Schede colturali
in agricoltura biologica
Pomodoro da mensa
La difesa fitosanitaria
Afidi: Myzus persicae, Macrosiphum euphorbiae, Aphis gossypii
Con le sue punture causano la sottrazione di linfa , ma il danno è quello della
trasmissione di virosi.
Prevenzione: nutrizione azotata equilibrata; mantenimento di aree marginali ricche di
vegetazione spontanea per aumentare la popolazione di predatori e parassitoidi.
Difesa fitosanitaria: Considerato che gli afidi possono essere vettori di gravi virosi,
intervenire preventivamente o alla prima comparsa dei parassiti con azadiractina
(anche in fertirrigazione), applicando il prodotto nelle ore fresche e poco luminose
della giornata, acidificare l'acqua e distribuire il prodotto in più applicazioni.
In caso di infestazioni, intervenire con piretro, eventualmente in miscela ad olio
bianco.
Alternariosi del pomodoro : Alternaria porri f.sp. solani
Causa tacche necrotiche sulle foglie a contorno ben delimitato, con zonature
concentriche.I sintomi possono manifestarsi su fusti e piccioli. Sulle bacche tacche
brune infossate, con zonatura e spesso una patina di muffa nerastra polverulenta.
Patogeno favorito da periodi umidi alternati a periodi piovosi.
Prevenzione:
- ampie rotazioni colturali;
- impiego di varietà tolleranti e di semi sani;
- distruzione dei residui colturali infetti.
Difesa fitosanitaria: I trattamenti antiperonosporici (su pomodoro) con sali di rame
hanno poca efficacia nei confronti dell'alternariosi.
Batteriosi del pomodoro: Cancro batterico - Macchiettatura batterica Maculatura batterica : Clavibacter michiganense - Pseudomonas syringae, Xanthomonas campestris pv. Vesicatoria
Cancro batterico: batteriosi sitemica, provoca un avvizzimento delle foglie, sul fusto
striature lineari che poi evolvono in cancri; la sezione trasversale dei fusti mostra una
traccia a ferro di cavallo; sulle bacche lesioni circolari, bianche con al centro una
crosticina bruna sopraelevata. Max sviluppo con Temperatura 26-28°C ed alta
umidità.
Macchiettatura batterica: sulle foglie punteggiature, sulle bacche piccole pustole
che formano poi crosticine nere, alone verde o giallo in base all'epoca di maturazione.
Max sviluppo con Temperatura 13-25° C ed alta umidità, quindi in primavera con
colture in pieno campo.
Maculatura batterica: tacche necrotiche pi€ ampie della macchiettatura, infossate e
con alone giallastro; sulle bacche aree a contorno non sempre regolare, con alone
verdastro, il frutto pu• spaccare. Max sviluppo con Temperatura 22-28‚C ed alta
umiditƒ, quindi in estate.
Prevenzione:
- uso di seme sano o risanato (Corynebacterium sta dentro al seme, Pseudomonas e
Xanthomonas fuori);
- distruzione residui colturali infetti;
- rotazioni colturali.
Vi sono varietƒ tolleranti a Pseudomonas e Xanthomonas.
Difesa fitosanitaria: Alla presenza dei primi sintomi „ necessario intervenire con sali di
rame; „ consigliabile effettuare un trattamento dopo ogni operazione manuale o
meccanica che possa arrecare ferite sulle piante. Particolare attenzione in caso di
temporali con grandine.
Botrite : Botrytis cinerea
Avversitƒ che riguarda in particolare le colture in serra. I frutti sviluppano un
marciume molle.
In condizioni di elevata umiditƒ colpisce gli organi aerei (foglie, fusti, fiori e frutti)
ricoprendoli della caratteristica muffa grigia.
Prevenzione: Importante un'adeguata areazione delle serre, adeguata densitƒ
d’impianto, irrigazioni localizzate, accurato drenaggio, riscaldamento notturno delle
serre, eliminazione dei frutti infetti, nutrizione azotata equilibrata.
Difesa fitosanitaria: Non vi sono principi attivi di origine naturale di dimostrata
efficacia.
Cladosporiosi: Cladosporium fulvum - Cladosporium cucumerinum (sulle
cucurbitacee)
Avversitƒ che riguarda in particolare le colture in serra. Colpisce la pagina inferiore
delle foglie provocando la comparsa di macchie giallastre a contorno non ben definito
e con muffa grigio-olivastra. Sui frutti tacche depresse.
Le piante colpite hanno produzioni basse.
Prevenzione: ampie rotazioni; distruzione dei residui colturali infetti.
Difesa fitosanitaria: Non vi sono principi attivi di origine naturale di dimostrata
efficacia.
Vedi altre schede tecniche sulla coltivazione del pomodoro qui
Fusariosi: Fusarium oxysporum f.sp. lycopersici
Caratteristiche: Sintomatologia simile alla verticillosi, entrambe interessano i tessuti vascolari.
Aspetto sofferente
dell'apparato aereo, a partire dalle foglie basali. All'interno del fusto si verificano annerimenti
vascolari. La pianta
avvizzisce e dissecca. Grave con temperature elevate, 26-32€C.
Prevenzione: Misure preventive:
- ampie rotazioni colturali con graminacee e leguminose (le clamidospore hanno per• vitalit‚
lunga);
- apporto di sostanza organica;
- sovescio;
- impiego di variet‚ tolleranti;
- impiego di materiale di propagazione sano;
- accurato drenaggio;
- irrigazione localizzata.
Difesa fitosanitaria: Non vi sono principi attivi efficaci.
Marciume dei semenzali: Thielaviopsis basicola
Caratteristiche: L'apparato radicale marcisce ed annerisce, quindi l'apaprato aereo si avizzisce e
deperisce. Condizioni
ottimali: temperature 20€C ed alta umidit‚ relativa. Favorita da sbalzi termici. Frequente nei
trapianti precoci in serra.
Difesa fitosanitaria: Non vi sono principi attivi di origine naturale di dimostrata efficacia.
Nematodi galligeni: Meloidogyne incognita
Caratteristiche: Il Meloidogyne incognita ƒ la specie pi„ diffusa in Emilia-Romagna, nei terreni
tendenzialmente sciolti.
Compie nel nord Italia 5 – 7 generazioni all’anno. I sintomi sono costituiti da galle sulle radici,
provocate dall’azione
trofica diretta del nematode con formazione di cellule giganti polinucleate.
Difesa fitosanitaria:
Mezzi di difesa eco-compatibili
Colture intercalari e sovescio di piante esca nematocide, appartenti principalmente alla famiglia
delle Brassicaceae e
caratterizzate da un elevato contenuto di glucosinolati. I glucosinolati sono sostanze presenti nei
tessuti di Brassicaceae
opportunamente selezionate, che in presenza di acqua e dell'enzima endogeno mirosinasi,
vengono rapidamente
idrolizzati a isotiocianato o nitrile I glucosinolati e la mirosinasi si trovano entrambi nelle cellule
vegetali, ma
compartimentalizzati in siti differenti di una stessa cellula e non mostrano alcuna attivit‚ fino a
quando non si verificano
lesioni ai tessuti vegetali. La penetrazione del nematode nella radice e il sovescio permettono
l’innesco della reazione di
idrolisi, con produzione di sostanze ad azione nematocida quali isotiocianato o nitrile.
Piante-trappola (catch crops). Brassicaceae che possiedono elevate quantit‚ di glucosinolati attivi
nelle radici. In seguito
alla rottura dei tessuti radicali, provocata dalla penetrazione del nematode, si avvia la reazione di
idrolisi, con produzione
di isotiocianato. Il nematode non riesce a completare il proprio ciclo di sviluppo, all’interno della
radice, entro il periodo di
coltivazione della specie biocida (8-12 settimane).
Piante ad azione fumigante. Brassicaceae che possiedono glucosinolati ad elevata attivit‚
biologica anche nella parte
aerea. In questo caso le colture intercalari si comportano come generatori di isotiocianato o nitrile,
alla stessa stregua dei
nematocidi chimici fumiganti. La maggior parte della loro potenzialit‚ si esplica in seguito alla loro
trinciatura e
interramento.
L’utilizzo di piante nematocide rappresenta attualmente il mezzo pi„ efficace di contenimento dei
nematodi, con effetti
positivi anche sulla struttura del terreno e sulla dotazione di sostanza organica.
Piante-trappola (catch crops): Eruca sativa cv. Nemat, Raphanus sativus cv. Boss e altre selezioni
Piante ad effetto principale biofumigante: Brassica juncea sel. ISCI 99
Epoche di coltivazione
estivo-autunnale, con sovescio a fine autunno
primaverile, con sovescio almeno 7-10 gg prima dell’impianto della coltura principale
Periodo di coltivazione della specie biocida : circa 12 settimane
Semina: a file con seminatrice da frumento
Quantit‚ di seme:
Brassica juncea sel. ISCI 99 = 8 kg/ha
Eruca sativa cv. Nemat = 6 kg/ha
Raphanus sativus cv. Boss e altre selezioni = 25 kg/ha
Profondit‚ di semina: < 3 cm
Densit‚ di piante: 200 piante / m2
Il sovescio deve essere effettuato alla piena fioritura, utilizzando macchine operanti in successione
a circa un metro di
distanza l’uno dall’altra in particolare un trinciastocchi, con trinciatura molto fine, e una fresa per
l’interramento a circa
20 cm di profondit‚. Al termine delle operazioni di sovescio deve essere effettuata un’abbondante
irrigazione per
innescare la reazione di idrolisi con produzione di isotiocianato.
Altre possibilit‚
Condizionamento tecnologico delle piante verdi e dei semi oleosi in farine e pellets
Distribuzione su terreno nudo, seguita da interramento e irrigazione (effetto esclusivamente
biofumigante)
Nottua gialla: Heliothis armigera
Caratteristiche: Larve con colori variabili, giallo-rosa, verd, bruno-grigio con bande laterali di colore
giallo-biancastro. Le
larve attaccano tutti gli organi aerei, ma i danni pi„ gravi sono a carico dei frutti. Sverna come
crisalide nel terreno,
compie 2-3 genrazioni/anno.
Difesa fitosanitaria: In caso di infestazione (2 piante con infestazione sui 30 piante controllate),
intervenire sulle larve con
Bacillus thuringiensis.
Oidio del pomodoro: Leveillula taurica
Caratteristiche: In particolare nelle colture protette. Muffa biancastra sulla pagina superiore delle
foglie e macchie
clorotiche sulla pagina inferiore. Maturazione dei frutti rallentata.
Peronospora del pomodoro: Phytopthora infestans
Caratteristiche: Causa danni sia sulle foglie con indebolimento generale della pianta, sia sui frutti
con diminuzione della
produzione.
Prevenzione: Misure preventive:
- ampie rotazioni colturali;
- adeguata areazione delle serre;
- adeguate densità d'impianto;
- impiego di varietà tolleranti e di semi sani;
- irrigazioni localizzate;
- accurato drenaggio;
- distruzione dei residui colturali infetti.
Difesa fitosanitaria: Intervenire con sali di rame in previsione di precipitazioni e di prolungate
bagnature fogliari.
Collegamenti : Scheda SFR: peronospora del pomodoro e della patata
Ragnetto rosso: Tetranychus urticae
Caratteristiche: attacca le foglie provocandone la decolorazione portando la giovane pianta a
disseccare
progressivamente.
Prevenzione: adottare una nutrizione azotata equilibrata. Evitare trattamenti non strettamente
necessari con prodotti non
selettivi.
Difesa fitosanitaria: scarsamente efficace è l'uso di acari predatori (Phytoseiulus persimilis) a
causa della tomentosità
delle foglie.
Septoriosi del pomodoro: Septoria lycopersici
Caratteristiche: Le macchie sulle foglie del pomodoro sono simili a quelle dell'Alternariosi, ma sono
più piccole e diffuse,
più chiare al centro e non zonate. Al centro, sono visibili con ingrandimento punteggiature
nerastre.
Favorito da umidità e temperature di circa 20-25°C. I conidi germinano e penetrano attraverso gli
stomi.
Difesa fitosanitaria: I trattamenti antiperonosporici sono efficaci anche per Septoriosi. Intervenire
con sali di rame in
previsione di precipitazioni e di prolungate bagnature fogliari.
Virosi del pomodoro: Virus del mosaico del pomodoro (ToMV) e del tabacco (TMV), virus del
mosaico del cetriolo
(CMV), virus dell'accartocciamento fogliare giallo (TYLCV)
Prevenzione: Le virosi sono trasmesse da vettori, principalmente afidi, ma anche aleurodidi e
tripidi. Eliminare le piante
infette. Utilizzare piante sane ai trapianti.
Difesa fitosanitaria: Quando compaiono i sintomi, la virosi è diffusa. Per il contenimento, a livello
preventivo, si può
eseguire la lotta ai vettori (vedi afidi del pomodoro).
Vedi altre schede tecniche sulla coltivazione dello spinacio qui
Difesa fitosanitaria
Afidi: Aphis fabae
Caratteristiche: Infesta tutti gli organi aerei della pianta (foglie, steli, fiori e baccelli)
soprattutto nel periodo primaverile-estivo; causa l'accartocciamento delle foglie e un
generale deperimento della pianta; inoltre causano gravi danni indiretti trasmettendo
pericolose infezioni virali.
Prevenzione: La presenza di aree marginali ricche di vegetazione spontanea aumenta
la popolazione di predatori e parassitoidi (es. coccinelle, sirfidi); „ importante anche
adottare una nutrizione azotata equilibrata.
Difesa fitosanitaria: Effettuare trattamenti settimanali con piretro alla comparsa dei
primi afidi. Sui focolai di infezione „ consigliabile effettuare trattamenti localizzati.
Mosca: Pegomya betae
Prevenzione: Limitatori naturali: Icneumonidi, Braconidi, Calcididi, Tachinidi.
Difesa fitosanitaria: Raramente si rende necessario intervenire in quanto questo
fitofago „ controllato da numerosi nemici naturali. Eventualmente si pu• ricorrere
alla cattura degli individui adulti con vasche trappola contenenti acqua zuccherata
con rotenone.
Peronospora: Peronospora farinosa
Caratteristiche: Causa macchie clorotiche sulla superficie delle foglie, cui orrisponde
una muffetta bianca nella pagina inferiore.
Prevenzione: Sono possibili i seguenti interventi agronomici: - rotazioni molto ampie
allontamento delle piante o delle foglie colpite - distruzione dei residui delle colture
ammalate
impiego di semi sani o conciati
ricorso a varietƒ resistenti
Difesa fitosanitaria: La difesa va iniziata quando si verificano condizioni climatiche
favorevoli all’infezione (piogge abbondanti e ripetute, prolungata bagnatura fogliare).
I trattamenti con sali di rame vanno ripetuti ad intervalli di 7-10 giorni (finch†
persistono le condizioni favorevoli all’infezione), rispettando il tempo di carenza di
20 giorni o scegliendo i prodotti con tempo di carenza pari a 3 giorni.
Antracnosi: Colletotrichum dematium
Prevenzione: Si possono adottare i seguenti Interventi agronomici:
- ampie rotazioni
- utilizzo di seme sano
- uso di varietƒ resistenti
- distruzione dei residui vegetali
Difesa fitosanitaria: Alla comparsa dei primi sintomi intervenire con sali di rame.
Nottue fogliari della lattuga: Heliotis armigera, Spodoptera exigua
Le larve compiono erosioni inizialmente limitate alla pagina inferiore delle foglie, in
seguito, se non controllate possono divorare l'intero lembo; gli attacchi sono pi€
frequenti nel periodo autunnale.
Difesa fitosanitaria: In presenza delle larve intervenire con Bacillus thuringiensis o
azadiractina. Si può impiegare anche piretro.
Virosi: CMV
Tacche giallo-verdastre sulle foglie, in prossimità delle nervature. Sui frutti mosaico e
gibbosità.
Le virosi sono trasmesse da vettori, principalmente afidi. Eliminare le piante infette.
Utilizzare piante e seme sano ai trapianti.
Difesa fitosanitaria: Per il contenimento, a livello preventivo, si può eseguire la lotta
ai vettori (vedi afidi).
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