CORSO DI ZOOLOGIA AMBIENTALE Prof. Bernardino Ragni Dipartimento di Chimica, Biologia, Biotecnologie UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA WILDLIFE CSI I FATTI Di notte al museo archeologico nazionale dell’umbria scatta l’allarme… …chi e’ il colpevole? Dove e’ il museo? Dove e’ il museo? I FATTI Il 24 febbraio 2011 il personale del Museo esegue un’attenta ricerca, ma non viene trovato nulla di rilevante. I REPERTI: IL 19 APRILE 2011 Il 18 aprile 2011 il Dott. Spilinga e la Dott.ssa Carletti, durante un sopralluogo per i Chirotteri, hanno rilevato un deposito fecale attribuibile al genere Martes. Il giorno successivo si preleva il deposito fecale e si procede ad una attenta ricerca di indici di presenza che porta all’individuazione di 7 impronte. I REPERTI: IL 19 APRILE 2011 I REPERTI: 20 MAGGIO 2011 Viene trovato un nuovo deposito fecale attribuibile al genere Martes. Il giorno precedente l’allarme era scattato. I REPERTI: 24 MAGGIO 2011 I REPERTI: 24 MAGGIO 2011 I REPERTI: 24 MAGGIO 2011 I REPERTI: 24 MAGGIO 2011 I REPERTI: 24 MAGGIO 2011 I REPERTI: 24 MAGGIO 2011 I REPERTI: 24 MAGGIO 2011 I REPERTI: 24 MAGGIO 2011 I REPERTI: 24 MAGGIO 2011 I REPERTI: 24 MAGGIO 2011 I REPERTI: 27 MAGGIO 2011 Viene installata una fotorappola. Contemporaneamente il personale del museo inizia a frequentare costantemente la sala. IN CONCLUSIONE La fototrappola rimane attiva per 3 settimane senza rilevare mai niente di utile. L'allarme smette di scattare e l'indagine si ritiene conclusa! WILDLIFE CSI I FATTI Il 2 aprile 2012 la Polizia Provinciale di Perugia ci consegna il reperto: una busta con molti peli... I campioni sono stati prelevati dagli agenti in una trappola costruita da un allevatore per “proteggere le sue pecore”… A CHI APPARTENGONO I PELI? PROTAGONISTI: I PELI Il campione è composto da peli che appaiono morfologicamente riconducibili a più di una specie. Tutti i peli sono provvisti di bulbo e si riscontrano 4 tipologie differenti che si suddividono nei seguenti raggruppamenti. L'ANALISI TRICOLOGICA CI VIENE IN AIUTO L’ANALISI DEI REPERTI ESAME MORFOLOGICO ALLO STEREOMICROSCOPIO GRUPPO A - Pelo molto sottile e morbido di colore bruno con zonatura più chiara. Questo pelo è morfologicamente compatibile con l’ordine dei Lagomorfi. GRUPPO B - Pelo sottile e molto lungo di colore bruno scuro senza zonatura e con conformazione a scudo. Questo pelo è morfologicamente compatibile con l’ordine dei Carnivori. L’ANALISI DEI REPERTI GRUPPO C - Pelo molto lungo e di colore bianco senza conformazione a scudo. Questo pelo è morfologicamente compatibile con pecora. GRUPPO D - Pelo corto e spesso con morfologia ondulata e senza conformazione a scudo. Questo pelo è morfologicamente compatibile con la famiglia dei Cervidi. L’ANALISI DEI REPERTI ESAME DELLA CUTICOLA GRUPPO A – Si diagnosticano due specie differenti: 1.Nella metà prossimale si osserva un’organizzazione delle scaglie a puntale molto accentuato che conferisce ai margini un andamento longitudinale. Lepus europaeus (lepre comune). L’ANALISI DEI REPERTI GRUPPO A 2.Anche qui si osserva nella metà prossimale un’organizzazione delle scaglie a puntale molto accentuato, ma nella metà distale le scaglie si presentano più strette e più lineari della lepre comune. Oryctolagus cuniculus (coniglio domestico). L’ANALISI DEI REPERTI GRUPPO B – la parte prossimale del pelo presenta scaglie molto allungate a onde regolari con margini lisci piuttosto vicini, mentre nella metà distale i margini si fanno stretti e intaccati. Meles meles (tasso). L’ANALISI DEI REPERTI GRUPPO C – sono visibili scaglie organizzate a mosaico regolare isodiametriche con margini intaccati. Ovis aries (pecora). L’ANALISI DEI REPERTI GRUPPO D – è presente un modello cuticolare regolare, con scaglie ad onde, margini lisci e piuttosto distanti lungo tutto il pelo Capreolus capreolus (capriolo). L’ANALISI DEI REPERTI Si riscontrano peli di un solo carnivoro, ma non appartenenti alla specie Canis lupus. Gli altri peli appartengono a specie che probabilmente sono state usate come esche. CONCLUSIONE WILDLIFE CSI I FATTI Il 4 maggio 2013 un privato trova due carcasse in località Parrocchia di Botina (Parnacciano). I FATTI Da bravo cittadino segnala il ritrovamento allo Sportello del cittadino di Città di Castello. In base alla segnalazione il 10 maggio la Polizia Provinciale di Perugia si reca nel luogo e trova un mucchio di ossa. I campioni vengono portati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche. L’IZS chiama il nostro gruppo per l’identificazione della specie. PROTAGONISTI: LE OSSA 2 crani 1 colonna vertebrale intera 1/2 colonna vertebrale 1 cinto pelvico e ½ 1 scapola ossa lunghe Inoltre si rinviene anche un pezzetto di cute con il pelo ANALISI DEI REPERTI Per l’analisi dei reperti ossei servono: •Atlante osteologico •Collezioni di confronto ANALISI DEI REPERTI ANALISI DEI REPERTI ANALISI DEI REPERTI ANALISI DEI REPERTI ANALISI DEI REPERTI ANALISI DEI REPERTI ANALISI DEI REPERTI Analisi Tricologica Morfologia esterna: pelo molto lungo di colore bruno con zonatura bianca e nocciola e con conformazione a scudo. Stampo della cuticola: modello a petalo di diamante stretto nella parte prossimale, mentre in quella distale si osserva un modello a onde irregolari con intaccature appuntite. IN CONCLUSIONE Dall’analisi dei reperti risulta che si tratta di 2 individui adulti appartenenti alla specie Canis lupus. AL PROSSIMO EPISODIO