NON UNO DI MENO – Conversazioni con le scuole.
L’educazione alla cittadinanza:
una nuova sfida per le scuole.
Roberta Ricucci
[email protected]
La scuola al centro
- Osservatorio dell’immigrazione
- Agenzia di socializzazione
- Punto di riferimento socio-culturale
- Fabbrica di opportunità o di illusioni?
Punti di forza: le 3 I

Impegno
Sovraestensione del ruolo, creatività

Imprenditività
Insegnanti e progettisti, formatori e
orientatori

Interistituzionalità
Insegnanti e animatori, mediatori e
alfabetizzatori
Criticità

Mancato recupero della memoria
storica e spreco di competenze

Incapacità di creare iniziative
strutturalmente adeguate

Logiche di mercato vs logiche di
sistema
L’educazione alla cittadinanza

Lo statuto del cittadino

Gli ambiti della cittadinanza

L’identificazione
Ciò che unisce e ciò che
divide…
Le “differenze” sembrano
totalmente inconciliabili con il
quotidiano di questi ragazzi.
Infatti, come la relazione non
esclude la persistenza di
stereotipi, nel caso di amicizie
con ragazzi di origine straniera,
per “accettare” il rapporto
occorre negare la differenza,
inserendo la persona nella
categoria italiani.
Osservare per conoscere…

Concentrazione e dispersione

Integrazione, differenziazione,
contrapposizione
www.piemonteimmigrazione.it/pubblicazioni
“Noi” e “Loro”
Due sembrano essere i principali
marcatori della differenza:
1) lo status giuridico e la cittadinanza
posseduta;
2) la condizione di immigrato neoarrivato.
L’essere immigrati, il convivere con
appartenenze plurime sembra essere un
fattore che unisce tutti i ragazzi
intervistati, italiani e stranieri.
Y: Loro hanno il brutto vizio di sputare per terra. Non
sono sporchi ma hanno questo odore della pelle che dà
fastidio.
A: Ma secondo me è il cibo che preparano, non sono loro.
F: Infatti. Io ho degli amici marocchini e quando vado da
loro hanno sempre una casa pulitissima ma il cibo che
cucinano è tanto speziato e i muri sono imperniati di
questi odori, miele, cannella, forti.
d: Ma le vostre madri quando cucinano puzza?
In coro: Sì, un casino…
F: No, ma è meno speziato.
Y: Ma l’aglio…
V1: Da noi mangiano tanto aglio, che schifo. A me non
piace, lo mangiano addirittura crudo sul pane…
A: Che schifo…
F: Beh, no, e la bagna cauda….buona quella!!
B: Io sono napoletana, quando sono giù mi alzo al mattino e
stanno già cucinando il sugo, e c’è una puzza….
Prospettive future:
più allievi che stranieri!
“E’ vero, all’inizio non sappiamo la
lingua, ma adesso che sono la prima
della classe come la mettiamo? Quando
dico che voglio fare l’università,
alcuni mi dicono che non servirà a
niente, perché sono straniera. Io mi
voglio laureare e poi andare via
dall’Italia: qui non c’è posto per noi.
Ci vogliono solo per fare le badanti,
ma quel lavoro lo hanno fatto le nostre
madri per farci studiare e perché non
c’era altro” (ragazza rumena, 19 anni)
Grazie per l’attenzione.
Per ulteriori informazioni:
Fieri – 011.5160044
[email protected]
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Educazione alla cittadinanza