Diritto alla salute e stili di vita
Diritto alla salute
SALUTE
stato di completo benessere fisico,
mentale, sociale che non consiste
soltanto nell’assenza di malattie o
infermità.
Quali sono i punti nei quali si può intervenire?
La cultura (abitudini e stili di vita, alimentazione,
comportamenti sessuali corretti, coscienza dei propri
diritti e dei propri doveri)
L’ambiente ( i confini con l’elemento culturale e politico
sono a volte incerti)
La genetica
Appartiene ad un futuro che probabilmente non è
remoto, almeno nei paesi industrializzati e comunque
si pongono rilevanti problemi di ordine etico ed
economico.
Le due facce della politica
Disponibilità di servizi sanitari efficaci ed efficienti ma
soprattutto equi e solidali (negli Stati Uniti 50 milioni
di persone sono privi di assistenza, nella “povera”
Cuba la mortalità infantile è la più bassa del mondo)
Impatto delle leggi non sanitarie sulla salute dei
cittadini (ambiente, sicurezza sul lavoro, ecc)
SALUTE = -STATO DI EQUILIBRIO
-SITUAZIONE DI BENESSERE CHE
-IMPLICA LA CAPACITÀ DI ADATTARSI COSTANTEMENTE
AGLI STIMOLI
-MODALITÀ DI ADATTAMENTO SONO INDIVIDUALI
-E’ UN DIRITTO RICONOSCIUTO
DA DALLE ISTITUZIONI E DAI SISTEMI SOCIALI
E’ INFLUENZATA DA FATTORI INTERNI:
PATRIMONIO GENETICO-ETÀ -SESSO-CULTURA ESPERIENZA-VALORI
ED ESTERNI:
AMBIENTE- CONTESTO SOCIALE
PREREQUISITI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE:
-PACE
-ADEGUATE RISORSE ECONIMICHE
-IL CIBO
-LA SICUREZZA
-ECOSISTEMA STABILE
AMBIENTE ESTERNO
FATTORI
CHIMICI
FISICI
BIOLOGICI
SOCIALI
AMBIENTE INTERNO
FATTORI INDIVIDUALI
CULTURA VALORI
PATRIMONIO GENETICO
ETÀ SESSO
FATTORI
La salute è "uno stato di completo benessere
fisico, psichico e sociale", come definito
dall'Assemblea dell'ONU nel 1948.
Questa definizione parte anzitutto da una posizione
non oggettiva. Ha certi vantaggi perché punta, oltre
che sulla componente fisica, anche su quella psichica
e sociale. D'altra parte dichiara (indirettamente) il
90% o più della popolazione come "non sano" e
rende così illusoria una meta della WHO
(Organizzazione Mondiale della Sanità):
salute per tutti.
Art. 32 della Costituzione italiana
La Repubblica tutela la salute come fondamentale
diritto dell'individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato
trattamento sanitario se non per disposizione di
legge. La legge non può in nessun caso violare i
limiti imposti dal rispetto della persona umana.
art. 38, comma 2, della Costituzione italiana:
“I lavoratori hanno diritto che siano provveduti ed
assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso
di infortuni, malattia, invalidita’ e vecchiaia,
disoccupazione involontaria”
Il diritto alla salute, in quanto assoluto, primario e
inviolabile, richiama altri 2 articoli della costituzione:
Art. 2.”La Repubblica riconosce e garantisce i diritti
inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle
formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e
richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di
solidarietà politica, economica e sociale.”
Art. 3. “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali…..”
L’interpretazione del diritto alla salute nelle
diverse fasi storiche
La prima fase è quella del grande sviluppo della mutualità volontaria,
organizzato dai lavoratori, a carico degli stessi, per affrontare l'evento
malattia.
Si tratta di interventi minimali, riservati ai soci delle Casse Mutue, di tipo
risarcitorio. L'evoluzione sarà l'estensione delle Casse Mutue a gestione
paritetica dove il datore di lavoro e il lavoratore contribuiscono in eguale
misura a finanziare la Cassa stessa.
La seconda fase è quella dell'obbligatorietà dell'assicurazione per la
malattia, caratterizzata dal concetto riparatorio dell'intervento, dalla
possibilità di avere una copertura solo se c'è iscrizione ad una mutua, con la
creazione di una molteplicità di Enti mutualistici caratterizzati dalle
differenze, a volte enormi, dei trattamenti offerti.
Anche in questa fase, a parte gli indigenti assistiti dai Comuni, milioni di
cittadini restano fuori da qualsiasi sistema di copertura sanitaria.
L'evoluzione storica della sanità, il progressivo impegno delle nazioni
a realizzare, con lo stato sociale, servizi sanitari in grado di
rispondere alla domanda di salute della popolazione, l'acquisizione
di una comune coscienza circa le dimensioni sociali coinvolte nei
fenomeni salute-malattia hanno fatto maturare una nuova
concezione di salute.
Sistemi sanitari e Servizi sanitari
Modello Bismarck o individualistico:
- tutela della salute come scelta individuale
- assicurazione sanitaria correlata al reddito (assistenza
minima agli indigenti)
- disuniforme, con ampia libertà di scelta per gli utenti
- efficienza? (più flessibilità, innovazione, prevenzione,..?)
Modello Beveridge o solidaristico:
tutela della salute come compito dello Stato
finanziato dal prelievo fiscale (integrazione)
uniforme, ma limitante libertà di scelta degli utenti
burocrazia e clientelismi?
La sanita’ in Italia dal 1865
La Legge 2248 del 1865 identifica la tutela della salute
pubblica come materia di ordine pubblico e in tal senso
ne affida le competenze a livello centrale al Ministero
dell’Interno e in sede periferica ai Prefetti e Sindaci
Anno 2008 Libro bianco sui principi fondamentali del Servizio sanitario nazionale…
la tutela del diritto fondamentale alla salute
la responsabilità pubblica per la tutela del diritto alla salute della persona e delle
comunità locali: il servizio sanitario nazionale
la centralità della persona
l'universalità, l'eguaglianza e l'equità di accesso alle prestazioni e ai servizi
la globalità della copertura assistenziale: i livelli essenziali di assistenza (LEA)
e l'appropriatezza delle prestazioni
il metodo della programmazione
il finanziamento pubblico dei livelli essenziali di assistenza
la regionalizzazione e la leale collaborazione tra i livelli di governo
l'aziendalizzazione
i soggetti erogatori e le prestazioni
la valorizzazione delle risorse umane e professionali degli operatori
l'integrazione tra assistenza, formazione e ricerca
l'integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale
Gli strumenti di pianificazione
STATO
Piano Sanitario Nazionale
REGIONI
Piano Sanitario Regionale
AZIENDE
Unità Sanitarie Locali
AZIENDE
(Sanitarie) Ospedaliere
Nasce l'esigenza di evitare che le persone si ammalino e poi di curare
le persone e non solo le malattie, e di superare una concezione
puramente biologica dei fenomeni morbosi.
Essa comprende da un lato il richiamo a una responsabilità
personale e dall'altro il concetto di equilibrio dinamico fra
l'individuo e il suo ambiente.
(Deospedalizzazione)
Proprio l'approccio esteso al concetto di salute, precisato nella Carta
afferma che per conseguire uno stato di completo benessere fisico,
mentale e sociale, l'individuo o il gruppo devono essere in grado di
identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri
bisogni, di modificare l'ambiente o di adattarvisi.
Le condizioni fondamentali per la salute sono considerate:
la pace, un tetto, l'istruzione, il cibo, il reddito, un
ecosistema stabile ed equilibrato, la continuità delle
risorse, la giustizia e l'equità sociale.
La Carta di Ottawa, inoltre, mentre lega ogni progresso
sul piano della salute al conseguimento di questi requisiti,
indica la necessità di ridurre le differenze evidenti
nell'attuale stratificazione sociale della salute, offrendo a
tutti eguali opportunità e risorse per conseguire il massimo
potenziale di salute".
L'educazione alla salute rappresenta uno degli strumenti
fondamentali per l'esercizio di tale diritto è elemento
centrale della politica per la salute del Paese.
Una comunità che voglia garantire al cittadino l'esercizio
del diritto alla salute non può prescindere da tale
premessa.
L'articolo 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti
dell'Uomo "inquadra giustamente la salute in un contesto
di altri diritti, che sono al tempo stesso fattori primari del
suo miglioramento. Influire su questi significa introdurre
misure di prevenzione le quali, unitamente a
provvedimenti specifici rivolti a singole malattie (per es.
vaccinazioni) e all'assistenza terapeutica, possono agire in
modo tale da mantenere, promuovere o migliorare lo stato
di 'salute possibile' della persona, che ovviamente sarà
diversa da soggetto a soggetto.
Realizzare una scuola che, a qualsiasi livello, sia scuola
formativa, scuola della formazione integrale della
personalità, considerata nella molteplicità delle sue diverse
dimensioni, recuperando così la visione classica dell’uomo
come unità psicofisica;
Realizzare una scuola che, a qualsiasi livello, sia scuola
formativa, scuola della formazione integrale della
personalità, considerata nella molteplicità delle sue diverse
dimensioni, recuperando così la visione classica dell’uomo
come unità psicofisica;
L’educazione alla salute è perciò promozione del pieno
sviluppo della personalità, cioè promozione della piena
realizzazione delle potenzialità dell’intelligenza,
dell’affettività, dell’integrazione sociale dei singoli
alunni .
L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE DIVENTA
EDUCAZIONE ALLA VITA
Aspetto fondamentale dell'educazione alla salute è il
riconoscimento della soggettività, introdotta proprio nella
definizione dell'OMS che intende la salute come uno stato
di benessere.
La soggettività incide in modo determinante sulla salute.
Il modo di percepire la realtà da parte del soggetto
influisce sul suo stato di salute.
Mentre la medicina clinica tende a sottovalutare la
soggettività, essa rappresenta una dimensione
fondamentale nell'educazione sanitaria.
Altro elemento che caratterizza l'approccio dell'educazione
sanitaria è l’ equilibrio visto come "l'adattamento perfetto
e continuo di un organismo al suo ambiente“.
La chiave "adattativa" introduce così il concetto di
equilibrio, in base al quale la salute non è uno "stato" ma
una condizione dinamica di equilibrio, fondata sulla
capacità del soggetto di interagire con l'ambiente in modo
positivo, pur nel continuo modificarsi della realtà
circostante.
Il concetto di equilibrio è in grado di rivoluzionare il
comune concetto di salute, così come viene inteso
tradizionalmente: un disabile, ad esempio, può
nell'equilibrio individuare uno stato di salute pur essendo
affetto da una oggettiva patologia.
E' proprio l'immagine del triangolo ad aiutarci a
comprendere questa sorprendente evoluzione concettuale.
Un lato "diminuito" (quello fisico) può essere compensato
dagli altri due (mentale e sociale), ottenendo il ripristino
dell'equilibrio perduto.
mentale
sociale
fisico
Sette pratiche per il benessere e maggiore
durata della vita







dormire 7/8 ore per notte
consumare tre pasti con orario regolare
fare colazione ogni giorno
mantenere un peso corporeo adeguato
evitare il consumo eccessivo di alcol
svolgere una regolare attività fisica
astenersi dal fumo
LE MINACCE ALL’EQUILIBRIO-SALUTE PROVOCANO
L’ATTUAZIONI DI STRATEGIE PER FAR FRONTE
AI PROBLEMI DI SALUTE
Derivano da:
risorse delle persone
precedenti esperienze
autostima
I comportamenti possono essere INCENTRATI SUL PROBLEMA
(modificare la situazione con azioni concrete) o
INCENTRATI SULLE EMOZIONI
(pensieri o azioni volti ad alleviare la tensione causata della
situazione)
LA SALUTE E’ UN PROCESSO DINAMICO DI
ADATTAMENTO ALLE SITUAZIONI CON FATTORI
INTERNI ED ESTERNI CHE LA INFLUENZANO.
QUINDI E’ FONDAMENTALE
PER IL MANTENIMENTO DELLA SALUTE
IL RUOLO DELL’INDIVIDUO,
IL QUALE
DEVE FAR EMERGERE LE SUE RISORSE
QUINDI
DEVE ESSERE EDUCATO E NON SOLO INFORMATO
SALUTE → ASSENZA DI MALATTIA
≠
SALUTE → COMPLETO STATO DI BENESSERE
FISICO, MENTALE E SOCIALE, NON SOLTANTO
ASSENZA DI MALATTIA O INFERMITA’
Evoluzione del concetto di Salute
dalla medicina diagnostico-terapeutica
⇣
alla visione olistica della salute
completo benessere fisico, psicologico e sociale
E’ possibile individuare in modo schematico almeno
3 paradigmi:
LA SALUTE COME
“ASSENZA DI MALATTIA”
LA SALUTE COME
“STATO DI COMPLETO BENESSERE”
LA SALUTE COME
“EQUILIBRIO”
LA SALUTE COME “ASSENZA DI MALATTIA”
Scopo dell'intervento sanitario sono unicamente la diagnosi
e la cura della malattia al fine di eliminarne i sintomi.
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Comitato Nazionale per la Bioetica
17 marzo 2006
LA SALUTE COME
“STATO DI COMPLETO BENESSERE”
Questa definizione guarda alla persona in senso globale
secondo tale dimensione la salute va pensata e promossa
attraverso una progettualità che abbracci il benessere fisico,
psichico e sociale.
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Comitato Nazionale per la Bioetica
17 marzo 2006
LA SALUTE COME “EQUILIBRIO”
La salute diviene una sorta di equilibrio :
un equilibrio non statico ma dinamico
un equilibrio intrasomatico, intra- e inter-personale
L'alterazione di questo equilibrio può causare la
malattia.
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Comitato Nazionale per la Bioetica
17 marzo 2006
LA SALUTE COME “EQUILIBRIO”
La salute diviene una sorta di equilibrio :
un equilibrio non statico ma dinamico
un equilibrio intrasomatico, intra- e inter-personale
L'alterazione di questo equilibrio può causare la
malattia.
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Comitato Nazionale per la Bioetica
17 marzo 2006
La salute non è un dato !
la salute è una conquista;
la salute non viene acquisita una volta per tutte ma va
continuamente ricercata;
la salute è uno stile di vita, che si arricchisce anche
della dimensione etica.
Dal Sistema Sanitario
Verso
La Politica dell’Integrazione Socio-Sanitaria
Valutando:
Le conseguenze delle malattie
I bisogni (specie quelli complessi)
Le azioni integrate da porre in essere
Principi ispiratori integrazione
Prevenire e rimuovere le cause che possono impedire alle
persone di integrarsi nell’ambito familiare e sociale e
che possono condurre a fenomeni di emarginazione
nella vita quotidiana, nell’ambiente di studio e/o di
lavoro.
-▬ Garantire il diritto delle persone al pieno sviluppo
della propria personalità nell’ambito della propria famiglia
e della comunità locale.
-▬ Assicurare la fruibilità delle strutture, dei servizi e delle
prestazioni sociali
-▬ Sostenere la famiglia, proteggere la maternità, tutelare
l’infanzia e i soggetti in età evolutiva, con particolare
riferimento ai soggetti a rischio d’emarginazione.
-▬ Assicurare la fruibilità delle strutture, dei servizi e delle
prestazioni sociali
-▬ Sostenere la famiglia, proteggere la maternità, tutelare
l’infanzia e i soggetti in età evolutiva, con particolare
riferimento ai soggetti a rischio d’emarginazione.
-▬ Promuovere e attuare gli interventi a favore degli
anziani, finalizzati al mantenimento, inserimento o
reinserimento nel proprio ambiente di vita.
-▬ Recuperare soprattutto i soggetti socialmente
disadattati o affetti da minorazioni psicofisiche e sensoriali
favorendone l’inserimento nel normale ambiente familiare,
sociale, scolastico e lavorativo.
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