PRESENTAZIONE del CORSO BIBLICO
Scriveva PAUL CLAUDEL nel 1946: “I cattolici hanno un grande rispetto per la Bibbia
e questo rispetto lo dimostrano standone il più lontani possibile”. Ritratto scultoreo e
terribilmente vero, anche se ultimamente sembra che le cose incomincino ad andare in modo
diverso.
Però il leggere la Bibbia per poter dire di averla letta, senza alcuna competenza, è altrettanto
deleterio. Si può giungere anche alla convinzione di aver letto cose assurde e sconclusionate
come è successo al grande figlio di Tagaste (città natale) Aurelio Agostino fino a che non si
incontrò con s. Ambrogio vescovo di Milano che gli diede la chiave di lettura della Bibbia e
allora ne ha sentito tutta la bellezza trasmettendola anche a noi.
Anche s. Girolamo rilevava causticamente:
« Purtroppo c’è una conoscenza della sacra Scrittura che tutti alla rinfusa rivendicano
per se stessi: la vecchia chiacchierona, il rimbambito, il parolaio che storpia il linguaggio.
Tutti considerano questa scienza biblica come loro dominio; la straziano, la insegnano
prima di averla imparata. Altri, con sguardo sprezzante, misurando grandi parole, filosofano
tra donnicciole sulle sacre Scritture. Altri poi, dotati di facilità di linguaggio, o meglio,
di sfrontatezza, spiegano agli altri, quello che essi stessi non hanno capito ».
Questo corso si propone di dare una pur minima competenza a chi si accinge a leggere
la Bibbia non solo per amor di cultura (che è già una gran bella cosa) ma anche e soprattutto,
come scriveva Luca a Teofilo, perché si possa constatare “la bellezza, la grandezza e la solidità
delle cose che ci vengono rivelate” per dare splendore al nostro vivere e al nostro credere.
Quanto leggerete sono solamente appunti schematici delle lezioni di Bibbia che si tengono
all’Astori nel tentativo non facile di distinguere chiaramente ciò che è linguaggio (modo di
esprimersi) da ciò che è rivelazione o messaggio che quasi mai coincide con il linguaggio,
cioè con quanto è espresso letterariamente.
Questa è la grande fatica da fare ma che donerà al lettore una grande gioia, proprio come è
capitato ad Aurelio Agostino. Se non ci sarà questa gioia vorrà dire che la Bibbia è rimasta solo
linguaggio, cioè, come dice Paolo, lettera morta.
A complemento troverete delle ottime letture critico-esegetiche di alto valore, prese per lo più
da LA BIBBIA PER LA FAMIGLIA (Paoline).
GRUPPO BIBLICO “ASTORI”
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PRESENTAZIONE dEl CORSO BIBlICO