ANTONIO DELFINI, SCRITTORE MODENESE Presentazione Il video didattico Antonio Delfini, scrittore modenese, (pubblicato sul sito http://prezi.com/l_tvmukzd5r/anno-scolastico-2012-2013-5-c-l-st/?utm_campaign=share&utm_medium=copy) risale al 2013, quando la biblioteca Delfini ha proposto, in occasione dei 50 anni della morte dello scrittore, un incontro per farlo conoscere ai giovani. Poiché quell’anno avevo due quinte da portare all’esame con un programma svolto di Italiano almeno “decoroso”, per me Antonio Delfini costituiva l’occasione per stimolare nei ragazzi la curiosità e per far conoscere loro lo scrittore modenese a cui è stata dedicata la più grande biblioteca cittadina. Inoltre era un ottimo pretesto per “spostare più in là la linea del Novecento”, come viene suggerito nei programmi ministeriali, e per collegare la vita del “letterato irregolare” al mondo dei letterati del tempo e nello specifico a Montale. Il modulo su Delfini che ho realizzato prevedeva 6 ore di lezione in classe, più due ore di incontro alla Biblioteca Delfini. Essendo i ragazzi studenti e non studiosi, ho tentato di catturare la loro attenzione sul dilettante assoluto fuori dai canoni letterari, sul letterato irregolare, sull‟intellettuale disimpegnato, sullo scrittore distratto, di animo nobile votato allo spreco, sull‟ingegno bizzarro e libero e sull‟estrosa vitalità del loro concittadino, sulla commistione tra scrittore e personaggio. Insomma Antonio Delfini come uno scrittore atipico, che sfugge a qualsiasi definizione, facile da amare, ma difficile da capire, che ci ha lasciato soprattutto racconti, brevi prose, un celebre diario e una raccolta di poesie, scritte quando ormai la vita gli stava crollando addosso, le Poesie della fine del mondo. Struttura del modulo didattico dedicato a Delfini Obiettivi Leggere e comprendere il testo Conoscere il contesto storico-culturale-geografico in cui vive lo scrittore. Conoscere gli elementi di novità dello scrittore in merito ai temi e tecniche espressive. Contenuti Vita e opere. Le contraddizioni esistenziali (biografiche, politiche e letterarie) di un eterno adolescente Testi: La vita Il ricordo della Basca La stringata scelta dei testi è dovuta al fatto che l’incontro era previsto dopo la fine del primo quadrimestre (6 febbraio 2013) e non ho potuto richiedere altro agli studenti già provati per le verifiche e le interrogazioni. Ho scelto La Vita perché è un articolo pubblicato su «Oggi» settimanale di lettere ed arti diretto dallo stesso Delfini e dall’amico Mario Pannunzio nel giugno del 1933. Ho potuto così aprire una 1 parentesi su Delfini editore e i suoi tentativi di pubblicare riviste spesso di breve durata. Ne La Vita inoltre si coglie la sua concezione dell’arte e il suo stile sempre in bilico tra ironia e serietà di circostanza. Ho scelto Il ricordo della Basca perché è il racconto che dà il titolo alla raccolta e nel cui titolo sono già sintetizzate le due sfere attrattive dello scrivere delfiniano: la donna, il vero motore poetico della sua scrittura a patto che non sia reale e vissuta, e il ricordo, il sogno. “Ricordare è per me un vero passatempo senza calcoli di emotività” dice il protagonista Dirocchi nel racconto L‟ultimo giorno della gioventù appartenente alla raccolta. Varie fasi di attuazione del modulo In classe, nella prima fase di due ore, grazie alla LIM, ho presentato gli episodi significativi della vita di Delfini, scandendoli con slide mirate, ed introducendo l’originalità dello scrittore con un gancio, la reclame comico – autoironica: Autore sconosciuto del volantino del 1931, con cui Delfini presentava alla fiera del libro di Modena la sua raccolta di prose brevi Ritorno in città. “Questo autore ignoto che vi si presenta è quasi certamente un imbecille. Però voi non ne siete sicuri. Prendetevi la soddisfazione di dare dell'imbecille a uno sconosciuto con documenti alla mano. Acquistate le mie pubblicazioni!!!” Ho evidenziato attraverso tre città, Modena, Firenze e Roma, i fatti salienti della sua vita, sottolineando la sua irrequietezza e la sua originalità, la sua capacità di leggere il mondo e le persone dal tavolino di un bar, appuntando su un foglietto le osservazioni minute di un giorno di pioggia o di sole… insomma la“vita idiota di tutti i giorni”. Ho accennato alle seguenti opere : Ritorno in città (1931), prose sul genere dei poemi in prosa di Baudelaire e vagabondaggi senza meta Il ricordo della Basca (1938), la raccolta di racconti forse più nota dello scrittore Poesie della fine del mondo (1961), l‟anticanzoniere Diari 1927 - 1961, a cura di Giovanna Delfini e Natalia Ginzburg (pubblicati nel 1982) affresco sui costumi del tempo, che insistono sulla “vita idiota di tutti i giorni” Nella terza fase, il 6 febbraio 2013, durante l’incontro, i ragazzi hanno seguito l’esposizione della bibliotecaria, dottoressa Bruna Bolognani, corredata di suggestive immagini di Modena degli anni Venti e Trenta. La signora Bolognani ha sottolineato le contraddizioni di un eterno adolescente e ha ben scandito le due fasi della produzione delfiniana, facendo ascoltare ai ragazzi i testi incendiari e a volte violentissimi delle Poesie della fine del mondo, dominati dalla amarezza e dall’invettiva. Per finire è stato anche illustrato l’affresco digitale di Gianluigi Toccafondo: lo segnalo, perché qualche ragazzo – nel lavoro svolto a casa – ha ricostruito la vita di Delfini proprio partendo da questa opera. Nell’ultima fase – in classe, 2 ore- è avvenuta una discussione su quanto i ragazzi avevano appreso e su ciò che li aveva colpiti. Il tratto più evidente era la personalità contraddittoria da eterno adolescente, sempre in bilico tra opposti desideri che – secondo me- lo ha avvicinato molto a loro. Negli articoli infatti che hanno realizzato è emerso proprio questo. 2 La consegna agli studenti La consegna assegnata è stata quella ministeriale della tipologia B /articolo di giornale: i ragazzi dovevano rielaborare quanto appreso in classe e durante la lezione in biblioteca. Se scegli la forma dell‟ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo „pezzo‟. Da‟ all‟articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l‟argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.” I lavori degli studenti Potete leggere i migliori lavori dei ragazzi nel sito della biblioteca http://www.comune.modena.it/biblioteche/delfini/visitescolastiche_branistudentiCorni_2013.pdf Alessandra Muratori Casali IIS Corni – Liceo scientifico delle scienze applicate (2014) 3