Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale Informazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma Tel: 0641734392 Fax 0641796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Cesena Indirizzo: Via Ravennate 2124, Martorano di Cesena (FC) Tel: 0547/383790 Email: [email protected] Sito Internet: www.serviziocivilearci.it Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Francesca Di Chio Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Oscar Evangelisti 2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ00345 3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale – Ente di I classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) TITOLO DEL PROGETTO: MONDI PARALLELI 2012 5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA: Settore: Assistenza (riferita alla tutela dei diritti e ai servizi alla persona) Area di intervento: Disabili Codifica: A06 6) DESCRIZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE, RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO: Il progetto “MONDI PARALLELI 2012” sarà realizzato da: CILS PRESSO CENTRO SOCIO RIABILITATIVO RESIDENZIALE E CENTRO TERAPIA OCCUPAZIONALE (CTO) operante nel comune di Cesena COOPERATIVA SOCIALE OASI operante nel comune di Longiano COOPERATIVA SOCIALE ALVEARE operante nel comune di Bagno di Romagna ARCI SOLIDARIETA' CESENA 1 operante nel comune di Cesena I soggetti interverranno nell'ambito dell'assistenza ai disabili: fisici, psichici anziani con disabilità. 6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 1 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) La popolazione di Cesena è composta da 97.056 abitanti, mentre nel comprensorio cesenate è presente una popolazione che si aggira intorno ai 207.788 abitanti di cui le persone disabili risultano essere 3.3561, mentre le persone anziane sono 43.592 (il 37% di questi risulta non essere autosufficiente). Dalle ricerche effettuate negli anni, dai dati emersi dalle diverse associazioni, cooperative sociali e dalle statistiche effettuate dalla regione Emilia Romagna e dalla Provincia di Forlì-Cesena, risulta che queste categorie di popolazione sono fortemente a rischio di esclusione ed emarginazione sociale. Emerge inoltre che la disabilità nelle funzioni (cioè la riduzione di autonomia nell’espletare le principali attività di cura della propria persona) coinvolge 25 persone su mille. La stessa persona è colpita spesso da più tipi di disabilità associate tra loro: quasi la metà dei disabili presenta più di una difficoltà. Nel territorio cesenate una delle patologie più manifestate nelle categorie sopra menzionate (disabili e anziani) è la malattia mentale. Essa rappresenta ancor oggi un’area di studio sia per gli aspetti individuali sia per l’area dei rapporti sociali. La sofferenza psichica della persona, oltre a comprendere il dato soggettivo, include molte altre dimensioni delle vita: economiche, culturali, istituzionali e giuridiche. E’ nell’interazione tra tutte queste componenti che si colloca la complessità della questione e dei modi per affrontarla. Le prime difficoltà sono emerse al momento della creazione dei nuovi servizi e della trasformazione di un sistema complesso e rigido in strutture flessibili e dislocate nel territorio. Intorno al problema della trasformazione e della chiusura delle strutture psichiatriche sono sorti numerosi equivoci. L’obiettivo di riportare il paziente psichiatrico al suo territorio di appartenenza, dopo numerosi anni di ricovero e condizionato dall’esperienza negativa dell’istituzionalizzazione, ha richiesto una pluralità di interventi mirati alla lettura corretta dei bisogni reali degli utenti e all’applicazione di modelli di riabilitazione sociale (obiettivo fondamentale della riforma sanitaria). La riabilitazione sociale va intesa infatti come un insieme di interventi coordinati e studiati all’interno di un quadro generale di promozione delle capacità autonome dei soggetti, dei rapporti sociali, di lavoro, affettivi, familiari. Ogni persona, sia essa giovane o anziana, con disabilità (sia di natura psichica che fisica) ha diritto a un sistema di aiuto che garantisca lo sviluppo massimo della sua personalità e a un inserimento sociale che sia il più possibile attivo e partecipe. Il contesto territoriale in cui opera il progetto “Mondi Paralleli 2012” LE PERSONE DISABILI: (1)* In Emilia Romagna si stima una quota di persone disabili pari al 3,8% della popolazione di 6 anni o più che vive in famiglia (dati Istat). Dall'analisi del fenomeno emerge la presenza tra i disabili di un cospicuo numero di anziani, in particolare donne. Il notevole aumento della durata media della vita determina, infatti, la crescita della quota di popolazione anziana colpita dai normali processi degenerativi connessi all’invecchiamento. L’utenza disabile in sintesi Le strutture socio-assistenziali per disabili operanti nella Provincia: Presidi Utenti Forlì Cesena Provincia Forlì Cesena Provincia Centro socio-occupazionale 3 1 4 44 15 59 Centro socio-riabilitativo diurno 17 12 29 224 150 374 Centro socio-riabilitativo-residenziale 5 3 8 44 29 73 1 Profilo di Comunità del Distretto Cesena- Valle Savio anno 2011 Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 2 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Residenza protetta 1 3 4 7 21 28 Gruppo appartamento 5 4 9 37 27 64 totale 31 23 54 356 242 598 Tab. 1.a – Numero di presidi e di utenti per circondario 2010/2011 La figura 1.a evidenzia la distribuzione per tipo di disabilità dei diversi tipi di presidio, ma permette innanzitutto di guardare alla distribuzione complessiva del totale dell’utenza, costituita in tutto da 521 unità: oltre il 44% dei casi è costituito da disabili psichici, il 22,8% da disabili plurimi e il 20% da disabili sensoriali, questi ultimi concentrati, quasi nella totalità dei casi, nei Centri socioriabilitativi diurni. I disabili fisici costituiscono meno del 10% del totale degli assistiti e costituiscono quasi il 30% degli utenti delle Case protette. Inoltre si sottolinea come la metà circa dei disabili con handicap plurimo sia assistita da Centri diurni, mentre per l’utenza psichica assai più frequente è il ricorso ai Centri socio-occupazionali. Dalla figura 1.a si evince che sono proprio i disabili psichici a costituire il segmento di utenza maggiormente presente (oltre il 44% del totale degli utenti) e che essi rappresentano l’utenza precipua, appunto, dei Centri socio-occupazionali (92,6% del totale dell’utenza di questo tipo di presidio), dei Gruppi appartamento (quasi 65% del totale degli utenti per questo tipo di struttura) e delle Residenze protette (63%). Nei Centri socio-riabilitativi diurni, invece, sono meno (31%) rispetto ai disabili sensoriali (33,6%), così come nei Centri socio-riabilitativi residenziali (41%) rispetto ai soggetti con disabilità plurima (45%). Gli avviati al lavoro I soggetti disabili nel Comune di Cesena, avviati nel corso del 2011 sono stati 157, di cui il 57,1% costituiti da uomini e il 42,9% da donne. Si nota, in primo luogo, che quasi la metà dei disabili avviati (49%) ha un grado di disabilità inferiore al 67%. Si rileva poi che questo livello di disabilità incide per oltre il 53% sul totale degli uomini avviati e per il 43% sulle donne disabili avviate. Meno del 34% dei disabili avviati nel corso del 2011 ha una disabilità compresa fra il 67% ed il 79%, mentre il restante 17,1% è costituito da persone con disabilità superiore al 79%. I disabili nei percorsi formativi I disabili nell'anno scolastico 2010/2011 risultano essere complessivamente 88, con un decremento, rispetto al 2009/2010, del 16%. La diminuzione ha riguardato in misura maggiore le donne (- 25% circa), rispetto agli uomini (- 19% circa). Il decremento del numero di studenti disabili ha interessato in misura più marcata la scuola media inferiore (- 31,5%), seguita dalla primaria (18,5%), mentre ha assunto una dimensione di scarso rilievo (- 1%) nel caso della scuola media superiore. I disabili frequentanti la scuola materna hanno, invece, fatto registrare, nell’anno scolastico 2010/2011, un incremento vicino al 10% rispetto all’anno precedente. La partecipazione ai percorsi di formazione professionale I disabili coinvolti in percorsi formativi co-finanziati nel Comune di Cesena sono stati 34 nel 2010 e 40 nel 2011.Si tratta di dati di particolare rilievo, soprattutto se confrontati con quelli relativi ai primi anni della programmazione 2004-2010: nel triennio 2004-2007, infatti, i partecipanti effettivi dei percorsi formativi, compresi i tirocini, sono stati 27. Per quanto concerne il tipo di percorso formativo seguito da queste persone disabili, la maggioranza dei disabili è stata coinvolta in corsi di formazione professionale post-obbligo formativo specificamente dedicati a disabili. Parallelamente, fra il 2010 ed il 2011 aumentano considerevolmente gli utenti coinvolti in tirocini formativi 38. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 3 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Completano il quadro: i Percorsi integrati con la formazione nel primo biennio/triennio dell'istruzione superiore,che vedono la partecipazione di 3 disabili per anno, i Percorsi integrati nell'ultimo triennio dell'istruzione superiore (2 soli partecipanti nel 2010), i Percorsi di Formazione Professionale nell'obbligo formativo (relativi, quindi, al target dei 15-18enni), che vedono coinvolte 18 persone disabili nel 2010 e 7 nel 2011, i Corsi di aggiornamento per lavoratori dipendenti, con 4 persone disabili coinvolte nel 2010. (1)* dati estrapolati dalla ricerca “La disabilità nella Provincia di Forlì-Cesena: analisi dell'offerta di servizi, dell'utenza e dei percorsi formativi e lavorativi” - Osservatorio Welfare Locale della Provincia di Forlì-Cesena in collaborazione con il Polo Scientifico Didattico di Forlì Nonostante le diverse opportunità di aggregazione dovute alle opportunità dei percorsi di inserimento lavorativo, di formazione e ai molteplici modelli di centri socio occupazionali e residenziali; è da sottolineare come la presenza di disabilità, molto spesso, può condizionare in modo rilevante la qualità della vita, limitando in misura più o meno grave l’autonomia della persona. Essa può condurre ad un “handicap esteso alla vita socio-culturale” quando le persone con disabilità soffrono impedimenti per la presenza di barriere psicologiche, architettoniche, socioculturali, limitazioni nell’inserimento lavorativo o mancanza di adeguati sostegni per i bisogni assistenziali Al 31 dicembre 2010 il numero totale degli invalidi con una età inferiore ai 65 anni nel territorio Cesenate era di 3.356 persone, pari al 2% della popolazione. Il 17% dei disabili ha un’età inferiore ai 18 anni. La componente disabili adulti è andata aumentando in questi anni, probabilmente a seguito dell’aumento della vita e dal fatto che con l’attivazione di nuovi servizi è stato possibile conoscere un maggior numero di utenti. Tra le patologie più rilevanti numericamente si osservano le insufficienze mentali 17% dei casi. Tale categoria comprende le persone con un ritardo mentale, ritardo dello sviluppo psicomotorio e/o del linguaggio e le demenze . Per quanto riguarda le fasce di età, tra i minori le cause di invalidità più rilevanti sono: disturbi dell’apprendimento e le insufficienze mentali, mentre fra gli adulti emergono le patologie psichiatriche, le insufficienze mentali, le neoplasie e le patologie organiche. Per avere un quadro della situazione, nella tabella seguente verranno descritte le tipologie di disabilità, presenti sul territorio cesenate, suddivise per classi di età dai 0 ai 65 anni. Tabella 2.* Insufficienze mentali Patologie psichiatriche Patologie organiche Patologie neuromotorie Neoplasie Disturbi dell’apprendimento Patologie sensoriali Sindrome di Down Sindrome epilettica Altro Totale n.< 18 Anni n. % 116 20% 76 13% 55 9% 42 7% 26 4% 185 31% 32 5% 21 4% 18 3% 20 3% 591 18% 18-65 Anni n. % 480 17% 490 17% 417 15% 388 14% 400 14% 72 3% 188 7% 89 3% 97 3% 144 5% 2765 82% Totale < 65 Anni n. % 596 17% 566 17% 472 14% 430 13% 426 13% 257 8% 220 7% 110 3% 115 3% 164 5% 3356 100% * dal piano sociale di zona del Comune di Cesena programma triennale 2008/2011 LE PERSONE ANZIANE: (2)* Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 4 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Dal 1992 a oggi, nella Provincia di Forlì-Cesena la percentuale di ultra sessantaquattrenni è aumentata in modo marcato. La percentuale di persone con più di 64 anni è aumentata in poco più di venti anni di ben sette punti percentuali (da 14,8% del 1992 al 21,7% del 2011). Al 31.12.2011 la quota percentuale di anziani sulla popolazione residente risulta leggermente meno elevata a livello provinciale (21,7% - 78.679 su un totale della popolazione residente pari a 362.218) rispetto al livello regionale (22,4% - 908.616 su 4.059.416). L’andamento demografico dei tre distretti socio-sanitari ( distretto di Forlì, Distretto di Rubicone, distretto Cesena-Valle Savio) rispecchia quello provinciale. Ad un calo progressivo della popolazione giovane (fatta eccezione del distretto di Rubicone per il quale nel 20 si registra un leggero aumento della popolazione 0-14 rispetto al 2010) si affianca una costante crescita della popolazione anziana. Il distretto di Forlì risulta essere il più “anziano” della Provincia,al contrario, il distretto di CostaRubicone è quello più “giovane”. Il distretto di Cesena-Valle Savio è quello, infine, più vicino alla realtà provinciale, con dati che si discostano di poco da quelli rilevati per l’intero territorio di Forlì-Cesena. Per il futuro si prevede un andamento demografico tale per cui si accentuerà il processo d invecchiamento della popolazione con un aumento delle persone anziane gravemente non autosufficienti di 2.623 unità nei prossimi otto anni e con uno squilibrio maggiore di quello attuale relativamente al rapporto tra la generazione più anziana e quella più giovane della popolazione. Nel distretto di Cesena-Valle Savio,la percentuale media di anziani sul totale della popolazione è pari al 21,7%, pienamente in linea, dunque, con il dato rilevato per la Provincia (anch’esso pari al 21,7%) e lievemente più bassa di quella regionale (22,4%). La punta massima come si vede dalla Tab. 3. – è riferita al Comune di Verghereto (è anche il Comune che ha la quota più elevata di ultra settantaquattrenni), mentre il valore più basso (20,3%) riguarda il Comune di Mercato Saraceno. Tab 3.- Distretto di Cesena-Valle Savio: popolazione anziana residente per classi d’età al 31-12-2011 (quota % sulla popolazione residente e indice di vecchiaia) % totale anziani (65 anni e +) % anziani (75 anni e +) Indice di vecchiaia Cesena 21,4 10 182,6 Bagno di Romagna 23,8 11,7 2012,6 Mercato Saraceno 20,3 9,9 165 Montiano 21,3 9,5 155 Sarsina 23,3 11,5 177,2 Verghereto 29,2 15,2 287,7 Totale 23,2 11,3 196,7 Regione Emilia Romagna 22,4 10,9 188,1 Italia 18,5 8,2 127,1 *Valori che indicano i Comuni con la più consistente quota di anziani residenti nell’ambito del distretto di riferimento. In questo distretto l’indice di vecchiaia è superiore a quello provinciale (196,7 contro 181,6) con un valore minimo pari a 155,0 registrato su Montiano e un valore massimo di 287,7, più del doppio del dato nazionale, relativo al Comune di Verghereto. L’ipotesi di sviluppo della popolazione che si è tenuta in considerazione attiene allo scenario di base, quello che prevede una graduale diminuzione del 15% dei tassi specifici di mortalità fino al Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 5 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 2012 e un aumento della fecondità del 5%. Analizzando i dati relativi a questa ipotesi è possibile prevedere che: • nei prossimi anni si andrà incontro ad un andamento demografico tale per cui nella Azienda Usl di Cesena si accentuerà il processo di invecchiamento della popolazione che sarà accompagnato da un più marcato squilibrio demografico relativamente al rapporto tra la generazione più anziana e quella più giovane della popolazione; • l’indice di vecchiaia relativo alla Regione raggiungerà un valore pari 190 nel 2012 (attualmente è pari a 188); lo stesso indice per la Azienda Usl di Cesena raggiungerà valori pari a 164 e 171 (l’indice di vecchiaia medio – tra quello relativo al distretto di Cesena-Valle Savio e quello riguardante il distretto di Costa-Rubicone - per questo contesto è pari a 164). Le strutture per anziani presenti sul territorio Il contesto della provincia di Forlì – Cesena è caratterizzato complessivamente da 61 strutture assistenziali rivolte agli anziani, così distribuite: 30 Case protette (15 per l’Ausl di Forlì e 15 per Cesena), 17 Case di riposo (10 per l’Ausl di Forlì e 7 per Cesena) e 6 RSA (3 per Forlì e 3 per Cesena). Il totale di posti messi a disposizione dalle strutture è pari a 2.472, per un’incidenza pari al 2,9% sul totale della popolazione ultra 65-enne residente in Provincia. Alla fine del 2010 di Cesena presentava una lista d’attesa unica composta da 80 nominativi, quella per l’accesso a RSA, 67 per le Case Protette. Gli anziani i cui familiari presentano domanda per inserimento in struttura richiedono complessivamente un lavoro di cura elevato: l’86% ha un’invalidità riconosciuta, il 73% ha problemi di tipo cognitivo, 9 anziani su 10 necessitano un aiuto continuativo (il 47,5% per l’intero giorno, il 45% giorno e notte). Al fine di poter mantenere il proprio familiare anziano a domicilio la richiesta più frequente è quella di ricevere maggior aiuto e sostegno nel lavoro di cura (nel 33% dei casi). L'anziano in casa Il caregiver è la persona che si occupa in modo prevalente dell’anziano in attesa di ricovero è, in circa 4 casi su 10, il figlio o la figlia. Significativa è anche la quota di anziani che è affidata alle cure di una badante(28,6%). Al terzo posto figurano come caregiver principali i nipoti e il coniuge (entrambi 8,2%). Poiché, gli uomini manifestano il bisogno di assistenza in età più giovane delle donne possiamo supporre che il coniuge-caregiver sia prevalentemente la moglie. Per oltre la metà dei casi (il 54%) il caregiver risulta essere impegnato in un’attività lavorativa, prevalentemente a tempo pieno (28,6%), mentre gli occupati part-time sono leggermente meno (26,2%) e le casalinghe si attestano intorno al 14%. L’incidenza dei pensionati è elevata e pari a coloro impegnati a tempo pieno, se consideriamo infatti che circa la metà del campione di anziani è costituito da ultra 85enni, è probabile che numerosi figli/e abbiano già cessato l’attività lavorativa. Questo dato ha una particolare rilevanza: considerando che l'età pensionabile si è alzata, il supporto assistenziale fornito ai genitori anziani da parte dei figli pensionati,andrà riducendosi sempre più, con la conseguente necessità di ricorrere ai servizi pubblici o privati. Da segnalare infine il caso di un caregiver che ha dovuto lasciare il lavoro per accudire la propria madre. A fronte dei dati sopra citati, ovvero con il costante aumento della popolazione anziana (43.592 nel comprensorio cesenate), e in particolare della popolazione ultra settantacinquenne e della fascia dei “grandi vecchi“ (80 e più anni), con conseguente aumento della popolazione che si trova in condizioni di non autosufficienza, si è imposto la necessità di predisporre un sistema assistenziale articolato, realizzato con il contributo degli enti pubblici, del privato sociale e delle associazioni. Questo ha comportato da una parte il consolidarsi dei servizi della rete per anziani “storicamente” presenti nel territorio di carattere sia residenziale che domiciliare, dall’altra a definire nuove forme assistenziali, in particolare orientate al sostegno alla famiglia che si prende cura dell’anziano e che consente di prolungare il mantenimento dell’anziano. Si stima che circa il 16% degli anziani abbia problemi di non autosufficienza nello svolgimento delle attività della vita quotidiana e di relazione. La mancanza di autosufficienza cresce con l’età: si Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 6 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) può stimare che nel Comprensorio Cesenate siano non autosufficienti circa 850 persone nella fascia d’età di 65-74 anni e oltre 5.000 sopra i 75 anni. Circa il 25% degli anziani sopra i 75 anni soffre di demenza: si può stimare che nel Comprensorio Cesenate siano affette da demenza più di 7.000 persone. Il carico assistenziale di questa malattia è notevole: il percorso della malattia copre infatti un arco medio di dieci anni2. Tabella 4*. Popolazione stimata di anziani non autosufficienti o affetti da demenza nel Comprensorio Cesenate Prevalenza con non autosufficienza stimata Prevalenza demenza stimata 75 anni 65-74 anni uomini Donne 312 210 Uomini 836 donne 2503 Totale Tot. 3861 687 1230 1995 4642 770 * dal piano sociale di zona del Comune di Cesena programma triennale 2008/2011 La maggior parte della popolazione anziana è costituita da conviventi in famiglia composti di soli anziani (44%), o da individui soli (22%); si tratta quindi di un elevato numero di anziani “fragili”; ad alto rischio di esclusione sociale e di perdita della propria autonomia personale. *(2) Dati rilevati dalle ricerche effettuate dall'Osservatorio-Laboratorio Anziani della Provincia di Forlì Cesena, a cura dell'Istituto per la Ricerca Sociale (quaderno n.4 n.6 n.9 ) L'area di intervento in cui opera il progetto “Mondi Paralleli 2012” Il pericolo di emarginazione sociale, per persone anziane, disabili psichici e disabili fisici è un problema reale che può portare a gravi conseguenze, come la depressione, a comportamenti autolesionisti o, molto più sovente a grossi disturbi del comportamento. Nella società contemporanea la solitudine viene percepita come la nuova povertà, infatti la mancanza di una rete sociale pronta ad intervenire nel momento di reale difficoltà, psichica o fisica, determina l'abbandono reale delle persone ad uno stato di incuria fisica e psicologica. Questa condizione realizza costi altissimi per la collettività, sia da un punto di vista morale (la capacità di cura delle persone in difficoltà è lo specchio della collettività in cui si vive) che pratico (intervenire su casi cronicizzati comporta una spesa per il welfare locale molto elevata). Da uno studio effettuato su un campione di disabili e anziani intervistati si è potuto rilevare che il 49% degli intervistati è stato valutato integrato, il 49% parzialmente integrato ed il 2% isolato dal punto di vista dei rapporti sociali, si è evidenziato, altresì, che tra le persone non autosufficienti l’85% presenta problemi di integrazione sociale. La scarsa autonomia è causa, sovente, di alcuni episodi di scompenso (crisi di pianto, comportamenti lesivi, allontanamento dal mondo esterno), per questo motivo sono stati attivati dalle strutture facenti parte del progetto (Coop. Cils, Coop.L’Alveare, Coop. Oasi e Coop. Il Faro) alcuni percorsi occupazionali (n.4) e sul contenimento emotivo (n.4), volti a favorire la liberazione di energie represse, di entusiasmi e di rabbie, di gioia e di dolore, in ambienti in grado di rassicurare e contenere. In questo caso, sarebbe errato pensare a piani di integrazione, le persone di cui il progetto “Mondi Paralleli 2012” si occupa, non sono da integrare ma da reinserire (o fare in modo che non 2 Dalla ricerca “Studio Argento” della Regione Emilia-Romagna Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 7 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) “fuoriescano”) nella collettività. Alla luce di queste considerazione, quindi, il progetto mira al mantenimento delle autonomie dei singoli. Ogni percorso è stato condotto, vertendo su alcuni aspetti fondamentali, affinché l’utenza raggiungesse una maggiore autonomia, efficienza sensoriale-corporea ed una maturazione psicologica, mirando ad una maggiore armonizzazione degli aspetti psico-fisici-relazionali. Per favorire l’integrazione nel e col territorio, sono state attivate uscite sia in città che fuori (a contatto diretto con la natura o in località con attrattive piacevoli o particolari), sono state costruite alcune occasioni socializzanti come feste, mercatini, mostre fotografiche, mostre d’arte ecc. Nel corso del 2011, dalle strutture facenti parte del progetto, si sono effettuati interventi su 2100 famiglie per l’attivazione di percorsi volti all’integrazione sociale e al superamento dell’isolamento. La mancanza di autonomia (intesa come l’impossibilità di spostarsi dalla propria abitazione all’impossibilità di svolgere le normali faccende domestiche, tra cui anche l’andare a fare la spesa) incide profondamente sull’isolamento stesso. Nell’anno 2011, sono stati effettuati 20.000 trasporti per il disbrigo di pratiche quotidiane. 6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1 CRITICITA’/BISOGNI INDICATORI MISURABILI Criticità 1 Mancanza o forte rarefazione delle reti Integrazione parziale del 49% di disabili e sociali degli anziani; Bisogno: Promuovere e realizzare percorsi di 4 Percorsi occupazionali integrazione che valorizzino le capacità residue, 4 Percorsi sul contenimento emotivo; sviluppando competenze sociali volte alla 7 Episodi di scompenso; normalizzazione del ciclo di vita N.2100 famiglie supportate; 20.000 trasporti effettuati. Criticità 2 Isolamento totale dei disabili e degli anziani con problemi di autonomia e di mobilità. Bisogno: Arginare il problema della solitudine e dell’emarginazione delle persone diversamente abili e/o anziani che generalmente tendono a chiudersi verso il mondo esterno. - 2 Eventi culturali con la cittadinanza; 1 Mostra fotografica; 1 Mostra d’arte; 1 Percorso mensile per accompagnamento disbrigo pratiche quotidiane (spesa, bollette, ecc) 6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto: 6.3.1 destinatari diretti I destinatari del progetto sono soggetti portatori di handicap o con disagio di vario tipo, con età superiore ai 14 anni, comprendono prioritariamente le persone, con disabilità congenita o acquisita (cerebrolesioni, mielolesioni, malattie neurologiche degenerative), che necessitano di presa in carico da parte dei Servizi dei Comuni, dell’AUSL, delle Cooperative Sociali e delle associazioni del territorio. Persone che essendo in situazione di handicap hanno bisogno di interventi mirati, volti al all’integrazione e alla promozione della qualità della vita di ogni essere umano, preservando e allargando le reti relazionali. 6.3.2 beneficiari indiretti I fruitori indiretti del progetto sono le famiglie e il territorio che possono beneficiare di un sostegno, essendo supportati dalle strutture coinvolte nel lavoro di assistenza, di educazione e riabilitazione, attraverso percorsi qualificati ed interventi mirati, finalizzati al mantenimento e al potenziamento di autonomie, capacità cognitive ed emotivo-relazionali del disabile. Attraverso la costruzione di un sistema a rete che contempli l'integrazione delle politiche di programmazione territoriale, contrasti Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 8 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) la solitudine e l'isolamento dell'anziano e del disabile, si favorisce il sostegno di forme aggregative, di attività ricreative, di reti relazionali e sociali già esistenti, prevenendo le condizioni di solitudine, di fragilità e di non autosufficienza. 6.4 Soggetto attuatore ed eventuali partners Soggetti attuatori COOPERATIVA CILS Fondata a Cesena la Cooperativa CILS nasce dalle associazioni ANFFAS, En.A.I.P e ANMIC, per spezzare le barriere dell'emarginazione e favorire la cultura della piena integrazione dei disabili nella società attraverso l'inserimento lavorativo ed una concreta formazione professionale. Ad oggi è una delle più solide, radicate e significative cooperative sociali operanti nella Provincia di Forlì – Cesena e in Emilia Romagna per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità medio – gravi. L’attività in questi anni si è strutturata in 9 settori lavorativi e 3 di tipo assistenziale dove sono complessivamente occupati 277 persone: 207 con sola necessità di “sostegno” (65 dei quali con invalidità civile) e 70 “diversamente abili” con invalidità media certificata del 75%. Le tre strutture assistenziali della Cooperativa CILS sono: - Centro Terapia Occupazionale (CTO) è frequentato da 12 ragazzi disabili. Nato per dare risposte alle persone con scarse autonomie lavorative, cerca di costruire, attraverso un adeguato sostegno, l’individuazione di percorsi di inserimento lavorativo. Il programma del centro prevede attività lavorativa per disabili, stage in settori lavorativi della cooperativa, attività motoria, attività artistica e attività didattica. Centro di Pre- inserimento Lavorativo (CPL): attualmente occupa 12 ragazzi disabili (10 con borsa lavoro, 2 assunti). Questo settore è nato come momento di reinserimento lavorativo e di verifica delle autonomie acquisite dai ragazzi al termine della formazione professionale. Nel centro vengono svolte attività di assemblaggio diversificate in base alle singole capacità e potenzialità degli utenti. I ragazzi effettuano inoltre esperienze di lavoro nei vari settori di lavoro della Coop. C.I.L.S., attraverso periodi di stage che hanno la funzione di individuare spazi occupazionali idonei a ciascun disabile. - Centro Socio – Riabilitativo e Residenziale: attualmente ospita 28 disabili adulti, alcuni con la propria famiglia. Vuole essere una risposta di tipo familiare per le persone adulte disabili orfane dei genitori o con situazioni familiari non idonee alla loro assistenza; e al tempo stesso, quando possibile, ha la funzione di salvaguardare la vita della famiglia nel suo complesso e per non interrompere i legami profondi tra disabili e genitori, garantendo loro i necessari servizi socio assistenziali. COOPERATIVA SOCIALE L' ALVEARE Anch'essa con la mission della piena integrazione delle persone colpite da disabilità intellettiva e fisica attraverso l'inserimento sia di tipo lavorativo che di quello socio-culturale. L'Alveare è l’unica struttura convenzionata con l’AUSL di Cesena che opera nell’alta Valle del Savio dove la popolazione disabile è composta da 330 unità. La Cooperativa Sociale L’Alveare, opera nel Comune di Bagno di Romagna, essa è composta da: un centro socio-riabilitativo diurno, un centro residenziale ed un laboratorio di preinserimento lavorativo ubicati presso la medesima struttura. La Cooperativa Sociale l’Alveare si occupa di attività educative, riabilitative ed assistenziali rivolte a persone disabili con ospiti che giungono prevalentemente dai comuni limitrofi: Verghereto, Sarsina, Mercato Saraceno e Sogliano al Rubicone. Lavora con lo scopo principale di promuovere l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate all’interno dei settori in cui opera e nelle strutture che gestisce direttamente: lavanderia industriale, verde pubblico, pulizie ambientali, gestione di diversi servizi per conto degli enti locali. Inoltre, la Cooperativa Cils e la Cooperativa Sociale L'Alveare, da anni collaborano con alcune associazioni e società sportive per la realizzazione di laboratori e corsi sportive volti al mantenimento delle capacità tecnico-espressive, fisiche e di socializzazione dei ragazzi. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 9 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) ▫ in collaborazione con la l’Associazione Centro Musicale Italo Caimmi strutturazione e realizzazione di alcuni laboratori musicali volti a garantire momenti ricreativi; (vedi box 24) ▫ vengono realizzati laboratori teatrali volti al mantenimento delle capacità espressive, manuali e di socializzazione ; ▫ Durante l’anno i ragazzi possono usufruire, grazie alla collaborazione della Società Consortile a.r.l. Swim.Ce, di momenti sportivo-ricreativi volti al mantenimento delle capacità fisiche attraverso l’utilizzo della palestra e della piscine; (vedi box 24) ▫ Le cooperative usufruiscono anche dei trasporti di Arci Solidarietà Cesena per quel che concerne: il trasporto alla piscina gestita dalla Swim.Ce. COOPERATIVA SOCIALE OASI E’ una cooperativa sociale, senza fini di lucro, che tra i suoi obiettivi più importanti ha la riabilitazione, l'integrazione, la risocializzazione ed in taluni casi l'inserimento ed il reinserimento lavorativo di tutte quelle persone che possono usufruire, grazie alla collaborazione con le varie Aziende U.S.L. del territorio (Cesena, Forlì, Rimini, Ravenna), del percorso che questa cooperativa gli offre. I contesti territoriali in cui opera la Cooperativa sono tre, in quanto gestiscono quattro comunità psichiatriche, due delle quali sono “Residenze psichiatriche semi-protette” entrambe a Cesena, e due “Residenze Sanitarie Psichiatriche Protette” una a Budrio e l’altra a Forlì. Il contesto sociale in cui opera è la Psichiatria, ovvero vengono creati progetti riabilitativi svolti a favorire: la riacquisizione dell’autonomia, il miglioramento delle loro condizioni di vita sia relazionale che ambientale, la presa di coscienza della propria patologia, la partecipazione alla vita comunitaria in tutte le sue fasi, la partecipazione alle attività proposte dalle comunità: piscina, palestra, ippoterapia, etc., la partecipazione delle attività proposte da enti esterni alla strutture (A.S.L.),il reinserimento lavorativo. Gli utenti inseriti presso sono affetti da patologie psichiatriche quindi schizofrenici, oligofrenici, borderline, depressi, ipodotati, doppia diagnosi (psichiatrici / tossicodipendenti- psichiatrici / alcolisti). I bisogni degli utenti sono innumerevoli e ovviamente diversificati in relazione ad ogni singolo soggetto, ma per certo le necessità comuni a tutti gli utenti sono: trovare un ambiente salubre per la propria vita, vivere in un ambiente stimolante e riattivante, assumere con regolarità terapie mediche, vivere seguendo una serie di regole, avere un sostegno psicologico. Gli enti con cui la Cooperativa collabora sono principalmente le Aziende U.S.L. dell’area Vasta Romagna e i Comuni in cui sono ubicate le residenze, soprattutto con i servizi sociali. A Cesena la Cooperativa Oasi gestisce due strutture, la prima residenziale protetta con 12 posti disponibili, la seconda è semi-protetta e ha 10 posti disponibili. In entrambe le strutture vengono ospitate persone con patologie psichiatriche legate alla sfera comportamentale, vi lavorano in totale 15 operatori qualificati ed è presente uno psicologo convenzionato e un direttore sanitario per struttura; il personale della struttura copre le 24 ore con turni di 6 ore. ARCI SOLIDARIETA’ CESENA Si propone di operare nel settore dei trasporti sociali in favore di quelle categorie di persone, con difficoltà motorie e sociali, quali: disabili, anziani, portatori di handicap, extracomunitari, ragazzi, ecc.. dotandosi dei mezzi e delle attrezzature adeguate a tale scopo3. L'obiettivo primario per Arci Solidarietà cesenate – settore trasporti sociali è quello di fornire l’opportunità, a tutti coloro che sono in difficoltà, di essere il più possibile indipendenti negli spostamenti, così da cogliere le occasioni d’incontro e svago offerte dalla città e dal territorio che altrimenti perderebbero; il Progetto è all’avanguardia poiché si articola sia sul piano della socializzazione che della fruizione integrata dei servizi messi a disposizione dal territorio, servizi spesso sconosciuti o di difficile accesso agli stessi potenziali utenti. Coloro che usufruiscono dei trasporti sociali sono disabili che devono spostarsi dal domicilio a scuola (sia alle superiori che all’università), al luogo di lavoro o per attività del tempo libero; 3 Dall'articolo 3 punto 5 dello statuto dell'Associazione Arci Solidarietà Cesena Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 10 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) anziani che frequentano i 6 centri diurni presenti nelle Case di Riposo del nostro territorio o che si spostano per partecipare alle attività proposte dai 12 centri sociali o ancora che si recano nelle decine di luoghi di sepoltura; coloro che vivono in Casa di Riposo e che partecipano alle attività organizzate all’esterno delle strutture; inoltre: dializzati che devono recarsi tre volte la settimana nei tre ospedali del comprensorio; malati oncologici che si sottopongono alle cure; minori che necessitano dell’accompagnamento a scuola, centri sportivi, ludoteche e, da questi, a casa; persone svantaggiate che usufruiscono dei servizi territoriali. Attualmente l'associazione garantisce trasporti per : trasporto scolastico per disabili; centri educativi pomeridiani per bambini segnalati dalla Ausl; spesa a domicilio per anziani; trasporto per gli anziani al centro diurno ; trasporto per dializzati; trasporto per chi deve fare radioterapia a Villa Maria di Cotignola (RA); servizi di trasporto per le case di riposo del territorio; trasporto per donne straniere al centro interculturale Spazio Donna di via Anna Fank (Cesena); trasporto per disabili nei vari laboratori di inserimento lavorativo ; scuola media statale via Anna Frank per disabili e bambini stranieri; trasporti occasionali. Da registrare un certo incremento di richieste per uscite di svago, tipo: pranzi in famiglia, visite a parenti, partecipazione a cerimonie nuziali, battesimi, ect. ect. Richieste n. 119 per n. 331 servizi. Inoltre da anni, l’Associazione Arci Solidarietà Cesena, data l’importanza sociale che riveste, si avvale del contributo di alcune strutture per ciò che concerne: ▫ il mantenimento degli automezzi e l’utilizzo di alcuni uffici (Cooperativa Novacoop e Circolo Culturale e Ricreativo Sant’Egidio); (vedi box 24) ▫ l’uso-frutto di alcuni automezzi per garantire un adeguato trasporto quotidiano delle persone in difficoltà (Circolo Culturale e ricreativo Sant’Egidio); (vedi box 24) ▫ la collaborazione del personale di alcuni supermercati di Cesena per la preparazione degli ordini-spesa fatta dalle persone anziane non autosufficienti e, trasportate a domicilio dagli autisti/volontari dell’associazione Arci Solidarietà Cesenate. Partners del progetto CIRCOLO CULTURALE SANT'EGIDIO Il Circolo rappresenta una importante struttura sociale e ricreativa, organizza attività rivolte ai soci e alla cittadinanza anche attraverso l'aiuto delle persone svantaggiate, offrendo un supporto per il trasporto. Il Circolo intende sostenere il progetto “ Mondi Paralleli 2012” mettendo a disposizione strutture e mezzi per poter potenziare il servizio dei trasporti socio-assistenziali curati da Arci Solidarietà Cesenate e favorendo i trasporti delle altre strutture facenti parte del progetto. L’ASSOCIAZIONE CENTRO MUSICALE ITALO CAIMMI di Cesenatico svolge nel territorio, una significativa attività di scuola musicale in favore di bambini e ragazzi al fine di diffondere la cultura musicale attraverso l’insegnamento dell’utilizzo di diversi strumenti. Negli anni l’associazione ha anche attivato un laboratorio musicale in favore di persone diversamente abili. L’associazione ha deciso di collaborare nella realizzazione del progetto Modi Paralleli 2012 attraverso la realizzazione di laboratori musicali rivolte a persone con deficit, al fine di non precludere a nessuno la possibilità di avvicinarsi al mondo della musica, utilizzando i suoi linguaggi e le sue forme comunicative. L’associazione metterà a disposizione i propri operatori e la propria strumentazione. LA SOCIETÀ CONSORTILE SWIM.CE A.R.L gestisce le piscine comunali di Saviganno e Cesenatico offrendo una vasta gamma di attività per i cittadini. Inoltre organizza corsi di nuoto per Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 11 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) adulti, anziani, bambini e ragazzi, corsi di acquafitness e acquatonix, acquagim, acqua baby per i bambini da 0 ai 4 anni, idrotraining per il potenziamento muscolare. La società è sensibile alle tematiche sociali del territorio, all’impegno civile, alle azioni di solidarietà verso i più deboli, alla diffusione della pratica sportiva di base, interagendo con gli altri soggetti sociali che operano in questo settore. LA COOPERATIVA NOVACOOP di Cesena è una realtà che opera in campo culturale e sociale, proprietaria di trenta strutture circolistiche e case del popolo ubicate in tutto il territorio cesenate. La cooperativa mette a disposizione del mondo dell'associazionismo e della cooperazione sociale appositi spazi e strutture ubicate all'interno dei circoli per favorire l'integrazione sociale, la solidarietà intergenerazionale e interculturale. La cooperativa sostiene che con il proprio contributo si possa agevolare ed aiutare la positiva riuscita del progetti in quanto la messa a disposizione dei locali risolve il gravoso problema di reperire nel territorio gli spazi adatti per gestire la grossa mole dei trasporti socio-assistenziali. 6.5. Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio Per quanto riguarda l’inserimento lavorativo, nel comprensorio cesenate è soprattutto il settore del non-profit – con le cooperative sociali di tipo b – quello in cui è possibile incontrare le condizioni di lavoro più adatte alle possibili esigenze della persona con handicap. Oltre all’inserimento lavorativo il territorio garantisce, in ogni caso, possibilità di impiego/formazione per quelle situazioni in cui la gravità della disabilità richiede contesti ambientali e lavorativi/formativi particolarmente protetti. Sul fronte del sostegno alle persone disabili e delle persone anziane, e alle loro famiglie il territorio cesenate esprime una realtà del non-profit e del volontariato molto attiva e vivace: sono circa 40 i soggetti presenti, tra cooperative sociali e associazioni di volontariato. Per citarne solo alcune: ▫ Cooperativa Sociale ONLUS C.I.S.A. (disabili, anziani, minori) ▫ Cooperativa Sociale Don Lorenzo Milani (disabili, anziani, minori) ▫ Il Cavallino Piccola Società Cooperativa Sociale (disabili, anziani) ▫ Cooperativa Sociale Il Cigno (disabili, anziani) ▫ Cooperativa Sociale Il Mandorlo (disabili, disabili psichici) ▫ Cooperativa sociale L’Isola (disabili, disabili psichici) ▫ Cooperativa sociale ONLUS La Fonte (disabili,anziani) ▫ Cooperativa sociale La Traccia (disabili, disabili psichici, anziani) ▫ Peter Pan Piccola Società Cooperativa sociale s.r.l. (disabili, disabili psichici, anziani) ▫ Cooperativa Sociale San Mauro (disabili) ▫ Cooperativa Sociale la Mongolfiera (disabili, anziani) Gli esempi più importanti relativamente ai percorsi di promozione all’inclusione sociale e prevenzione all’emarginazione li ritroviamo, per ciò che concerne l’inserimento lavorativo delle persone disabili, nella Cooperativa Sociale L'Alveare, Cooperativa Cils, Coop. Oasi e Coop. Il Faro; per quello che riguarda la mobilità alle persone anziane e disabili, nell’Associazione Arci Solidarietà Cesenate(settore trasporti). 7) OBIETTIVI DEL PROGETTO: 7.1 Gli obiettivi di cambiamento generati dalle criticità e bisogni indicati nel 6.2: Il progetto “Mondi Paralleli 2012” si propone di arginare l’esclusione sociale delle persone portatrici di handicap (fisico e mentale) e delle persone anziane, intervenendo sul miglioramento/ mantenimento delle autonomie individuali, attraverso percorsi di accompagnamento, consolidando e qualificando la rete dei servizi esistente. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 12 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Per Coop.Cils, Coop.L’Alveare, Coop.Oasi CRITICITA’/BISOGNI Criticità 1 Mancanza o forte rarefazione delle reti sociali Bisogno: Promuovere e realizzare percorsi di integrazione che valorizzino le capacità residue, sviluppando competenze sociali volte alla normalizzazione del ciclo di vita. Criticità 2 Isolamento totale dei disabili e degli anziani con problemi di autonomia e di mobilità. Bisogno: Arginare il problema della solitudine e dell’emarginazione delle persone diversamente abili e/o anziani che generalmente tendono a chiudersi verso il mondo esterno. OBIETTIVI Obiettivo 1.1 Incrementare e sviluppare le autonomie di base e le abilità sociali relazionali più evolute, dei soggetti diversamente abili, creando e mantenendo le routine che permettono agli ospiti di trovare e riconoscere nuovi punti fissi, così facendo l’integrazione dei cambiamenti e il loro fissaggio avviene gradualmente e con l’abbassamento del sentimento dell’ansia; Obiettivo 1.2 Ampliare gli strumenti di partecipazione attiva alla vita pubblica e alla vita quotidiana, favorendo le relazioni interpersonali e l’integrazione sociale. Per Arci Solidarietà Cesenate CRITICITA’/BISOGNI Criticità 1 Mancanza o forte rarefazione delle reti sociali. Bisogno: Promuovere e realizzare percorsi di integrazione che valorizzino le capacità residue, sviluppando competenze sociali volte alla normalizzazione del ciclo di vita. OBIETTIVI Obiettivo 1.1 Potenziare il trasporto degli utenti in difficoltà, incrementando la possibilità di mobilità sul territorio in ambienti di vita comunitaria; Criticità 2 Isolamento totale dei disabili e degli Obiettivo 1.2 Implementazione del servizio di piccoli anziani con problemi di autonomia e di mobilità. interventi di utilità pratica, legati al vivere quotidiano. Bisogno: Arginare il problema della solitudine e dell’emarginazione delle persone diversamente abili e/o anziani che generalmente tendono a chiudersi verso il mondo esterno. 7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto Per Coop.Cils, Coop.L’Alveare,Coop. Oasi OBIETTIVO INDICATORI Indicatore 1.1.1.1 Incremento delle autonomie di base e delle abilità sociali n° sedute di ippoterapia n° sedute per lavorare sulla psicomotricità n° attività di manipolazione (creta, materiali commestibili, ecc..) Obiettivo 1.1 Incrementare e sviluppare le autonomie di base e le abilità sociali relazionali più evolute, dei soggetti diversamente abili, creando e mantenendo le routine che permettono agli ospiti di trovare e riconoscere nuovi punti fissi, così facendo l’integrazione dei cambiamenti e il loro fissaggio avviene gradualmente e con l’abbassamento del Indicatore 1.1.1.2 sentimento dell’ansia; Miglioramento del contenimento emotivo dell’utente disabile attraverso le seguenti attività: n° sedute di training autogeno n° attività motorie e psico/fisiche volte a favorire la gestione dell'ansia Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 13 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Indicatore 1.1.1.3 Diminuzione degli episodi di scompenso manifestati dagli utenti attraverso le seguenti attività volte al mantenimento del benessere psico-fisico: n° sedute dei laboratori di cromoterapia n° sedute dei laboratori di musicoterapia Obiettivo 1.2 Ampliare gli strumenti di partecipazione attiva alla vita pubblica e alla vita quotidiana, favorendo le relazioni interpersonali e l’integrazione sociale Indicatore 1.2.1.1 Aumento delle attività culturali, e rafforzamento dell’integrazione sociale attraverso percorsi occupazionali e lavorativi n° uscite esterne mensili n° partecipazione a concerti e mostre n° laboratori di borse/lavoro attivati Indicatore 1.2.1.2 Organizzazione di eventi culturali volti alle attività di socializzazione fra le persone disabili e la cittadinanza. manifestazioni sportive quali: n° gare podistiche n° tornei di palla- nuoto n° incontri con la cittadinanza presso le strutture n° creazione allestimento di mostre e spettacoli aperti alla cittadinanza Per Arci Solidarietà OBIETTIVO INDICATORI Indicatore 1.1.1.1 Potenziare i trasporti sociali Obiettivo 1.1 Potenziare il trasporto degli utenti in difficoltà, n° pulmini a disposizione incrementando la possibilità di mobilità sul territorio Indicatore 1.1.1.2 in ambienti di vita comunitaria; Incrementare il sostegno alle famiglie, case di risposo e centri diurni che usufruiscono dei servizi di trasporto n° famiglie n° case di riposo n° centri diurni Indicatore 1.2.1.1 Aumento degli interventi di utilità pratica Obiettivo 1.2 Implementazione del servizio di piccoli interventi di n° persone accompagnate dal medico/farmacia/disbrigo pratiche burocratiche, ecc.. utilità pratica, legati al vivere quotidiano. n° persone che usufruiscono della spesa domiciliare e/o farmaci Indicatore 1.2.1.2 Accompagnamento presso i centri commerciali e supermercati del territorio n° accompagnamento di singoli ai centri commerciali n° accompagnamento di piccoli gruppi al centro commerciale (Attivazione del percorso mensile “Insieme al Centro Commerciale”). Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 14 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo Per Coop.Cils, Coop.L’Alveare, Coop. Oasi INDICATORI ex ANTE n° 8 sedute di ippoterapia Indicatore 1.1.1.1 Incremento delle autonomie di n° 3 sedute per lavorare sulla base e delle abilità sociali. psicomotricità n° 3 attività di manipolazione (creta, materiali commestibili, ecc..) Ex POST n° 14 sedute di ippoterapia n° 5 sedute per lavorare sulla psicomotricità n° 8 attività di manipolazione (creta, materiali commestibili, ecc..) Aumento della percentuale degli utenti che svolgono le proprie attività quotidiane in maniera autonoma, recuperando le proprie risorse individuali attraverso lo svolgimento di laboratori atti al mantenimento delle capacità fisiche con conseguente aumento dei margini di autonomia personale. Indicatore1.1.1.2 Miglioramento del contenimento emotivo dell’utente disabile. n° 10 sedute di training autogeno n° 6 sedute di training autogeno n° 5 attività motorie e psico/fisiche n° 12 attività motorie e psico/fisiche volte al favorire la gestione dell'ansia volte a favorire la gestione dell'ansia Accrescimento della tenuta di stress dell’utente disabile, attraverso un supporto ad hoc rispetto ad una semplice rielaborazione della realtà circostante (50% degli utenti nell’anno 2011). Indicatore 1.1.1.3 Diminuzione degli episodi di scompenso manifestati dagli utenti n° 4 sedute laboratori di cromoterapia n° 5 sedute laboratori di musicoterapia Indicatore 1.2.1.1 Aumento delle attività culturali, e rafforzamento dell’integrazione sociale attraverso percorsi occupazionali e lavorativi. n° 1 uscite esterne mensili n° 3 partecipazione a concerti e mostre n° 4 laboratori di borse/lavoro attivati Indicatore1.2.1.2 Organizzazione di eventi culturali volti alle attività di socializzazione fra le persone disabili e la cittadinanza. manifestazioni sportive quali: n° 8 gare podistiche n 1° torneo di palla-nuoto n° 3 incontri con la cittadinanza presso le strutture n°8 sedute laboratori di cromoterapia n° 10 sedute laboratori di musicoterapia Diminuire i comportamenti auto ed etero lesivi, crisi di pianto, allontanamento dal contesto di gruppo ecc.. del 20% gli episodi scompenso attraverso attività di distensione corporea e rafforzamento dell’io. n° 2 uscite esterne mensili n° 5 partecipazione a concerti e mostre n° 7 laboratori di borse/lavoro Aumento della percentuale degli utenti che svolgeranno la propria vita sociale attraverso rapporti interpersonali e partecipazione attiva ad attività di vario genere. manifestazioni sportive quali: n° 15 gare podistiche n 2 °tornei di palla- nuoto n° 5 incontri con la cittadinanza presso le strutture Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 15 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) n° 4 creazione allestimento di mostre e spettacoli aperti alla cittadinanza n° 6 creazione allestimento di mostre e spettacoli aperti alla cittadinanza aumento sostanziale della partecipazione alla vita della collettività e, aumento delle occasioni per “fare conoscere” alla collettività le realtà delle persone con handicap fisico e e mentale. Per Arci Solidarietà Cesenate INDICATORI Indicatore 1.1.1.1 Potenziare i trasporti sociali Indicatore 1.1.1.2 Incrementare il sostegno alle famiglie, case di risposo e centri diurni che usufruiscono dei servizi di trasporto ex ANTE n° 6 pulmini a disposizione Ex POST n° 7 pulmini a disposizione n° 245 famiglie n° 2 case di riposo n° 1 centri diurni n° 260 famiglie n° 3 case di riposo n° 2 centri diurni n° 374 persone accompagnate dal Indicatore 1.2.1.1 Aumento degli interventi di utilità medico/farmacia/disbrigo pratiche pratica burocratiche, ecc.. n° 62 persone che usufruiscono della spesa domiciliare e/o farmaci Indicatore 1.2.1.2 Accompagnamento presso i centri commerciali e supermercati del territorio n° 15 accompagnamento di singoli ai centri commerciali n° 8 accompagnamenti di piccoli gruppi al centro commerciale (Attivazione di un percorso mensile “Insieme al Centro Commerciale”.) N° 390 persone accompagnate dal medico/farmacia/disbrigo pratiche burocratiche, ecc.. n° 70 persone che usufruiscono della spesa domiciliare e/o farmaci n° 20 accompagnamento di singoli ai centri commerciali n° 16 accompagnamenti di piccoli gruppi al centro commerciale (2 Percorsi mensili “Insieme al Centro Commerciale” di due giornate, una ad inizio e l’altra a fine mese) 7.4 Obiettivi rivolti ai volontari: L’inserimento dei volontari all’interno del progetto porterà quest’ultimi ad acquisire: - formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; - apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; - fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; - crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. Inoltre i volontari attraverso le attività pratiche del progetto potranno anche acquisire: sapere interagire e relazionarsi con Enti e Istituti locali e nazionali coinvolti nelle tematiche sulla disabilità fisica e psichica; Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 16 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) - sapere formulare progetti, anche in base a bandi, gestirli e valutarli; sapere collaborare in un lavoro di gruppo; sapere riconoscere, in un contesto operativo reale, valutare i propri limiti, capacità e potenzialità; sapere realizzare una campagna d’informazione sui temi legati all'handicap fisico e psichico sapere usare gli strumenti informatici per la raccolta di informazioni, l’elaborazione dei dati, la comunicazione. 8 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO: Premessa: ideazione del progetto Azione 0 Ideazione e creazione del progetto Per la creazione del progetto “Mondi Paralleli 2012” in primo luogo vi è stata la costituzione di una equipe di lavoro formata dai responsabili delle due strutture e dal presidente dell'associazione coinvolte nel progetto. In primo luogo l'equipe ha valutato la possibilità di inserire le specificità di un progetto di servizio civile nazionale nelle finalità e nelle modalità organizzative proprie. Grazie ad anni di esperienza delle tre strutture, nel settore socio-assistenziale, l'equipe ha valutato le potenzialità del territorio e le sue criticità per definirne i punti di partenza e gli obiettivi del progetto di scn. Successivamente si è provveduto a individuare le figure di 5 OLP che durante l'anno si occuperanno della realizzazione degli obiettivi del progetto che si espliciteranno anche attraverso la formazione specifica dei ragazzi. Attraverso la ricerca degli obiettivi, l'equipe di lavoro per l'ideazione del progetto, ha definito ed individuato quali potessero essere i partners; contattandoli per rinnovare la collaborazione. I partners individuati sono così risultati essere: il CENTRO MUSICALE ITALO CAIMMI (C.F. 90016190408) che si occuperà dei laboratori musicali per i ragazzi diversamente abili; COOPERATIVA SWIM.CE. (P.I. 03165420401) che metterà a disposizione attrezzature sportive adatte e operatori qualificati per le due cooperative sociali che aderiscono al progetto. Sempre per l'associazione utile saranno le collaborazioni con la COOPERATIVA NOVACOP SOC. COP.ARL (P.I. 01294310402 ) che metterà a disposizione due suoi locali e il CIRCOLO CULTURALE RICREATIVO S.EGIDIO (C.F. 90005170403) che metterà a disposizione ufficio e mezzi di trasporto. 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi In riferimento agli obiettivi specifici: Incrementare e sviluppare le autonomie di base e le abilità sociali relazionali più evolute, dei soggetti diversamente abili, creando e mantenendo le routine che permettono agli ospiti di trovare e riconoscere nuovi punti fissi, così facendo l’integrazione dei cambiamenti e il loro fissaggio avviene gradualmente e con l’abbassamento del sentimento dell’ansia; Potenziare il trasporto degli utenti in difficoltà, incrementando la possibilità di mobilità sul territorio in ambienti di vita comunitaria; - Azione 1: Programmazione ed organizzazione delle attività di supporto individuali Attività 1 Organizzazione delle attività Per le Cooperative:Cils, L’Alveare, Oasi L’attività consiste nel programmare ed organizzare dei percorsi differenti per i tre servizi: il residenziale, il centro socio-riabilitativo diurno ed i percorsi di inserimento lavorativo. Saranno realizzate riunioni di èquipe, insieme ai volontari per decidere le attività descritte in seguito inerenti ad ogni percorso. In questa fase sarà attivato il percorso di formazione specifica (cfr nel box 40). La programmazione delle proposte laboratoriali, in riferimento al centro socio riabilitativo diurno è stabilita in equipe sulla base del gradimento manifestato dall’utenza e dell’efficacia terapeutica; Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 17 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) può quindi essere suscettibile di opportune modifiche. In linea di massima i laboratori prevedono: psicomotricità, distensione psicofisica, piscina termale, attività di manipolazione (creta e materiali commestibili), grafica e pittura, interazione coi colori (cromoterapia), musicoterapia, ippoterapia. -Individuazione e valorizzazione delle attitudini di base di ciascun utente le equipe analizzano le capacità relazionali, di mantenimento delle responsabilità e fisiche dei singoli utenti. Per l’Associazione Arci Solidarietà Cesenate L’operatore locale di progetto presenterà ai volontari il “parco automezzi” di cui dispone l’associazione fornendo dettagliate spiegazione sulla tipologia dei mezzi (tipo di mezzo, omologato per n° di passeggeri, mezzo con pedana automatica ecc...). Verrà fatta una mappatura del territorio, dei bisogni dell’utenza e del comportamento che i volontari, in linea di massima, dovranno assumere, con questa al momento dell’accoglienza nell’ufficio trasporti per fornire informazioni sui servizi offerti dall’associazione. La Cooperativa Novacoop (cfr box 24), mette a disposizione un capannone per il ricovero dei mezzi e due uffici, in cui svolgere le attività di direzione e gestione del servizio di trasporti sociali. Attività 2 Attivazione dei percorsi individuali Per le Cooperative:Cils, L’Alveare,Oasi Consiste nell’avvio dei percorsi individualizzati per ogni utente a seconda che sia inserito nella struttura residenziale, nel centro socio- riabilitativo diurno o nei percorsi di inserimento lavorativo. Per la struttura residenziale e per la struttura centro socio riabilitativo diurno: - Predisposizione degli spazi, dei tempi e dei luoghi; - Attività relative alla distensione psico-corporea; - Laboratorio di pittura, musicoterapia, ceramica, fotografia; - Laboratorio di cucina (solo in riferimento alle strutture residenziale); - Percorsi individuali e in gruppo in piscina; - Percorsi individuali di ippoterapia. Lista di attività elementari quotidiane in aggiunta per la struttura residenziale: mi alzo, mi vesto, mi lavo, mi faccio la barba, guardo la tv, uso elettrodomestici, uso il telefono, assumo farmaci, riordino la camera e gli spazi comuni. Per i percorsi di inserimento lavorativo: -Incontri programmati con gli operatori dei servizi: assistenti sociali, psicologi, pedagogisti e psichiatri per il progetto di vita delle persone coinvolte; - Laboratorio di assemblaggio per la formazione e l’avviamento al lavoro; - Monitoraggio del lavoro in itinere gli operatori seguono, tramite costante affiancamento nella giornata, l’impegno dei ragazzi, la quantità della produzione giornaliera e l’inizio dell’autonomia della gestione del lavoro; -Presentazione dell’operato all’azienda promotrice. Per l’Associazione Arci Solidarietà Cesenate In molti casi il disabile ha bisogno di un intervento di accompagnamento che non necessita di un mezzo di trasporto, ma di accompagnamenti per spostamenti brevi, per partecipare ad attività motorie e per raggiungere i luoghi di vita sociale. Le richieste di trasporto, vengono intercettate ed elaborate, valutando il tipo di mezzo da utilizzare a seconda dell’intervento richiesto. -Raccolta della domanda; - Valutazione ed elaborazione della domanda; -Realizzazione dell’intervento di trasporto. Attività 3 Sostegno alle famiglie e in generale agli anziani con disabilità Per le Cooperative: Cils,L’Alveare,Oasi Consiste in colloqui che avvengono con la famiglia dell’utente, consapevolizzando la stessa sui percorsi riabilitativi e creando una alleanza terapeutica per la convergenza degli obiettivi da raggiungere volti all’integrazione ed allo sviluppo delle reti relazionali. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 18 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Per l’Associazione Arci Solidarietà Cesenate Consiste nell’alleviare le famiglie dalle cure quotidiane del proprio familiare disabile/o anziano con l’intento di creare una rete fra i servizi del territorio e la famiglia stessa. Spesso le famiglie sono impossibilitate ad accompagnare i propri familiari nei centri riabilitativi, centri di aggregazione, sia per motivi di logistica (tipo di mezzo non idoneo), sia per problemi di natura temporale (motivi di natura lavorativa). Per questo, la famiglia si rivolge all’associazione che diventa l’anello di congiuntura fra i servizi offerti dal territorio e l’utente disabile/o anziano. Inoltre i trasporti sono anche a favore delle case protette e centri diurni, quando l'anziano con handicap ha un invalidità che gli consente comunque di potere avere un certo grado di autonomia. L'anziano viene quindi accompagnato dai volontari per il disbrigo di attività di natura burocratica (come recarsi in banca, alle poste, dal medico, ecc..). In riferimento agli obiettivi specifici. Ampliare gli strumenti di partecipazione attiva alla vita pubblica e alla vita quotidiana, favorendo le relazioni interpersonali e l’integrazione sociale; Implementazione del servizio di piccoli interventi di utilità pratica. Azione 2: Programmazione ed organizzazione delle attività che favoriscono la partecipazione alla vita pubblica e quotidiana Attività 1 Organizzazione delle attività Per la Coop. Cils, Coop. L’Alveare, Coop. Oasi L’attività consiste nelle programmazione delle azioni specifiche che saranno successivamente descritte. Saranno programmate le attività volte al miglioramento della vita quotidiana, attraverso la realizzazione di alcuni eventi nati da un esame attento dei bisogni dell’utenza (momenti di integrazione nel territorio, feste, uscite culturali e ricreative in località diverse, gare sportive). Si pone l’attenzione sul fatto che, al fine di promuovere l’integrazione sociale, tali eventi sono strutturati per incentivare e motivare la partecipazione della cittadinanza. Consiste nel: - Strutturazione di uscite (serali; domenicali; concerti, mostre ecc...) mediante il lavoro d’equipe degli operatori attraverso diverse riunioni, si valuta la fattibilità per quel che concerne lo spostamento di gruppi di persone (dai 10 utenti in su); si prendono contatti con la direzione delle strutture e/o con l’organizzazione degli eventi a cui ci si vuole recare per garantire preventivamente che vi siano servizi predisposti per i portatori di handicap; e che la predisposizione di tutti gli spazi siano congrui per possibili spostamenti difficoltosi (carrozzine, persone ipovedenti ecc..); luoghi non particolarmente affollati. - Spettacoli, culturali, teatrali e musicali grazie alla collaborazione attiva del Centro Musicale Italo; Caimmi (vedi box 24) l’equipe e gli insegnanti/volontari attraverso diverse riunioni progettano laboratori che hanno lo scopo di favorire una maggiore socializzazione tra gli utenti. La scelta di questo tipo di laboratori è stata fatta in base anche alle caratteristiche di tali attività. I ragazzi diversamente abili, infatti, potranno favorire il mantenimento delle capacità motorie e manuali; e della capacità di realizzare concretamente ciò che con la fantasia strutturano (storie, giochi, costumi ecc..) attraverso l’impegno settimanale richiesto dalla buona riuscita dei laboratori. In primavera-estate alla chiusura dei laboratori vanno a corrispondere i saggi finali (concerto e rappresentazione teatrale) pubblici a cui è invitata tutta la cittadinanza e cui partecipano come spettatori le famiglie dei ragazzi. Inoltre, a conclusione delle attività vengono allestite mostre multimediali con l’esposizione fotografica di manufatti e materiali prodotti. - Manifestazioni sportive domenicali (gare podistiche, nuoto, palla-nuoto ecc...). L’equipe in collaborazione con l’istruttore messo a disposizione dalla Società Consortile Swim.Ce (vedi box 24), con l’arrivo della bella stagione progettano e realizzano diverse gare dilettantistiche alle quali è invitata tutta la cittadinanza. Sono momenti che prevedono una forte coesione sociale, dove i ragazzi diversamente abili attraverso l’impegno sportivo, diventano protagonisti attivi della società. Durante l’anno l’equipe e l’istruttore vagliano le condizioni fisiche (attraverso Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 19 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) visite specialistiche, consulti medici ecc...) dei singoli utenti e si occupano degli allenamenti settimanali dei ragazzi che desiderano partecipare alle manifestazioni sportive estive. - Per l’Associazione Arci Solidarietà Cesenate Consiste nell’organizzare il servizio per i piccoli interventi alla vita quotidiana come le commissioni esterne, il disbrigo di pratiche burocratiche, la consegna a domicilio di spesa e/o farmaci, ottimizzando i trasporti con uno o più utenti che richiedono lo stesso servizio. Nello specifico consiste nel: Programmazione della risposta e dell’intervento; Realizzazioni dell’intervento richiesto; Ritiro di prescrizioni mediche e/o analisi presso medici di base o i presidi sanitari; Pagamento di bollettini e altre piccole commissioni burocratiche; Effettuazione della spesa e/o farmaci e consegna al disabile; Attivazione del percorso “Insieme al Centro Commerciale”(massimo 5 utenti per percorso) Accompagnamento a scuola per i ragazzi disabili; Accompagnamento presso i luoghi culturali del territorio (musei, biblioteche, manifestazioni). Attività 2 Partecipazione alle manifestazioni Attività comuni alle strutture del progetto “Mondi Paralleli 2012”: Consiste nell’accompagnamento degli utenti per la partecipazione agli eventi, attività individuate. Le azioni non saranno limitate esclusivamente al solo accompagnamento , ma anche ad una fase di socializzazione tra utenti/operatori/volontari durante la partecipazione agli eventi ed alle uscite esterne. Sarà svolta una azione di mediazione per facilitare l’utente nei rapporti con le altre persone con cui vengono a contatto. Attività 3 Monitoraggio delle attività Per la Coop.Cils, Coop. L’Alveare, Coop. Oasi Durante lo svolgimento del progetto i volontari e gli operatori avranno cura di monitorare i comportamenti, i processi, eventuali miglioramenti ed eventuali regressioni riferite all’utenza. Periodicamente si riuniranno in èquipe per confrontarsi su queste tematiche ed individuare eventuali nuove strategie da adottare per facilitare i processi di vita e di integrazione sociale degli assistiti. Inoltre vi sarà la compilazione di un report e degli incontri mensili relativi ai momenti aggregativi, di seguito descritti: - Report delle richieste dell’utenza di momenti aggregativi gli operatori delle strutture, gli autisti/volontari e i volontari in servizio civile compileranno mensilmente un report per la raccolta delle richieste nate direttamente dall’utenza. - Incontri mensili delle diverse equipe gli operatori, gli operatori locali di progetto e i volontari in servizio civile attraverso l’analisi delle richieste raccolte e registrate tramite i report, valuteranno quali sono le richieste più frequenti e quali di queste possono essere conciliabili alle esigenze relative alla diversa tipologia di utenza. - Per l’Associazione Arci Cesenate Consiste nella: - Costante mappatura dei bisogni dell’utenza su base territoriale e monitoraggio della pianificazione giornaliera delle uscite autisti/volontari Gli operatori che si occupano della logistica dei trasporti mantengono operativo un database relativo alla tipologia dei trasporti e servizi effettuati dagli autisti/volontari. Questo garantisce una buona conoscenza del territorio e la possibilità, in collaborazione con i servizi socio-sanitari locali, di implementare diverse direttrici d’intervento. Inoltre questo tipo di monitoraggio è funzionale ad una gestione efficiente e strategica dell’impiego degli automezzi e dei trasporti affidati agli autisti/volontari attraverso una logica strutturazione dei percorsi (in collaborazione con il Circolo Arci Sant’Egidio cfr box 24). Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 20 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) - Costante monitoraggio della qualità del servizio o del trasporto Gli operatori e gli autisti/volontari garantiscono, oltre all’efficienza dei servizio, anche una elevata qualità dovuta al costante incoraggiamento e mantenimento di relazioni interpersonali con l’utenza. Al momento delle consegne domiciliari della spesa a persone anziane o non autosufficienti, gli autisti dedicano almeno venti minuti in conversazioni atte anche a rilevare lo stato psico-fisico dell’utente. All’interno dei trasporti relativi alle persone che devono affrontare delle cure negli ospedali (dializzati e radioterapici in prevalenza) gli autisti instaurano un rapporto amicale che spesso si protrae anche dopo la fine del periodo di terapia. Anche in questo caso i rapporti servono per un adeguato monitoraggio delle condizioni psichiche dei trasportati. Analogamente ritroviamo le stesse “premure” nei rapporti con i bambini e gli adolescenti portatori di handicap che ogni giorni vengono trasportati da casa/scuola e viceversa. Gli operatori effettuano mensilmente un sondaggio telefonico alle famiglie degli utenti per verificare la soddisfazione relativamente ai servizi offerti e relativamente alle figure degli autisti/volontari. - Costante monitoraggio degli automezzi gli operatori attraverso anche alle segnalazione degli autisti/volontari hanno l’obbligo di compilare due volte al mese una relazione che riguarda lo stato degli automezzi. Questo garantisce la sicurezza dei trasportati e va incontro alle loro particolari esigenze. - Costante mantenimento e monitoraggio dei servizi offerti dalla sanità locale gli operatori mantengono un database dove sono inseriti i dati relativi i vari servizi offerti dalla sanità locale; questo permette di conoscere bene il territorio dal punto di vista socio-assistenziale e, di conseguenza, agli operatori favorisce la possibilità di individuare con chiarezza ed immediatezza le reali esigenze dell’utenza. Inoltre, l’utenza spesso richiede servizi fuori dalla competenza dell’associazione; il mantenimento aggiornato di un database, invece favorisce la possibilità di direzionare l’utenza in uffici o strutture sanitarie che possono rispondere con successo ai bisogni espressi. Cronogramma delle attività Mesi Azioni/attività Azione 0 Ideazione e creazione dell’elaborato progettuale 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 x x x x x x x x x x x x x x x Azione 1 Programmazione ed organizzazione delle attività di supporto individuali Per la Coop.Cils, la Coop. L’Alveare, la Coop. Oasi Organizzazione delle attività x x x Attivazione dei percorsi individuali x x x x x x x x Sostegno alle famiglie x x x per arci solidarietà cesenate Organizzazione delle attività x x x Attivazione dei percorsi individuali x x x x x x x x Sostegno alle famiglie e in generale agli x x x x x x x x anziani con disabilità Azione 2 Programmazione ed organizzazione delle attività che favoriscono la partecipazione alla vita pubblica e quotidiana Per la Coop. Cils, la Coop. L’Alveare,la Coop. Oasi Organizzazione delle attività x x x x Partecipazione alle manifestazioni x x x x x x Monitoraggio delle attività x x x x Per Arci Solidarietà Cesenate Organizzazione delle attività x x x x x x Partecipazione alle manifestazioni x x x x x x Monitoraggio delle attività x x x x **Azioni trasversali inerenti SCN Accoglienza ed inserimento dei volontari x Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 21 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Preparazione alle attività Formazione specifica Formazione generale Verifica attività svolte Verifica obiettivi raggiunti Verifica finale x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x **Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 29/34) a quella specifica, (box 35/41), al monitoraggio (box 21 e 42), verranno inserite anche altre attività che permetteranno ai partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi certificate attraverso l’Ente ASVI (box 28). I volontari del SCN saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 17). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata all’articolo 1 della legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale. 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Per la Coop.Cils, la Coop. L’Alveare, la Coop. Oasi Attività del progetto Professionalità Educatore professionale Attivazione dei percorsi Animatori individuali ludico-ricreativi Insegnanti di dell’Associazione Musicale Caimmi Sostegno alle famiglie e Assistente sociale valutazione dei progetti proposti. Organizzazione e Coordinatore monitoraggio delle attività. operatori Sostegno alle famiglie. Ruolo nell’attività Si occupa del progetto di vita della persona. Progettazione dei percorsi, verifica del progetto educativo individuale Si occupano dell’organizzazione e della realizzazione delle attività di laboratorio. musica Si occupano della organizzazione e Centro gestione dei laboratori musicali. Numero 12 6 2 Supervisione dei progetti proposti. 4 Sostegno alle famiglie degli Cura i problemi di natura 4 organizzativa, si occupa dei rapporti con gli utenti e con i familiari degli utenti. Operatori Socio sanitari, Cura della persona e promozione 30 Assistenti di base delle attività di base. Cura della persona e supporto nei laboratori di Insegnante della Swim.ce psicomotricità. Si occupa dell’insegnamento delle 1 pratiche sportive, ginnastica dolce, nuoto, ecc Per l’Associazione Arci Solidarietà Cesenate Attività del progetto Professionalità Organizzazione delle Operatore attività di trasporto. Sostegno alle famiglie. Ruolo nell’attività Numero Nel primo mese sarà in costante 1 affiancamento al volontario. Spiegherà il funzionamento dell’ufficio e si occuperà dei monitorare la richiesta di trasporto in base alle necessità dell’utente e della famiglia. Attivazione Hanno il compito di effettuare i trasporti 17 dei percorsi Autisti/volontari Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 22 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) individuali partecipazione manifestazioni e alle quotidiani e di effettuare i trasporti per la partecipazione degli utenti alle manifestazioni del territorio. Fra questi ci sono anche gli autisti del Circolo Arci Sant’Egidio (cfr box 24). 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1 i volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto: Attività comuni alle strutture: - Conoscenza delle strutture in cui si realizzerà il progetto, tramite l’affiancamento degli operatori locali di progetto - Conoscenza del personale, tramite l’affiancamento degli operatori di progetto - I volontari in scv affronteranno le prime lezioni di formazione specifica - Prime riunioni di equipe di lavoro - Prime esperienze operative: Per la Coop. Cils, Coop. L’Alveare, Coop.Oasi Azioni Attivita’ Ruolo Attività 1. Organizzazione delle Partecipazione attiva alle riunioni di equipe attività relative ai laboratori e al percorso di autonomia lavorativa dei ragazzi diversamente abili; Nelle riunioni verrà spiegata ai volontari la tipologia di utenza presente nella struttura; Partecipazione alla progettazione di uscite e momenti di svago. Azione 1.Programmazione ed organizzazione delle attività di supporto individuali Attività 2: Attivazione di percorsi Attraverso la supervisione degli operatori individuali delle strutture, i volontari in scn avranno il ruolo di facilitare e supportare l’inserimento dei ragazzi nei laboratori musicali e teatrali, inoltre avranno il ruolo di facilitare e supportare gli ospiti nelle attività lavorative, di accompagnarli nelle uscite esterne, di lavorare nelle attività di animazione e di laboratori manuali. Attività 3: Sostegno alle famiglie e I volontari assisteranno, insieme ai colloqui in generale agli anziani con fra il Coordinatore degli operatori e la disabilità famiglia dell’utente, per monitorare l’andamento dei percorsi riabilitativi. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 23 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Azione 2: Programmazione ed organizzazione delle attività che favoriscono la partecipazione alla vita pubblica e quotidiana Attività 1: Organizzazione delle Partecipazione attiva alle riunioni di èquipe attività per la pianificazione di eventi e manifestazioni che coinvolgano gli utenti e la cittadinanza; Allestimento e realizzazione della mostra fotografica e pittorica con i lavori prodotti dagli utenti; Collaborazione nella realizzazione dei saggi teatrali e musicali. Collaborazione con le educatrici, per l’animazione nelle feste di compleanno, attraverso attività ludico-ricreative con gli utenti (giochi, feste,gare sportive, ecc. in collaborazione con gli operatori del Associazione Centro Musicale CAIMMI. Crf box 24. Accompagnamento degli utenti presso la piscina comunale di Cesena, messa a disposizione dalla SWIM.CE cfr box 24. Inoltre i volontari aiutano, il personale messo a disposizione della SWIM.CE per la realizzazione delle attività in acqua e in palestra. Attività 2: Partecipazione alle Accompagnamento degli utenti ad uscite manifestazioni esterne; Collaborazione con gli educatori per la facilitazione dei processi di integrazione. Attività attività 3: Monitoraggio delle In collaborazione con gli operatori i volontari avranno cura di monitorare i processi comportamentali degli utenti. Il confronto avverrà attraverso riunioni di èquipe. Per Arci Solidarietà Cesenate Azioni Attività Attività 1: delle attività. Azione 1: Programmazione ed organizzazione delle attività di supporto individuali Ruolo Organizzazione A fianco degli operatori che gestiscono l’ufficio trasporti per osservare il funzionamento dell’ufficio. Sostanzialmente durante il primo periodo di inserimento il ruolo dei volontari in scn è quello di osservatori e le attività previste, in gran parte sono di osservazione e conoscenza. Avranno il compito di supportare gli operatori nella pianificazione delle uscite giornaliere degli autisti volontari. Ricopriranno il ruolo di supporto alla gestione del lavoro quotidiano dell’ufficio trasporti, riconoscendo il tipo di richiesta degli utenti e il indicando il mezzo di trasporto più idoneo. Partecipazione attiva alle riunioni di equipe. Conoscenza degli autisti/volontari. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 24 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Attività 2: Attivazione percorsi individuali di - Pianificazione giornaliera delle uscite autisti/volontari; e di supporto agli operatori nel monitoraggio dell’efficienza dei mezzi; - Calendarizzazione dei trasporti; - Ricezione telefonate e prenotazioni; - Contatti con l’utenza Attività 3: Sostegno alle Conoscenza dei servizi sanitari del famiglie e agli anziani con territorio; disabilità In collaborazione con l’operatore dell’associazione individuare le richieste della famiglia dell’utente, fornendo un aiuto anche per le informazioni relative ai servizi del territorio. Individuazione delle richieste dei singoli anziani. Azione 2: Programmazione ed organizzazione delle attività che favoriscono la partecipazione alla vita pubblica e quotidiana Attività 1: Organizzazione delle - Riconoscere la tipologia di richiesta; attività - Gestire le comunicazioni in entrata e in uscita; - Organizzare settimanalmente i programmi per gli autisti; - Organizzare periodicamente, in collaborazione dell’operatore locale di progetto dei pulmini da utilizzare a seconda della tipologia dell’utente che ne fa richiesta; - Calendarizzazione ed accompagnamento dei percorsi “Insieme al Centro Commerciale”, a scuola per i ragazzi disabili e presso i luoghi culturali del territorio. Attività 2: Partecipazione alle Accompagnamento degli utenti alle manifestazioni manifestazioni promosse nel territorio. Attività 3: Monitoraggio delle Il volontario avrà il compito di archiviare attività gli utenti che usufruiscono dei trasporti in un apposito data base, suddividendoli per tipologia di richiesta, tipologia di mezzo usato e tipologia di patologia; Avranno il compito di elaborare periodicamente una mappatura dei bisogni e verifica di fattibilità dei trasporti; Inoltre avranno il compito di monitorare l’utilizzo dei mezzi, tenendo conto anche dei veicoli messi a disposizione dal Circolo Ricreativo e Culturale Sant’Egidio crf box 24. Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 7 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 7, sezione “obiettivi dei volontari” che viene qui riportato: - formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 25 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) - apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro; partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo box 17. 9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO: 10 10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: 0 11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 10 12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: 0 13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE ANNUO: Monte ore annuo, inclusa formazione: 1400 ore 14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 6 15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche nella giornate del sabato. CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO: Allegato 01 17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato. I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso: - associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione - luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SCN saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCN nel territorio, per complessive 16 ore. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 26 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi: - informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) - sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) - diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione) Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio. 18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI: Ricorso a sistema selezione depositato presso l’UNSC descritto nel modello: - Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione 19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si 20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DEL PROGETTO: Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso l’UNSC descritto nel modello: Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione 21) RICORSO A SISTEMI DI MONITORAGGIO VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si 22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDITATI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64: I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore. (http://europass.cedefop.europa.eu) 23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO SPECIFICO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: - Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento (box 8.2) Sedi ed attrezzature specifiche (box 25) Utenze dedicate Materiali informativi Pubblicizzazione SCN (box 17) Formazione specifica-Docenti Formazione specifica-Materiali Spese viaggio € € € € € € € € 3.700 5.000 2.300 2.400 1.500 2.000 600 1.800 Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 27 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) - Materiale di consumo finalizzati al progetto € 4.500 Varie: carburante, manutenzione ed assicurazione Automezzi, realizzazione laboratorio musicale € 56.500 TOTALE € 80.300 24) EVENTUALI RETI A SOSTEGNO DEL PROGETTO (COPROMOTORI E/O PARTNERS): Nominativo Coopromotori e/o Partner Centro Musicale Italo Caimmi (C.F. 90016190408) presidente Marzio Zoffoli Tipologia (no profit, profit, università) Non profit La Cooperativa Swim.ce (partita iva 03165420401) Presidente Davide Ceccaroni Profit La Cooperativa Novacoop soc.cop.arl di Cesena (FC) (partita iva 01294310402) Profit Circolo Culturale e Ricreativo Sant’Egidio (cod. fiscale 90005170403) Non profit Attività Sostenute (in riferimento al punto 8.1) Realizza due laboratori che saranno attivi per tre ore alla settimana per l’apprendimento della musica e l’utilizzo di alcuni strumenti musicali rivolto ai ragazzi diversamente abili delle cooperative C.I.L.S., Il Faro, l'Oasi e L’Alverare. Metterà a disposizione anche due insegnanti di musica, gli spartiti e gli strumenti per l’intera durata del progetto. Mette a disposizione strutture, attrezzature e personale per lo svolgimento delle attività sportive. Nello specifico mette a disposizione delle strutture aderenti al progetto “Mondi Paralleli 201” la vasca adulti per quattro ore la settimana per l’intero anno; la palestra con le relative attrezzature per otto ore settimanali e, un operatore qualificato per l’insegnamento di pratiche sportive in acqua e in palestra per otto ore settimanali. Mette a disposizione gratuitamente due uffici (mq 40) presso la casa del Popolo di Martorano di Cesena in cui svolgere le attività di segreteria e di direzione del servizio dei trasporti sociali e le altre attività previste del progetto. Inoltre la cooperativa mette a disposizione in località San Martino in Fiume di Cesena un capannone di 300 mq per il ricovero dei mezzi abilitati ai trasporti socio assistenziali di Arci Solidarietà. Mette a disposizione per l’intera durata del progetto “Mondi Paralleli 2012”, un ufficio con telefono e computer con collegamento ad internet, due “Fiat Doblò” attrezzati con sollevatore per disabili; un pulmino Ford per i trasporti sociali ed otto volontari –autisti per la guida degli automezzi. 25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO: I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore: Risorsa 1) Stanze: Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 6 28 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Risorsa 2) Scrivanie: 6 Risorsa 3) Telefoni, fax: 3 Risorsa 4) Computer, posta elettronica: 6 Risorsa 5 )Fotocopiatrice: 3 Risorsa 6) Automezzi 6 Risorsa 7) Attrezzatura per la stampa di volantini e locandine 2 Risorsa 8) Fornitura equipaggiamento: n°30 foulard per i giochi psicomotori; n°40 vasi di terracotta da dipingere; n °50 colore a smalti, n.500 carte veline crespe, 3 kg carta e cartoncini, n.100 colori a tempera e pennelli, n. 30 pennarelli, n.100 pastelli, n.50 colle per le attività espressive; n.4 lavagne con fogli intercambiabili e pennarelli per le attività di riflessione e discussione di gruppo; n.60 libri, riviste e giornali quotidiani per le attività di lettura condivisa di gruppo; n°12 grembiuli; n°24 guanti Risorsa 9) attrezzatura ginnica: accappatoi 50, cuffie 50, ciabattine da piscina 50; magliette per gare podistiche 50; cappellini per gare podistiche 50 Risorsa 10) Attrezzatura per pranzo al sacco, materiali per l’igiene; 100 Risorsa 11) Macchine fotografiche digitali per documentare gli avvenimenti 2 Per le Cooperative: Cils,L’Alveare,Oasi OBIETTIVO ATTIVITA’ Obiettivo 1.1: Incrementare e sviluppare le autonomie di base e le abilità sociali relazionali più evolute, dei soggetti diversamente abili, creando e mantenendo le routine che permettono agli ospiti di trovare e riconoscere nuovi punti fissi, così facendo l’integrazione dei cambiamenti e il loro fissaggio avviene gradualmente e con l’abbassamento del sentimento dell’ansia; Attività 1: Organizzazione Risorsa 1) Risorsa 2) delle attività; Risorsa 4) Risorsa 8) Attività 2: Attivazione di percorsi individuali Programmazione delle attività da svolgere durante l’anno. Realizzazione dei laboratori manuali e di psicomotricità. Realizzazione dei laboratori teatrali e musicali Realizzazione di momenti di confronto attraverso la lettura di libri Risorsa 1) Risorsa 3) Realizzazione di riunioni di èquipe e di sostegno alle famiglie Attività 3: Sostegno alle famiglie RISORSA ADEGUATEZZA Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 29 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Obiettivo 1.2: Ampliare gli Attività 1: Organizzazione strumenti di partecipazione delle attività; attiva alla vita pubblica e alla vita quotidiana, favorendo le relazioni interpersonali e l’integrazione sociale. Risorsa 7) Risorsa 10) Risorsa 11) Risorsa 9) Pubblicizzazione delle iniziative culturali e teatrali promosse. Realizzazione di mostre fotografiche. Attività 2: Partecipazione Risorsa 6) alle manifestazioni; Attività 3: Monitoraggio delle attività. Realizzazione di uscite culturali e ricreative in diverse località del territorio. Risorsa 2) Risorsa 3) Risorsa 5) Risorsa 1) Realizzazione della partecipazione ad attività sportive (palla-nuoto; gare podistiche ecc..) Accompagnamento degli utenti presso i luoghi di socializzazione. Attraverso schede di rilevazione sarà effettuato un monitoraggio dell’andamento dei percorsi e delle richieste effettuate direttamente dagli utenti Per Arci Solidarietà Cesenate OBIETTIVO ATTIVITA’ Obiettivo 1.1: Potenziare Attività 1: Organizzazione il trasporto degli utenti in delle attività; difficoltà, incrementando la possibilità di mobilità sul territorio in ambienti di vita comunitaria. Attività 2: Attivazione di percorsi individuali; Attività 3: Sostegno alle famiglie RISORSA ADEGUATEZZA Risorsa 2) Risorsa 3) Risorsa 1) Raccogliere le richieste per tipologia di intervento e tipologia di utente. Mappatura dei servizi del territorio. Raccolta ed elaborazione della domanda di trasporto da effettuare. Realizzazione di trasporti “particolari”, attraverso gli automezzi con elevatore a pedana. Risorsa 3) Risorsa 6) Risorsa 1) Risorsa 3) Obiettivo 1.2: Attività 1: Organizzazione Risorsa 6) Implementazione del delle attività; servizio di piccoli interventi di utilità pratica, legati al vivere quotidiano. Attività 2: Partecipazione Risorsa 6) alle manifestazioni; Elaborazione e codifica dell’intervento e dell’aiuto da apportare alle famiglie del disabile. Presa in carico degli utenti che effettuano i cosi detti trasporti speciali (biblioteche, musei, manifestazioni e “Insieme al percorso Centro Commerciale” Accompagnamento degli utenti presso le manifestazioni promosse dal territorio Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 30 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Attività 3: Monitoraggio delle attività. Risorsa 2) Risorsa 3) Risorsa 1) Redazione di un database storico, in cui contenere le relazioni sulla tipologia del servizio erogato, i servizi sanitari offerti dal territorio e le varie patologie degli utenti accompagnati. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) EVENTUALI CREDITI FORMATIVI RICONOSCIUTI: 27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI: 28) COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO, CERTIFICABILI E VALIDI AI FINI DEL CURRICULUM VITAE: La certificazione delle competenze per i giovani partecipanti al progetto verrà rilasciata, su richiesta degli interessati, da ASVI - School for Management S.r.l. (P. Iva 10587661009) La funzione di certificazione delle competenze si riferisce a quelle acquisite nelle materie oggetto della formazione generale al SCN e nell’ambito delle modalità di lavoro di gruppo, in particolare per quanto riferito alle capacità di programmare le attività, attuarle e rendicontarle. Inoltre, sempre con accesso volontario, sarà disponibile nella piattaforma FAD un modulo di bilancio delle competenze. FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI 29) SEDE DI REALIZZAZIONE: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente da Arci Servizio Civile Nazionale, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel territorio di realizzazione del progetto. Di norma questa formazione avverrà presso l’associazione locale dell’ente accreditato indicata al punto 1 del presente progetto. Eventuali variazioni dell'indirizzo saranno comunicate tempestivamente. 30) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero territorio nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli: - Mod. FORM - Mod. S/FORM 31) RICORSO A SISTEMI DI FORMAZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO ED EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO: Si 32) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono: - lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative; - formazione a distanza - dinamiche non formali: incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, training, giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione. La metodologia didattica utilizzata è sempre finalizzata al coinvolgimento attivo dei partecipanti attraverso l’utilizzazione di tecniche di simulazione comportamentale. 33) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 31 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit. I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (determina Direttore UNSC del 4 aprile 2006) prevedono: Identità e finalità del SCN - la storia dell’obiezione di coscienza; - dal servizio civile alternativo al servizio militare al SCN; - identità del SCN. SCN e promozione della Pace - la nozione di difesa della Patria secondo la nostra Costituzione e la giurisprudenza costituzionale in materia di difesa della Patria e di SCN; - la difesa civile non armata e nonviolenta; - mediazione e gestione nonviolenta dei conflitti; - la nonviolenza; - l’educazione alla pace. La solidarietà e le forme di cittadinanza - il SCN, terzo settore e sussidiarietà; - il volontariato e l’associazionismo; - democrazia possibile e partecipata; - disagio e diversità; - meccanismi di marginalizzazione e identità attribuite. La protezione civile - prevenzione, conoscenza e difesa del territorio. La legge 64/01 e le normative di attuazione - normativa vigente e carta di impegno etico; - diritti e doveri del volontario e dell’ente accreditato; - presentazione dell’ente accreditato; - lavoro per progetti. Identità del gruppo - le relazioni di gruppo e nel gruppo; - la comunicazione violenta e la comunicazione ecologica; - la cooperazione nei gruppi. Presentazione di Arci Servizio Civile - Le finalità e il modello organizzativo di Arci Servizio Civile. Ai fini della rendicontazione, richiesta dalle citate linee guida, verranno tenute 32 ore di formazione attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza. 34) DURATA: La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore, questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 32 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 35) SEDE DI REALIZZAZIONE: Presso sedi di attuazione di cui al punto 16. 36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente con formatori dell’ente. 37) NOMINATIVO/I E DATI ANAGRAFICI DEL/I FORMATORE/I: Formatore A: cognome e nome: BRUNETTI PAOLO nato il: 05/03/1956 luogo di nascita: CESENA Formatore B: cognome e nome:AMADORI STEFANO nato il:09/04/1970 luogo di nascita:CESENA Formatore C: cognome e nome: GIORGI SARA nato il: 22/10/1979 luogo di nascita:CESENA Formatore D: cognome e nome: BARTOLETTI CHRISTIAN nato il: 17/10/1975 luogo di nascita:CESENA 38) COMPETENZE SPECIFICHE DEL/I FORMATORE/I: In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei singoli formatori ritenute adeguate al progetto: Area di intervento: Disabili associazionismo e mondo del no profit Formatore A: Paolo Brunetti Titolo di Studio:Licenza media inferiore Ruolo ricoperto presso l’ente: Presidente Comitato Territoriale di Arci Nuova Associazione di Cesena. Esperienza nel settore: Dal 1997 è Dirigente di Arci Nuova Associazione di Cesena con la funzione di coordinatore del progetto “Libero” trasporti socio-assistenziali, dal 1998 all’interno dello stesso progetto è stato il coordinatore degli obiettori di coscienza e dei successivi volontari in servizio civile. Dal 2002 al 2003 è stato il responsabile del progetto di servizio civile “L’Arca di Noè” che prevedeva l’impiego di volontari. Dal 2004 coordina i volontari del progetto “Libero”. Competenze nel settore:Buone capacità nell’organizzazione di eventi, raccolta fondi e materiali per missioni umanitarie ed iniziative culturali per adulti e bambini. Area di intervento: Disabili Inserimento persone svantaggiate Formatore B: Stefano Amadori Titolo di Studio: Laurea in Psicologia Clinica e di Comunità presso l'Università di Bologna Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile dei progetti Area Lavoro ed inserimento lavorativo e sociale presso la Cooperativa sociale l’Alveare. Esperienza nel settore: Dal 2000 al 2001 ha ricoperto il ruolo di educatore professionale presso la Cooperativa Sociale l’Alveare, diventando Responsabile dei progetti di inserimento delle persone svantaggiate. Inoltre per la stessa Cooperativa svolge la funzione di formatore e supervisore per gli Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 33 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) operatori e i volontari in servizio civile presso la struttura. Ampia è la sua esperienza all'interno del mondo dell'handicap e come educatore in numerose cooperative sociali. Nel 1998 ha lavorato nella Coop. Luce sul Mare come operatore socio educativo per persone con problematiche di vario tipo (debolezza mentale, cerebrolesioni e patologie degenerative ecc). Competenze nel settore: Ha svolto ricerche sulla psicopatologia nell’età evolutiva, valorizzazione e riconoscimento delle emozioni nei bambini in età scolastica. Ha partecipato a numerosi corsi sulla globalità dei linguaggi come innovazione metodologica nel recupero e valorizzazione delle potenzialità individuali. Progetta interventi sul piano educativo individuale attraverso laboratori manuali per i disabili. Area di intervento: Disabili Inserimento persone svantaggiate Formatore C: Sara Giorgi Titolo di Studio: Laurea in Scienze Politiche – indirizzo politico sociale presso l’Università di Bologna. Ruolo ricoperto presso l’ente:Responsabile degli inserimenti lavorativi presso la Cooperativa sociale Cils. Esperienza nel settore: Ha operato dal 2003 a luglio 2007 nella Cooperativa sociale Cils presso il Centro di Terapia Occupazionale, svolgendo il ruolo di educatore nel centro diurno per disabili medio-gravi. In questo periodo ha affiancato il coordinatore della struttura, nella gestione degli obiettori di coscienza e dei volontari in servizio civile. Da agosto 2007, opera sempre nella Coop Cils, come responsabile degli inserimenti lavorativi per le persone disabili. Competenze nel settore: Si occupa di mettere in pratica i progetti di inserimento lavorativo di persone disabili in borsa lavoro, monitorandoli. Area di intervento: Disagio mentale adulto Inserimento persone svantaggiate Formatore D: Bartoletti Christian Titolo di Studio: Diploma di maturità Ruolo ricoperto presso l’ente: Dirigente, Presidente presso la Coop.Oasi Esperienza nel settore: Dal 2000 ad oggi è il responsabile dei rapporti con enti pubblici e privati della Coop. Oasi. Ha avuto esperienza come tutor per i volontari in servizio civile per i progetti assistenziali. Dal 2000 ricopre il ruolo di supervisore nel settore del disagio mentale adulto in collaborazione con lo psicologo di riferimento delle strutture per monitorare e migliorare le capacità relazionali, operative e pratiche degli operatori, nello svolgimento delle attività quotidiane rivolte agli utenti delle diverse strutture della Cooperativa. Competenze nel settore: Svolge la mansione di educatore e si occupa di coordinare gli operatori per la gestione delle attività quotidiane degli utenti inseriti nella struttura. 39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base; Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 34 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: La formazione specifica sarà suddivisa in 2 diversi moduli: Modulo I “parte comune a tutti i volontari” tenuta dai tre formatori (box 38) Modulo II “declinata per struttura di inserimento” MODULO I (comune a tutti i volontari) Azione: Preparazione alle attività (azione trasversale scn) Formatore/i: Brunetti Paolo A), Stefano Amadori B), Christian Bartoletti D) Argomento principale: Mission e progetto di servizio civile Durata: 58 ore, in 13 giornate Temi da trattare: Verranno spiegate le diverse mission delle strutture, la loro storia, la contestualizzazione dei servizi nel territorio, la mission del progetto di servizio civile. Verranno insegnate ai ragazzi le strategie per instaurare un rapporto, per capire l'altro, per leggere il dolore e saperlo contenere e gestire. Assieme ai ragazzi si cercherà di individuare : quali possono essere le richieste dell’utenza relativamente a momenti aggregativi e di condivisione sociale. Alla luce di ciò che emerge si insegnerà ai ragazzi come affrontare il bisogno di socializzazione e di partecipazione alla vita cittadina delle persone non autosufficienti, progettando in modo coerente delle risposte concrete. Nello specifico i temi da trattare per formatore: BRUNETTI PAOLO A) SARA GIORGI C) CHRISTIAN BARTOLETTI D) Presentazione delle strutture e degli olp Condivisione degli obiettivi comuni del progetto Presentazione dei servizi del territorio rivolti ai disabili Aspettative dei ragazzi e aspettative degli enti Apprendere la storia e la mission delle strutture Breve excursus delle leggi per saper riconoscere e promuovere i diritti umani e sociali Rapporto con i fruitori del servizio e le strutture socio sanitarie Metodologie di approccio alle persone in difficoltà; creazione delle condizioni per l’incontro con persone in difficoltà Educazione ai valori della solidarietà- il mondo del non-profit STEFANO AMADORI B) Strategie relative alla creazione di rapporti con il territorio e altre strutture Analisi dei bisogni dell’utenza Ideazione ed elaborazione di un progetto di inerente avvenimenti di tipo aggregativo Come e perchè si costruisce un progetto Fasi di attuazione del progetto: cosa sono e come si applicano MODULO II (declinata per struttura) Azione: Programmazione ed organizzazione delle attività di supporto individuali. Programmazione ed organizzazione delle attività che favoriscono la partecipazione alla vita pubblica e quotidiana Arci Solidarietà Cesenate Formatore: BRUNETTI PAOLO A) Argomento principale: Organizzare il lavoro di staff e i trasporti sociali Durata: 23 ore, in 4 giornate Temi da trattare: Conoscenza della struttura e della sua organizzazione (organigramma) Illustrazione finalità e scopi dell'associazione (Arci Solidarietà Cesenate; Arci Comitato territoriale di Cesena) Descrizione dei mezzi di trasporto in possesso dell’Associazione (con pedana, elevatore ecc) Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 35 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Individuare i casi di intervento e saper rispondere in modo adeguato. Organizzare un trasporto Rapporto con le istituzioni, le altre associazioni sul territorio (tempi e modi, collaborazioni esistenti ed individuazione di nuove collaborazioni). Coop.Cils, Coop. L’Alveare, Coop.Oasi, Coop. Il Faro Formatore: STEFANO AMADORI B) CHRISTIAN BARTOLETTI D) Argomento principale: Handicap e debolezza mentale Durata: 23 ore, in 4 giornate. Temi da trattare: Conoscenza delle struttura e dell’organizzazione (organigramma) Lavoro di equipe: come si lavora in gruppo per ottimizzare i risultati degli obiettivi prefissati in un piano educativo individuale. Differenti inquadramenti diagnostici e tipologie di disagio. Vari approfondimenti. Handicap e marginalità: un dramma personale e familiare Metodologie sull'osservazione: modi e tempi, le chiavi di lettura del rapporto con gli altri Costruzione dei percorsi sul contenimento emotivo. Strategie di tipo ludico e ricreativo per mantenere ed incentivare i rapporti. Formatore: SARA GIORGI C) Argomento principale: La connotazione emotiva e la relazione di aiuto Durata: 23 ore, in 4 giornate. Temi da trattare: Breve excursus delle patologie degli utenti inseriti nella struttura La specularità delle emozioni nelle relazioni (transfert e controtransfert) Anziani e malattie senili, disagio psichiatrico. Metodologia sulla costruzione di progetti relativi alla “facilitazione all’inserimento del portatore di handicap in un gruppo”. Strategie di tipo ludico e ricreativo per mantenere ed incentivare i rapporti 41) DURATA: La durata complessiva della formazione specifica è di 81 ore (di cui 58 relativa alla parte comune per tutti i volontari; e 23 espletate singolarmente dalle strutture), con un piano formativo di 17 giornate (di cui 13 relative alla parte comune per tutti i volontari e 4 giornate di formazione espletate singolarmente per strutture), anche questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 42) MODALITÀ DI MONITORAGGIO DEL PIANO DI FORMAZIONE (GENERALE E SPECIFICA) PREDISPOSTO: Formazione Generale Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso l’UNSC descritto nei modelli: - Mod. S/MON Formazione Specifica Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede: momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e follow-up con gli OLP note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle schede pre-strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN Data Il Responsabile Legale dell’Ente/ Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 36