SIAMO TUTTI DIVERSI Ogni individuo della specie umana (esclusi i gemelli monozigoti) nasce e rimane geneticamente diverso dagli altri le sue risposte AGENTI FISICI AGENTI CHIMICI possono essere diverse AGENTI BIOLOGICI (farmaci inclusi) eterogeneità genetica L’insieme dei cromosomi di una cellula somatica e delle cellule germinali immature è detto corredo cromosomico nell’uomo è diploide la diploidicità è una condizione necessaria per poter realizzare alcuni dei meccanismi responsabili della eterogeineità umana cariotipo ottenuto da linfocita umano la diploidicità è anche una forma di difesa contro mutazioni che alterano la funzione della proteina espressa L’insieme delle caratteristiche morfologiche di un particolare corredo cromosomico I geni sono predisposti in ordine prestabilito e rigoroso nei CROMOSOMI OMOLOGHI locus locus particolare carattere particolare carattere Omozigote per un certo carattere, l’individuo che porta nei propri cromosomi omologhi due copie identiche del gene che codifica per quel carattere. Eterozigote per un certo carattere, l’individuo che porta nei propri cromosomi omologhi due copie diverse (alleli) del gene che codifica per quel carattere. Un gene può avere più di due copie diverse (serie allelica). L’esistenza di molti alleli per un solo gene è la base della individualità degli esseri viventi. La presenza di alleli diversi di uno stesso gene è detta anche polimorfismo. CAUSE DELL’ETEROGENEITÀ GENETICA MEIOSI DOMINANZA RECESSIVITÀ CODOMINANZA crossing-over Nature 409: 822-823 (2001). POLIMORFISMO GENETICO MUTAZIONI EVENTI PRINCIPALI NELLA MEIOSI materno 2n paterno (cellula premeiotica) REPLICAZIONE DEL DNA meccanismo di crossing-over 4n appaiamento dei cromosomi omologhi (ogni coppia è unita a livello di centromeri) ricombinazione genetica crossing-over il luogo dove avviene lo scambio di pezzi di cromosomi omologhi è il chiasma la possibilità di ricombinazione fra due geni è inversamente proporzionale alla loro distanza relativa (la presenza del chiasma impedisce il verificarsi di un altro crossing over nelle sue vicinanze, interferenza) a b c d e I DIVISIONE CELLULARE 2n distribuzione casuale dei cromosomi omologhi II DIVISIONE CELLULARE (senza replicazione) 1n Il corredo cromosomico aploide di ogni gamete è diverso da quello di ogni altro gamete prodotto dallo stesso individuo perché durante la meiosi si ha distribuzione casuale dei cromosomi omologhi e crossing-over nuove combinazioni di geni DIFFERENZE NELLA MEIOSI 1 4 3 (si sviluppa a caso da uno dei 4 prodotti meiotici) Nella specie umana, la meiosi nella femmina non è completata fini dopo la fecondazione POLIMORFISMO Quando in una popolazione esistono 2 o più alleli polimorfismo genetico sebbene rari sono presenti nella popolazione con frequenza anche bassa ma significativa Quando l’allele più comune in tutta la popolazione rappresenta: • meno del 98% polimorfismo in un dato locus • più del 98% la presenza dell’allele meno ricorrente è dovuta a mutazione QUASI TUTTI, SE NON TUTTI I GENI, SONO POLIMORFICI Dati biochimici ottenuti osservando la mobilità elettroforetica di circa 70 enzimi circa il 28% dei geni umani è polimorfico un individuo è eterozigote nel 7% dei suoi loci tuttavia perché mediante elettroforesi si possono valutare solo le sostituzioni che portano a variazione di carica 20% L’analisi del DNA permette di valutare anche gli alleli che pur avendo tra loro una sequenza nucleotidica diversa a causa della degenerazione del codice genetico codificano la stessa sequenza aa (la proteina ha la stessa mobilità elettroforetica) altri alleli sostituzione conservativa (es. Asp con Glu) proteina modificata di 1 o 2 aa simili (non modificano né carica né funzione) Il polimorfismo è rivelato con l’elettroforesi Solo se la sostituzione pur alterando la carica della proteina non ne altera l’attività si possono separare le isoforme proteiche se ne può valutare la presenza A GENE GENE A piccole variazioni di sequenza aa normale attività biologica MA valori > o < di proprietà che contribuiscono all’attività biologica e/o proprietà accessorie nuove, minori (che modificano poco la funzione della proteina): • stabilità (vita della proteina nella cellula); • valore di Vmax per gli enzimi; • grado di sensibilità agli effettori; • grado di sensibilità a composti esogeni, farmaci inclusi. si manifestano quando un individuo cambia alimentazione si sposta da un ambiente ad un altro è costretto a fare uso di farmaci Il subdolo di queste proprietà è imputato al fatto che le proteine prodotte da alleli diversi dello stesso gene avrebbero valori diversi di sensibilità allo stesso fattore ambientale (es. affinità per una molecola esogena inibitrice) Eterogeneità genetica e sensibilità a molecole esogene individuo A omozigote per l’allele 1 individuo B omozigote per l’allele 2 omozigote per l’allele 1 gene Z gene W gene Z omozigote per l’allele 1 gene W sito responsabile della proprietà minore Z1 W1 enzima enzima insensibile alla molecola esogena (es. farmaco) W1 enzima inibito (effetto collaterale) Z2 enzima Z2 enzima inibito W1 enzima W1 enzima inibito (effetto voluto) (effetto collaterale) DOMINANZA, RECESSIVITÀ, CODOMINANZA DOMINANTE alleli che manifestano completamente il loro fenotipo (trait, caratteristica genetica) anche in condizioni di eterozigosi (cioè in presenza di un diverso allele omologo) RECESSIVO è riferito all’allele che si manifesta solo in condizioni di omozigosi (alleli identici nello stesso locus) CODOMINANTE è la condizione di eterozigosi in cui si possono osservare le caratteristiche di ambedue gli alleli. Es. gruppo sanguigno AB: 0 0 AB AB codominanza degli alleli A e B CONSIDERAZIONI SULLA ETEROGENEITÀ GENETICA L’eterogeneità genetica degli individui è importante per la sopravvivenza di una specie le permette di rispondere ai cambiamenti rapidi dell’ambiente che selezionano positivamente alcuni individui conoscenza dell’eterogeneità genetica degli individui di una stessa specie comprensione AMBIENTE inalata naturale o sintetica assunta con gli alimenti somministrata come farmaco possa provocare influenze di tipo ed entità diverse in individui diversi Per mostrare a livello molecolare come individui diversi rispondono in maniera diversa all’azione della stessa molecola, si può fare l’ipotesi che la molecola sia un farmaco alcuni individui rispondono positivamente alcuni non subiscono effetti negativi alcuni subiscono anche effetti negativi altri non subiscono alcuna influenza positiva alcuni non subiscono effetti negativi alcuni subiscono anche effetti negativi FARMACO Per poter agire deve associarsi con un certo grado di specificità ad un componente cellulare legami deboli con residui aa catena di aminoacidi + - modificare la fisiologia cellulare Se due soggetti possiedono alleli diversi codificanti la stessa proteina enzimatica la cui attività deve essere attivata per favorire l’effetto diverso residuo che non Altera le caratteristiche funzionali stessa attività catalitica e di regolazione associa il farmaco non associa il farmaco o c’è < affinità Si spiega così anche l’effetto collaterale dei farmaci I farmaci con minor effetti collaterali sono quelli che interagiscono con le proteine nel sito di legame di un suo ligando naturale (es. sito di legame del substrato e siti di regolazione da effettore) QUALCHE TIPO DI POLIMORFISMO In tutti gli organismi vi sono variazioni naturali nella sequenza del DNA distribuite in tutto il genoma Esoni (geni = circa 1000 copie di basi) Poiché gran parte del genoma umano non codifica proteine (DNA in eccesso), è tollerato che nell’uomo vi sia un grande numero di variazioni nella sequenza nell’uomo ci sono differenze individuali di sequenza ogni 200 nucleotidi Introni Pseudogeni (copie multiple non funzionanti) Famiglie di sequenze di basi altamente ripetitive (microsatelliti usate come fingerprint 25-35%) non più del 5% del DNA è trascritto; il 95% è silente (secondo alcuni una parte di questo è junk DNA) Alleli RFLP- restriction fragment length p… polimorfismi che alterano la lunghezza dei frammenti di restrizione Risultano da: • cambiamenti (e.g. SNPs) che introducono o alterano un sito di restrizione • differenze nel numero di copie di un Tandem Repeats (TRPs) SNP- single nucleotide p… Tandem repeat p… POLIMORFISMO DELLA LUNGHEZZA DEI FRAMMENTI DI RESTRIZIONE (RFLP) bande dopo la ibridazione situazione dei cromosomi Enzima A b1 b2 a1 b1 b2 a2 a3 MW a1 Enzima B a3 la mutazione nel sito a2 impedisce il taglio endonucleasi di restrizione A endonucleasi di restrizione B sonda che riconosce una singola regione del genoma L’elettroforesi separa il DNA in base alle dimensioni DNA migra verso il polo positivo Le molecole piu’ grandi si muovono piu’ lentamente ALLELI Allele 1 CTG GAC Allele 2 GAC GTC Allele 1 CTG GAC mutazione GAC Allele 2 GTC (alleli 1 e 2) allele 2 allele 1 Nell’uomo i polimorfismi sono spesso associati conalterazioni di una singola base COME COMPAIONO I POLIMORFISMI? Un numero finito di MUTAZIONI avviene spontaneamente nella sequenza del DNA alcune si verificano nelle sequenze non codificanti cromosomi gene DNA altre avvengono nella sequenza codificante proteina sequenze proteiche alterate normalmente non hanno effetto sulla funzionalità alterazione della struttura diminuzione dell’espressione perdita dell’espressione Poiché un’alterazione nella sequenza del DNA colpisce tutte le copie della proteina codificata, le mutazioni possono essere particolarmente dannose Al contrario, ogni alterazione nella sequenza dell’RNA o di proteine che avviene durante la loro sintesi è meno grave perché di queste molecole ne vengono sintetizzate molte copie TIPI DI MUTAZIONI GENOTIPO è l’insieme dei geni di un individuo denota se un individuo è portatore di una mutazione FENOTIPO funzioni e l’aspetto fisico dell’individuo definisce le conseguenze fisiche e funzionali del genotipo MUTAZIONE quando entrambi gli alleli devono essere mutati RECESSIVA per poter osservare il fenotipo mutante; l’individuo deve essere omozigote per l’allele mutante inattivano il gene colpito e portano a perdita di funzione possono rimuovere in parte o completamente un gene dal cromosoma possono alterare la struttura della proteina codificata e quindi la funzione possono distruggere l’espressione della proteina MUTAZIONE le conseguenze fenotipiche di una mutazione DOMINANTE si possono osservare anche in un eterozigote portano a guadagno di funzione MUTAZIONI PUNTIFORMI E PICCOLE DELEZIONI Sequenze normali amminoacidi N-Phe Arg Trp Ile Ala Asn-C mRNA 5’-UUU CGA UGG AUA GCC AAU-3’ DNA 3’-AAA 5’-TTT GCT CGA ACC TGG TAT ATA CGG GCC TTA-5’ AAT-3’ Mutazioni di senso (missense) DNA amminoacidi 3’-AAT 5’-TTA GCT CGA ACC TGG TAT ATA CGG GCC TTA-5’ AAT-3’ N-Leu Arg Trp Ile Ala Asn-C Mutazioni non senso (nonsense) DNA amminoacidi 3’-AAA 5’-TTT GCT CGA ATC TAG N-Phe Arg Stop TAT ATA CGG GCC TTA-5’ AAT-3’ Slittamento per inserzione (frameshift) DNA amminoacidi 3’-AAA 5’-TTT GCT CGA ACC TGG ATA TAT TCG AGC GTT-5’ CAA-3’ N-Phe Arg Trp Tyr Ser Gln GGT CCA TA-5’ AT-3’ Slittamento per delezione (frameshift) GCTA CGAT DNA amminoacidi 3’-AAA 5’-TTT CCT GGA ATC TAG N-Phe Gly Stop ABERRAZIONI CROMOSOMICHE Inversione I A B C D E A B A B C D E A B D C E Delezione I E Traslocazione bilanciata I II A B W X C D Y Z C D Y Z E A B C Z W X Y D A B C X D E Inserzione I II A W X B E W Y Z E AGENTI MUTAGENI Le mutazioni possono essere causate anche dall’ esposizione dell’organismo ad alcuni FATTORI AMBIENTALI reattivi degli acidi nucleici (es. nitrito di sodio, usato come antiossidante negli alimenti) analoghi delle basi nucleotidiche (es. 5-bromouracile) MUTAGENI CHIMICI mutazioni puntiformi agenti intercalanti le basi del DNA (es. acridine, usate come coloranti) radiazioni elettromagnetiche MUTAGENI FISICI RADIAZIONI IONIZZANTI aberrazioni cromosomiche dimeri di timina g X lunghezza d’onda radioterapia radiografia 3*10^7G 12/h=3*10^6G ULTRAVIOLETTO VISIBILE 3*10^5G INFRAROSSO MICROONDE ONDE HERZIANE F(Hz) ONDE RADIO 300G 1mm 300M 1m 30K 3K CORRENTI ALTERNATE lampade germicide luce laser-fibre ottiche calore 10^-3mm 50 radar radarterapia TV telefonia cellulare MF ponti radio marconiterapia 10Km 100Km 6*10^Km Trasmissioni intercontinentali telefonia linee di rete ANEMIA FALCIFORME