L’Antagonista
Anno 5 - Numero 10 - Febbraio 2015
Associazione Culturale silAntica - Celico (CS)
“Bisognerebbe dire la verità con garbo. Sarebbe meglio non dirla, se
non si fosse capaci di farlo in modo cortese; intendendo con ciò che
non c'è verità in un uomo che non sappia controllare la propria
lingua.”
Mahatma Gandhi
PROROGATO L’ORSOMARSO
Il Consiglio Regionale ha prorogato fino al 30 Settembre l’emendamento Orsomarso
Chiesa San Michele:
lavori in corso
di Simone Vitelli
di Antonio Arnone
Il 20 Gennaio scorso il
Consiglio Regionale ha approvato
all‟unanimità la proroga fino al 30
Settembre 2015 della legge
regionale n° 18 del 12 aprile 2013,
che riguarda “una disciplina
temporanea volta a scongiurare
il rischio di mancato smaltimento
ed accumulo dei rifiuti sul
territorio calabrese, attraverso il
ricorso facoltativo da parte
dell’Amministrazione Regionale
agli impianti privati siti nella
regione”, il famoso emendamento
Orsomarso. Il Presidente Oliverio
ha, da subito, affermato che tale
proroga si è resa necessaria per
avere il tempo sufficiente per
costruire una proposta che
consenta alla regione di uscire
dall‟emergenza rifiuti. La proroga
era stata inizialmente fissata al 31
Dicembre, ma un emendamento
del Consigliere Giudiceandrea l‟ha
ridotta di tre mesi. Lo stesso
Giudiceandrea ha motivato questo
emendamento affermando di
“sentire il dover di essere da
stimolo e pungolo di fronte alla
riorganizzazione totale del sistema
rifiuti, perché il nuovo Governo
della Regione avesse più premura
di attivare ogni procedura politica
e burocratica per le definitiva
risoluzione di ogni problema”.
Questa emergenza dura da
quasi vent‟anni ed è stata sempre
affrontata, evidentemente, senza
troppa cognizione di causa dalle
Amministrazioni Regionali, un po‟
Grazie ad un finanziamento
della Regione di 250.000 euro, é
da quindici giorni che si sono
potuti iniziare i lavori di
manutenzione straordinaria della
Chiesa di San Michele Arcangelo.
Per i lavori in corso, la Chiesa
rimarrà chiusa al pubblico per
quattro mesi (più o meno) e la
messa domenicale continuerà ad
essere celebrata, come già da
qualche domenica, nella Chiesa di
Sant‟Antonio.
Finalmente
si
raggiunge un grande obbiettivo.
Sicuramente, infatti, in molti
ricorderanno quando già nel 2013
la chiesa di San Michele venne
chiusa perché erano stati rilevati
dei rischi alla stabilità della
struttura.
Ci
furono
mille
polemiche
tra
chi
voleva
l‟immediata riapertura e chi,
invece, riteneva prudente tenere
la chiesa chiusa al pubblico. Si
formò un Comitato per la difesa e
la riapertura della chiesa di San
Michele e venne lanciata una
petizione con lo scopo di far
pressione
sulle
autorità
competenti
per
erogare
i
finanziamenti
necessari
al
completamento dei lavori. Queste
perplessità nacquero perché, pur
avendo proceduto alla cerchiatura
di due colonne e aver iniettato
Continua a pag. 4
come se bastasse navigare a vista,
districandosi alla meno peggio, tra
un momento critico e l‟altro. La
gestione della situazione nella
passata legislatura è stata a dir
poco disastrosa: come tutti
sappiamo, la Giunta Scopelliti
aveva reagito con superficialità e
poca lungimiranza rispetto al
problema,attuando provvedimenti
provvisori, tra gli altri appunto
l‟emendamento Orsomarso, e
inviando i rifiuti in altre regioni ed
anche all‟estero, con costi elevati
per le casse della Regione, senza
preoccuparsi di costruire un serio
piano regionale dei rifiuti che
potesse dare la parola fine alla
continua emergenza.
La giunta Oliverio ha ora a
disposizione poco più di sette mesi
per staccarsi dal ventennale e
vergognoso passato nella gestione
dei rifiuti (la proroga dell‟
emendamento Orsomarso ha
dato, speriamo solo per il
momento,
continuità
al
disarmante passato disattendendo
le speranze di tanti cittadini). C‟è
bisogno di un piano regionale che
punti alla raccolta differenziata e
alla strategia Rifiuti Zero e non
alla costruzione o all‟ampliamento
di discariche per il “tal quale”.
Nonostante la lentezza che sta
contraddistinguendo
questo
nuovo Governo Regionale (non è
stata ancora completata la Giunta
e non è stato nominato un
Assessore
all‟Ambiente)
ci
sforziamo di essere fiduciosi,
attendendo con ansia questo 30
Settembre 2015.
2
L’Antagonista
Numero 10
Napolitano addio, tocca a Mattarella
di Mario Scalise
Finisce l‟era di “Re” Giorgio
Napolitano, vero campione di
istituzionalità, stendardo di questi
anni dove la politica ha difeso la
politica. Su di lui si era poggiato il
famoso Patto del Nazareno, come
tutto l‟apparato istituzionale che
dalle ultime elezioni politiche
italiane (2013) doveva tutelarci
dalla crisi: un miscuglio politico di
più razze, un coacervo di
personalità
che
dovevano
salvaguardarci dalla debacle, ma
che per la maggior parte hanno
difeso quello status politico di
privilegiati e le solite lobby
incontrastate. Un periodo lungo,
quello
di
Napolitano,
contrassegnato
da
un‟Italia
vulnerabile e povera. Nell‟impeto
di quegli anni in cui gli italiani
chiedevano la testa dei politici,
l‟avanzata del M5S era segno che i
partiti avrebbero pagato la crisi a
caro prezzo. Ma Napolitano è
stato duro: avanti tutta, senza
tentennamenti,
avallando
i
governi da Letta a Renzi senza che
il
popolo
li
votasse,
salvaguardando l‟Italia dalla crisi
e, (si fa per dire), i partiti dal
tracollo. Nell‟ultimo scorcio del
suo mandato ha provato a
chiamare
i
partiti
alla
responsabilità e all'attuazione
delle riforme, ma era come se
parlasse al vento: infatti, prima di
andarsene, non ha avuto neanche
l‟onore di vedere approvata la
nuova legge elettorale, su cui
tanto aveva spronato i partiti
mentre, senza fretta, siedono in
Parlamento coloro i quali vennero
eletti con il Porcellum (dichiarato
dalla Consulta incostituzionale).
Un periodo di luci e ombre quello
del Presidente uscente. Adesso è il
momento di Sergio Mattarella.
Siciliano,
democristiano,
più
precisamente moroteo. Una figura
opacizzata
nel
tempo,
più
conosciuto
per
il
famoso
Mattarellum, (riforma della legge
elettorale del „93) fu anche
Ministro della Difesa dal 1999 al
2001. La sua nomina, ottenuta
con 665 voti, è considerato il
capolavoro di Renzi, che aveva
puntato tutto su di lui. Il nuovo
Capo dello Stato si è presentato
con un discorso rivolto ai
cittadini, esprimendo la vicinanza
a tutti gli italiani. Proprio dal suo
discorso di insediamento sono
evidenti i segni di scostamento
dalla precedente missione di
Napolitano. Mattarella si esprime
in termini semplici e diretti, rivolti
a tutti, esprimendo speranza e
pace, diritti e costituzionalità.
Anche il Movimento Cinque Stelle
trova spazio per un prossimo
incontro al Quirinale, cosa che
prima con Napolitano appariva
tutt‟altro
che
plausibile.
Mattarella, infatti, vuole aprire il
“Colle” anche alle opposizioni,
segno di un‟apertura totale alle
forze
che
concorrono
alla
democrazia e la rappresentano. E‟
ancora l‟inizio, ma i segnali
sembrano essere positivi per il
nuovo
Presidente
della
Repubblica.
“Incontramoci a Macchia”
di Maria Teresa Grimaldi
In una sala gremita di persone,
sabato 31 gennaio, è stato
presentato il DVD “Ho conosciuto
Dio” Presepe Vivente 2014 scritto
e diretto da Rocco Chinnici.
Le riprese delle scene sono state
effettuate e montate da Alberto
Celestino (con il supporto di
Tommaso
Turco
e
altri
collaboratori) nel borgo di
Macchia di Spezzano Piccolo ed il
risultato è, a dir poco, eccezionale.
Lo si è capito quella sera stessa
dal religioso silenzio in sala
durante la proiezione, dagli
applausi scroscianti per le scene
più commoventi ed il “bravooooo”
urlato più volte ad attori che non
avevano mai recitato nella loro
vita. Il rumore del gelido vento,
che si avverte in sottofondo, dà
vita agli abiti, ai copricapo, alle
scene;
le
musiche,
scelte
sapientemente,
sembrano
accarezzare i sentimenti dei
protagonisti.
Rimane negli occhi, al termine
della visione del DVD, il rosso
eccessivo, volutamente scelto a
rappresentare la sensualità di
Salomè che danza per Erode
davanti ad un vassoio d‟oro
pronto ad accogliere la testa del
Battista in un turbinio di veli;
nelle orecchie il baccano della
piazza del mercato; nel cuore
l‟addio struggente di Gesù alla
Madonna.
Con la proiezione del DVD sul
presepe vivente
l‟Associazione
Culturale MAB, Macchia Antico
Borgo, saluta l‟anno nuovo che si
prospetta
ricco
di
attività
interessanti che continueranno a
coinvolgere persone nei nostri
confronti
sempre
affettuose,
attente e pronte a dare il proprio
contributo.
A breve sulla nostra pagina
Facebook verranno pubblicate le
attività programmate per il 2015,
è
aperto
il
tesseramento
all‟Associazione, ed è sempre
possibile acquistare il DVD del
presepe vivente e il cd di foto
antiche “Ricordi di Macchia”.
Non fateci mancare il vostro
aiuto!
L‟Associazione senza di voi è un
contenitore vuoto che non ha
ragione di esistere.
Con affetto Incontriamoci a
Macchia!!!
Per i nostri lettori...
La Redazione si scusa per gli errori di trascrizione presenti nel precedente numero e gli eventuali futuri.
Febbraio 2015
L’Antagonista
3
Rubrica di Storia del Pensiero Politico Contemporaneo
Introduzione al Socialismo: il primo Socialismo (1760 - 1830)
La Prima Rivoluzione Industriale, che trae origini e svolgimento nell‟ Inghilterra della fine del „700 e la
Rivoluzione di Francia (1789 - 1899) rappresentano il contesto economico e politico di riferimento e di
storicizzazione per la nostra breve indagine storiografica.
Un dato demografico appare di sicuro interesse, la popolazione europea s‟accrebbe da 140 a 266 milioni di
abitanti nel volgere di un secolo, dal 1750 al 1850, cioè un incremento eccezionale derivante dalla diminuzione
del tasso di mortalità più che dall‟aumento di quello di natalità: miglioramento delle condizioni igienico/
sanitarie, progressi in campo medico uniti all‟accrescimento della qualità della nutrizione ne furono la genesi
primaria.
La disponibilità delle risorse alimentari crebbe in virtù di un sostanziale aumento di più del 50% della
produzione agricola tra Francia, Inghilterra e regioni germaniche poiché dalla coltivazione a rotazione a tre fasi
(1/3 di superficie lasciato a maggese) si passò a quella a rotazione continua mentre dai “campi aperti”
l‟agricoltura mutò il proprio modo di possesso in “a campi privati e recintati” tra la fine del Settecento e i primi
decenni dell‟Ottocento, periodo in cui si assistette alla nascita di moderne aziende agricole a discapito delle
piccole fattorie, i cui titolari iniziarono a lasciare la campagna a favore della città vendendo i propri fondi e
adattandosi al ruolo di braccianti agricoli in parte o a quello di operai per le nascenti industrie per l‟altra parte.
Il rinnovamento tecnologico ed il cambiamento delle strutture di produzione significarono per l‟Inghilterra
sviluppo economico progressivo e per gli Stati Uniti d‟America industrializzazione, humus da cui mossero le
vicende la borghesia imprenditoriale che impiegava i propri ingenti capitali nell‟industria e che, decuplicando la
produzione, necessitava di politiche espansionistiche sia territoriali che commerciali. Il funzionamento di un‟
economia che assumeva sempre più connotati industriali doveva esser garantito dalla vendita, ragione per cui
in origine occorreva alimentare la produzione con sempre maggiori quantità di materie prime mentre in uscita
trovare altri e diversi sbocchi in mercati nuovi e mediante una più moderna fase della distribuzione.
Nella prima metà del XIX secolo, dunque, il funzionamento del sistema economico si scoprì assemblato da una
potente miscela combinata di gigantismo dell‟industria meccanica, di quella siderurgica e di quella metallurgica
con intensificazione ed estensione di commerci e di scambi: le risorse umane operaie impiegate in fabbrica a
migliaia formarono, in tal modo, una nuova classe sociale, il proletariato, la classe di coloro che disponevano
del solo proprio corpo fisico per lavorare e, solitamente, di una PROLE cui dar nutrimento e formazione, in
sostanza possibilità di vita.
In termini sociologici, la rappresentazione sociale assunse come verosimile la categorizzazione di almeno due
macro aree, la prima formata dalla ricca borghesia (industriali, mercanti e banchieri) e la seconda a farne da
contraltare, cioè il proletariato operaio di area urbana.
Appunto l‟urbanesimo coniugato alla nascita delle grandi fabbriche - organizzate in sistema di divisione del
lavoro per aumentare la produzione e ridurre i costi - e alla predominanza del capitalismo quale sistema
economico vigente - gli istituti bancari, per esempio, che sino ad allora avevano operato generalmente da
istituti di deposito iniziarono a dar corso frequente alle attività di credito e finanziamento - fu alla base e genesi
della “questione sociale”.
La storiografia marxiana racchiude sotto il capitolo QUESTIONE SOCIALE l‟insieme dei contrasti e delle lotte
fra capitalisti e proletari, cioè le due nuove classi sociali predominanti nella Storia Contemporanea. La tesi
principia da una analisi della condizione operaia per cui l‟operaio sia uno strumento di lavoro infine alienato
poiché privato del possesso dei mezzi di produzione e della propria libertà tenuta in pugno dal capitalismo a
mezzo di un salario il quale, subendo anch‟esso la concorrenza, tendeva a livellarsi sempre più in basso tanto da
non oltrepassare le soglie dello sfruttamento e della miseria sia economica che umana.
La diminuzione salariale, secondo questa impostazione, si poneva all‟altro capo rispetto a quello
dell‟incremento del profitto sicché la borghesia del capitale non solo diventava padrona di ogni attività
economica ma finiva per assumere anche un predominio politico che le consentisse di normare a proprio
vantaggio i rapporti di lavoro con la classe salariata. E‟ di storiografia marxiana l‟analisi secondo cui la
proletarizzazione delle masse - cioè la massificazione sociale negli agglomerati industriali - accelerata dal
rapido aumento demografico (cui sopra si è accennato), generasse un aumento dei consumi e della vita
consumistica urbana in antitesi con quella frugale e modesta di campagna come ponendosi quasi essa stessa a
fomentare, infine, la ricchezza del profitto capitalistico e a proprio detrimento sociale. La coscienza di classe del
proletariato operaio, quindi, iniziò a difendere i propri interessi inizialmente attraverso i sindacati e poi, ma più
avanti, attraverso i partiti: ma orari di lavoro, assistenza, previdenza, condizioni di lavoro in questa fase storica
erano questioni appannaggio delle organizzazioni sindacali.
E‟ interessante annotare che il primo Paese in cui furono posti i temi della questione sociale quale lotta tra
predominio capitalistico e diritti del proletariato fu proprio l‟Inghilterra, la terra di quella Prima Rivoluzione
Industriale che si pose quale propulsore di spinta ad un tempo per l‟arricchimento e per lo sfruttamento. Da un
punto di vista di Storia Economica Contemporanea, invece, merita attenzione la dinamica della organizzazione
delle classi sociali: la borghesia col potere del capitale in un certo senso scalzò dal predominio l‟aristocrazia
terriera conquistando per sé innanzitutto una legislazione più marcatamente liberista che protezionista tipica
della classe aristocratica latifondista che ancora resisteva – o cercava compromessi con la prima - mediante la
Restaurazione organizzata nel seno del Congresso di Vienna (1815). Di contro, la stessa classe borghese a mezzo
del capitale investito in industria e commercio (altra vicenda avrà il capitale investito in finanza) creò la propria
4
L’Antagonista
Numero 10
alter ego classe operaia, attirandola dalla campagna alla città in una prima fase, urbanizzandola e dovendo
pertanto fronteggiarla sul piano dei diritti e dei doveri.
Questo fermento sociale, politico ed economico si articolò in una tensione operaia che andò incontro alla
repressione dei governi in un primo tempo: la protesta operaia fu per esempio lotta contro l‟installazione delle
macchine utensili industriali (filatrici meccaniche e telai) viste come nemiche della propria libertà nel lavoro.
Tali accadimenti furono storicizzati come luddismo, cioè rivoltosi che sfogavano la propria esasperazione
sociale mediante ribellioni spontanee e violente (dal nome di un operaio Lud o, per altra storiografia, dal nome
di un generale Ludd). Represso con durezza - tanto che nel 1812 fu istituita la pena di morte per i distruttori di
macchine - il movimento luddista in breve tempo esaurì la propria spinta.
Strumenti di tutela, anche di difesa, più coerenti furono i sindacati e le cooperative create con i fondi economici
del lavoratori: cooperative di credito (concedevano prestiti agevolati ai soci) e cooperative di consumo (negozi
che rivendevano a prezzo di costo la merce comperata) erano presenti già nell‟Inghilterra del 1815 mentre il
resto d‟Europa organizzava il post bonapartismo attraverso il Congresso di Vienna (1814/1815), quello della
Restaurazione. E‟ sempre in Inghilterra verso la fine del „700 che si diffusero le prime organizzazioni sindacali
di categoria, le TRADE UNIONS, le quali attraverso lotte organiche e mirate conseguirono progressivi
miglioramenti nei rapporti di fabbrica. Il riconoscimento legale accadde tra il 1824/25 in Inghilterra mentre in
Francia, per esempio, si dovette attendere la seconda metà dell‟800 essendo sempre più diffuse le SOMS
(Società Operaie di Mutuo Soccorso), create allo scopo di sostenere coloro tra i soci che si fossero trovati in
condizioni di necessità, di bisogno e svolgenti funzioni aggregativo-comunitarie di educazione popolare.
Il socialismo UTOPISTICO trovò in ciò il proprio retroterra culturale, il proprio scenario politico e la propria
naturale ambientazione teorica.
Cristian Francesco Accardi
Nota di Redazione
Da questo mese sul nostro giornalino sarà pubblicata una rubrica di storia del pensiero politico contemporaneo
a cura di Cristian Francesco Accardi. In particolare, l‟idea è quella di ripercorrere la storia del pensiero politico
contemporaneo Socialista, a principiare dalle proprie origini. Essendo brevi articoli, la trattazione deve
necessariamente essere una traccia divulgativo-generalista, poiché ogni parola utilizzata in realtà può essere
sottoposta a migliaia di monografie storiografiche relative alla medesima parola.
Con il primo saggio siamo agli albori del socialismo contemporaneo, fine 1700 e primi decenni del 1800: i punti
di narrazione sono di Storia Contemporanea, di Storia Economica Contemporanea e di Sociologia per cogliere
ed evidenziare le prime avvisaglie di socialismo in Inghilterra utilizzando il medium demografico, industriale e
agricolo quale lente d‟ingrandimento per fenomeni di proletarizzazione urbana, di borghesia capitalistica, di
luddismo e di TRADE UNIONS.
Nel prossimo saggio si ci addentrerà nella Storia del Pensiero politico contemporaneo socialista, ragionando in
particolare di Socialismo Utopistico.
Chiesa San Michele: lavori in corso
Continua dall prima pagina
una resina speciale anche nelle
restanti colonne per favorirne una
migliore
resistenza,
la
Soprintendenza scriveva che " non
è in condizione né ritiene
opportuno certificare l'eventuale
assoluta sicurezza dell'edificio
anche in ragion delle modifiche e
dei lavori eseguiti nel corso degli
anni da soggetti diversi". Ora,
però, ci sono le giuste disponibilità
per fare i lavori di manutenzione
straordinaria e mi auguro vengano
svolti nel migliore dei modi.
L’Antagonista
Febbraio 2015
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Calcisticamente parlando
11° Giornata: Marano Principato Pandosia – Polisportiva Celico
2–2
L‟ultima di andata si conclude con un pareggio per la Polisportiva Celico in casa del Marano Principato
Pandosia. Il Celico si porta in vantaggio dopo pochi minuti grazie ad un bel goal su punizione di Vitelli. La
squadra di mister Beltrano crea qualche altra occasione ma non riesce a trovare il raddoppio anche per la
bravura del portiere di casa. Il Marano, invece, nei primi 45 minuti non impensierisce la retroguardia celichese.
Si va al riposo sullo 0 a 1. La ripresa inizia con il Marano che si spinge prepotentemente in attacco mettendo in
seria difficoltà il Celico. Dopo pochi minuti dall‟inizio della ripresa fallo di De Santis e rigore per il Marano:
l‟attaccante di casa spreca il penalty tirando alto sulla traversa. Il Celico riesce dopo qualche minuto a
riorganizzarsi, tuttavia arriva il pareggio del Marano: tap-in vincente dell‟attaccante di casa dopo una bella
parata di De Santis. Dopo il pareggio il Celico prende di nuovo il controllo della partita senza riuscire a creare
azioni pericolose. Il nuovo vantaggio degli ospiti arriva solo grazie ad un tiro-cross di Amelio Gio. che
sorprende il portiere. La partita sembra volgere al termine ma al ‟90 l‟arbitro decreta, incredibilmente, 8 minuti
di recupero (diventati poi 10). Proprio in questo infinito recupero arriva il pareggio del Marano: ingenuo fallo
da rigore di De Marco appena entrato e pareggio della squadra di casa. Due punti buttati al vento per la squadra
di mister Beltrano che stava già assaporando la seconda vittoria esterna della stagione.
Pagelle
De Santis M. 6,5
Sempre attento. Sfortunato sul primo goal
Spadafora A. 6
Spinge tanto e per questo spesso è fuori posizione
De Vuono L. 6,5
Buona prestazione. Gioca bene da centrale
Vitelli S.
7
Ottima prova. Bel goal sul punizione.
Rizzo F.
6
Difende bene ma non spinge come al solito
Magno M.
6
Esordio discreto. Voto di incoraggiamento
Lucante W.
6
Prova sufficiente ma può fare meglio
Amelio Gio.
6,5
Lotta a tutto campo. Combattivo
Amelio Gia.
6,5
Una spina nel fianco sinistro della difesa del Marano. Buona prova
Tedesco P.
6
Mette in difficoltà la difesa del Marano
Amelio F.
6,5
Gioca bene come al solito
Arcuri S.
De Cicco M.
Zagotta E.
De Marco M.
6,5
5
5
5
Entra bene in partita
Non aiuta la squadra. Impalpabile
Non entra in partita. Spaesato
Gioca pochi minuti ma commette il fallo decisivo per il rigore del pari
Beltrano
6
La squadra costruisce poche occasioni da goal. E‟ mancato l‟apporto dei giocatori in
panchina (escluso Arcuri) nel corso della gara
Altri risultati
CDF Magna Graecia
Figline 2013
Nuova Trenta
Real Sant‟Agata
Tavernese
– Atletico Altomonte
– E. Coscarello Castr.
– Cerisano 96
– Oreste Angotti
– Malvito 2014
1–5
3–1
3 – 0 (a tavolino)
1–0
2–1
12° Giornata: Trenta- Polisportiva Celico
3–1
Finisce 3-1 il derby presilano Trenta – Polisportiva Celico, gara segnata da una forte pioggia, terreno ai limiti
della praticabilità ma alla fine il direttore di gara decide di far incominciare la gara. Fisicità e potenza
muscolare prevalgono su tecnica e velocità, la palla a tratti si blocca nelle enormi pozzanghere. Gioco molto
spezzettato, falli da una parte e dall‟altra. E proprio da un calcio da fermo assegnato dal direttore di gara per la
squadra di casa, il Trenta si porta in vantaggio: il tiro calciato dal vertice destro dell‟area (non irresistibile)
6
L’Antagonista
Numero 10
giunge sulle mani del portiere che smanaccia maldestramente in porta, 1 a 0. Ancora su una punizione arriva il
raddoppio del Trenta: il tiro questa volta è centrale, l‟estremo difensore lo respinge al centro dell‟area di rigore
dove indisturbato arriva l‟attaccante trentese ed insacca senza problemi 2 a 0. Amelio Fabio accorcia le distanze
per la Polisportiva Celico, gara che si riapre, diventa ancora più accesa e combattuta, squadra ospite che si butta
in avanti alla ricerca del pareggio ed invece da una ripartenza del Trenta che coglie impreparata la difesa
avversaria arriva il 3 a 1 che chiude definitivamente la gara.
Pagelle
Fulci F.
4
Due errori sui primi 2 goal
Magno M.
5
Spinge poco. Non in condizione
De Vuono L. 5,5
Diverse disattenzioni. Non in giornata
Vitelli S.
6,5
Buona prova. Il migliore dei suoi
Spadafora A. 5,5
Spesso fuori posizione
Arcuri S.
5
Troppo spesso fuori dal gioco
Lucante W.
5,5
Non rischia mai la giocata
Amelio Gio.
6
Lotta come sempre in mezzo al campo
Amelio Gia.
5,5
Poco servito. Non ha avuto la possibilità di esprimersi al meglio
De Cicco M.
5
Inconsistente anche se troppo solo in avanti
Amelio F.
6
Sufficienza per il goal
Zagotta E.
De Marco M.
Sv
Sv
Beltrano
6
Ha i giocatori contati. Ha poche colpe. La squadra dimostra di soffrire i campi non in
perfette condizioni
Altri risultati
Atletico Altomonte
CDF Magna Graecia
Marano Princ. Pandosia
Real Sant‟Agata
Tavernese
– Malvito 2014
– Figline 2013
– Oreste Angotti
– E. Coscarello Castr.
– Cerisano 96
8–2
1–2
1–2
2–1
4–0
Recupero 10° Giornata: Polisportiva Celico – Real Sant’Agata
0–3
Il recupero del mercoledì (per la gara del 18 gennaio rinviata a causa del maltempo) termina 0 a 3 per la
squadra ospite. Polisportiva Celico che inizia bene la gara e la prima vera occasione da gol capita proprio sui
piedi dell‟attaccante De Cicco, che solo davanti al portiere spara incredibilmente alto. La legge del gol mancato
si conferma valida, il Real Sant‟Agata trova, infatti, il vantaggio dopo aver a lungo sofferto la corsa della
squadra di casa: rinvio corto del portiere e l‟attaccante del Sant‟Agata fa 0 a 1. Il primo tempo termina senza
altre emozioni anche se la Polisportiva recrimina per un presunto rigore su Spadafora. Il secondo tempo inizia
con la Polisportiva che cerca di giocare ma non riesce a costruire palle goal. Alla mezz‟ora arriva lo 0 a 2: Lancio
dalla trequarti, Vitelli inciampa tra le gambe dell‟attaccante che riesce a rimanere in piedi portando la sua
squadra sul doppio vantaggio. Sul finire di gara arriva anche lo 0 a 3 (viziato da un netto fuorigioco
dell‟attaccante ospite) con la squadra di casa che cala fisicamente per la tanta corsa fatta durante la partita
(tanta corsa ma solo due occasioni da rete in 90 minuti).
Pagelle
De Santis M. 6
Sempre attento. Deve migliorare nei rinvii
Magno M.
4,5
Brutta prestazione. Non spinge e soffre tanto nella sua zona
De Vuono L. 5,5
Un po‟ in difficoltà per la stazza degli attaccanti avversari
Vitelli S.
5,5
Sfortunato sul secondo goal degli avversari
Spadafora A. 5,5
Come al solito bravo in fase offensiva ma deve migliorare in fase difensiva
Arcuri S.
5
Non costruisce come tutto il resto del centrocampo
Lucante W.
5
Non apre quasi mai il gioco
Amelio Gio.
5,5
Buon primo tempo. Cala nel secondo
Amelio Gia.
4
Nervoso. Espulsione evitabile
De Cicco M.
5
Corre tanto ma spreca l‟unica occasione del primo tempo
Amelio F.
5
Non gioca come al solito. Impalpabile
Zagotta E.
Morrone C.
De Marco M.
Sv
Sv
Sv
Beltrano
5
Altri risultati
Atletico Altomonte
Cerisano 96
Alla squadra manca la capacità di finalizzare l‟azione. Due occasioni da rete in tutta la
partita sono troppo poche
– Tavernese
– Marano Princ. Pandosia
2–2
3–2
L’Antagonista
Febbraio 2015
E. Coscarello Castr
Malvito 2014
Oreste Angotti
7
– CDF Magna Graecia 5 – 1
– Nuova Trenta
4–2
– Figline 2013
2–2
13° Giornata: Polisportiva Celico – Tavernese 2 – 6
Brutta sconfitta, la terza consecutiva dopo il derby con il Trenta ed il recupero di mercoledì contro il Real
Sant‟Agata. La Polisportiva Celico subisce sei gol in casa dalla Tavernese, squadra che staziona al primo posto
del girone. Avvio disastroso da parte della squadra presilana che nei primi 30 minuti subisce ben quattro gol, 0
a 4 il risultato nella prima frazione di gioco, difesa allo sbaraglio, centrocampo poco costruttivo, attacco sterile,
tutti sotto la sufficienza. Inizia il secondo tempo e la Tavernese dilaga e si porta sullo 0 a 5, la Polisportiva come
nel primo tempo soffre le veloci ripartenze degli avversari, la partita ormai segnata dal pesante risultato diventa
una buona scusa per dar spazio a cambi ed esperimenti nuovi. Unica nota positiva De Marco, che va a sostituire
in avanti De Cicco e offre una buona prova mettendo a segno due reti, la prima arriva su punizione, la seconda
da una conclusione deviata in area di rigore. Lo stesso De Marco sul finire di gara va a sfiorare la tripletta con
una spettacolare conclusione che finisce a fin di palo. Partita che si conclude sul 2 a 6 per la squadra ospite, una
pessima prova dei nostri ragazzi senza nulla togliere al merito degli avversari.
Pagelle
De Santis M. 5
Non è impeccabile su alcuni dei goal subiti
Magno M.
4
Bruttissima prestazione. Il peggiore tra i suoi
De Vuono L. 4,5
Brutta prestazione. Molto in difficoltà
Vitelli S.
4,5
Partita negativa. Sembra assente nei primi minuti
Arcuri S.
4,5
Non copre in modo adeguato
Lucante W.
4,5
Non aiuta né in fase difensiva né in quella offensiva
Fulci M.
4,5
Visibilmente non in condizione
Amelio Gio.
4,5
Non gioca con la solita grinta
Spadafora A. 4
Non crea nessun problema alla difesa
De Cicco M.
4
Impalpabile. Non riesce a dar vita neanche ad un‟occasione da goal
Amelio F.
5,5
L‟unico degli 11 di partenza a sfiorare la sufficienza
De Marco M.
Zagotta E.
Fofana B.
Morrone C.
7,5
Sv
Sv
Sv
Entra e da vigore alla squadra con i suoi due goal
Beltrano
5
La squadra è assente nei primi 10 minuti. Una formazione quasi obbligata, con diversi
giocatori fuori ruolo non aiuta
Altri risultati
Cerisano 96
E. Coscarello Castr
Figline 2013
Malvito 2014
Oreste Angotti
– Atletico Altomonte
– Marano Princ. Pandosia
– Real Sant‟Agata
– CDF Magna Graecia
– Nuova Trenta
2–5
1–1
0–1
3–2
2–0
14° Giornata: Atletico Altomonte – Polisportiva Celico
6–2
Altri sei goal incassati dalla Polisportiva Celico sul campo dell‟Atletico Altomonte, squadra in lotta per la
vittoria del campionato. Già dopo pochi minuti dall‟inizio della partita il Celico si dimostra in difficoltà,
soprattutto sugli esterni dove non riesce a bloccare le incursioni degli avversari. Il primo goal degli ospiti arriva
intorno al ‟10 con un contropiede fulmineo. Dopo pochi minuti arriva il raddoppio: penetrazione dalla sinistra e
2 a 0. L’Altomonte si porta poi sul 4 a 0 con due goal molto simili: incursione dalla destra fino al cuore dell’area
e palla messa al centro per il facile appoggio in rete. Il primo tempo si conclude sul 4 a 0. Nel secondo tempo la
Polisportiva, visto il risultato, cerca di giocare la palla ma un errore in appoggio propizia il 5 a 0 dell‟Altomonte.
Intorno al ‟20 della ripresa arriva il primo goal della Polisportiva con un bel tiro dal limite di Amelio F..
L‟Altomonte si porta, però, subito sul 6 a 1 battendo velocemente una punizione e cogliendo la difesa
impreparata. A pochi minuti dalla fine il punteggio si fissa su 6 a 2 finale con un calcio di rigore messo a segno
da De Marco.
Pagelle
De Santis M. 7
Incolpevole su tutti goal. Evita un passivo ancora peggiore
Magno M.
4
Incapace di contrastare le offensive avversarie
De Vuono L. 4,5
Molto il difficoltà per la fisicità degli attaccanti avversari
Vitelli S.
5
In difficoltà insieme a tutta la difesa. Partita negativa
Arcuri S.
4
In evidente difficoltà, anche fisiche.
Fofana B.
4
Completamente fuori dal gioco
Lucante W.
4,5
Non riesce a far girare la squadra
Amelio Gio.
5
E‟ l‟unico che prova a cercare la profondità ma con pochi risultati
Amelio F.
6
Bel goal. Il secondo tempo da centrocampista centrale gioca bene
8
L’Antagonista
Numero 10
De Cicco M.
Spadafora A.
4
4,5
Non riesce a far salire la squadra e non impensierisce la difesa avversaria
Si dimentica completamente di coprire e non è pericoloso in avanti
Morrone C.
Amelio Gia.
De Marco M.
Alfano M.
Fulci F.
6
6
5,5
5
6,5
Entra e gioca discretamente
Smuove il reparto offensivo
Il goal su rigore e nient‟altro
Esordio non proprio positivo
Buone parate e buone uscite
Beltrano
4
La squadra è in crisi nera. Gli scontri con le prime della classe hanno evidenziato le
numerose deficienze tattiche
Altri risultati
CDF Magna Graecia
Malvito 2014
Marano Princ. Pandosia
Nuova Trenta
Tavernese
– Real Sant‟Agata
– Cerisano 96
– Figline 2013
– E. Coscarello Castr.
– Oreste Angotti
Classifica dopo 14 giornate
Tavernese
32
Real Sant‟Agata
32
Atletico Altomonte
30
Oreste Angotti
29
Figline 2013*
29
Malvito 2014
21
0–2
5–1
Sospesa
1–2
2–0
E. Coscarello Castr.
Nuova Trenta
Cerisano 96
Polisportiva Celico
Marano Princ. Pandosia*
CDF Magna Graecia
18
16
11
11
5
0
*una partita in meno
Prossima partita
Polisportiva Celico
– Malvito 2014
REDAZIONE:
Dario Lucio Amelio, Antonio Arnone,
Mario Scalise, Simone Vitelli.
COLLABORATORI:
Cristian Francesco Accardi,
Maria Concetta Arnone, Leandra Carla Lettieri,
Alessandro Venneri.
UN GRAZIE A: Maria Teresa Grimaldi
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Numero 10 Febbraio 2015 - Associazione Culturale silAntica