Albicocco – Prunus armeniaca L. GRUPPO DELL’ASIA CENTRALE •il più antico •alberi molto longevi •elevato fabbisogno in freddo •elevata resist. al freddo •fioritura tardiva •sensibilità alle crittogame •autoincompatibilità prevalente •frutti polpa bianca poco sodi elevato cont. zuccheri scarsa acidità scarso aroma seme dolce GRUPPO IRANO - CAUCASICO alberi limitatamente vigorosi meno resistenti ai freddi invernali limitato fabbisogno in freddo autocompatibilità molto diffusa frutti poco sodi scarsamente aromatici poco acidi elevato contenuto zuccherino polpa bianca seme dolce GRUPPO EUROPEO •geneticamente più recente •alberi limitatamente vigorosi •scarso fabbisogno in freddo •autofertilità molto diffusa •rapida messa a frutto •relativ. resistenti alle crittogame •frutti di discreta / buona qualità discreta consistenza polpa gialla / aranciata aromatici buon equilibrio zuccheri / acidi seme amaro molto diffuso ESIGENZE AMBIENTALI •FABBISOGNO IN FREDDO limitato (scarso nelle g. a legno) •FABBISOGNO IN CALDO variabile (elevato nelle g. a legno) •RESISTENZA AL FREDDO INVERNALE non necessariamente correlata ai “fabbisogni” •RESISTENZA ALLE GELATE (RITORNI DI FREDDO) fioritura precoce •BASSA U.R. sensibilità ai marciumi in fioritura •ADATTABILE A TERRENI DIFFICILI (su Mirabolano) ambiente vocato: pedecollinare BIOLOGIA FIORALE AUTOCOMPATIBILITA’/AUTOINCOMPATIBILITA’ (parziale / totale) MALFORMAZIONI DEL PISTILLO ANDROSTERILITA’: rara ALLEGAGIONE / CASCOLA Tecniche colturali •Si adatta a molti ambienti grazie a combinazioni cv/portinnesto (mirabolano poco esigente, controllare affinità susini). •L’irrigazione, spesso assente, è auspicabile nella quantità di 2000m3/ha in maggio-settembre. •La concimazione: richiede livelli elevati di N, ma frazionato per evitare eccessi vegetativi. •Elementi principali: N (100 kg), K (170 kg ogni 10 t di albicocche prodotte), Ca, Bo, P (40 kg). La potatura dell'albicocco •Si basa sull’habitus di fruttificazione (produzione su dardi, rami misti, rami anticipati) ed anche sull'habitus vegetativo acrotono o mesotono. •Si tratta di una drupacea quindi ha gemme a fiore sui rami dell'anno, numero che va equilibrato prima del diradamento. •Da non dimenticare l'operazione di diradamento. PORTINNESTI: I MIRABOLANI (P. CERASIFERA) MIRABOLANO DA SEME (Semenzale di Prunus cerasifera). Ancora largamente utilizzato, facile propagazione e adattabile a tutti i tipi di terreni, anche quelli marginali e difficili, tipici delle zone collinari. È necessario materiale selezionato ed il più possibile omogeneo, per evitare la perdita di piante per disaffinità. Sulle cultivar induce elevata vigoria, lenta entrata in produzione, frutti di pezzatura media. MIRABOLANO 29/C (Selezione clonale di Prunus cerasifera - USA). Propagato per talea, affine a numerose cultivar. Ha buona adattabilità, da terreni siccitosi a calcarei ed una certa resistenza all’asfissia radicale. Dà alle piante vigoria elevata, ma precoce entrata in produzione, buona efficienza produttiva e pezzatura; l’attitudine pollonifera è contenuta. Mirabolano GF31 Si propaga per talea: è vigoroso, conferisce precoce fruttificazione, adatto per terreni siccitosi, calcarei, relativamente pesanti e asfittici. Sensibile alla verticillosi. PORTINNESTI – IBRIDI DI SUSINO MrS 2/5 (Selezione di Prunus cerasifera - Italia). Conferisce elevata e costante produttività, buona pezzatura dei frutti, buona affinità con le cultivar di albicocco e susino coltivate. Tuttavia si adatta meglio a terreni di medio impasto ed irrigui, mentre in terreni pesanti e siccitosi induce un lento accrescimento, con perdita di soggetti, a causa di un apparato radicale superficiale, finemente ramificato. L’attività pollonifera è media, ma inferiore agli altri ibridi di susino. PORTINNESTI ALBICOCCO: I PESCHI PSA5 Franco di pesco. Si moltiplica per seme, uniforme, di vigore contenuto, di precoce ed elevata produttività, induce anche precocità di maturazione e dà frutti di buona pezzatura. Come con tutti i peschi, la saldatura del punto d'innesto non è perfetta per cui si consiglia per impianti con struttura di sostegno permanente. Pesco franco Si moltiplica per seme, vigoroso, induce precoce ed elevata produttività, precocità di maturazione e ottima pezzatura dei frutti. Il principale difetto è la fragilità al punto d'innesto. PORTINNESTI: L’ALBICOCCO Albicocco franco Si moltiplica per seme, vigoroso, ottima saldatura del punto d'innesto, di relativa lentezza nella messa a frutto, ritarda la maturazione e dà frutti di pezzatura inferiore agli altri portinnesti. Adatto per terreni siccitosi. Assetto varietale albicocco • Cultivar “locali”: Reale d’Imola, Bella d’Imola, Precoce d’Imola • Cultivar campane: S.Castrese, Vitillo, Cafona, Palummella, Boccuccia • Cultivar canadesi e neozelandesi • Crescente autoincompatibilità • Allargamento del calendario di maturazione (ormai da maggio a fine agosto: Jenny Cot Larclyd + 40 gg SCastrese). ASPETTI QUALITATIVI DEL FRUTTO: • • • • consistenza frutto/sensibilità alle manipolazioni sensibilità alle screpolature (piogge) disfacimento interno scarso sapore > rapporto zuccheri/acidi > aromi BORA Epoca di fioritura: medio-tardiva Varietà di riferimento: San Castrese Giorni da varietà di riferimento: -15 Vigoria pianta: medio-elevata Produttività: elevata Autofertilità: parziale •Cultivar di recente introduzione interessante per il periodo precoce, dominato dalla scadente Tirynthos. •Presenta frutti attraenti e di buon sapore, nelle zone collinari ha presentato buona produttività. •Se dimostrerà una elevata rusticità ed una costante produttività negli anni potrebbe sostituire Tirynthos, migliorando un periodo carente di albicocche di qualità. Ninfa Epoca di fioritura: medio-precoce Varietà di riferimento: San Castrese Giorni da varietà di riferimento: -24 Vigoria pianta: media Produttività: elevata Autofertilità: totale Cultivar precoce di elevata e costante produttività in ambienti sia di collina che di pianura. I frutti non rispondono pienamente ai parametri commerciali per colore e sapore. Necessita inoltre di un accurato diradamento per fornire sufficiente pezzatura. Pinkcot - Kopti Epoca di fioritura: tardiva Varietà di riferimento: San Castrese Giorni da varietà di riferimento: -17 Vigoria pianta: medioelevata Produttività: elevata Autofertilità: parziale •Cultivar di recente introduzione caratterizzata da frutti di aspetto attraente e buona pezzatura; •Necessita di adeguata potatura •Richiede impollinatori per ottenere costanza produttiva. BOREALE Epoca di fioritura: medio-precoce Varietà di riferimento: San Castrese Giorni da varietà di riferimento: -8 Vigoria pianta: media Produttività: elevata Autofertilità: totale •Cultivar dotata di elevata rusticità ed abbondante produttività. •Matura con Bella d’Imola, ma rispetto ad essa presenta frutti più attraenti e più resistenti alle fessurazioni causate da pioggia, anche se inferiori dal punto di vista organolettico. •La pezzatura risulta elevata per frutti ben diradati. SAN CASTRESE Epoca di fioritura: precoce Varietà di riferimento: San Castrese Giorni da varietà di riferimento: 0 (30-6/2-7) Vigoria pianta: elevata Produttività: elevata Autofertilità: totale •Vecchia cultivar vesuviana che rappresenta ancora la percentuale più alta della produzione italiana nel periodo medio. •Dotata di elevata e costante produttività. •Presenta frutti attraenti e di sapore discreto, purché diradati e raccolti al giusto grado di maturazione. VITILLO Epoca di fioritura: precoce Varietà di riferimento: San Castrese Giorni da varietà di riferimento: 2 Vigoria pianta: elevata Produttività: elevata Autofertilità: totale •Cultivar valida sia per l’aspetto che per il sapore dei frutti. •Sotto il profilo produttivo risente dell’ambiente di coltivazione: data la fioritura molto precoce preferisce gli ambienti collinari piuttosto che quelli di pianura. Produttività ed efficienza Le forme di allevamento Al nord diffusi •il vaso a tre branche (sesto 5 x 3-4 m), •vaso semilibero a 4-5 branche (sesto 4,5 x 3 m) •vaso ritardato Al sud diffuso •il vaso, •il fusetto (sesto 4,5 x 2 m) •e l’Y trasversale per impianti ad alta densità e sotto tunnel Da: Nuzzo et al., 2003 Da: Nuzzo et al., 2003 Da: DeSalvador e Giorgioni, 2003 Da: Nuzzo et al., 2003 Avversità Anarsia lineatella BIOLOGIA Sverna da larva tra le screpolature del legno, avvolta in un ammasso sericeo; compie tre generazioni all'anno, di cui l'ultima è incompleta; I volo maggio- giugno, II volo luglio- agosto, III volo fine agosto- settembre. ANTAGONISTI Paralitomastix variicornis Apanteles xanthostigma DANNO Danneggiamento e cascola dei frutti. Nei vivai provoca disseccamenti degli innesti ad occhio. ORGANI ATTACCATI Gemme, germogli, fiori, frutti SINTOMATOLOGIA Le larve attaccano i fiori, poi scavano una galleria alla base delle rosette fogliari provocandone l'avvizzimento. Nella tarda primavera- estate attaccano i germogli apicali scavando gallerie e provocandone l'avvizzimento (i germogli appaiono privi di foglie e con l'apice ripiegato). Nei frutti le larve scavano una galleria inizialmente sottoepidermica presso il peduncolo e poi si approfondiscono nella polpa fino al nocciolo, provocando gommosi e cascola. Cocciniglia di S.Josè BIOLOGIA Sverna come neanide; compie tre generazioni all'anno: SINTOMATOLOGIA Forma incrostazioni ben evidenti su tronchi e rami. Le punture provocano sui tronchi alterazioni rossastre evidenziabili asportando la corteccia. Sui frutti nei punti d'insediamento si forma un alone rossastro dove al centro c'è il follicolo dell'insetto. ANTAGONISTI Chilocorus bipustulatus Cybocephalus rufifros Rhyzobius lophantae Encarsia perniciosi Aphytis spp DANNO Incrostazioni consistenti sui rami che deperiscono e disseccano; i frutti vengono fortemente deprezzati dalla presenza dell'insetto, da quel tipico alone rosso vinoso e da depressioni e deformazioni. I frutti attaccati non sono ammessi all'esportazione. ORGANI SOGGETTI ALL'ATTACCO Rami, tronchi e frutti, talvolta le foglie. Cocciniglia Bianca BIOLOGIA Sverna femmina fecondata. Compie tre generazioni annuali di cui l'ultima è incompleta: SINTOMATOLOGIA La cocciniglia colonizza le parti legnose formando incrostazioni sui rami e tronchi. Sui frutti l'attacco porta alla formazione di macchioline rosse. ANTAGONISTI Predatori: Chilocorus bipustulatus Cybocephalus rufifros Rhyzobius lophantae Parassiti: Encarsia berlesei, Aphytis spp. ORGANI SOGGETTI ALL'ATTACCO Rami e frutti DANNO Sottrazione della linfa che nelle piante più giovani può portare al disseccamento. I frutti attaccati vengono deprezzati VIRUS DELLA VAIOLATURA (SHARKA) PPV (Plum Pox Virus) BIOLOGIA La diffusione viene operata dagli Afidi SINTOMATOLOGIA Sulle foglie: aree clorotiche linaeri o ad anelli; sui frutti: striature e anellature di colore verde chiaro o bianche. Sui frutti attaccati manifesta deformazioni e/o butterature con variegature di colore rossastro a forma di anello. Sul nòcciolo anelli clorotici ben definiti. DANNO La produzione è fortemente decurtata sia in quantità che in qualità. La legislazione vigente impone l'obbligo di estirpare le piante infette, o l'intero impianto, se la percentuale d'infezione supera il 30%. DIFESA Decreto di Lotta Obbligatoria del 26/11/92. Corineo BIOLOGIA: Si conserva come conidi o tratti miceliari tra le anfrattuosità della corteccia o delle perule delle gemme. La penetrazione è attiva nel tessuto vegetale con perforazione della cuticola (strato più esterno). ORGANI SOGGETTI ALL'ATTACCO: Foglie, rami, frutti SINTOMATOLOGIA Sulle foglie inizialmente si evidenziano tacche rosso- violacee, circondate da alone clorotico che successivamente diventa rossastro. Le tacche diventano poi circolari, del diametro di qualche mm, seccano e cadono, provocando la caratteristica "impallinatura". Sui frutti in accrescimento si ha la formazione di piccoli crateri ("butteratura"), mentre sul frutto maturo si formano piccole macchie rossastre ricoperte da incrostazioni gommose. DANNO Riduzione della superficie fotosintetizzante; deprezzamento commerciale dei frutti. BIOLOGIA Si conserva come micelio negli organi infetti, protetto sotto le naturali anfrattuosità e nelle gemme. Il fungo penetra attivamente attraverso la cuticola. ORGANI VEGETALI SOGGETTI ALL'ATTACCO Foglie, frutti, germogli. Oidio SINTOMATOLOGIA Sulle foglie si manifesta con aree decolorate, irregolari, in corrispondenza delle quali compare la muffa bianca che si estende poi a tutta la lamina; sono colpite soprattutto le foglie all'apice del germoglio che si ripiegano a doccia. I germogli vengono colpiti quando sono ancora allo stato erbaceo. Sui frutti compaiono macchie biancastre, leggermente rilevate, che in seguito suberificano. DANNO Deprezzamento commerciale dei frutti. Riduzione della superficie fotosintetizzante Monilia laxa, Monilia fructigena SINTOMATOLOGIA Sono attaccati sia rami che fiori che frutti. L’attacco sui fiori può essere particolarmente subdolo perché può manifestarsi più tardi, sui frutti, quando non c’è più niente da fare. I fiori attaccati imbruniscono e disseccano, le infiorescenze si disarticolano e cadono. Sui frutti si può avere marciume bruno, marciume nero e marciume del cuore. Sulle drupacee è molto più frequente Monilia laxa, che è attiva già alle temperature basse e colpisce i fiori prima dell'apertura. BIOLOGIA La conservazione avviene per mezzo dei frutti mummificati sia ancora pendenti che caduti a terra. In minor misura contribuiscono il micelio presente nei cancri rameali e i conidi, liberi o riuniti nei caratteristici cuscinetti (muffa). DANNO Gli attacchi ai rametti causano profonde lesioni corticali cui fa seguito la morte dei rami infetti. Inoltre si ha riduzione di produzione per la presenza di frutti mummificati Resa: 15 - 25 t/ha INDICI DI MATURAZIONE Colore della buccia Durezza della polpa Residuo secco rifrattometrico RACCOLTA MANUALE – 70 KG/ORA UTILIZZAZIONE INDUSTRIALE SUCCHI POLPOSI (nettari) (‘Reale di Imola’) aroma equilibrio zuccheri/acidi SCIROPPATI (Grecia: ‘Bebeco’) polpa consistente colore aranciato ESSICCATI (Turchia) bassa acidità bassi polifenoli CONFETTURE: > 33% polpa; extra: > 45% DISTILLATI OMOGENEIZZATI (Soprattutto da coltura bio) GEMME : a fiore, a legno RAMI A FRUTTO: epoca fiorit. mat. prod. qualità Dardi precoce tardiva elev. elev. Anticipati tardiva precoce scarsa scarsa Rami misti Brindilli > comportamento intermedio << idem