f f CONAD ADRIATICO L’AZIENDA /UnipermercatoaManfredoniaeunsupermercatoaSanGiovanniRotondo,eccoi«pianidisviluppo» Unmarchioincrescita Entroil2005previsticinquenuovipuntivenditadelgruppo Conad Adriatico è un'azienda multicanale in grado di dare una risposta efficienteedefficaceatutte le esigenze di mercato. I canali istituzionali di ConadAdriaticosono: - Ipermercato a marchio «Pianeta»: superioria2.500 mq - Supermercato a marchio«Conad»: da400a2.500 mq - Superette a marchio «Margherita»: da 200 a 400 mq -Tradizionaleamarchio «L'alimentare» inferiori a 200mq. Conad Adriatico consta di263puntivenditaappartenenti ai vari canali per ungirod'affaricomplessivodiincassialdettagliodi 655 milioni di euro e una superficie complessiva di area netta di vendita di oltre113milametriquadri. In particolare vanno segnalati 5 ipermercati e 23 supermercati con una superficie netta di vendita superiore a mille metri quadrati. Tuttiipuntivenditafattaeccezionediquelli a marchio «L'Alimentare» sono dotati di carta fedeltà (Carta insieme) emessa ad oltre 480 mila clienti. Il fatturato dei Centri di Distribuzione è invece di 300,5 milioni di euro. ConadAdriaticoèleader incontrastatonelsuoterritorio con una quota 24% secondo AC Nielsen (GNLC), principaleEntedi rilevazione del mercato operanteinItalia. Ilsecondo competitore è al 12,8%. A livello regionale Conad Adriatico è leader in Abruzzo, MoliseePugliae terzanelleMarche Conad Adriatico ha attualmente 2 Centri di di- IlterritoriodicompetenzadiConadAdriatico attualmentesiestendesuquattroregioni:Marche (provinciadiMacerataeprovinciadiAscoli Piceno),Abruzzo,MoliseePuglia(Provinciadi Foggia).IlsistemaConadèinfasediriassetto territorialeedaltriterritori(anordeasud) dovrebberoaggiungersiaquellisopraelencati stribuzione per complessivi 22.800 mq (Ascoli Piceno) per i generi vari; un Centro di distribuzione di 3.000 mq (Ascoli Piceno) per i salumi e formaggi; 2 centri di distribuzione di 4.600 mq (S. Benedetto del TrontoeVasto)perfruttae verdura; un centro di distribuzione per surgelati (500 mq) e uno per carni (900 mq) a Pescara. E' in costruzioneunnuovogran- de centro di distribuzione aSanSalvodicirca37mila mq su una superficie di oltre 90 mila mq che sarà operativonel2005. Il numero complessivo e e Unarealtàimportante Conad Adriatiprincipali tappe coèunaCooperadellastoriarecentiva del gruppo te dell'azienda va Conad costituita ricordata, nel2000 nel1972suinizial'acquisizione tivadialcunidetdelle catene Detaglianti in prospar e Coop delvincia di Ascoli l'Abruzzo, che ha Piceno. Nascecoportato il gruppo me «gruppo d'aca fare un signifiquisto» con l'ocativosaltointerbiettivo di costiminidifatturatoe tuire massa critipenetrazione sul ca nel potenziale mercato, facendoacquisti nei con- Ciaschetti,DiFerdinando,Copponi,Valente lo diventare leafronti della grander nel proprio deindustria. Negliannilasuamissione territorio. Dal 2002 il presidente di Cocambia, parallelamente all'evoluzione nadAdriaticoèFrancoCopponi, unimdelsistemadistributivo, conunospiccaprenditorediAmandola(AP)titolaredi toorientamentoalmercatoediventando un punto di vendita Margherita e assoaltresìstrutturadiservizioallaretedi ciato Conad dal 1978. Presiede un vendita e indispensabile volano di sviConsigliodiquindicimembrituttieletti luppoperl'interabaseassociata. Trale traisocidellacooperativa. dei dipendenti e dei collaboratoridelsistemaConad Adriatico è di circa 3.200 unità. Conad Adriatico ha in programma nel biennio L’OPINIONE/IldirettoregeneraleDiFerdinandospiegacomeècresciutoilgruppononostantelediverse«difficoltàcongiunturali» «Piùproduttivitàconmenocosti» Laricettaperaggredireilmercatoinunmomentoeconomicodifficile Dottor Di Ferdinando, può anticiparci i risultati del bilancio 2003 di Conad Adriatico, che verranno sottoposti all'Assemblea deisocidel6giugnoequali sono le prospettive per il 2004? «Per valutare meglio il risultato di bilancio, è necessario inquadrare brevementeilcontestoeconomico in cui abbiamo operato, il2003èstatounannoterribile per l'economia italiana, un paese in forte difficoltà, con un tasso di crescita pari allo 0,3% (fonte ISTAT), inpraticaunaeconomiaferma, mentreprezzietassesonocresciuti. In questo contesto, abbiamo operatosupiùfronti, forte ridimensionamentodeicostidifiliera, conunanuova organizzazione che ci ha portatoadunaumentodel- ANTONIO DI FERDINANDO. 50 anni, Laurea in ScienzePoliticheall'UniversitàdiTeramo.Iniziala carrieracomeAssistenteuniversitario.E'alvertice di Conad Adriatico dal 1984 con il ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale del gruppo. Da docici anni è membro del Consiglio di Amministrazione di Conad nazionale ed è stato dal 1993 al 1994 Presidente dell'Associazione Nazionale Cooperative fra Dettaglianti della Lega delle Cooperative. la produttività ed eliminazione di una serie di costi ritenuti non indispensabili, la coraggiosa decisione, di chiudere in corso d'anno, alcuni punti vendita, interessanti e significativi come fatturato, ma non altrettanto come risultato economico, infine, aumento della pressione promozionale per recuperare la diminuzionedeiconsumie dare un importante mes- saggio di straordinaria convenienza ai nostri clienti. Con queste attività econmoltisacrificisiamo riusciti a chiudere in manierapositivaunannodifficile. L'andamento economico nazionale del 2004 non si discosta molto dal 2003, su questi convincimenti, da azienda leader sulterritorioenell'interessedeinostriclienti, abbiamo cercato di trasformare questanegativitàinpositività, ci siamo dati degli obbiettivi molto ambiziosi di riduzione dei costi nel mantenimento della qualitàedeiservizi». Cosa bolle in pentola in Conad,alivellonazionalee alivellolocale? «Comedicevoprima, Conad Adriatico è leader nel suoterritorioconunaquotadimercatodel24%(fonte Nielsen), ed è facile intuirecomesiadifficilecrescere, tra l'altro in una zonaincuiladistribuzione esprime il massimo della sua presenza e modernità in Italia. Su questi dati e riflessioni e sulla conseguente necessità di avere nuovi territori per crescereedavereunaprospettiva aziendale, abbiamo aperto tempo fa un tavolo di confrontoconConadNaziona- Antonio DiFerdinando,amministratore delegatoe direttore generale delgruppo Conad Adriatico le. Riteniamo che stìano maturando le condizioni secondolenostreaspettative e nell'interesse del consorzionazionale». Lei ha, tra l'altro, una significativa esperienza di punto di vendita, o come preferiscedirelei"dietroil banco di un negozio". È stataun’esperienzautile? «Purtroppo sono passati tantiannidaquando, trale altreattività, gestivoinsiemeamiosuocero, unpunto venditaaMartinsicuro. Lì, hoimparatotantecoseche sicuramentemihannoaiutato e mi confortano ancora oggi. Tra le più importanti vorrei ricordare la convinzione che per vincere occorre una "squadra coesa e motivata" con l'obiettivo e la capacità di "ascoltareilcliente"». 2004/2005 l'apertura di due ipermercati: -Manfredonia/Monte Sant'Angelo: 5.000 mq area vendita netta in C. Commerciale di 18.000 mq con 35negozi - L'Aquila: 6.000 mq di area di vendita netta in C. Commerciale di 25.000 mq con41negozi; editresupermercati: - Pianella (PE): 700 mq areadivenditanetta; -Isernia: 1.600mqdiarea divenditanetta; - S. Giovanni Rotondo: 1.500mqdiareadivendita netta. ConadAdriaticohainvestitocomplessivamentenel 2003 14,7 milioni di euro. Nel 2004 ha in programma investimenti sulla rete di vendita (escluso il centro di distribuzione di San Salvo) per 21,4 milioni di euro e di 32,8 milioni di euro nel biennio successivo. Il giro d'affari al dettaglioèdi600milionidieuro circa; il fatturato dei Centri di distribuzione 290 milionidieuro. Utilenetto civilisticodicirca3,673milioni di euro; Utile netto consolidato del gruppo 4,884 milioni di euro; totale patrimonio netto civilisticodicirca33,6milioni dieuro. L’IDEA/IldirettoreprogrammazioneecontrolloMagnanellispiegailruolodeipartnerinternazionalinelgruppo LASCOMMESSA/ Tafuniallaricercadi«nuoviinsediamentiperipuntivendita» «Bilanciosostenibileesociale» «Presidiareilterritorio» Questelestrategiediespansionedelgruppo Eccocomeilconsumatorediventaprotagonistadelmercato Conad Adriatico è vissuto dal consumatore come unagrandeazienda,ma,in termini più tecnici, qual’è la quota di mercato che ha sulsuoterritorio? «Conad Adriatico è leader nel proprio territorio, con una quota di mercato del 23,92% secondo la Guida Nielsen Largo Consumo, una sorta di libro sacrodelmercatodelladistribuzione. Ma forse sarebbepiùcorrettodireche Conad Adriatico è superleader, vistocheilsecondo competitore è al 12,84%. Conriferimentoallesingoleregioniincuièpresente è al primo posto in Abruzzo, MoliseePugliaealterzopostonelleMarche». A che punto è il nuovo grande Centro di Distribuzione di San Salvo e come valuta la logistica di Conad Adriatico rispetto alleesigenzedelservizioai vostriassociatieinrapportoalconsumatore? «Il nuovo grande Centro di distribuzione di San Salvo è attualmente in costruzione e sarà a regime all'inizio del prossimo anno. Ilnuovomagazzinoservirà, su tutto il nostro territorio, isettoridellemerci dure e, nella parte centro sud, i settori dei salumi e formaggi. Ilmagazzinoèdi circa37milametriquadraticopertisuunasuperficie complessivadioltre90mila metri quadrati. E' stato realizzato con partner internazionali, con i quali è stata realizzata una ampia GIORGIO MAGNANELLI, 49 anni, laurea in Economia all'Università di Ancona. In Conad dal 1980eConadAdriaticodal1995incuiègiuntodopo aver maturato significative esperienza in altre Cooperative Conad e in Conad nazionale. Ricopre il ruolodiDirettoreProgrammazioneeControllo. collaborazione di tipo immobiliare, finanziario e logistico». Una grande azienda ha anche una responsabilità eticaesocialeneiconfronti della collettività, delle Istituzioni e del territorio in cui opera. Cosa intende fareConadAdriatico? «Non c'è alcun dubbio sulla nostra posizione rispetto a questi temi. E' nostra intenzione recuperare qualche ritardo, realizzando per l'anno in corso il bilanciodisostenibilitàeil bilancio sociale di Conad Adriatico, al fine di poter rappresentare in maniera organica e strutturata GiorgioMagnanelli PietroTafuni.52anni,in Conad dal 1977. Dopo una lunga esperienza approda inConadAdriaticodal1991 conilruolodiDirettoredei Sistemi Gestionali. Ha recentemente acquisito anche la responsabilità dello Sviluppo. quanto stiamo facendo a favore delle collettività in cuisiamopresenti». Quali sono le principali strategie dello sviluppo di un'azienda come Conad ILMETODO/Attenzionealleesigenzedeiconsumatorieprezzicontenuti,mantenendostandarddiqualitàalti Politicacommercialecondivisa Sonoisociastabilirelelineeguidadelmarketingaziendale FedericoStanghetta 42 anni, in Conad Adriatico dal 1988. Direttore commerciale dal 2003, coronando una carriera tutta interna che lo ha portato ai vertici della struttura commerciale, dopoaveroccupatotutti iruoliintermedi. Congiuntura economica e mercato della distribuzione: cosa succede in ConadAdriatico? «L'attuale momento economico e' difficile soprattutto per le imprese della distribuzione che lavorano con bassissimi margini. Ma sono convinto che tale crisi economica, verrà superata. InConadAdriatico stiamo affrontando tale situazione con particolare attenzione alle imprese associateeainostriclienti. Stiamo ottenendo buoni risultati che ci permetteranno di mantenere gli incassidelloscorsoanno». Qual è il contributo dei vostri associati alla defini- zione delle strategie di marketing? «La nostra e' una cooperativadisociimprenditori e non può che lavorare sul consenso e il contributo di tutti. La politica commerciale e di marketing impostata dall'azienda viene sottoposta alla valutazione dei gruppi di lavoro dei soci. Nelle riunioni, a secondadellacompetenza, si affrontano argomenti come gli assortimenti e la qualitàdellemerci. Cosìsi procede per i temi pubblicitari e di marketing. Operaresapendodiavercondi- viso strategie ed obiettivi sta facendo la differenza facendoci affermare sempre più come Leader indiscussidiquestomercato». Che cosa sta facendo Conad Adriatico per i consumatori in termini di offerte,prezzieassortimento e quali, in particolare, gli interventi per il contenimentodelcarovita? «Stiamo svolgendo moltepliciattivitàatteagarantire ai consumatori convenienza e qualità. Abbiamo bloccato il prezzo dei prodotti a marchio Conad, si tratta di 1000 prodotti di largo consumo che per tuttol'anno2004avranno lo stesso prezzo di quello precedente, nonostante rincari alla produzione. Abbiamoinseritoanchei prodotti "discount" con un prezzo che è il più bassodelmercato, inoltre tutta la politica promozionale permette ai nostriclientidicontenereil carovita. Manteniamocome elemento strategico la ricerca e la cura della qualità che è ai più alti standard di questo mercato che ci vede protagonistiindiscussi». Paginaacuradella“CompagniadellePuglie”ViaBasilicata,21-SanSevero(FG)Tel.0882333636e-m mail:[email protected] Adriatico. Avete in programma alleanze con altri attoridelladistribuzione? «Il territorio nel quale opera Conad Adriatico ha una altissima densità di modernadistribuzione(indice nazionale tra i più alti). In tale contesto noi contiamosu: -ammodernamentodella nostra attuale rete che, sfruttandounconsolidatoe qualificatopresidiodelterritorio, evolvaversosuperfici dimensionali in grado di soddisfare le esigenze deiconsumatori; - ricerca di nuove posizioni di mercato in bacini apparentemente "minori" ma caratterizzati da una scarsa presenza di concorrenti; - puntare alla ricerca di insediamenti dove collocarecentrimedio-piccolinella immediata prossimità del bacino demografico di riferimento». Pensate di intensificare la vostra presenza in Pugliaedintendetesvilupparvi anche in altre regioni del Sud Italia. Ritenete la recentevicendadiCediPuglia un limite o una opportunità ai vostri progetti di sviluppo? «Le vicende di Cedi Pugliahannocomportato, tra l'altro, il venire meno del marchioConadsuunterritoriodinotevoleimportanza quale il territorio pugliese (unica tra le regioni italiane dove Conad non è presente); se a ciò uniamo che l'attuale territorio di PietroTafuni Conad Adriatico è oramai saturo, è naturale l'espansione della nostra azienda verso il territorio pugliese e lucano. Questi territori sono caratterizzati da alta densità abitativa e da una distribuzionemodernache ancora deve raggiungere quote di mercato in linea con il resto del territorio nazionale. Questiduefattori sono elementi di sviluppo che la nostra azienda deve saper cogliere con un’attenzione alle peculiarità di questi mercati: non dobbiamoesportarericette e moduli ma dobbiamo interpretare con attenzioneleesigenzedeiconsumatori. Dobbiamo rappresentare, per il consumatore, una qualificata proposta distributiva separandola dalle vicende societarie di Cedi Puglia, trasformando questanegativitàinopportunitàperilgruppo».