L’Antagonista Anno 5 - Numero 10 - Febbraio 2015 Associazione Culturale silAntica - Celico (CS) “Bisognerebbe dire la verità con garbo. Sarebbe meglio non dirla, se non si fosse capaci di farlo in modo cortese; intendendo con ciò che non c'è verità in un uomo che non sappia controllare la propria lingua.” Mahatma Gandhi PROROGATO L’ORSOMARSO Il Consiglio Regionale ha prorogato fino al 30 Settembre l’emendamento Orsomarso Chiesa San Michele: lavori in corso di Simone Vitelli di Antonio Arnone Il 20 Gennaio scorso il Consiglio Regionale ha approvato all‟unanimità la proroga fino al 30 Settembre 2015 della legge regionale n° 18 del 12 aprile 2013, che riguarda “una disciplina temporanea volta a scongiurare il rischio di mancato smaltimento ed accumulo dei rifiuti sul territorio calabrese, attraverso il ricorso facoltativo da parte dell’Amministrazione Regionale agli impianti privati siti nella regione”, il famoso emendamento Orsomarso. Il Presidente Oliverio ha, da subito, affermato che tale proroga si è resa necessaria per avere il tempo sufficiente per costruire una proposta che consenta alla regione di uscire dall‟emergenza rifiuti. La proroga era stata inizialmente fissata al 31 Dicembre, ma un emendamento del Consigliere Giudiceandrea l‟ha ridotta di tre mesi. Lo stesso Giudiceandrea ha motivato questo emendamento affermando di “sentire il dover di essere da stimolo e pungolo di fronte alla riorganizzazione totale del sistema rifiuti, perché il nuovo Governo della Regione avesse più premura di attivare ogni procedura politica e burocratica per le definitiva risoluzione di ogni problema”. Questa emergenza dura da quasi vent‟anni ed è stata sempre affrontata, evidentemente, senza troppa cognizione di causa dalle Amministrazioni Regionali, un po‟ Grazie ad un finanziamento della Regione di 250.000 euro, é da quindici giorni che si sono potuti iniziare i lavori di manutenzione straordinaria della Chiesa di San Michele Arcangelo. Per i lavori in corso, la Chiesa rimarrà chiusa al pubblico per quattro mesi (più o meno) e la messa domenicale continuerà ad essere celebrata, come già da qualche domenica, nella Chiesa di Sant‟Antonio. Finalmente si raggiunge un grande obbiettivo. Sicuramente, infatti, in molti ricorderanno quando già nel 2013 la chiesa di San Michele venne chiusa perché erano stati rilevati dei rischi alla stabilità della struttura. Ci furono mille polemiche tra chi voleva l‟immediata riapertura e chi, invece, riteneva prudente tenere la chiesa chiusa al pubblico. Si formò un Comitato per la difesa e la riapertura della chiesa di San Michele e venne lanciata una petizione con lo scopo di far pressione sulle autorità competenti per erogare i finanziamenti necessari al completamento dei lavori. Queste perplessità nacquero perché, pur avendo proceduto alla cerchiatura di due colonne e aver iniettato Continua a pag. 4 come se bastasse navigare a vista, districandosi alla meno peggio, tra un momento critico e l‟altro. La gestione della situazione nella passata legislatura è stata a dir poco disastrosa: come tutti sappiamo, la Giunta Scopelliti aveva reagito con superficialità e poca lungimiranza rispetto al problema,attuando provvedimenti provvisori, tra gli altri appunto l‟emendamento Orsomarso, e inviando i rifiuti in altre regioni ed anche all‟estero, con costi elevati per le casse della Regione, senza preoccuparsi di costruire un serio piano regionale dei rifiuti che potesse dare la parola fine alla continua emergenza. La giunta Oliverio ha ora a disposizione poco più di sette mesi per staccarsi dal ventennale e vergognoso passato nella gestione dei rifiuti (la proroga dell‟ emendamento Orsomarso ha dato, speriamo solo per il momento, continuità al disarmante passato disattendendo le speranze di tanti cittadini). C‟è bisogno di un piano regionale che punti alla raccolta differenziata e alla strategia Rifiuti Zero e non alla costruzione o all‟ampliamento di discariche per il “tal quale”. Nonostante la lentezza che sta contraddistinguendo questo nuovo Governo Regionale (non è stata ancora completata la Giunta e non è stato nominato un Assessore all‟Ambiente) ci sforziamo di essere fiduciosi, attendendo con ansia questo 30 Settembre 2015. 2 L’Antagonista Numero 10 Napolitano addio, tocca a Mattarella di Mario Scalise Finisce l‟era di “Re” Giorgio Napolitano, vero campione di istituzionalità, stendardo di questi anni dove la politica ha difeso la politica. Su di lui si era poggiato il famoso Patto del Nazareno, come tutto l‟apparato istituzionale che dalle ultime elezioni politiche italiane (2013) doveva tutelarci dalla crisi: un miscuglio politico di più razze, un coacervo di personalità che dovevano salvaguardarci dalla debacle, ma che per la maggior parte hanno difeso quello status politico di privilegiati e le solite lobby incontrastate. Un periodo lungo, quello di Napolitano, contrassegnato da un‟Italia vulnerabile e povera. Nell‟impeto di quegli anni in cui gli italiani chiedevano la testa dei politici, l‟avanzata del M5S era segno che i partiti avrebbero pagato la crisi a caro prezzo. Ma Napolitano è stato duro: avanti tutta, senza tentennamenti, avallando i governi da Letta a Renzi senza che il popolo li votasse, salvaguardando l‟Italia dalla crisi e, (si fa per dire), i partiti dal tracollo. Nell‟ultimo scorcio del suo mandato ha provato a chiamare i partiti alla responsabilità e all'attuazione delle riforme, ma era come se parlasse al vento: infatti, prima di andarsene, non ha avuto neanche l‟onore di vedere approvata la nuova legge elettorale, su cui tanto aveva spronato i partiti mentre, senza fretta, siedono in Parlamento coloro i quali vennero eletti con il Porcellum (dichiarato dalla Consulta incostituzionale). Un periodo di luci e ombre quello del Presidente uscente. Adesso è il momento di Sergio Mattarella. Siciliano, democristiano, più precisamente moroteo. Una figura opacizzata nel tempo, più conosciuto per il famoso Mattarellum, (riforma della legge elettorale del „93) fu anche Ministro della Difesa dal 1999 al 2001. La sua nomina, ottenuta con 665 voti, è considerato il capolavoro di Renzi, che aveva puntato tutto su di lui. Il nuovo Capo dello Stato si è presentato con un discorso rivolto ai cittadini, esprimendo la vicinanza a tutti gli italiani. Proprio dal suo discorso di insediamento sono evidenti i segni di scostamento dalla precedente missione di Napolitano. Mattarella si esprime in termini semplici e diretti, rivolti a tutti, esprimendo speranza e pace, diritti e costituzionalità. Anche il Movimento Cinque Stelle trova spazio per un prossimo incontro al Quirinale, cosa che prima con Napolitano appariva tutt‟altro che plausibile. Mattarella, infatti, vuole aprire il “Colle” anche alle opposizioni, segno di un‟apertura totale alle forze che concorrono alla democrazia e la rappresentano. E‟ ancora l‟inizio, ma i segnali sembrano essere positivi per il nuovo Presidente della Repubblica. “Incontramoci a Macchia” di Maria Teresa Grimaldi In una sala gremita di persone, sabato 31 gennaio, è stato presentato il DVD “Ho conosciuto Dio” Presepe Vivente 2014 scritto e diretto da Rocco Chinnici. Le riprese delle scene sono state effettuate e montate da Alberto Celestino (con il supporto di Tommaso Turco e altri collaboratori) nel borgo di Macchia di Spezzano Piccolo ed il risultato è, a dir poco, eccezionale. Lo si è capito quella sera stessa dal religioso silenzio in sala durante la proiezione, dagli applausi scroscianti per le scene più commoventi ed il “bravooooo” urlato più volte ad attori che non avevano mai recitato nella loro vita. Il rumore del gelido vento, che si avverte in sottofondo, dà vita agli abiti, ai copricapo, alle scene; le musiche, scelte sapientemente, sembrano accarezzare i sentimenti dei protagonisti. Rimane negli occhi, al termine della visione del DVD, il rosso eccessivo, volutamente scelto a rappresentare la sensualità di Salomè che danza per Erode davanti ad un vassoio d‟oro pronto ad accogliere la testa del Battista in un turbinio di veli; nelle orecchie il baccano della piazza del mercato; nel cuore l‟addio struggente di Gesù alla Madonna. Con la proiezione del DVD sul presepe vivente l‟Associazione Culturale MAB, Macchia Antico Borgo, saluta l‟anno nuovo che si prospetta ricco di attività interessanti che continueranno a coinvolgere persone nei nostri confronti sempre affettuose, attente e pronte a dare il proprio contributo. A breve sulla nostra pagina Facebook verranno pubblicate le attività programmate per il 2015, è aperto il tesseramento all‟Associazione, ed è sempre possibile acquistare il DVD del presepe vivente e il cd di foto antiche “Ricordi di Macchia”. Non fateci mancare il vostro aiuto! L‟Associazione senza di voi è un contenitore vuoto che non ha ragione di esistere. Con affetto Incontriamoci a Macchia!!! Per i nostri lettori... La Redazione si scusa per gli errori di trascrizione presenti nel precedente numero e gli eventuali futuri. Febbraio 2015 L’Antagonista 3 Rubrica di Storia del Pensiero Politico Contemporaneo Introduzione al Socialismo: il primo Socialismo (1760 - 1830) La Prima Rivoluzione Industriale, che trae origini e svolgimento nell‟ Inghilterra della fine del „700 e la Rivoluzione di Francia (1789 - 1899) rappresentano il contesto economico e politico di riferimento e di storicizzazione per la nostra breve indagine storiografica. Un dato demografico appare di sicuro interesse, la popolazione europea s‟accrebbe da 140 a 266 milioni di abitanti nel volgere di un secolo, dal 1750 al 1850, cioè un incremento eccezionale derivante dalla diminuzione del tasso di mortalità più che dall‟aumento di quello di natalità: miglioramento delle condizioni igienico/ sanitarie, progressi in campo medico uniti all‟accrescimento della qualità della nutrizione ne furono la genesi primaria. La disponibilità delle risorse alimentari crebbe in virtù di un sostanziale aumento di più del 50% della produzione agricola tra Francia, Inghilterra e regioni germaniche poiché dalla coltivazione a rotazione a tre fasi (1/3 di superficie lasciato a maggese) si passò a quella a rotazione continua mentre dai “campi aperti” l‟agricoltura mutò il proprio modo di possesso in “a campi privati e recintati” tra la fine del Settecento e i primi decenni dell‟Ottocento, periodo in cui si assistette alla nascita di moderne aziende agricole a discapito delle piccole fattorie, i cui titolari iniziarono a lasciare la campagna a favore della città vendendo i propri fondi e adattandosi al ruolo di braccianti agricoli in parte o a quello di operai per le nascenti industrie per l‟altra parte. Il rinnovamento tecnologico ed il cambiamento delle strutture di produzione significarono per l‟Inghilterra sviluppo economico progressivo e per gli Stati Uniti d‟America industrializzazione, humus da cui mossero le vicende la borghesia imprenditoriale che impiegava i propri ingenti capitali nell‟industria e che, decuplicando la produzione, necessitava di politiche espansionistiche sia territoriali che commerciali. Il funzionamento di un‟ economia che assumeva sempre più connotati industriali doveva esser garantito dalla vendita, ragione per cui in origine occorreva alimentare la produzione con sempre maggiori quantità di materie prime mentre in uscita trovare altri e diversi sbocchi in mercati nuovi e mediante una più moderna fase della distribuzione. Nella prima metà del XIX secolo, dunque, il funzionamento del sistema economico si scoprì assemblato da una potente miscela combinata di gigantismo dell‟industria meccanica, di quella siderurgica e di quella metallurgica con intensificazione ed estensione di commerci e di scambi: le risorse umane operaie impiegate in fabbrica a migliaia formarono, in tal modo, una nuova classe sociale, il proletariato, la classe di coloro che disponevano del solo proprio corpo fisico per lavorare e, solitamente, di una PROLE cui dar nutrimento e formazione, in sostanza possibilità di vita. In termini sociologici, la rappresentazione sociale assunse come verosimile la categorizzazione di almeno due macro aree, la prima formata dalla ricca borghesia (industriali, mercanti e banchieri) e la seconda a farne da contraltare, cioè il proletariato operaio di area urbana. Appunto l‟urbanesimo coniugato alla nascita delle grandi fabbriche - organizzate in sistema di divisione del lavoro per aumentare la produzione e ridurre i costi - e alla predominanza del capitalismo quale sistema economico vigente - gli istituti bancari, per esempio, che sino ad allora avevano operato generalmente da istituti di deposito iniziarono a dar corso frequente alle attività di credito e finanziamento - fu alla base e genesi della “questione sociale”. La storiografia marxiana racchiude sotto il capitolo QUESTIONE SOCIALE l‟insieme dei contrasti e delle lotte fra capitalisti e proletari, cioè le due nuove classi sociali predominanti nella Storia Contemporanea. La tesi principia da una analisi della condizione operaia per cui l‟operaio sia uno strumento di lavoro infine alienato poiché privato del possesso dei mezzi di produzione e della propria libertà tenuta in pugno dal capitalismo a mezzo di un salario il quale, subendo anch‟esso la concorrenza, tendeva a livellarsi sempre più in basso tanto da non oltrepassare le soglie dello sfruttamento e della miseria sia economica che umana. La diminuzione salariale, secondo questa impostazione, si poneva all‟altro capo rispetto a quello dell‟incremento del profitto sicché la borghesia del capitale non solo diventava padrona di ogni attività economica ma finiva per assumere anche un predominio politico che le consentisse di normare a proprio vantaggio i rapporti di lavoro con la classe salariata. E‟ di storiografia marxiana l‟analisi secondo cui la proletarizzazione delle masse - cioè la massificazione sociale negli agglomerati industriali - accelerata dal rapido aumento demografico (cui sopra si è accennato), generasse un aumento dei consumi e della vita consumistica urbana in antitesi con quella frugale e modesta di campagna come ponendosi quasi essa stessa a fomentare, infine, la ricchezza del profitto capitalistico e a proprio detrimento sociale. La coscienza di classe del proletariato operaio, quindi, iniziò a difendere i propri interessi inizialmente attraverso i sindacati e poi, ma più avanti, attraverso i partiti: ma orari di lavoro, assistenza, previdenza, condizioni di lavoro in questa fase storica erano questioni appannaggio delle organizzazioni sindacali. E‟ interessante annotare che il primo Paese in cui furono posti i temi della questione sociale quale lotta tra predominio capitalistico e diritti del proletariato fu proprio l‟Inghilterra, la terra di quella Prima Rivoluzione Industriale che si pose quale propulsore di spinta ad un tempo per l‟arricchimento e per lo sfruttamento. Da un punto di vista di Storia Economica Contemporanea, invece, merita attenzione la dinamica della organizzazione delle classi sociali: la borghesia col potere del capitale in un certo senso scalzò dal predominio l‟aristocrazia terriera conquistando per sé innanzitutto una legislazione più marcatamente liberista che protezionista tipica della classe aristocratica latifondista che ancora resisteva – o cercava compromessi con la prima - mediante la Restaurazione organizzata nel seno del Congresso di Vienna (1815). Di contro, la stessa classe borghese a mezzo del capitale investito in industria e commercio (altra vicenda avrà il capitale investito in finanza) creò la propria 4 L’Antagonista Numero 10 alter ego classe operaia, attirandola dalla campagna alla città in una prima fase, urbanizzandola e dovendo pertanto fronteggiarla sul piano dei diritti e dei doveri. Questo fermento sociale, politico ed economico si articolò in una tensione operaia che andò incontro alla repressione dei governi in un primo tempo: la protesta operaia fu per esempio lotta contro l‟installazione delle macchine utensili industriali (filatrici meccaniche e telai) viste come nemiche della propria libertà nel lavoro. Tali accadimenti furono storicizzati come luddismo, cioè rivoltosi che sfogavano la propria esasperazione sociale mediante ribellioni spontanee e violente (dal nome di un operaio Lud o, per altra storiografia, dal nome di un generale Ludd). Represso con durezza - tanto che nel 1812 fu istituita la pena di morte per i distruttori di macchine - il movimento luddista in breve tempo esaurì la propria spinta. Strumenti di tutela, anche di difesa, più coerenti furono i sindacati e le cooperative create con i fondi economici del lavoratori: cooperative di credito (concedevano prestiti agevolati ai soci) e cooperative di consumo (negozi che rivendevano a prezzo di costo la merce comperata) erano presenti già nell‟Inghilterra del 1815 mentre il resto d‟Europa organizzava il post bonapartismo attraverso il Congresso di Vienna (1814/1815), quello della Restaurazione. E‟ sempre in Inghilterra verso la fine del „700 che si diffusero le prime organizzazioni sindacali di categoria, le TRADE UNIONS, le quali attraverso lotte organiche e mirate conseguirono progressivi miglioramenti nei rapporti di fabbrica. Il riconoscimento legale accadde tra il 1824/25 in Inghilterra mentre in Francia, per esempio, si dovette attendere la seconda metà dell‟800 essendo sempre più diffuse le SOMS (Società Operaie di Mutuo Soccorso), create allo scopo di sostenere coloro tra i soci che si fossero trovati in condizioni di necessità, di bisogno e svolgenti funzioni aggregativo-comunitarie di educazione popolare. Il socialismo UTOPISTICO trovò in ciò il proprio retroterra culturale, il proprio scenario politico e la propria naturale ambientazione teorica. Cristian Francesco Accardi Nota di Redazione Da questo mese sul nostro giornalino sarà pubblicata una rubrica di storia del pensiero politico contemporaneo a cura di Cristian Francesco Accardi. In particolare, l‟idea è quella di ripercorrere la storia del pensiero politico contemporaneo Socialista, a principiare dalle proprie origini. Essendo brevi articoli, la trattazione deve necessariamente essere una traccia divulgativo-generalista, poiché ogni parola utilizzata in realtà può essere sottoposta a migliaia di monografie storiografiche relative alla medesima parola. Con il primo saggio siamo agli albori del socialismo contemporaneo, fine 1700 e primi decenni del 1800: i punti di narrazione sono di Storia Contemporanea, di Storia Economica Contemporanea e di Sociologia per cogliere ed evidenziare le prime avvisaglie di socialismo in Inghilterra utilizzando il medium demografico, industriale e agricolo quale lente d‟ingrandimento per fenomeni di proletarizzazione urbana, di borghesia capitalistica, di luddismo e di TRADE UNIONS. Nel prossimo saggio si ci addentrerà nella Storia del Pensiero politico contemporaneo socialista, ragionando in particolare di Socialismo Utopistico. Chiesa San Michele: lavori in corso Continua dall prima pagina una resina speciale anche nelle restanti colonne per favorirne una migliore resistenza, la Soprintendenza scriveva che " non è in condizione né ritiene opportuno certificare l'eventuale assoluta sicurezza dell'edificio anche in ragion delle modifiche e dei lavori eseguiti nel corso degli anni da soggetti diversi". Ora, però, ci sono le giuste disponibilità per fare i lavori di manutenzione straordinaria e mi auguro vengano svolti nel migliore dei modi. L’Antagonista Febbraio 2015 5 Calcisticamente parlando 11° Giornata: Marano Principato Pandosia – Polisportiva Celico 2–2 L‟ultima di andata si conclude con un pareggio per la Polisportiva Celico in casa del Marano Principato Pandosia. Il Celico si porta in vantaggio dopo pochi minuti grazie ad un bel goal su punizione di Vitelli. La squadra di mister Beltrano crea qualche altra occasione ma non riesce a trovare il raddoppio anche per la bravura del portiere di casa. Il Marano, invece, nei primi 45 minuti non impensierisce la retroguardia celichese. Si va al riposo sullo 0 a 1. La ripresa inizia con il Marano che si spinge prepotentemente in attacco mettendo in seria difficoltà il Celico. Dopo pochi minuti dall‟inizio della ripresa fallo di De Santis e rigore per il Marano: l‟attaccante di casa spreca il penalty tirando alto sulla traversa. Il Celico riesce dopo qualche minuto a riorganizzarsi, tuttavia arriva il pareggio del Marano: tap-in vincente dell‟attaccante di casa dopo una bella parata di De Santis. Dopo il pareggio il Celico prende di nuovo il controllo della partita senza riuscire a creare azioni pericolose. Il nuovo vantaggio degli ospiti arriva solo grazie ad un tiro-cross di Amelio Gio. che sorprende il portiere. La partita sembra volgere al termine ma al ‟90 l‟arbitro decreta, incredibilmente, 8 minuti di recupero (diventati poi 10). Proprio in questo infinito recupero arriva il pareggio del Marano: ingenuo fallo da rigore di De Marco appena entrato e pareggio della squadra di casa. Due punti buttati al vento per la squadra di mister Beltrano che stava già assaporando la seconda vittoria esterna della stagione. Pagelle De Santis M. 6,5 Sempre attento. Sfortunato sul primo goal Spadafora A. 6 Spinge tanto e per questo spesso è fuori posizione De Vuono L. 6,5 Buona prestazione. Gioca bene da centrale Vitelli S. 7 Ottima prova. Bel goal sul punizione. Rizzo F. 6 Difende bene ma non spinge come al solito Magno M. 6 Esordio discreto. Voto di incoraggiamento Lucante W. 6 Prova sufficiente ma può fare meglio Amelio Gio. 6,5 Lotta a tutto campo. Combattivo Amelio Gia. 6,5 Una spina nel fianco sinistro della difesa del Marano. Buona prova Tedesco P. 6 Mette in difficoltà la difesa del Marano Amelio F. 6,5 Gioca bene come al solito Arcuri S. De Cicco M. Zagotta E. De Marco M. 6,5 5 5 5 Entra bene in partita Non aiuta la squadra. Impalpabile Non entra in partita. Spaesato Gioca pochi minuti ma commette il fallo decisivo per il rigore del pari Beltrano 6 La squadra costruisce poche occasioni da goal. E‟ mancato l‟apporto dei giocatori in panchina (escluso Arcuri) nel corso della gara Altri risultati CDF Magna Graecia Figline 2013 Nuova Trenta Real Sant‟Agata Tavernese – Atletico Altomonte – E. Coscarello Castr. – Cerisano 96 – Oreste Angotti – Malvito 2014 1–5 3–1 3 – 0 (a tavolino) 1–0 2–1 12° Giornata: Trenta- Polisportiva Celico 3–1 Finisce 3-1 il derby presilano Trenta – Polisportiva Celico, gara segnata da una forte pioggia, terreno ai limiti della praticabilità ma alla fine il direttore di gara decide di far incominciare la gara. Fisicità e potenza muscolare prevalgono su tecnica e velocità, la palla a tratti si blocca nelle enormi pozzanghere. Gioco molto spezzettato, falli da una parte e dall‟altra. E proprio da un calcio da fermo assegnato dal direttore di gara per la squadra di casa, il Trenta si porta in vantaggio: il tiro calciato dal vertice destro dell‟area (non irresistibile) 6 L’Antagonista Numero 10 giunge sulle mani del portiere che smanaccia maldestramente in porta, 1 a 0. Ancora su una punizione arriva il raddoppio del Trenta: il tiro questa volta è centrale, l‟estremo difensore lo respinge al centro dell‟area di rigore dove indisturbato arriva l‟attaccante trentese ed insacca senza problemi 2 a 0. Amelio Fabio accorcia le distanze per la Polisportiva Celico, gara che si riapre, diventa ancora più accesa e combattuta, squadra ospite che si butta in avanti alla ricerca del pareggio ed invece da una ripartenza del Trenta che coglie impreparata la difesa avversaria arriva il 3 a 1 che chiude definitivamente la gara. Pagelle Fulci F. 4 Due errori sui primi 2 goal Magno M. 5 Spinge poco. Non in condizione De Vuono L. 5,5 Diverse disattenzioni. Non in giornata Vitelli S. 6,5 Buona prova. Il migliore dei suoi Spadafora A. 5,5 Spesso fuori posizione Arcuri S. 5 Troppo spesso fuori dal gioco Lucante W. 5,5 Non rischia mai la giocata Amelio Gio. 6 Lotta come sempre in mezzo al campo Amelio Gia. 5,5 Poco servito. Non ha avuto la possibilità di esprimersi al meglio De Cicco M. 5 Inconsistente anche se troppo solo in avanti Amelio F. 6 Sufficienza per il goal Zagotta E. De Marco M. Sv Sv Beltrano 6 Ha i giocatori contati. Ha poche colpe. La squadra dimostra di soffrire i campi non in perfette condizioni Altri risultati Atletico Altomonte CDF Magna Graecia Marano Princ. Pandosia Real Sant‟Agata Tavernese – Malvito 2014 – Figline 2013 – Oreste Angotti – E. Coscarello Castr. – Cerisano 96 8–2 1–2 1–2 2–1 4–0 Recupero 10° Giornata: Polisportiva Celico – Real Sant’Agata 0–3 Il recupero del mercoledì (per la gara del 18 gennaio rinviata a causa del maltempo) termina 0 a 3 per la squadra ospite. Polisportiva Celico che inizia bene la gara e la prima vera occasione da gol capita proprio sui piedi dell‟attaccante De Cicco, che solo davanti al portiere spara incredibilmente alto. La legge del gol mancato si conferma valida, il Real Sant‟Agata trova, infatti, il vantaggio dopo aver a lungo sofferto la corsa della squadra di casa: rinvio corto del portiere e l‟attaccante del Sant‟Agata fa 0 a 1. Il primo tempo termina senza altre emozioni anche se la Polisportiva recrimina per un presunto rigore su Spadafora. Il secondo tempo inizia con la Polisportiva che cerca di giocare ma non riesce a costruire palle goal. Alla mezz‟ora arriva lo 0 a 2: Lancio dalla trequarti, Vitelli inciampa tra le gambe dell‟attaccante che riesce a rimanere in piedi portando la sua squadra sul doppio vantaggio. Sul finire di gara arriva anche lo 0 a 3 (viziato da un netto fuorigioco dell‟attaccante ospite) con la squadra di casa che cala fisicamente per la tanta corsa fatta durante la partita (tanta corsa ma solo due occasioni da rete in 90 minuti). Pagelle De Santis M. 6 Sempre attento. Deve migliorare nei rinvii Magno M. 4,5 Brutta prestazione. Non spinge e soffre tanto nella sua zona De Vuono L. 5,5 Un po‟ in difficoltà per la stazza degli attaccanti avversari Vitelli S. 5,5 Sfortunato sul secondo goal degli avversari Spadafora A. 5,5 Come al solito bravo in fase offensiva ma deve migliorare in fase difensiva Arcuri S. 5 Non costruisce come tutto il resto del centrocampo Lucante W. 5 Non apre quasi mai il gioco Amelio Gio. 5,5 Buon primo tempo. Cala nel secondo Amelio Gia. 4 Nervoso. Espulsione evitabile De Cicco M. 5 Corre tanto ma spreca l‟unica occasione del primo tempo Amelio F. 5 Non gioca come al solito. Impalpabile Zagotta E. Morrone C. De Marco M. Sv Sv Sv Beltrano 5 Altri risultati Atletico Altomonte Cerisano 96 Alla squadra manca la capacità di finalizzare l‟azione. Due occasioni da rete in tutta la partita sono troppo poche – Tavernese – Marano Princ. Pandosia 2–2 3–2 L’Antagonista Febbraio 2015 E. Coscarello Castr Malvito 2014 Oreste Angotti 7 – CDF Magna Graecia 5 – 1 – Nuova Trenta 4–2 – Figline 2013 2–2 13° Giornata: Polisportiva Celico – Tavernese 2 – 6 Brutta sconfitta, la terza consecutiva dopo il derby con il Trenta ed il recupero di mercoledì contro il Real Sant‟Agata. La Polisportiva Celico subisce sei gol in casa dalla Tavernese, squadra che staziona al primo posto del girone. Avvio disastroso da parte della squadra presilana che nei primi 30 minuti subisce ben quattro gol, 0 a 4 il risultato nella prima frazione di gioco, difesa allo sbaraglio, centrocampo poco costruttivo, attacco sterile, tutti sotto la sufficienza. Inizia il secondo tempo e la Tavernese dilaga e si porta sullo 0 a 5, la Polisportiva come nel primo tempo soffre le veloci ripartenze degli avversari, la partita ormai segnata dal pesante risultato diventa una buona scusa per dar spazio a cambi ed esperimenti nuovi. Unica nota positiva De Marco, che va a sostituire in avanti De Cicco e offre una buona prova mettendo a segno due reti, la prima arriva su punizione, la seconda da una conclusione deviata in area di rigore. Lo stesso De Marco sul finire di gara va a sfiorare la tripletta con una spettacolare conclusione che finisce a fin di palo. Partita che si conclude sul 2 a 6 per la squadra ospite, una pessima prova dei nostri ragazzi senza nulla togliere al merito degli avversari. Pagelle De Santis M. 5 Non è impeccabile su alcuni dei goal subiti Magno M. 4 Bruttissima prestazione. Il peggiore tra i suoi De Vuono L. 4,5 Brutta prestazione. Molto in difficoltà Vitelli S. 4,5 Partita negativa. Sembra assente nei primi minuti Arcuri S. 4,5 Non copre in modo adeguato Lucante W. 4,5 Non aiuta né in fase difensiva né in quella offensiva Fulci M. 4,5 Visibilmente non in condizione Amelio Gio. 4,5 Non gioca con la solita grinta Spadafora A. 4 Non crea nessun problema alla difesa De Cicco M. 4 Impalpabile. Non riesce a dar vita neanche ad un‟occasione da goal Amelio F. 5,5 L‟unico degli 11 di partenza a sfiorare la sufficienza De Marco M. Zagotta E. Fofana B. Morrone C. 7,5 Sv Sv Sv Entra e da vigore alla squadra con i suoi due goal Beltrano 5 La squadra è assente nei primi 10 minuti. Una formazione quasi obbligata, con diversi giocatori fuori ruolo non aiuta Altri risultati Cerisano 96 E. Coscarello Castr Figline 2013 Malvito 2014 Oreste Angotti – Atletico Altomonte – Marano Princ. Pandosia – Real Sant‟Agata – CDF Magna Graecia – Nuova Trenta 2–5 1–1 0–1 3–2 2–0 14° Giornata: Atletico Altomonte – Polisportiva Celico 6–2 Altri sei goal incassati dalla Polisportiva Celico sul campo dell‟Atletico Altomonte, squadra in lotta per la vittoria del campionato. Già dopo pochi minuti dall‟inizio della partita il Celico si dimostra in difficoltà, soprattutto sugli esterni dove non riesce a bloccare le incursioni degli avversari. Il primo goal degli ospiti arriva intorno al ‟10 con un contropiede fulmineo. Dopo pochi minuti arriva il raddoppio: penetrazione dalla sinistra e 2 a 0. L’Altomonte si porta poi sul 4 a 0 con due goal molto simili: incursione dalla destra fino al cuore dell’area e palla messa al centro per il facile appoggio in rete. Il primo tempo si conclude sul 4 a 0. Nel secondo tempo la Polisportiva, visto il risultato, cerca di giocare la palla ma un errore in appoggio propizia il 5 a 0 dell‟Altomonte. Intorno al ‟20 della ripresa arriva il primo goal della Polisportiva con un bel tiro dal limite di Amelio F.. L‟Altomonte si porta, però, subito sul 6 a 1 battendo velocemente una punizione e cogliendo la difesa impreparata. A pochi minuti dalla fine il punteggio si fissa su 6 a 2 finale con un calcio di rigore messo a segno da De Marco. Pagelle De Santis M. 7 Incolpevole su tutti goal. Evita un passivo ancora peggiore Magno M. 4 Incapace di contrastare le offensive avversarie De Vuono L. 4,5 Molto il difficoltà per la fisicità degli attaccanti avversari Vitelli S. 5 In difficoltà insieme a tutta la difesa. Partita negativa Arcuri S. 4 In evidente difficoltà, anche fisiche. Fofana B. 4 Completamente fuori dal gioco Lucante W. 4,5 Non riesce a far girare la squadra Amelio Gio. 5 E‟ l‟unico che prova a cercare la profondità ma con pochi risultati Amelio F. 6 Bel goal. Il secondo tempo da centrocampista centrale gioca bene 8 L’Antagonista Numero 10 De Cicco M. Spadafora A. 4 4,5 Non riesce a far salire la squadra e non impensierisce la difesa avversaria Si dimentica completamente di coprire e non è pericoloso in avanti Morrone C. Amelio Gia. De Marco M. Alfano M. Fulci F. 6 6 5,5 5 6,5 Entra e gioca discretamente Smuove il reparto offensivo Il goal su rigore e nient‟altro Esordio non proprio positivo Buone parate e buone uscite Beltrano 4 La squadra è in crisi nera. Gli scontri con le prime della classe hanno evidenziato le numerose deficienze tattiche Altri risultati CDF Magna Graecia Malvito 2014 Marano Princ. Pandosia Nuova Trenta Tavernese – Real Sant‟Agata – Cerisano 96 – Figline 2013 – E. Coscarello Castr. – Oreste Angotti Classifica dopo 14 giornate Tavernese 32 Real Sant‟Agata 32 Atletico Altomonte 30 Oreste Angotti 29 Figline 2013* 29 Malvito 2014 21 0–2 5–1 Sospesa 1–2 2–0 E. Coscarello Castr. Nuova Trenta Cerisano 96 Polisportiva Celico Marano Princ. Pandosia* CDF Magna Graecia 18 16 11 11 5 0 *una partita in meno Prossima partita Polisportiva Celico – Malvito 2014 REDAZIONE: Dario Lucio Amelio, Antonio Arnone, Mario Scalise, Simone Vitelli. COLLABORATORI: Cristian Francesco Accardi, Maria Concetta Arnone, Leandra Carla Lettieri, Alessandro Venneri. UN GRAZIE A: Maria Teresa Grimaldi SCRIVI SU L’ANTAGONISTA Hai un fatto da raccontare, una storia, un problema da condividere, una denuncia da fare? Cosa di Celico funziona bene e cosa funziona male? Contribuisci anche tu alla redazione del mensile, inviando lettere, articoli, racconti, suggerimenti alla casella di posta [email protected] L’Antagonista darà spazio alle tue idee ma, garantendo un minimo di moralità, si dispensa da ogni responsabilità riguardo a quanto scritto da terzi. Non esitare: contribuisci anche tu al dibattito e alla