e del territorio)
insieme a realtà del mondo del non profit,
del volontariato, dell’associazionismo e
della cittadinanza attiva: «L’obiettivo è svolgere un ruolo proattivo per e nei territori,
contribuendo a realizzare il nuovo modello
di welfare community e di utilizzo/riutilizzo
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
24
dei beni sociali pubblici». Così Possagnolo,
che parlando delle future prospettive
spiega: «Stiamo adeguando l’organizzazione del gruppo dirigente alla realtà che
cambia, attuando un progetto di crescita
che parte dal risanamento e orienta lo sviluppo verso nuove aree di mercato, specie
nel privato, e nello stesso tempo difende e
potenzia il nostro ruolo nel sistema sociosanitario pubblico. La crisi non cancella i bisogni delle persone, anzi purtroppo li
accentua e la diminuzione della copertura
del welfare pubblico prospetta nuovi spazi
di intervento e un nuovo mercato».
con i risultati più significativi delle sei edizioni del premio, elaborati in base alle informazioni di natura quantitativa e
qualitativa contenute nei prospetti e nei documenti descrittivi di bilancio, realizzata dall’Osservatorio dei bilanci aziendali, nato
quattro anni fa dalla collaborazione fra le tre
Università delle Marche coinvolte.
ITACA
Punta sul protagonismo
dei soci
COOSS
Miglior bilancio
di marca 2014
E’ la cooperativa sociale Cooss onlus di Ancona ad aggiudicarsi quest’anno il primato
nella categoria “Miglior bilancio di esercizio
redatto secondo i principi contabili nazionali”, assegnato da “Bilanci di Marca”
2014, la sesta edizione del premio promosso dalle Università di Urbino, Ancona e
Macerata per la migliore redazione dei bilanci aziendali 2013 delle Marche, che si è
svolto nella città ducale. Coos si è piazzata
davanti a Multiservizi Spa di Ancona e Cariaggi Lanificio Spa di Cagli (Pu).
Il primo posto nella categoria “Miglior bilancio d’esercizio redatto secondo i principi
internazionali” è andato a Clabo Group Srl di
Jesi (An) mentre il “Miglior bilancio consolidato redatto secondo i principi internazionali” è quello di Biesse Spa di Pesaro.
Il premio per il “Miglior bilancio per le imprese di minori dimensioni di ogni provincia” è stato vinto da Duna Srl di Falconara
Marittima (An), Eurocot Spa di San Benedetto del Tronto (Ap), Nuova Simonelli Spa di
Macerata, Marinelli Prefabbricati Srl, di Pesaro, Daino Shoes Srl di Rapagnano (Fm). Il
campione analizzato è stato di più 400 imprese, scelte in base alle caratteristiche dimensionali e alla loro sede legale nel
territorio regionale. La consegna dei riconoscimenti è stata preceduta dall’illustrazione della metodologia adottata per la
costruzione del campione e per l’assegnazione dei premi. E’ stata anche presentata
un’analisi economico-finanziaria dei bilanci
Primo piano
ACI
Assemblee separate nei diversi territori in
cui la Cooperativa Itaca opera per accorciare le distanze, non solo chilometriche,
per avvicinare il dialogo e il confronto lasciando che l’Assemblea generale possa
raccogliere con più precisione la portata –
qualitativa e quantitativa – delle ricchezze
di Itaca soprattutto in termini di relazioni, rimettendole in un’efficace prospettiva di sviluppo. I soci e le socie della Cooperativa
sociale Itaca hanno approvato nei giorni
scorsi a Pordenone la possibilità di organizzare assemblee separate e anche in videoconferenza. Se la partecipazione alla vita
della Cooperativa la si vuole leggere in base
al vivace e a tratti frizzante dibattito assembleare, non si può non essere fiduciosi per
il futuro: “buon segno – è il commento della
presidente della Coop sociale friulana,
Orietta Antonini -, abbiamo socie e soci
molti attenti agli strumenti e alle modalità
di partecipazione”. Il 10 dicembre scorso,
nella Sala congressi “G. Zuliani” della Fiera
di Pordenone, si è tenuta infatti una partecipata Assemblea generale straordinaria
della Cooperativa sociale Itaca. All’ordine
del giorno principalmente la modifica dello
Statuto Sociale con l’ipotesi di Assemblee
separate che precedessero l’Assemblea
Legacoop
Settori
generale dei delegati, ma anche di introdurre la partecipazione alle Assemblee in
videoconferenza. Proposte entrambe approvate.
In discussione c’era l’articolo 19 bis sull’istituzione delle Assemblee separate. D’ora
in poi, almeno fino a quando l’Assemblea
Generale non si pronuncerà diversamente,
Itaca avrà la facoltà di far precedere l’Assemblea generale da Assemblee separate.
Come queste funzionino è presto detto. I
soci di Itaca verranno raggruppati in più sezioni, in base alle aree geografiche in cui
sono domiciliati almeno 50 soci lavoratori.
Avranno diritto di voto all’Assemblea separata che verrà loro indicata (in base all’area
di domicilio) e potranno partecipare all’Assemblea generale ma senza diritto di voto
(se non espressamente delegati). Sarà
onere degli amministratori in carica stabilire
quante singole Assemblee separate verranno convocate, stesso discorso per il
luogo di convocazione, l’impegno è quello di
tenere assicurare la più ampia partecipazione possibile dei soci. Da evidenziare il
fatto che l’Assemblea separata sarà ritenuta valida qualunque sia il numero dei soci
partecipanti.
Ogni Assemblea separata eleggerà tra i soci
presenti alla stessa (in proporzione di uno a
dieci o frazioni di dieci) i delegati che poi
dovranno partecipare (in rappresentanza
dei soci intervenuti ad ogni Assemblea separata) all’Assemblea generale, i delegati
resteranno in carica solamente per una Assemblea generale. L’Assemblea generale
delibererà così grazie ai voti dei soci delegati dalle singole Assemblee separate: ogni
delegato esprimerà un numero di voti corrispondente a quello dei soci che lo hanno
designato nell’Assemblea separata.
“Realizzando Assemblee separate, in cui si
nominano i delegati che portano all’Assemblea generale l’esito delle discussioni
in termini numerici e valutativi, affideremo
così deleghe dense di consapevole protagonismo. Porremo al centro – conclude la
presidente Orietta Antonini - non solo i temi
specifici ma anche quelli più ampi di carattere sociale, economico e valoriale che necessitano di essere affrontati anche con
richieste di impegno politico da parte delle
istituzioni che ruotano al nostro mondo cooperativo”.
Territori
Imprese
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Sondaggio
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OSSERVATORIO SWG
Sfiduciata l’alleanza
tra cooperative e politica
Negli ultimi due anni la fiducia nelle imprese
cooperative ha subìto un forte calo, ma è
comunque più elevata di quella riposta nelle
imprese di capitali. Per la maggioranza
degli italiani, le cooperative sono attuali, efficaci e affidabili, ma anche deboli burocratiche, e troppo legate alla politica.
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
La fiducia nelle imprese cooperative è molto
più elevata che nelle aziende(+19%). Giudizio guadagnato anche attraverso il ruolo di
prima linea giocato nella prima parte della
crisi. La capacità di intervenire dove lo stato
e la famiglia non arrivano più, di sostenere
l’occupazione a partire dalle fasce più colpite (giovani e donne in primis), ma anche
di far fronte alle necessità quotidiane attraverso il calmieramento dei prezzi dei beni
primari da parte della grande distribuzione.
Tuttavia, negli ultimi due anni, questa fidu-
Territori
Imprese
Sondaggio
Sondaggio
26
cia ha subìto un brusco peggioramento ( 12%), soprattutto in merito alle attese nei
confronti di chi guida il mondo cooperativo
( -14%). Molto più ripido di quello subìto
dalle imprese di capitali, questo calo è di
certo legato all’elevatissima fiducia registrata fino al 2012 e al generale crollo delle
aspettative nei confronti della classe dirigente nel suo complesso. Merita però osservare alcuni percepiti punti di forza e di
debolezza.
L’immagine della cooperative nella popolazione è di elevata attualità (51%), efficacia
(50%) e affidabilità (49%), ma sempre più
esse vengono viste anche come molto burocratiche (29%), deboli (27%) e, soprattutto, troppo dipendenti dalla politica (41%).
In particolare, il 70% della popolazione ritiene che le cooperative siano molto a abbastanza legate alla politica e, nella
maggioranza dei casi, giudicano questo legame negativamente (64%).
Nonostante il contatto diretto con la politica
sia stato il canale tradizionale per dare continuità al lavoro di molte cooperative, questo viene visto dai cittadini come un freno e
un punto debole. Qualcosa che inibisce la
concorrenza pulita, la fiducia nella capacità
della cooperazione di portare una ventata
di novità e innovazione, di contribuire a tra-
Primo piano
ACI
ghettare la stagnante economia italiana
verso l’agognata ricrescita.
NOTA INFORMATIVA: Rilevazione effettuata
da SWG tra il 6 e il 12 settembre 2014 tramite sondaggio CATI + CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 2.000
soggetti.
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Il Congresso del cambiamento conferma all`unanimità il presidente